In questo articolo presentiamo le stampanti di etichette confezionate in rotolo.
A differenza delle etichette stampate in fogli, le etichette in bobina consentono una progressione fluida, automatizzata e continuativa del processo di confezionamento dei prodotti.
Infatti, un rotolo di etichette può essere installato su uno svolgitore, un riavvolgitore o un’etichettatrice, strumenti indispensabili alle aziende con produzioni medio-alte, con un conseguente guadagno di efficienza, precisione e riduzione della manodopera.
Le stampanti di etichette si suddividono principalmente in due categorie, da selezionare in base alla grafica che occorre realizzare:
per una grafica monocromatica e minimalista abbiamo le stampanti termiche dirette e a trasferimento termico
per una grafica con più colori e immagini elaborate abbiamo le stampanti digitali inkjet
Funzionamento delle stampanti di etichette in bobina
Stampante termica diretta
Funziona con un semplice rotolo di etichette termiche, che si scuriscono reagendo al calore della testina di stampa e riproducono unicamente il colore nero.
Stampante a trasferimento termico
All’interno della stampante va inserito il rotolo di etichette e un nastro inchiostrante (ribbon), disponibile in varie composizioni e colorazioni. Il calore della testina fonde il ribbon e lo trasferisce sull’etichetta.
N.B. Una stampante a trasferimento termico può funzionare anche in modalità termica diretta (senza ribbon) e non viceversa, perché una stampante termica diretta non ha il meccanismo di inserimento del ribbon.
Stampante a colori
all’interno della stampante va inserito il rotolo di etichette e le cartucce di inchiostro. La stampante riproduce il file digitale spruzzando opportunamente le particelle di inchiostro mentre avanza il rotolo di etichette.
TUTTE LE STAMPANTI SONO DOTATE DI UN DRIVER: È IL CENTRO DEI COMANDI CHE VA CONFIGURATO IN BASE ALLE DIMENSIONI DELL’ETICHETTA, AL TIPO DI MATERIALE E ALLA QUALITÀ DI STAMPA CHE SI VUOLE OTTENERE.
Le stampanti delle case costruttrici più importanti vengono fornite con un software grafico incluso (NiceLabel, BarTender, ZebraDesigner) con il generatore di codici a barre e la possibilità di inserire nel layout testi, forme e immagini.
Ciclo di vita dell’etichetta
È importante domandarsi a cosa e per quanto tempo devono resistere le etichette.
Sia per le stampanti termiche che per quelle a colori sono disponibili materiali e inchiostrazioni più o meno durevoli.
L’etichetta con il ciclo di vita più breve è l’etichetta termica, stampata con tecnologia termica diretta: è sensibile all’aggressione di luce e calore e, essendo generalmente in carta, è fortemente deteriorabile a causa di umidità, acqua, sostanze chimiche e oleose.
SCEGLI UN’ETICHETTA TERMICA SOLO PER USO INTERNO E DI BREVE DURATA
L’etichetta con il ciclo di vita più lungo è in materiale sintetico (poliestere, polipropilene, vinile) stampata a trasferimento termico con ribbon resina.
Resiste a umidità, acqua, calore, luce, grassi e aggressioni chimiche.
Esistono speciali etichette con materiali e adesivi idonei per condizioni termiche estreme come i forni e le applicazioni criogeniche.
Per la tecnologia di stampa a colori valgono le stesse considerazioni tra carte naturali e materiali sintetici, ma occorre valutare anche l’influenza degli inchiostri.
Le case costruttrici propongono modelli di stampanti con inchiostri a base di coloranti o a base di pigmenti.
I primi offrono gamme molto brillanti ideali per stampare etichette in carta, i secondi sono più persistenti e possono essere utilizzati sia su carta che su materiali sintetici.
Quale modello di stampante scegliere?
Dopo aver definito la tecnologia di stampa idonea per la tua grafica (monocromatica o a colori), dovrai individuare il modello di stampante adatto alle tue esigenze.
In termini di spesa:
Una stampante termica diretta è la soluzione più economica ma anche tecnologicamente limitativa.
Una stampante a trasferimento termico costa poco di più ma ha una versatilità straordinaria grazie all’ampia gamma di materiali disponibili sia per le etichette che per i ribbon di stampa, anche colorati.
Una stampante di etichette a colori è un investimento sostanzioso ma necessario quando occorre realizzare un layout ricco e particolareggiato.
3 fattori per scegliere una stampante di etichette
Per tutte le classi di stampanti vale un discorso generico sulle possibilità di scelta, che tiene conto di alcuni parametri fondamentali:
dimensione dell’etichetta (esistono modelli con larghezze di stampa differenti)
volume di stampa (per un volume elevato ti occorrerà una stampante veloce e di classe elevata)
risoluzione di stampa (per una grafica complessa, dettagliata o miniaturizzata avrai bisogno di una risoluzione superiore)
In questo articolo vediamo quali elementi tenere in considerazione nella richiesta di un preventivo per etichette e perché effettuare un acquisto di etichette online, senza un’adeguata pre-analisi, possa indurre in errore.
Le etichette adesive si usano in tantissime applicazioni: spedizioni, confezionamento di cibi e bevande, produzione, anti contraffazione, tracciamento di semi-lavorati, cespiti, archivi, analisi cliniche e molto altro ancora.
Ogni applicazione richiede un’etichetta particolare in un determinato materiale, con uno specifico adesivo, idonea alla propria tecnologia di stampa e nelle dimensioni occorrenti.
Per risparmiare sul prezzo di acquisto ed accelerare i tempi di consegna, ci si potrebbe accontentare delle etichette che il proprio fornitore ha nello stock.
Tuttavia, non sempre è possibile declinare le proprie esigenze su un prodotto non personalizzato e si deve richiedere un preventivo per una produzione di etichette con le caratteristiche esatte.
Il volume dell’ordine
La quantità di etichette richieste determina il metodo di produzione e il conseguente costo unitario: esistono sistemi di taglio digitale senza fustella e sistemi meccanici con fustella che, una volta prodotta, tagliano a gran velocità.
Quindi il primo fattore che devi valutare è il numero di etichette che ti occorre.
Conviene ordinare il doppio o il triplo delle etichette che utilizzerai per abbassare i costi unitari?
…E se poi cambierai necessità, che ne sarà di tutte quelle etichette invecchiate in magazzino?
Il materiale dell’etichetta
Dopo aver specificato la tipologia di stampante che utilizzi si deve scegliere il materiale idoneo alla propria applicazione.
In questa valutazione i parametri fondamentali sono l’ambiente e il tempo: dove saranno attaccate le tue etichette e quanto tempo devono durare?
Se cerchi un’etichetta di breve durata o da esporre in un ambiente interno puoi affidarti alla carta (opaca, lucida o con trama), ma se in quella breve durata la tua etichetta entrerà in contatto con acqua, solventi, calore, gelo o subirà dei trattamenti abrasivi, dovrai scegliere un materiale sintetico.
I materiali sintetici sono ideali per produrre etichette con un lungo ciclo di vita, ed essendo dei materiali nobili incidono sul preventivo differentemente.
Potremmo allinearli su una scala dal meno costoso al più costoso in questo ordine:
Il pvc fuso, in particolare, stampabile a trasferimento termico, è il materiale migliore per i beni durevoli e per applicazioni all’esterno, che richiedono etichette indelebili, perenni e in grado di aderire sulle superfici più irregolari.
Un’etichetta che si stacca dalla sua posizione è una perdita di identità.
Gli adesivi svolgono un ruolo fondamentale nel ciclo di vita dell’etichetta.
La primordiale distinzione tra adesivo permanente e adesivo removibile è una semplificazione che non esplora le infinite composizioni esistenti.
Ci sono adesivi base gomma, adesivi base acrilico, adesivi per applicazioni criogeniche e adesivi per temperature estremamente alte.
Il tuo fornitore di etichette deve sapere su quale superficie le applicherai (vetro, plastica liscia, plastica porosa, metallo, carta, cartone, legno), la situazione ambientale al momento dell’applicazione dell’etichetta (temperatura, umidità), le probabili aggressioni successive (acqua, umidità, calore, gelo, sostanze chimiche).
Come si misura l’etichetta
L’etichetta non va misurata immaginandola applicata sulla sua destinazione, ma considerando il suo verso di uscita dalla stampante.
Le misure vanno fornite nell’ordine LARGHEZZA X ALTEZZA anche se le etichette verranno stampate ruotate di 90°.
Ogni modello di stampante ha i suoi parametri caratteristici tra cui: larghezza del passaggio carta, diametri interno ed esterno del rotolo di etichette, gap tra le etichette (spazio tra due etichette successive) o black mark (stampato sul retro di un rotolo di etichette trasparenti o etichette a basso contrasto di colore con la siliconata).
A proposito… sai quante persone ci chiamano che hanno acquistato online etichette trasparenti senza black mark? Ovviamente non potranno mai stamparle! Non sappiamo se ridere o se piangere…
Quando ti occorre un’etichetta, non è sufficiente prevedere larghezza e altezza ma è necessario far confezionare il rotolo in modo che sia compatibile con tutti i parametri delle macchine di stampa e di gestione di etichette in rotolo che userai.
In una stampante l’alloggiamento della bobina e il meccanismo di trascinamento sono progettati per ospitare rotoli di etichette con ingombri minimi e massimi, che sono specificati nella scheda tecnica del dispositivo.
Le grandezze da tenere in considerazione per stampanti ed etichettatrici sono:
>>> diametro interno della bobina
>>> diametro massimo esterno della bobina
>>> larghezza del rotolo
(larghezza etichetta + margini di siliconata esposta)
>>> altezza dell’etichetta per etichettatrici semiautomatiche
alcuni dispositivi per applicare etichette su bottiglie e barattoli non sono in grado di spellicolare etichette troppo lunghe e non tutti i materiali sono adatti alla spellicolatura
Etichette in rotolo per stampanti
Tutte le stampanti di etichette, sia termiche che a colori, gestiscono le etichette in bobina grazie ai sensori.
Sostanzialmente le etichette di uso comune possono essere:
etichette dai contorni ben distinguibili, sia bianche che colorate
etichette in materiale trasparente dai contorni non distinguibili
moduli continui di vari materiali che non presentano alcun contorno, come un rotolo di carta termica per ricevute oppure un nastro in TNT per etichette abbigliamento
Per queste 3 classi di etichette le stampanti utilizzano sensori differenti, che vanno opportunamente specificati quando si configura il driver della stampante.
Sensori di una stampante di etichette
>>> sensore trasmissivo per etichette con gap
Rileva il gap nel passaggio tra un’etichetta e l’altra, grazie alla trasparenza della siliconata, che trasmette maggiormente il segnale luminoso emesso dal sensore rispetto alla zona in cui è presente l’etichetta.
Le etichette per stampanti termiche e a trasferimento termico vanno confezionate con un gap di circa 3 mm, mentre per le stampanti a colori è preferibile un gap superiore di circa 5 mm.
In tutti i casi è consigliabile consultare la scheda tecnica della stampante dove viene specificata la misura del gap minimo che il sensore è in grado di intercettare
>>> sensore riflessivo per etichette trasparenti
Nelle etichette trasparenti il gap è invisibile e occorre che sul retro della siliconata sia stampato, in corrispondenza del gap, un black mark di colore nero molto intenso, per riflettere il segnale luminoso del sensore della stampante.
Sebbene parecchie stampanti abbiano i sensori mobili, è preferibile stampare il black mark lungo tutta la larghezza della siliconata.
>>> nessun sensore per moduli non pretagliati
Se si utilizzano moduli continui la posizione di inizio stampa è indifferente e la stampante non attiverà i sensori, purché sul driver della stampante sia stato specificato il supporto corretto.
Se si utilizza un modulo continuo e distrattamente si lascia l’impostazione gap o black mark, la stampante srotolerà il supporto alla ricerca di un contorno che non troverà mai.
Configurazione del driver della stampante
Le stampanti di etichette sono versatili perché, a differenza delle stampanti di fogli A4, possono lavorare su una vasta gamma di formati.
Nelle impostazioni del driver non bisogna mai tralasciare di specificare il tipo di sensore in relazione al tipo di supporto, per non mandare in errore la stampante.
Una volta selezionato il sensore è consigliabile procedere con una calibrazione o taratura seguendo le istruzioni specifiche del modello della stampante.
Etichette in rotolo per etichettatrici semiautomatiche
Come detto in precedenza, il rotolo di etichette deve avere delle caratteristiche di ingombro opportune per il proprio modello di etichettatrice.
Un’etichettatrice semiautomatica si avvale di una fotocellula per il rilevamento dell’etichetta e, come per una stampante, il gap o il black mark attivano l’operazione.
Spesso l’acquisto di un’etichettatrice è successivo all’adozione di un tipo di etichetta, oppure ne occorre una in grado di lavorare con vari formati e materiali.
Primera AP360 / AP362
Per esempio, non tutte le etichettatrici sono dotate di una fotocellula a forchetta, che è indispensabile per intercettare le etichette trasparenti.
È sempre opportuno consultare un tecnico esperto che possa coordinare i vari parametri richiesti in un unico dispositivo.
Conclusioni
Per non accorgerti troppo tardi che le etichette ordinate sono incompatibili con i tuoi macchinari, acquista le tue etichette da chi sa cosa ci dovrai fare.
Una bottiglia di olio extravergine di oliva è un prodotto che i clienti acquistano sempre dopo un’attenta selezione.
La lettura delle informazioni e dei claims è un’azione decisiva ma conseguente alla visualizzazione dell’etichetta.
Quindi ciò che innesca il processo d’acquisto è l’apparenza estetica di una confezione nel suo insieme, che deve esprimere professionalità, qualità e garanzia.
Terminata la produzione dell’olio, inizia il marketing per la diffusione del prodotto. In un’etichetta ben progettata c’è una proporzione di marketing impressionante, la più alta.
Devi ingaggiare un grafico. Devi decidere se farti stampare le etichette in tipografia oppure acquistare una stampante di etichette e completare tutto nella tua azienda.
Ecco la comparazione dei passaggi per l’etichettatura di una produzione di olio nei due casi:
1 STAMPA IN TIPOGRAFIA
◾ Prevedere la produzione stagionale
◾ Conteggiare le etichette avanzate in magazzino dell’annata precedente
◾ Ordinare etichette nuove ma sempre identiche alle vecchie
◾ Aggiungere sulle etichette i dati variabili (data e lotto di produzione) con una stampante di etichette o con un marcatore
Un servizio tipografico esterno va programmato anticipatamente, spesso obbliga a tirature non accomodantie non assolve la stampa dei dati variabili
2 STAMPA IN AUTONOMIA
◾ Stampi al momento del bisogno la quantità di etichette necessaria
◾ Eviti scorte in magazzino di etichette obsolete
◾ Puoi sempre rinnovare la grafica modificando colori, testi, immagini sull’etichetta come preferisci
◾ Puoi integrare i dati variabili (come data di scadenza e lotto di produzione) nello stesso processo di stampa
La stampa in autonomia è un processo flessibile e vantaggioso, che puoi continuamente modellare secondo le tue esigenze
Quale tecnologia di stampa è giusta per te?
La stampante indicata per realizzare le tue etichette dipende dalla grafica.
Solitamente si incontrano etichette a più colori, spesso includenti immagini di qualità fotografica e sfumature, per cui occorre una stampante con tecnologia a getto di inchiostro, preferibilmente con inchiostri pigmentati resistenti.
Le stampanti di etichette a colori possono lavorare con un’infinità di materiali, dalla carta naturale alla carta patinata, carta antiolio, vergata, martellata e su materiali sintetici e resistenti come il polipropilene e il poliestere, sia opachi che lucidi.
Esiste una tecnologia di stampa alternativa e moderna, il trasferimento termico, che produce una stampa monocromatica.
È adatta a realizzare etichette in stile minimalista, con immagini semplici e dai contorni netti.
Le stampanti a trasferimento termico utilizzano il calore della testina per sciogliere un nastro inchiostrato, chiamato ribbon, che trasferisce il colore sull’etichetta.
I ribbon sono disponibili in varie composizioni chimiche, dalla cera alla più resistente resina, con un ampio assortimento di colori, anche foil metallizzati.
Se stampi su etichette a fondo colorato puoi ottenere delle combinazioni molto seducenti.
Entrambe le tipologie di stampante hanno modelli idonei per piccole produzioni (modelli desktop) e per elevate tirature di stampa (modelli di classe industriale).
La scelta della stampante di etichette idonea include valutazioni sui tuoi specifici parametri di stampa:
◾ dimensioni delle etichette
◾ risoluzione di stampa
◾ esigenze di connettività particolari
◾ accessori installabili come taglierina, spellicolatore, riavvolgitore
Perché stampare in autonomia le etichette?
Se sei orientato verso una grafica semplice, che non necessita di lavorazioni tipografiche come laminature e serigrafie, puoi valutare di acquistare una stampante di etichette.
Le moderne stampanti di etichette, con la precisione e la gestibilità della tecnologia digitale, sono in grado di produrre etichette di qualità professionale.
Scegli una grafica accattivante che comunichi l’unicità del tuo prodotto!
Affidati alla nostra esperienza per acquistare la stampante adatta alla tua azienda.
Esiste un’ampia gamma di materiali per le etichette, ognuno con delle caratteristiche specifiche.
Quando si determina l’etichetta giusta per la propria applicazione, può essere utile comprendere il processo di produzione delle etichette.
Lo strato superiore delle etichette, comunemente indicato come materiale dell’etichetta, viene chiamato substrato.
Generalmente siamo abituati a pensare a 2 tipi di supporti: etichette in carta o etichette in plastica.
In realtà, ci sono decine di materiali differenti ma per semplicità analizziamo le differenze principali di queste 2 macro categorie illustrando i vantaggi e gli svantaggi nell’utilizzo di un’etichetta in carta o in materiale sintetico
Le etichette di carta sono appunto di carta e come tali presentano i vantaggi e le limitazioni della carta.
Il colore, lo spessore e il rivestimento può variare, ma lo strato di base è la carta e quindi è un’etichetta essenzialmente destinata all’uso in ambiente interno.
VANTAGGI DELLE ETICHETTE IN CARTA
La carta ha una grande “stampabilità e l’ottima adesione dell’inchiostro produce stampe molto nitide e precise.
Aspetto artigianale
La carta dona alla confezione un aspetto artigianale e genuino e quindi particolarmente adatto per cibo, bevande e prodotti naturali.
È adatta ed è apprezzata da chi sostiene un’etichetta che rispetti l’ambiente.
Tipologie di carta
Esistono diverse tipologie di substrati in carta:
carta opaca
carta patinata
carta vergata, martellata o con lavorazioni in rilievo
Insomma, la vasta disponibilità di materiali per realizzare etichette in carta riesce a soddisfare qualsiasi esigenza di carattere estetico e funzionale.
SVANTAGGI DELLE ETICHETTE IN CARTA
Il principale difetto della carta è la sua mancanza di resistenza a condizioni avverse quali acqua, luce, umidità o strappi.
Sostanzialmente un’etichetta in carta è destinata ad un’etichettatura di prodotti esposti in ambienti interni e non esposti a condizioni aggressive.
L’uso della laminazione aiuta a migliorare la durata della carta, ma non la renderà durevole come un’etichetta in plastica.
QUANDO UTILIZZARE LE ETICHETTE IN CARTA
L’utilizzo di un’etichetta in carta è indicato per applicazioni con un ciclo di vita breve e/o limitato ad applicazioni in ambienti interni
Gli usi comuni delle etichette di carta includono:
etichette di spedizione
etichette con codice a barre
etichette per cibo e bevande
etichette per candele e oggettistica
ATTENZIONE ALLA TECNOLOGIA DI STAMPA
Quando ordini le etichette in carta per la tua stampante fai attenzione a specificare sempre la tecnologia di stampa che utilizzerai.
Etichette in carta per stampa termica diretta, a trasferimento termico, a getto d’inchiostro o laser sono differenti e devi sempre specificare quale tipo di stampante utilizzerai.
ETICHETTE IN PLASTICA
Le etichette in plastica sono realizzate con materiali sintetici e quindi sono più resistenti e flessibili della carta.
Esistono differenti tipi di materiali sintetici, ognuno con caratteristiche specifiche che devono essere determinate in funzione delle condizioni ambientali e operative a cui sarà sottoposta l’etichetta:
etichette in polipropilene
etichette in poliestere
etichette in PVC
etichette in polietilene
Ogni materiale sintetico è caratterizzato da proprietà e costi differenti, quindi è fondamentale fare un’analisi della propria applicazione prima di scegliere il materiale adatto per un’etichettatura senza problemi.
VANTAGGI DELLE ETICHETTE IN PLASTICA
Migliore resistenza alle condizioni ambientali avverse e alle sollecitazioni
In linea generale le etichette in plastica presentano una buona resistenza alle condizioni ambientali aggressive come sole, pioggia, umidità, caldo o freddo e anche alle sollecitazioni meccaniche.
Sono la scelta migliore quando l’etichetta deve durare a lungo ed è sottoposta a condizioni avverse oppure viene costantemente maneggiata perché ad esempio applicata su un prodotto di uso frequente.
Flessibilità
Alcuni materiali plastici come il polipropilene o il PVC sono più flessibili delle loro controparti cartacee e quindi si applicano meglio a superfici rugose o con forma irregolare .
No label look
Le etichette in pellicola trasparente sono la scelta ideale per creare un aspetto “senza etichetta” .
Se utilizzi un contenitore trasparente dai risalto all’aspetto e al colore del prodotto.
Se vuoi rendere unico il tuo prodotto e vuoi dare un’immagine di trasparenza che induca fiducia nelle qualità del prodotto allora scegli un materiale per le etichette che lo metta in risalto: il polipropilene o il poliestere trasparente sono una scelta vincente!
Molti prodotti possono trarre vantaggio dall’uso di etichette trasparenti: detergenti per il corpo, bevande, prodotti alimentari e bottiglie di birra.
I consumatori vogliono vedere cosa c’è dentro il contenitore e le etichette trasparenti offrono ai tuoi consumatori una finestra su ciò che stai vendendo.
SVANTAGGI DELLE ETICHETTE IN PLASTICA
Costo
I supporti in plastica sono più costosi, ma se la durata e l’integrità della tua etichetta sono requisiti essenziali è un costo che a lungo termine ti fa risparmiare tempo, denaro e spiacevoli seccature.
Ricordati che un’etichetta danneggiata incide non solo sulla leggibilità dei dati che possono essere compromessi ma ha un impatto diretto sull’immagine della tua azienda e sulla cura e l’attenzione che poni nei tuoi prodotti.
Quando utilizzare le etichette in plastica
Le etichette in plastica sono la scelta più adeguata per ambienti esterni o ricchi di umidità, applicazioni a lungo termine o prodotti soggetti a un uso frequente. Gli usi comuni delle etichette in materiale sintetico includono:
etichette per settore cosmetico
etichette per il settore chimico
etichette matricola
etichette per inventario cespiti
etichette per prodotti esposti all’esterno
Conclusioni
Prima di scegliere l’etichetta giusta per la tua applicazione è importante analizzare il ciclo di vita del tuo prodotto, a quali condizioni sarà esposta l‘etichetta e per quanto tempo.
Considera eventuali fattori aggressivi che potrebbero compromettere l’integrità della tua etichetta e cerca il connubio perfetto con un materiale che doni alla tua confezione un aspetto unico e irresistibile.
Il fustellatore digitale Virgo è la soluzione ideale per chi produce etichette in rotolo, con tirature medio-basse, sia per un utilizzo personale che conto terzi.
Il Virgo ha una tecnologia di taglio plotter in grado di lavorare su diversi tipi di materiali sia neutri che prestampati, producendo rotoli di etichette altamente professionali.
Svolge le bobine, lamina le etichette per conferire una maggiore resistenza, esegue una fustellatura digitale, rimuove il materiale in eccesso attorno ad ogni etichetta, divide in piste e riavvolge la bobina finita.
Tutto in un unico passaggio!
Quali sono i vantaggi offerti dal fustellatore Virgo?
Evita la necessità di ordinare etichette prefustellate
Elimina lo stoccaggio di etichette sovrabbondanti
Totalizza la flessibilità operativa in caso di variazioni di dimensione, forma, materiale e numero delle etichette da produrre
Elimina i costi di impianto e di creazione fustella
Consente la produzione di etichette a bordo vivo
Riduce i costi sul materiale, non avendo più la necessità di impostare un gap elevato tra etichette prestampate
L’opzione di laminazione incorporata aggiunge resistenza alle tue etichette
Tutto questo si traduce in un flusso produttivo fluido e dinamico, senza interruzioni e attese di servizi esterni.
Tanti vantaggi in un ingombro ridotto di 116x68x68 cm!
Analizziamo le caratteristiche meccaniche del Virgo
Virgo è in grado di gestire etichette neutre senza aver bisogno della tacca nera. L’utente dovrà solo impostare nel software il passo desiderato tra le etichette.
Per etichette prestampate, il sistema di gestione del taglio agisce con la supervisione di una telecamera integrata, che intercetta i crocini di registro e sincronizza perfettamente il taglio con il passaggio delle stampe.
Il passaggio del materiale attraverso il plotter è gestito armoniosamente da un sistema di sensori a ultrasuoni.
Le lame longitudinali possono essere ruotate e, perciò, offrono un’affilatura di lunga vita.
Il riavvolgimento dello sfrido avviene su un mozzo motorizzato, accoppiato ad un rullo di pressione che riduce il rischio di lacerazione della matrice da rimuovere.
La frizione regolabile del sistema permette di ottenere rotoli finiti lisci e tesi.
TELECAMERA
FUSTELLA DIGITALE
LAME BORDI LONGITUDINALI
SFRIDATORE
LAMA DIVISIONE PISTE
SENSORI
Sono disponibili 2 modelli differenti:
VRG14PL: larghezza massima supporto 140 mm, larghezza massima di taglio 122 mm, 6 lame per la divisione in piste
VRG22PL: larghezza massima supporto 225 mm, larghezza massima di taglio 200 mm, 8 lame per la divisione in piste
SOFTWARE VIRGO CUTTING MANAGER
Il programma di utilizzo di Virgo collabora con la telecamera integrata per fornire un preciso sistema di lettura dei crocini.
L’utente deve stampare un crocino nero affiancato in basso a sinistra ad ogni layout e creare un tracciato di taglio che abbia un margine di un millimetro interno al bordo della stampa.
Il file composto dal crocino e dal profilo di taglio va importato in formato PDF nel software del Virgo.
La telecamera rileva i crocini stampati e il software centra perfettamente il taglio sulla stampa, con una precisione di 0,3 mm.
La fustellatura digitale avviene con una forza di taglio regolabile da 20 gf a 300 gf, tramite 31 livelli selezionabili.
Conclusioni
Il Virgo è una macchina intelligente e versatile, con un interfaccia utente di facile gestione.
È il sistema perfetto per la stampa digitale on-demand
Oserei definirlo un vero investimento!
Se ti interessa questa soluzione compatta e affidabile, contattaci.
Da un punto di vista legislativo gli integratori e i nutraceutici sono prodotti alimentari e come tali vanno etichettati, facendo riferimento alla Direttiva 2002/46/CE.
Sono prodotti destinati ad un pubblico attento e desideroso di informazioni, per cui sia l’etichetta frontale, che ha la funzione di attirare l’attenzione con grafiche e slogan, sia quella posteriore, dove vengono posizionati i testi informativi più approfonditi, giocano un ruolo fondamentale.
Questa ricchezza di contenuti va organizzata sull’etichetta con lo scopo di invogliare il cliente all’acquisto.
Una composizione tipografica di scarsa qualità potrebbe generare l’effetto contrario e demotivare il consumatore nella ricerca di quelle informazioni che lo interessano.
Per comprendere come si può rendere un testo empatico con il lettore, analizziamo quali sono i meccanismi di lettura.
La lettura di una riga di testo avviene a intervalli, della durata di 1-2 parole, che si chiamano saccadi.
Tra una saccade e l’altra avviene la cosiddetta fissazione, cioè l’assorbimento dell’informazione.
L’ampiezza delle saccadi e i tempi di fissazione dipendono dall’esperienza del lettore e dalla sua familiarità con il testo.
Quando leggiamo un testo su un argomento nuovo e complicato, ci soffermiamo spesso sulle parole o le rileggiamo.
Differenza tra visibilità e leggibilità di un testo
La visibilità riguarda la facilità con cui è possibile distinguere le forme delle singole lettere.
La visibilità dipende dalla scelta del tipo di carattere, dalla sua dimensione, dalla spaziatura tra i caratteri, dalla nitidezza, dal contrasto con lo sfondo… e dalla stampante con cui realizzerai le tue etichette… davvero? Sì!
A causa della ridotta dimensione delle confezioni degli integratori e la numerosa lista di informazioni da riportare in etichetta, i caratteri saranno certamente piccoli, e se stampati con una stampante inadeguata non risulteranno mai nitidi.
La leggibilità indica la facilità di lettura globale del testo e il grado di affaticamento o coinvolgimento indotto nel lettore.
Un testo che si presenta in un formato troppo compatto, privo di una struttura che evidenzi l’indipendenza dei vari paragrafi, che non ha i giusti spazi bianchi per guidare il lettore nelle pause fisiologiche, che non ha distinzione di gerarchia tra informazioni importanti e secondarie, risulterà impegnativo per la vista e per la comprensione.
Poiché un nutraceutico viene spesso venduto in confezioni di varie dimensioni, a seconda del peso, va anche considerato che visibilità e leggibilità non sono assolutamente scalabili.
Il layout adatto ad un contenitore piccolo non può essere semplicemente espanso su un contenitore grande, rischiando di perdere l’allineamento delle informazioni in curvature sproporzionate.
Vanno progettati layout su misura per ogni specifico contenitore.
Il testo perfetto
Prima del formato si elaborano i contenuti.
Devono essere corretti, fluidi e accattivanti, con una selezione di parole efficaci e di valore.
I testi promozionali sono i primi che saltano all’occhio del lettore e devono invogliare all’approfondimento e alla successiva scelta d’acquisto.
Come ottimizzare la visibilità di un testo?
Un carattere adatto ai testi lunghi ha caratteristiche diverse rispetto a un carattere destinato ai titoli, agli annunci, alle copertine o con fini decorativi.
Storicamente, nella tipografia stampata, i caratteri serif (con i piedini) sono stati prediletti per il corpo del testo perché consentono una lettura più veloce.
Agli albori della tipografia computerizzata, i caratteri sans serif (senza piedini) erano spesso preferiti per tutti gli usi, perché le forme più semplici delle lettere erano molto più visibili su schermi a bassa risoluzione.
Man mano che i display hanno raggiunto una risoluzione più elevata, tuttavia, il testo serif si è confermato ancora una volta vincente.
Per una coerenza stilistica del testo, è bene non affiancare più di due tipi di carattere, eventualmente scegliendo un sans serif per i titoli ed un serif per i paragrafi.
Comunque, la scelta tra i tipi serif o sans serif non comporta notevoli differenze, purché siano ben ponderati altri fattori. Vediamo quelli fondamentali.
Altezza della x minuscola
Questo termine si riferisce all’altezza delle lettere minuscole in proporzione alle maiuscole.
Più alta è l’altezza della x, più visibile sarà il carattere tipografico.
Quindi, è opportuno selezionare un carattere che abbia una proporzione delle minuscole favorevole a una lettura distensiva.
Larghezza dei caratteri
I caratteri più facili da leggere sono quelli che hanno una larghezza complessiva “media”.
I tipi molto ridotti, come il Condensed, e quelli molto estesi sono meno leggibili, specialmente per le impostazioni più piccole come le linee di testo.
Peso del carattere
Anche lo spessore del tratto influisce sulla visibilità.
I pesi estremamente leggeri, come il Thin e il Light, o estremamente pesanti, come l’Heavy e il Black, sono più difficili da leggere nei testi lunghi, quindi è meglio attenersi a una scelta prossima al Regular.
Un font Bold è invece adatto ad evidenziare i titoli o le singole parole.
Contrasto del tratto del carattere
Il contrasto del tratto, ovvero il rapporto tra tratti spessi e sottili, può ridurre la nitidezza.
Alcuni caratteri serif presentano eccessivamente questa varianza tra linee magre e linee grasse.
Considerando il carattere Bodoni, nella seconda colonna della figura, è possibile che i tratti fini non siano riprodotti nitidamente dalla stampante.
Contrasto tra il testo e lo sfondo
In generale si osserva che il testo scuro su sfondo chiaro ottiene sempre punteggi maggiori dell’analoga coppia opposta. Ciò è evidente già nella semplice opzione bianco/nero.
Come si vede nella figura seguente, sono veramente poche le combinazioni di colori che diano un contrasto adeguato a una lettura non stressante, anche per un normo vedente.
I contrasti migliori si ottengono usando i colori complementari, diametralmente opposti, sulla famosa ruota dei colori.
Come ottimizzare la leggibilità di un testo?
Quando un lettore si cimenta in un testo, prima di iniziare a leggere le singole parole osserva il loro insieme e percepisce le ripartizioni.
Lo spazio bianco è un ottimo strumento per organizzare gli elementi di testo e bilanciare meglio i contenuti.
I margini attorno al corpo del testo servono a non impacchettarlo contro un bordo e aiutano il lettore a trovare la fine di una riga e l’inizio della successiva.
La lunghezza della riga è un’altra considerazione importante da fare. Le linee abbastanza corte sono più veloci da leggere e preferite dagli utenti.
Come è evidente nella figura sopra, un testo destrutturato (1) non stimola interesse e non guida il lettore.
Un testo con una divisione visibile (2) fa capire al lettore i punti in cui l’argomento cambia: i paragrafi.
Un testo che ha sia ripartizione dei paragrafi che variazioni di grandezza e peso dei caratteri (3) stabilisce una gerarchia tra le informazioni e trasmette al lettore la loro subordinazione.
Il testo del terzo tipo è strutturato esclusivamente con il sapiente utilizzo degli spazi bianchi.
Nelle confezioni più voluminose, puoi inserire del microspazio bianco anche tra le singole linee di testo, offrendo un’interlinea più generosa per la lettura.
Come accennato, la progettazione di un layout grafico che sullo schermo genera un buon impatto, potrebbe sortire un risultato deludente in fase di stampa.
Se produci una linea di integratori con una tiratura contenuta, puoi pensare di stampare le tue etichette in completa autonomia, ma devi farlo con la stampante giusta, perché la concorrenza è numerosa e di alto livello.
Suggerimento:
Potresti prestampare le tue etichette e destinare un riquadro bianco per inserire successivamente i dati variabili, come data di scadenza e lotto di produzione. Questa operazione può essere eseguita, sia sull’etichetta che sul contenitore, con un dispositivo di marcatura manuale o semiautomatico, installabile su una piccola linea di produzione o anche in combinazione con un applicatore di etichette.
Nel video che segue troverai una piccola panoramica di esempio:
Quali sono i fattori da valutare e che rendono conveniente una soluzione di stampa in autonomia?
Se devi stampare dati variabili, come lotto, data di scadenza o specifiche del prodotto
Se non sai in anticipo le informazioni da stampare
Se il tuo processo di stampa richiede flessibilità e immediatezza
Se devi stampare in base alle esigenze di utilizzo e non hai dei volumi di stampa prevedibili e costanti
Quando hai bisogno di qualche etichetta aggiuntiva
Quando devi stampare poche etichette con layout differenti
Quando ti occorrono etichette di dimensioni diverse e non vuoi avere uno stock di magazzino che potrebbe rimanere inutilizzato
Le tipologie di stampante da poter valutare per la stampa on-demand di etichette sono due:
Sono adatte a realizzare grafiche monocromatiche dal gusto minimale, tipico dei prodotti più naturali o delle preparazioni galeniche.
Entrambe le tipologie di stampante possono lavorare su un’ampia scelta di materiali, dalla carta naturale o patinata, ai materiali sintetici più resistenti opachi, lucidi, riflettenti o trasparenti.
Un altro parametro fondamentale da cui dipende la scelta di una stampante è la quantità di etichette che dovrai stampare l’anno:
per produzioni medio-basse potrai scegliere una stampante desktop compatta
per elevati volumi di stampa dovrai riferirti ad una stampante di classe industriale
Vendita stampanti – installazione – formazione tecnica – assistenza post vendita – progetto grafico – fornitura di materiali di stampa. Non sarai mai solo!
Contattaci per trovare insieme a noi la soluzione ideale.
Se vuoi approfondire l’argomento stampanti, ti segnalo di seguito alcuni articoli del nostro blog e dei video descrittivi.
Le informazioni obbligatorie da riportare in etichetta sono:
la denominazione di vendita del prodotto (integratore alimentare / complemento alimentare / supplemento alimentare;
l’effetto nutritivo o fisiologico attribuito all’integratore alimentare sulla base dei suoi costituenti;
i nomi delle categorie di sostanze che caratterizzano il prodotto e un’indicazione della natura di tali componenti;
l’elenco degli ingredienti in ordine decrescente di peso, non tralasciando antiagglomeranti, coloranti, aromi ed evidenziando in grassetto gli allergeni;
le modalità d’uso includenti la quantità di prodotto e la frequenza per l’assunzione giornaliera, con l’avvertenza di non superare la dose raccomandata;
le quantità delle sostanze nutritive o aventi effetto fisiologico o nutritivo riportate in forma numerica e riferite alla dose giornaliera di prodotto raccomandata dal produttore;
la raccomandazione di non usare gli integratori come sostituti di uno stile di vita sano e di un’alimentazione varia ed equilibrata;
l’indicazione “non è un medicinale”;
l’avvertenza di tenere il prodotto fuori dalla portata dei bambini;
le precauzioni d’uso in corso di certe terapie farmacologiche, gravidanza, allattamento, in previsione di interventi chirurgici ecc.;
il produttore o, se diverso, il confezionatore;
il lotto di appartenenza;
la data di scadenza;
le modalità di conservazione del prodotto ed eventuale indicazione di conservare in luogo fresco ed asciutto, al riparo dalla luce, dall’umidità e da fonti dirette di calore;
il formato (capsule, compresse, granulato…);
il peso netto unitario (cioè per una capsula, una compressa e così via) e il peso netto totale del prodotto;
il riferimento al codice con il quale il prodotto è stato registrato per essere immesso in commercio, secondo la seguente dicitura: “Prodotto incluso nel Registro degli integratori del Ministero della Salute, codice …”;
Sull’etichetta degli integratori alimentari non devono esserci indicazioni con le quali si attribuiscono al prodotto proprietà di prevenire, curare o guarire una determinata patologia.
La confezione di un integratore alimentare può riportare una breve descrizione del prodotto, comprensiva del nome delle sostanze funzionali e dei possibili benefici ottenibili (claims nutrizionali o salutistici)
Apprezzata dai consumatori è la tabella con gli ingredienti per dose giornaliera consigliata (RDA) o valori nutritivi di riferimento (NVR).
Altre note possono indicare che l’integratore alimentare non contiene glutine, né lattosio e se può essere adatto ai vegani.
Altri parametri caratteristici dei rotoli di etichette
Lo svolgimento del rotolo non è l’unico fattore da determinare per il tuo applicatore.
Ogni applicatore richiede uno specifico confezionamento del rotolo di etichette e la determinazione di alcuni parametri essenziali affinché tutto funzioni correttamente.
Ti consigliamo quindi di verificare, oltre la dimensioni e la forma del contenitore, i seguenti fattori principali:
diametro massimo del rotolo di etichette
larghezza minima e massima dell’etichetta che può applicare
anima interna del rotolo di etichette
dimensione del gap (spazio fra un’etichetta e l’altra)
spessore dell’etichetta tipologia di etichetta (con gap o black mark?)
CONCLUSIONI
L’efficienza del processo di etichettatura dipende da tanti fattori.
Bisogna saper scegliere le impostazioni ottimali senza trascurare le possibilità di risparmio.
Contattaci per una soluzione efficiente, possiamo fornirti le etichette giuste e gli applicatori ideali per i tuoi contenitori
Quando ci si trova le prime volte ad ordinare le etichette per la propria stampante, si potrebbe fare un po’ di confusione con le grandezze necessarie a confezionare un rotolo, che sia al contempo commisurato alle proprie esigenze e anche compatibile con le specifiche della stampante.
Larghezza x Altezza
Quali sono le dimensioni dell’etichetta che vedi
applicata su questo prodotto?
Supponiamo siano 100 mm x 50 mm.
Sono queste le misure che devi comunicare al tuo
fornitore? Dipende!
Sì, se le etichette sono
affiancate in orizzontale sul rotolo.
No, se le etichette si susseguono in verticale sul rotolo: in questo caso le misure da comunicare al fornitore sono 50 mm x 100 mm.
Quindi bisogna sempre verificare come sono disposte le
etichette sulla siliconata e sapere esattamente il verso di uscita dalla
stampante.
Se hai un rapporto diretto con il tuo fornitore di
etichette, puoi semplicemente comunicargli il modello della stampante e le
dimensioni dell’etichetta LARGHEZZA X ALTEZZA seguendo queste indicazioni.
Sarà lui stesso a confezionare correttamente il rotolo
compatibile con la tua stampante.
Se invece hai intenzione di ordinare le tue etichette
online, senza alcuna consulenza, ti serviranno delle informazioni aggiuntive.
L’alloggiamento del rotolo nella stampante deve soddisfare
alcuni requisiti, forniti nella scheda tecnica della stampante, che sono:
DIAMETRO INTERNO ROTOLO (o anima)
DIAMETRO ESTERNO ROTOLO
LARGHEZZA DI STAMPA
Anima interna del rotolo di etichette
L’anima del rotolo di etichette è il nucleo attorno al
quale sono avvolte.
In linea generale le stampanti industriali hanno un’anima
interna del rotolo da 76 mm, le stampanti desktop da 25 mm, le stampanti
portatili da 19 o 25 mm.
Alcune stampanti hanno un adattatore per supportare due
misure di diametro interno differenti.
Diametro esterno del rotolo
Nella scheda tecnica della stampante viene fornito il suo
valore massimo, al di sopra del quale il rotolo non può essere ospitato nel
vano, ma deve necessariamente passare con un portarotolo esterno attraverso un
ingresso posteriore di cui sono dotate tutte le stampanti.
Comunemente i valori di riferimento del diametro esterno sono:
Industriale
= 203 mm
Desktop
= 127 mm
Portatile
= 46 mm–67 mm
Larghezza etichetta
Osservando il verso di uscita del rotolo dalla stampante,
la larghezza si misura sulla linea trasversale.
In un rotolo ben confezionato l’etichetta non è mai a
filo con la siliconata, cioè ci sono dei margini di circa 2 mm di siliconata
esposti che proteggono il bordo dell’etichetta dallo sfregamento.
Di conseguenza il rotolo sarà largo quanto l’etichetta
più i due margini.
Se usi etichette piccole, esiste anche una larghezza
di stampa minima al di sotto della quale non bisogna mai scendere: un
rotolo troppo stretto non sarebbe tenuto ben fermo dai supporti della
stampante.
Altezza dell’etichetta
Con deduzione elementare, l’altezza si misura sulla
perpendicolare alla larghezza.
Gap
È la distanza tra tue etichette consecutive, uno spazio
generalmente di 3 mm utile ai sensori della stampante per eseguire la taratura
delle etichette.
Nelle
etichette trasparenti questo spazio viene rimarcato di colore nero sul retro
della siliconata.
Se ordini etichette trasparenti assicurati che siano dotate di tacca nera.
In questo caso sul driver della stampante bisogna
specificare le impostazioni corrette (black mark o tacca nera), affinché durante
la taratura si attivi il sensore giusto.
CONCLUSIONI
Per effettuare un ordine
corretto di etichette devi saper prendere le misure.
Sii certo che il tuo ordine al
fornitore sia conforme alle tue necessità.
Parla con noi se ti occorre una fornitura di etichette
con le giuste misure ed il materiale appropriato alla tua applicazione.
L’utilizzo di etichette confezionate in rotoli, anziché in fogli, apporta molteplici vantaggi sia economici che operativi.
Analizziamo quali sono i benefici quando stampiamo in autonomia etichette adesive in bobina.
Le etichette confezionate in rotoli possono essere stampate esclusivamente da etichettatrici, macchine ingegnerizzate per la gestione di supporti confezionati in bobina e quindi dotate di una serie di accessori utili a velocizzare l’operatività come spellicolatore, riavvolgitore, taglierina.
1 COSTI
Con una stampante di etichette possiamo stampare anche 1 sola etichetta senza alcuno spreco di materiale.
Ad esempio, se avessimo la necessità di stampare etichette con formato 70×36 mm utilizzando una comune stampante da ufficio laser o a getto d’inchiostro, dovremmo acquistare etichette confezionate su fogli A4. Su ogni foglio ci sono 24 etichette adesive. Se ne dovessimo stampare solo 4 o 5, il resto delle etichette sul foglio andrebbe sprecato.
Invece utilizzando etichette in rotolo possiamo stampare anche 1 sola etichetta alla volta, senza nessuno spreco di materiale.
Inoltre, le etichette adesive confezionate in bobina sono molto meno costose delle etichette confezionate su fogli A4
2 STAMPA MOLTO PIU’ VELOCE
Le etichette in rotolo vengono stampate da stampanti dedicate, progettate per stampare etichette … quindi svolgono il loro lavoro meglio di qualsiasi altra stampante multiuso.
La velocità di stampa è nettamente superiore rispetto alle altre tecnologie.
Una stampante di etichette desktop può arrivare fino a 203 mm/sec. Questo significa che 10 etichette da 10 cm vengono stampate in meno di 5 secondi e 10 etichette da 5 cm vengono stampate in poco più di 2 secondi
Una stampante di etichette di fascia industriale può stampare fino a 300 mm/sec, cioè 10 etichette da 5 cm vengono stampate in 1,6 secondi.
Anche le etichette a colori vengono stampate a velocità elevate: la Epson 3500 raggiunge i 103 mm/ sec, che significa che stampa un’etichetta di 10 cm in circa 1 secondo.
EPSON CW-3500
3 STAMPA DI QUALSIASI MATERIALE
Le stampanti di etichette possono stampare su una gamma infinita di materiali disponibili con adesivi permanenti, rimovibili, per temperature molto alte o bassissime, etichette per ambienti esterni e per condizioni estreme.
In funzione della propria attività è possibile scegliere un materiale idoneo che non si scolli e che resista nel tempo:
Quando si utilizzano materiali speciali, estremamente più costosi di una comune etichetta in carta, è ancora più importante produrre una stampa senza imperfezioni: l’etichetta in bobina è la soluzione che consente di ridurre al minimo gli sprechi di materiale inutilizzato o stampato male
4 PERSONALIZZAZIONE & CREATIVITA’: STAMPARE DIVERSE FORME E DIMENSIONI
Le etichette in bobina possono avere qualsiasi dimensione e forma.
Spesso una forma creativa e un design unico attrae l’attenzione del consumatore e dona alla confezione un aspetto distintivo.
Le etichette confezionate in rotolo sono disponibili in diverse forme e in un numero praticamente illimitato di dimensioni per soddisfare qualsiasi esigenza.
Qualora si avesse la necessità di un’etichetta con una forma personalizzata (come un’etichetta per una bottiglia o un sigillo chiudi-pacco) con circa 100,00 euro si può ottenere una fustella progettata su misura
5 LE ETICHETTE IN ROTOLO SONO PIU’ FACILI DA APPLICARE
Le etichette in rotolo possono essere applicate con dispensatori manuali di etichette o applicatori di etichette in linea.
L’applicazione automatica o semi-automatica dell’etichetta sulla confezione evita la formazione di grinze e imperfezioni.
6 MIGLIORE ADESIONE SU TUTTE LE SUPERFICI
Le etichette in rotolo offrono adesivi specifici per ogni applicazione.
Solitamente l’adesivo delle etichette realizzate in fogli per stampanti laser o a getto d’inchiostro non offre una buona adesione, specialmente su superfici molto lisce, sporche o irregolari.
Anche per temperature alte o basse è necessario utilizzare un adesivo idoneo che mantenga la sua tenacia anche in situazioni estreme.
Le etichette confezionate in bobina sono disponibili con diverse opzioni per l’adesivo, che va selezionato in funzione della superficie e delle condizioni di applicazione.