Realizzare la grafica dell’etichetta per un prodotto cosmetico significa individuare uno stile in linea con il cliente target.
Le aziende che ci contattano per la grafica producono cosmetici dedicati a consumatori di varie fasce: giovani, maturi, naturalisti, sofisticati.
A volte è difficile trovare parole ed esempi pertinenti per spiegare il proprio ideale di etichetta.
Altre volte si tratta di start up che ancora devono strutturare una brand identity.
Per agevolare la comunicazione abbiamo pensato di pubblicare un catalogo con una serie di proposte grafiche di nostra creazione, perché le immagini sono spesso più potenti delle parole.
Se nel catalogo trovi una grafica di etichetta adatta per la tua linea di cosmetici, possiamo modificarla secondo le tue richieste:
◾ dimensioni dell’etichetta corrette per i tuoi contenitori
◾ palette di colori a tua scelta
◾ testi personalizzati
◾ logo della tua azienda
Ti verrà applicato un prezzo da template se le modifiche richieste saranno limitate
Se invece vorrai prendere solo qualche spunto dai nostri modelli per un’ideazione grafica totalmente nuova, saremo felici di dedicarci al tuo brand.
Questo articolo è rivolto a quei produttori di cosmetici che stanno cavalcando il successo dei cosmetici green, naturali, ecobio o vegan.
Parleremo di etichette, indispensabili per far percepire ai consumatori il giusto valore attraverso la grafica.
L’attenzione per questi prodotti è cresciuta durante la pandemia ed anche i brand più commerciali hanno creato la loro linea verde, per non perdere quei clienti sensibili al tema.
I designer hanno selezionato packaging, colori, immagini e stili che esaltassero le virtù dei prodotti naturali, differenziandoli dai prodotti ordinari.
Questo ha condotto ad un’omologazione visiva dei prodotti green… e non solo in ambito cosmetico.
Il popolarsi degli scaffali con uno schieramento di prodotti simili genera una noia estetica che non cattura l’attenzione del cliente.
Solo allontanandosi dai cliché di categoria si può realizzare una brand identity originale con un visual accattivante ed emergente rispetto ai competitors.
È un rischio? Non sempre!
◾ Se la linea di cosmetici naturali sarà venduta nella grande distribuzione il designer dovrà conservare evidenti simbologie dell’universo botanico, per non rischiare ambiguità con l’emisfero dei prodotti chimici o commerciali.
◾ Se, invece, la linea biologica è esposta in un punto vendita specializzato in prodotti selezionati, come un’erboristeria o affini, il designer potrà studiare un visual innovativo e lontano dai canoni classici della categoria green.
Si potrebbe osare uno stile massimalista con colori accesi o fluo, immagini geometriche, pattern astratti, orientamento bizzarro dei testi, font manoscritti.
◾ Uno stile minimalista, invece, riesce ad essere trasversale su tutti i canali di vendita.
Il minimalismo di un’etichetta non deve degenerare in semplicismo e anonimia, ma deve essere un processo raffinato.
Quindi: etichette in materiali nobili, monocromatiche o in scala di colori analoghi, testi ben organizzati in una gerarchia strategica, pochissime o nessuna immagine, contenitori idonei.
Cosa devi raccontare al grafico?
Per sviluppare una linea di cosmetici che entusiasmi il tuo cliente target e te stesso, il designer deve conoscere i canali di vendita, la fascia di prezzo dei prodotti, le tue preferenze estetiche, il budget riservato alla grafica e quante più informazioni possibili sulle tue priorità.
Per esempio, se sei orientato verso l’utilizzo di una carta lucida anziché opaca dovrai comunicarlo al designer affinché lui valorizzi al meglio il materiale dell’etichetta.
Oltre all’aspetto estetico, le etichette devono essere ben compilate, per sfamare la voglia di informazione dei sostenitori del tema salute/ambiente.
La normativa sull’etichettatura dei prodotti cosmetici stabilisce che le informazioni obbligatorie vanno stampate con carattere minimo di 1,2 mm riferendosi all’altezza della lettera x minuscola (per etichette con area inferiore a 80 cm2 il carattere minimo è di 0,9 mm).
Considerando la maturità anagrafica media del pubblico dei cosmetici green, attenersi ai minimi della normativa potrebbe non garantire una lettura confortevole.
Se vuoi riportare un INCI leggibile da tutti, chiedi al grafico di essere generoso con i caratteri, soprattutto se stamperai su etichette colorate o lucide.
Un altro aspetto da curare è la gerarchia dei testi per distinguere le informazioni prioritarie da quelle secondarie, come evidenziato in figura, utilizzando ripartizioni in titoli e paragrafi con variazioni di grandezza dei caratteri.
Inserisci nell’etichetta tutti i marchi delle certificazioni che la tua linea di cosmetici ha conseguito: biologico, naturale, cruelty-free o sicuro per l’ambiente.
Sono il fulcro del tuo mercato.
Suggerimenti per stampare e confezionare in autonomia
Per una piccola produzione potresti pensare di completare in azienda il confezionamento dei cosmetici.
La stampa in autonomia è una soluzione vantaggiosa per chi gestisce dati variabili (lotto, codice a barre) e ha esigenza di stampare piccole tirature su tanti formati di etichette.
Sul nostro sito troverai una varietà di modelli di:
Le etichette adesive sono una soluzione efficace per la personalizzazione degli imballi primari e secondari dei prodotti.
L’ampia selezione di materiali su cui poter stampare rende le etichette adesive una scelta versatile per tutti i settori: agroalimentare, cosmetico, farmaceutico, enologico, oggettistica.
I metodi di stampa analogici come la stampa offset, serigrafica o tipografica hanno bisogno di tanti rulli o lastre di stampa appositamente progettati per il trasferimento di ogni singolo colore e la stampa avviene in altrettanti passaggi.
Con la tecnologia di stampa digitale il file grafico viene inviato direttamente alla stampante e la testina di stampa si muove per realizzarlo in un unico passaggio.
Per questo motivo la stampa digitale è il metodo più veloce per realizzare grafica di qualità, in poco tempo, per piccole produzioni e con dati variabili.
Stampa on-demand di dati variabili
Cosa si intende per dati variabili?
Ogni prodotto o articolo ha i suoi specifici dati identificativi.
Possono essere serial number, taglie e colori, codici a barre, lotti di produzione, date di scadenza.
Per quanto riguarda la stampa esistono altri oggetti variabili come immagini, colori e testi.
Immaginiamo di dover etichettare una salsa al pomodoro con delle varianti di ricetta (mediterranea, puttanesca, amatriciana, con porcini) e con diverse quantità nette, quindi etichette di dimensioni adatte ai vari contenitori.
Quante variabili presenterà il layout grafico? Quasi tutte.
Se si dovessero stampare poche etichette di ogni tipologia non si ammortizzerebbero i costi di impianto tipici della stampa in tipografia.
In questo caso acquistare una stampante di etichette e avviare un processo di stampa interno alla propria azienda si rivela la scelta professionale più efficace ed economica.
Come si progetta un artwork adatto alla stampa digitale?
Il design di un’etichetta adesiva è il motore delle future scelte di acquisto dei clienti.
La palette di colori, la disposizione delle immagini, la distribuzione dei testi con la giusta gerarchia tra informazioni più o meno importanti, la selezione del font per i testi promozionali… ogni particolare apporta un contributo all’armonia finale.
L’armonia percepita dal consumatore deve accordarsi perfettamente con il prodotto e possibilmente con il marchio.
Realizzare una grafica per etichettare un olio pregiato comporterà scelte di valori differenti rispetto ad un olio commerciale.
Dallo schermo alla realtà
Quando un designer progetta un layout, deve aver bene in mente l’inevitabile differenza tra quello che sta visualizzando sullo schermo e quello che sarà la sua materializzazione.
Un illustratore che non ha confidenza con le tecnologia di stampa o che non stampa in prima persona i suoi lavori, non può prevedere nulla.
>>> Che materiale ha scelto il committente per le etichette dei suoi prodotti?
>>> Che forma e che dimensione ha la confezione?
>>> Con quale stampante il committente provvederà alla stampa?
>>> Qual è il suo budget?
È ben noto che materiali come carta opaca, carta patinata, carta goffrata, polipropilene, poliestere reagiranno in maniera completamente differente all’assorbimento del colore.
La scelta della dimensione dell’etichetta non può essere eseguita istintivamente ma va provata incollando realmente l’etichetta sulla confezione, per essere sicuri che non si formino grinze a causa di inaspettate e invisibili conicità del contenitore.
Inoltre, le stampanti di etichette sono disponibili in una varietà di modelli con relative capacità grafiche e una piccola stampante non potrà mai competere con la performance di una stampante di fascia alta.
Il committente non ha un fondo illimitato per compiere sempre le scelte best-in-class, e spesso va guidato in una soluzione di ragionevole compromesso tra le esigenze tecniche e quelle di bilancio.
Analizziamo qualche aspetto.
Come influisce il materiale dell’etichetta sullo stile del progetto grafico?
Le stampanti a inchiostri pigmentati producono stampe di qualità e resistenti, ma ogni materiale reagirà al colore a suo modo.
La carta naturale è una scelta classica ed economica, adatta per etichettare prodotti che non contengono sostanze aggressive e che verranno conservati in ambienti asciutti.
La carta assorbe benissimo il colore e conserva l’intensità del layout visibile sullo schermo.
Se si volesse ottenere un effetto lussuoso o moderno si può optare per una carta patinata lucida.
Tutto cambia se la carta presenta una lavorazione superficiale che ne modifica la consistenza o la resistenza, come le carte enologiche.
Carte goffrate, vergate, martellate, seppur di ottima qualità, hanno trame meno assorbenti.
La bellezza di una carta con trama va nobilitata con un design delicato, colori pastello e immagini stile acquerello.
Una carta goffrata è naturalmente bella e per creare un’etichetta vincente basterebbe una grafica minimale con poche immagini e testi con font originali.
Sui materiali sintetici, soprattutto se lucidi, i colori risultano vividi e brillanti.
Sono la scelta ideale per grafiche in stile moderno, sia sobrio e minimalista che squillante e massimalista.
Per alcuni prodotti come detergenti, alimenti grassi, bevande refrigerate i materiali sintetici, come il polipropilene o il poliestere, sono l’unica opzione idonea.
Un materiale sintetico è più costoso della carta naturale, ma se fosse necessario adottarlo per i tuoi prodotti e volessi contenere i costi di stampa, potresti utilizzare una stampante monocromatica a trasferimento termico e realizzare un layout minimale.
Come influisce la scelta della stampante sullo stile del progetto grafico?
In genere quando si acquista una stampante di etichette il primo parametro che si prende in considerazione è il volume di stampa, ossia il numero di etichette da produrre ogni anno.
Da questo parametro dipende la scelta tra un modello base e uno avanzato, perché le stampanti di fascia alta stampano più velocemente.
In realtà anche il tipo di grafica da stampare influisce su questa scelta.
Le stampanti per piccole produzioni sono ottime per riprodurre etichette a fondo neutro con immagini semplici e nitide.
Se avessi necessità di stampare etichette a fondo pieno o immagini di qualità fotografica dovresti affidarti comunque ad una stampante di classe superiore.
Conclusioni
Quando si progetta per la stampa, il lavoro di un designer è quello di individuare una grafica accattivante e originale ma soprattutto non deludente quando trasferita sul materiale scelto e con la stampante del committente.
Contattaci per renderti autonomo nel tuo processo di stampa in azienda.
Ti forniremo tutti gli strumenti per creare etichette professionali