Quando si parla di comunicazione in un’etichetta si deve pensare sia all’aspetto estetico complessivo che a quello funzionale a guidare il consumatore verso una scelta di acquisto informata.
Per le etichette di generi alimentari e vinicoli la normativa si è espressa chiaramente: prendendo come riferimento la lettera x minuscola della parola Appendix
◾ tutte le informazioni obbligatorie vanno stampate con un’altezza del carattere minimo di 1,2 mm
◾ per imballaggi o contenitori ridotti la cui superficie maggiore misura meno di 80 cm2, l’altezza del carattere minimo deve essere pari o superiore a 0,9 mm
Scendere al di sotto di questi valori non solo espone a sanzioni ma crea un disagio in quel tipo di consumatore che non si ferma all’apparenza.
◾ le cifre che esprimono la gradazione alcolica dei vini non sono più soggette a variazione di dimensione in base alla % di alcol e seguono i criteri generali (1,2 mm)
◾ le cifre che esprimono la quantità nominale del prodotto, sia solido sia liquido, hanno un’altezza che varia in relazione alla quantità di prodotto contenuta nell’imballaggio:
▪ 2 mm fino a 50 g/ml
▪ 4 mm da 201 g/ml a 1000 g/ml
▪ 3 mm da 51 g/ml a 200 g/ml
▪ 6 mm da 1001 g/ml in su
Per le etichette dei generi non alimentari, per esempio i cosmetici, valgono indicazioni meno restrittive sulla dimensione minima dei caratteri, purché le informazioni risultino visibili, leggibili e indelebili, da posizionare eventualmente su etichette multiple o foglietti illustrativi.
La scelta del font come strumento di marketing
In un’epoca in cui il potere comunicativo delle immagini rappresentate in etichetta sta lasciando il posto a una tendenza decisamente minimalista e sobria, la scelta di un font distintivo può generare un’etichetta perfetta.
Il font esprime un’emozione, uno stile, un valore, la tua brand identity.
Esistono font più adatti a promuovere un prodotto destinato ai bambini, con le loro rassicuranti rotondità e ampiezze.
Font eleganti che sembrano piroettare sulle carte delle etichette dei vini.
Font calligrafici ricchi di abbellimenti femminili adatti ad un cosmetico da teen-ager.
Font geometrici dalle linee essenziali e compatte per etichettare prodotti destinati ad un pubblico sofisticato e moderno.
Font decorativi per prodotti artigianali o alternativi.
Quando un grafico ricerca un font per un suo progetto, ha bisogno di una famiglia di font, includente tutte le varianti di dimensione, di peso e di stile di un determinato font ( light, regular, bold, condensed, italic).
Un layout deve interpretare un messaggio specifico, ed è consigliabile giocare all’interno di una sola famiglia di font piuttosto che abbinarne più di uno.
Con il giusto accostamento dei pesi e degli stili si riesce a creare la giusta gerarchia visiva tra i testi principali e secondari, strutturando un’etichetta accattivante ed efficacie.
È opportuno eseguire sempre delle prove di stampa per verificare che i caratteri, dimensionati seguendo la scala in punti, corrispondano alla grandezza desiderata in millimetri.
In un progetto grafico destinato alla stampa, se il font viene inviato alla stampante come file di testo è possibile che la stampante non sia in grado di replicarlo. Per evitare questo inconveniente è opportuno trasformare il testo in un file immagine usando la conversione “crea contorno” disponibile in tutti i programmi di grafica vettoriale.
Il materiale dell’etichetta influisce sulla leggibilità dei caratteri
Una particolare attenzione va posta se si devono stampare blocchi di informazioni in caratteri di dimensioni ridotte.
Una superficie dell’etichetta liscia o lucida come una carta patinata o un poliestere permette una nitidezza superiore rispetto ad una carta ruvida, martellata o vergata.
Su carte texturizzate è opportuno scegliere un font pulito e lineare, della famiglia dei sans serif, ossia senza grazie.
Se si adottano materiali lavorati è sempre opportuno eseguire delle prove di stampa prima di approvare la tiratura completa.
Anche un colore di fondo dell’etichetta diverso dal bianco influisce sulla leggibilità perché potrebbe non fornire il giusto contrasto con il testo, e non sempre l’adozione di un carattere bold risulta efficiente per le informazioni obbligatorie.
La scelta della stampante influisce sulla nitidezza
Che si tratti di cosmetici, di marmellate, di olio, di birra artigianale o prodotti da forno, puoi decidere se commissionare la stampa in tipografia o stampare le etichette all’interno della tua azienda.
Se il layout include testi molto piccoli o segni grafici particolarmente sottili l’acquisto di una stampante per etichette di livello superiore e con un’alta risoluzione garantirà la giusta nitidezza.
L’etichetta deve assolvere la sua funzione al primo impatto e per tutto il ciclo di vita del prodotto.
Il principio di indelebilità deve perdurare nelle condizioni d’uso specifiche del prodotto, quindi la scelta del materiale dell’etichetta, dell’adesivo e degli inchiostri deve tener conto se si tratti di un miele conservato in un luogo fresco e asciutto, di un cosmetico che alloggia su una mensola del bagno caldo e umido o di una birra condizionata in frigorifero.
Conclusioni
La realizzazione di un’etichetta vincente include numerosi elementi.
Il passaggio dal progetto alla stampa di una grafica incentrata sul sapiente utilizzo dei caratteri tipografici è una scelta al passo con i tempi, realizzabile interamente con un’economica stampante a trasferimenti termico.
Scegli la stampante di etichette più adatta alle tue esigenze, sceglila con noi!
Gli oli essenziali sono composti naturali di origine vegetale, che possono svolgere innumerevoli attività e per questo messi in commercio in diverse categorie produttive.
Possono essere diluiti in acqua da bagno, aggiunti nei diffusori come profumatori ambientali, ingeriti tramite alimenti e integratori alimentari, addizionati agli ingredienti dei prodotti cosmetici.
L’Unione europea classifica gli oli essenziali come sostanze pericolose ed esige un’adeguata etichettatura per la tutela della salute dei consumatori.
Le confezioni degli oli essenziali non possono essere immesse sul mercato senza indicare in etichetta una specifica destinazione d’uso ed appropriate avvertenze e istruzioni.
In questo articolo concentriamo l’argomento sugli oli essenziali destinati ai diffusori di profumo.
OLI ESSENZIALI PER PROFUMATORI AMBIENTALI
Questo tipo di prodotto può essere commercializzato in tutta Europa sulla base di regole univoche.
I riferimenti normativi sono il Decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 – Codice del consumo
Tra le misure volte ad evitare usi impropri o ingestione accidentale in quantità elevate, anche le più piccole confezioni vanno dotate di tappi dosatori e di chiusure di sicurezza.
I pittogrammi di avvertimento e rischio dovranno essere pertinenti alla classificazione alla quale lo specifico olio essenziale è assoggettato.
Sull’etichetta degli oli essenziali per profumatori ambientali dovranno essere indicate, qualora presenti, le sostanze individuate come allergeni, le stesse elencate per i cosmetici, che potrebbero manifestare tossicità anche se inalate.
DICITURE IN ETICHETTA PER OLI ESSENZIALI DESTINATI AI PROFUMATORI AMBIENTALI
Gli oli essenziali come beni di consumo devono riportare in etichetta le seguenti informazioni:
Olio essenziale naturale e puro al 100%
Elenco degli ingredienti in base alla quantità, in ordine decrescente (INCI)
STAMPA IN AUTONOMIA LE ETICHETTE DEGLI OLI ESSENZIALI CHE PRODUCI O VENDI
L’acquisto della stampante adatta a realizzare le tue etichette dipende in primo luogo dalla grafica: hai un’etichetta con più colori o di un colore solo?
Se la tua etichetta presenta più di un colore ti occorrerà una stampante a colori, ovviamente con inchiostri resistenti all’aggressione dei solventi e degli olii che potrebbero fuoriuscire dai contenitori.
Se la tua etichetta è di un unico colore, potrai optare per una stampante a trasferimento termico , una tecnologia molto diffusa per la stampa di etichette in stile minimale.
In questo caso potrai realizzare stampe monocromatiche di vari colori, anche eleganti laminati oro e argento, su etichette sintetiche trasparenti, bianche o a fondo colorato.
Le etichette monocromatiche, cioè stampate in un solo colore, sono molto di tendenza in questi ultimi anni.
Il crescente apprezzamento di un design minimale è un aspetto collaterale di un gusto globale che si sta affinando sulla semplicità e l’eleganza, ma anche sull’immediatezza della comunicazione.
Questo mutamento di stile fa parte delle nostre vite, del nostro modo di arredare, delle nostre scelte per l’abbigliamento e non ultimo dei prodotti che siamo propensi ad acquistare.
Non esiste un prodotto, anche il più radicato nella cultura tradizionale, che non sia versatile ad acquisire questo nuovo stile di etichetta.
I produttori delle nuove generazioni stanno già sperimentando che le etichette in stile minimalista, oltre ad attrarre clienti raffinati, sono relativamente più economiche rispetto alla classica etichetta a colori.
Questo risparmio si estende su più addendi:
le spese di stampa non includono il consumo di costosi inchiostri
l’acquisto della stampante adatta è meno oneroso di quello di una stampante a colori
Vi presento le stampanti di etichette a trasferimento termico
La metodologia a trasferimento termico utilizza il calore della testina di stampa per fondere un nastro inchiostrato, detto ribbon, che trasferisce l’inchiostro sul materiale da stampare (etichette, cartellini, film flessibili, materiale tessile).
I ribbon sono disponibili in varie composizioni chimiche, dalla cera alla più resistente resina, con un ampio assortimento di colori, anche metallizzati.
Attraverso la tecnologia a trasferimento termico, con la corretta combinazione del materiale di consumo, si stampano etichette resistenti all’esposizione chimica, agli agenti atmosferici, all’acqua, all’attrito, alle temperature estreme.
Le caratteristiche principali che hanno contribuito alla rilevante diffusione di stampanti a trasferimento sono:
velocità
qualità di stampa eccellente
scelta ampia e versatile dei materiali di stampa
basso costo stampa
stampa in funzione del fabbisogno
produzione di modelli idonei a qualsiasi esigenza operativa (desktop, industriali, semi-industriali, per integrazione sulle linee)
STAMPANTI A TRASFERIMENTO TERMICO: MODELLI E CARATTERISTICHE
Le stampanti a trasferimento termico sono stampanti robuste, veloci, facili da installare e gestire.
Rappresentano lo strumento ideale per la stampa di etichette on demand sia per piccoli volumi (modelli desktop) che per aziende che devono stampare in modo intensivo e continuativo (modelli di classe industriale).
ZEBRA ZD420T STAMPANTE DESKTOP
La stampante ZD420T gode di caratteristiche e funzioni avanzate che garantiscono risultati eccezionali in termini di facilità d’uso, flessibilità di applicazione e costo totale di gestione.
Pur essendo un modello desktop offre flussi operativi lunghi grazie alla capacità di alloggiare ribbon di grande diametro.
RISOLUZIONE: 203 dpi, opzionale 300 dpi
LARGHEZZA DI STAMPA: 104 mm per 203 dpi, 108 mm per 300 dpi
MASSIMA LUNGHEZZA DI STAMPA: 991 mm
VELOCITA’ MASSIMA DI STAMPA: 152 mm/sec (203 dpi), 102 mm al secondo (300 dpi)
SENSORI SUPPORTI: sensore mobile riflessivo/black mark a larghezza completa; sensore trasmissivo/vuoto multi-posizione
Taglierina installabile opzionale
Possibilità di funzionamento a batteria
ZEBRA ZT230 STAMPANTE SEMI-INDUSTRIALE
La stampante ZT230 offre prestazioni di livello superiore e funzionalità che normalmente non si trovano in stampanti di questa fascia di prezzo.
Progettata per una precisione di stampa superiore, grazie ad accurate opzioni di regolazione, sostiene elevati volumi di stampa.
Ha la resistenza di un telaio in metallo, il coperchio con interfaccia grafica LCD basata su icone e una capacità di nastro di stampa di 450 metri per un uso prolungato anche in ambienti difficili e con spazio limitato.
Rimozione semplificata e senza necessità di strumenti di testina e rullo, per interventi di pulizia e sostituzione dei componenti immediati.
RISOLUZIONE DI STAMPA: 203 dpi e 300 dpi (opzionale)
LARGHEZZA DI STAMPA: 104 mm
LUNGHEZZA DI STAMPA: 991 mm
SENSORI SUPPORTI: Trasmissivi e riflessivi
VELOCITÀ MASSIMA DI STAMPA: 152 mm al secondo
ACCESSORI OPZIONALI: spellicolatore e taglierina a ghigliottina
ZEBRA ZT421 STAMPANTE INDUSTRIALE
La ZT421, oltre alle caratteristiche di robustezza e affidabilità tipiche di una stampante industriale, vanta una larghezza di stampa superiore per etichette di grande formato.
La testina per pellicola sottile con sistema E3 Element Energy Equalizer offre una qualità di stampa superiore.
È dotata di un display touch a colori da 4,3 pollici che permette di visionarne lo stato con una semplice occhiata.
Ha un’interfaccia utente intuitiva a icone per una facile gestione delle impostazioni.
RISOLUZIONE DI STAMPA: 203 dpi, opzionale 300 dpi
LARGHEZZA DI STAMPA: 168 mm
LUNGHEZZA DI STAMPA: 2.591 mm (203 dpi) 1.143 mm (300 dpi)
SENSORI SUPPORTI: Trasmissivi e riflessivi
VELOCITÀ MASSIMA DI STAMPA: 305 mm al secondo
ACCESSORI OPZIONALI: spellicolatore, riavvolgitore interno e taglierina
CONCLUSIONI
Se le tue etichette hanno una grafica minimale, se hai necessità di produrre etichette particolarmente resistenti, se vuoi una stampa metallizzata per nobilitare i tuoi prodotti, la stampa a trasferimento termico è la soluzione che stavi cercando.
Contattaci per scegliere la stampante perfetta per la tua applicazione
Il mondo sta attraversando un periodo storico molto particolare ed alcune realtà si sono completamente fermate e cristallizzate, mentre altre sembrano aver compiuto un repentino balzo in avanti.
Un futuro, che forse in Italia sarebbe sopraggiunto tra 10 anni, è già qui, e tutti ci stiamo adattando con grande ingegno per non rimanere indietro.
In questo articolo analizzeremo, da un punto di vista puramente grafico, i grandi cambiamenti nella comunicazione tra produttori e consumatori, dovuti al subentrare delle vetrine virtuali dei dispositivi mobili, grandi appena 5,5 pollici, al posto degli spaziosi scaffali di un punto vendita.
L’acquirente non ha più un approccio multisensoriale.
Privato del tatto, dell’olfatto e del gusto, affida alla vista il 100% della sua capacità decisionale.
COME STANNO CAMBIANDO LE ETICHETTE?
Nasce l’esigenza di vestire i prodotti con etichette più che mai accattivanti ma allo stesso tempo immediate e apprezzabili attraverso un display.
MASSIMALISMO
Per bucare lo schermo, la strategia più usata nel 2021 dai designer è l’esaltazione grafica degli elementi che compongono l’etichetta.
Può essere massimalista un’immagine di dimensioni notevoli, o una scritta con un carattere ampio e dominante, ma anche uno sfondo arricchito con pattern dai colori decisi.
È un massimalismo di stampo nuovo, che non cade nell’errore del sovraffollamento grafico e che sa bilanciare la compresenza di testi, immagini e trame di fondo.
Uno stile di etichetta con questa ricchezza di particolari richiede una stampante a colori con caratteristiche specifiche.
Ti consiglio di approfondire nel seguente articolo come scegliere una stampante di etichette a colori , oppure se vuoi scegliere insieme a noi contattaci
MINIMALISMO
E bene sì!In questo anno particolare di grandi cambiamenti e miscellanee, dove coesistono realtà supplementari, il massimalismo non ha scalfito l’efficacia della comunicazione minimalista.
Le etichette di questa corrente affidano a pochi elementi chiari e distinguibili la trasmissione del valore del prodotto, rivolgendosi al cliente con estrema schiettezza e sincerità.
Il minimalismo spesso si esprime con un singolo colore.
Se volessi stampare le tue etichette in completa autonomia, potresti optare per una stampante a trasferimento termico, che è una tecnologia molto diffusa, tutto sommato economica ed estremamente efficace su tantissimi materiali.
Guarda il video:
COLORE NERO
Ispirati dalla grande quantità di siti e applicazioni che hanno introdotto la dark mode per un’esperienza di navigazione più confortevole per la vista, i designer nel 2021 scelgono l’intramontabile nero.
Nero come protagonista o come sfondo, ideale per coordinare ed esaltare tutti gli altri colori, da quelli più vivaci ai delicati pastello.
Potresti usare un contenitore nero e abbinarci un’etichetta in polipropilene trasparente da poter stampare sia con una stampante a colori che con una stampante a trasferimento termico.
Guarda il video:
LAMINAZIONI METALLICHE
Tutto ciò che scintilla cattura l’attenzione di quei clienti che sono particolarmente sensibili al lusso e all’eleganza.
Nel 2021 questa moda si estende trasversalmente dai prodotti d’élite a quelli più popolari.
La stessa grafica, se realizzata con tinte piatte o con i bagliori dell’oro, ispirerà sensazioni differenti.
Se hai una linea di prodotti con qualità differenziate e vuoi comunicare ai tuoi consumatori questi valori, imprimi l’oro e l’argento sulle tue etichette premium con una stampante a trasferimento termico.
Oppure, nel settore cosmetico per esempio, potresti optare per una classica stampa a colori su un’etichetta in poliestere argentato, creando allo stesso tempo un effetto futuristico e una stampa super resistente.
Guarda il video:
ETICHETTE ECOSOSTENIBILI
I consumatori sensibili alla sorte dell’ambiente, non si accontentano di prodotti ben formulati che però non rispettino anche nel packaging la stessa filosofia.
Stiamo parlando sia di scelte grafiche coerenti con il messaggio di ecosostenibilità, che di scelte dei materiali idonei a realizzarla.
Laddove non sia possibile optare per un’etichetta riciclabile insieme al contenitore, l’etichetta deve essere facilmente rimossa grazie all’uso di un adesivo idoneo.
Ecco un articolo interessante sugli adesivi:
IMPERFEZIONISMO
Nel 2021 più che mai sentiamo la voglia di liberarci da regole e contorni.
I grafici interpretano quest’esigenza lanciando opere che sembrano incompiute, approssimate, imperfette…ma non lo sono affatto!
È una volontaria ricerca di autenticità e artigianalità, fatta di sinceri difetti più credibili del mondo artificiale delle pubblicità photoshoppate.
Scritture a mano, immagini sbiadite, asimmetrie: tutti elementi innovativi per un design che non vuole lucchetti.
CONCLUSIONI
La brand identity è sempre stata vista come un’entità intoccabile, quasi immutabile
Le metamorfosi sociali ed economiche a cui stiamo assistendo suggeriscono invece cambiamenti e adattamenti inesorabili
Possiamo offrirti soluzioni grafiche e metodi di stampa in completa autonomia
Contattaci per un’evoluzione in linea con le tue esigenze
Hai
molte informazioni che vuoi che il tuo acquirente sappia?
La
tua storia è fantastica! Desideri che le persone conoscano cosa c’è nel tuo
prodotto e vuoi che il cliente usi il tuo prodotto correttamente.
Più
dettagliate e numerose saranno le indicazioni, meglio capiranno il tuo prodotto
… giusto?
Più
grandi e appariscenti saranno le immagini e il marchio, più clienti noteranno
il tuo prodotto sullo scaffale…giusto?
SBAGLIATO! Il tuo mantra dovrebbe essere: più spazio bianco, più impatto!
Che cos’è lo spazio bianco?
Lo spazio bianco è la parte dell’etichetta lasciata non contrassegnata, lo spazio vuoto tra gli elementi.
Lo
spazio bianco non deve essere bianco. Può essere di qualsiasi colore, trama,
motivo o persino un’immagine di sfondo.
Lo
spazio bianco non è semplicemente uno spazio “vuoto”, è un elemento
importante del design che consente agli oggetti di coesistere.
L’equilibrio
tra spazio positivo (pieno) e spazio negativo (vuoto) è la chiave della
composizione estetica.
Un’etichetta
affollata di testo o grafica con pochissimo spazio bianco corre il rischio di
apparire asfissiante e difficile da leggere.
Le
persone si sentono frustrate quando le informazioni le bombardano. Siamo umani,
non macchine!
Un
po’di spazio in più tra il testo e gli altri elementi può aiutare a definire i
messaggi chiave del marchio, le informazioni sul prodotto e altre dichiarazioni
cruciali.
Lo
spazio bianco è sottovalutato come il silenzio tra le note musicali.
Un
buon uso dello spazio bianco può dare a un’etichetta un aspetto curato,
elegante e ricco.
Lo spazio bianco ci calma, ci guida, permettendoci di “respirare”.
In breve, un ampio spazio bianco raggiunge tre benefici:
• Migliora la leggibilità. Lo spazio tra testo ed
elementi aiuta a definire il contenuto e facilita la lettura.
• Aumenta l’attenzione. Lo spazio bianco è un modo
efficace per attirare l’attenzione degli utenti su un elemento particolare.
Circondare l’elemento con uno spazio bianco lo fa risaltare.
• Crea
il tono giusto. L’uso dello spazio bianco comunica intrinsecamente un senso
di equilibrio, freschezza ed eleganza per il tuo prodotto, incrementando il
valore percepito.
Queste qualità sono piuttosto interessanti per gli acquirenti.
Come si crea lo spazio bianco?
Passaggio 1 – RACCOGLI tutte le informazioni e la grafica che desideri sulla tua etichetta
Passaggio 2 – POSIZIONA gli elementi di testo e grafici sull’etichetta.
In
questo momento, non pensare a come apparirà il risultato finale, semplicemente
posiziona tutto all’interno dei confini della dimensione finale prevista
dell’etichetta.
Passaggio 3 – ELIMINA qualsiasi testo non necessario e modifica il testo per ridurre la lunghezza dei paragrafi.
Passaggio 4 – GUARDA le immagini che hai inserito: aggiungono valore? Elimina quelle che non lo fanno.
Per un sito Web, un’App, o un cartellone pubblicitario valgono
gli stessi principi.
Come in un dipinto lo spazio bianco è la tela in cui è
rappresentata la scena: è lo sfondo che tiene insieme gli elementi in un
disegno, permettendo loro di distinguersi.
Dov’è lo spazio bianco?
Lo spazio bianco è comunemente classificato in base alla
densità del micro spazio bianco e alla sua relazione con lo spazio bianco
macro.
Stiamo parlando di rapporti e proporzioni.
Lo spazio bianco è un ottimo strumento per bilanciare gli
elementi di design e organizzare meglio i contenuti, per migliorare
l’esperienza di comunicazione visiva.
Micro spazio bianco
Puoi trovarlo tra righe e paragrafi, incluso lo spazio
tra i glifi tipografici (caratteri leggibili), e tra le immagini.
Lo spazio bianco micro ha un impatto diretto sulla leggibilità dei contenuti. Ad esempio, uno spazio bianco marginale che circonda i paragrafi influisce sulla velocità e la comprensione della lettura dell’utente.
Se il testo appare al di fuori dei paragrafi regolari, le persone lo leggono più lentamente.
Che tu abbia poco o molto testo sulla tua etichetta,
queste parole devono risaltare. Le tue etichette devono educare e incuriosire i
clienti a prima vista, quindi il testo illeggibile è un problema serio.
Macro spazio bianco
Lo spazio bianco macro è il grande spazio tra i principali elementi e lo spazio che circonda il layout, funge da contenitore del design complessivo.
Probabilmente il miglior esempio di sito Web che implementa intensamente (ed efficacemente) lo spazio bianco macro è la homepage di Google.
L’aspetto iconico di Google è meravigliosamente semplice e calmante, perché non c’è disordine, c’è meno lavoro per i tuoi occhi e la tua mente.
Puoi concentrarti sul motivo per cui sei lì: cercare qualcosa!
All’inizio, le connessioni Internet erano molto più lente e i visitatori aspettavano il download della pagina nonostante tutto fosse già sullo schermo, perché non erano abituati a vedere così tanto spazio bianco!
I progettisti di Google hanno deciso di aggiungere l’avviso di copyright nella parte inferiore della pagina affinché gli utenti sapessero che la pagina era stata caricata completamente.
Cosa determina quanto e quale spazio bianco dovresti
usare?
L’uso di macro e micro spazi dipende dai seguenti
fattori:
Contenuto: con più
informazioni nel layout, saranno disponibili meno quantità di spazio bianco
macro. Per compensare questo, il volume del micro spazio bianco aumenterà.
Questo compromesso è vitale; altrimenti, le etichette
sarebbero blocchi di dati solidi, estremamente difficili da leggere!
Design: il design influenza il
rapporto tra micro e macro spazi bianchi nel layout.
Il designer sceglie lo stile. Ciò può orientare il layout
su un tipo di spazio bianco o su un altro.
Utente: il giusto equilibrio tra
macro e micro spazi bianchi dipende dal target dei clienti a cui è destinato il
nostro prodotto o servizio.
Non esiste una “regola empirica” da
applicare, il gradimento o meno va sondato.
Messaggio di branding:
l’utilizzo di spazi bianchi può suggerire il budget di un’azienda e quindi la
qualità del prodotto.
Un grande uso dello spazio bianco macro ispira qualità e
selezione, sincerità e minimalismo del marchio.
Lo spazio bianco comunica valore: se vuoi che la tua etichetta imposti un determinato tono, a volte il meno vale di più.
Come migliora la leggibilità?
Oltre alla differenziazione tra spazio bianco micro e
macro, puoi anche considerare lo spazio bianco come attivo o passivo.
Spazio bianco passivo: viene
applicato per migliorare la visibilità del testo senza guidare l’utente
attraverso un ritmo di lettura.
Ad esempio, lo spazio bianco tra glifi dei caratteri e l’interlinea
funzionano in questo modo.
Spazio bianco attivo: è lo spazio bianco utilizzato per migliorare la struttura e l’estetica della pagina, aiutare il cliente nella comprensione della lettura seguendo un flusso di contenuti specifici.
Sul lato sinistro dell’immagine, il testo non ha alcuna reale quantità di spazio bianco tra caratteri, righe, paragrafi.
Notiamo subito che la mancanza di spazio bianco rende il testo schiacciato e compresso.
Nell’esempio centrale, abbiamo aggiunto dello spazio bianco passivo, semplicemente maggiorando l’interlinea (micro).
Noti quanto più facilmente puoi leggerlo rispetto al primo?
In generale, maggiore è la spaziatura, migliore sarà l’esperienza dell’utente durante la lettura (anche se una spaziatura eccessiva delle righe può rendere le linee disconnesse).
Passando all’esempio sul lato destro, abbiamo aggiunto uno spazio bianco attivo per guidarci attraverso il testo.
Quel duro “muro di testo” che abbiamo visto per la prima volta è diventato qualcosa di strutturato in un formato confortevole.
Quali altre funzioni ha lo spazio bianco?
È possibile utilizzare molti metodi visivi per mettere in
evidenza elementi specifici; uno è giocare con la quantità di spazio bianco
attorno ai punti focali. Le industrie del branding e della stampa applicano varie
teorie per attirare l’attenzione sui messaggi del marchio.
Lo spazio bianco chiarisce le relazioni
L’intero layout deriva dalla somma delle sue parti e le
relazioni di contenuto sono definite dallo spazio bianco circostante.
La “Legge di prossimità” afferma che gli oggetti vicini
l’uno all’altro sembrano simili. In questo caso lo spazio bianco funge da
segnale visivo.
Analizziamo per esempio l’immagine qui sotto:
Quasi tutti coloro che vedono questa immagine notano due gruppi di cerchi, anziché semplicemente 12 cerchi.
I cerchi sono tutti identici e l’unica differenza tra
loro è la quantità di spazi bianchi che li separa.
È possibile raggruppare gli elementi diminuendo lo spazio
tra loro e aumentando lo spazio tra loro e altri elementi della pagina.
Lo spazio bianco attira l’attenzione
Hai qualcosa di veramente interessante da evidenziare sulla
tua etichetta e vuoi essere sicuro che la gente se ne accorga? Non mettere
nulla accanto.
I designer possono utilizzare gli spazi bianchi per
comunicare a colpo d’occhio gli elementi chiave.
C’è una relazione tra distanza e attenzione: una distanza
maggiore forza l’attenzione. La mancanza di altri elementi enfatizzerà gli elementi
esistenti.
Quindi: più spazi bianchi circondano un oggetto, più l’occhio è attratto da esso.
Lo spazio bianco crea una gerarchia visiva
Quando lo spazio bianco viene utilizzato in modo appropriato, si consente un flusso visivo e un equilibrio generali, che a loro volta aiutano a comunicare l’intento del design. Gli spazi bianchi producono simmetria o asimmetria.
La simmetria crea memoria e armonia:
Usando la simmetria è possibile creare un layout
bilanciato con parti destra e sinistra ugualmente importanti.
Mentre l’asimmetria attira l’attenzione:
L’asimmetria è ottima per calamitare il cliente su una
particolare area.
Quando un elemento usa uno spazio asimmetrico, si
distingue dagli altri elementi circostanti.
Conclusione
Lo spazio bianco non è uno spazio sprecato, bensì un
potente strumento di progettazione.
Può essere altrettanto importante dello spazio occupato
da immagini, testo o altri oggetti perché anche lo spazio vuoto ha uno scopo:
supportare l’integrità visiva di un layout.
Potrebbe non capitare un momento migliore di questo per
entrare nel mercato con la tua birra artigianale.
La produzione di birra artigianale si sta rapidamente
consolidando come un settore redditizio, con micro birrifici che continuano a
crescere per soddisfare la domanda.
Non essere timido, puoi dirlo forte: la tua birra artigianale
è migliore di quelle di marca!
Ora è il momento di portare la tua passione al livello
successivo.
Avrai bisogno di creare un’etichetta accattivante per la
tua birra.
Il problema della maggior parte dei produttori di birra
su piccola scala è che non sanno abbastanza sul marketing e sul design quanto
sul luppolo e sulla fermentazione.
Qui parleremo di come creare etichette di birra
artigianale perfette per competere con i più grandi marchi.
Un’etichetta di birra accattivante e memorabile che verrà
notata sullo scaffale.
Prima di etichettare: scopri la personalità
del tuo marchio
Sembrerà obsoleto citare Socrate, ma lui ha alcuni ottimi
consigli sull’imballaggio della birra artigianale: “Conosci te stesso”.
Questo significa che prima di procedere con la
progettazione di un’etichetta di birra, devi conoscere i punti cardine che
distinguono il tuo marchio dagli altri.
Per semplificare le cose, poniti queste 3 domande chiave:
1 – Com’è è il tuo prodotto?
2 – Chi è il target dei tuoi clienti?
3 – Quali sono i canali di vendita?
Innanzitutto, devi comunicare cosa stai vendendo: è una
birra chiara o scura? Americana, tedesca o inglese?
Per quali caratteristiche le persone dovrebbero preferire
la tua birra rispetto ad altre?
Sono tutti elementi cruciali per lo sviluppo della
personalità del tuo marchio e determineranno un elenco di simbologie da
inserire nella tua etichetta.
Successivamente sarà opportuno restringere il target dei
tuoi clienti: la tua birra si venderà meglio se non pretendi di accontentare
tutti e ti concentri sulla soddisfazione di un gruppo selezionato.
Puoi considerare gusti e preferenze: è una birra per
intenditori o per giovani che cercano di divertirsi?
Per la folla dell’happy hour post-lavoro o per i bohémien
che partecipano a festival musicali?
Inoltre, dovrai prendere in considerazione elementi più
pratici, come il reddito e, più precisamente, dove i tuoi clienti preferiscono
acquistare la tua birra.
Il che ci porta alla domanda sui canali di vendita: il
cliente va al supermercato o preferisce ordinare online?
Si tratta di decisioni critiche che hanno effetti su
tutti gli aspetti del marketing, non ultimo quello dell’etichetta.
La personalità del tuo marchio finirà per essere
complessa e stratificata. Una volta risolto il problema, sei pronto per il
prossimo passo: comunicare quella personalità complessa in un solo sguardo sulla
tua birra.
Prima di buttarti a capofitto nel design, devi risolvere
l’enigma dell’epico birraio: lattine o bottiglie?
Dal punto di vista del design e del marketing, conoscere
la personalità del tuo marchio e il cliente target ti aiuterà a capirlo.
La trasportabilità potrebbe essere il fattore più
importante nella scelta delle lattine, ideali per pic-nic e street food.
Hai una belga che si abbina bene alla cena? Per motivi
sia tecnici che estetici, probabilmente opterai per la bottiglia.
Ai fini di questo articolo ci concentreremo sul design dell’etichetta applicata su bottiglia, ma molti dei principi sono ugualmente applicabili alle lattine.
Progettare la tua etichetta
Il passaparola, i concorsi e i campioni gratuiti sono
tutti metodi efficaci di promozione ma il marchio sulla tua etichetta è il
primo induttore di impressioni.
Conoscere la personalità del tuo marchio è un buon
inizio, ma è solo il primo passo. Ora devi tradurre quella personalità in
un’identità grafica.
Per fare ciò, esamineremo la comunicazione attraverso la
scelta dei colori, la tipografia, lo stile e le immagini.
La scelta dei colori dell’etichetta
L’elemento di design che è il più diretto per comunicare
la personalità con una rapida occhiata è il colore.
La scienza ha dimostrato che ogni colore genera una
connotazione emotiva unica.
Quale colore di bottiglia è giusto per la tua bottiglia di birra? Trasparente, marrone e verde? In termini di funzionalità, le bottiglie marroni filtrano la luce proteggendo la birra fotosensibile (è indispensabile per le birre luppolate). Le birre con poco o nessun luppolo non sono così sensibili alla luce, quindi puoi prendere in considerazione indifferentemente bottiglie chiare o verdi, è principalmente una scelta estetica e culturale.
Le bottiglie verdi sono diventate popolari dopo la Seconda guerra mondiale, quando in Europa mancava il vetro marrone. Poiché queste birre erano di altissima qualità, la bottiglia verde divenne uno status symbol per una buona birra. È meno comunemente usato dai produttori di birra artigianale a causa della sua associazione molto specifica con alcune birre di spicco come Heineken, Stella Artois, Carlsberg. Tuttavia, è una scelta perfettamente legittima da fare!
Una volta che conosci il colore della bottiglia, puoi
iniziare a scegliere i colori delle etichette.
Le bottiglie verdi sono tradizionalmente abbinate a
etichette in bianco e nero, forse con un tocco di rosso, che è complementare al
verde.
Le bottiglie marroni offrono uno sfondo neutro per la tua etichetta e qualsiasi colore funziona davvero.
I più comuni sono i colori caldi: arancio, oro, rosso. Incredibilmente, questo è anche il colore della birra! L’uso di una combinazione di colori come questa ricorda ai clienti il tuo prodotto e fornisce un aspetto più tradizionale.
Le bottiglie trasparenti sono uniche in quanto il colore
della tua birra diventa lo sfondo per il design dell’etichetta. Puoi sfruttare
questa peculiarità sia con un colore che si abbina, sia che sia a contrasto.
Il colore dell’etichetta può anche aiutare un cliente a identificare facilmente quale varietà di birra sta acquistando: le birre rosse usano etichette rosse, le ambre usano l’ambra, il marrone scuro.
Ma questa non è una regola rigida. Una combinazione di colori alternativa può far risaltare la tua etichetta come qualcosa di più moderno o giocoso, se questo è il marchio che stai cercando di creare.
I designer attualmente stanno usando ogni colore
immaginabile, quindi gioca con la tua creatività per distinguerti.
Forma e dimensioni dell’etichetta
Vuoi una forma e una dimensione tradizionali o qualcosa
di personalizzato (fustellato), che farà risaltare la tua bottiglia?
Vuoi un’etichetta separata per collo, fronte e retro o
vuoi un’etichetta che avvolga il corpo?
Vuoi stampare su carta standard o scegliere qualcosa di
unico, magari con sfondo trasparente?
Per prendere queste decisioni, ti consigliamo di valutare
il tuo budget e quindi determinare ciò che è importante, perché ogni
particolare aggiuntivo ha un costo.
La dimensione e la forma dell’etichetta dipendono dalla
capacità della bottiglia (33 cl, 66 cl, 0,75 l) ma anche dalla sua forma.
Nel caso si opti per una fustellatura particolare, è bene
evitare curve con angoli acuti che creano non pochi problemi sia al momento
della separazione dell’etichetta dalla sua siliconata, sia al momento della sua
applicazione sulla bottiglia.
Assicurati di aver considerato ogni aspetto prima di
iniziare a progettare la tua etichetta, in modo che tutto vada per il meglio!
In questa fase ti consigliamo l’aiuto di un professionista che sappia indicarti l’utilizzo del materiale della forma più indicata per la tua birra.
Tipografia
Come i colori, i caratteri scelti comunicano molto sulla
personalità del tuo marchio.
I caratteri Serif (quelli con piedini) o i caratteri di
script conferiscono alla tua etichetta un aspetto più classico. I caratteri Sans
Serif (quelli senza piedini) lo rendono più moderno.
Una birra Stout, dato il suo corpo pesante e il suo
sapore pronunciato, è abbinata al carattere tipografico Serif con lastre che
danno rilievo , mentre una birra Pilsner è abbinata a un Sans Serif per il suo
gusto fresco e la finitura pulita.
Una birra ambrata si abbina ad un carattere Serif chiaro e lineare, una birra fruttata può essere ben rappresentata da un carattere Script articolato e fantasioso.
Qualsiasi sia il font di visualizzazione, ricorda che la leggibilità è molto importante: i clienti devono essere in grado di leggere il tuo nome per ricordarsi di te, e di leggere il resto delle parole sulla tua etichetta in modo che possano prendere una decisione d’acquisto informata.
Ricorda che mai come in questo momento i clienti
pretendono trasparenza delle informazioni che devono essere facilmente
leggibili.
Non dimenticare la Normativa
Per quanto sia divertente la birra, non dimenticare che è
una sostanza che altera la mente e in quanto tale ha molti aspetti legali che
controllano le sue vendite.
Assicurati di sapere quali informazioni sono necessarie
sulla tua etichetta.
Denominazione legale del prodotto
Contenuto netto
Gradazione alcolica
Nome e indirizzo del responsabile delle informazioni in etichetta ( produttore, confezionatore o importatore)
Sede dello stabilimento
Termine minimo di conservazione
Lotto di produzione
Elenco allergeni
Leggibilità: le informazioni
obbligatorie devono apparire sufficientemente grandi da essere lette,
utilizzando un carattere tipografico semplice, su uno sfondo contrastante e
devono essere separate dal testo promozionale.
Dimensione del carattere: un requisito necessario per la leggibilità è la dimensione del carattere ( con riferimento alla lettera x minuscola il carattere deve avere un’altezza non inferiore a 1,2 mm).
E se vuoi vendere la tua birra nei negozi, devi ricordare
di lasciare uno spazio per il codice a barre.
Stile e immagini
Le birre tradizionali hanno uno stile predefinito: un
colore dominante, un grande nome (spesso sopra o vicino ad uno stemma) e una
trama sottile o immagini classiche o astratte per interesse visivo.
Con l’ascesa della birra artigianale, le etichette sono
diventate una forma d’arte. Vediamo di tutto, dall’illustrazione da cartone
animato ai capolavori disegnati a mano, dalle fotografie all’estremo
minimalismo.
Lo stile dovrebbe essere dettato dal tuo pubblico di destinazione: se stai prendendo di mira una folla più giovane con i suoi gusti sperimentali, potresti optare per un’etichetta che sia stravagante.
Se stai prendendo di mira una clientela di classe, sarà meglio un’etichetta minimalista.
Una volta che hai scelto il tuo stile, puoi dedicarti alle immagini.
Come si fa a farlo? Scopri cosa ti rende unico.
Usi ingredienti molto specifici? Mostrali.
Hai un gatto che è diventato la mascotte non ufficiale del birrificio? Incorporalo nel design.
Usi una tecnica di fermentazione di una regione specifica? Utilizza gli stili di progettazione di quella cultura.
Hai un nome intelligente? Mettilo in gioco.
Anche le parole sono design: la grafica non è l’unico
modo per comunicare con i potenziali acquirenti, non dimenticare l’importanza
delle parole.
È meglio adottare un approccio metodico in questo
passaggio: elenca le migliori parole chiave per descrivere la tua birra, quindi
assegnagli le priorità in modo che il tuo designer sappia quali enfatizzare
rispetto alle altre.
Per iniziare, ecco un elenco di parole chiave comuni
sulla birra che puoi prendere in considerazione:
Come avrai notato queste parole descrivono il gusto, il
colore, la storia, rendendole buone basi per ulteriori scelte progettuali.
Le persone tendono ad aggrapparsi a singole idee prima di
formare opinioni più profonde, soprattutto se nuovi clienti.
Come stampare le tue etichette per la birra?
Diventare un artigiano anche in questo è possibile e
divertente, ma ci vogliono gli strumenti giusti.
La scelta della stampante adatta alle tue esigenze si
basa fondamentalmente su parametri tecnici, esattamente:
Volume di stampa (quantità di etichette/anno),
o intensità di stampa se il tuo lavoro di stampa si concentra in uno specifico
periodo dell’anno.
Dimensioni e forma delle etichette (larghezza
di stampa massima specifica per ogni stampante).
Caratteristiche grafiche che possono
richiedere una risoluzione di stampa (DPI) più o meno elevata per ottenere un
risultato nitido.
Per avere una panoramica dettagliata delle varie opzioni, ti consiglio di leggere alcuni articoli che descrivono le specifiche tecniche di varie stampanti proposte dalle case costruttrici più importanti, in termini di rapporto tra promesse e risultato finale di stampa:
Per
moderati volumi di stampa
Per
medio-alti volumi di stampa
Se
invece la tua idea di etichette è monocromatica, esiste un mondo completamente
diverso di stampanti a trasferimento termico, che imprimono a caldo il colore
da te scelto per il tuo prodotto.
La stampa a trasferimento termico implica costi iniziali e costi di esercizio più convenienti rispetto al sistema a colori con inchiostri, senza dover rinunciare ad un risultato accattivante.
Le indicazioni da seguire per l’acquisto di una stampante a trasferimento termico dipendono dalle tue necessità (volume di stampa, dimensione dell’etichetta, grafica).
Puoi avere un’idea di cosa si possa ottenere con una stampante a trasferimento termico leggendo questo articolo, arricchito con tanti video
Esistono 3 approcci principali per progettare la tua
etichetta: il fai-da-te, consultare un libero professionista o riferirsi a un
servizio completo di stampa.
Le aziende più grandi hanno anche la possibilità di
assumere un’agenzia di design, ma questa opzione sarà al di fuori della fascia
di prezzo di un produttore di birra artigianale.
Sebbene il fai-da-te potrebbe sembrare la scelta più
naturale per una piccola impresa, consultare un designer è più tecnico e pragmatico.
Progettare l’etichetta della birra da cima a fondo tutto da solo è un po’ come
rinunciare a un avvocato in tribunale e rappresentare te stesso.
Materiali e produzione di etichette per birra
La maggior parte delle etichette di birra sono stampate
su carta patinata (per gestire la condensa), ma alcuni produttori di birra
artigianale scelgono di utilizzare una carta opaca per motivi estetici.
Se hai scelto un rettangolo o un ovale tradizionali,
dovrebbe essere abbastanza facile stampare le etichette. Se hai scelto
un’etichetta fustellata personalizzata, tieni presente l’aumento del prezzo e
possibilmente i tempi di produzione.
Ti consigliamo inoltre di considerare come applicare le etichette. Fissare le etichette sulle bottiglie a mano può essere lungo e noioso, ma è senza dubbio economico. Ma se prendi sul serio la produzione di elevati volumi di stampa, potresti voler investire in un applicatore di etichette.
Nel bene e nel male, gran parte del tuo successo nel settore della produzione della birra non dipende solo da quanto sia gradevole il suo sapore.
Potresti creare la migliore birra al mondo, ma se la tua etichetta è carente nessuno lo saprà mai: devi attirare l’attenzione su migliaia di tuoi concorrenti
Se vuoi che le persone si innamorino del gusto della tua birra, devi prima impressionarle con un’etichetta vincente.
Se stai cercando una soluzione di stampa affidabile, se hai bisogno di un progetto grafico o se ti occorre un consiglio per iniziare a stampare le etichette in autonomia, contattaci.
Prima che un’etichetta venga stampata, nasce come file grafico.
Sia che tu abbia una stampante di etichette a colori e stampi in autonomia, sia che ti rivolga ad una tipografia, è importante impostare ogni elemento dell’etichetta affinché il risultato di stampa sia fedele al layout visibile sullo schermo.
Gli inconvenienti più comuni che possono influenzare i tuoi file sono:
FORMATO FILE ERRATO
IMMAGINI SFOCATE
FILE TROPPO PESANTE
COLORI SBAGLIATI
MARGINI DEL LAYOUT FUORI CENTRAMENTO SULL’ETICHETTA
PROBLEMI SULLA LEGGIBILITÀ’ DEL CODICE A BARRE E DEI CARATTERI
Analizziamoli uno ad uno e troviamo una soluzione.
FORMATO FILE ERRATO
Prima di andare troppo lontano, assicurati di utilizzare
il formato file corretto per la tua stampante.
Generalmente con l’acquisto di una stampante di etichette viene fornito un software a corredo per elaborare i file, ma tutte le stampanti si interfacciano con vari tipi di file, il più comune è il PDF ad alta risoluzione, che può essere generato dai più diffusi programmi di grafica.
Se stai usando un programma grafico differente da quello
specifico per la tua stampante, dal menù ESPORTA o SCRIPT salva il tuo file in
formato PDF o in un formato compatibile con la tua stampante.
È quindi opportuno
approfondire queste informazioni di compatibilità prima di acquistare una
stampante di etichette.
IMMAGINI SFOCATE
Le immagini sfocate sono l’inconveniente più indesiderato
di un buon design.
Quando possibile, usa le immagini vettoriali in modo che
possano essere ridimensionate senza problemi.
La grafica vettoriale utilizza calcoli matematici per
creare linee e forme che consentono alle immagini di rimanere nitide anche se ingrandite.
Le immagini vettoriali si possono acquistare o
semplicemente scaricare da siti dedicati alla grafica, basta fare una ricerca
sul web.
Oltre alle immagini vettoriali, potresti lavorare bene con le immagini basate sui pixel come il Jpg e il Png, purché abbiano una buona risoluzione.
La risoluzione minima per la stampa nitida di immagini dovrebbe essere non meno di 300 DPI, anche se è preferibile 600 DPI o più.
Esistono a tal proposito dei convertitori DPI online gratuiti, con dei percorsi guidati estremamente intuitivi per modificare la risoluzione delle tue immagini ( https://clideo.com/it/dpi-converter ).
IL FILE È TROPPO PESANTE
File di grandi dimensioni possono rendere lento il loro trasferimento alla stampante.
Le immagini sono la ragione principale perché un file grafico
risulti pesante.
Le immagini basate sui pixel (come i file .jpg, .gif e .png) sono più grandi delle immagini vettoriali.
Per evitare tale inconveniente, anziché incorporare le immagini nel file, è consigliabile collegarle al file.
In genere l’opzione di collegamento è di default in tutti i programmi di grafica mentre l’incorporamento va impostato dall’utente.
Le immagini collegate rimangono all’esterno del file grafico ed è importante lasciarle sempre nella stessa cartella da cui sono state inserite al momento della creazione del file grafico.
SUGGERIMENTI PER LE IMMAGINI INCORPORATE
1. Quando si utilizzano
immagini incorporate, assicurarsi di ritagliare l’immagine per includere solo
la parte visibile e ridurre al minimo le dimensioni dei file.
2. Se viene effettuato
un aggiornamento a un’immagine incorporata al di fuori del programma grafico,
assicurarsi di reimportare quelle immagini dopo averle modificate.
SUGGERIMENTI PER LE IMMAGINI COLLEGATE
1. Assicurati di includere i file delle immagini originali quando si inviano i layout alla tipografia.
2. Se sposti o elimini un’immagine collegata o la sua cartella assicurati di ricollegare il percorso del file corretto.
I COLORI SONO SBAGLIATI
È indispensabile che il tuo file grafico utilizzi il
modello di colore giusto.
La stampa digitale richiede il modello di colore CMYK,
che comprende quattro colori: ciano, magenta, giallo e nero (chiave), con
tonalità aggiuntive che consentono alle stampanti migliori della categoria di
raggiungere fino al 98% dello spettro Pantone.
Il modello di colore RGB è invece progettato per l’uso su display elettronici come i monitor dei computer e gli schermi di telefoni, ma non per la stampa.
Se hai in mente un colore specifico, è importante chiamarlo utilizzando il sistema di abbinamento Pantone. Ciò consentirà alla tipografia di cercare il codice colore esatto e corrispondere alla tonalità richiesta dal marchio.
Al di là dei parametri di impostazione cromatica, la resa del colore
dipende molto anche dal materiale dell’etichetta utilizzata, che può essere più
o meno assorbente.
La saturazione potrebbe risultare eccessiva o al contrario insufficiente
rispetto alle aspettative visualizzate sul monitor, è opportuno quindi sempre
procedere con delle prove di stampa prima di avallare un progetto.
LAYOUT GRAFICO
PROVE DI STAMPA
MARGINI DEL LAYOUT FUORI CENTRAMENTO SULL’ETICHETTA
Per quanto si tenti di effettuare tagli esatti per ogni
singola etichetta, è sempre consigliabile prevedere delle zone di guardia da
poter aggiustare in fase di stampa.
Il margine dovrebbe consistere in tre linee separate:
🟨 una linea principale che traccia il taglio previsto del disegno finale
🟩 un’area al vivo fuoriuscente dal bordo dell’etichetta per garantire che non vi siano spazi bianchi accidentali
🟥 una zona sicura per proteggere gli elementi di design (testi, immagini)
La linea principale sono i margini fisici dell’etichetta.
Lo spazio al vivo è un’estensione dello sfondo del disegno per eliminare eventuali aree non stampate nel caso in cui il taglio non sia esatto.
Questa estensione deve essere di almeno 1/8 pollici (pari
a 0,3175 cm) attorno a tutti i lati del disegno.
La zona sicura è progettata per offrire spazio di
manovra, in modo che eventuali elementi essenziali come testi, loghi, immagini non
siano troppo vicini alla linea di taglio dell’etichetta.
La zona sicura dovrebbe consentire 1/16 pollici (pari a
0,158 cm) di spazio tra la linea di taglio e tutti gli elementi.
IL TESTO NON È DELINEATO
Un buon design è molto più di una semplice immagine:
anche un design minimalista include del testo.
Se si progetta il layout con un programma diverso da
quello specifico a corredo della stampante, per garantire che queste parole
vengano stampate correttamente, è importante che il carattere sia delineato nel
file grafico, che abbia cioè un contorno (si seleziona il testo e si sceglie lo
strumento CREA CONTORNO nel menù del testo).
Delineare i caratteri è fondamentale perché ogni lettera viene
trasformata in un’immagine.
LEGGIBILITA’ DEL CODICE A BARRE
Se la tua etichetta prevede nel layout anche la stampa
del codice a barre devi porre molta attenzione a come viene generato il codice a barre.
I programmi di grafica non sono adatti a generare un
codice a barre.
I problemi più frequenti di illeggibilità del codice a
barre spesso riguardano:
Violazione delle Quiet Zone
Contrasto insufficiente
Stampa inconsistente
Dimensioni errate del codice a barre
Per essere certo della correttezza del codice a barre dovresti generarlo con dei programmi specifici oppure utilizzare un verificatore di codice a barre, cioè un dispositivo che verifica e certifica la qualità del codice.
CONCLUSIONI
Elaborare le proprie etichette non è un compito facile,
impegna il tuo tempo e non sempre il risultato ottenuto è competitivo con
prodotti simili nel tuo settore.
Se hai bisogno di confrontare le tue esigenze con noi chiamaci
Se facciamo una panoramica relativamente recente, dagli anni ’90 ad oggi, degli stili grafici più diffusi tra i prodotti di ogni settore, non si può negare che la scelta del font come primo protagonista di un’etichetta sia oramai altamente di tendenza, sostituendosi nel ruolo precedentemente monopolizzato da immagini e sfondi predominanti, a volte ingombranti.
È un
riflesso dei gusti che cambiano, si semplificano, cercano chiarezza e linearità
comunicativa.
Ci sono delle regole grafiche che bilanciano su un’etichetta lo spazio destinato alle informazioni, alle immagini, ai loghi rappresentativi del marchio, regole che danno un gran valore allo spazio vuoto come esaltatore dello spazio pieno, rendendo tutto più decompresso e leggibile.
Nessuna
etichetta è completa senza un carattere adatto all’immagine del tuo marchio: la
tipografia che usi comunica più delle semplici parole.
In un’etichetta totalmente priva di immagini, la progettazione gerarchica delle scritte con la scelta dei font da combinare, la loro dimensione e distribuzione, riuscirebbe senza dubbio a comporre un’etichetta in empatia con il consumatore medio contemporaneo.
I criteri
progettuali tengono conto essenzialmente di:
scelta dei font che rappresentano il tuo prodotto ed il pubblico a cui è dedicato
gerarchia visiva tra la dimensione delle informazioni principali e secondarie
visibilità e leggibilità di ogni informazione, seguendo le normative di settore
spaziatura tra le parole
contrasto di colore tra scritta e sfondo
LA SCELTA DEL FONT
I caratteri che scegli trasmettono la personalità del tuo marchio.
Un elegante font serif (lettere con piedini) è un’opzione di riferimento per l’etichetta di un vino di classe, mentre un font sans serif (lettere senza piedini) si abbina alle etichette più moderne.
La scelta del font dipende dal tipo di messaggio che vuoi trasmettere, fai solo attenzione a non assumere troppe personalità diverse, semmai scegli caratteri appartenenti a famiglie simili.
Questa etichetta di miele abbina un carattere di script articolato che fa risaltare il nome del prodotto a un carattere sans serif che comunica le informazioni in modo estremamente leggibile
Vediamo alcuni stili di font ed i sentimenti che ispirano, ne esistono a miriadi, scaricabili in versione free da tanti siti dedicati.
Se vuoi rappresentare un’eleganza semplice, considera i
caratteri che sono sia ordinati che classici, con linee strette ma leggibili.
Un font scritto a mano è molto efficace nell’aiutare i clienti a familiarizzare con un marchio dall’impronta rustica. Questi caratteri possono favorire la percezione di apertura e cordialità e sono particolarmente indicati per i prodotti artigianali.
Cerchi qualcosa di un po’più bizzarro? Se il tuo prodotto si riferisce ad un target giovanile, ti conviene optare per caratteri più spensierati con alti e bassi oscillanti, molte curve e un pizzico di abbellimento.
Moderno, audace e semplice è il font adatto a rappresentare un marchio dal carattere più angolare e strutturato, di tipo industriale.
LA
GERARCHIA VISIVA
Alle persone
non sempre piace leggere.
Questo è un
problema quando sulla tua etichetta racconti la storia del tuo prodotto.
Fortunatamente, una buona gerarchia di testi ti aiuterà a stabilire il giusto
modello di visualizzazione e a comunicare la tua storia con stile.
Come in ogni storia, la tua etichetta avrà bisogno di un inizio, una metà e una fine. Alcune parole sono più importanti di altre, motivo per cui è possibile variare il peso e il posizionamento di determinati testi per richiamare le informazioni in un ordine specifico, così il tuo cliente non dovrà sforzarsi per valutare la priorità dei concetti fondamentali. Hai solo pochi secondi per generare un’impressione, giocateli bene.
VISIBILITA’ E LEGGIBILITA’
Se le
persone non riescono a leggere le tue etichette, qualcosa è andato storto nella
progettazione grafica. Un testo illeggibile è inutile, sgradevole e da
diffidare, come le clausole delle compagnie assicurative. Quindi, molto probabilmente,
ti sarà difficile conquistare l’attenzione di un nuovo cliente.
Seguire gli
standard normativi minimi previsti per il proprio settore è un’indicazione
sufficiente (qualsiasi carattere inferiore ai 5 pt diventa arduo da leggere).
Un’etichetta
con un materiale lucido o sintetico ha una resa differente da un’etichetta in
carta.
Se utilizzi
un materiale molto assorbente utilizza caratteri più lineari e con pochi
dettagli per aumentarne la leggibilità.
Se hai uno
spazio ristretto dove dover inserire tante informazioni, come spesso accade nel
settore cosmetico e farmaceutico, ma anche in confezioni per alimenti con
piccola grammatura, la soluzione è optare per una stampante ad elevata
risoluzione, per rendere leggibili anche i caratteri minimi.
Per trovare
il giusto equilibrio, non basta fidarsi di come il testo appare allo schermo,
occorre stampare una prova del tuo layout e giudicare la sua leggibilità reale,
quindi regolare le dimensioni del testo, se necessario.
Se sull’etichetta sono presenti solamente scritte di varie proporzioni, non ci sono limiti di grandezza per le misure massime, ed è anzi consigliabile abbondare per privilegiare il ruolo dei testi sulle vostre etichette.
Se sull’etichetta coesistono sia testi che immagini, bisogna evitare di metterli in competizione, ad ognuno il suo spazio: i testi non dovrebbero mai sopraffare le immagini.
LA
SPAZIATURA
Oltre alla
dimensione del singolo carattere, è importante inquadrare la giusta spaziatura
tra le parole, conferendo naturalità al ritmo di lettura: parole troppo vicine
potrebbero sovrapporsi, parole troppo spaziate potrebbero disperdersi e
disorientare il cliente.
Anche per
questa valutazione è opportuno eseguire delle prove di stampa.
CONTRASTO
DI COLORE
Alcune
combinazioni di colori possono avere un bell’aspetto insieme, ma possono creare
problemi di lettura per i consumatori se adottati nella sovrapposizione
testo-sfondo.
La resa effettiva del colore dipende molto dal materiale dell’etichetta utilizzata. Per i caratteri di piccole dimensioni è consigliabile adottare testi scuri su sfondi chiari piuttosto che il viceversa.
Conclusioni
Divertiti a
sperimentare soluzioni per le tue etichette, consultandoti con un grafico
esperto che sappia prevedere le difficoltà tecniche e le dissonanze estetiche
che potrebbero non dare il giusto risalto al tuo prodotto, in un mercato ricco
di offerte competitive.
Se hai
bisogno di qualcuno che ti renda autonomo nella stampa delle tue etichette,
chiamaci.
Passeggiando tra gli scaffali di esposizione di un
market, spesso ci troviamo a paragonare prodotti che appaiono poco
distinguibili gli uni dagli altri a causa di un’eccessiva standardizzazione
della loro “veste grafica”, ossia l’etichetta.
Definiamo quali sono le caratteristiche estetiche e funzionali che qualsiasi etichetta dovrebbe avere, per attivare la giusta connessione emotiva con il papabile cliente, che prima ancora di assaggiare un prodotto, lo osserva.
1 Alla base del design c’è la scelta del materiale su cui si andrà a stampare , che esalta i passaggi successivi: scegliere un tipo di etichetta piuttosto che un altro è la giusta partenza che ispirerà tutto il processo successivo
2 La grafica deve risultare semplice e pulita senza invadere eccessivamente il campo dell’etichetta, dando spazio ad informazioni importanti quali la tabella nutrizionale o altro
3 I colori vanno armonizzati senza eccedere nei contrasti, preferendo scale complementari, coerenti con il prodotto, soprattutto nel settore alimentare, dove il gusto viene acceso da un richiamo visivo esplicito (limone-giallo/ ciliegia-rosso…)
4 Per i testi è preferibile optare per un font non generico, bensì selezionato con l’intenzione di contraddistinguersi dalla massa, evitando scritte illeggibili dall’utente per l’uso di dimensioni ridotte o di contrasti di colore inopportuni tra sfondo e carattere
5 Se la forma del contenitore lo consente, osa con una forma di etichetta originale che di per sé è una calamita per l’attenzione del consumatore, purché aderisca perfettamente al contenitore: un’etichetta sgualcita sortirebbe l’effetto contrario
6 È importante non entrare in contraddizione con il proprio marchio, ma esaltare la sua storia e confermarne i contenuti, aiutando i clienti a individuare la tua azienda ed i tuoi prodotti con un colpo d’occhio
7 Trascrivi sull’etichetta anche delle utili informazioni di contatto (sito web, e-mail, telefono) per dare l’opportunità ai clienti più attivi di contattarti, recensirti, ecc…sono tutte azioni costruttive per la tua azienda
Con il tempo i gusti e le preferenze dei consumatori
cambiano.
Quello che ha funzionato fino ad oggi potrebbe non
funzionare domani.
La competizione è sempre più alta, i trend di mercato
mutano velocemente e si è costantemente alla ricerca di idee nuove e creative
per attirare l’attenzione degli acquirenti.
Mantenere un design obsoleto delle etichette è un aspetto
che influisce negativamente sul marchio.
MANTIENI AGGIORNATA LA GRAFICA DELLE TUE
ETICHETTE
Progettare una nuova etichetta non significa che devi completamente
modificarla, ma può essere sufficiente aggiornare la grafica per donare al
prodotto un aspetto rinnovato e attraente.
Se vuoi cambiare look alle tue etichette devi avere un
piano che si adatti alle modifiche che vuoi apportare.
La fretta è sempre cattiva consigliera e potrebbe avere
un impatto negativo sulle vendite.
Prenditi del tempo per:
fare un’analisi delle ultime tendenze sull’etichettatura
studiare attentamente cosa stanno facendo i
tuoi concorrenti, se alcuni di essi hanno implementato dei cambiamenti nel loro
aspetto e scopri come hanno influito sulla loro attività
se stai cercando si esplorare nuovi mercati,
sperimenta layout originali per reinventare l’aspetto del tuo prodotto
SPERIMENTA E RENDITI AUTONOMO
Per sperimentare nuove soluzioni di etichettatura a costi
contenuti puoi investire su una stampante di etichette a colori che ti permette
di testare immediatamente la grafica sulla tua confezione e apportare immediati
cambiamenti dove sia necessario.
Approfondisci
Puoi utilizzare la stampante a colori per creare
etichette personalizzate per mercati e segmenti di pubblico differenti.
Se la tua etichetta è monocromatica puoi acquistare una stampante
di etichette a trasferimento termico, veloce, economica, capace di stampare su
una vasta gamma di materiali adatti a qualsiasi esigenza operativa.
Approfondisci
NON DELUDERE I CONSUMATORI
I consumatori discriminano i prodotti in base al loro
aspetto.
Tra i tanti prodotti allineati sugli scaffali, scelgono quello
che è più attraente e ignorano i prodotti noiosi e con aspetto ordinario.
Il tuo prodotto deve distinguersi, deve attirare l’attenzione
del consumatore in pochi secondi e quindi è necessario afferrare questa
opportunità attraverso un
layout unico
un design curato
un contenuto leggibile, chiaro e trasparente
Come progettare un’etichetta efficace?
DAI INFORMAZIONI SEMPLICI E CHIARE
I clienti oggi pretendono di essere ben informati.
Quando si progetta un’etichetta, utilizza un linguaggio
semplice e non sovraccaricare il contenuto di informazioni che potrebbero
creare confusione. Attenersi solo ai contenuti che si desidera sottolineare e
che caratterizzano i punti di forza del tuo prodotto.
Focalizza l’attenzione solo sugli elementi che determinano
la scelta del tuo prodotto rispetto ad altri
Approfondisci
CREA UN DESIGN COERENTE
Il design dell’etichetta deve essere coerente e indurre sia
emozione che interesse.
Non è possibile ottenere un’etichetta accattivante se gli
elementi di design sono ovunque.
Se si desidera creare un tono serio, considera colori
scuri o altri colori forti insieme a un design all’avanguardia.
Per un’atmosfera divertente e giovanile, usa colori
pastello e una grafica moderna.
Utilizza la psicologia del colore per attrarre il tuo
target di riferimento.
Lo stesso concetto vale per la scelta di elementi di
design per prodotti di genere specifico. Per consentire ai consumatori di
connettersi con il tuo prodotto, è necessario trasmettere chiaramente il messaggio
che vuoi comunicare.
UTILIZZA LE IMMAGINI PER COMUNICARE
Le immagini che utilizzi per il layout grafico devono
evocare le caratteristiche del prodotto.
I consumatori dovrebbero essere in grado di
“annusare” il profumo o “assaggiare” il prodotto
semplicemente guardando l’etichetta.
È importante pensare a modi innovativi per trasmettere
informazioni importanti usando le immagini.
TROVA LA SOLUZIONE DI STAMPA PIU’ ADATTA ALLE
TUE ESIGENZE
Trova un partner esperto che possa guidarti nel migliore
processo di stampa che sia idoneo alle tue specifiche esigenze.
Affidati a figure professionali competenti che possano aiutarti
nella scelta della soluzione:
adatta alle tue esigenze
economicamente vantaggiosa
affidabile
Ti occorrono etichette prestampate?
Vuoi stampare in autonomia e ti occorre aiuto per scegliere la stampante giusta?