Le prestazioni di una soluzione di tracciabilità e identificazione si deteriorano in modo significativo quando un’etichetta RFID tradizionale viene applicata su una superficie metallica o su un contenitore riempito con liquidi.
Questo limita l’uso della tecnologia RFID per il monitoraggio di beni ad elevato contenuto tecnologico come strumenti, parti automobilistiche e macchine, attrezzature informatiche, dispositivi medici.
Zebra e Confidex hanno collaborato per sviluppare una soluzione innovativa per la stampa e la codifica di tag RFID per i metalli e i liquidi.
Questa efficiente combinazione di stampante e tag assicura:
qualità di stampa eccellente
precisione nella codifica dei tag
funzionamento su qualsiasi tipo di superficie, compresi metalli e flaconi contenenti liquidi
facilità di implementazione e di utilizzo
Le etichette Silverline, offerte esclusivamente da Zebra, sono disponibili in differenti dimensioni per soddisfare le esigenze di un’ampia varietà di applicazioni.
In combinazione con i lettori RFID di Zebra, la soluzione Silverline consente di sfruttare la tecnologia RFID per tracciare i beni aziendali di qualsiasi settore: produzione, sanità, tracciabilità risorse IT
La ZT410 Silverline è stata modificata per consentire la stampa di etichette RFID standard che etichette spesse, come la linea Silverline con spessore fino a 0,8 mm, necessario per garantire un affidabile range di lettura sui metalli e su contenitori con liquidi.
Questa particolare versione del modello ZT410 implementa una tecnologia di codifica adattiva: in questo modo offre dei vantaggi per la codifica RFID eliminando le complesse linee guida relative al posizionamento di tag RFID
Infatti la ZT400 RFID non richiede impostazioni specifiche per la collocazione dell’inlay o per l’alimentazione RFID: la tecnologia di codifica adattativa seleziona automaticamente le impostazioni RFID ottimali per il sistema sia che si stampi un’etichetta piccola che per un’etichetta di spedizione di grandi dimensioni
Le etichette Silverline, sono disponibili in diversi formati differenti per soddisfare le esigenze applicative più varie:
mm 100×40
mm 110×13
mm 55×14
mm 60×25
Ottimizzate per le applicazioni su metalli e contenitori con liquidi, costituiscono una soluzione efficiente con eccellenti performance su qualsiasi materiale e anche su superfici curve, con un range di lettura esteso fino a 5 mt
Le etichette Silverline RFID sono tag UHF passivi in PET bianco stampabili a trasferimento termico con adesivo acrilico ad alte prestazioni ottimizzato per aderire su qualsiasi tipologia di superficie, incluse quelle a bassa energia come la plastica
Offrono una durata eccellente in un’ampia gamma di temperature operative da -35 a + 85°C, sono resistenti all’acqua e ai prodotti chimici.
La loro durata, le versatili proprietà di applicazione su qualsiasi superficie e la gamma di lettura da 1 mt fino a 5 metri rendono le etichette Silverline Zebra adatte alla tracciabilità di qualsiasi bene.
Troviamo i codici a barre ovunque: sui prodotti che compriamo al supermercato, sui libri, sui dispositivi elettronici e su tanti altri oggetti che utilizziamo quotidianamente. L’utilizzo del codice a barre ci permette di SEMPLIFICARE e OTTIMIZZARE qualsiasi processo, riducendo l’errore umano e automatizzando procedure ripetitive, noiose e soggette all’errore umano.
Analizziamo i passi da seguire per chi deve iniziare un’attività di codifica ed etichettatura per gestire i prodotti e il magazzino
COME FUNZIONANO I CODICI A BARRE?
Diverse combinazioni di barre e spazi vengono utilizzati per codificare stringhe di caratteri in codici a barre
Il susseguirsi di elementi chiari e scuri insieme alla larghezza degli elementi sono le variabili utilizzate per la codifica.
Il lettore di codici a barre illumina il simbolo e misura la quantità di luce che viene riflessa. La decodifica del simbolo restituisce l’informazione contenuta nel codice a barre.
QUANTI TIPI DI CODICI A BARRE CI SONO?
Sono state create centinaia di simbologie di codici, ma quelli più frequentemente utilizzati si limitano a meno di 20. Ogni simbologia ha il proprio modello di barre e spazi e le proprie regole per la codifica dei dati.
I codici si dividono in 2 categorie principali: codici a barre lineari e codici bidimensionali (2D)
I codici lineari codificano i dati in barre e spazi e gli elementi si susseguono in una linea singola: l’esempio più noto di un codice a barre lineare è l’EAN13 utilizzato per i prodotti della grande distribuzione.
I codici bidimensionali codificano i dati in 2 dimensioni.
Le due principali tipologie di codici 2D sono simbologie Stacked (cioè impilate una sopra l’altra) e simbologie a matrice (come il QR Code).
QUALE È LA DIFFERENZA FRA LE VARIE SIMBOLOGIE DI CODICI?
Le simbologie differiscono principalmente per il tipo e la quantità di dati che possono contenere. Alcune famiglie di codici offrono una codifica alfanumerica completa, mentre altre codificano solo i numeri. Inoltre le simbologie possono avere lunghezza fissa o variabile.
Tuttavia la dimensione non è illimitata, poiché il codice a barre deve rimanere abbastanza compatto in modo da poter essere correttamente scansionato dai comuni lettori barcode.
Le simbologie bidimensionali possono contenere molti più dati rispetto ai codici lineari e possono rappresentare numeri, stringhe di caratteri, indirizzi web, immagini, testi.
QUALE SIMBOLOGIA DI CODICE A BARRE SI DEVE UTILIZZARE?
La varietà di formati di codici a barre disponibili ci permette di trovare una simbologia che soddisfi le proprie esigenze applicative. Le variabili più importanti che determinano la simbologia ottimale sono la quantità di dati da codificare, lo spazio disponibile per stampare il codice a barre e il tipo di dati da codificare.
I codici a barre lineari codificano, in funzione della famiglia, un numero limitato di caratteri, mentre i codici 2D codificano migliaia di caratteri in una dimensione contenuta
UN LETTORE DI CODICE BARRE PUO’ LEGGERE PIU’ DI UN TIPO DI CODICE?
Si, i lettori di codici a barre supportano la decodifica dei simboli più comuni.
È fondamentale tenere in considerazione che i lettori di codici 2D possono decodificare sia codici 2D che codici lineari, mentre i lettori di codici a barre lineari possono decodificare solo simboli 1D.
Quindi se si adotta una simbologia di codice 2D, tipo il QR Code o il Data Matrix, bisogna verificare se i lettori a disposizione sono in grado di decodificare la simbologia scelta.
In ogni caso il supporto di una determinata simbologia varia dal costruttore e dal modello di lettore scelto, quindi è consigliato verificare sul datasheet tecnico del lettore le famiglie supportate
HO BISOGNO DI ETICHETTARE I MIEI PRODOTTI CON IL CODICE A BARRE: COSA DEVO FARE?
Se il tuo prodotto deve essere venduto nella grande distribuzione il primo passo è iscriversi alGS1 Italy (Indicod-Ecr) che in pochi giorni ti darà 1000 numeri per i codici EAN dei tuoi prodotti. I numeri che ricevi da GS1 Italy, nuova denominazione di Indicod-Ecr, per i codici EAN-13 sono univoci e accettati in tutto il mondo, anche per la vendita online.
Se invece ti occorre un codice a barre per la gestione interna del magazzino e dei prodotti puoi scegliere un codice a barre che soddisfi le tue esigenze di codifica
DI COSA HO BISOGNO PER STAMPARE UN CODICE A BARRE?
Per stampare etichette con i codici a barre, è necessario creare un’etichetta con un software che supporti la codifica del codice a barre utilizzato.
Quindi gli strumenti necessari sono:
software
stampante
etichette o cartellini
Se si utilizza un gestionale aziendale da cui si vuole stampare il codice dei prodotti è opportuno verificare che il software supporti il codice a barre
Dopo che è stato creato il layout dell’etichetta bisogna stamparla con una stampante in grado di produrre codici a barre nitidi e leggibili e che supporti la specifica simbologia utilizzata. La scelta di una stampante di buona qualità e di etichette idonee all’applicazione assicura una stampa accurata e scansionabile dai comuni lettori barcode.
Le stampanti laser e a getto d’inchiostro possono produrre etichette con codice a barre, ma spesso non hanno il supporto nativo per le simbologie del codice a barre e non producono stampe di buona qualità e durevoli nel tempo.
L’analisi del ciclo di vita dell’etichetta, l’eventuale esposizione all’esterno, a fonti di calore o al freddo, la durata, il volume di stampa, il metodo di stampa (a trasferimento termico o termico diretto), la risoluzione sono parametri che determinano la scelta della stampante giusta per la propria esigenza operativa
QUALE È LA DIFFERENZA TRA STAMPA TERMICA E A TRASFERIMENTO TERMICO?
Esistono 2 metodi comunemente usati per la stampa di etichette con codici a barre: trasferimento termico e termico diretto.
La stampa a trasferimento termico usa un nastro di stampa che viene riscaldato e produce stampe durevoli nel tempo su una gamma molto vasta di materiali sia in carta che sintetici.
La stampa termica non utilizza alcun nastro di stampa, ma produce l’immagine direttamente sull’etichetta che deve essere di un materiale termico, cioè sensibile al calore.
Le stampanti a trasferimento termico possono stampare una più ampia varietà di materiali e sono di solito utilizzate per applicazioni di etichettatura permanenti o su materiali speciali sintetici come il polipropilene, il poliestere, il PVC, il TNT. Le stampanti termiche dirette vengono utilizzate per produrre etichette di spedizione, etichette picking, ricevute e altri lavori di stampa con un ciclo di vita più breve.
Per configurare la rete WIFI su un Datalogic Memor, bisogna utilizzare un’applicazione specifica per la gestione della radio chiamata SCU (Summit Client Utility).
Per accedere alla SCU possiamo utilizzare 2 metodi:
1- Start > Programs > Summit > SCU
oppure
2- dal Pannello di controllo, eseguire un doppio clic sull’icona WIFI per aprire l’utility SCU
A questo punto si apre la maschera di gestione della connessione WIFI divisa in 4 sotto-maschere: MAIN, PROFILE STAUTUS DIAGS, GLOBAL
3- Andiamo sotto la maschera Profile e creiamo un nuovo profilo. Se il terminale è sotto copertura premere il tasto SCAN per individuare la rete
In questa maschera possiamo settare tutti parametri della rete WIFI.
4- Selezionare l’SSID tra quelli visualizzati nella schermata SCAN
5- Premere il pulsante Configure per procedere con la creazione del nuovo profilo e immettere le chiavi di rete
6- Seguire la procedura guidata per settare le chiavi di sicurezza della rete
7- Terminato l’inserimento dei parametri premere il tasto COMMIT per salvare le impostazioni effettuate
8- Ritornare alla schermata Main (Principale) e selezionare il profilo appena creato
9- Nella schermata Status verificare le informazioni di connessione del terminale alla rete
Quando si deve acquistare un lettore è fondamentale sapere quali tipi di codici a barre si dovranno scansionare.
Esistono migliaia di famiglie differenti di codici, ma tutti rientrano in 2 macro categorie: codici a barre lineari o 1D e codici bidimensionali o 2D.
Sempre più frequentemente le aziende stampano sulle etichette sia i codici 1D che 2D, per soddisfare gli standard di etichettatura di settori specifici oppure per motivi commerciali.
Quale è la differenza fra codici 1D e 2D?
I codici a barre (1D) rappresentano i dati attraverso una sequenza di linee e spazi bianchi, possono codificare stringhe numeriche, alfanumeriche e simboli con un numero di caratteri limitato (dipende dalla specifica famiglia). Più si aggiungono caratteri da codificare tanto più il codice è lungo.
Codici molto lunghi possono essere difficili da scansionare da alcuni modelli di lettori barcode perché l’ampiezza del raggio non riesce ad attraversare tutta la lunghezza del codice
I codici a barre 1D più utilizzati sono: Codice 128, Codice 39, EAN 13, EAN 8, Ean 128, Interleaved 2 di 5, GS1, Codice Farmaceutico, UPC; Codice 32
I codici bidimensionali (2D) possono avere uno schema formato da quadrati, punti, esagoni e altri modelli geometrici. Pur mantenendo una dimensione contenuta, i codici 2D possono codificare molti più dati dei codici 1D, fino a migliaia di caratteri. I codici bidimensionali possono presentare numeri, stringhe di caratteri, indirizzi web, immagini, testi.
I codici 2D più utilizzati sono il codice QR (spesso usato per pubblicità e biglietti da visita) e il Data Matrix, usato per identificare elementi molto piccoli come i componenti elettronici o farmaci
A livello operativo la differenza critica tra i due tipi di codici è nel tipo di lettore richiesto per eseguire la scansione.
I codici lineari possono essere letti con uno scanner laser o linear imager tradizionale.
I codici a barre 2D devono essere letti utilizzando uno scanner dotato di gruppo ottico area imager o basato su fotocamera.
Quale tipo di lettore utilizzare per la propria applicazione?
Un lettore 2D può leggere sia codici monodimensionali che bidimensionali, diversamente un lettore 1D può acquisire solamente codici 1D.
Sebbene un lettore 2D può decodificare qualsiasi famiglia di codice è comunque opportuno selezionare il lettore in base alle specifiche esigenze di lettura.
Non c’è nessun motivo per acquistare un lettore 2D se dobbiamo leggere solamente codici a barre 1D.
Fare un acquisto oggi che tenga conto di eventuali esigenze future non certe ed imminenti è certamente un investimento rischioso considerato il veloce progredire della tecnologia e dei costi ad essa legati.
Sempre più edicole stanno sperimentando una gestione automatizzata per l’identificazione automatica del codice delle riviste e dei giornali attraverso l’utilizzo di un software e di un lettore di codice a barre
Per effettuare un acquisto corretto del lettore è fondamentale accertarsi che il lettore possa essere opportunamente configurato per la lettura dei codici a barre di riviste e giornali.
Il codice che identifica i giornali è l’EAN 13 con ADD ON di 5, quindi il lettore dovrà leggere con un’unica scansione le 13 cifre + le 5 cifre rappresentate dal codice a barre
Non tutti i lettori possono essere configurati per la lettura dell’ADD ON o Supplementi di 5 cifre.
In aggiunta anche la capacità di poter effettuare configurazioni avanzate varia in funzione della marca e del modello del lettore.
L’abilitazione dell’ADD ON e la conseguente codifica può essere:
OBBLIGATORIA, ovvero il lettore trasmette la lettura solo se i codici si presentano nella forma EAN13 + ADD 5
OPZIONALE, cioè se leggo un codice con l’ADD ON il lettore trasmette un codice di 13+5 cifre, altrimenti se scansiono solo un EAN13 il lettore trasmette solamente le 13 cifre lette.
Oltre alle 2 configurazioni principali di abilitazione obbligatoria o opzionale dell’ADD ON, i lettori possono avere altri parametri di impostazione che rendono l’operazione di lettura più efficiente nell’operatività quotidiana
Livello di decodifica: alcuni lettori possono essere configurati secondo vari livelli di decodifica, da meno aggressivo a più aggressivo. Ci sono diversi fattori che incidono sulla selezione di un livello di decodifica idoneo: codici macchiati, stampati male, danneggiati, parzialmente coperti e con barre/spazi non uniformi rendono il processo di lettura difficoltoso e spesso per decodificare un codice bisogna premere più volte il grilletto.
Un lettore dotato di un algoritmo di configurazioni avanzata riesce a decodificare anche i codici meno leggibili
Add-On timer: questa opzione specifica il tempo in cui il lettore dovrà cercare l’Add-On quando la configurazione di ADD-ON OPZIONALI è abilitata.
Quale è il vantaggio di questa configurazione?
Supponiamo di avere un’edicola in cui vengono venduti sia giornali e riviste che altri prodotti tipo materiale di cancelleria, pile, acqua, etc. In questo caso non è possibile configurare il lettore per la sola lettura dei codici dei giornali, perché il lettore deve poter decodificare sia l’EAN13+ 5 dei giornali, che l’EAN 13 di altri prodotti privi di ADD ON. Quindi si dovrà impostare una configurazione con ADD ON non obbligatorio.
Però nella frettolosa operatività quotidiana può accadere che puntando il lettore sul codice del giornale il raggio non attraversi tutto il codice a barre composto da 18 cifre ma solo una parte (ad esempio 13 cifre): in questo caso il programma di gestione dell’edicola potrebbe andare in errore perché il lettore non è riuscito a decodificare correttamente. Impostando opportunamente il timer dell’ADD ON, si stabilisce un tempo in cui il lettore dovrà cercare l’ADD ON prima di trasmettere il dato.
Molti giornali e riviste sono dotate di gadget ed il confezionamento con pellicola o busta trasparente può compromettere la scansione del codice a barre: in questo caso la selezione del gruppo ottico del lettore può fare la differenza!!!
Scegliere un lettore di una buona marca che abbia la capacità di poter essere configurato in base alle proprie esigenze operative vi farà risparmiare tempo e renderà il flusso operativo veloce e privo di errori
I lettori di codice a barre e i terminali portatili, tra le diverse caratteristiche tecniche, hanno la specifica relativa alla robustezza.
Per i dispositivi che vengono utilizzati in ambienti impegnativi come nei magazzini, nel settore dei trasporti, della logistica o della produzione il grado di robustezza è un fattore fondamentale per la durata del dispositivo.
Cosa significa “robusto” quando si tratta di computer portatili o lettori di codici a barre?
Quanto è robusto un dispositivo può essere determinato attraverso una serie di specifiche tecniche, tra cui la tolleranza di temperatura del dispositivo, il suo valore IP, la resistenza alle cadute o ai colpi
Nei datasheet tecnici dei lettori di codice a barre o dei terminali troviamo una sezione dove vengono specificati i dati ambientali del dispositivo:
temperatura di esercizio
resistenza alle cadute
resistenza agli urti
umidità
protezione ambientale (IP)
protezione ESD
Grado di protezione IP
Il grado di protezione ambientale nei datasheet è indicato dal parametro IP (Ingress Protection) e indica la resistenza del dispositivo alla polvere e ai liquidi.
Se si opera in ambienti sporchi, polverosi o in applicazioni esterne, il fattore IP è un parametro da tenere in considerazione per ridurre i costi di manutenzione del dispositivo.
L’ IP è espresso da un numero a due cifre (ad esempio IP65, IP42, IP30): la prima cifra si riferisce alla protezione dalla polvere mentre la seconda cifra indica la protezione dall’acqua secondo la seguente classificazione:
Prima cifra -protezione contro la penetrazione di corpi solidi
0: Nessuna protezione
1: protetto contro corpi solidi superiori a 50 mm di diametro
2: protetto contro corpi solidi superiori a 12,5 mm di diametro
3: protetto contro corpi solidi superiori a 2,5 mm di diametro
4: protetto contro corpi solidi superiori a 1 mm di diametro
5: protetto contro le polveri
6: totalmente protetto contro le polveri
Seconda cifra -protezione contro la penetrazione di liquidi
0: Nessuna protezione
1: protetto contro le cadute verticali di gocce d’acqua
2: protetto contro le cadute di gocce d’acqua o pioggia inclinate rispetto alla verticale
3: protetto contro gli spruzzi d’acqua
4: protetto contro gli spruzzi d’acqua da tutte le direzioni
5: protetto contro i getti d’acqua
6: protetto contro i getti d’acqua potenti
7: protetto contro gli effetti delle immersioni temporanee (1 metro per 30 minuti)
8: protetto contro gli effetti delle immersioni profonde e sotto pressione
Perché il fattore IP è importante?
Acquistare un dispositivo con l’IP appropriato alla specifica condiziona operativa è una scelta saggia per garantire un lungo ciclo di vita al proprio strumento di lavoro. Più il dispositivo è robusto e minore sarà il numero di guasti che si verificano durante l’utilizzo e quindi il costo totale di proprietà del dispositivo si ridurrà.
Questo non significa che dobbiamo acquistare un lettore o un terminale con IP68: se un dispositivo viene utilizzato in un ambiente chiuso e non è soggetto a condizioni climatiche avverse o imprevedibili la protezione dall’acqua a livello 7 o 6 è sovradimensionata ed inutile.
Ad esempio se consideriamo i fattori ambientali di un lettore di classe industriale come il Granitdell’Honeywell, vediamo che ha un IP65, quindi una protezione totale dalle polveri e dalle particelle solide e un’ottima protezione dai liquidi (getti d’acqua). Inoltre è progettato per resistere a 5.000 colpi da 1 m e a 50 cadute su cemento da 2 m. È un lettore ingegnerizzato per gli ambienti più ostili e condizioni operative impegnative.
Diversamente un lettore progettato per ambienti office o punti vendita, come il Voyager 1400 sempre dell’Honeywell è caratterizzato da un IP42, quindi è un lettore solido ideale per la maggior parte delle situazioni di lettura ordinarie
Non tutte le applicazioni richiedono una protezione totale da acqua e polvere!!!
Ci sono altre caratteristiche che influenzano la robustezza e la durata.
In un terminale, ad esempio, le tastiere dovrebbero essere completamente sigillate contro danni causati da polvere e liquidi.
I display, punto vulnerabile di qualsiasi palmare, devono essere abbastanza robusti per resistere alle cadute e ai graffi.
Anche i cavi e le porte I/O rappresentano un punto debole soggetto a guasti.
Inoltre lavorare con un dispositivo al di fuori del range di temperatura indicata nelle specifiche tecniche può causare danni o malfunzionamenti
Il palmare della Zebra TC55è realizzato con criteri di robustezza elevati perché pensato per lavoratori che operano in mobilità. Le specifiche di caduta e la classe di protezione IP67, oltre allo schermo in Corning Gorilla Glass 2, assicurano un funzionamento affidabile anche in caso di cadute ed esposizione a liquidi, e garantiscono una durata media di vita di tre anni.
L’IP67 ci indica che il TC55 è totalmente a prova di polvere e resistente all’ immersione in acqua per almeno 30 minuti, alla profondità di 1 metro
Sempre della Zebra l’MC9200 è un terminale progettato per ambienti estremamente impegnativi: ha una struttura ultra-rinforzata con IP64 per il telaio dell’unità, del display e della tastiera e ha prestazioni affidabili nonostante condizioni avverse come le cadute su cemento, temperature estremamente calde o fredde, polvere e spruzzi d’acqua
Un terminale più leggero, ma ugualmente resistente a diverse sollecitazioni ambientali, ideale per la gestione del magazzino, dell’inventario, e la tracciabilità delle risorse è l’MC3200, che presenta un IP54 con test di tenuta, caduta e rotolamento che garantiscono un funzionamento affidabile anche in caso di cadute su cemento, temperature estreme, versamenti di liquidi.
L’IP54 indica che il terminale è protetto in maniera limitata dalla polvere e dall’acqua ma non dovrebbe mai essere immerso totalmente.
Lo standard militare MIL-STD-810G
Nelle situazioni in cui la robustezza è un fattore primario è opportuno scegliere dispositivi che presentino caratteristiche ambientali conformi allo standard militare MIL-STD-810G come il CK75 dell’Honeywell
Se un dispositivo è conforme a MIL-STD 810G significa che è stato testato e certificato secondo lo standard definito dal Dipartimento della Difesa dell’esercito degli Stati Uniti
Lo standard è costituito da 24 test ambientali atti a dimostrare che il dispositivo sopravvivrà a varie condizioni avverse. Questi test spaziano dalla temperatura all’umidità, dalla vibrazione all’immersione, dal rumore acustico all’impatto da arma da fuoco, alla radiazione solare , ecc. Quanti più metodi vengono superati tanto più il dispositivo è robusto.
L’utilizzo di materiali di qualità industriale assicurano resistenza e cicli di lavoro durevoli anche nelle condizioni più estreme
Ad esempio il CK75 è in grado di resistere a cadute da 2,4 m su cemento, a 2000 urti da 1 m ed è classificato IP67 per la protezione dalla pioggia e dalla polvere.
Conclusione
Prima di effettuare un acquisto è opportuno determinare i requisiti della vostra applicazione. Utilizzare le informazioni sulle specifiche ambientali per identificare un dispositivo con il giusto livello di robustezza è una regola di buon senso che si dovrebbe seguire per effettuare la selezione di uno strumento di lavoro adeguato
Le stampanti di etichette industriali sono progettate per elevati volumi di stampa e costruite per resistere agli urti, alla polvere, all’umidità e agli ambienti difficili.
Utilizzare una stampante desktop in un ambiente esigente come una logistica, un magazzino o la produzione può comportare un’usura eccessiva e un degrado veloce delle prestazioni della stampante.
Una stampante di etichette industriale, tecnologicamente avanzata, costruita con criteri di robustezza e protezione elevati, è la soluzione più idonea per gli ambienti più esigenti.
I vantaggi offerti dall’investimento di una stampante di classe industriale sono molteplici:
AFFIDABILITÀ‘ E ROBUSTEZZA
Le stampanti industriali sono progettate per elevati volumi di stampa e per ambienti difficili.
Sono dotate di una struttura in metallo robusta per consentire un’operatività prolungata nel tempo e offrono velocità di stampa molto elevate.
La maggior parte dei modelli ha un pannello di controllo con schermo LCD per consentire una immediata configurazione dei parametri senza l’uso del PC.
L’interfaccia utente con display minimizza la formazione del personale che utilizza la stampante perché offre procedure guidate per la configurazione e dà la possibilità di comprendere immediatamente l’eventuale stato di errore perché le notifiche vengono visualizzate sullo schermo.
Stampanti con cicli di lavoro di 8 ore o più devono avere una struttura meccanica solida capace di garantire un’operatività affidabile e prolungata nel tempo.
I componenti robusti, i telai in acciaio, rendono queste macchine adatte ad ambienti impegnativi: sono macchine progettate per durare e per resistere!!!
ECCELLENTE QUALITÀ’ DI STAMPA
Le stampanti industriali possono stampare in alta qualità: sono disponibili con risoluzioni da 203 dpi fino a 600 dpi per la stampa di etichette molto piccole come quelle utilizzate nel settore elettronico, chimico e cosmetico.
La qualità e la scelta praticamente infinita di supporti disponibili (da carte specializzate a materiali sintetici altamente performanti in condizioni di temperatura estreme) garantiscono una stampa indelebile e resistente anche per applicazioni critiche dove la qualità e la durata della stampa è un requisito essenziale
Le stampanti industriali sono progettate per volumi di stampa elevati.
Settori come quello automobilistico o farmaceutico utilizzano le stampanti a ciclo continuo, ogni minuto di ogni giorno. Il processo di etichettatura deve essere un’attività veloce: le stampanti industriali rappresentano una soluzione affidabile per tutti quegli ambienti dove non esiste un tempo di inattività. Velocità maggiori di 300 mm/sec assicurano un processo di stampa rapido e affidabile
MAGGIORE AUTONOMIA DI STAMPA
La capacità di alloggiare ribbon da 450 mt o da 600 mt e rotoli di etichette di ampio diametro limita il fermo macchina per la sostituzione dei supporti.
Ad esempio per stampare un’etichetta con formato 100×100 con una stampante desktop che utilizza nastri a trasferimento termico da 74 mt, ogni 700 etichette si dovrà sostituire il ribbon. Questo significa che per stampare ad esempio 10.000 etichette si dovrà fermare la stampante per ben 14 volte. Con una stampante industriale per stampare 10.000 etichette con un nastro da 450 mt saranno sufficienti poco più di 2 ribbon.
Analogo discorso per le etichette confezionate in rotolo: le stampanti industriali, a parità di formato di etichette, alloggiano rotoli con capienza doppia
DIVERSE OPZIONI DI CONFIGURAZIONE DISPONIBILI
La disponibilità di diverse opzioni di connessione e di molteplici accessori come spellicolatore, taglierina, dispensatore, ribbon save, modulo RFID permette di configurare la stampante in funzione delle specifiche esigenze presenti ma anche future
CONSIGLIO
È importante verificare che gli accessori disponibili possano essere installati dall’utente in un momento successivo all’acquisto. Un’architettura aperta, aggiornabile e modulare è un investimento che consente di stare al passo con la tecnologia.
Funzionalità aggiuntive come la connettività remota, la connessione Wi-Fi, il servizio di visibilità operativa basata su cloud e un’ampia gamma di applicazioni e utility consentono di soddisfare qualsiasi occorrenza operativa
FACILITA’ DI MANUTENZIONE
Il caricamento dei supporti come nastri di stampa ed etichette è facilmente accessibile dagli operatori garantendo una semplificazione operativa.
I costruttori più importanti come Zebra, Intermec, Toshiba, Datamax danno la possibilità di sostituire la testina di stampa e il rullo siliconato in tempi rapidi direttamente sulla postazione di utilizzo: in questo modo si evita di interrompere il funzionamento della stampante.
GESTIONE REMOTA DEL PARCO STAMPANTI
La gestione da remoto di un parco stampanti vasto oppure dislocato in sedi differenti aiuta certamente a ridurre i costi.
Cruscotti configurabili che rendono noto lo stato di ogni dispositivo semplificano la manutenzione e la supervisione.
Le stampanti industriali Intermec della serie PM, possono essere configurate in diversi modi.
È possibile utilizzare uno dei seguenti metodi, in funzione del modello della stampante per impostare, configurare, modificare i parametri della stampante:
pagina web della stampante, se la stampante è dotata di scheda di rete
Menu principale accessibile dal pannello di controllo delle stampanti con dotate di schermo LCD
PrintSet 5, il tool software di configurazione dell’Intermec
Comandi di programmazione
Esistono cinque menu principali di configurazione della stampante, all’interno dei quali possiamo impostare i valori relativi a:
Comunicazioni
Stampa
Impostazioni di sistema
Connessioni di rete
Avvisi/Allarmi
SE DEVI CONFIGURARE ALCUNI PARAMETRI E NON LI TROVI ALL’INTERNO DEI MENU’ PRINCIPALI, CHIAMACI, TI AIUTIAMO NOI!
Configurazione della stampante dal Menù Principale
Se si dispone di una stampante dotata di schermo LCD full touch, è possibile visualizzare e/o modificare la configurazione premendo il pulsante” Impostazioni” dal menu principale
1 Premere il pulsante Menu principale.
2 Dal Menu principale, premere il pulsante Impostazioni.
3 Quando viene visualizzato il menu Impostazioni, selezionare i parametri che si desidera configurare o modificare
4 Salvare le modifiche quando richiesto
Configurazione della stampante attraverso la sua pagina WEB
Se il modello della stampante è dotato di scheda di rete o WIFI è possibile configurare la stampante anche attraverso la sua pagina WEB.
Dopo aver collegato la stampante alla rete e ottenuto il suo indirizzo IP:
1 Aprire il browser sul PC
2 Nella barra degli indirizzi digitare l’indirizzo IP della stampante e premere Enter. A questo punto verrà visualizzata la pagina web della stampante
3 Premere Login per visualizzare la pagina di accesso.
4 Digitare Username e Password. I valori di default sono: Username = itadmin, Password = pass
5 Premere “Configure” per visualizzare la pagina di configurazione
Per impostare i diversi parametri, selezionare l’elemento corrispondente sul riquadro di navigazione
6 Dopo aver settato i parametri ai valori desiderati premere Save per salvare i cambiamenti effettuati
Configurazione delle stampanti Intermec con PrintSet
Printset è un software gratuito che consente di configurare e modificare in modo immediato e semplice i parametri della stampante. PrintSet mette a disposizione anche diverse procedure guidate che guidano gli utenti meno esperti nella configurazione dei parametri più comuni
Li vediamo non solo sui prodotti in vendita al supermercato e nei negozi, ma anche sui computer, sulle stampanti e qualsiasi attrezzatura tecnologica che troviamo nelle aziende e nelle nostre case, all’interno di qualsiasi capo di abbigliamento nell’etichetta di composizione dell’indumento, sulle bottiglie di vino e su qualsiasi altra bevanda.
I codici a barre sono praticamente ovunque e su qualsiasi oggetto: sono indispensabili per la tracciabilità e la rintracciabilità ma sono noiosi e anonimi!!!
Allora perché non dargli anche un connotato estetico oltre che funzionale?
Un codice a barre artistico e originale dona alla confezione un’immagine unica, personalizzata, mantenendo l’aspetto funzionale legato alla tracciabilità del prodotto.
Un codice creativo deve essere però realizzato rispettando lo standard della famiglia di codice utilizzato, in altre parole deve essere creato in modo che sia scansionabile da qualsiasi lettore di codice a barre.
Un codice a barre creativo e personalizzato rende la confezione attraente e comunicativa.
Bisogna però porre un’attenzione particolare alla qualità del codice stampato
Infatti la stampa dei codici a barre sulle confezioni o sulle etichette dei prodotti richiede la generazione di un codice a barre di qualità eccelsa.
A prescindere dal tipo di stampa che si utilizzerà è necessario il rispetto di determinati parametri specifici del codice utilizzato: struttura del simbolo e dei dati, larghezza ed altezza del codice, quiet zone, fattore d’ingrandimento.
È necessario quindi generare un file vettoriale del codice a barre utilizzabile per la successiva creazione grafica senza perdita di qualità e conforme agli standard internazionali.
Successivamente si procede all’ideazione ed elaborazione grafica per la stampa.
Come ultimo passo la qualità del codice deve essere certificata da un”verificatore” di codice a barre.
Il verificatore ci assicurerà che la qualità del codice stampata sarà leggibile da qualsiasi lettore