Come creare etichette originali e comunicative con la funzione INVERSE di ZebraDesigner

Il software ZebraDesigner offre una funzione molto utile per creare etichette esteticamente piacevoli e con messaggi comunicativi: la funzione INVERSE.

La stampa a trasferimento termico ha numerosi vantaggi, con l’unico limite di essere una metodologia di stampa monocromatica.

Per spezzare la monotonia di un’etichetta stampata con un unico colore (il colore del ribbon utilizzato per eseguire il trasferimento termico) ci viene in aiuto il processo di stampa in reverse

etichette con stampa in reverse
etichette con stampa in reverse

La funzione INVERSE consente la creazione di una zona negativa di qualsiasi dimensione sul layout della nostra etichetta.

Rappresentiamo con un esempio visivo il valore aggiunto realizzato con questa funzione.

Realizziamo il layout della nostra etichetta con testo immagini e forme come in figura

layout etichetta
layout etichetta

A questo punto clicchiamo sullo strumento Inverso inverse e tracciamo un’area intorno al testo che vogliamo evidenziare: il risultato sarà l’inversione del colore di tutti gli oggetti sottostanti la casella di inversione

testo in reverse

Possiamo creare diverse zone di inversione all’interno dell’etichetta. Ogni zona di inversione può essere ridimensionata a piacere attraverso i cursori di ridimensionamento posizionati sul perimetro della casella di inversione

etichetta

È possibile creare una zona di inversione anche su un’immagine, come in figura

etichetta a trasferimento termico

Questa funzione è utile per evidenziare informazioni dell’etichetta che devono essere messe in risalto:

  • etichette scaffale per evidenziare l’ubicazione
  • etichette spedizione per evidenziare il destinatario o il codice spedizione
  • nel mondo retail per evidenziare prezzi, sconti o promozioni o per realizzare etichette originali e con un efficace impatto visivo
  • in ambienti di produzione per mettere in risalto i dati più significativi

ATTENZIONE ad utilizzare la funzione Inverse sui codici a barre perché i lettori per decodificare un codice stampato in reverse necessitano di un’opportuna programmazione

codice a barre stampato in reverse
codice a barre stampato in reverse

Ing. Cristina Urbisaglia

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Come creare e stampare etichette con ZebraDesigner

ZEBRA ZT400: COME UTILIZZARE UNA TASTIERA PER LAVORARE STAND-ALONE

È possibile utilizzare la porta USB per collegare una tastiera alla stampante ed immettere i dati variabili  delle etichette memorizzate  senza l’uso del PC.

Zebra ZT400 stampante industriale di etichette

Questo elimina la necessità di lavorare collegati ad un computer e utilizzare la stampante in modalità stand-alone: è un’opportunità conveniente e veloce quando l’etichetta è costituita per la maggior parte da dati fissi e pochi campi variabili.

zt400 usb host port
zt400 usb host port

È fondamentale che i file delle etichette che si desidera stampare siano state precedentemente memorizzate nella ZT400

Vediamo quale è la procedura per stampare stand- alone con una tastiera collegata alla porta USB della stampante

  1. Dal menù della stampante accedere alla sezione Strumenti. All’interno della sezione Strumenti, scorrere fino alla voce “Print Station”. Se sono state precaricate, verranno visualizzate le etichette memorizzate all’interno della stampante

    zt400 select form
    zt400 select form
  2. Selezionare il file che si desidera aprire. A questo punto, sul pannello LCD della stampante, verrà richiesto di immettere il primo campo di dati variabile. Inserire i dati attraverso la tastiera e confermare premendo il tasto per passare allo step successivo

    ZT400 enter field data
    ZT400 enter field data
  3. Se nell’etichetta ci sono più campi che richiedono l’immissione di dati variabili, inserire i valori richiesti e premere il trattino destro sotto l’LCD per andare avanti o “DONE” (FATTO) se abbiamo terminato l’inserimento.

    zt400 selezione del campo
    zt400 selezione del campo
  4. Una volta che tutti i campi variabili sono stai riempiti verrà richiesta la quantità di etichette che si desidera stampare. Immettere la quantità e premere nuovamente il trattino destro (GO) per stampare le etichette.

    zt400 print quantity
    zt400 print quantity

Ing. Cristina Urbisaglia

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Stampanti industriali di etichette a confronto

In questo articolo voglio mettere a confronto tre stampanti di etichette industriali con larghezza di stampa 4″ (104 mm), leader del settore:

  • Zebra ZT410
  • Toshiba B-EX4T1
  • Intermec PM 43

La configurazione scelta è con risoluzione standard a 203 dpi.

Zebra ZT410

È una stampante molto performante e forse la più conosciuta rispetto alla concorrenza.

stampante per etichette Zebra ZT410

La Serie ZT400 offre diversi miglioramenti rispetto alla serie precedente ZM400 in termini di velocità di stampa, opzioni di connettività e strumenti di gestione e supporto.

Presenta caratteristiche eccelse in termini di potenza di elaborazione e di memoria disponibile all’utente.

Le opzioni di gestione dei supporti installabili dall’utente permettono di personalizzare la stampante in funzione delle esigenze immediate e future

La possibilità di sostituire la testina di stampa e il rullo direttamente sul posto senza l’ausilio di strumenti evita di interrompere il funzionamento della stampante.

L’ambiente Link-OS di Zebra, un sistema operativo innovativo, facilita l’integrazione, la gestione e la manutenzione di queste stampanti da qualunque parte del mondo.

È disponibile con risoluzione 203,300 e 600 dpi


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Stampanti di etichette: guida alla scelta

Toshiba B-EX4T1

Stampante molto affidabile e idonea per elevatissimi volumi di stampa, poiché utilizza nastri di stampa fino a 800 mt.

B-EX4T1-stampante-di-etichette-Toshiba

È completamente modulare e tutti gli accessori aggiuntivi è possibile installarli in un secondo momento.

Rispetto la concorrenza utilizza una testina Near edge e quindi può stampare solo con nastri cera-resina o resina e questo può incidere sul costo stampa


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Stampanti di etichette: testina Flat o Near Edge?

L’accessorio opzionale “save ribbon” per l’ottimizzazione del consumo del nastro aggiunge un grande vantaggio economico sul costo di stampa.

Questo modulo, poco conosciuto, è utilissimo perché permette di far risparmiare fino all’80% del consumo del ribbon


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Ribbon Save: il modulo che ti fa risparmiare fino all’80% il consumo del nastro di stampa

Tra queste tre modelli mid-range è l’unica ad utilizzare una taglierina rotativa, ideale per alte velocità e stampa su TNT (tessuto non tessuto)

È disponibile con risoluzione 203 o 300 dpi

Intermec PM43

Realizzate per offrire il massimo in termini di operatività continuativa, le stampanti della serie PM consentono di scegliere tra uno schermo touchscreen a colori a prova di manomissione, in dieci lingue oppure un’interfaccia a icone universale.

Intermec PM43 stampante di etichette industriale

L’interfaccia Web integrata garantisce un facile monitoraggio della stampante che può essere impostata, monitorata e configurata con facilità mediante dispositivi come computer palmari, tablet e smartphone.

È disponibile con risoluzione da 203, 300 e 400 dpi

La versione PM43C (compatta) e PM23C sono tra le stampanti industriali più compatte e offrono prestazioni affidabili in ambienti industriali con spazi limitati

Confrontiamo le principali caratteristiche tecniche

Tecnologia di stampa:

Zebra ZT410: trasferimento termico e termico diretto

Toshiba B-EX4T1: trasferimento termico e termico diretto

Intermec PM 43: trasferimento termico e termico diretto

 Struttura:

Zebra ZT410: telaio e coperchio metallico

Toshiba B-EX4T1: telaio e coperchio metallico

Intermec PM 43: telaio e coperchio metallico

Testina termica:

Zebra ZT410: Flat (piatta)

Toshiba B-EX4T1: Near Edge (ad angolo)

Intermec PM 43: Flat (piatta)

 Allineamento stampa:

Zebra ZT410: allineata a sinistra rispetto alla testina di stampa

Toshiba B-EX4T1: centrale alla testina di stampa

Intermec PM 43: allineata a sinistra rispetto alla testina di stampa

 Larghezza di stampa massima:

Zebra ZT410: 104mm

Toshiba B-EX4T1: 104 mm

Intermec PM 43: 108 mm

 Lunghezza di stampa massima:

Zebra ZT410: 3.988 mm

Toshiba B-EX4T1: 1500 mm

Intermec PM 43: 4.800 mm

 Velocità di stampa:

Zebra ZT410: 356 mm/sec

Toshiba B-EX4T1: 354 mm/sec

Intermec PM 43: 300 mm/sec

Capacità memoria:

Zebra ZT410: 256 MB SDRAM, 512 MB Flash

Toshiba B-EX4T1: 16 MB SDRAM, 16 MB Flash

Intermec PM 43: 128 MB SDRAM, 128 MB Flash

 Sensori:

Zebra ZT410: trasmissivo e riflessivo mobile

Toshiba B-EX4T1: trasmissivo e riflessivo mobile

Intermec PM 43: trasmissivo e riflessivo mobile

Interfacce:

Zebra ZT410: USB, ETH, RS232, BT opzionale LP1 WIFI

Toshiba B-EX4T1: USB, ETH opzionale RS232, LPT1, WIFI

Intermec PM 43: USB, ETH, RS232 opzionale LPT1, BT, WIFI

Diametro anima (interno) rotolo di etichette

Zebra ZT410: 76 mm

Toshiba B-EX4T1: 38 – 76,2 mm

Intermec PM 43: 38–76 mm

Diametro esterno rotolo di etichette:

Zebra ZT410:203mm

Toshiba B-EX4T1: 200mm

Intermec PM 43: 203mm

Spessore materiale stampabile:

Zebra ZT410: da 0,058 mm a 0,25 mm

Toshiba B-EX4T1: da 0,08 mm a 0,17 mm

Intermec PM 43: da 0,0762 mm a 0,264mm

Lunghezza nastro di stampa:

Zebra ZT410: 450 mt

Toshiba B-EX4T1: fino a 800 mt

Intermec PM 43: 450 mt

Display:

Zebra ZT410: LCD grafico

Toshiba B-EX4T1: LCD grafico

Intermec PM 43: LCD grafico Color Touch

Dimensioni e peso:

Zebra ZT410: 269 mm (L) x 495 mm (P) 324 mm (A), 16,33 KG

Toshiba B-EX4T1: 278 (L) x 310 (A) x 460 (P) mm, 16 kg

Intermec PM 43: 284 mm (L) x 295 mm (A) x 483 mm (P), 15,82 KG

Temperatura di utilizzo:

Zebra ZT410: da 0°C a 40°C stampa termico diretto e da 5º a 40º C a trasferimento termico

Toshiba B-EX4T1: da 5°C a 40°C

Intermec PM 43: da 5°C a 40°C

 Accessori opzionali principali:

  • Zebra ZT410: Taglierina, spellicolatore, riavvolgitore interno, RFID UHF, e RTC8 USB host
  • Toshiba B-EX4T1: Taglierina rotativa, spellicolatore, riavvolgitore interno, modulo RFID, Save Ribbon e RTC
  • Intermec PM 43: Taglierina, spellicolatore, riavvolgitore interno, modulo RFID

Quale scegliere?

Tutte e tre le stampanti offrono caratteristiche di base e opzionali estremamente performanti, perché progettate da brand leader del settore specializzati nell’identificazione automatica

La scelta dipende:

  • dall’applicazione
  • dall’integrazione con il sistema gestionale aziendale
  • dal materiale di stampa (etichette o cartellini)
  • dalla conoscenza del linguaggio di programmazione e dalla formazione degli utenti che devono operare sulla stampante
  • dal parco macchine installato

Sicuramente nella scelta di un dispositivo ad elevato valore tecnologico è fondamentale scegliere un partner tecnicamente affidabile che possa affiancarvi durante tutto il ciclo di vita della stampante

Andrea Capponi

Telefono 06.51848187

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Stampanti di codici a barre: quale scegliere?

Etichette per cespiti: quale materiale utilizzare per una tracciabilità durevole nel tempo

Le etichette per inventari vengono applicate su mobili, computer, strumenti informatici, arredi e attrezzature varie per identificare e tracciare il cespite.

etichette per cespiti

Il materiale utilizzato per la realizzazione dell’etichetta deve garantire la permanenza dell’aderenza sul prodotto e la qualità di stampa deve essere preservata per lunghi periodi di tempo anche se sottoposta a condizioni climatiche avverse o all’azione di materiali deterioranti.

La scelta del materiale adatto e della metodologia di stampa è fondamentale per garantire una soluzione di etichettatura permanente e di qualità invariata negli anni.

Le caratteristiche principali da valutare nella scelta del materiale sono:

  • Tipo di superficie su cui devono essere applicate le etichette: liscia, rugosa, sabbiata, a buccia d’arancia
  • Geometria della superficie: piana, curva, irregolare
  • Esposizione: interna o esterna quindi soggetta a condizioni climatiche severe (sole, pioggia, umidità).

Un materiale estremamente versatile, adattabile a qualsiasi superficie di applicazione, particolarmente indicato per le applicazioni più critiche è lo Scotchcal della 3M.

È una pellicola vinilica fusa autoadesiva che sovrastampata a trasferimento termico è ideale per applicazioni in cui siano richieste performance elevate.

Questa tecnologia permette di ottenere sia un’eccellente densità di stampa che uniformità di potere coprente e consente la realizzazione di codici sia alfanumerici che a barre di ottima qualità anche su lunghi periodi di tempo.

video-icon


Guarda il video: Etichette per inventario cespiti


La qualità di stampa dipende dal nastro utilizzato per il trasferimento termico.

La stampa con ribbon resina garantisce un’ottima qualità di stampa e la leggibilità del codice a barre invariata nel tempo.

Le etichette realizzate con materiale 3M Scotchcal sono resistenti all’invecchiamento, all’esposizione esterna, ai raggi UV, all’acqua e sono dimensionalmente stabili.

3698e cespiti

Offrono un’ottima resistenza a sostanze chimiche aggressive e ai solventi e una temperatura di esercizio con un range molto esteso da -60°C a + 150°C a breve termine, -60°C a + 95°C a lungo termine

Lo speciale adesivo acrilico modificato è progettato in modo da aderire perfettamente alle superfici di difficile adesione, offre un elevato tack iniziale ed ottima adesione su quasi tutti i substrati, incluse superfici rugose o curve, su molte plastiche a bassa energia superficiale (polietilene e polipropilene) e oggetti con piccoli diametri.

Per superfici lisce e piane un altro ottimo materiale frequentemente utilizzato per effettuare gli inventari è il poliestere, in colore sia bianco che argento. Comunemente indicato come PET questo materiale è caratterizzato da una buona resistenza alle alte temperature, all’acqua e a molti agenti chimici e all’applicazione in ambiente esterno.

Offre ottime prestazioni in un range di temperatura molto esteso, che va da -40°C a + 150°C.

etichette in poliestere argento per ambienti esterni

Esistono altri materiali sintetici per la raccolta cespiti, ma questi sono i materiali più indicati che garantiscono

  • durata nel tempo
  • stampa indelebile e resistente all’abrasione e ai più comuni detergenti
  • escursioni termiche ed esposizione alle condizioni climatiche

Ing. Cristina Urbisaglia

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Impostazioni per il consumo energetico dei terminali Intermec serie 70 e CK3

Le performance della batteria di un terminale portatile possono variare in base alle applicazioni aperte, alle impostazioni wireless, alle impostazioni di consumo energetico, alla luminosità dello schermo LCD e alle condizioni ambientali.

Per gestire/cambiare le impostazioni di alimentazione dei terminali Intermec della serie 70 e i CK3 bisogna entrate nelle Impostazioni di sistema e configurare i diversi parametri secondo le proprie esigenze operative

Main Menu Intermec Setting
Main Menu Intermec Setting

***Impostazioni di alimentazione per la radio 802.11***

Andare su Start > Settings > System > Intermec Settings > Communications > 802.11 Radio> Funk Security > Profile1> Power Mode

Selezionare ‘Disabled’ oppure ‘Constantly Awake Mode’ (CAM, cioè sempre attiva) in funzione delle specifiche condizioni operative

Power Management
Power Management

***Gestione dell’alimentazione dello schermo (Screen) a del Dispositivo***

Andare su Start > Settings > System > Intermec Settings> Device Settings > Power Management

Intermec Power management

  • Power Button> Power button behavior è impostato su  ‘Screen Off’. E’ possibile scegliere tra una serie di opzioni per il pulsante di accensione: Disabilitato, Spegnimento dello Schermo, Ibernazione, Sospensione, Reboot, Spegnimento del terminale
  • SPEGNIMENTO DELLO SCHERMO: Battery Power> Screen turns off after è impostato su 1 o 2 minuti. Anche in questo caso impostare lo spegnimento dello schermo commisurato alle proprie esigenze, ma con un tempo minimo per preservare la durata della batteria – spegnimento del terminale: Device turns off after  è impostato su  ‘Disattivato’
  • External Power > Screen turns off after di default è impostato su Disabilitato – Device turns off after (il dispositivo si spegne dopo) è impostato su Disabilitato

Ing. Cristina Urbisaglia

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Come realizzare un contatore con ZebraDesigner

Quando si ha la necessità di creare etichette serializzate il software ZebraDesigner fornisce uno strumento molto semplice: la funzione “Nuovo Contatore“.

La funzione Contatore consente la creazione di un campo con dati variabili serializzati.

Ipotizziamo di voler realizzare un campo con sequenza numerica progressiva di 6 cifre, preceduto da un prefisso e seguito da un suffisso come ad esempio la stringa alfanumerica FAT000001_AC.

Nel nostro esempio la stringa è così suddivisa

FAT= prefisso

000001= stringa numerica progressiva variabile a 6 cifre

_AC= suffisso

Se volessimo realizzare 10.000 etichette con progressione numerica la sequenza di uscita sarebbe:

FAT000001_AC, FAT000002_AC, FAT000003_AC, etc…

Vediamo come utilizzare questa procedura con pochi e semplici passaggi

> Selezionare dalla barra degli strumenti a sinistra: Codice a barre > Nuovo Contatore

NUOVO CONTATORE
NUOVO CONTATORE

> Posizioniamo il cursore all’interno della nostra etichetta e clicchiamo nel punto in cui vogliamo posizionare il contatore

A questo punto si apre una finestra di dialogo con la procedura guidata per la configurazione dei parametri del contatore

PROCEDURA GUIDATA NUOVO CONTATORE
PROCEDURA GUIDATA NUOVO CONTATORE

> Impostiamo il valore iniziale dal quale dobbiamo far partire il contatore, che nel nostro esempio è 000001 e il numero massimo di cifre, pari a 6 in questo caso.

> Definiamo se vogliamo realizzare un incremento o un decremento dalla cifra iniziale precedentemente settata. La procedura ci restituisce un’anteprima della sequenza di uscita (solamente della parte variabile).

Procediamo premendo il pulsante Avanti per definire le altre proprietà del contatore

PROPRIETA' CONTATORE
PROPRIETA’ CONTATORE

> In questa fase della procedura stabiliamo il passo del contatore, cioè il valore di cui dovrà incrementare il contatore, che nel nostro caso è 1, ma può essere qualsiasi altro numero.

> Definiamo anche per quante etichette deve essere stampato il singolo valore.

Anche in questa schermata l’anteprima della sequenza di output ci aiuta a verificare che i valori fin qui impostati siano corretti.


Se avessimo impostato il Passo = 2 avemmo ottenuto in uscita la seguente progressione: 000001, 000003, 000005, 000007, 000009, 000011, 000013, 000015, 000017

Diversamente se avessimo stabilito di cambiare valore ogni 3 etichette l’output sarebbe stato:

000001, 000001, 000001, 000002, 000002, 000002, 000003, 000003, 000003, …


> Premiamo Avanti e arriviamo alla schermata finale della procedura guidata dove dobbiamo definire i Suffissi e i Prefissi (se presenti), cioè la parte costante della nostra stringa.

Nel nostro esempio il prefisso è FAT, mentre per il Suffisso impostiamo il valore _AC

PREFISSO E SUFFISSO
PREFISSO E SUFFISSO

Premendo su Fine terminiamo la procedura guidata e il contatore sarà visualizzato sulla nostra etichetta

CONTATORE A PROGRESSIONE NUMERICA
CONTATORE A PROGRESSIONE NUMERICA

> Se andiamo in Anteprima di stampa (File> Anteprima di stampa…) possiamo visualizzare l’aspetto finale delle etichette con contatore incrementale valorizzato ai parametri definiti nella procedura guidata

CONTATORE INCREMENTALE
CONTATORE INCREMENTALE

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Come resettare un terminale Intermec CK3

Se il terminale Intermec CK3 non risponde quando si preme il pulsante Power o un’applicazione si blocca potrebbe essere necessario riavviare il terminale.

Intermec CK3
Intermec CK3

Nel processo di riavvio il CK3 utilizza la configurazione salvata nella flash memory.

Per riavviare il CK3 ci sono 3 modi, che operano a livelli differenti e con conseguenze diverse sul terminale. E’ consigliabile procedere in ordine, partendo dal primo metodo e se non funziona eseguire gli altri tipi di reboot

  • Reboot: riavvia il computer e avvia il processo di inizializzazione.

ESECUZIONE: Premere il pulsante di accensione e selezionare Riavvia (Reboot) dal menù

Se il primo metodo non funzione procediamo con l’esecuzione del secondo metodo  il Cold Boot

  • Cold boot: questo metodo preserva la configurazione e le impostazioni di rete, ma non necessariamente salva i dati memorizzati nella cache con conseguente perdita di dati.

ESECUZIONE:

1- Premere il pulsante di accensione (Power button) per sospendere il terminale

2- Rimuovere la batteria

Reset Button CK3
Reset Button CK3

3- Premere il pulsante di Reset situato nel vano della batteria con lo stilo del terminale

4- Inserire la batteria

5- Premere il pulsante di accensione e attendere l’avvio del terminale

Quando il cold boot è terminato viene visualizzata la schermata iniziale

Se i primi 2 metodi non hanno funzionato ed il terminale continua a non rispondere, allora è possibile eseguire  il Clean Boot

ATTENZIONE: il Clean Boot cancella completamente la memoria del terminale, incluse le applicazioni e i dati, ad eccezione di quelli contenuti nella Flash File Store o in dispositivi di archiviazione removibili

ESECUZIONE:

1- Tenere premuto il pulsante di accensione per circa 2 secondi per sospendere il computerCK3

2- Rimuovere la batteria

3 -Con lo stilo del terminale, premere il pulsante di Reset situato nel vano della batteria.

4- Inserire la batteria nel computer e premere e mantenere premuto il pulsante di accensione fino a quando viene visualizzato sullo schermo il messaggio “Release IO”

Per la parte successiva della procedura è necessario premere due tasti qualsiasi: utilizziamo ad esempio i tasti 6 e 9

5- Rilasciare il pulsante e quando sullo schermo appare il messaggio “Inserisci la prima chiave in 20 secondi” premere il tasto 9

6- A questo punto sullo schermo appare il messaggio “Inserire la seconda chiave in 6 secondi”. Premere 6 sulla tastiera.

7- Sullo schermo viene visualizzato il messaggio “Riconferma la prima chiave in 6 secondi”.  Premere nuovamente 9.

8 -Sul display viene visualizzato il messaggio “Conferma la seconda chiave in 6 secondi”. Premere di nuovo 6.

9- Sullo schermo appare il messaggio “Clean boot Confirmed”. Il terminale CK3 inizia il processo di clean boot

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Come creare un nastro a modulo continuo con il software BarTender

Per creare il layout di un nastro a modulo continuo con il software Bartender è necessario configurare correttamente i parametri del modello e del metodo di stampa.

La procedura è intuitiva ed è guidata dal software quindi saranno sufficienti semplici passaggi di seguito indicati per stampare un nastro di qualsiasi larghezza e lunghezza

  1. Avviare il softaware BarTender
  2. Nella schermata di Benvenuto selezionare la voce ” Avvia nuovo documento Bartender”. Se non è abilitata la schermata di Benvenuto andare al menu “File” e selezionare “Nuovo”
  3. Nuovo Documento
    Nuovo Documento

    3. Nella Procedura Guidata Nuovo Documento selezionare “Modello vuoto” e premere Avanti

    Modello vuoto
    Modello vuoto

    4. Selezione Stampante: in questa schermata selezionare dall’elenco proposto la stampante che utilizzeremo per stampare il nastro e premere Avanti

    Selezione stampante
    Selezione stampante

    5. Selezione pacchetti: selezionare “Specifica impostazioni personalizzate” e premere Avanti

    Selezione pacchetti
    Selezione pacchetti 

    6. Elementi per pagina: selezionare ” Elemento singolo per pagina” e premere Avanti

7. Margini laterali: selezionare “No” per azzerare i margini laterali,      poi premere Avanti

8. Forma elemento stampato: selezionare “Rettangolo” e premere             Avanti

9. Dimensioni modello: in questa schermata specifichiamo le       dimensioni dell’area che stamperemo. In “Dimensione modello” impostiamo il valore “Dimensione definita da utente”. Nel campo Larghezza impostiamo il valore della Larghezza del nastro (in questo esempio 25 mm) e nel campo Altezza impostiamo un valore idoneo al testo che vogliamo stampare (nel nostro caso 100 mm)

Dimensioni modello
Dimensioni modello

10. Lasciamo l’orientamento su “Verticale” e premiamo Avanti

11. Sfondo modello: lasciare tutte le caselle deselezionate e premere Avanti

12. Nell’ultima schermata della procedura guidata abbiamo una sintesi dei parametri precedentemente settati (stampante utilizzata e dimensioni del nastro): premendo su Fine si apre il modello vuoto come da noi specificato.

Schermata Completato
Schermata Completato

13. A questo punto progettiamo il nostro layout inserendo testo, immagini e grafica a nostro piacimento. Dopo aver completato la grafica del nastro procediamo con la stampa

Layout di stampa14. Stampa del nastro: andiamo sotto il menù File e selezioniamo “Stampa…”

15. Premiamo il tasto “Proprietà documento…” per configurare i corretti parametri di stampa. In Proprietà, nella schermata Grafici , sezione Dithering, selezioniamo Nessuno , nella schermata Pacchetto impostiamo: Metodo di stampa = Trasferimento termico (se stampiamo con ribbon), Sensore = Nessuno, Velocità di stampa = 76,2 mm/sec. Nella schermata Opzioni nella sezione ” Regolazione densità di stampa” selezioniamo “Imposta” e in corrispondenza di trasferimento termico alziamo la temperatura al valore 5 (se la stampa non viene marcata aumentare il valore della temperatura fino ad ottenere una stampa con qualità soddisfacente). Premere OK per terminare la configurazione

Stampa
Stampa

Pacchetto
Pacchetto

Opzioni- densità di stampa
Opzioni- densità di stampa 

16.  A questo punto, dopo aver premuto ok, ci troviamo nuovamente nella schermata Stampa: digitiamo il numero di copie e premiamo il tasto Stampa.

Ing. Cristina Urbisaglia

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Ci sono tre diversi modi per eseguire un reset di un terminale Datalogic Skorpio X3:

warm boot

cold boot

clean boot

DATALOGIC SKORPIO
DATALOGIC SKORPIO

I tre tipi di reset hanno conseguenze diverse sul terminale, pertanto è consigliabile procedere per step, partendo dal reset più leggero (il warm boot), qualora il terminale continuasse a non rispondere eseguire il cold boot e come ultima scelta il clean boot per riportare il terminale alle impostazioni di fabbrica

ESECUZIONE DEL RESET

>> Il warm boot termina un’applicazione in esecuzione che non risponde e cancella tutti i dati contenuti nella RAM ma conserva il File System. Il Registro di sistema viene ripristinato dalla memoria persistente se era stato precedentemente salvato oppure ripristinato ai valori di fabbrica predefiniti.

COME ESEGUIRE UN WARM BOOT:

per effettuare un warm boot tenere premuti contemporaneamente i seguenti tasti

WARM BOOT SKORPIO

>> Il cold boot forza la chiusura di tutte le applicazioni e re-inizializza il sistema. Con il cold boot i dati contenuti nella RAM vengono cancellati ma il file system viene preservato. Il Registro di sistema viene ripristinato dalla memoria persistente, se precedentemente era stata salvata una copia.

Eseguire un cold boot quando il terminale è bloccato ed il warm boot non ha risolto il problema

COME ESEGUIRE UN COLD BOOT:

  1. Spegnere lo Skorpio X3 premendo il pulsante ON/OFF.
  2. Rimuovere la batteria del terminale.
  3. Premere simultaneamente il pulsante SCAN ed il pulsante RESET situato nell’alloggiamento della batteria.
  4. Reinserire la batteria
  5. Accendere il terminale con il pulsante ON/OFF

>> Il clean boot resetta completamente lo Skorpio X3 riportandolo in una configurazione “pulita”: sia il Registro di sistema che il file system vengono ripristinati ai valori predefiniti di fabbrica.

ATTENZIONE: con il clean boot tutti i dati andranno persi, anche quelli salvati nella FLASH

COME ESEGUIRE UN CLEAN BOOT:

  1. Eseguire un Cold Boot, come spiegato nel punto precedente
  2. Tenere premuti contemporaneamente tasti ESC + 0CLEAN BOOT SKORPIO
  3. A questo punto comparirà una finestra di dialogo: premere il tasto ENTER per confermare

Ing. Cristina Urbisaglia

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Terminale portatile per la lettura del codice a barre con Danea Easyfatt Enterprise

In questo articolo parliamo della nostra soluzione per interfacciare un terminale portatile con il software di fatturazione Danea Easyfatt Enterprice.

L’impiego di un terminale portatile per la lettura del codice a barre e la gestione degli articoli di magazzino offre due immediati benefici:

  • riduzione drastica degli errori
  • velocità delle operazioni e quindi notevole risparmio di tempo

terminale portatile Opticon
terminale portatile Opticon

Il software Danea è molto versatile e ricco di funzionalità, tra cui la gestione completa del magazzino e degli articoli nel ciclo attivo e passivo tramite strumenti di identificazione automatica come lettori di codici a barre e terminali portatili.

La nostra soluzione prevede il terminale batch Opticon OPH3001 con software pre-caricato “codice e quantità” interfacciabile al software Danea.

Configurazione di Danea Easyfatt

Prima di iniziare, nel menù “Opzioni” bisogna abilitare due parametri:

1-Terminale portatile bar-code

2-Formato File A,Q

menù Opzioni Danea
menù Opzioni Danea

Una volta configurato correttamente il software in qualsiasi documento standard (Ordini clienti, Ordini fornitore, DDT, Fatture …) e nel menù inventario di magazzino potete utilizzare il terminale portatile per la gestione degli articoli.

Vediamo un esempio di utilizzo del terminale portatile in una Fattura Cliente.

Utilizzando il terminale portatile eseguiamo la lettura del codice a barre presente su ogni articolo da vendere ed inseriamo le relative quantità.

Ultimata la spunta degli articoli, colleghiamo il terminale portatile al computer tramite un cavo USB ed in automatico verranno trasmessi i dati raccolti in un file di testo pre-stabilito.

OPH3001 collegato al PC con cavo USB
OPH3001 collegato al PC con cavo USB

In questo esempio abbiamo configurato il sistema in modo tale che il file generato verrà nominato “terminale.txt”.

Aprendo il file creato con il software Notepad possiamo notare che ad ogni riga corrisponde un inserimento: il codice articolo e le quantità separati dal carattere “,”.

file terminale,txt
file terminale,txt

Generato il file vediamo come Danea importa i dati raccolti con il terminale: inseriamo una nuova fattura.

Nella maschera Righe documento, premiamo il tasto Cod. barre che troviamo in basso, come rappresentato dall’immagine.

codice a barre
codice a barre

Come potete notare verrà visualizzata una nuova riga sopra al pulsante Cod. barre appena premuto.

danea easyfatt

A questo punto cliccate con il mouse sulla scritta blu “Importa da terminale”, selezionate la cartella dove è memorizzato il file e aprite il file “terminale.txt

importazione dati

Dopo aver premuto il pulsante Apri, i dati presenti nel file verranno importati in automatico nella maschera Riga documento.

dati importati in Danea easyFatt

Come potete notare per ogni riga, l’articolo e le quantità corrispondono ai dati presenti nel file “terminale.txt”.

La procedura è semplice, veloce e precisa. Immaginate se invece di 4 articoli fossero 40! Quanto tempo impiegherebbe l’operatore? Quale potrebbe essere la percentuale di errore?

Il risparmio di tempo, l’eliminazione degli errori e la velocità della procedura può essere proficuamente utilizzata nell’inventario presenti nel menù Magazzino, che prevede la funzione Importa da terminale portatile.

Inventario
Inventario

Se vi occorre una soluzione completa o solo il terminale se già avete acquistato Danea Easyfatt, per gestire il vostro magazzino contattaci

 Andrea Capponi

Ing. Cristina Urbisaglia

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