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Nastri a trasferimento termico: ink in o ink out?

I nastri a trasferimento termico possono avere inchiostrazione interna (ink in o CSI) o esterna (ink out o CSO).

Assicurarsi quale tipologia di inchiostrazione richiede la stampante che si utilizza per stampare le etichette è un requisito necessario per effettuare un acquisto corretto, diversamente il ribbon non produrrà alcuna stampa.

Alcuni modelli di stampanti, come le Intermec ad esempio, possono alloggiare nastri sia con inchiostrazione interna che esterna, altre, come le stampanti Zebra utilizzano nastri solo ink out, altre ancora come Sato e Datamax richiedono inchiostrazione interna.

La differenza tra un nastro ink in o out risiede nella direzione dell’avvolgimento del lato inchiostrato del nastro.

Un nastro ink out ha la parte inchiostrata rivolta verso l’esterno del nastro (come in FIG.1), mentre un ribbon ink in (come in FIG.2) ha l’inchiostro spalmato sulla parte interna.

ribbon ink out
FIG. 1

Come verificare l’inchiostrazione del nastro?

Visivamente, la parte inchiostrata del nastro ha una finitura più opaca. Un’ altro modo per verificare l’inchiostrazione del nastro è applicare un’etichetta adesiva sul film del ribbon e verificare se una volta staccata ha portato con sé l’inchiostro.

ribbon-coated-side-in
FIG. 2

La parte inchiostrata del ribbon è quella che deve essere rivolta verso l’etichetta nel processo di stampa, quindi quando si inseriscono i materiali di consumo nella stampante a trasferimento termico,  assicurarsi che il lato inchiostrato del ribbon sia rivolto verso la parte stampabile dell’etichetta, quindi verso il basso


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Come scegliere il nastro a trasferimento termico giusto per la tua etichetta

La tecnologia a trasferimento termico produce una stampa più durevole rispetto alla termica diretta e risponde ad esigenze applicative specifiche, come le etichette per i cespiti o per l’elettronica, etichette per il settore chimico o farmaceutico, etichette per ambienti sottoposti a temperature estreme, etichette resistenti alle abrasioni o ad agenti chimici o  in condizioni atmosferiche ostili perché esposte all’esterno.

Stampanti a trasferimento termico

Selezionare il corretto nastro a trasferimento termico farà in modo che venga prodotta una stampa di qualità e durevole nel tempo.

I nastri a trasferimento termico esistono in 3 principali formulazioni: cera, cera-resina, resina.

La grande offerta di materiali per etichette e cartellini e le infinite applicazioni di etichettatura, hanno portato i produttori di nastri a sviluppare, all’interno di ciascuna categoria, formulazioni di inchiostro miste (ad esempio cera arricchito con una piccola percentuale di resina).

Il legame che si crea tra un nastro ben selezionato e l’etichetta può dare delle performance di stampa in termini di durata e resistenza di gran lunga superiori a qualsiasi altra tecnologia di stampa ad inchiostro.

Il ribbon corretto dipende dal materiale dell’etichetta che deve essere stampato e chi produce etichette dovrebbe dare l’indicazione della formulazione di inchiostro più corretta per la specifica tipologia di materiale.

Nastro cera (ribbon wax). Ideale per materiali in carta opaca, in ambienti non esposti all’esterno e a sostanze chimiche. Hanno una moderata resistenza alle abrasioni. È il nastro con il costo minore fra le tre categorie

Settori di Applicazione: Spedizioni, Etichettatura a breve termine, Retail, Etichettatura Scaffali

Nastro cera-resina . Idoneo per carta patinata e materiali sintetici opachi. Buona resistenza allo sfregamento, alle sbavature e ad alcune sostanze chimiche.

Settori di Applicazione: Sanità, Agro-Alimentare, Etichettatura Locazioni

Nastro resina. Progettato per l’utilizzo con materiali sintetici come il poliestere, il polipropilene, la poliammide, il polietilene. Ottima resistenza alle abrasioni e allo sfregamento. Ottima resistenza ai solventi, all’esposizione chimica ed atmosferica

Settori di Applicazione: Elettronico, Chimico, Farmaceutico

Solitamente i nastri a trasferimento termico sono neri, ma sono disponibili anche in altri colori

Ribbon colorati
ribbon colorati

Ancora 3 brevi suggerimenti che possono aiutare ad una scelta corretta del nastro di stampa

  1. Larghezza del ribbon. Il ribbon deve essere poco più largo dell’etichetta. Ad esempio se l’etichetta ha una larghezza di 50 mm userò un nastro largo 60 mm circa. Certamente è una scelta sbagliata utilizzare una larghezza del nastro pari a 110 mm (il doppio dell’etichetta) perché può generare delle grinze producendo una stampa di bassa qualità, inoltre metà della larghezza del nastro rimane inutilizzata con inopportuno spreco dei costi
  2. Inchiostrazione. I ribbon possono avere inchiostrazione interna od esterna. Assicurarsi quale tipologia di inchiostrazione richiede la stampante che utilizziamo. Alcuni modelli possono alloggiare ribbon con entrambe le inchiostrazioni.
  3. Qualità del nastro di stampa. Ribbon di bassa qualità spesso presentano una spalmatura NON uniforme, sporcano le testine e producono stampe mediocri, poco brillanti e soggette a sbavature.

Approfondisci l’argomento ribbon sulla nostra sezione dedicata

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Se devi selezionare l’etichetta adatta alla tua specifica applicazione puoi leggere la nostra guida

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