Il terminale Datalogic Falcon X3+ ha 3 livelli di reset: warm boot, cold boot e clean boot.
WARM BOOT
Il Warm Boot termina l’applicazione che non risponde, cancella i dati della RAM, ma conserva il file system. Il registro viene ripristinato dalla memoria se è disponibile una copia precedentemente salvata oppure viene riportato alle impostazioni di fabbrica.
Per eseguire un warm boot premere contemporaneamente i seguenti tasti
COLD BOOT
Il Cold Boot forza alla chiusura tutte le applicazioni aperte e rinizializza il sistema. Cancella tutti i dati della RAM, ma conserva il file system. Il registro viene ripristinato da una eventuale copia di backup oppure riportato alle impostazioni di fabbrica.
Per eseguire un cold boot procedere come segue:
Spegnere il Falcon premendo il tasto ON/OFF
Estrarre la batteria dal terminale
Premere e mantenere premuto il tasto SCAN mentre si preme il tasto RESET
Rimontare la batteria
Accendere il Terminale premendo il tasto ON/OFF
CLEAN BOOT
Il Clean Boot fa un reset completo del Falcon, quindi sia il registro che il file system vengono riportati alle impostazioni di fabbrica
Per procedere con il clean boot, eseguire i seguenti passi:
Eseguire un cold boot
Premere e mantenere premuti contemporaneamente i tasti 0 e ESC e quindi premere il tasto ON/OFF
A questo punto comparirà una finestra di dialogo: premere il tasto ENTER per confermare
Ci sono 3 metodi diversi per resettare un terminale Datalogic Memor X3
1.WARM BOOT
Il warm boot termina un’applicazione che non risponde e cancella i dati della RAM, ma conserva sia il file system che il registro di sistema.
Per eseguire un WARM BOOT, bisogna premere simultaneamente i tasti Power e ESC
2. COLD BOOT
Il cold boot è un reset completo del Memor, forza tutte le applicazioni alla chiusura, cancella i dati nella RAM e i file non residenti sulla flash. Il registro viene ripristinato dalla memoria permanente se è stata precedentemente salvata una copia, altrimenti ritorna alle impostazioni di fabbrica.
Quando eseguire un cold boot?
Procedere con un cold boot quando il sistema operativo si blocca e il warm boot non è riuscito a ripristinare il funzionamento del terminale.
Per eseguire il cold boot premere contemporaneamente i tasti ESC, ENTER e POWER
3. CLEAN BOOT
Il clean boot è un cold boot che riporta il Memor alle impostazioni di fabbrica, quindi sia il registro che i file di sistema vengono ripristinati al “facory default”.
ATTENZIONE: con il clean boot andranno perse tutte le applicazioni e i dati memorizzati nella memoria FLASH.
Al riavvio del terminale il sistema chiederà di calibrare lo schermo.
Per eseguire un Clean Boot procedere con i seguenti passi:
Eseguire un Cold Boot (come spiegato nel punto 2)
Appena lo schermo diventa nero, rilasciare rapidamente tutti e tre i tasti premuti nel cold boot
Premere i pulsanti ESC e 0 finchè non compare la finestra di conferma del Clean Boot
Rilasciare i tasti ESC e 0
Premere il tasto 1 per procedere con il Clean Boot. Altrimenti premere 0 per annullare il Clean Boot e procedere con l’esecuzione del Cold Boot
Se devi acquistare una stampante di card è facile confondersi tra i termini relativi alla tecnologia di stampa.
Le stampanti di card implementano due diverse tecnologie di stampa:
> stampa a sublimazione
> stampa a ritrasferimento
Facciamo chiarezza fra le differenze esistenti tra le due tecnologie per poter scegliere la soluzione più idonea alle proprie esigenze di stampa, ma anche di badget.
Le differenze nel processo di stampa creano differenze visibili sull’aspetto finale della carta e quindi è fondamentale fare delle valutazioni preliminari sul tipo di card che vogliamo stampare.
La tecnologia a sublimazione (Direct-to-card) è il metodo più comune adottato dalle stampanti di card di fascia economica.
Le stampanti a sublimazione utilizzano il calore della testina per fondere l’inchiostro della cartuccia direttamente sulla superficie plastica della card.
Con il processo di sublimazione del colore non si avrà una copertura completa della card, ma ci sarà sempre un piccolo bordo bianco lungo il perimetro della carta.
Questo metodo di stampa produce carte di buona qualità, è un processo veloce e il costo di stampa per card è inferiore rispetto alla tecnologia a ritrasferimento.
Riassumendo, i vantaggi principali della stampa a sublimazione:
Economica
Veloce
Qualità medio-buona
Sono la soluzione ideale per card con codici a barre, testi e una grafica semplice (come un logo)
STAMPA A RITRASFERIMENTO
Il metodo a ritrasferimento è una tecnologia di stampa di fascia alta. Produce carte nitide, con colori vivaci ad alta definizione.
La stampa a ritrasferimento è un processo in due fasi: il layout della card viene prima stampato su un film trasparente. Successivamente il film viene fuso termicamente sulla superficie della carta. Questo processo in due fasi produce card ad una velocità leggermente inferiore rispetto al metodo a sublimazione, ma offre una qualità di stampa eccellente.
I principali vantaggi offerti dalla stampa a ritrasferimento sono:
Qualità fotografica dell’immagine
Possibilità di stampare su card con superfici non omogenee, come ad esempio le smart card
Stampa da bordo a bordo, sull’intera superficie della card, a differenza delle stampanti a sublimazione che lasciano un bordo bianco lungo i contorni della card
Possibilità di stampare su card in PVC e non in PVC, a differenza delle stampanti per card a tecnologia diretta, che richiedono una superficie porosa per la sublimazione, disponibile soltanto nelle card in PVC
Card più durature e resistenti alle abrasioni
La stampa a ritrasferimento allunga la durata del ciclo di vita della testina della stampante, perché la testina non tocca mai la carta durante il processo di stampa.
Le stampanti a ritrasferimento sono più costose rispetto alle stampanti a sublimazione e inoltre, il costo di stampa della singola card è più elevato a causa del film aggiuntivo che viene utilizzato nel processo di stampa.
Il processo di stampa a ritrasferimento rappresenta la soluzione ideale per le aziende che devono stampare fotografie e hanno esigenze di standard grafici più elevati rispetto alla media
Se vuoi approfondire i modelli di stampanti id card, vai sul nostro sito alla sezione STAMPANTI DI CARD
Z-Perform 1000T: etichetta in carta a trasferimento termico a basso costo con adesivo permanente. Si stampa con nastro cera
Applicazioni: Etichettatura di materiale per packaging; etichettatura di conformità; etichettatura di semilavorati
Z-Perform 1000T Removable: etichetta in carta a trasferimento termico a basso costo con adesivo rimovibile. Si stampa con nastro cera
Applicazioni: etichettatura semilavorati. Si stampa con nastro cera
Z-Select 2000T: etichetta in carta speciale con adesivo permanente. Offre una qualità di stampa eccezionale. Si stampa a trasferimento termico con nastro cera
Applicazioni: Etichettatura di materiale per packaging; etichettatura di conformità; etichettatura di semilavorati
Z-Select 2000T Removable: etichetta in carta speciale con adesivo rimovibile. Offre una qualità di stampa eccezionale. Si stampa a trasferimento termico con nastro cera o cera-resina per una lunga durata nel tempo. La temperatura di servizio va da – 30°C a + 90°C
Applicazioni: etichettatura semilavorati
8000T Semi-Gloss Deep Freeze: etichetta in carta semilucida con adesivo permanente resistente al congelamento. L’adesivo per basse temperature può essere applicato fino a -25°C. LA temperatura di servizio va da – 70 a + 70 °C.
Si stampa a trasferimento termico con nastro cera o cera-resina
Applicazioni: Etichettatura per la conservazione a basse temperature di prodotti congelati
8000T All-Temp: etichetta in carta con adesivo permanente resistente ad un ampio intervallo di temperature da -40 a + 93°C
Si stampa a trasferimento termico con nastro cera o cera-resina
Applicazioni: Etichettatura di materiale per packaging; etichettatura di conformità; etichettatura di semilavorati, ideale per applicazioni soggette a temperature variabili
ETICHETTE IN MATERIALE SINTETICO
PolyE 3000T Gloss: etichetta in polietilene bianca lucida. Offre una straordinaria resistenza ai graffi. Stampa a trasferimento termico con nastro resina. Temperatura di servizio da -10 a + 60°C
Applicazioni: etichettatura di prodotti semilavorati e che richiedono una stampa resistente nel tempo
Z-Ultimate 3000T White/Silver/Clear: etichetta in poliestere disponibile in 3 diversi colori bianca, argento o trasparente. L’adesivo è permanente e ha un range di temperatura di esercizio da -40 a + 150 °C. Si stampa a trasferimento termico con nastro resina
Applicazioni: tracciabilità dei nei, etichettatura di componenti e circuiti stampati, etichettatura settore automobilistico, etichettatura per prodotti esposti all’esterno
Z-Ultimate 3000T High-Tack: etichetta in poliestere bianca lucida con adesivo permanente ad alta tenuta per applicazione su una vasta gamma di materiali, anche con superfici irregolari. Temperatura di esercizio da -40 a + 150 °C. Si stampa a trasferimento termico con nastro resina
Applicazioni: Etichettatura di superfici difficili nel settore dell’elettronica, ad esempio componenti dipinti e parti in plastica di forma irregolare
Z-Extreme 4000T White: etichetta in poliestere bianco con adesivo permanente. Offre una straordinaria resistenza agli agenti chimici. Temperatura di esercizio da -40 a + 150 °C. Si stampa a trasferimento termico con nastro resina
Applicazioni: Etichettatura di componenti, etichettatura di classificazione
Z-Extreme 5000T White/Silver: etichetta in poliestere bianco o argento con adesivo permanente. Offre un eccellente resistenza agli agenti chimici. Temperatura di esercizio da -40 a + 150 °C. Si stampa a trasferimento termico con nastro resina
Applicazioni: Etichette per automobili e per semilavorati resistenti agli agenti chimici
Z-Supreme 3000T White: etichetta in poliammide bianca lucida con adesivo resistente alle alte temperature e ai solventi. Temperatura di esercizio da -40 a + 350 °C. Si stampa a trasferimento termico con nastro resina
Applicazioni: etichettatura industriale ad alte temperature
Z-Supreme 4000T White: etichetta in poliammide bianca lucida con adesivo resistente a temperature elevatissime e ai solventi. Temperatura di esercizio da -40 a + 575 °C. Si stampa a trasferimento termico con nastro resina
Applicazioni: etichettatura industriale ad altissime temperature
8000T Z-Destruct PE: etichetta in polietilene bianco con strato superiore distruttibile e adesivo aggressivo antimanomissione. Temperatura di esercizio da -40 a + 90 °C. Si stampa a trasferimento termico con nastro resina.
Applicazioni: etichette di garanzia, etichette antimanomissione
Il 28 dicembre 2015 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il Decreto del Ministero della Salute sulle “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”
Il nuovo decreto, strutturato in allegati tecnici per facilitare il tempestivo adeguamento della norma al progresso tecnico-scientifico in materia trasfusionale, allinea la medicina trasfusionale italiana agli standard di qualità e sicurezza internazionali e uniforma l’operatività delle strutture trasfusionali
Per garantire un elevato livello di sicurezza della trasfusione tra le varie procedure è stato introdotto anche l’utilizzo di braccialetti identificativi per tutti i pazienti candidati a terapia trasfusionale in regime di ricovero ed ambulatoriale.
I dati obbligatori da riportare sugli appositi braccialetti identificativi sono: cognome, nome, data di nascita, sesso.
La soluzione più efficace da un punto di vista operativo e funzionale per la stampa di braccialetti identificativi del paziente è la stampante Zebra HC100.
E’ una soluzione unica per la stampa di braccialetti, intuitiva da utilizzare grazie ad apposite cartucce di braccialetti da inserire velocemente nella stampante.
La stampante è stata progettata per consentire una facile pulizia con disinfettanti per uso ospedaliero
La stampante ha una risoluzione di 300 dpi e può stampare con tecnologia termica diretta codici a barre, testo e grafica.
Si calibra istantaneamente all’inserimento della cartuccia di braccialetti, senza spreco di materiale di consumo
Ha dimensioni contenute per adattarsi anche agli ambienti di lavoro più ristretti.
La funzione di caricamento semplificato non richiede alcuna interazione da parte dell’utente evitando qualsiasi tipo di complicazione operativa.
E’ dotata di varie interfacce di comunicazione, USB, seriale, opzionalmente Ethernet o WIFI.
Zebra offre una gamma completa di braccialetti per il settore sanitario, disponibili in diversi materiali, colori e dimensioni per adulti, bambini e neonati.
I braccialetti possono avere chiusura a clip o adesiva.
La stampa resiste ad acqua, saponi, alcol e altri solventi comuni che si trovano nel settore sanitario.
Puoi approfondire modelli e materiali dei braccialetti Zebra al seguente articolo
I bollini, strumento di garanzia dell’autenticità dei medicinali in commercio in Italia, contengono le informazioni essenziali per l’identificazione di un medicinale e la tracciabilità di ciascuna confezione.
I bollini farmaceutici conformi al decreto del Ministro della Sanità 2 agosto 2001 consentono l’acquisizione di due informazioni, sintetizzate in due “codici a barre”:
il codice AIC (codice identificativo dei medicinali ad uso umano, attribuito dall’Agenzia Italiana del Farmaco). Il codice AIC appartiene alla famiglia CODICE 39, con sistema di numerazione in base 32
il codice progressivo che identifica la confezione del medicinale codificato con la famiglia interleaved 2 di 5 (assegnato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che stampa i bollini).
Con il nuovo decreto del Ministro della Salute del 30 maggio 2014, che modifica il decreto del Ministro della Sanità 2 agosto 2001, sul bollino è previsto un terzo codice bidimensionale, il Data Matrix, che riassume le informazioni presenti negli altri due in un unico codice.
Leggendo con un lettore 2D questo terzo codice, si acquisiscono con un’unica scansione le stesse informazioni lette attraverso la scansione dei due codici a barre distinti, semplificando quindi l’operazione di lettura.
Resta inteso che nel nuovo bollino il terzo codice convive con gli altri due, che comunque restano leggibili separatamente. Pertanto, sarà possibile acquisire le informazioni (codice AIC e numero progressivo) sia attraverso la lettura di due codici distinti, sia attraverso la scansione del codice Data Matrix
Come configurare un lettore di codice a barre per la corretta lettura del bollino farmaceutico?
In un lettore di codici a barre monodimensionale devono essere abilitati, tramite opportuna procedura di configurazione del lettore, le due famiglie di codici:
Codice 32 o Codice Farmaceutico per abilitare la lettura del codice AIC
Interleaved 2 di 5 per abilitare la lettura del codice progressivo della confezione, impostando la lunghezza minima e massima del codice pari a 10 per non avere letture errate.
La procedura per entrare in modalità di configurazione del lettore dipende dalla marca e dal modello del lettore scelto, ma i passi fondamentali sono l’abilitazione delle 2 famiglie indicate
Se invece vuoi leggere sia i due codici a barre, sia il codice bidimensionale Data Matrix presente sulla fustella del farmaco, devi optare per un modello di lettore bidimensionale, che permette la scansione sia dei due codici a barre lineari che del Datamatrix
Anche per chi possiede un lettore bidimensionale i passi essenziali per la configurazione sono i medesimi
Abilitare il Codice 32 o Codice Farmaceutico per abilitare la lettura del codice AIC
Abilitare l’Interleaved 2 di 5 per abilitare la lettura del codice progressivo della confezione
Il codice Data Matrix in un lettore 2D è solitamente abilitato di default
Per quanto riguarda la scelta del lettore consigliamo di selezionare un lettore di un brand conosciuto come Honeywell,Zebra, Datalogic perché le grandi case costruttrici mettono a disposizione dell’utente manuali e tool di configurazione software semplici e veloci.
Come puoi vedere in questo video “ LETTURA BOLLINO FARMACEUTICO “abbiamo configurato un lettore bidimensionale per leggere con un’unica scansione i 2 codici a barre monodimensionali
L’impiego di terminali veicolari per le operazioni di magazzino migliora l’efficienza del processo logistico, riduce gli errori, assicura un’accurata tracciabilità e ottimizza i tempi di lavoro.
L’adozione del codice a barre per tracciare le operazioni di movimentazione e lo stoccaggio dei pallet e dei prodotti presenti in un magazzino garantisce un sistema di controllo logistico automatizzato privo di errori durante le fasi di picking , stoccaggio merce e spedizione
I terminali veicolari sono progettati con una forma compatta ed estremamente robusta, sono dotati di molteplici funzionalità, dalle ultime tecnologia radio, all’integrazione con diversi moduli o dispositivi di lettura di codici sia 1D che 2D, supportano l’interfacciamento Bluetooth con le periferiche e rappresentano lo strumento ideale per applicazioni di magazzino, ambienti di produzione e distribuzione, per il settore dei trasporti
VANTAGGI NELL’UTILIZZO DI TERMINALI VEICOLARI
I computer veicolari sono progettati sia per ambienti interni che esterni, sono ingegnerizzati per resistere a condizioni di lavoro impegnative e alle situazioni climatiche più esigenti .
Per temperature estremamente basse degli ambienti di stoccaggio freddi e delle celle frigorifere possono essere dotati di un sistema di sbrinamento dello schermo e di riscaldamento per l’elettronica del dispositivo.
I display sono di grandi dimensioni per una corretta visualizzazione di tutte le informazioni e più luminosi per consentire una nitida visualizzazione dei dati anche all’aperto
Le impostazioni di gestione dell’alimentazione eliminano il rischio di scaricare le batterie del veicolo, evitando così le conseguenti perdite di produttività.
Sono dotati di tasti programmabili che semplificano le operazioni più complesse, touchscreen sostituibili e tastiera utilizzabile anche con guanti spessi.
Sono attrezzati con numerosi accessori per consentire un montaggio veloce e sicuro su muletto, camion, carrello elevatore o qualsiasi altro veicolo industriale, garantendo l’accesso alle informazioni aziendali durante il movimento
Il terminale veicolare indica al conducente del muletto o carrello elevatore in tempo reale quali sono gli elementi da prelevare
Il terminale traccia in tempo reale la movimentazione dei prodotti all’interno del magazzino
L’accuratezza delle informazioni sul posizionamento dei prodotti elimina l’errore umano di prelievo dell’elemento sbagliato
Un computer veicolare può confermare immediatamente che il prodotto venga spostato sul camion giusto per la spedizione
I veicolari, attraverso la rete WIFI, possono accedere al gestionale aziendale stabilendo un “ufficio virtuale” direttamente sul veicolo
TERMINALI VEICOLARI O TABLET?
Una distinzione fondamentale tra un tablet ed un computer veicolare appositamente progettato per i carrelli o i muletti è la resistenza alle vibrazioni e agli urti. Questa caratteristica non è visibile ad occhio nudo, ma certamente i suoi effetti sono misurabili sulla durata del dispositivo. I computer montati su veicoli sono soggetti a continue vibrazioni che logorano i componenti interni se non adeguatamente protetti.
Accessori e protezioni per il montaggio su veicolo non forniscono un’adeguata protezione del computer che può non essere abbastanza robusto per una durata a lungo termine.
Un’altra considerazione sul montaggio deve essere analizzata nelle situazioni in cui i computer devono essere frequentemente rimossi dal muletto per l’utilizzo di operazioni a terra. La continua rimozione a lungo termine può danneggiare i connettori se non sono stati progettati appositamente per queste operazioni
I computer veicolari sono utilizzati per accedere al WMS aziendale o ad altre applicazioni. L’input dei dati viene fatto in diversi modi: scansione di codici a barre, lettori RFID, sistemi vocali e tastiere e frequentemente utilizzano l’emulazione terminale per accedere ai propri sistemi aziendali. Sono dotati di sistemi di gestione di varie periferiche e comunicazioni wireless che supportano qualsiasi interfacciamento. Un tablet come svolgerebbe lo stesso lavoro? Come si interfaccerebbe con tutti i dispositivi di input e con i gestionali aziendali?
Certamente non come un computer veicolare. Supportare diversi dispositivi di input (lettori, RFID, tastiere) significa avere a disposizione varie porte d’interfaccia e riconoscere e processare i dati d’ingresso adeguatamente. I computer veicolari hanno il supporto nativo per i lettori di codici a barre, per lettori RFID, per i sistemi VOICE, per la tastiera, mentre i tablet hanno bisogno di driver e software supplementari per il riconoscimento e la configurazione delle varie periferiche di input.
I terminali veicolari sono ottimizzati per i lavoratori che eseguono la maggior parte delle attività sul veicolo, mentre i tablet sono indicati per operazioni sul campo, nei negozi, negli ambienti office
Se sei interessato ad approfondire i modelli di terminali veicolari vai sulla sezione del nostro sito Terminali veicolari
I motivi per cui un lettore di codice a barre non riesce a decodificare un codice possono essere innumerevoli, ma i più frequenti sono correlati ad errori di stampa del codice, errata struttura dei dati, lettore non correttamente configurato.
Spesso un codice non decodificato da un lettore induce a ipotizzare che la causa sia un malfunzionamento del lettore. In diversi casi è una stampa di scarsa qualità che non consente la decodifica del codice.
Analizziamo i più comuni errori di stampa che rendono il codice non leggibile dai lettori di codice a barre.
CODICE A BARRE STAMPATO TROPPO VICINO AL BORDO DELL’ETICHETTA
I codici a barre richiedono delle quiet zone, ovvero delle zone bianche a destra e a sinistra del codice. La quiet zone dovrebbe essere almeno dieci volte più larga della barra più stretta. Se questo requisito non è rispettato il lettore non riesce a decodificare il codice.
SOLUZIONE: progettare il layout dell’etichetta posizionando il codice in modo che siano rispettate le quiet zone
NEL CODICE E’ PRESENTE UNA LINEA BIANCA ORIZZONTALE O VERTICALE
La presenza di una o più linee sottili bianche che attraversano il codice può generare un errore nella lettura. Linee sottili bianche orizzontali o verticali solitamente indicano la presenza di dot rotti della testina della stampante
SOLUZIONE: cambiare la testina della stampante
DIMENSIONE NON CORRETTA DELLE BARRE CHE RISULTANO TROPPO RAVVICINATE O TROPPO LARGHE
Ogni simbologia di codice è stato progettata secondo uno specifico insieme di regole che stabilisce non solo la codifica (testo trasformato in barre), ma definisce anche le dimensioni delle barre, la distanza tra esse, la dimensione del testo leggibile, le proporzioni e la dimensione complessiva del simbolo utilizzato.
Le barre e gli spazi di un barcode possono avere una certa tolleranza, ma il guadagno o la perdita di larghezza del codice deve comunque rispettare l’insieme di regole della simbologia utilizzata.
CONSIGLIO: se si deve alterare la grandezza del codice non è opportuno ridimensionarlo liberamente ma è preferibile generarlo nuovamente della dimensione necessaria
STAMPA CON POCO CONTRASTO O CON UNA SCELTA ERRATA DEI COLORI
Uno scarso contrasto tra codice e colore dell’etichetta o del materiale sui cui viene stampato il codice può comportare un fallimento della decodifica.
Anche alcune combinazioni di colori possono rendere il codice non leggibile: codice a barre stampato in rosso su sfondo bianco oppure codice a barre rosso su sfondo verde possono produrre errori di lettura.
Anche i codici stampati su superfici riflettenti o substrati metallici possono causare problemi.
SOLUZIONE: la soluzione migliore è sempre stampare un codice nero su sfondo bianco. Qualora non fosse possibile è raccomandabile effettuare dei test di lettura o utilizzare dei verificatori di codici a barre
Solitamente l’acquisto di un marcatore a getto d’inchiostro viene valutato quando i volumi di stampa sono elevati e l’azienda è dotata di una o più linee di produzione.
Quale è la soluzione per le piccole e medie aziende con volumi di produzione bassi? Esiste una soluzione a costo contenuto che possa rispondere ad esigenze di marcatura su dimensione artigianale?
Il marcatore manuale è la soluzione.
Il marcatore manuale consente la stampa a getto d’inchiostro in mobilità ed autonomamente in quanto è alimentato da batterie ricaricabili di grande capacità con ciclo operativo di 6/8 ore
Vantaggi di un marcatore manuale:
Costo contenuto
Installazione semplice e veloce
Alta qualità di stampa
Marcatura in mobilità su oggetti ingombranti
Stampa su superfici porose, semi- porose e non porose
Stampa di codici a barre, caratteri alfanumerici, loghi, data/ora, data di scadenza, lotto, contatori, etc…
Facilità di configurazione e creazione dei messaggi da stampare
Possibilità di creare, salvare e stampare messaggi ovunque e in qualsiasi momento.
La sicurezza alimentare è fondamentale per il nostro benessere: attraverso l’etichettatura il produttore fornisce una corretta e trasparente informazione al consumatore.
Tutta la catena alimentare, dalla produzione alla trasformazione, fino alla distribuzione e vendita degli alimenti, deve garantire il rispetto di una serie di misure previste dalle normative vigenti che preservino la qualità del cibo garantendo al tempo stesso la nostra salute.
I prodotti ittici della pesca e dell’acquacoltura freschi, refrigerati e congelati posti in vendita al dettaglio per il consumo finale debbono essere etichettati con una serie di informazioni obbligatorie per garantire la tracciabilità e la rintracciabilità in tutta la filiera ittica
Vediamo quali sono le informazioni obbligatorie che disciplinano la tracciabilità del prodotto ittico, dal momento della cattura alla prima vendita
Denominazione commerciale e nome scientifico della specie
Tutti i prodotti ittici devono essere commercializzati con un’appropriata identificazione ovvero la DENOMINAZIONE OBBLIGATORIA IN LINGUA ITALIANA accompagnata dal NOME SCIENTIFICO
Metodo di produzione
Deve essere indicato il metodo di produzione: ad esempio “pescato in mare…” oppure ” allevato…”
Per i miscugli di specie identiche ottenute con metodi di produzione diversi occorre indicare il metodo di produzione di ogni partita
Zona di cattura e paese di produzione
Deve essere indicata la zona dove è stato catturato il pesce
Per il pesce allevato deve essere indicato il paese di produzione
Per i miscugli di specie identiche catturate in zone di cattura diverse o raccolte in paesi di allevamento differenti si devono indicare almeno la zona della partita con quantità maggiore e deve essere indicato che i prodotti provengono da zone/ diverse
NotaLa zona di cattura non è più indicata con un codice alfanumerico (es. Zona FAO n 18) ma con la denominazione per esteso della zona di cattura (es Mar Artico), per renderla più comprensibile al consumatore.
Attrezzi da pesca
Per il pesce selvatico si devono indicare gli attrezzi da pesca utilizzati per la cattura: ad esempio «sciabiche», «reti da traino», «reti da imbrocco e reti analoghe», «reti da circuizione e reti da raccolta», «ami e palangari», «draghe» e «nasse e trappole».
Per i miscugli di specie identiche catturate utilizzando categorie di attrezzi da pesca diversi devono essere indicati gli attrezzi utilizzati per ogni partita.
Pesce scongelato
L’etichetta deve indicare se il prodotto è stato scongelato.
Inoltre sull’etichetta deve essere indicato il Termine minimo di conservazione/data di scadenza
Allergeni
Per i prodotti preimballati deve comparire un riferimento chiaro degli eventuali allergeni. Tale riferimento deve essere evidenziato attraverso un tipo di carattere chiaramente distinto dagli altri ingredienti elencati, per esempio per stile o colore di sfondo.
Per i prodotti non preimballati le informazioni sugli allergeni sono ugualmente obbligatorie
Requisiti aggiuntivi per i prodotti preimballati
Le informazioni di seguito riportate devono essere fornite per i prodotti preimballati in aggiunta a quelle sopra citate:
Elenco degli ingredienti:
Accanto alla dicitura «ingredienti» va riportato un elenco di tutti gli ingredienti in ordine decrescente di peso.
Quantità degli ingredienti:
Va espressa in percentuale.
Quantità netta (peso netto):
Va espressa in grammi o chilogrammi.
Va anche indicato il peso netto sgocciolato dell’alimento quando un alimento è presentato in un liquido di copertura (anche congelato o surgelato).
Condizioni di conservazione e impiego:
Occorre indicare le eventuali condizioni particolari di conservazione e/o le condizioni d’impiego.
Il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare:
Occorre indicare il nome e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare responsabile delle informazioni sugli alimenti e con il cui nome viene commercializzato il prodotto.
Se tale operatore non è stabilito nell’UE, vanno indicati il nome e l’indirizzo dell’importatore.
Paese d’origine o luogo di provenienza:
Tale indicazione è obbligatoria nel caso in cui la sua omissione possa indurre in errore il consumatore.
Dichiarazione nutrizionale (dal 13 dicembre 2016):
La dichiarazione include il valore energetico e la quantità di grassi, grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale per 100 g o 100 ml. Possono figurarvi anche le vitamine, i minerali e altri nutrienti specificati.
Tali valori possono inoltre essere espressi «per porzione» o come percentuale dell’«assunzione di riferimento».
I prodotti non trasformati che comprendono un solo ingrediente o una sola categoria di ingredienti sono esenti.
Data di congelamento o data di primo congelamento:
Questo requisito si applica unicamente ai prodotti non trasformati.
La data va indicata come segue: «Congelato il giorno/ mese/anno».
Acqua aggiunta:
L’acqua aggiunta va indicata nell’elenco degli ingredienti
Proteine aggiunte provenienti da altre specie animali:
La denominazione dell’alimento deve recare l’indicazione della presenza di proteine aggiunte e della loro origine animale.
Pesce ricomposto:
I prodotti che possono sembrare costituiti da un unico pezzo di pesce ma che in realtà sono frutto dell’unione di diverse parti legate insieme grazie ad altri ingredienti, tra cui additivi ed enzimi alimentari oppure con altri sistemi, devono indicarlo.
L’operatore è tenuto a utilizzare il termine «pesce ricomposto».
Contrassegno di identificazione:
Il nome del paese, il numero di riconoscimento dello stabilimento di produzione e il marchio CE, o la sua traduzione in altre lingue dell’UE, devono figurare quando l’alimento è prodotto nell’UE.
Per i prodotti importati sono obbligatori soltanto il nome del paese e il numero di riconoscimento dello stabilimento di produzione.
Modalità di presentazione delle informazioni obbligatorie ai consumatori
Le informazioni obbligatorie devono essere rese disponibili e facilmente accessibili.
Sui prodotti preimballati appaiono direttamente sull’imballaggio o su un’etichetta a esso apposta.
Per i prodotti non preimballati disciplinati dal regolamento OCM le informazioni possono essere fornite in vari modi, ad esempio su etichette, cartelloni, poster e simili.
Le informazioni sono apposte in un punto evidente in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed eventualmente indelebili.
Esse non sono in alcun modo nascoste, oscurate, limitate o separate da altre indicazioni scritte o grafiche o altri elementi suscettibili di interferire.
Le informazioni devono essere stampate sull’imballaggio o sull’etichetta in modo da assicurare chiara leggibilità, in caratteri la cui parte mediana (altezza della x) è pari o superiore a 1,2 mm.
Nel caso di imballaggi o contenitori la cui superficie maggiore misura meno di 80 cm2, l’altezza della x della dimensione dei caratteri è pari o superiore a 0,9 mm.
La denominazione completa dell’alimento e il peso netto devono comparire nello stesso campo visivo