La stampante dell’Intermec PC23d è una stampante di etichette molto compatta e robusta, ideale per spazi ridotti: pesa solamente 1,4 kg, è alta 17 cm e larga 12, con profondità pari a 21 cm.
E’ progettata per la stampa con tecnologia termica diretta e stampa etichette adesive, cartellini e rotoli di carta continui, purchè ovviamente siano di materiale termico
L’interfaccia utente può essere ad icone o display LCD a colori in 10 lingue.
Questo modello di stampante è indicato per chi deve stampare etichette larghe massimo 56 mm.
Nonostante le piccole dimensioni ha una velocità elevatissima, fino a 203 mm/sec a 203 dpi.
Esce di serie con connettività USB ma opzionalmente può essere dotata di connessione ETHERNET, seriale e parallela o con modulo WIFI. Tutti i moduli di connessione possono essere facilmente installabili dall’utente
E’ dotata dei principali linguaggi di programmazione per essere integrata in qualsiasi ambiente e un’emulazione completa e veloce -incluso lo Zsim2- rende agevole la migrazione da altre marche di stampanti.
E’ accessoriata di una porta USB host che permette il collegamento di altre periferiche alla stampante come un lettore di codice a barre o una tastiera
Inoltre ha un prezzo competitivo che la rende unica nel suo genere
Guarda altri modelli di stampanti di etichette desktop sul nostro sito
La tracciabilità di un prodotto per l’intero ciclo di vita migliora la qualità del prodotto, evita la contraffazione, garantisce che i fornitori rispettino gli standard di qualità, facilita il rintracciamento dei pezzi in caso di richiamo da parte della casa costruttrice.
Sempre più spesso le aziende che producono usano un metodo di marcatura diretta per garantire la tracciabilità permanente del pezzo. La marcatura consiste nell’incisione diretta dei dati sull’oggetto.
oggetti con marcatura diretta
Esistono diversi metodi di marcatura e scegliere la tecnologia più appropriata spesso richiede l’analisi di diversi fattori e test di stampa per la verifica di un risultato che sia soddisfacente, nitido, leggibile e correttamente interpretabile.
Le tecnologie principali di marcatura sono
Marcatura laser
A getto d’inchiostro
Micropercussione
Incisione elettrochimica
Ogni tecnologia presenta dei vantaggi e dei limiti. Nella valutazione della metodologia più appropriata bisogna valutare diversi fattori come
il tipo di materiale che deve essere inciso
la geometria del pezzo da marcare
la finitura della superficie e la rugosità
la fragilità della superficie
la qualità, la dimensione e la risoluzione del marchio che si vuole ottenere
Marcatura laser
La marcatura laser offre molti vantaggi, perché è veloce, produce una marcatura permanente e resistente all’usura, al calore e a sostanze chimiche, ha un basso costo di gestione, non usa i materiali di consumo, e non richiede ulteriori processi per assicurare la permanenza del marchio
marcatura laser
I marcatori laser generano marcature di qualità elevata su un’ampia gamma di materiali:
Metallo
Alluminio
Plastica
Gomma
Vetro
Plastica
A lunghezza d’onda, unità di marcatura e lenti diverse corrisponderà un effetto di marcatura differente su un determinato substrato
Svantaggi
I marcatori laser hanno un costo elevato
Sono richieste delle schermature di sicurezza per gli operatori e per il laser
Se vuoi approfondire dai uno sguardo alla nostra sezione marcatori
La marcatura a getto d’inchiostro è una metodologia generalmente usata per marcare oggetti in movimento. E’ realizzata forzando un inchiostro pressurizzato attraverso un ugello. Solitamente produce un marchio non di altissima qualità e non permanente. E’ una tecnologia di stampa senza contatto ideale per superfici irregolari, piccole, difficili da raggiungere
l processo di marcatura avviene mediante il passaggio di una carica elettrica a bassa tensione e a bassa intensità da un elettrodo al pezzo da marcare. Il passaggio della carica elettrica deve avvenire attraverso l’incisione su una matrice semi porosa, resa conduttiva da un apposito liquido elettrolitico.
L’azione elettrochimica fa sì che sulla superficie del pezzo venga marcato il disegno riprodotto sulla matrice.
marcatura elettrochimica
Un sistema di incisione elettro-chimico è comunemente utilizzato per la marcatura di superfici metalliche e per bassi volumi produttivi.
Vantaggi
Marcatura permanente
Alta qualità della marcatura
Adatta per superfici che non devono essere deformate
Svantaggi
Adatto per bassi volumi di stampa
Facilità d’uso
Marcatura a Micropercussione
La marcatura a micropercussione si basa su una deformazione del materiale per effetto di un punzone che crea una successione di punti
marcatura a micropercussione
Vantaggi
Investimento iniziale contenuto
Marcatura permanente
Nessun materiale di consumo
Svantaggi
Costi di gestione dei punzoni, che sono soggetti ad usura dopo un periodo di utilizzo
Miliardi di parti e componenti utilizzati nelle automobili, negli aerei, nei dispositivi elettromedicali, nell’elettronica, nel campo militare e in altri settori industriali vengono identificati attraverso codici a barre monodimensionali o codici bidimensionali creati con la tecnologia della marcatura diretta (DPM= Direct Part Mark).
oggetti con marcatura diretta
La marcatura diretta incide in modo permanente un marchio di identificazione univoco direttamente sulla superficie dell’oggetto, tecnologia efficace soprattutto su componenti dove i sistemi di etichettatura tradizionale non funzionerebbero (pensiamo agli ambienti esposti a temperature elevatissime o agli agenti atmosferici).
Le tecnologie disponibili per marcare direttamente gli oggetti sono molteplici: incisione laser, incisione elettrochimica, micro percussione, stampa a getto d’inchiostro.
La marcatura DPM permette l’identificazione dell’oggetto per tutto il suo ciclo di vita, dalla produzione alla distribuzione, fino all’utente finale.
Per leggere un codice marcato direttamente occorre utilizzare un lettore DPM.
Nella cattura di un codice DPM la qualità del lettore incide in modo determinante sulla sua capacità di acquisizione e decodifica.
I codici DPM hanno spesso poco contrasto, perché sono incisi direttamente sulla superficie del prodotto e possono essere ricoperti da sporco o grasso. Inoltre se la superficie è metallica può creare riflessioni sul lettore che disturbano l’acquisizione del codice.
Un buon lettore deve avere quindi una tolleranza ai codici con basso contrasto, essere dotato di algoritmi di ricostruzione di codici danneggiati o poco leggibili, avere un sistema di illuminazione flessibile e adattivo per decodificare i codici a barre più complessi e variabili in termini di dimensioni, qualità, metodo e superficie di marcatura.
Facciamo una breve panoramica sui modelli di lettori industriali DPM proposti dai più importanti costruttori di lettori: Datalogic, Zebra, Intermec by Honeywell
Datalogic POWERSCAN PD9530-DPM
Lo scanner PowerScan PD9530-DPM è un lettore manuale robusto di classe industriale, con tecnologia area imager, in grado di acquisire i codici realizzati con la tecnica a marcatura diretta DPM.
Datalogic Powerscan PD9530
La distanza tipica di lettura è da contatto fino a 4-5 cm, in funzione dalla tecnologia di marcatura utilizzata, della risoluzione del codice e dal tipo di materiale su cui è impresso il codice.
Lo scanner è inoltre capace di leggere codici a barre standard sia 1D che 2D stampati sulle etichette.
Il lettore viene prodotto anche nelle versioni cordless sia Bluetooth che a 433 MHz e 910 Mhz
Zebra DS3608-DP/DS3678-DP
Gli imager DS3608-DP (cablato) e DS3678-DP (cordless) consentono di catturare qualsiasi tipo di simbolo DPM oltre a codici a barre 1D/2D stampati.
CODICI 2D modelli DS3608 con cavo e DS3678 cordless
I codici DPM possono essere scansionati indipendentemente dalle dimensioni, dalla superficie, dal contrasto o densità e in qualunque modo siano stati realizzati.
I lettori DS3608 e DS3678 sono ingegnerizzati con una struttura ultra-rinforzata: sono a prova di polvere e acqua con classe di protezione IP67 , quindi tollerano getti d’acqua e possono persino rimanere immersi in acqua fino a 30 minuti.
Potete approfondire le caratteristiche tecniche al link
Il lettore SR61HD DPM si avvale di tecnologia ottica area imager per scansionare in modo affidabile marchiature DPM realizzate con punzonatura, incisione chimica, incisione al laser, stampo, intaglio e calco su diversi substrati.
Intermec sr61 DPM
Inoltre ha un’estrema rapidità nell’acquisizione di codici a barre standard. Lo scanner riesce a leggere marchiature sottilissime: fino a soli 0,076 mm per codici 1D e 0,127 mm per codici DataMatrix.
Funzionalità̀ integrate di elaborazione ne incrementano la versatilità:parsing dei dati, lettura multi-codice e cattura immagini/video.
Anche questo lettore ha una struttura robusta, idonea agli ambienti più ostili:’ protetto da un involucro impenetrabile e dotato di una tecnologia a stato solido che soddisfa abbondantemente gli standard industriali e militari
Potete approfondire le caratteristiche tecniche del lettore al link
Spesso le misure dell’etichetta e il confezionamento del rotolo non rispettano le specifiche perchè le dimensioni non vengono comunicate correttamente. Ogni stampante di etichette presenta determinate caratteristiche relative alle dimensione minima e massima dell’etichetta e al confezionamento del rotolo.
La larghezza e l’altezza si riferiscono al verso di uscita dalla stampante. Inoltre per un adeguato alloggiamento del rotolo all’interno della stampante è necessario conoscere il diametro interno ed esterno del rotolo.
Per qualsiasi approfondimento potete contattarci ai seguenti riferimenti
Un sistema di stampa ed applica di etichette adesive è una soluzione totalmente automatizzata per la stampa e l’applicazione di etichette su imballi e prodotti finiti.
Ogni ambiente di produzione/distribuzione presenta determinate caratteristiche: l’etichetta che identifica i prodotti ha una dimensione precisa, è costituita da un certo tipo di materiale e l’oggetto transita sulla linea con distanza, ingombri e velocità specifiche.
Applicatore di etichette
I sistemi di stampa ed applica sono soluzioni modulari, costituiti da un motore di stampa, da un gruppo di applicazione, da una parte elettronica per l’elaborazione del processo, più una serie di opzioni (svolgitore riavvolgitore, fotocellule, pistoni, piattelli…)
Progettare un applicatore di etichette richiede quindi una analisi dettagliata dei requisiti per elaborare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Vediamo alcuni punti essenziali per raccogliere un insieme di informazioni utili alla progettazione di un applicatore
INFORMAZIONI SULL’ETICHETTA
Dimensioni dell’etichetta
Materiale dell’etichetta
Posizione dell’etichetta (sopra, fronte, retro, lato dx, lato sx o ad angolo)
Applicatore di etichette
INFORMAZIONI SULL’OGGETTO DA ETICHETTARE
Tipo di oggetto da etichettare (collo, pallets, sacco, prodotto finito, astuccio, bottiglia, etc)
Sagoma del prodotto (piatto, tondo, conico, sferico)
Dimensioni e peso dell’oggetto da etichettare
INFORMAZIONI SULLA LINEA DI TRASPORTO
Applicazione in movimento o ad oggetto fermo
Tipologia della linea di trasporto (nastro o rulli);
Velocità di transizione (fissa o variabile)
Numero di pezzi al minuto da etichettare;
Distanza degli oggetti sulla linea trasportatrice;
linea di trasporto
CARATTERISTICHE FISICHE/AMBIENTALI
Caratteristiche ambientali del luogo d’installazione dell’applicatore (temperatura, umidità e polvere)
Distanza dell’applicatore dall’oggetto
Spazio disponibile nell’area dove verrà installato il sistema
Un ulteriore analisi è relativa alla definizione del ciclo operativo dell’applicatore:
Chi invia i dati per la stampa: PC o PLC?
Bisogna prevedere la presenza di una fotocellula per l’input di stampa?
Oppure c’è un PLC che si occupa dell’inizio del ciclo?
E’ necessario l’output di fine ciclo?
Valutazione della gestione degli errori: ad esempio fine carta, errore applicazione etichetta, errore invio dati di stampa.
TIPOLOGIE DI APPLICATORI
Ci sono diverse metodologie di applicazione dell’etichetta: a contatto con pistone, a getto d’aria più pistone, a braccetto, a tampone, a sfrido, ognuno con caratteristiche e modi operativi differenti per andare incontro alle diverse necessità di etichettatura.
In sintesi il ciclo automatico di stampa e applicazione di un’etichetta può essere interamente personalizzato quindi scegliere un partner tecnologico affidabile e tecnicamente preparato vi guiderà nella scelta della configurazione più idonea alle vostre esigenze
Puoi approfondire l’argomento sul nostro sito alla sezione applicatori:
La tracciabilità della produzione con le leggi vigenti è obbligatoria in quasi tutti i settori merceologici.
Marcatura su bottiglie in vetro
La tracciabilità del lotto e della data di scadenza in alcuni settori viene fatta con un marcatore a getto d’inchiostro
La scelta di una macchina con questa tecnologia non è semplice perché i costruttori di marcatori producono una vasta gamma di dispositivi con caratteristiche differenti.
Il marcatore è un investimento importante, risulta quindi fondamentale fare una analisi per individuare il prodotto adatto alle proprie esigenze.
Vediamo quali sono i requisiti fondamentali da valutare per scegliere il marcatore adatto alla propria applicazione.
Che cosa si deve stampare? codici a barre loghi e\o testi?
Stabilire l’altezza, la larghezza e numero di righe dell’area di stampa;
Quale è la superficie da stampare: imballo secondario o materia prima?
Tipologia del materiale da stampare (vetro, cartone, film, PVC, metallo, legno, pellicole flessibili, etc…);
Tipologia della linea di produzione;
Dimensioni della linea (larghezza);
Linea a velocità costante o variabile?
Velocità della linea;
Dimensione dell’oggetto da marcare;
Numero di pezzi al minuto;
Distanza dei pacchi sulla linea trasportatrice;
Caratteristiche ambientali del luogo d’installazione del marcatore: temperatura, umidità e polvere;
Modalità di stampa del marcatore: stand -alone, PLC o PC?
A nostro avviso sono tassative le prove di marcatura prima dell’acquisto per testare la qualità e resistenza della stampa.
Puoi approfondire l’argomento sul nostro sito alla sezione marcatori:
Un verificatore di codice a barre è uno strumento che garantisce la leggibilità e la qualità di un codice a barre o di un codice bidimensionale in conformità con gli standard di stampa (ISO/ANSI).
Molti clienti ci chiedono se è possibile utilizzare un lettore di codice a barre per verificare il codice.
La risposta è no.
L’uso di un scanner per la verifica ci garantirà solamente che quel codice sarà letto da quel particolare scanner utilizzato, un verificatore di codice ci assicurerà che la qualità del codice stampata sarà leggibile da qualsiasi lettore e che soddisfi i requisiti di qualità convenuti
Verificatori di codice a barre
Un codice a barre verificato garantisce una perfetta leggibilità e la massima accuratezza in tutta la catena di acquisizione automatica dei dati, a prescindere dal tipo di lettore che verrà utilizzato.
I lettori non sono tutti uguali, a seconda del modello l’ottica varia moltissimo, esistono dispositivi che leggono a contatto, a distanza media o lunga, lettori omnidirezionali, etc… Inoltre i lettori dei brand migliori sono dotati di un algoritmo di ricostruzione del codice e sono in grado di decodificare codici danneggiati o di scarsa qualità.
Quindi la decodifica del codice con un lettore NON ci garantirà che il codice letto con un preciso dispositivo verrà letto da un altro lettore.
Verificatore portatile
Un’indagine svolta dall’ Indicod-Ecr sulla qualità di lettura dei codici a barre alla barriera casse dei punti di vendita della Grande Distribuzione ha evidenziato problemi di lettura del codice a barre sul 20% delle transazioni in cassa.
I principali problemi riscontrati durante la stampa di un codice riguardano:
Qualità di stampa scarsa
Contenuto del codice non corretto
Struttura errata dei dati
Un verificatore controlla se il codice soddisfa una serie di parametri fondamentali affinchè la lettura abbia un esito positivo:
Contrasto del simbolo, cioè la differenza di riflettanza tra la barra più scura e lo spazio più chiaro. Il rispetto di tale requisito assume importanza rilevante soprattutto quando si stampa su uno sfondo colorato.
Anche quando si stampa su sfondo bianco può verificarsi che la stampa risulti troppo chiara a causa di una temperatura bassa della stampante o di un ribbon non appropriato al materiale in uso
Puoi approfondire l’argomento in questo articolo “Etichette: come ottenere un’ottima qualità di stampa”
Variazione della dimensione delle barre sia nere che bianche. Tale variazione deve rientrare entro certi limiti di tolleranza.
Dimensioni della Quit Zone, cioè la zona bianca all’inizio e alla fine del codice deve avere una certa misura. Quando non viene rispettata perché il layout dell’etichetta prevede dati troppo vicini al codice si ottiene una non leggibilità del codice
Presenza di macchie bianche nei codici o di macchie scure negli spazi bianchi può dare difetti di lettura
Modulazione degli elementi di larghezza ampia o ridotta sulla lunghezza del codice
Quando eseguire la verifica del codice a barre?
Normalmente la verifica viene fatta subito dopo la stampa e comunque prima che che il codice sia scansionato, in modo da evitare la distribuzione di prodotti con codici di qualità scadente che rendono tutto il sistema di acquisizione successivo inefficiente. Quindi la verifica deve affiancare il processo di stampa
Puoi approfondire l’argomento sul nostro sito alla sezione verificatori
I costruttori di stampanti di card ci offrono un’ampia scelta di modelli per la stampa di card. Le diverse opzioni di configurazione a disposizione per ciascun modello possono rendere la scelta un compito oneroso.
Vediamo quali sono le caratteristiche principali da valutare per selezionare la stampante adatta alle proprie esigenze
A colori o monocromatica?
Stabilire se dovete stampare a colori o solo nero è un requisito fondamentale che incide direttamente sul prezzo della stampante e sul costo del nastro di stampa
Stampa su singolo lato o su entrambi i lati?
Le stampanti dual side (stampa fronte-retro) automaticamente capovolgono la tessera e stampano sul retro. Anche questa è un’opzione che ha un costo pertanto se non è richiesta la stampa sul retro della tessera è superflua
Volume di stampa
stampante di card per volumi medio-alti
Stimare il volume medio di stampa è molto importante quando si sceglie la stampante.
Per medio-alti volumi di stampa investire su una stampante più robusta fa risparmiare nel tempo i costi di proprietà della stampante.
E’ consigliabile controllare la velocità di stampa, solitamente indicata come CPH (numero di card stampate per ora) e la capacità del feeder (cassetto di alimentazione di card sia in ingresso che in uscita). I modelli per grandi volumi di stampa sono dotati di feeder con capacità maggiore di 150 card e hanno velocità elevate in grado di incrementare la produttività e ridurre i tempi di attesa, specialmente se si devono elaborare contemporaneamente azioni di codifica, stampa e laminazione
Determinare il tipo di connessione
La stampante deve essere connessa ad un PC o in rete?
stampante di card Zebra
Le stampanti con connessione USB consentono di connettere la stampante al PC da cui verranno stampate le card. Per la connessione in rete è necessario acquistare una stampante con scheda Ethernet o WIFI
Stampate card neutre, con banda magnetica o smart card (dotate di chip)?
Stabilire il tipo di card che dovrete stampare è fondamentale per acquistare il modello adatto alle proprie esigenze attuali e future.
card
A seconda del modello le stampanti possono essere opzionate con codificatore di banda magnetica e/o codificatore di smart card. Verificare che le opzioni del codificatore di chip soddisfino i requisiti richiesti (codifica RFID UHF, Mifare, chip a contatto o senza contatto)
Laminazione
Il dispositivo di laminazione, presente in alcuni modelli, produce un sottile strato protettivo trasparente o oleografico sulla superficie della tessera garantendo la sicurezza delle card e prolungandone la durata. Opzione consigliata per tessere identificative ad alta sicurezza e documenti d’identità
Spessore e tipologia di materiale della card
Alcuni modelli supportano stampe su card di spessore che può variare da 10 a 30 mil e su materiali diversi (PVC, PET, POLICARBONATO, ABS) requisito importante se si deve stampare su card con superfici irregolari come quelle dotate di chip
Risoluzione
Una stampante con risoluzione 300 dpi ha una qualità di stampa eccellente stampando immagini di alta qualità. Per applicazioni particolari esistono modelli con risoluzioni di 600 dpi e tecnologia di stampa a ritrasferimento termico per la produzione di tessere di altissima definizione assicurando una stampa perfetta dei bordi della carta
Per maggiori informazioni sui modelli potete consultare la nostra sezione sulle stampanti di card
Come iniziare a utilizzare il codice a barre per i vostri prodotti
Una domanda molto frequente che ci viene posta è: “come posso iniziare a utilizzare il codice a barre per il magazzino o punto vendita?…”
Vi riassumo in pochissimi punti tutto quello che dovreste sapere e gli elementi fondamentali per iniziare a codificare ed inventariare i prodotti.
1. Software
In funzione della vostra attività, il cuore per monitorare i prodotti con esattezza ed efficienza, è il software dedicato per il magazzino o in alternativa per attività minori il gestionale aziendale.
Il requisito fondamentale del software è che l’anagrafica articoli abbia la gestione del codice a barre e includa le seguenti funzioni: creazione, stampa e gestione del codice a barre.
struttura del codice a barre GTIN
Le attività principali di un software di magazzino sono :
a) ricevimento merci
b) stoccaggio dei prodotti e relativa localizzazione
c) movimentazione dei prodotti cambiando ubicazione, sia per magazzini o per punti vendita dislocati in posizioni diverse
Tutti i prodotti dovranno essere etichettati con il codice a barre, se non è già presente dovete dotarvi di una stampante dedicata per etichette e stamparle dal vostro gestionale.
Le stampanti si dividono in due famiglie principali, in funzione della quantità di etichette da stampare giornalmente:
stampanti office per piccoli volumi di stampa
stampanti industriali per medio-grandi volumi di stampa
In questo articolo abbiamo creato una breve guida per aiutarti a scegliere la stampante più adatta alle tue esigenze.
Sul nostro sito trovi modelli sia desktop che midrange dei più noti costruttori di stampanti Zebra, Intermec, Toshiba, Datamax, etc…
3. Lettori di codici a barre e\o terminali portatili
L’acquisizione del codice a barre e la trasmissione al gestionale può essere svolta con dei lettori di codici a barre o terminali portatili in funzione al livello di automazione che volete ottenere e dal software gestionale che state utilizzando.
a) Lettori di codici a barre con cavo o wireless
Questo strumento scansiona il codice a barre e l’informazione in esso contenuta verrà trasmessa al PC collegato.
b) Terminali portatili dotati di schermo e tastiera
Questo strumento è molto utile perché l’operatore lavora in autonomia senza l’utilizzo del PC
Esistono due tipologie:
Terminali Batch: il programma risiedere sul terminale per tutte le attività descritte al punto 1 (sezione software ) e l’utente è tenuto a sincronizzare i dati tramite un PC a intervalli regolari.
Terminali Wireless: consentono alle informazioni di essere trasferite da e verso il software gestionale in tempo reale e assicurano che i dati siano sempre aggiornati.
Le stampanti a trasferimento termico utilizzano per la stampa su etichette in carta o materiale sintetico (poliestere, polipropilene, etc) un nastro chiamato ribbon, solitamente di colore nero.
Se vogliamo creare un’etichetta con sovrastampa di colore diverso dal nero, possiamo utilizzare ribbon colorati: ne esistono di diversi colori e sono disponibili nella composizione cera, cera-resina o resina
Se invece si ha la necessità di utilizzare un’etichetta con fondo colorato pieno è possibile utilizzare la funzione “REVERSE” del programma di stampa per creare un’etichetta con fondo colorato e sovrastampa dei dati in bianco, partendo da un’etichetta bianca.
Vediamo degli esempi grafici
Nel primo esempio abbiamo stampato un’etichetta in carta bianca con ribbon cera nero
etichetta bianca ribbon nero
Nel secondo esempio, sempre su carta bianca e ribbon nero, abbiamo stampato un’etichetta con fondo pieno nero e dati in contrasto bianco utilizzando la funzione “REVERSE”
etichetta nera
Nel terzo esempio abbiamo stampato sempre su carta bianca e ribbon nero, lasciando però il codice a barre stampato in nero, perché non tutti i lettori sono configurati per leggere un codice reverse, ovvero barre bianche su fondo nero
etichetta nera codice a barre con sfondo bianco
Nel quarto esempio abbiamo stampato su carta bianca con ribbon rosso.
etichetta stampata con ribbon rosso
Perché utilizzare etichette colorate:
Impatto grafico
Distinzione visiva dei colli
Identificazione differenziata dei semilavorati, materiali difettosi, etc