Le emozioni sono potenti e che ci piaccia o no guidano il nostro processo decisionale.
Ogni brand vorrebbe coltivare una forte connessione emotiva con i suoi clienti.
Il problema è che non si può raccontare l’identità di un’azienda in un’etichetta.
I colori forniscono una scorciatoia di collegamento diretto al cuore del cliente.
La teoria del colore è intrinsecamente legata alla storia dell’umanità: c’è un’associazione emozionale universale che suscita in qualsiasi individuo le stesse vibrazioni, e un’associazione culturale soggettiva che innesca reazioni diversificate per estrazione sociale, età, provenienza geopolitica.
L’associazione del colore rosa al sesso femminile è universale, l’associazione del colore verde ai soldi è prettamente americana.
L’autorevolezza ha avuto un susseguirsi di colori rappresentativi nella storia: il rosso dell’Impero Romano e dei cardinali, poi il blu in epoca rinascimentale.
Sono associazioni transitorie e non scientificamente univoche.
Esistono centinaia di infografiche, nate dalla collaborazione tra designer e psicologi, che guidano alla scelta del colore incasellando le opzioni in una tabellina che è una sorta di AZIONE-REAZIONE.
Siamo sicuri che sia tutto così prevedibile? Psicologicamente determinabile?
Non si rischia inoltre di creare un appiattimento estetico tra prodotti con lo stesso target?
Questa è la vera sciagura da evitare: risultare invisibili, indistinguibili, omologati.
Per creare un’etichetta che entri nella memoria del cliente bisogna inventare e non copiare.
Inventare con gusto, originalità, armonia.
Riuscire a trovare il semplicemente unico che rende il tuo prodotto dissimile da tutti gli altri, equilibrando il senso d’appartenenza ad un settore con lo spirito innovativo.
Quando si scelgono i colori di un’etichetta, la ruota cromatica è uno degli strumenti più utili, se si possiede una certa sensibilità estetica.
Armonizzare i colori significa essere in grado di capire come certe tonalità lavorano e si integrano insieme e come altre tonalità si contrastano e vibrano in un gioco di rimandi l’una con l’altra.
Vediamo le posizioni relative dei colori sulla ruota.
Combinazione monocromatica – un singolo colore in differenti tinte e sfumature, scelto su un solo spicchio della ruota.
Quando hai un tratto di personalità su cui vuoi focalizzarti, uno schema monocromatico enfatizzerà il significato.
È una scelta eccezionale per una linea dal design minimalista, purché si riescano a differenziare le tonalità per creare una gerarchia visibile.
Considera l’idea di utilizzare la combinazione monocromatica esclusivamente in background in modo che il testo sia differenziato dal design e leggibile.
Combinazione analoga – i colori uno accanto all’altro sulla ruota hanno relazioni armoniose.
Schemi analoghi creano immagini gradevoli che fluiscono insieme, in una soluzione di continuità e scalarità.
Attenzione a non incorrere, con questo tipo di scelta, in errori di monotonia e ripetitività.
Anche la combinazione analoga si adatta di più come sfondo che come soggetto.
Combinazione complementare – sono i colori diametralmente opposti sulla ruota dei colori.
Poiché sono opposti, quando accoppiati tirano fuori il meglio l’uno dall’altro.
I colori complementari sono l’ideale per effetti visivi dinamici e stimolanti, specialmente se utilizzati con le tinte al massimo della saturazione.
Tieni presente che, sebbene sia vantaggioso per elementi grafici o contenuti specifici, può essere opprimente spalmarli in grandi dosi.
I colori complementari sono davvero pessimi come combinazione testo-sfondo in quanto vanno in conflitto fra loro avendo una “forza relativa” simile, e non forniscono il contrasto necessario a garantire una lettura nitida.
Combinazione Triadica – tre colori equidistanti tra di loro nel cerchio cromatico.
Gli schemi triadici sono stabili come gli analoghi, ma offrono una varietà più stimolante come gli schemi complementari.
La parte più difficile è far coincidere i tre colori con i tratti del tuo brand.
Se desideri richiamare il colore del tuo logo, inizia esattamente da quello e cerca una combinazione con altri colori della ruota seguendo uno dei quattro metodi suggeriti.
Colore non colore
Il colore della tua etichetta non è solo quello del getto di inchiostro erogato dalla stampante.
Ci sono altri modi per ravvivare il visual dei tuoi prodotti.
- Scegli un colore della carta particolare
Con le stampanti a getto di inchiostro si possono utilizzare un’infinità di materiali di stampa, diversificati per consistenza e colore.
Puoi scegliere materiali in carta o sintetici con un substrato colorato come preferisci, dalle tenui tinte pastello alle più abbaglianti tinte fluorescenti, oppure substrati metallizzati in oro e argento.
Per i prodotti artigianali o naturali c’è il marrone della carta kraft, che si integra perfettamente con la tinta del packaging in cartone, realizzando subito un accoppiamento armonico.
- Rendi visibile il colore del prodotto
L’approccio minimalista è una tendenza moderna e un modo semplice per mostrare ai clienti che il prodotto è ciò che conta davvero.
Usa le etichette trasparenti lasciando parlare la bellezza del tuo prodotto. Etichette trasparenti fanno miracoli in combinazione con prodotti di bellezza e alimentari.
CONCLUSIONI
Alcuni dei migliori successi derivano dall’essere sempre un passo avanti.
Se vedi una tendenza all’orizzonte o vuoi essere un pioniere, batti i tuoi concorrenti sul tempo.
C’è un’intera teoria dietro il design dell’etichetta e stiamo solo grattando la superficie.
Ci auguriamo di averti fornito informazioni su come progettare un’etichetta d’effetto come quella di un professionista e se vuoi progettare e stampare la tua
etichetta insieme a noi CONTATTACI
Elisabetta Urbisaglia
06.51848187
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