Il lettering è un’arte antica che consiste nel disegnare caratteri e parole in modo creativo, realizzando bellissime composizioni tipografiche.
Nato come tecnica decorativa da effettuare con pennelli, ha oggi molte espressioni eseguite con strumenti digitali.
Troviamo esempi di lettering ovunque: nelle insegne, nei post di Instagram, sulle copertine di agende, stampati sulle magliette.
Realizzare un lettering sulle etichette dei prodotti è una strategia moderna e, tutto sommato, facile per creare un design di impatto.
L’etichetta gioca un ruolo fondamentale nel marketing di un prodotto: attrae l’attenzione dei consumatori, comunica il valore del marchio, esprime le caratteristiche del prodotto.
In questo articolo vediamo come una grafica basata sul lettering possa essere efficacie e facile da stampare.
Sommario
Come creare un lettering per un prodotto
Il lettering è una scrittura creativa che enfatizza le lettere, giocando con posizioni grandezze e spessori, per realizzare uno stile unico.
Puoi creare un lettering utilizzando qualsiasi font: serif, sans serif, script, calligrafici o grotteschi.
Il lettering è in grado di trasmettere emozioni e personalità attraverso le parole e le forme, creando etichette di prodotti che si distinguono dalla concorrenza con un’identità visiva riconoscibile.
Non necessariamente l’originalità corrisponde ad una scelta massimalista e appariscente.
Si può comporre un lettering anche molto sobrio ed elegante.
Si inizia esaltando le lettere o le parole più influenti, e si prosegue cercando di creare un ordine visivo, magari riempiendo una forma o seguendo un contorno.
Si possono seguire criteri geometrici oppure fluttuare tra curve e intrecci.
Una regola non c’è, eccetto di non perdere completamente la leggibilità del testo, seppur un po’ di mistero può essere anche intrigante.
Le etichette progettate con la tecnica del lettering, puntando sul potere della tipografia, sono piuttosto minimaliste e non hanno bisogno di includere immagini.
In genere, scegliere un’immagine adatta da stampare, non è un compito semplice:
potrebbe non avere la giusta risoluzione
i colori potrebbero virare
potrebbe non avere un buon equilibrio luci/ombre
Un’immagine occupa uno spazio dell’etichetta sottraendolo ad altri elementi importanti o obbligatori.
Un’etichetta senza immagini è decisamente la scelta più facile da stampare.
Stampa in autonomia le etichette dei prodotti
Per la stampa in azienda delle etichette, esistono 2 tecnologie di stampa:
il getto di inchiostro, per stampare etichette a colori
il trasferimento termico, per stampare etichette monocromatiche.
Per scegliere la stampante adatta alle tue esigenze devi analizzare alcuni punti chiave.
Che tipo di grafica devi stampare? A colori o monocromatica?
Che larghezza hanno le etichette? Minore o maggiore di 108 mm?
Quante etichette devi stampare al giorno? Più o meno di 500?
Premesso che la cosa migliore da fare è chiamarci per una consulenza tecnica dettagliata, l’informazione più sensibile che possiamo anticiparti è che una stampante di etichette a colori è un investimento superiore rispetto ad una stampante termica.
Quindi, se stampare più di un colore non è un’esigenza inderogabile, ti invito a guardare alcuni nostri video di presentazione sulla stampa a trasferimento termico.
Approfondimenti sulla stampa a getto di inchiostro
L’etichettatura del caffè ha il duplice scopo di ammaliare il consumatore con astuzia e di informarlo con trasparenza.
Nel settore della torrefazione la qualità è di primaria importanza e le etichette sono un elemento cruciale in grado di influenzare le decisioni d’acquisto delle persone.
Questo articolo è rivolto ai produttori o confezionatori di caffè che desiderano conquistare un vasto pubblico mantenendo il processo aziendale artigianale e autonomo.
Indice dei contenuti
Grafica etichette personalizzate per caffè
Il primo passo è dotarsi di una grafica accattivante per suscitare l’interesse del cliente.
La concorrenza è elevata e un confezionamento curato nei dettagli svolge un ruolo di marketing determinante.
Oltre al fattore estetico, si deve soddisfare la curiosità degli intenditori evidenziando le qualità della miscela: il paese di origine, la data di raccolta, il grado di tostatura e tutte le indicazioni per una preparazione ottimale.
Inserendo un Qr code scansionabile dal telefonino i consumatori usufruiranno di un’esperienza d’acquisto con la realtà aumentata, ricca di notizie, aggiornamenti, eventi legati al tuo marchio.
Occorre un progetto grafico versatile per tutte le confezioni di vendita del caffè: sacchetti, buste da sottovuoto, barattoli.
Una linea di specialty coffee per un target di clienti di alta classe deve presentarsi con una veste grafica iconica, arricchita con i colori e le immagini rappresentative del prodotto.
La stampa delle etichette in tipografia è un servizio che agevola le aziende che non hanno del personale da dedicare alla stampa.
Se vuoi usufruire del nostro servizio di stampa, possiamo accontentarti sia con un sistema digitale per piccole produzioni, che con un processo tipografico ideale per ordini consistenti.
In questo caso occorre una soluzione di marcatura per stampare secondariamente i dati variabili come lotto e scadenza sulle confezioni (vedi informazioni nei prossimi paragrafi).
I vantaggi della stampa in autonomia
Molte aziende preferiscono stampare in autonomia le etichette dei loro prodotti, potendo così includere nella stampa anche i dati variabili.
I vantaggi della stampa in azienda sono molteplici, primi fra tutti:
Puoi stampare le etichette nel momento del bisogno, senza avere scorte di magazzino che spesso rimangono inutilizzate
Puoi stampare diverse tipologie di etichette in piccole quantità
Elimini i lunghi tempi di approvvigionamento
Puoi stampare dati variabili come codici a barre, numeri seriali, lotto e data di scadenza
Puoi variare in completa libertà grafica, testi e tirature
Materiale e adesivo dell’etichetta
Generalmente le condizioni di conservazione ed uso del caffè richiedono etichette che resistano a poche aggressioni nel loro ciclo di vita.
Un’etichetta in carta (opaca, semi-patinata o anche una sofisticata carta vergata) può svolgere più che dignitosamente il suo compito.
Da un punto di vista grafico la carta è anche il materiale che meglio interpreta i valori di una produzione artigianale.
Diverso è il caso in cui l’ambiente di conservazione sia soggetto a caldo-umido: in questo caso sarebbe meglio optare per un materiale sintetico come il polipropilene, meglio se con la finitura opaca per evitare l’effetto plastificato lucido che è inappropriato per il settore alimentare.
La scelta dell’adesivo dell’etichetta deve tener conto della superficie di applicazione: se l’etichetta deve aderire su confezioni di varie forme e materiali, inclusi barattoli di latta, un adesivo tenace a base di gomma consente di evitare scollamenti precoci.
Stampanti di etichette per caffè
Il modello di stampante idoneo alle proprie esigenze di etichettatura dipende dalla grafica da stampare, dal volume di stampa e dalle dimensioni dell’etichetta.
Per una grafica a colori puoi utilizzare una stampante di etichette in bobina a getto di inchiostro.
Per stampare la carta esistono modelli con inchiostri dye (a base di acqua), mentre per stampare su carta e materiali sintetici dovrai utilizzare una stampante con inchiostri pigmentati.
Esistono sia modelli di stampante compatti che di classe elevata ideali per grandi produzioni (oltre le 5000 etichette alla volta)
Un’altra tecnologia di stampa è il trasferimento termico, ideale per una grafica monocromatica e minimalista.
La testina della stampante termica si riscalda e fonde un nastro inchiostrante, il ribbon, trasferendolo sull’etichette, sia di carta che sintetiche.
Sebbene sia una tecnologia monocromatica, è disponibile una vasta gamma di colori di ribbon.
Per una linea di caffè specialty puoi stampare a trasferimento termico con colori metallizzati (oro, argento, blu metal, rosso metal) oppure realizzare una minimale stampa nera su etichette colorate.
Applicatori di etichette
L’applicazione manuale dell’etichetta sulla confezione di vendita è un processo accurato che richiede tempo e precisione.
Se devi etichettare più di 500 confezioni per volta in modo professionale, senza disallineamenti bolle o grinze, un’etichettatrice semi-automatica può perfezionare e velocizzare il processo.
Esistono modelli di etichettatrice per superfici piane, come potrebbe essere un pacchetto di caffè una busta, ed etichettatrici per superfici cilindriche come i barattoli di latta.
Marcatori per lotto e scadenza
Alcune aziende devono stampare la data di scadenza e il lotto di produzione su una varietà di contenitori che differiscono per forma, dimensione e materiale.
Se il numero delle marcature è limitato conviene adottare marcatore manuale, completamente portatile e adattabile a quasi tutte le superfici.
Il K6 è un dispositivo di marcatura estremamente versatile, che funziona in modo autonomo, senza l’utilizzo del PC
I dati da stampare vengono digitati direttamente sullo schermo touch del marcatore e questo rende le operazioni semplici e veloci, alla portata di qualsiasi operatore.
La dima in dotazione consente di stampare anche su superfici irregolari e ridotte.
Il K6 può essere collegato ad una fotocellula e installato su un piccolo nastro trasportatore operando in modalità automatica.
Se il volume produttivo è considerevole esistono soluzioni di marcatura automatiche ma interamente regolabili.
Tramite i bracci di fissaggio del marcatore, è possibile stampare scadenza e lotto in una varietà di configurazioni esaustiva per quasi tutte le circostanze.
TD1 plus: inchiostri a base solvente per plastica, vetro e metallo oppure inchiostri a base acqua per materiali porosi come cartone e legno.
Altezza di stampa 12,7 mm (utilizzando una cartuccia) / 25,4 mm (utilizzando 2 cartucce)
Conclusioni
Se vuoi presentare una confezione di vendita all’altezza dei tuoi competitor, devi avvalerti di mezzi adeguati.
Gli strumenti indispensabili per velocizzare il processo di etichettatura vanno selezionati con la consulenza di un tecnico esperto.
Qualsiasi sia il prodotto, l’etichetta è l’unico elemento che lo supporta per tutto il suo percorso.
L’etichetta ha un ruolo informativo per il consumatore, ma prima di tutto è un generatore di attrazione.
Una grafica intelligente, originale e comunicativa fa la differenza tra un prodotto di successo e uno dei tanti stanziati sugli scaffali.
Dalle pregiate bottiglie di vino e olio, ai cosmetici, alle divertenti lattine di birra, ai prodotti di largo consumo come miele e conserve: l’etichetta è una pubblicità intrinseca.
Deve riuscire in pochi secondi a convincere il consumatore di passaggio a soffermarsi.
Deve essere anche “fotogenica” per essere visibile sulle vetrine virtuali degli shop online.
Vediamo in 5 passaggi come si affronta il processo creativo di un’etichetta.
1° passaggio: forma e dimensione dell’etichetta
L’etichetta deve armonizzarsi con il contenitore e aderire perfettamente alla sua superficie.
La combinazione più comune è contenitore cilindrico ed etichetta rettangolare.
Tuttavia, si potrebbe valorizzare il prodotto con un’etichetta di forma stravagante, perché un profilo insolito è un elemento di design molto apprezzato dagli acquirenti.
Poi esistono contenitori di forma irregolare, affusolata, a doppia curvatura per i quali trovare la forma e la dimensione dell’etichetta perfettamente aderente è più complicato. In questo caso il packaging si potrebbe completare con etichette più piccole, tonde o ovali, oppure progettare una fustella ad hoc.
2° passaggio: lo stile della grafica
È in questa scelta che si realizza l’empatia con il cliente target.
Lo stile è lo strumento attraverso il quale si punta il mirino del visual marketing: “immagini capaci di fermare all’istante chi le osserva”.
Dedicare un prodotto a qualcuno significa cogliere le sue vibrazioni e trasportarle su una tavola da disegno.
Quindi proporrei uno stile vintage per clienti con carattere nostalgico evergreen, uno stile pop massimalista per acquirenti in età giovanile, uno stile grunge per un pubblico maschile, uno stile minimalista per clienti sensibili al tema dell’ eco-sostenibilità, uno stile lussuoso per consumatori di alta classe culturale.
3° passaggio: il materiale dell’etichetta
Questa scelta in realtà dovrebbe essere contemporanea alla seconda, perché i materiali disponibili per la stampa sono veramente molteplici e ognuno ha una resa di colore e nitidezza specifiche.
Oltre alle classiche carte naturali e alle etichette sintetiche, che possono essere sia lucide sia opache, alcuni materiali sono talmente particolari per corposità e tono di fondo che sovrapporgli una grafica stonata potrebbe risultare controproducente.
La scelta dei supporti di stampa , inoltre, non può prescindere dalle condizioni d’uso del prodotto. Un’etichetta in carta non sarebbe idonea per un prodotto da frigorifero o un cosmetico da bagno.
4° passaggio: il punto focale dell’etichetta
Sul display frontale dell’etichetta il designer deve posizionare qualcosa di veramente attraente.
Si può decidere di affidare alle immagini il ruolo di soggetto principale. Questa è una scelta molto pertinente per prodotti alimentari, bottiglie di birra o cosmetici erboristici dove il soggetto deve richiamare il gusto di un ingrediente, la floridezza di una pianta o la suggestività di un paesaggio.
Un’illustrazione astratta con intrecci insoliti di forme e colori, invece, potrebbe abbinarsi sia con un prodotto farmaceutico che essere l’affascinante protagonista di un’etichetta per vini.
Giocare con la tipografia è un altro modo per valorizzare un marchio ed è molto di tendenza per birre, distillati, prodotti per la cura del corpo, salse per sandwich e barbecue.
Un designer può trasformare un testo in una vera e propria scultura con effetti di sovrapposizione, distorsione e zoom che promuovono una semplice riga di testo ad un ruolo dominante.
Nella varietà di font disponibili (serif, sans serif, calligrafici) si possono compiere delle scelte che imprimono personalità alla composizione tipografica. Ci sono font tondi o spigolosi, geometrici o articolati, giovanili o accademici, sottilissimi o corposi.
La scelta del font va fatta con cura, considerando il tipo di prodotto e il target dei clienti.
5° passaggio: struttura dell’etichetta
Questo è un passaggio fondamentale!
L’etichetta deve essere abbastanza grande da contenere tutte le informazioni obbligatorie e avere una ben definita zona dedicata strettamente al visual marketing (immagini, promozioni consentite).
Ciò che dà la struttura all’etichetta non è quel che c’è… ma quello che non c’è: lo spazio vuoto.
Per dare massimo risalto ad ogni elemento va opportunamente distanziato dagli altri, che si tratti di testi, immagini o loghi.
Un’etichetta troppo affollata genera confusione comunicativa e disordine estetico.
Lo spazio bianco dà il giusto rilievo ad ogni elemento.
Si può utilizzare un’unica etichetta avvolgente l’intero contenitore o due etichette differenti fronte e retro.
Se, per motivi di spazio, la separazione tra il display frontale e i testi obbligatori non è possibile, bisogna fare un lavoro di impaginazione che mantenga la gerarchia tra tutti gli elementi.
Realizzazione grafica etichette
Se stai cercando un’idea per creare le prossime etichette dei tuoi prodotti, contattaci.
Possiamo sviluppare un design originale, coerente con la tua immagine aziendale e incentivante per il tuo cliente target.
Se invece vuoi una creazione grafica “chiavi in mano”, abbiamo creato dei cataloghi dedicati dove troverai modelli di etichette professionali per cosmetici, confetture, miele, olio extravergine, vini, birre.
I nostri template non sono delle composizioni impersonali ma interpretano alcune identità di marchio nelle quali potresti rispecchiarti.
Scegliere un modello significa risparmiare tempo e denaro. Acquisti una grafica già strutturata e noi la personalizziamo con il tuo logo e i testi che ti occorrono.
Se nei cataloghi trovi una grafica di etichetta adatta per il tuo prodotto, possiamo modificarla secondo le tue richieste:
◾ dimensioni dell’etichetta corrette per i tuoi barattoli/bottiglie
◾ palette di colori a tua scelta
◾ testi personalizzati
◾ logo della tua azienda
◾ compilazione di un’eventuale etichetta sul retro del contenitore con testi secondo le direttive di etichettatura del tuo settore, codice a barre, etichetta ambientale e così via.
Ti verrà applicato un prezzo da template se le modifiche richieste saranno limitate
Se invece dai nostri modelli vorrai prendere solo qualche idea di stile per una creazione grafica totalmente nuova, saremo felici di dedicarci alla tua azienda.
Conclusioni
Se vuoi dare uno slancio ai tuoi prodotti in un mercato improntato più che mai sulle immagini flash, devi proporli con un’etichetta che sappia valorizzare il contenuto in un istante.
Il miele è un prodotto di largo consumo e quello italiano è considerato uno dei migliori.
L’utilizzo di pesticidi e le mutazioni climatiche hanno causato una drastica riduzione della produzione nazionale di miele e una conseguente impennata dei prezzi, aprendo le porte a mieli di importazione di scarsa qualità.
Eppure, c’è un’ampia fascia di consumatori che continua a preferire un miele a filiera corta, ottenuto con metodi tradizionali e privo di lavorazioni industriali.
Se stai leggendo questo articolo, molto probabilmente stai attraversando quella fase imprenditoriale in cui è arrivato il momento di far crescere la tua attività, conservandone i principi di genuinità.
Vuoi conquistare il tuo spazio nella vetrina degli intenditori?
Proponi il tuo miele con un confezionamento e un’etichettatura professionali.
Il consumatore vede, il consumatore legge, il consumatore assaggia…esattamente in questo ordine.
Etichette accattivanti per miele
L’aggettivo “accattivante” è un tormentone! Eppure non esistono sinonimi più esaustivi.
Viene utilizzato per descrivere il meccanismo innescato da un’etichetta che fa spiccare un prodotto rispetto agli altri sullo scaffale.
Questo potrebbe orientare un disegnatore a scegliere il colore fucsia per rappresentare un miele, visto che la maggioranza dei competitors usa colori concordanti dal giallino all’ambra.
Sarebbe una scelta appropriata? Sì, se il tuo pubblico è aperto alle innovazioni e alle stravaganze.
Se il tuo cliente ha un’estrazione più classicheggiante, dovrai attrarlo con un design tradizionale, cercando una declinazione che conferisca a quel “giallino” una personalità che fa la differenza.
Quindi il design migliore è quello che entra in empatia con il cliente target.
Quali sono i tuoi circuiti di vendita? Mercati, negozi o e-commerce? Anche queste opzioni possono far prevedere il tipo di clientela che dovrai sensibilizzare.
Spesso il dilemma sul materiale da utilizzare dipende da considerazioni sul ciclo di vita dell’etichetta.
Nel caso del miele non esistono condizioni di conservazione e uso critiche per cui preferire un materiale all’altro, e la scelta può seguire un criterio puramente estetico, per valorizzare la grafica e il contenitore nel loro insieme.
Vuoi suscitare romanticismo, poesia e tradizione con immagini acquarellate?
Vai con la carta!
Preferisci una grafica nitida, contrasti di colori, profili geometrici, dettagli di qualità fotografica?
Scegli una carta lucida o un polipropilene.
Trattiamo tutti i tipi di materiali, con finitura opaca o lucida e carte pregiate, con adesivi permanenti base acrilico o base gomma.
Stampa di etichette per miele
Se vuoi usufruire del nostro servizio di stampa, possiamo accontentarti sia con un sistema digitale per piccole produzioni, che con un processo tipografico ideale per ordini consistenti.
Ma se volessi stampare le etichette in completa autonomia, potremmo fornirti la stampante idonea per le tue esigenze.
Come scegliere la stampante adatta alle tue etichette per miele
La scelta della tecnologia di stampa dipende dalla grafica presente sull’etichetta.
Se vuoi realizzare un’etichetta a colori ti occorre una stampante a getto di inchiostro.
Se vuoi stupire con una forma di etichetta stravagante, con una fustellatura diversa dal consueto rettangolo o tondo, guarda cosa potresti realizzare con una Primera LX610e.
Se preferisci un’etichetta monocromatica, minimalista o moderna, con poche semplici immagini potresti adottare una stampante a trasferimento termico
Il mercato mette a disposizione una varietà sterminata di marche e modelli.
Hai abbastanza esperienza per effettuare l’acquisto corretto da solo?
Hai competenze hardware e software in grado di risolvere qualsiasi casuale inconveniente tecnico?
Noi possiamo offrirti una soluzione chiavi in mano, con installazione da remoto e assistenza post-vendita incluse nel prezzo, pronti ad ottimizzare il tuo processo di stampa e liberarti dalle perdite di tempo.
La stampa in quadricromia utilizza i quattro colori CMYK : ciano, magenta, giallo e nero.
Tramite la loro combinazione si può riprodurre su carta circa il 70% dello spettro visibile.
EPSON CW-6500
Le stampanti digitali di etichette basate su questa tecnologia, stampano una quantità sterminata di puntini infinitamente vicini, distribuiti nei 4 colori CMYK secondo un algoritmo, per restituirci un colore unico.
La famosa azienda Pantone, invece, ha realizzato le mazzette di tinte piatte per la stampa: sono oltre 2000 colori codificati, creati miscelando 13 pigmenti diversi più il nero e non stampabili in quadricromia.
Perché conviene stampare in quadricromia
È noto che stampare i colori Pantone presso una tipografia risulti molto più costoso rispetto a una stampa in quadricromia.
Le tipografie hanno uno stock di colori Pantone e potrai valutare quello che più si avvicina alle tue esigenze o acquistare il tuo specifico Pantone; quindi, bisogna valutare l’incidenza della spesa e il suo effettivo beneficio.
In un’etichetta a colori dove sul fondo bianco naturale sono presenti dei piccoli dettagli colorati, la differenza tra 2 colori Pantone simili non si noterà.
Se invece il colore è distribuito su una grande area o a copertura totale dello sfondo, la differenza si noterà.
Aziende rilevanti come la Cocacola o la Barilla si distinguono per il campionamento univoco dei loro colori e qualsiasi modifica sarebbe fuorviante o dannosa.
Se hai una piccola produzione e vuoi etichettare i tuoi contenitori con una stampante di etichette di tua proprietà, il consiglio migliore che posso darti per la scelta dei colori è di lasciarti guidare dal tuo occhio anziché dai codici.
Conversione di colori da Pantone a CMYK
Sul web sono fruibili molti calcolatori gratuiti che effettuano la conversione dei colori dalla scala Pantone a quella CMYK.
Sebbene il progetto grafico sullo schermo sembri soddisfacente, al momento della stampa tutto è cambiato…e perché? La conversione non è coerente?
La luminosità dello schermo inganna
inoltre, se visualizzi la stessa immagine su schermi diversi noti una differenza
le stampe risultano o troppo sature o troppo cupe
addirittura i colori virano completamente.
Una concatenazione di fattori come materiale dell’etichetta (carta, carta patinata, sintetico opaco, sintetico lucido) tipologia degli inchiostri (toner per stampanti led, cartucce base acqua o base solvente), impostazioni della qualità di stampa ed altri parametri caratteristici dello specifico modello di stampante giocano un ruolo importante nella resa effettiva del colore.
Facciamo un esempio pratico:
Hai delle scatole personalizzate di colore blu Pantone 288 C.
Vorresti replicare lo stesso colore sull’etichetta in carta semilucida.
Il tuo grafico cerca sul web la codifica CMYK corrispondente e trova: C100_M75_Y6_K24.
Nel file grafico, ogni dettaglio vettoriale dell’etichetta con quel colore viene impostato con quei valori.
Per questo motivo è fondamentale che il grafico da te ingaggiato possa eseguire personalmente le prove di stampa, che lo faccia con la tua stessa stampante e apporti le dovute modifiche a vista.
Stampanti di etichette e gestione del colore
Le stampanti di etichette possono essere impostate secondo dei profili di colore ICC che tengono conto del tipo di materiale utilizzato.
Queste impostazioni regolano l’erogazione degli inchiostri in base alla capacità di assorbimento del supporto.
Se, invece, occorre una gestione completa del colore, bisogna scegliere un modello di stampante corredata di un software specifico per calibrare le tinte con un metodo analitico.
Le stampanti di etichette Epson ColorWorks hanno un’applicazione adatta allo scopo: il Color Tone Matching Assistant.
Questo software guida anche gli utenti meno esperti nella scelta del campione di colore migliore per la stampa delle proprie etichette.
Se ti interessa approfondire l’argomento puoi consultare il nostro articolo dedicato:
In questa etichetta del miele i testi, la geometria ad alveare, il logo del biologico e tutti i profili sono vettoriali quindi con colori modificabili ad uno ad uno.
L’immagine di sfondo è in formato .jpg quindi è raster, ossia composta da una griglia di pixel. Non ha elementi singoli selezionabili e per la correzione dei suoi colori occorre un programma come Photoshop che è specializzato per rielaborare le fotografie in termini di vividezza, saturazione, luminosità e altri bilanciamenti selettivi dei colori.
D’altronde, le immagini raster vengono stampate in quadricromia anche presso una tipografia.
Conclusioni
La stampa digitale è il metodo più veloce per realizzare grafica di qualità, in poco tempo, per piccole produzioni e con dati variabili.
Se hai delle esigenze grafiche particolari, adotta un modello di stampante che si interfacci con un software dedicato alla gestione del colore, affinché il lavoro visualizzato sullo schermo si concretizzi in un fedele getto di inchiostro.
Quando si vuole promuovere un prodotto, realizzare un’etichetta originale è l’obiettivo primario.
Riuscire a farlo a basso costo è ancora più auspicabile.
La stampa delle etichette in tipografia è conveniente per grandi volumi di stampa, ma se occorrono tirature limitate un processo di stampa in azienda è decisamente più economico e flessibile:
◾ stampi solo il numero di etichette che ti occorrono
◾ puoi stampare diverse tipologie di etichette in piccole quantità
◾ puoi apportare tutti i cambiamenti che vuoi a testi, colori, immagini
◾ puoi inserire i dati variabili come scadenza e lotto di produzione
Tra le soluzioni di stampa in autonomia, quella decisamente meno onerosa è con una stampante di etichette a trasferimento termico.
Il trasferimento termico è una tecnologia monocromatica che utilizza il calore di una testina di stampa per sciogliere un nastro inchiostrante, chiamato ribbon, e trasferirlo sull’etichetta.
La stampa a trasferimento termico è applicabile su un’ampia selezione di materiali (carta opaca, carta patinata, etichette sintetiche, polipropilene trasparente per citarne alcuni).
Le stampanti a trasferimento termico sono concepite per stampare codici a barre e testi e questo lavoro lo svolgono meglio di qualsiasi altra tecnologia di stampa, in termini di costi e velocità.
La diffusione delle stampanti a trasferimento termico in settori differenti da quello nativo è associata alla produzione di nastri di stampa in molteplici colori e composizioni, offrendo la scelta tra tinte opache e tinte metallizzate, con cui creare effetti brillanti.
Abbinando opportunamente i materiali, è possibile stampare etichette adatte ad ogni settore di utilizzo, anche laddove sono richiesti requisiti di indelebilità, come nella cosmetica.
Tutte le stampanti a trasferimento termico sono uguali?
L’acquisto di una stampante a trasferimento termico adatta a realizzare una grafica di qualità, deve tener conto di un parametro fondamentale: la risoluzione di stampa.
Tra i modelli di stampanti a trasferimento termico troviamo risoluzioni di 203, 300 e 600 dpi, dove l’unità di misura dpi identifica i punti di stampa per pollice.
Una stampante a 203 dpi stampa un massimo di 8 punti per millimetro mentre una a 600 dpi stampa 24 punti per millimetro.
Premettendo che questa tecnologia di stampa non ha una qualità fotografica, quindi non è adatta a stampare immagini complesse con tinte sfumate, è anche vero che adottando la grafica giusta e una risoluzione di 300 dpi si possono raggiungere eccellenti risultati.
Per la scelta del modello della stampante, occorre anche considerare il carico di stampa giornaliero da sostenere.
Le stampanti a trasferimento termico sono progettate per lavorare massicciamente e con un piccolo modello desktop è possibile stampare 1000 etichette al giorno. Per volumi di stampa superiori occorrerà un modello industriale, più performante e veloce.
Stampante desktop Zebra
Stampante industriale Zebra
Se vuoi una consulenza tecnica per scegliere la stampante adatta, chiamaci 06.51.84.81.87
Quale stile grafico è adatto al trasferimento termico?
In senso figurato, potremmo paragonare la stampa a getto di inchiostro alla fine pennellata di un pittore e il trasferimento termico al rapido timbro di un postino.
Da questa analisi meccanica del processo di stampa, si intuisce che le immagini migliori da poter riprodurre a trasferimento termico sono quelle con i contorni ben definiti.
Scritte con caratteri bold o corsivi particolari, profili di immagini stilizzate a ritaglio, bordi di figure geometriche.
Stai cercando una grafica per le tue etichette? Contattaci
Per quale tipo di prodotti è consigliabile un’etichetta a trasferimento termico?
Qui, la domanda corretta sarebbe stata: “A quale pubblico di consumatori è destinato il prodotto?”
Le etichette a trasferimento termico possono avere il massimo della sobrietà o il massimo della sfarzosità, ma in ognuno dei due casi risultano decisamente moderne.
Una modernità che può comunque includere tante declinazioni, a seconda dello stile grafico e della selezione dei materiali di stampa.
Di seguito troverai una serie di video sulle stampe a trasferimento termico per alcuni prodotti, ideate dal nostro reparto art design.
Etichette per cosmetici stampate a trasferimento termico
Etichette per cosmetici in polipropilene trasparente
Etichette per confetture stampate a trasferimento termico
Etichette per profumi stampate a trasferimento termico
Etichette per liquori stampate a trasferimento termico
Etichette per olio extravergine stampate a trasferimento termico
Vuoi anche tu una soluzione di etichettatura così facile, veloce, ed economica? Contattaci
Un’etichetta curata a tutto tondo, dal display frontale fino al più remoto angolo della confezione, è un pregio che affascina i clienti.
I codici a barre creativi sono una fonte innovativa di branding che stupisce e incuriosisce.
Un prodotto che si presenta con un design originale è un invito all’acquisto molto incisivo e investire in un codice a barre artistico può essere un’ottima strategia di marketing.
“Creative Barcode” è una tendenza nata da disegnatori giapponesi e poco frequente nei prodotti dei mercati europei, quindi vale la pena spendere qualche parola per spiegare come realizzare un progetto grafico di fantasia senza danneggiare la funzionalità di un codice a barre.
Standard GS1 per i codici a barre
Le linee guida globali di GS1 per i simboli dei codici a barre forniscono i requisiti minimi di dimensionamento e qualità di stampa.
Gli scanner nei punti vendita sono progettati per la lettura di codici che soddisfano questi standard di conformità e un codice illeggibile comporta l’arresto del flusso di lavoro e il richiamo di un intero lotto di produzione.
Anatomia di un codice a barre lineare
Un codice a barre è una sequenza di strisce bianche e nere con larghezze diverse a cui corrisponde una precisa codifica alfanumerica, scansionabile dal gruppo ottico di un lettore, configurato secondo specifici parametri.
Ai lati del codice c’è una zona di guardia chiamata “Quiet Zone” che deve essere tenuta libera da qualsiasi testo, grafica o bordo dell’etichetta che ostacoli una corretta scansione del codice.
Al di sotto, o a volte al di sopra, del codice a barre deve essere riportata la “lettura in chiaro” che l’operatore può inserire manualmente dalla tastiera qualora il codice a barre risulti danneggiato e non scansionabile.
Errori grafici nella creazione di un codice a barre artistico
Un designer che affronta una sfida del genere deve trovare un compromesso tra la sua fantasia e i criteri di idoneità di un codice a barre.
Ecco una serie di errori fondamentali da evitare:
il ridimensionamento del codice va eseguito mantenendone le proporzioni ed evitando il troncamento in altezza delle barre
è opportuno riportare le cifre in chiaro per non esporre il prodotto a richiami
bisogna sempre conservare la quiet zone integrale e libera
non si possono dividere le barre inserendo alcun segno grafico che interrompa la continuità del codice in orizzontale impedendone la scansione
in caso di colori di stampa differenti dal bianco e nero, seguire le indicazioni della tabella seguente sulla combinazione dei colori che offrono un buon contrasto per il gruppo ottico di un lettore standard
Generatori di codici a barre idonei allo standard GS1
Una stampante di etichette, sia a colori che a trasferimento termico, di una marca accreditata come Epson, Primera, Zebra, Toshiba, viene venduta con un programma grafico in dotazione che consente di generare i codici a barre secondo lo standard GS1.
Stiamo parlando di software autorevoli come NiceLabel, BarTender o ZebraDesigner in cui tuttavia non ci sono molti strumenti per la creazione artistica come in programmi dedicati agli illustratori.
È importante non sottovalutare i problemi di risoluzione di stampa e di perdita di nitidezza qualora il codice a barre dovesse essere importato nel progetto grafico in formato immagine (.Jpg o .Png).
Esistono software che forniscono formati vettoriali del codice a barre (.Eps) e che si possono importare in programmi come Adobe Illustrator, InDesign o Photoshop, che sono gli strumenti di lavoro tipici per la grafica di qualità.
Vuoi arricchire il tuo prodotto con un codice a barre creativo?
Contattaci per realizzare il tuo codice a barre personalizzato e unico al mondo …oppure inviaci una prova di stampa o un documento Pdf della tua etichetta e faremo per te la verifica di idoneità del tuo Creative Barcode.
Vuoi conquistare un nuovo cliente? Quale seduzione useresti con un estraneo se non quella visiva?
La confezione di un prodotto, che giace immobile su un espositore, può attirare l’attenzione del cliente per i colori, la dimensione, la forma, il design dell’etichetta e l’immaginario tattile che suscita una carta lucida piuttosto che una carta ruvida.
In questo articolo descriviamo i 5 passaggi per creare etichette con una personalità unica, risultato di una serie di scelte esteticamente armoniche e di impostazioni di stampa tecnicamente corrette.
Ritaglialo e usalo per misurare la circonferenza del contenitore.
Per coprire a tutto tondo il tuo contenitore, aggiungi 6 mm alla misura finale in modo che l’etichetta si sovrapponga sul retro.
2. Scegli il formato dell’etichetta
Ci sono una serie di scelte preliminari che caratterizzano la buona riuscita di un progetto, una di queste è la dimensione dell’etichetta.
Quante informazioni vuoi o devi inserire nell’etichetta?
Se hai poche informazioni da stampare andrà bene un’etichetta di dimensioni minime, ma attenzione che più piccola è l’etichetta e meno sarà appariscente. Dovrai investire in un contenitore stravagante per attirare i clienti.
Se invece hai tante informazioni da includere o scegli di usare l’etichetta come strategia di marketing, puoi adottare un grande formato che vesta abbondantemente il contenitore o una doppia etichetta fronte-retro.
3. Scegli il materiale e l’adesivo dell’etichetta
L’ambiente di esposizione del tuo prodotto e la superficie del contenitore hanno delle opzioni di materiali ottimali per realizzare un’etichetta che non sbiadisca e non si scolli nel ciclo di vita del prodotto.
# L’ambiente
Se stai etichettando bevande, birra o vino bianco, c’è la possibilità che la tua bottiglia sia condizionata in frigorifero.
Se stai etichettando un prodotto cosmetico oltre all’umidità tipica del bagno, c’è il rischio che i solventi e i grassi contenuti negli ingredienti stessi deteriorino anzitempo l’etichetta e le stampe.
Se stai etichettando confetture, conserve, miele, liquori il tuo prodotto sarà conservato in un luogo asciutto e non incorrerà in aggressioni chimiche.
Esistono materiali specifici per qualsiasi circostanza ambientale e idonei a resistere alle condizioni d’uso del prodotto (carta, carta patinata, carta vergata, polipropilene, polietilene, poliestere, pellicole trasparenti).
Lasciati informare da un fornitore con esperienza.
# La superficie
Alcuni materiali dei contenitori consentono all’adesivo dell’etichetta di diffondersi e aderire meglio di altri.
Questo comportamento dipende dalla loro energia superficiale: più è alta più si realizzerà una buona adesione.
Quando si sceglie l’adesivo è importante considerare l’energia superficiale intrinseca del contenitore:
PLASTICA – molto bassa
VETRO – media
METALLO – alta
ACCIAIO – molto alta
La gamma di adesivi disponibili offre soluzioni per ogni contenitore, dagli adesivi base gomma agli adesivi acrilici e rinforzati.
Affidati ad una consulenza competente per compiere la scelta ottimale.
Se vuoi approfondire l’argomento su materiali e adesivi puoi leggere questo articolo:
Lo stile grafico deve rappresentare la tua brand identity e coinvolgere la tua fascia di consumatori.
Nell’arte sono importanti sia le idee che gli strumenti.
Un dipinto realizzato con carboncino, acquerelli o pittura ad olio avrà potenzialità espressive differenti.
Quindi prima di eseguire il progetto devi decidere quale “pennello” userai, ossia quale tecnologia di stampa.
Puoi farti stampare le etichette da una tipografia o puoi acquistare una stampante di etichette e renderti autonomo.
#Se stamperai le tue etichette in tipografia, con i sistemi di stampa in piano potrai sovrapporre strati di inchiostro, nobilitazioni metalliche, dettagli serigrafati e tante altre lavorazioni.
Il layout va progettato in livelli, ognuno includente esclusivamente la grafica di ogni specifica lavorazione.
Per una tipografia è più impegnativo creare le fustelle dedicate alle varie lavorazioni che il processo di stampa in sé.
Avrai dei costi di impianto addizionali, ammortizzabili solo con elevate tirature di stampa.
Alla tua azienda quante etichette servono in realtà?
# Se sei orientato verso una grafica semplice, puoi valutare di acquistare una stampante di etichette.
Le moderne stampanti di etichette, con la precisione e la gestibilità della tecnologia digitale, sono in grado di produrre etichette di qualità professionale.
Il trasferimento termico è la tecnologia di stampa che imprime sull’etichetta il colore di un nastro inchiostrante, chiamato ribbon, attraverso il riscaldamento della testina di stampa.
I ribbon sono disponibili in varie formulazioni e colorazioni, anche seducenti foil metallizzati, e se stampi su etichette a fondo precolorato il risultato è entusiasmante.
VANTAGGI DELLA STAMPA IN AUTONOMIA
◼ Puoi inserire nel layout dati variabili come lotto, data di scadenza, codice a barre
◼ Puoi modificare le informazioni, la grafica e le dimensioni dell’etichetta quando vuoi
◼ Puoi stampare poche etichette con grafiche tutte differenti
◼ Hai un processo di stampa flessibile e immediato
◼ Puoi stampare in base alle esigenze di utilizzo
◼ Elimini lo stock di etichette in magazzino che potrebbe rimanere inutilizzatoo obsoleto
Guida alla scelta della stampante di etichette
La scelta del modello di stampante adatto alle tue esigenze dipende da diversi fattori tra cui:
il volume di stampa (numero di etichette da produrre ogni anno)
la dimensione dell’etichetta che devi stampare
la grafica e il layout in generale
Per medio-bassi volumi di stampa (poche centinaia di etichette l’anno), una grafica minimale con zone di colore delimitate e caratteri di media grandezza puoi indirizzarti verso una stampante di etichette desktop
Per elevati volumi di stampa (migliaia di etichette l’anno), una grafica complessa con colori che riempiono lo sfondo e testi di dimensioni ridotte devi acquistare una stampante di etichette di fascia alta, ossia industriale.
Se acquisti una qualsiasi stampante di etichette, assicurati che il tuo rivenditore sia in grado di fornirti la giusta consulenza per la configurazione e le impostazioni di stampa.
Un rivenditore che non sia anche un tecnico esperto di stampa non sarà in grado di assisterti al momento del bisogno.
😉 Ti consiglio vivamente di rivolgerti a noi… senza giri di parole!
Ecco una guida universale per risolvere alcuni frequenti problemi di stampa:
L’ultimo passaggio è assicurarsi che l’etichetta sia applicata correttamente al contenitore.
Disallineamenti, bolle d’aria o grinze delle etichette rovinano l’aspetto professionale e disincantano la clientela.
# Per una piccola produzione artigianale puoi usare tutta la tua pazienza e applicare le etichette manualmente.
Blocca il contenitore su una superficie che non gli permetta di rotolare, aiutati semmai con il tuo grembo o le ginocchia.
Tieni l’etichetta per la sua linea verticale mediana e attaccala al centro dell’area di adesione.
Procedi lisciando l’etichetta dal centro verso un lato e poi verso l’altro.
Elimina eventuali sacche d’aria o increspature lisciando tutta l’etichetta verso il basso e poi premi con decisione lungo tutto il perimetro.
# Per una produzione elevata e risultati impeccabili puoi scegliere un applicatore di etichette semi-automatico (azionato da un operatore) o automatico (attivato da una fotocellula su nastro trasportatore).
Sono macchine ingegnerizzate per gestire specifici tipi di contenitore (cilindrici o squadrati), che possono offrire diverse soluzioni di etichettatura (unica, fronte-retro, etichetta con sigillo sul tappo) e in grado di lavorare con determinati materiali.
Prima di acquistare un applicatore di etichette bisogna stabilire quali sono i parametri che ti occorrono, perché la precisione di un applicatore dipende dal rispetto di questi parametri.
Se vuoi approfondire l’argomento puoi leggere l’articolo:
Alcuni esperti di marketing
ritengono che gli acquirenti sviluppino le loro prime impressioni su un marchio
in soli sette secondi.
Il processo si svolge quasi
interamente nel subconscio.
L’appeal visivo e tattile ha
molto a che fare con esso e almeno un terzo del processo decisionale di
acquisto si basa sull’imballaggio.
Cosa c’è nell’etichetta di un prodotto alimentare?
Gusto, tatto, vista e
olfatto sono tutti intrecciati in una complessa rete di interazioni che la
scienza sta appena iniziando a svelare.
Ricerche recenti hanno
dimostrato che le impressioni che otteniamo dalla confezione del prodotto
possono letteralmente cambiare il modo in cui immaginiamo il suo sapore.
Il lavoro di modellare le
percezioni dei consumatori inizia molto prima che gli acquirenti aprano un
prodotto e ne conoscano il gusto.
Di fronte a scaffali pieni
di prodotti della concorrenza, i consumatori prendono decisioni di acquisto in
pochi secondi, decisioni basate spesso solo sull’aspetto.
Ci piace immaginarci come esseri
razionali, ma al dunque si attiva prima l’emozione della ragione.
Uno studio di ricerca ha
scoperto che tendiamo prima a prendere decisioni emotive, per costruire a
posteriori razionalizzazioni coscienti per quelle scelte.
Quindi, cosa c’è nell’etichetta un di prodotto?
La tua intera identità di produttore.
Come progettare un’etichetta
per la risonanza emotiva
Quando hai solo sette
secondi per impressionare, devi prendere alcune scorciatoie.
La chiave per attirare
l’attenzione sul design dell’etichetta è: MOSTRA – NON DIRLO, facendo
affidamento su elementi di design e caratteristiche delle etichette che
scatenano istantaneamente ondate di emozioni positive negli acquirenti.
I seguenti suggerimenti ti
aiuteranno a creare un’etichetta personalizzata che trasmette il tuo messaggio
di branding agli acquirenti che sono pronti a riceverlo.
Scegli i colori
Le migliori marche sono molto
attente alle loro scelte di colore perché sanno che il colore può essere
l’elemento del marchio più risonante. Tra il 62 e il 90 percento della nostra
valutazione iniziale dei prodotti potrebbe essere solo sul colore.
I colori possono suscitare
sentimenti potenti.
La mente umana associa
determinati colori a determinate caratteristiche. Ad esempio, il rosso può
significare amore, passione o ira; il verde è connesso con la natura, la salute
e la purezza; il marrone crea un aspetto robusto, terroso, vecchio stile; il
bianco evoca pulizia, virtù, salute o semplicità.
Quando si tratta di identità
del marchio, è difficile e poco saggio attribuire regole rigide e veloci. Detto
questo, il processo può essere scoraggiante e confuso, quindi una piccola guida
è utile.
Pianifica la scelta di 3
colori:
Il
tuo colore di base, che principalmente rappresenta il tuo marchio
Il
tuo accento, per evidenziare delle informazioni importanti
Il
tuo neutro, che è lo sfondo di tutto
Assicurati di parlare delle
tavolozze dei colori a tua disposizione con il servizio di stampa di etichette.
Non trascurare la trama
Poiché il tocco è il primo
senso che usiamo per esplorare il mondo, le associazioni che formiamo con
diverse trame persistono per tutta la vita. Pesantezza trasmette serietà e
affidabilità, per esempio. La morbidezza indica cura.
La trama dell’etichetta del
prodotto può anche dire qualcosa sul tuo marchio. Puoi scegliere carta più
spessa per proiettare artigianato e lusso. Una trama ruvida o rugosa suggerisce
“fatta a mano” o “naturale”. Una lucentezza plastica
esprime modernità.
È importante notare che la
trama non deve essere fisicamente toccata, la si può intuire già sullo scaffale
dal modo in cui un’etichetta riflette o assorbe la luce.
Un buon rivenditore di
etichette avrà a disposizione una varietà di supporti per creare la tua
etichetta personalizzata. Parlane con noi!!!
Ma non dimenticare di considerare
la durabilità dei materiali: il design dell’etichetta dovrebbe bilanciare esigenze
estetiche e funzionali.
Considera la semplicità
Un’etichetta di prodotto
personalizzata non ti dà necessariamente molto spazio per il testo. L’
approccio “MENO È PIÙ” può aiutarti a trasmettere il tuo messaggio a distanza,
specialmente se lo abbini a caratteri leggibili e colori contrastanti.
Le persone sono bombardate
con informazioni da tutti gli angoli in ogni momento della giornata; il design
semplice che taglia fuori il disordine fa appello al nostro bisogno di fluidità
cognitiva.
D’altra
parte, il design massimalista può essere un modo bizzarro per distinguersi.
Sia l’approccio
minimalista che quello massimalista sono trend di mercato attuali che puoi
prendere in considerazione per lo studio del tuo layout grafico.
Evita l’uniformità
Al giorno d’oggi, gran parte
del design delle etichette è ripetitivo: quando in un supermercato entri nella
corsia dedicata alle passate di pomodoro piuttosto che in quella dell’olio, si
percorrono scenari che non ci sorprendono.
Qualsiasi cosa tu possa fare
per spezzare questa monotonia, mantenendo la fedeltà alle aspettative del
cliente target, può aiutarti a catturare qualche secondo in più di attenzione.
Alcune idee sono:
Sperimentare
con forme uniche di imballaggio ed etichetta
Utilizzare
dei codici QR per includere nel regno digitale l’esperienza del tuo marchio,
permettendo ai tuoi clienti di rintracciare informazioni supplementari sulla
tua azienda da una semplice scansione con il telefonino.
Dare
alla tua etichetta effetti metallici con inchiostri e foil speciali.
Il lavoro sinergico di un
designer e della tecnologia di stampa dovrebbe guidarti nella scelta giusta.
Se invece ti appassiona
renderti autonomo in questo processo, puoi sperimentare materiali, colori e
grafica in totale autonomia!
Scegliere la stampante che
si adatta alle tue esigenze è il primo passo verso un processo di stampa
indipendente.