Il software ZebraDesigner offre una funzione molto utile per creare etichette esteticamente piacevoli e con messaggi comunicativi: la funzione INVERSE.
La stampa a trasferimento termico ha numerosi vantaggi, con l’unico limite di essere una metodologia di stampa monocromatica.
Per spezzare la monotonia di un’etichetta stampata con un unico colore (il colore del ribbon utilizzato per eseguire il trasferimento termico) ci viene in aiuto il processo di stampa in reverse
La funzione INVERSE consente la creazione di una zona negativa di qualsiasi dimensione sul layout della nostra etichetta.
Rappresentiamo con un esempio visivo il valore aggiunto realizzato con questa funzione.
Realizziamo il layout della nostra etichetta con testo immagini e forme come in figura
A questo punto clicchiamo sullo strumento Inverso e tracciamo un’area intorno al testo che vogliamo evidenziare: il risultato sarà l’inversione del colore di tutti gli oggetti sottostanti la casella di inversione
Possiamo creare diverse zone di inversione all’interno dell’etichetta. Ogni zona di inversione può essere ridimensionata a piacere attraverso i cursori di ridimensionamento posizionati sul perimetro della casella di inversione
È possibile creare una zona di inversione anche su un’immagine, come in figura
Questa funzione è utile per evidenziare informazioni dell’etichetta che devono essere messe in risalto:
etichette scaffale per evidenziare l’ubicazione
etichette spedizione per evidenziare il destinatario o il codice spedizione
nel mondo retail per evidenziare prezzi, sconti o promozioni o per realizzare etichette originali e con un efficace impatto visivo
in ambienti di produzione per mettere in risalto i dati più significativi
ATTENZIONE ad utilizzare la funzione Inverse sui codici a barre perché i lettori per decodificare un codice stampato in reverse necessitano di un’opportuna programmazione
È possibile utilizzare la porta USB per collegare una tastiera alla stampante ed immettere i dati variabili delle etichette memorizzate senza l’uso del PC.
Questo elimina la necessità di lavorare collegati ad un computer e utilizzare la stampante in modalità stand-alone: è un’opportunità conveniente e veloce quando l’etichetta è costituita per la maggior parte da dati fissi e pochi campi variabili.
È fondamentale che i file delle etichette che si desidera stampare siano state precedentemente memorizzate nella ZT400
Vediamo quale è la procedura per stampare stand- alone con una tastiera collegata alla porta USB della stampante
Dal menù della stampante accedere alla sezione Strumenti. All’interno della sezione Strumenti, scorrere fino alla voce “Print Station”. Se sono state precaricate, verranno visualizzate le etichette memorizzate all’interno della stampante
Selezionare il file che si desidera aprire. A questo punto, sul pannello LCD della stampante, verrà richiesto di immettere il primo campo di dati variabile. Inserire i dati attraverso la tastiera e confermare premendo il tasto per passare allo step successivo
Se nell’etichetta ci sono più campi che richiedono l’immissione di dati variabili, inserire i valori richiesti e premere il trattino destro sotto l’LCD per andare avanti o “DONE” (FATTO) se abbiamo terminato l’inserimento.
Una volta che tutti i campi variabili sono stai riempiti verrà richiesta la quantità di etichette che si desidera stampare. Immettere la quantità e premere nuovamente il trattino destro (GO) per stampare le etichette.
In questo articolo voglio mettere a confronto tre stampanti di etichette industriali con larghezza di stampa 4″ (104 mm), leader del settore:
Zebra ZT410
Toshiba B-EX4T1
Intermec PM 43
La configurazione scelta è con risoluzione standard a 203 dpi.
Zebra ZT410
È una stampante molto performante e forse la più conosciuta rispetto alla concorrenza.
La Serie ZT400 offre diversi miglioramenti rispetto alla serie precedente ZM400 in termini di velocità di stampa, opzioni di connettività e strumenti di gestione e supporto.
Presenta caratteristiche eccelse in termini di potenza di elaborazione e di memoria disponibile all’utente.
Le opzioni di gestione dei supporti installabili dall’utente permettono di personalizzare la stampante in funzione delle esigenze immediate e future
La possibilità di sostituire la testina di stampa e il rullo direttamente sul posto senza l’ausilio di strumenti evita di interrompere il funzionamento della stampante.
L’ambiente Link-OS di Zebra, un sistema operativo innovativo, facilita l’integrazione, la gestione e la manutenzione di queste stampanti da qualunque parte del mondo.
Stampante molto affidabile e idonea per elevatissimi volumi di stampa, poiché utilizza nastri di stampa fino a 800 mt.
È completamente modulare e tutti gli accessori aggiuntivi è possibile installarli in un secondo momento.
Rispetto la concorrenza utilizza una testina Near edge e quindi può stampare solo con nastri cera-resina o resina e questo può incidere sul costo stampa
Tra queste tre modelli mid-range è l’unica ad utilizzare una taglierina rotativa, ideale per alte velocità e stampa su TNT (tessuto non tessuto)
È disponibile con risoluzione 203 o 300 dpi
Intermec PM43
Realizzate per offrire il massimo in termini di operatività continuativa, le stampanti della serie PM consentono di scegliere tra uno schermo touchscreen a colori a prova di manomissione, in dieci lingue oppure un’interfaccia a icone universale.
L’interfaccia Web integrata garantisce un facile monitoraggio della stampante che può essere impostata, monitorata e configurata con facilità mediante dispositivi come computer palmari, tablet e smartphone.
È disponibile con risoluzione da 203, 300 e 400 dpi
La versione PM43C (compatta) e PM23C sono tra le stampanti industriali più compatte e offrono prestazioni affidabili in ambienti industriali con spazi limitati
Confrontiamo le principali caratteristiche tecniche
Tecnologia di stampa:
Zebra ZT410: trasferimento termico e termico diretto
Toshiba B-EX4T1: trasferimento termico e termico diretto
Intermec PM 43: trasferimento termico e termico diretto
Struttura:
Zebra ZT410: telaio e coperchio metallico
Toshiba B-EX4T1: telaio e coperchio metallico
Intermec PM 43: telaio e coperchio metallico
Testina termica:
Zebra ZT410: Flat (piatta)
Toshiba B-EX4T1: Near Edge (ad angolo)
Intermec PM 43: Flat (piatta)
Allineamento stampa:
Zebra ZT410: allineata a sinistra rispetto alla testina di stampa
Toshiba B-EX4T1: centrale alla testina di stampa
Intermec PM 43: allineata a sinistra rispetto alla testina di stampa
Zebra ZT410: 269 mm (L) x 495 mm (P) 324 mm (A), 16,33 KG
Toshiba B-EX4T1: 278 (L) x 310 (A) x 460 (P) mm, 16 kg
Intermec PM 43: 284 mm (L) x 295 mm (A) x 483 mm (P), 15,82 KG
Temperatura di utilizzo:
Zebra ZT410: da 0°C a 40°C stampa termico diretto e da 5º a 40º C a trasferimento termico
Toshiba B-EX4T1: da 5°C a 40°C
Intermec PM 43: da 5°C a 40°C
Accessori opzionali principali:
Zebra ZT410: Taglierina, spellicolatore, riavvolgitore interno, RFID UHF, e RTC8 USB host
Toshiba B-EX4T1: Taglierina rotativa, spellicolatore, riavvolgitore interno, modulo RFID, Save Ribbon e RTC
Intermec PM 43: Taglierina, spellicolatore, riavvolgitore interno, modulo RFID
Quale scegliere?
Tutte e tre le stampanti offrono caratteristiche di base e opzionali estremamente performanti, perché progettate da brand leader del settore specializzati nell’identificazione automatica
La scelta dipende:
dall’applicazione
dall’integrazione con il sistema gestionale aziendale
dal materiale di stampa (etichette o cartellini)
dalla conoscenza del linguaggio di programmazione e dalla formazione degli utenti che devono operare sulla stampante
dal parco macchine installato
Sicuramente nella scelta di un dispositivo ad elevato valore tecnologico è fondamentale scegliere un partner tecnicamente affidabile che possa affiancarvi durante tutto il ciclo di vita della stampante
Le etichette per inventari vengono applicate su mobili, computer, strumenti informatici, arredi e attrezzature varie per identificare e tracciare il cespite.
Il materiale utilizzato per la realizzazione dell’etichetta deve garantire la permanenza dell’aderenza sul prodotto e la qualità di stampa deve essere preservata per lunghi periodi di tempo anche se sottoposta a condizioni climatiche avverse o all’azione di materiali deterioranti.
La scelta del materiale adatto e della metodologia di stampa è fondamentale per garantire una soluzione di etichettatura permanente e di qualità invariata negli anni.
Le caratteristiche principali da valutare nella scelta del materiale sono:
Tipo di superficie su cui devono essere applicate le etichette: liscia, rugosa, sabbiata, a buccia d’arancia
Geometria della superficie: piana, curva, irregolare
Esposizione: interna o esterna quindi soggetta a condizioni climatiche severe (sole, pioggia, umidità).
Un materiale estremamente versatile, adattabile a qualsiasi superficie di applicazione, particolarmente indicato per le applicazioni più critiche è lo Scotchcal della 3M.
È una pellicola vinilica fusa autoadesiva che sovrastampata a trasferimento termico è ideale per applicazioni in cui siano richieste performance elevate.
Questa tecnologia permette di ottenere sia un’eccellente densità di stampa che uniformità di potere coprente e consente la realizzazione di codici sia alfanumerici che a barre di ottima qualità anche su lunghi periodi di tempo.
La qualità di stampa dipende dal nastro utilizzato per il trasferimento termico.
La stampa con ribbon resina garantisce un’ottima qualità di stampa e la leggibilità del codice a barre invariata nel tempo.
Le etichette realizzate con materiale 3M Scotchcal sono resistenti all’invecchiamento, all’esposizione esterna, ai raggi UV, all’acqua e sono dimensionalmente stabili.
Offrono un’ottima resistenza a sostanze chimiche aggressive e ai solventi e una temperatura di esercizio con un range molto esteso da -60°C a + 150°C a breve termine, -60°C a + 95°C a lungo termine
Lo speciale adesivo acrilico modificato è progettato in modo da aderire perfettamente alle superfici di difficile adesione, offre un elevato tack iniziale ed ottima adesione su quasi tutti i substrati, incluse superfici rugose o curve, su molte plastiche a bassa energia superficiale (polietilene e polipropilene) e oggetti con piccoli diametri.
Per superfici lisce e piane un altro ottimo materiale frequentemente utilizzato per effettuare gli inventari è il poliestere, in colore sia bianco che argento. Comunemente indicato come PET questo materiale è caratterizzato da una buona resistenza alle alte temperature, all’acqua e a molti agenti chimici e all’applicazione in ambiente esterno.
Offre ottime prestazioni in un range di temperatura molto esteso, che va da -40°C a + 150°C.
Esistono altri materiali sintetici per la raccolta cespiti, ma questi sono i materiali più indicati che garantiscono
durata nel tempo
stampa indelebile e resistente all’abrasione e ai più comuni detergenti
escursioni termiche ed esposizione alle condizioni climatiche
Non hai tempo o possibilità per stampare le etichette?
Le stampiamo noi come vuoi tu: con dati fissi e variabili, a numerazione progressiva, con codice a barre, testo e grafica…approfitta del nostro servizio di stampa
Le performance della batteria di un terminale portatile possono variare in base alle applicazioni aperte, alle impostazioni wireless, alle impostazioni di consumo energetico, alla luminosità dello schermo LCD e alle condizioni ambientali.
Per gestire/cambiare le impostazioni di alimentazione dei terminali Intermec della serie 70 e i CK3 bisogna entrate nelle Impostazioni di sistema e configurare i diversi parametri secondo le proprie esigenze operative
***Impostazioni di alimentazione per la radio 802.11***
Andare su Start > Settings > System > Intermec Settings > Communications > 802.11 Radio> Funk Security > Profile1> Power Mode
Selezionare ‘Disabled’ oppure ‘Constantly Awake Mode’ (CAM, cioè sempre attiva) in funzione delle specifiche condizioni operative
***Gestione dell’alimentazione dello schermo (Screen) a del Dispositivo***
Andare su Start > Settings > System > Intermec Settings> Device Settings > Power Management
Power Button> Power button behavior è impostato su ‘Screen Off’. E’ possibile scegliere tra una serie di opzioni per il pulsante di accensione: Disabilitato, Spegnimento dello Schermo, Ibernazione, Sospensione, Reboot, Spegnimento del terminale
SPEGNIMENTO DELLO SCHERMO: Battery Power> Screen turns off after è impostato su 1 o 2 minuti. Anche in questo caso impostare lo spegnimento dello schermo commisurato alle proprie esigenze, ma con un tempo minimo per preservare la durata della batteria – spegnimento del terminale: Device turns off after è impostato su ‘Disattivato’
External Power > Screen turns off after di default è impostato su Disabilitato – Device turns off after (il dispositivo si spegne dopo) è impostato su Disabilitato
Quando si ha la necessità di creare etichette serializzate il software ZebraDesigner fornisce uno strumento molto semplice: la funzione “Nuovo Contatore“.
La funzione Contatore consente la creazione di un campo con dati variabili serializzati.
Ipotizziamo di voler realizzare un campo con sequenza numerica progressiva di 6 cifre, preceduto da un prefisso e seguito da un suffisso come ad esempio la stringa alfanumerica FAT000001_AC.
Nel nostro esempio la stringa è così suddivisa
FAT= prefisso
000001= stringa numerica progressiva variabile a 6 cifre
_AC= suffisso
Se volessimo realizzare 10.000 etichette con progressione numerica la sequenza di uscita sarebbe:
FAT000001_AC, FAT000002_AC, FAT000003_AC, etc…
Vediamo come utilizzare questa procedura con pochi e semplici passaggi
> Selezionare dalla barra degli strumenti a sinistra: Codice a barre > Nuovo Contatore
> Posizioniamo il cursore all’interno della nostra etichetta e clicchiamo nel punto in cui vogliamo posizionare il contatore
A questo punto si apre una finestra di dialogo con la procedura guidata per la configurazione dei parametri del contatore
> Impostiamo il valore iniziale dal quale dobbiamo far partire il contatore, che nel nostro esempio è 000001 e il numero massimo di cifre, pari a 6 in questo caso.
> Definiamo se vogliamo realizzare un incremento o un decremento dalla cifra iniziale precedentemente settata. La procedura ci restituisce un’anteprima della sequenza di uscita (solamente della parte variabile).
Procediamo premendo il pulsante Avanti per definire le altre proprietà del contatore
> In questa fase della procedura stabiliamo il passo del contatore, cioè il valore di cui dovrà incrementare il contatore, che nel nostro caso è 1, ma può essere qualsiasi altro numero.
> Definiamo anche per quante etichette deve essere stampato il singolo valore.
Anche in questa schermata l’anteprima della sequenza di output ci aiuta a verificare che i valori fin qui impostati siano corretti.
Se avessimo impostato il Passo = 2 avemmo ottenuto in uscita la seguente progressione: 000001, 000003, 000005, 000007, 000009, 000011, 000013, 000015, 000017
Diversamente se avessimo stabilito di cambiare valore ogni 3 etichette l’output sarebbe stato:
> Premiamo Avanti e arriviamo alla schermata finale della procedura guidata dove dobbiamo definire i Suffissi e i Prefissi (se presenti), cioè la parte costante della nostra stringa.
Nel nostro esempio il prefisso è FAT, mentre per il Suffisso impostiamo il valore _AC
Premendo su Fine terminiamo la procedura guidata e il contatore sarà visualizzato sulla nostra etichetta
> Se andiamo in Anteprima di stampa (File> Anteprima di stampa…) possiamo visualizzare l’aspetto finale delle etichette con contatore incrementale valorizzato ai parametri definiti nella procedura guidata
Se il terminale Intermec CK3 non risponde quando si preme il pulsante Power o un’applicazione si blocca potrebbe essere necessario riavviare il terminale.
Nel processo di riavvio il CK3 utilizza la configurazione salvata nella flash memory.
Per riavviare il CK3 ci sono 3 modi, che operano a livelli differenti e con conseguenze diverse sul terminale. E’ consigliabile procedere in ordine, partendo dal primo metodo e se non funziona eseguire gli altri tipi di reboot
Reboot: riavvia il computer e avvia il processo di inizializzazione.
ESECUZIONE: Premere il pulsante di accensione e selezionare Riavvia (Reboot) dal menù
Se il primo metodo non funzione procediamo con l’esecuzione del secondo metodo il Cold Boot
Cold boot: questo metodo preserva la configurazione e le impostazioni di rete, ma non necessariamente salva i dati memorizzati nella cache con conseguente perdita di dati.
ESECUZIONE:
1- Premere il pulsante di accensione (Power button) per sospendere il terminale
2- Rimuovere la batteria
3- Premere il pulsante di Reset situato nel vano della batteria con lo stilo del terminale
4- Inserire la batteria
5- Premere il pulsante di accensione e attendere l’avvio del terminale
Quando il cold boot è terminato viene visualizzata la schermata iniziale
Se i primi 2 metodi non hanno funzionato ed il terminale continua a non rispondere, allora è possibile eseguire il Clean Boot
ATTENZIONE: il Clean Boot cancella completamente la memoria del terminale, incluse le applicazioni e i dati, ad eccezione di quelli contenuti nella Flash File Store o in dispositivi di archiviazione removibili
ESECUZIONE:
1- Tenere premuto il pulsante di accensione per circa 2 secondi per sospendere il computer
2- Rimuovere la batteria
3 -Con lo stilo del terminale, premere il pulsante di Reset situato nel vano della batteria.
4- Inserire la batteria nel computer e premere e mantenere premuto il pulsante di accensione fino a quando viene visualizzato sullo schermo il messaggio “Release IO”
Per la parte successiva della procedura è necessario premere due tasti qualsiasi: utilizziamo ad esempio i tasti 6 e 9
5- Rilasciare il pulsante e quando sullo schermo appare il messaggio “Inserisci la prima chiave in 20 secondi” premere il tasto 9
6- A questo punto sullo schermo appare il messaggio “Inserire la seconda chiave in 6 secondi”. Premere 6 sulla tastiera.
7- Sullo schermo viene visualizzato il messaggio “Riconferma la prima chiave in 6 secondi”. Premere nuovamente 9.
8 -Sul display viene visualizzato il messaggio “Conferma la seconda chiave in 6 secondi”. Premere di nuovo 6.
9- Sullo schermo appare il messaggio “Clean boot Confirmed”. Il terminale CK3 inizia il processo di clean boot
Per creare il layout di un nastro a modulo continuo con il software Bartender è necessario configurare correttamente i parametri del modello e del metodo di stampa.
La procedura è intuitiva ed è guidata dal software quindi saranno sufficienti semplici passaggi di seguito indicati per stampare un nastro di qualsiasi larghezza e lunghezza
Avviare il softaware BarTender
Nella schermata di Benvenuto selezionare la voce ” Avvia nuovo documento Bartender”. Se non è abilitata la schermata di Benvenuto andare al menu “File” e selezionare “Nuovo”
3. Nella Procedura Guidata Nuovo Documento selezionare “Modello vuoto” e premere Avanti
4. Selezione Stampante: in questa schermata selezionare dall’elenco proposto la stampante che utilizzeremo per stampare il nastro e premere Avanti
5. Selezione pacchetti: selezionare “Specifica impostazioni personalizzate” e premere Avanti
6. Elementi per pagina: selezionare ” Elemento singolo per pagina” e premere Avanti
7. Margini laterali: selezionare “No” per azzerare i margini laterali, poi premere Avanti
8. Forma elemento stampato: selezionare “Rettangolo” e premere Avanti
9. Dimensioni modello: in questa schermata specifichiamo le dimensioni dell’area che stamperemo. In “Dimensione modello” impostiamo il valore “Dimensione definita da utente”. Nel campo Larghezza impostiamo il valore della Larghezza del nastro (in questo esempio 25 mm) e nel campo Altezza impostiamo un valore idoneo al testo che vogliamo stampare (nel nostro caso 100 mm)
10. Lasciamo l’orientamento su “Verticale” e premiamo Avanti
11. Sfondo modello: lasciare tutte le caselle deselezionate e premere Avanti
12. Nell’ultima schermata della procedura guidata abbiamo una sintesi dei parametri precedentemente settati (stampante utilizzata e dimensioni del nastro): premendo su Fine si apre il modello vuoto come da noi specificato.
13. A questo punto progettiamo il nostro layout inserendo testo, immagini e grafica a nostro piacimento. Dopo aver completato la grafica del nastro procediamo con la stampa
14. Stampa del nastro: andiamo sotto il menù File e selezioniamo “Stampa…”
15. Premiamo il tasto “Proprietà documento…” per configurare i corretti parametri di stampa. In Proprietà, nella schermata Grafici , sezione Dithering, selezioniamo Nessuno , nella schermata Pacchetto impostiamo: Metodo di stampa = Trasferimento termico (se stampiamo con ribbon), Sensore = Nessuno, Velocità di stampa = 76,2 mm/sec. Nella schermata Opzioni nella sezione ” Regolazione densità di stampa” selezioniamo “Imposta” e in corrispondenza di trasferimento termico alziamo la temperatura al valore 5 (se la stampa non viene marcata aumentare il valore della temperatura fino ad ottenere una stampa con qualità soddisfacente). Premere OK per terminare la configurazione
16. A questo punto, dopo aver premuto ok, ci troviamo nuovamente nella schermata Stampa: digitiamo il numero di copie e premiamo il tasto Stampa.
In alcune situazioni potrebbe essere necessario un reset del terminale Datalogic Skorpio X3 per sbloccare problemi sia software che hardware
Ci sono tre diversi modi per eseguire un reset di un terminale Datalogic Skorpio X3:
warm boot
cold boot
clean boot
I tre tipi di reset hanno conseguenze diverse sul terminale, pertanto è consigliabile procedere per step, partendo dal reset più leggero (il warm boot), qualora il terminale continuasse a non rispondere eseguire il cold boot e come ultima scelta il clean boot per riportare il terminale alle impostazioni di fabbrica
ESECUZIONE DEL RESET
>> Il warm boot termina un’applicazione in esecuzione che non risponde e cancella tutti i dati contenuti nella RAM ma conserva il File System. Il Registro di sistema viene ripristinato dalla memoria persistente se era stato precedentemente salvato oppure ripristinato ai valori di fabbrica predefiniti.
COME ESEGUIRE UN WARM BOOT:
per effettuare un warm boot tenere premuti contemporaneamente i seguenti tasti
>> Il cold boot forza la chiusura di tutte le applicazioni e re-inizializza il sistema. Con il cold boot i dati contenuti nella RAM vengono cancellati ma il file system viene preservato. Il Registro di sistema viene ripristinato dalla memoria persistente, se precedentemente era stata salvata una copia.
Eseguire un cold boot quando il terminale è bloccato ed il warm boot non ha risolto il problema
COME ESEGUIRE UN COLD BOOT:
Spegnere lo Skorpio X3 premendo il pulsante ON/OFF.
Rimuovere la batteria del terminale.
Premere simultaneamente il pulsante SCAN ed il pulsante RESET situato nell’alloggiamento della batteria.
Reinserire la batteria
Accendere il terminale con il pulsante ON/OFF
>> Il clean boot resetta completamente lo Skorpio X3 riportandolo in una configurazione “pulita”: sia il Registro di sistema che il file system vengono ripristinati ai valori predefiniti di fabbrica.
ATTENZIONE: con il clean boot tutti i dati andranno persi, anche quelli salvati nella FLASH
COME ESEGUIRE UN CLEAN BOOT:
Eseguire un Cold Boot, come spiegato nel punto precedente
Tenere premuti contemporaneamente tasti ESC + 0
A questo punto comparirà una finestra di dialogo: premere il tasto ENTER per confermare
In questo articolo parliamo della nostra soluzione per interfacciare un terminale portatile con il software di fatturazione Danea Easyfatt Enterprice.
L’impiego di un terminale portatile per la lettura del codice a barre e la gestione degli articoli di magazzino offre due immediati benefici:
riduzione drastica degli errori
velocità delle operazioni e quindi notevole risparmio di tempo
Il software Danea è molto versatile e ricco di funzionalità, tra cui la gestione completa del magazzino e degli articoli nel ciclo attivo e passivo tramite strumenti di identificazione automatica come lettori di codici a barre e terminali portatili.
La nostra soluzione prevede il terminale batch Opticon OPH3001 con software pre-caricato “codice e quantità” interfacciabile al software Danea.
Configurazione di Danea Easyfatt
Prima di iniziare, nel menù “Opzioni” bisogna abilitare due parametri:
1-Terminale portatile bar-code
2-Formato File A,Q
Una volta configurato correttamente il software in qualsiasi documento standard (Ordini clienti, Ordini fornitore, DDT, Fatture …) e nel menù inventario di magazzino potete utilizzare il terminale portatile per la gestione degli articoli.
Vediamo un esempio di utilizzo del terminale portatile in una Fattura Cliente.
Utilizzando il terminale portatile eseguiamo la lettura del codice a barre presente su ogni articolo da vendere ed inseriamo le relative quantità.
Ultimata la spunta degli articoli, colleghiamo il terminale portatile al computer tramite un cavo USB ed in automatico verranno trasmessi i dati raccolti in un file di testo pre-stabilito.
In questo esempio abbiamo configurato il sistema in modo tale che il file generato verrà nominato “terminale.txt”.
Aprendo il file creato con il software Notepad possiamo notare che ad ogni riga corrisponde un inserimento: il codice articolo e le quantità separati dal carattere “,”.
Generato il file vediamo come Danea importa i dati raccolti con il terminale: inseriamo una nuova fattura.
Nella maschera Righe documento, premiamo il tasto Cod. barre che troviamo in basso, come rappresentato dall’immagine.
Come potete notare verrà visualizzata una nuova riga sopra al pulsante Cod. barre appena premuto.
A questo punto cliccate con il mouse sulla scritta blu “Importa da terminale”, selezionate la cartella dove è memorizzato il file e aprite il file “terminale.txt”
Dopo aver premuto il pulsante Apri, i dati presenti nel file verranno importati in automatico nella maschera Riga documento.
Come potete notare per ogni riga, l’articolo e le quantità corrispondono ai dati presenti nel file “terminale.txt”.
La procedura è semplice, veloce e precisa. Immaginate se invece di 4 articoli fossero 40! Quanto tempo impiegherebbe l’operatore? Quale potrebbe essere la percentuale di errore?
Il risparmio di tempo, l’eliminazione degli errori e la velocità della procedura può essere proficuamente utilizzata nell’inventario presenti nel menù Magazzino, che prevede la funzione Importa da terminale portatile.
Se vi occorre una soluzione completa o solo il terminale se già avete acquistato Danea Easyfatt, per gestire il vostro magazzino contattaci