Per utilizzare le stampanti di etichette Intermec della serie PC e PM come stampanti di rete è necessario impostare l’indirizzo IP della stampante
La stampante di default è impostata per recuperare automaticamente l’indirizzo IP dalla rete (DHCP).
Una volta impostato l’indirizzo IP le stampanti possono essere accessibili anche via web tramite http://xxx.xxx.xxx.xxx (indirizzo IP della stampante).
Vediamo in pochi semplici passaggi come procedere per collegare una stampante Intermec alla rete Ethernet, distinguendo tra una configurazione di rete in DHCP o indirizzo IP statico.
Collegamento alla rete Ethernet in DHCP
Spegnere la stampante.
Collegare il cavo di rete alla porta Ethernet sul retro della stampante Accendere la stampante.
La stampante prende dinamicamente l’indirizzo IP dal server DHCP.
Nelle stampanti con pannello di controllo LCD L’indirizzo IP dovrebbe essere visualizzato nell’angolo inferiore sinistro dello schermo.
Nei modelli con interfaccia utente ad icone per recuperare l’indirizzo IP della stampante si deve utilizzare il software gratuito dell’Intermec “PrintSet “.
In alternativa possiamo stampare l’etichetta di configurazione della stampante tenendo premuto il tasto FEED dopo il riavvio della stampante. Attenzione: mantenere premuto il tasto FEED finché non viene stampata l’etichetta di configurazione
Se la stampante non utilizza un server DHCP per assegnare automaticamente indirizzi IP ai dispositivi della rete, è necessario impostare manualmente un indirizzo statico.
Nelle stampanti dotate di pannello di controllo con display LCD, dal menu principale selezionare ‘Impostazioni’> ‘Comunicazioni’> ‘Ethernet’> ‘IPv4 o IPv6’ e impostare l’indirizzo IP statico.
Nelle stampanti con interfaccia utente ad icone, configurare le impostazioni della rete Ethernet tramite il tool “PrintSet“.
Le stampanti di etichette industriali di fascia media Intermec PM43 e PM43c, la versione più compatta ideale per spazi ristretti e la versione da 2 pollici PM23 offrono un’implementazione immediata e rapida, grazie ai diversi strumenti di configurazione disponibili.
In questo articolo vediamo come effettuare il reset delle stampanti sia nei modelli a icone che nei modelli dotati di pannello di controllo touchscreen frontale.
ESECUZIONE DEL RESET NEI MODELLI CON INTERFACCIA UTENTE A ICONE
Nei modelli senza pannello di controllo frontale il “FACTORY DEFAULT” deve essere eseguito con i seguenti passaggi:
spegnere la stampante e attendere 30 secondi
aprire il coperchio e ruotare la leva di blocco della testina di stampa per sollevare la testina
mentre si tiene premuto il pulsante blu “Feed / Pausa”, riaccendere la stampante
quando tutte le icone si sono spente rilasciare il pulsante “Feed / Pausa”
attendere 30 secondi e ruotare la leva della testina per abbassare la testina di stampa
chiudere il coperchio
ESECUZIONE DEL RESET NEI MODELLI DOTATE DI PANNELLO DI CONTROLLO
Esistono due modi per ripristinare le impostazioni predefinite di fabbrica nelle stampanti che dispongono del pannello frontale LCD
RESET PARTENDO DA STAMPANTE SPENTA
sollevare il coperchio della stampante e ruotare la leva di blocco della testina di stampa per alzare la testina
tenendo premuto il pulsante blu “Feed / Pausa” riaccendere la stampante
continuare a tenere premuto il pulsante ‘Feed / Pausa’ finché sul display LCD non viene visualizzato il menu “Ripristina predefiniti”
utilizzando il pannello di controllo frontale della stampante selezionare solo le impostazioni che devono essere ripristinate. Solitamente tutte e tre le categorie dovrebbero essere ripristinate, ma notare che le impostazioni di rete immesse manualmente verranno perse se è selezionata la categoria “Impostazioni di rete”.
una volta selezionate le categorie su cui effettuare il reset, premere la freccia “Continua” (destra) sullo schermo
quando richiesto, confermare il ripristino e il riavvio della stampante
la stampante inizia a riavviarsi.
Appen la stampante si riavvia ruotare la leva della testina di stampa per abbassare la testina
Chiudere il coperchio
Una volta che la stampante ha completato l’avvio, utilizzare il pannello LCD per impostare i valori richiesti dalla procedura guidata
RESET UTILIZZANDO IL PANNELLO DI CONTROLLO DELLA STAMPANTE
utilizzando i comandi del pannello anteriore, andare alla sezione ‘Menu’> ‘Strumenti’> ‘Ripristina predefiniti’
selezionare solo le categorie di impostazioni che devono essere ripristinate
una volta selezionate le categorie da resettare, premere la freccia “Continua” (destra) sullo schermo
quando richiesto, confermare il ripristino e il riavvio della stampante
la stampante inizia la procedura di riavvio
quando la stampante si riavvia, ruotare la leva della testina di stampa per abbassare la testina.
chiudere il coperchio della stampante
una volta che la stampante ha completato l’avvio procedere con l’impostazione dei valori richiesti dalla procedura guidata
La Armor produce nastri a trasferimento termicocertificati di altissima qualità per etichettatrici di qualsiasi brand, come Zebra, Intermec, Sato, Toshiba, Cab, TSC, Carl Valentine, Markem, ecc.
In questo articolo parliamo di nastri cera descrivendo le loro caratteristiche e applicazioni consigliate.
Armor produce 4 tipologie di nastro cera classificate come
AWR1
AWR8
AWR470
AWX-FH
per coprire qualsiasi esigenza di etichettatura e rapporto qualità\prezzo del cliente.
Analizziamo le caratteristiche e applicazioni per le 4 differenti tipologie
Ribbon cera AWR1
Caratteristiche
E’ il nastro cera economicamente più competitivo della Armor. Preservando una buona qualità di stampa è il ribbon con il miglior rapporto qualità \ prezzo.
Prodotto per contrastare il mercato di nastri a basso costo ed in alcuni casi privi di certificazioni, l’AWR1 viene utilizzato per la stampa su carta vellum e semi patinata, ha una buona qualità anche nella stampa di codici a barre ruotati, ma non è consigliato per l’utilizzo su carte lucide.
Il nastro AWR1 ha una discreta resistenza meccanica, cioè la resistenza a graffi ed abrasioni non è elevata.
Applicazione consigliate
Logistica
Stoccaggio
Spedizioni
Retail
Cartellini
Contatto alimentare
Ribbon cera AWR8
Caratteristiche
E’ un nastrocon un buon rapporto qualità/ prezzo, ha un’ottima qualità di stampa su carte vellum e semi patinate, può essere utilizzato anche su carte lucide e garantisce prestazioni elevate nella stampa di codici a barre ruotati.
Presenta una buona resistenza meccanica ai graffi e alle abrasioni
Può essere utilizzato per etichette applicate all’ esterno come i vivai
E’ il nastro con il miglior impatto ambientale perché prodotto senza l’utilizzo di solventi.
E’ la cera più coprente della gamma Armor, ha un’ottima resa su superfici porose perché ha una spalmatura molto morbida che consente un elevata capacità coprente.
L’AWR470 è indicato su carte vellum e ha una buona qualità di stampa anche su carte semi patinate.
La bassa resistenza meccanica non consente una stampa nitida e stabile di codici a barre ruotati e su carte lucide.
E’ un nastro cera arricchito con la resina e quindi garantisce un’ ottima qualità e resistenza di stampa su qualsiasi materiale in carta sia opaca che lucida.
E’ ideale per la stampa ad alta velocità e di codici a barre ruotati.
La componente resina garantisce un’eccellente resistenza al graffio e lo rende idoneo per la stampa su etichette pre-stampate.
Presenta una buona resistenza alle alte temperature.
Applicazione consigliate
Logistica
Stoccaggio
Spedizioni
Retail
Cartellini prezzo
Contatto alimentare
Applicazione esterne
Targhe e logotipi
Andrea Capponi
Contattaci per selezionare il nastro più idoneo alla tua applicazione
Il software per la progettazione e la stampa di etichette riveste un ruolo fondamentale nel processo di stampa.
La maggior parte delle stampanti di etichette a trasferimento termico vengono fornite con la versione base di un software che permette la creazione e la stampa di etichette. Tuttavia il software a corredo della stampante è la versione semplificata che consente un’operatività limitata alle funzioni basilari.
Se si desidera un’automazione del processo di stampa e l’utilizzo di funzioni avanzate per risparmiare tempo e migliorare l’efficienza è necessario considerare un software professionale.
Come scegliere il software più idoneo alle proprie esigenze?
Un software di etichettatura affinché sia valido deve prevedere 3 sezioni principali:
creazione del modello di etichetta: la progettazione del modello deve essere rapida ed intuitiva, adatta anche ad utenti inesperti
stampa dell’etichetta: il processo di stampa deve essere fluido ed immediato. L’esistenza di moduli di stampa evita il rischio di errori dovuti all’immissione manuale da parte del personale
integrazione con i sistemi hardware e software esistenti: descrizioni di prodotti, date di scadenza, numeri di serie, e altri dati relativi ai prodotti dovrebbero essere tutti popolati automaticamente, senza l’intervento dell’operatore
Come in qualsiasi acquisto è consigliabile procedere con l’analisi dei requisiti del software ed eventualmente alla valutazione dell’integrazione con il proprio gestionale aziendale.
Vediamo i punti fondamentali sui quali focalizzare l’analisi
Facilità d’uso
Solitamente i software per la stampa di etichette sono abbastanza intuitivi e di utilizzo immediato.
I software dei brand più importanti sono dotati di un’interfaccia utente familiare, simile a quella di Microsoft Word, programma noto alla maggior parte degli utenti
Generalmente quanto più è ampia e potente la gamma di funzioni disponibili quanto meno il software è di semplice utilizzo.
Procedere guidate
L’integrazione di procedure guidate per la progettazione di una nuova etichetta, l’inserimento di dati dinamici, l’impostazione dei parametri corretti della stampante in uso, la connessione ad un database esterno consente un utilizzo immediato del software anche al personale meno esperto
Creazioni di modelli di etichette
Raramente l’etichettatura è un processo autonomo, isolato da altri software aziendali.
Frequentemente i dati sulle etichette sono già presenti nel gestionale aziendale o in un file Excel.
L’errore più comune che fanno le aziende consiste nel progettare un’etichetta con valori fissi, diversa per ciascun prodotto.
Con questo approccio si progettano centinaia o addirittura migliaia di file di etichette che risultano difficili da modificare nel caso in cui fosse necessario apportare una modifica massiva dei dati o del layout.
Inoltre esiste un concreto rischio che l’operatore addetto alla stampa scelga il modello errato e stampi l’etichetta sbagliata.
Un approccio migliore consiste nel separare il modello di etichetta dalle informazioni che devono essere stampate sull’ etichetta: il software si occuperà di importare i dati nei campi corretti dell’etichetta.
Ad esempio se i dati dell’etichetta risiedono in un foglio di calcolo tipo Excel, quando si crea un nuovo prodotto è sufficiente aggiungere una riga al foglio di calcolo invece di creare una nuova etichetta.
Se si deve modificare il layout dell’etichetta, è sufficiente modificare solo un modello invece di centinaia di etichette associate ai vari prodotti.
Integrazione e automazione della stampa
La migliore automazione di un software di stampa di etichette viene realizzata attraverso l’integrazione con il proprio gestionale aziendale. Importare i dati dal proprio gestionale è un requisito essenziale per garantire la correttezza, la precisione e la velocità delle operazioni.
Valutare come vengono scambiati i dati e a quali database si connette il software che vogliamo acquistare è una scelta saggia e indispensabile in fase di pre-analisi dei requisiti
Codici a barre supportati
Nelle diverse versioni disponibili per il software selezionato assicurarsi che la versione scelta supporti la famiglia o le famiglie di codici a barre che si devono stampare.
Tutti i software professionali hanno la possibilità di creare e stampare codici a barre lineari standard, tuttavia non tutti i software offrono la possibilità di creare codici 2D (come il QR Code o il DataMatrix) o il codice GS1-128.
Inoltre i pacchetti software migliori aiutano la creazione di codici a bare GS1-128 che possono essere difficili da padroneggiare senza una procedura guidata.
RFID
Non esistono versioni free che supportino la codifica e la stampa di etichette RFID. Se è richiesta questa funzionalità accertarsi quale sia la versione che la supporta
In conclusione controllare sempre che la versione scelta del software possa creare e stampare la famiglia di codice a barre che si intende utilizzare
Test e Versioni di prova
Tutti i produttori di software professionali di un certo livello offrono una versione di prova free con durata limitata. Scaricare la versione di prova è un’ottima scelta per effettuare una valutazione completa ed esaustiva di tutte le funzionalità del software che si intende acquistare
Supporto
Quando si implementa un nuovo software la documentazione e la formazione messa a disposizione dal produttore è una caratteristica indispensabile. Verificare il tipo di risorse accessibili: manuale d’utilizzo, video, tutorial, supporto telefonico.
Non tutti i software sono supportati in Europa o hanno una rete di rivenditori preparati in grado di fornire un valido supporto tecnico.
In questa breve panoramica abbiamo parlato solo di alcuni aspetti del software.
Di seguito puoi trovare una breve panoramica dei principali software di etichette.
Le versioni entry level raramente includono la connessione a database
NiceLabel
NiceLabel è un software affidabile e potente, utilizzato da milioni di utenti in tutto il mondo.
E’ strutturato in diversi livelli di complessità, partendo da un semplice pacchetto base di progettazione e stampa etichette fino alla versione Enterprise per una completa automatizzazione del processo di stampa.
Ha una libreria molto ampia di etichette di conformità per il settore farmaceutico, automobilistico, alimentare, chimico.
La versione Enterprise integra la gestione centralizzata della stampa, un sistema di stampa web e integra direttamente la stampa in SAP, Oracle e altre applicazioni aziendali.
NiceLabel viene continuamente aggiornato agli standard più recenti per assicurare la conformità alle normative vigenti.
Zebra Designer Pro
Il software ZebraDesigner viene fornito nella versione base insieme alle stampanti Zebra.
La versione gratuita non offre alcuna connessione a database
E’ un software che gira solo su piattaforma Windows e lavora esclusivamente con le stampanti Zebra
La versione Pro, grazie a strumenti di progettazione facili da usare e procedure guidate, consente la realizzazione di etichette complesse, basate su dati fissi o variabili, in modo estremamente semplice ed intuitivo.
Le procedure di controllo del contenuto dei campi, di formattazione dell’etichetta, di generazione del codice a barre e di creazione di file modello sono state ottimizzate offrendo un vasto assortimento di funzionalità e strumenti in grado di soddisfare tutte le esigenze di produzione delle etichette.
ZebraDesigner Pro integra una serie gratuita di driver di stampa Zebra in grado di garantire ottime prestazioni e uno straordinario controllo sulle impostazioni delle stampanti Zebra
E’ inoltre possibile scaricare font, grafica e firmware.
BarTender
BarTender è stato il primo programma per Windows in grado di supportare sia le stampanti laser sia le stampanti industriali di etichette.
Con l’offerta del supporto RFID, stampa e codifica di smart card, potenti funzioni di disegno e una robusta suite di applicazioni di aiuto, BarTender è una soluzione di creazione e stampa completa.
E’ disponibile in diverse versioni per soddisfare qualsiasi esigenza sia applicativa che di budget.
E ‘una soluzione di stampa completa e potente e offre un supporto di stampa ricco di funzioni e procedure guidate:
Integra la stampa in SAP, Oracle e da altri database aziendali.
Codesoft
CODESOFT è una potente applicazione per la creazione di etichette per ambienti di etichettatura ad alta complessità.
Dotato di un’interfaccia facile da usare, supporta oltre 100 simbologie di codici a barre. Ha una capacità di integrazione con database complessi e altri sistemi aziendali e costituisce una soluzione avanzata per la creazione di etichette con codice a barre o RFID.
Disponibile con motore di stampa, configurazioni autonome e di rete, CODESOFT è progettato per soddisfare qualsiasi esigenza di etichettatura. Consente di gestire beni e risorse, controllare canali di distribuzione e livelli di magazzino, monitorare documenti o gestire record di dati.
Si integra con i più diffusi gestionali e ERP aziendali
In questo articolo parliamo di stampanti industriali Zebra ad alte prestazioni. Focalizzeremo la nostra attenzione su:
caratteristiche che le distinguono
quando utilizzare una stampante di etichette ad alte prestazioni
settori di utilizzo
modelli
Le stampanti industriali di etichette ad alte prestazioni si differenziano dalle più diffuse stampanti industriali mid-range per la costruzione meccanica ed elettronica.
La progettazione con materiali robusti e affidabili garantisce carichi di lavori ad alta intensità, fino a 24 ore al giorno e 7 giorni su 7
Caratteristiche che le distinguono:
Il telaio e gli altri componenti della struttura in metallo sono molto robusti e resistenti per supportare sollecitazioni per un utilizzo estremo e durevole nel tempo.
Motori, cinghie e tutti i meccanismi di stampa sono costruiti con materiali che assicurano ottima affidabilità e resistenza all’ usura
Le testine e i rulli siliconati di lunga durata riducono i costi di sostituzione e le interruzioni operative.
I comandi di apertura\ chiusura e di regolazione testina sono costituiti da componenti in metallo e non in plastica per garantire oltre alla robustezza anche un’ottima qualità di stampa di etichette molto piccole ad alta risoluzione.
Il sistema di raffreddamento termico integrato elimina le aperture di ventilazione e le ventole di raffreddamento, bloccando l’ingresso della polvere e delle particelle per garantire una stampa senza problemi anche negli ambienti più difficili
Quando utilizzare una stampante di etichette ad alte prestazioni:
Grandi volumi di stampa dove non è possibile utilizzare più postazioni di stampa per frazionare il carico del lavoro
Operatività 24 ore al giorno e 7 giorni su 7
Ambienti ostili e polverosi
Ottima qualità di stampa ad alta risoluzione 600 dpi con un’altezza minima delle etichette pari a 3 mm
Settori di utilizzo:
Linee di produzione
Trasporti e logistica
Farmaceutico
Automobilistico
Alimentare
Qualsiasi settore dove è richiesta una produttività intensa
Modelli:
Zebra ha prodotto una nuova linea di stampanti high performance: la serie ZT600 erede della precedente serie Xi.
I modelli sono la ZT610 e la ZT620 che si differenziano per le risoluzioni disponibili e la larghezza di stampa
Caratteristiche principali della ZT600 per i modelli con larghezza di stampa da 4 pollici (104 mm) e da 6 pollici (168 mm)
È possibile configurare la stampante in funzione delle specifiche esigenze applicative, avendo a disposizione due larghezze di stampa massima pari a 104 mm nella ZT610 e 168 mm nella ZT620 con risoluzioni differenti.
SE DEVI SOSTITUIRE IL TUO PARCO MACCHINE O STAI PROGETTANDO UNA NUOVA SOLUZIONE DI ETICHETTATURA, CONTATTACI PER UN’ANALISI DEL PROGETTO CON INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE.
Le stampanti a trasferimento termico offrono prestazioni indiscusse sulla stampa del codice a barre: velocità, qualità di stampa, scelta di un gamma praticamente infinita dei materiali di stampa e costi vantaggiosi sono solo alcuni dei vantaggi offerti da questa potente e versatile tecnologia.
Malgrado questa metodologia di stampa sia estremamente performante e adatta a qualsiasi applicazione è facile vedere codici a barre o bidimensionali con una scarsa qualità di stampa.
La maggior parte dei problemi sono da ricondursi ad un settaggio errato dei parametri della stampante e ad una poco accurata, se non assente, manutenzione dei dispositivi di stampa.
Una corretta configurazione della stampante include
una precisa regolazione della pressione della testina di stampa
l’impostazione della temperatura appropriata ai supporti di stampa utilizzati
l’ottimizzazione della velocità di stampa.
Analizziamo i 5 problemi più frequenti che incidono sulla qualità di stampa
1. Settaggio della temperatura di stampa
Affinché un codice a barre venga correttamente interpretato da un lettore è necessario avere un contrasto adeguato tra le barre scure e gli spazi bianchi. Se il contrasto è basso potrebbe essere necessario aumentare la temperatura di stampa ed eventualmente diminuire la velocità.
Diversamente se le barre sono troppe spesse e presentano delle macchie sul contorno o degli aloni, può essere che la temperatura sia alta e di conseguenza il nastro di stampa (ribbon) fonde troppo creando delle imperfezioni sulla stampa e di conseguenza la NON LEGGIBILITA’ del codice.
2. Manutenzione della stampante
Se si notano “macchie bianche” distribuite sui codici a barre, è possibili che sul rullo sia depositato uno strato di polvere o residui di materiale. Sui rulli siliconati all’interno della stampante possono depositarsi anche residui di colla: è necessario prevedere la pulizia dei rulli con scadenza periodica in funzione del volume di stampa, specialmente se si stampa in modalità termica diretta.
Manutenzione e pulizia sistematica della stampante evitano molti problemi legati alla qualità di stampa e allungano il ciclo di vita della testina.
Alcool e aria compressa rimuovono facilmente le impurità, come polvere e detriti.
Se l’etichetta presenta delle linee bianche verticali allora è possibile che alcuni dots della testina siano guasti: in questo caso bisogna procedere alla sostituzione della testinadi stampa.
Un nastro che forma delle grinze provoca delle righe diagonali non stampate, causando linee vuote nei codici a barre che potrebbero recare problemi nella lettura
Per prevenire le grinze, assicurarsi che il nastro sia caricato correttamente.
>> Sulle stampanti desktop per prevenire le arricciature del ribbon è opportuno utilizzare un nastro di stampa leggermente più largo dell’etichetta: ad esempio se devo stampare un’etichetta larga 70 mm è corretto utilizzare un nastro largo 80 mm, mentre un ribbon largo 110 mm potrebbe produrre fastidiose increspature
>> La maggior parte delle stampanti di etichette di classe industriale sono dotate di barre di regolazione della pressione della testina di stampa e della tensione del nastro, che permettono un controllo accurato delle forze esercitate sui supporti di stampa.
Inoltre la pressione della testina deve essere uniformemente distribuita lungo l’intera larghezza del supporto (etichetta o cartellino)
4. Abbinamento errato tra ribbon ed etichetta o cartellino
Esistono diversi tipi di inchiostro, le tipologie principali sono cera, cera resina o resina: la selezione è funzione del materiale su cui si deve stampare e della tenuta di stampa che si vuole ottenere.
L’abbinamento corretto tra etichetta e ribbon garantisce la perfetta qualità di stampa, in base ovviamente alle esigenze applicative.
L’utilizzo di un nastro cera su un’etichetta sintetica (come polipropilene o polietilene) comporta una pessima adesione dell’inchiostro sull’etichetta, che tenderà facilmente a sbiadire. Viceversa, utilizzare un nastro resina su un’etichetta in carta potrebbe comportare una stampa con poco contrasto e rappresenta una scelta economicamente inefficiente
5. Impostazione errata della larghezza di stampa
L’impostazione errata della larghezza dell’etichetta o del cartellino comporta una stampa decentrata o tagliata. Questo, oltre ad avere una conseguenza poco piacevole sul layout dell’etichetta, può causare problemi sulla lettura del codice a barre.
Un codice a barre tagliato, cioè non stampato per tutta la sua larghezza o in cui siano assenti le quite zone, non viene correttamente interpretato dai lettori.
Verificare quindi che sul driver sia impostato il valore esatto della larghezza.
Nelle stampanti industriali dotate di pannello di controllo verificare che la larghezza coincida con il valore impostato sul driver.
Per le stampanti guidate con i comandi diretti verificare che i comandi inerenti la larghezza dell’etichetta siano esatti
Il dispensatore elettronico di etichette è un dispositivo per l’etichettatura manuale su linee o tavoli di confezionamento.
Rappresenta la soluzione ottimale per velocizzare l’operatore nel prelievo dell’etichetta che deve applicare sulla confezione.
Come Funziona
Questo dispositivo separa parzialmente e in modo automatico l’etichetta dal supporto, facilitando l’operatore nel prelevare l’etichetta: velocizza i tempi rispetto ad una operazione manuale che in alcuni casi, in funzione del materiale, può rivelarsi difficoltosa.
Quando utilizzarlo
Il dispensatore è un dispositivo robusto e molto resistente, viene utilizzato quando le etichette da applicare sul prodotto sono tutte identiche, prestampate e di quantità elevate.
Caratteristiche
Esistono in commercio prodotti capaci di spellicolare etichette fino ad una larghezza di 21 cm e con diametro esterno del rotolo di 30 cm.
Il dispensatore può essere utilizzato con etichette in rotolo o a pacchetto, etichette con tacca nera sul retro o interspazio.
Se vuoi ottimizzare il tuo confezionamento, chiamaci allo 06.51848187 e ti configuriamo il dispensatore più idoneo alla tua applicazione
Il trasferimento termico è la tecnologia di stampa più diffusa per la stampa del codice a barre.
Con il trasferimento termico si producono etichette e cartellini resistenti, è possibile stampare su un’ampia varietà di materiali, sia in carta che sintetici con il vantaggio di produrre solo le quantità necessarie, evitando stock di magazzino spesso inutilizzati.
La metodologia a trasferimento termico utilizza il calore della testina di stampa per fondere un nastro inchiostrato, detto ribbon, che trasferisce l’inchiostro sul materiale da stampare (etichette, cartellini, film flessibili, materiale tessile). L’unico vincolo di questa versatile tecnologia è di produrre una stampa monocromatica e spesso un’etichetta bianca con sovrastampa nera è monotona e non cattura l’attenzione
Quando il trasferimento termico si combina con il colore si ottiene un potente strumento di stampa
Con i nastri a trasferimento termico colorati è possibile realizzare etichette che uniscono alla vitalità del colore, la velocità di stampa, la qualità, la resistenza ed un concreto risparmio economico del costo stampa rispetto ad altre tecnologie
La distinzione attraverso l’uso di un’etichetta colorata, poiché ha un impatto visivo immediato, facilita qualsiasi operazione di differenziazione e di identificazione.
Come i ribbon neri, i nastri colorati sono disponibili in cera, cera-resina o resina per adattarsi ai diversi materiali di stampa, sia cartacei che sintetici.
Prima dell’acquisto è’ importante verificare che le specifiche tecniche del nastro siano compatibili con i modello di stampante in uso:
qualità: cera, cera-resina o resina in funzione della tipologia del materiale da stampare e del ciclo di vita dell’etichetta
larghezza e altezza del nastro: la larghezza deve essere poco più grande dell’etichetta o del cartellino che dobbiamo stampare per evitare la formazione di grinze sul ribbon
inchiostrazione interna o esterna
anima interna e diametro massimo esterno
L’utilizzo di nastri colorati per la stampa a trasferimento termico consente di evidenziare le informazioni stampate e catalizzare l’attenzione di chi guarda in alcune applicazioni specifiche:
Etichettatura di merce non conforme
Differenziazione dell’inventario
Etichettatura scaffali magazzino: il colore semplifica il flusso operativo
Settore alimentare: etichettatura prodotti in scadenza
Magazzino: una scelta strategica del colore è un’ottima opzione per assicurarsi che le etichette sui prodotti siano facilmente distinguibili da altre etichette non correlate.
I settori e le applicazioni che possono beneficiare di un’etichetta colorata sono innumerevoli ma quando devi stampare un codice a barre assicurati che la scelta dei colori garantisca la corretta scansionabilità del codice.
La scelta di una stampante di etichette richiede una pre-analisi di requisiti necessari a selezionare il modello e la configurazione adatta alle proprie esigenze applicative.
Tra le tante opzioni da valutare, un fattore primario è la risoluzione della stampante, solitamente indicata come dpi (dot per inch = punti per pollice).
I costruttori più importanti, in funzione dei modelli, mettono a disposizione risoluzioni a 203, 300,406 e 600 dpi.
Determinare la risoluzione giusta di una stampante a trasferimento termico o termica non è un compito semplice e solitamente la risoluzione non è un’opzione che può essere modificata dopo l’acquisto
Quali sono gli elementi da considerare per scegliere la risoluzione corretta?
Ci sono tre diversi fattori da valutare nella scelta della risoluzione idonea alla stampa che si vuole ottenere:
> Nitidezza e leggibilità
La nitidezza della stampa aumenta quando la risoluzione aumenta. La risoluzione influenza la qualità dell’immagine stampata e la quantità di informazioni contenute in una determinata area.
Quindi una stampante con risoluzione a 300 dpi stamperà un codice più nitido e con dimensioni minori di quello stampato a 203 dpi.
Tuttavia, la risoluzione di 203 dpi soddisfa le esigenze della maggior parte delle applicazioni.
Se la risoluzione è bassa la stampa prodotta è sgranata, i caratteri poco leggibili, le barre o i quadrati del codice sono irregolari.
Le conseguenze di un codice NON scansionabile dai comuni lettori possono essere disastrose sulla catena di distribuzione in termini di ritardi di consegna, multe o addebiti finanziari
> Velocità di stampa
Velocità di stampa e risoluzione sono fattori inversamente proporzionali, più aumenta la risoluzione e più la velocità diminuisce.
Ad esempio la Zebra ZT410 in funzione della risoluzione presenta valori di velocità massima di stampa notevolmente differenti:
356 mm/sec a 203 dpi
254 mm/sec a 300 dpi
102 mm/sec a 600 dpi
> Formato dell’etichetta
Più la stampa ha dimensioni ridotte e più dovremmo utilizzare risoluzioni elevate affinché testo e codici a barre siano leggibili.
Pensiamo ad esempio alle etichette con formati minori di 20 mm x 10 mm applicate sulle schede elettroniche: per produrre testi e codici a barre leggibili dovremmo certamente scegliere una risoluzione da 300 a 600 dpi.
Questo perché una testina di stampa da 200 dpi trasferisce 200 punti in un’area con dimensione di un pollice. Una testina di stampa con risoluzione superiore può trasferire più punti di stampa nella stessa area: una testina di stampa a 300 dpi può trasferire 300 punti di stampa per pollice e una testina di stampa da 600 dpi può trasferire 600 punti di stampa per pollice.
Quindi una risoluzione elevata è utile quando si devono produrre con precisione immagini stampate, codici a barre e testo in un’area molto piccola.
In ogni caso è sempre consigliabile effettuare dei test di stampa e una verifica di lettura del codice.
Inoltre è fondamentale considerare la dimensione del font, i simboli speciali, la grafica, la presenza di caratteri asiatici, le immagini presenti sull’etichetta: la leggibilità aumenta con la risoluzione.
> Considerazioni sulla creazione del layout dell’etichetta
Il raggiungimento di una perfetta qualità di stampa è la combinazione di un insieme di fattori tra cui la scelta del materiale dell’etichette, del nastro a trasferimento termico, della manutenzione della testina di stampa, della velocità di stampa ma anche della progettazione del layout dell’etichetta che deve essere effettuato in sincronismo con i dpi della stampante.
I codici a barre devono rispettare delle proporzioni precise e se la progettazione non viene effettuata con le specifiche della stampante la qualità dell’etichetta sarà deteriorata
Quando si realizza il layout delle etichette, è necessario considerare la risoluzione della stampante con cui verranno stampate: diverse risoluzioni richiedono la progettazione di layout diversi.
Non è possibile inviare la stessa etichetta a una stampante da 203 dpi e 300 dpi e aspettarsi una stampa corretta. L’etichetta deve essere progettata per adattarsi alla risoluzione della stampante.
In conclusione ogni testina di stampa ha una o più risoluzioni disponibili per lo specifico modello. Per fare un investimento appropriato alle specifiche esigenze di stampa è indispensabile avere una chiara comprensione dei requisiti principali delle stampanti.
Le stampanti a trasferimento termico utilizzano il calore della testina per sciogliere un nastro inchiostrato, detto ribbon, che trasferisce l’inchiostro sul supporto.
Esistono diversi tipi di inchiostro, le tipologie principali sono cera, cera resina o resina: la selezione è funzione del materiale su cui si deve stampare e della tenuta di stampa che si vuole ottenere.
L’abbinamento corretto tra etichetta e ribbon garantisce la perfetta qualità di stampa, in base ovviamente alle esigenze applicative
La metodologia a trasferimento termico supporta una scelta ampia e differenziata dei materiali di stampa: carta, materiali sintetici, materiali composti, film, braccialetti ospedalieri, etichette con adesivi permanenti, removibili, riposizionabili, per temperature estremamente basse (fino a -196° per applicazioni in azoto liquido) o temperature molto elevate, cartellini, tag, materiali tessili.
I vantaggi nell’utilizzo di una stampante a trasferimento sono numerosi:
> Durata e resistenza del materiale stampato
Le etichette stampate a trasferimento termico, in special modo quelle in materiali sintetici in combinazione con ribbon resina, offrono una durata ed una resistenza eccezionali.
Le etichette stampate con tecnologie tradizionali possono scurire, sbiadire, deteriorarsi se esposte a fonti di luce, calore, umidità, agenti chimici e detergenti mentre i materiali stampati a trasferimento termico, se opportunamente selezionati, offrono un’ottima stabilità agli elementi deterioranti
>Scelta molto ampia dei materiali di stampa
Esiste una gamma praticamente infinita di materiali stampabili con questa tecnologia, per qualsiasi condizione operativa
> Velocità
La velocità delle stampanti a trasferimento è un parametro sul quale vale la pena effettuare qualche calcolo.
Un modello desktop come l’Intermec PC43T con risoluzione 203 dpi arriva alla velocità massima di 203 mm/sec quindi, ad esempio, per stampare 1000 etichette alte 50 mm(5 cm) impiegherà poco più di 4 minuti.
Se utilizzassimo un modello industriale come la Zebra ZT410 per stampare 1.000 etichette alte 5 cm impiegheremo meno di 3 minuti
> Leggibilità del codice a barre
La stampa a trasferimento termico, a differenza di altre tecnologie, produce codici perfettamente scansionabili dai lettori barcode, poiché stampano in modo preciso e nitido la larghezza delle barre. Per garantire qualità ed affidabilità quando bisogna stampare un codice a barre il trasferimento termico è la soluzione migliore
> Tempo dedicato al servizio di assistenza e manutenzione minimo
Le stampanti a trasferimento termico sono molto affidabili, durano a lungo e quelle di ultima generazione hanno le parti soggette ad usura sostituibili facilmente dall’utente in sede, evitando improduttivi fermi macchina
> Versatilità
Come è stato evidenziato le stampanti a trasferimento termico producono stampe resistenti e nitide su un universo praticamente illimitato di substrati. La stessa stampante quindi può essere utilizzata per stampare le etichette in carta per le spedizioni, le etichette per i prodotti e gli scaffali oppure per l’inventario dei cespiti aziendali
>Stampa on demand
Si stampa solo la quantità necessaria, evitando l’immagazzinamento di materiale prestampato che spesso va sprecato oppure si deteriora.
L’unico vincolo della tecnologia a trasferimento termico è la stampa monocromatica, ma con i ribbon colorati si possono ugualmente produrre etichette vivaci e di grande impatto comunicativo come potete vedere nel video