Se ti hanno richiesto il codice EAN per i prodotti della tua azienda, per ottenerlo, devi fare una richiesta all’unico ente in Italia autorizzato a rilasciare prefissi aziendali GS1 (EAN):GS1 Italy.
Solo i codici a barre GS1 (EAN) assegnati da GS1 Italy sono riconosciuti ufficialmente dal sistema di codifica mondiale GS1 e ti danno la garanzia di venire accettati senza problemi dalla grande distribuzione e online (Amazon, eBay, Alibaba, Google Shopping).
Non fidarti di altri siti web o enti che promettono l’acquisto di codici a barre GS1 o EAN, perché
non sono unici
non sono autorizzati
non sono riconosciuti dal sistema globale GS1
In
questo articolo illustriamo quale è la procedura per richiederlo.
1° PASSO
Il
primo passo da compiere è l’iscrizione al GS1 Italy che puoi effettuare on-line
al seguente link
Il 2° passo è l’associazione dei codici EAN ricevuti ai
prodotti della tua azienda.
In pratica il GS1 Italy, una volta iscritto, ti darà un foglio Excel con 1000 numeri EAN univoci e autentici di 13 cifre.
Quindi dovrai assegnare un codice EAN a ciascun prodotto della tua azienda.
NOTA BENE: ogni prodotto e ogni sua variante deve avere un suo codice unico.
ESEMPIO: se vendi marmellate, la marmellata di albicocche
avrà un codice diverso da quella di ciliegie. Inoltre, se distribuisci la
marmellata di albicocche in vasetti da 250 gr, da 500 gr e da 700 gr, questi
avranno 3 codici EAN differenti. Quindi a gusti e grammature differenti
corrispondono codici EAN diversi.
3° PASSO
Il 3° passo è la generazione del codice a barre, ovvero la traduzione in barre e spazi del numero ricevuto.
Per generare la rappresentazione grafica dei numeri ricevuti, quindi il codice a barre, basta scaricare le immagini del barcode nella tua area privata messa a disposizione da GS1 nella sezione Codifico al seguente link https://gs1it.org/servizi/codifico/
Il servizio Codifico ti permette di assegnare i numeri EAN ai tuoi prodotti e di generare i codici a barre EAN, in modo semplice, veloce e senza costi aggiuntivi.
Quanto costa ottenere i codici a barre EAN
aderendo al sistema GS1?
I contributi che dovrai versare sono in base al fatturato
complessivo della tua azienda, come puoi verificare nella tabella 1
La quota di iscrizione deve essere versata solo al momento dell’iscrizione (il primo anno).
Il contributo annuale deve essere versato ogni anno, compreso il primo, e non è frazionabile.
Il contributo annuale ti consente l’uso di un pacchetto di 1.000 numeri EAN. Se successivamente la tua azienda esaurisce questo pacchetto di numeri, o se hai necessità di codificare un numero maggiore di articoli, potrai noleggiare ulteriori pacchetti sottoscrivendo un contratto di noleggio.
Se ti occorre una stampante di etichette, terminali e
lettori di codice a barre per la gestione del magazzino contattaci
Amazon, eBay, Alibaba e altre piattaforme digitali preferiscono lavorare con venditori che utilizzano il codice a barre, perché rende più semplice ed efficiente la gestione logistica dei prodotti.
L’utilizzo del codice a barre sui prodotti porta benefici per i venditori ma anche per gli acquirenti.
Oggi molti consumatori fanno le loro ricerche online tramite codice a barre, di conseguenza apporre un codice univoco comporta la rintracciabilità e l’identificazione del prodotto che si vende con un conseguente aumento di visibilità dei prodotti nei motori di ricerca di vendita online.
Quindi quali sono i passi da seguire per vendere online se non si possiede il codice a barre?
1° PASSO
Verificare che il prodotto che si vuole vendere non sia già dotato di codice a barre.
Solitamente il proprietario del marchio è responsabile del codice a barre del prodotto.
Quindi se ad esempio si rivendono smartphone, tablet, elettrodomestici questi prodotti avranno già assegnato un codice barre dalle case costruttrici: in questo caso non dovrai fare nulla e potrai utilizzare lo stesso codice a barre presente sul bene.
Se il prodotto che devi vendere online ha già un codice a barre GS1 (EAN) e vuoi scoprire a quale azienda è stato assegnato, lo puoi cercare su GEPIR
I codici rilasciati dall’ Indicod-Ecr sono gli unici riconosciuti ufficialmente dal sistema di codifica mondiale GS1 e ti danno garanzia di venire accettati dalla grande distribuzione e online senza problemi.
Puoi richiedere i codici a barre online effettuando l’iscrizione al seguente link
GS1 Italy ti assegnerà un pacchetto di 1000 codici GS1 (EAN) univoci.
A questo punto dovrai assegnare un codice a ciascun prodotto della tua anagrafica, ricordandoti che ogni prodotto e ogni sua variante deve avere un suo codice.
GS1 Italy (nuova denominazione di Indicod-Ecr) è l’unico ente in Italia autorizzato a rilasciare i codici a barre GS1 (EAN)
I codici assegnati da GS1 Italy ti permettono l’univocità dell’identificazione senza errori dei tuoi prodotti in Italia e nel resto del mondo e includono la tua azienda nel registro internazionale delle imprese utilizzatrici dello standard GS1.
Quindi attenzione a comprare pacchetti di codici EAN da società non autorizzate a rilasciare codici EAN.
I codici rilasciati da enti non autorizzati, apparentemente simili a quelli di GS1 Italy, non partecipano al sistema di regole globali standard GS1 e sono numeri inventati senza alcun conoscibile criterio di attribuzione.
2°PASSO
Dopo aver ottenuto i codici dall’Indicod bisogna acquistare gli strumenti hardware e software per la stampa delle etichette con codice a barre da applicare sui prodotti.
Dovrai assegnare un codice a ciascun prodotto della tua anagrafica: ricordati che ogni prodotto e ogni sua variante (per colore, taglia, ingrediente, dimensione) deve avere un suo codice.
Quindi ad ogni tuo prodotto e ad ogni sua variante dovrai associare un codice diverso fornito dall’ Indicod, facendo attenzione a seguire le linee guida dettate dallo standard GS1.
Puoi scaricare la guida al corretto utilizzo dei codici a barre GS1 al seguente link
Per effettuare un acquisto commisurato alle tue esigenze è fondamentale analizzare i requisiti necessari a soddisfare le necessità di stampa che variano in relazione a una serie di fattori specifici dell’applicazione:
tipologia di materiale e dimensione dell’etichetta che si vuole stampare
volume di stampa
layout grafico
ciclo di vita dell’etichetta: quanto deve durare? dove deve essere applicata? l’etichetta viene esposta all’esterno? è soggetta a condizioni climatiche avverse o a solventi e detergenti?
In questa fase è consigliabile farsi guidare nella scelta da figure professionali che abbiano la competenza e l’esperienza per aiutarti a selezionare la soluzione adatta per ottenere una stampa di qualità e durevole.
Troviamo i codici a barre ovunque: sui prodotti che compriamo al supermercato, sui libri, sui dispositivi elettronici e su tanti altri oggetti che utilizziamo quotidianamente. L’utilizzo del codice a barre ci permette di SEMPLIFICARE e OTTIMIZZARE qualsiasi processo, riducendo l’errore umano e automatizzando procedure ripetitive, noiose e soggette all’errore umano.
Analizziamo i passi da seguire per chi deve iniziare un’attività di codifica ed etichettatura per gestire i prodotti e il magazzino
COME FUNZIONANO I CODICI A BARRE?
Diverse combinazioni di barre e spazi vengono utilizzati per codificare stringhe di caratteri in codici a barre
Il susseguirsi di elementi chiari e scuri insieme alla larghezza degli elementi sono le variabili utilizzate per la codifica.
Il lettore di codici a barre illumina il simbolo e misura la quantità di luce che viene riflessa. La decodifica del simbolo restituisce l’informazione contenuta nel codice a barre.
QUANTI TIPI DI CODICI A BARRE CI SONO?
Sono state create centinaia di simbologie di codici, ma quelli più frequentemente utilizzati si limitano a meno di 20. Ogni simbologia ha il proprio modello di barre e spazi e le proprie regole per la codifica dei dati.
I codici si dividono in 2 categorie principali: codici a barre lineari e codici bidimensionali (2D)
I codici lineari codificano i dati in barre e spazi e gli elementi si susseguono in una linea singola: l’esempio più noto di un codice a barre lineare è l’EAN13 utilizzato per i prodotti della grande distribuzione.
I codici bidimensionali codificano i dati in 2 dimensioni.
Le due principali tipologie di codici 2D sono simbologie Stacked (cioè impilate una sopra l’altra) e simbologie a matrice (come il QR Code).
QUALE È LA DIFFERENZA FRA LE VARIE SIMBOLOGIE DI CODICI?
Le simbologie differiscono principalmente per il tipo e la quantità di dati che possono contenere. Alcune famiglie di codici offrono una codifica alfanumerica completa, mentre altre codificano solo i numeri. Inoltre le simbologie possono avere lunghezza fissa o variabile.
Tuttavia la dimensione non è illimitata, poiché il codice a barre deve rimanere abbastanza compatto in modo da poter essere correttamente scansionato dai comuni lettori barcode.
Le simbologie bidimensionali possono contenere molti più dati rispetto ai codici lineari e possono rappresentare numeri, stringhe di caratteri, indirizzi web, immagini, testi.
QUALE SIMBOLOGIA DI CODICE A BARRE SI DEVE UTILIZZARE?
La varietà di formati di codici a barre disponibili ci permette di trovare una simbologia che soddisfi le proprie esigenze applicative. Le variabili più importanti che determinano la simbologia ottimale sono la quantità di dati da codificare, lo spazio disponibile per stampare il codice a barre e il tipo di dati da codificare.
I codici a barre lineari codificano, in funzione della famiglia, un numero limitato di caratteri, mentre i codici 2D codificano migliaia di caratteri in una dimensione contenuta
UN LETTORE DI CODICE BARRE PUO’ LEGGERE PIU’ DI UN TIPO DI CODICE?
Si, i lettori di codici a barre supportano la decodifica dei simboli più comuni.
È fondamentale tenere in considerazione che i lettori di codici 2D possono decodificare sia codici 2D che codici lineari, mentre i lettori di codici a barre lineari possono decodificare solo simboli 1D.
Quindi se si adotta una simbologia di codice 2D, tipo il QR Code o il Data Matrix, bisogna verificare se i lettori a disposizione sono in grado di decodificare la simbologia scelta.
In ogni caso il supporto di una determinata simbologia varia dal costruttore e dal modello di lettore scelto, quindi è consigliato verificare sul datasheet tecnico del lettore le famiglie supportate
HO BISOGNO DI ETICHETTARE I MIEI PRODOTTI CON IL CODICE A BARRE: COSA DEVO FARE?
Se il tuo prodotto deve essere venduto nella grande distribuzione il primo passo è iscriversi alGS1 Italy (Indicod-Ecr) che in pochi giorni ti darà 1000 numeri per i codici EAN dei tuoi prodotti. I numeri che ricevi da GS1 Italy, nuova denominazione di Indicod-Ecr, per i codici EAN-13 sono univoci e accettati in tutto il mondo, anche per la vendita online.
Se invece ti occorre un codice a barre per la gestione interna del magazzino e dei prodotti puoi scegliere un codice a barre che soddisfi le tue esigenze di codifica
DI COSA HO BISOGNO PER STAMPARE UN CODICE A BARRE?
Per stampare etichette con i codici a barre, è necessario creare un’etichetta con un software che supporti la codifica del codice a barre utilizzato.
Quindi gli strumenti necessari sono:
software
stampante
etichette o cartellini
Se si utilizza un gestionale aziendale da cui si vuole stampare il codice dei prodotti è opportuno verificare che il software supporti il codice a barre
Dopo che è stato creato il layout dell’etichetta bisogna stamparla con una stampante in grado di produrre codici a barre nitidi e leggibili e che supporti la specifica simbologia utilizzata. La scelta di una stampante di buona qualità e di etichette idonee all’applicazione assicura una stampa accurata e scansionabile dai comuni lettori barcode.
Le stampanti laser e a getto d’inchiostro possono produrre etichette con codice a barre, ma spesso non hanno il supporto nativo per le simbologie del codice a barre e non producono stampe di buona qualità e durevoli nel tempo.
L’analisi del ciclo di vita dell’etichetta, l’eventuale esposizione all’esterno, a fonti di calore o al freddo, la durata, il volume di stampa, il metodo di stampa (a trasferimento termico o termico diretto), la risoluzione sono parametri che determinano la scelta della stampante giusta per la propria esigenza operativa
QUALE È LA DIFFERENZA TRA STAMPA TERMICA E A TRASFERIMENTO TERMICO?
Esistono 2 metodi comunemente usati per la stampa di etichette con codici a barre: trasferimento termico e termico diretto.
La stampa a trasferimento termico usa un nastro di stampa che viene riscaldato e produce stampe durevoli nel tempo su una gamma molto vasta di materiali sia in carta che sintetici.
La stampa termica non utilizza alcun nastro di stampa, ma produce l’immagine direttamente sull’etichetta che deve essere di un materiale termico, cioè sensibile al calore.
Le stampanti a trasferimento termico possono stampare una più ampia varietà di materiali e sono di solito utilizzate per applicazioni di etichettatura permanenti o su materiali speciali sintetici come il polipropilene, il poliestere, il PVC, il TNT. Le stampanti termiche dirette vengono utilizzate per produrre etichette di spedizione, etichette picking, ricevute e altri lavori di stampa con un ciclo di vita più breve.