Se la tua etichetta adesiva non permane sulla superficie d’applicazione sicuramente alcuni criteri di scelta sono inappropriati.
Questo articolo è rivolto alle aziende che confezionano i loro prodotti in autonomia.
Vedremo le possibili cause di scollamento delle etichette e quali modifiche apportare.
Sommario
Tipologia dell’adesivo
Esistono molte tipologie di collanti e la selezione di quello più idoneo richiede la conoscenza dei fattori che ne influenzano l’efficacia:
- il materiale della superficie di applicazione (plastica, vetro, carta, metallo hanno reazioni differenti che possono influenzare le prestazioni dell’adesivo).
- la forma della superficie di applicazione (curve, spigoli, sporgenze o trame a rilievo rendono l’applicazione difficoltosa)
- la pulizia della superficie (umidità, grassi, polveri e solventi interferiscono con il tack iniziale dell’adesivo))
- la temperatura ambiente al momento dell’applicazione (temperature troppo basse cristallizzano l’adesivo mentre temperature troppo alte allungano i tempi del tack iniziale)
- la rigidezza del materiale dell’etichetta (soprattutto se l’etichetta deve essere applicata su una superficie molto curva o irregolare).
In molte situazioni acquistare un’etichetta con adesivo acrilico permanente può non funzionare.
Ad esempio, se dovessi etichettare un flacone cosmetico di plastica estremamente liscia e satinata, con un adesivo acrilico permanente standard potresti a breve termine notare uno scollamento ai bordi dell’etichetta.
Se, invece, la superficie fosse rugosa per la presenza di una trama, un adesivo acrilico permanente avrebbe difficoltà a penetrare nelle scanalature perché è un collante piuttosto asciutto.
Il clima dell’ambiente in cui si procede all’applicazione potrebbe influire sul processo. Si pensi a certe cantine o altri ambienti produttivi freddi e umidi.
Ogni adesivo ha delle specifiche tecniche relative alla temperatura di applicazione e di servizio. Se non vi è la possibilità di modificare le condizioni in ambiente produttivo, occorre selezionare un adesivo rinforzato.
In tutti questi casi è necessario acquistare etichette con un adesivo più aggressivo, a base di gomma, con un elevato tack iniziale per un’adesione immediata sul prodotto.
Etichette per superfici regolari
Le superfici piane o cilindriche sono le più semplici da etichettare.
Nella maggior parte dei casi è sufficiente scegliere l’adesivo corretto e applicarlo su una superficie asciutta e pulita per risolvere qualsiasi incombenza.
Tuttavia, l’applicazione manuale dell’etichetta potrebbe essere effettuata con fretta e poca pressione iniziale. Questo potrebbe lasciare delle bolle tra l’etichetta e il prodotto e quindi delle probabili zone di scollamento.
Nel caso delle superfici cilindriche una soluzione efficace è scegliere un formato di etichetta che possa avvolgere completamente il contenitore fino a sovrapporsi e incollarsi su se stessa per qualche millimetro.
Le etichette avvolgenti sono molto utilizzate per i prodotti della grande distribuzione. L’unico difetto è la copertura totale del prodotto.
Miele, confetture e conserve in confezioni di vetro trasparente sarebbero invisibili all’acquirente e questo non è auspicabile per un prodotto artigianale o di nicchia.
L’utilizzo di un’etichettatrice semi-automatica perfeziona il processo di applicazione impartendo la giusta tensione su tutta la superficie dell’etichetta
Etichettatrici per superfici cilindriche
Etichettatrici per superfici piane
Approfondimento sugli applicatori di etichette
Progetto etichette per superfici irregolari
Le curve e gli angoli sono aree difficili da etichettare, specialmente se il frontale dell’etichetta è rigido.
Materiali rigidi come il poliestere o certe carte spesse e lavorate hanno molta difficoltà a seguire le irregolarità.
Questa, tuttavia, è una prerogativa necessaria per le etichette che includono un sigillo di integrità per i tappi di bottiglie e barattoli.
Sono etichette che nella maggior parte dei casi collegano due materiali diversi (vetro-metallo, vetro-legno, ceramica-plastica), devono girare su una cuspide e attraversano un punto di vuoto tra i due elementi.
Alcuni barattolini per alimenti o cosmetici di piccola grammatura sono talmente ridotti che hanno zone di incollaggio veramente limitative.
In questo caso studiare una fustella di etichetta che sia congeniale per lo specifico contenitore è la soluzione migliore.
Tra i materiali migliori per progettare queste particolari etichette traviamo la carta, per la sua leggerezza, e il polipropilene per la sua elasticità.
Conclusioni
Un’etichetta idonea è il risultato di una serie di scelte:
forma + materiale + adesivo.
A seconda del ciclo di vita e delle aggressioni a cui è sottoposto il tuo prodotto è sempre possibile trovare l’etichetta perfetta.
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Elisabetta Urbisaglia
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