I riavvolgitori di etichette sono dispositivi che riavvolgono le etichette prodotte da una stampante in un rotolo ben confezionato.
Sono disponibili in diverse forme, dimensioni e configurazioni per adattarsi a qualsiasi esigenza. Esistono modelli per rotoli con anima da 25 mm utilizzati nelle stampanti desktop oppure modelli per riavvolgere rotoli di grandi dimensioni con anima da 40 o 76 mm solitamente prodotti da stampanti di classe industriale
…consentono di risparmiare molto tempo
Un riavvolgitore di etichette consente di risparmiare una grande quantità di tempo specialmente per elevati volumi di stampa. I riavvolgitori seguono perfettamente la velocità della stampante e riavvolgono ordinatamente le etichette in rotoli durante il processo di stampa.
L’integrazione di un riavvolgitore all’uscita della stampante crea un’unità che garantisce un perfetto allineamento e tempi brevissimi di stampa e confezionamento
…producono un rotolo pulito, ordinato e confezionato professionalmente
Inoltre questi dispositivi confezionano un rotolo di etichette con un corretto serraggio, evitando che si svolgano una volta arrotolate.
Confezionare a mano rotoli di etichette ben serrati è un’operazione lunga e non semplice, specialmente se le etichette sono di grandi dimensioni
…sono facili da utilizzare
Si posiziona il riavvolgitore all’uscita della stampante, si avvolgono le prime etichette prodotte dalla stampante intorno ad un’anima di cartone e si accende il riavvolgitore: il riavvolgitore segue perfettamente la velocità della stampante evitando strappi del rotolo di etichette o arresti
…sono indispensabili se
Se si utilizzano etichettatrici automatiche in linea, dove è necessario utilizzare un’etichetta in bobina, i riavvolgitori sono indispensabili per confezionare rotoli di etichette da inserire nell’applicatore di etichette
…i vantaggi in 4 punti
Risparmio di tempo
confezionamento ordinato e pulito del rotolo di etichette
flusso di stampa efficiente
possibilità di avvolgere in senso orario o antiorario in funzione delle necessità operative
La regolazione della pressione della testina di stampa è un elemento chiave per ottenere una buona qualità di stampa e per prevenire la formazione di grinze sul nastro di stampa.
I modelli mid-range di fascia industriale sono dotati di un metodo di regolazione della pressione della testina per mantenere un bilanciamento costante della pressione lungo tutta la superficie dell’etichetta o del cartellino.
Questa regolazione consente alla stampante di lavorare con un’ampia varietà di larghezze e di spessori delle etichette, mantenendo un’ottima qualità di stampa
La pressione della testina deve essere uniformemente distribuita sul supporto (etichetta o cartellino)
Quando questo non avviene si ottiene una stampa come in figura, dove la parte sinistra dell’etichetta è sbiadita
Per bilanciare la pressione della testina è opportuno procedere con i seguenti semplici passi:
Abilitare la stampa dell’AUTOTEST tramite il pulsante PAUSE:
Spegnere la stampante
Accendere la stampante tenendo premuto il pulsante PAUSE. Tenere premuto il pulsante PAUSA fino a quando non si spegne la prima spia del pannello di controllo
L’autotest iniziale stampa 15 etichette alla velocità più bassa della stampante e quindi attiva automaticamente la modalità di pausa della stampante. Ogni volta che si preme PAUSE (PAUSA), vengono stampate altre 15 etichette.
Ridurre la temperatura di stampa finché la stampa di prova si schiarisce e diventa grigia. In questo modo si evidenzia la zona che ha bisogno di una maggiore pressione
3. Regolare la pressione della testina ruotando le apposite levette affinché la stampa non diventa uniforme. Usare una pressione minima ma sufficiente per assicurare il trasferimento uniforme dell’immagine lungo tutto il supporto
Una volta che abbiamo raggiunto una stampa uniforme, aumentare la temperatura di stampa al valore necessario per ottenere una stampa con il corretto contrasto
L’applicazione di etichette può essere considerato un lavoro semplice e a volte viene eseguito manualmente.
Nella realtà quando la superficie è cilindrica o conica, come quella di bottiglie, lattine e barattoli l’applicazione manuale genera una serie di imperfezioni che si palesano quando i prodotti sono posizionati uno accanto all’altro sullo scaffale di un punto vendita.
Un’etichettatura non accurata condurrà inevitabilmente i clienti a scegliere un prodotto confezionato meglio.
Le problematiche generate da un’applicazione manuale possono essere diverse:
etichette non allineate
grinze, bolle d’aria e pieghe
impegno di tempo
bassa efficienza operativa
L’accuratezza dell’applicazione di un’etichetta richiede una notevole attenzione e precisione da parte dell’operatore e in ogni caso sarà impossibile produrre etichette perfettamente posizionate sulle bottiglie.
Fortunatamente ci vengono incontro gli applicatori manuali o semi-automatici, progettati per applicare le etichette sui contenitori sia cilindrici che conici, producendo un risultato professionale con un investimento contenuto.
Approfondisci i modelli di applicatori di etichette
Esiste un’ampia gamma di applicatori di etichette per incontrare qualsiasi richiesta operativa e per applicare etichette di ogni dimensione e forma:
applicatori per etichette avvolgenti il contenitore
applicatori per etichetta solo fronte o fronte-retro
applicatori per contenitori con superfici piane
Sia che si scelga una soluzione completamente manuale o semi-automatica, in entrambi i casi si avrà il vantaggio di un grande risparmio di tempo e del posizionamento ordinato dell’etichetta
I distributori di etichette manuali sono pensati per le piccole produzioni e vengono azionati manualmente da una leva o imprimendo una rotazione al contenitore.
Gli applicatori semi-automatici sono costituiti da una parte meccanica e da una parte elettronica. Sono progettati per soddisfare qualsiasi esigenza di etichettatura, si adattano facilmente a contenitori di vari diametri ed altezze. Possono raggiungere velocità fino a 1.200 etichette/ora con un posizionamento preciso dell’etichetta.
Il processo di cambio formato di etichetta e/o bottiglia è veloce e semplice
Gli applicatori di etichette manuali e semi-automatici offrono anche un ulteriore vantaggio: possono essere spostati facilmente perché hanno dimensioni contenute
Quando si sceglie un applicatore manuale o semi-automatico di etichette, per identificare il modello corretto è necessario valutare i seguenti parametri tecnici:
Altezza e Diametro del contenitore
Forma del contenitore
Diametro massimo esterno e anima interna del rotolo di etichette da applicare
Larghezza dell’etichetta supportata
Tipologia di etichetta che è possibile applicare (se si devono applicare etichette trasparenti verificare che l’applicatore semi-automatico possa applicarle)
Spazio (gap) fra un’etichetta e l’altra
Spessore totale supportato dell’etichetta + la siliconata.
È consigliabile anche valutare lo spellicolatore in base al materiale dell’etichetta. Esistono materiali più flessibili come il polipropilene e altri materiali sintetici che tendono a spellicolarsi in modo non omogeneo provocando comunque grinze all’atto dell’applicazione.
Tra le soluzioni semi-automatiche esistono sistemi di stampa applica che consentono di stampare i dati variabili, come lotto, data e codice a barre su un’etichetta prestampata e applicarla sul contenitore cilindrico.
Un dispositivo unico di stampa e applica elimina le problematiche legate all’allineamento dell’etichetta, alleggerisce il lavoro dell’operatore, ottimizza i costi e gli sprechi legati ad etichette prestampate. Stampando tutti i dati variabili nel momento dell’applicazione dell’etichetta in funzione delle reali necessità offre un beneficio economico e un risultato con qualità professionale.
Scegliere la tecnologia RFID che possa soddisfare al meglio le proprie esigenze richiede l’analisi dei requisiti indispensabili per determinare un sistema RFID corretto e pienamente soddisfacente alle specifiche necessità sia a breve che a lungo termine.
Prima di acquistare una nuova tecnologia è opportuno valutare se l’implementazione RFID è la soluzione giusta per la propria attività e per il problema che si sta cercando di risolvere e se apporterà dei benefici rispetto alla meno costosa tecnologia con codice a barre.
Selezionare un sistema RFID appropriato, fra la vasta scelta di risorse disponibili attualmente sul mercato, richiede una valutazione dei requisiti specifici del proprio flusso operativo. Una serie di considerazioni preliminari aiuteranno il processo di selezione e ridurranno il tempo speso nella ricerca dell’hardware e del software più indicato
Non sempre la tecnologia RFID rappresenta l’implementazione migliore per la soluzione di un problema e prendere una decisione “informata” significa valutare i benefici e gli svantaggi prima di scegliere la tecnologia più adatta al proprio flusso aziendale. Ogni progetto RFID non è replicabile in contesti differenti, ma è un’architettura che va progettata e “cucita sartorialmente” sulle caratteristiche specifiche dell’applicazione, come un abito fatto su misura.
Scegliere un sistema di identificazione a radio frequenza rappresenta un successo se le domande giuste vengono poste nel momento giusto, nella fase di definizione dei requisiti.
QUALE PROBLEMA SI VUOLE RISOLVERE IMPLEMENTANDO UNA SOLUZIONE RFID?
Per massimizzare i benefici derivanti dall’implementazione di un sistema RFID, è necessario identificare quali processi esistenti della propria azienda possono essere migliorati con un’infrastruttura RFID e stimare i costi potenziali di questi miglioramenti
SU QUALI OGGETTI/PERSONE DEVE ESSERE APPLICATO IL TAG RFID?
Non esistono tag universali validi per tutte le risorse da tracciare: tipo di materiale, imballaggio, ambiente, costo e applicazione sono variabili che influenzano la selezione. Quindi, a seconda delle specifiche esigenze, diversi tipi di tag sono disponibili con prezzi diversi
IN QUALE AMBIENTE SARA’ UTILIZZATA LA SOLUZIONE RFID?
Una valutazione approfondita del sito dovrebbe avere tre obiettivi:
Comprendere il contesto in cui verrà distribuita la soluzione rfid
Raccogliere le informazioni necessarie per definire i requisiti di implementazione
Prevedere le prestazioni della soluzione RFID in quelle specifiche condizioni ambientali.
Dove si installa L’ RFID, ad esempio, è importante esaminare il “panorama” a radio frequenza esistente nell’ambiente.
Interferenze da reti wireless (proprie o di strutture vicine) così come radio a corto raggio e altre sorgenti di onde elettromagnetiche possono influenzare negativamente le prestazioni del sistema RFID.
L’interferenza può provenire anche attraverso muri, soffitti e da dietro gli angoli.
Infissi in metallo e scaffali tipici degli ambienti di magazzino possono creare problemi di riflessione su segnali RF
Valutare anche l’influenza di temperature estreme o l’utilizzo di agenti chimici e detergenti aggressivi che possono danneggiare l’attrezzatura.
Un’attenta valutazione del luogo e delle condizioni ambientali è di fondamentale importanza per guidare la selezione dei dispositivi e dei tag più idonei aiutando a stabilire le prestazioni realistiche di un’implementazione RFID
QUALE È IL PROCESSO AZIENDALE ATTUALE E IL FLUSSO OPERATIVO?
Un passo fondamentale è la mappatura del proprio processo aziendale. Bisogna determinare quali elementi devono essere tracciati, i movimenti attraverso la struttura e se si ha interesse, anche nella conoscenza dello stato e dell’ubicazione della risorsa tracciata.
In questa fase si ha la possibilità di semplificare un processo ed eventualmente rimuovere passaggi inutili e manuali.
Quando l’analisi del processo non viene fatta accuratamente l’impiego della tecnologia, qualsiasi essa sia, non risolve il problema nonostante l’impegno, il tempo e il denaro impiegato
QUALE È IL BUDGET DISPONIBILE PER L PROGETTO?
ll tipo di attività che si esegue e il tipo di implementazione richiesta, determina se l’investimento economico è sostenibile.
Ad esempio, se l’ambiente è quello di un magazzino e si desidera utilizzare l’RFID per la tracciabilità dell’inventario oppure se è un negozio al dettaglio e si desidera monitorare oggetti di valore come computer ci troviamo di fronte a situazioni con costi e implementazioni differenti.
Oltre all’investimento economico iniziale per l’intera infrastruttura hardware e software, è bene valutare la quantità e il tipo di tag necessari per avere una stima dei costi a regime
QUALE È LA DISTANZA DI LETTURA DESIDERATA E LA PRECISIONE RICHIESTA?
Bisogna trovare il bilanciamento ottimale tra la dimensione del tag e la distanza di lettura. In linea generale, più è grande il tag maggiore sarà il suo raggio di lettura.
Ad esempio nel settore dei trasporti l’identificazione di un camion richiederà tag con un lungo raggio di lettura, mentre in un punto vendita o in qualsiasi altro ambiente dove i beni sono molto vicini per evitare interferenze si lavorerà meglio a distanze più ravvicinate
QUALE TIPO DI TAG DEVE ESSERE UTILIZZATO?
Identificare la tipologia di tag che deve essere impiegato è una determinazione fondamentale. Una delle prime decisioni da prendere nella progettazione di un sistema RFID è se utilizzare un tag passivo o attivo. I tag attivi sono dotati di una loro batteria, pertanto emettono un segnale più forte.
Una differenza sostanziale fra i due tipi di tag è il costo, che nei tag passvi è nettamente più basso e la dimensione. I tag passivi sono generalmente più piccoli dei tag attivi e pertanto si adattano facilmente anche a superfici dimensionalmente imitate. Inoltre negli ultimi anni sono state sviluppate molte nuove funzionalità sui tag passivi. In particolare, i tag passivi sono ora in grado di lavorare su metalli e liquidi, come nell’innovativa soluzione RFID Silverline di Zebra e Confidex
SOFTWARE: HAI GIA’ UN GESTIONALE AZIENDALE PER LA TRACCIABILITA’ DEI BENI? È POSSIBILE UTILIZZARLO PER LA GESTIONE DELLE RISORSE TRAMITE RFID?
Il software rappresenta il cuore di un sistema efficiente di gestione e monitoraggio dove convogliare e analizzare i dati tracciati tramite un sistema RFID
Le opzioni RFID sono sempre più diversificate. Le dimensioni dei tag sono diminuite e le prestazioni sono notevolmente migliorate nel corso degli anni.
Sono disponibili tag sottilissimi che possono essere posizionati direttamente su metallo e possono resistere a temperature molto elevate.
È consigliabile fare un progetto pilota per ottenere un feedback sulle scelte effettuate su reader, antenne, tag e software. Può capitare che i tag scelti non siano i più adatti per dimensioni o prestazioni e quindi è necessario rivisitare parte delle scelte effettuate a tavolino per ottenere delle prestazioni migliori
Quando il lettore di codice a barre non esegue la scansione come si determina cosa c’è che non va?
La risposta è usando un verificatore di codice a barre.
Solitamente, ma non sempre, quando uno scanner non può decodificare un codice a barre, può farlo un verificatore. Questo perché un verificatore ha un algoritmo di decodifica speciale che rende possibile leggere anche un codice a barre di qualità molto scadente.
La qualità di un codice a barre è fondamentale per garantire l’efficienza del processo di automazione.
La qualità di un codice a barre può stabilirla solamente un verificatore e non può essere valutata da un lettore di codice a barre.
La motivazione che sta alla base dell’utilizzo di un lettore di codici a barre come strumento di verifica di un codice è solitamente guidata dall’investimento economico. Il costo di uno scanner di codici a barre è circa un decimo di quello di un verificatore
Inoltre, poiché non esistono delle specifiche internazionali che standardizzano le prestazioni di un lettore di codice a barre, se utilizziamo 2 scanner differenti le performance di lettura potrebbero dare risultati diversi. Quindi lo scanner A potrebbe leggere correttamente il codice, mentre lo scanner B no.
La leggibilità di un codice deve essere garantita per tutti i lettori in uso, che differiscono per tipologia del gruppo ottico e algoritmi di decodifica. Per assicurare la leggibilità è necessario effettuare una convalida del codice secondo standard qualitativi di riferimento.
Il controllo della qualità di un codice deve essere effettuato da un sistema automatico, formalizzato da uno standard di riferimento che analizza la struttura dei dati codificati ma anche aspetti legati alla larghezza delle barre e degli spazi, al contrasto tra gli elementi, al rispetto delle quite zone, alla riflettanza minima e massima, ai bordi, alla modulazione ed eventuali difetti causati dal processo di stampa
È proprio questa abilità che rende un verificatore così costoso.
Il compito di un verificatore è di testare e classificare un codice a barre
Un verificatore di codice è uno strumento di precisione che garantisce la leggibilità e la qualità di un codice a barre o di un codice bidimensionale in conformità con gli standard di codifica e di stampa (ISO/ANSI).
Il compito di un lettore invece è di decodificare un codice a barre, quindi legge oppure non legge il codice.
Quindi lo scanner non segnala nulla fino a quando non raggiunge una soglia tra “scansione” o “non scansione”.
Quando un lettore non legge il codice non dice il perché, ma segnala solo che quel codice da quel determinato lettore non viene letto. Lo stesso codice da un altro lettore potrebbe essere correttamente decodificato.
Nel primo trimestre del 2017, il 18,1% dei principali richiami farmaceutici sono stati causati da un’etichettatura errata. Per un’azienda farmaceutica affrontare il costo logistico del richiamo di un prodotto è una fonte di grande preoccupazione.
I sistemi di verifica rappresentano la soluzione migliore per prevenire e risolvere questi problemi perché garantiscono un codice conforme agli standard e leggibile. Verificare la struttura del codice e la qualità di stampa prima della spedizione dei farmaci è un’operazione semplice per evitare multe e perdite economiche.
Un verificatore di codice determina e classifica la qualità del codice rispetto a nove parametri. Ognuno di questi parametri, se non conforme allo standard, potrebbe causare malfunzionamenti e problemi di scansionabilità a prescindere dal modello di lettore utilizzato
Un codice a barre ad alte prestazioni sarà classificato come grado A o B: questo significa che potrà essere correttamente letto da qualsiasi scanner. I codici a barre classificati come C o D non sono facilmente decodificabili e con alcuni modelli di scanner potrebbero non funzionare.
I codici a barre F possono funzionare bene con alcuni scanner dotati di algoritmi di ricostruzione del codice evoluti, ma causano problemi di lettura con la maggior parte degli scanner.
Il rapporto di verifica fornirà informazioni specifiche sul motivo della mancata lettura del codice a barre.
Le motivazioni per verificare un codice a barre sono molteplici:
per prevenire errori di stampa e imprecisioni
per garantire una codifica secondo normative internazionali
per garantire che il codice a barre sia letto senza alcun problema dall’intera filiera, dalla produzione, alla distribuzione fino al cliente finale
per eliminare resi e contestazioni
per eliminare l’oneroso problema della ri-etichettaura dovuta a codici non leggibili
per evitare l’inserimento manuale di dati non leggibili
per sfruttare tutti i vantaggi offerti da un sistema di identificazione automatica
Esistono modelli di verificatori per qualsiasi esigenza operativa, dai modelli con dimensioni molto contenute, strumenti leggeri e portatili a sistemi di ispezione qualità estremamente professionali, installabili direttamente sulle linee di produzione o sui macchinari di stampa dei codici a barre.
Selezionare il verificatore giusto per lo specifico processo richiede una pre-analisi dei requisiti specifici, tra cui:
> la superficie su cui è stampato il codice (forma e materiale)
> la famiglia di codici da verificare
> la dimensioni dei codici da verificare
> la larghezza del modulo più piccolo
Ing. Cristina Urbisaglia
Hai bisogno di un consiglio? Devi scegliere un verificatore?
In questo articolo analizziamo le differenti possibilità per la stampa del lotto e la data di scadenza di produzione con i marcatori manuali.
Il processo di marcatura manuale è orientato a tutte le medie e piccole aziende che non sono dotate di un sistema automatizzato di confezionamento tramite nastro trasportatore.
I marcatori manuali a iniezione d’inchiostro sono la soluzione sicuramente più economica con caratteristiche industriali, sono semplici e rapidi da utilizzare.
Questo dispositivo è idoneo per la timbratura di un numero limitato di oggetti, perché l’esecuzione è completamente manuale.
La struttura è in metallo, la timbratura avviene tramite una base con autoclips per il fissaggio dei caratteri e logotipi, l’area di stampa e l’altezza dei caratteri sono fissi da 2 o 3 mm.
Possono essere utilizzate 2 tipologie di inchiostro, in funzione della superficie da marcare.
Gli inchiostri a rapida essiccazione sono specifici per la stampigliatura sulle superfici non porose come vetro, metallo, plastica, superfici lucide
Gli inchiostri base acqua sono idonei per la marcatura di superfici porose come carta e cartone
La marcatrice grafica portatile a getto d’inchiostro può marcare su differenti superfici tra cui carta, cartone, plastica, legno cuoio, metallo e vetro.
La marcatura può essere effettuata anche su superfici leggermente curve e in verticale, con inchiostri normali oppure a rapida essiccazione.
Essendo un marcatore a getto di inchiostro grafico, può stampare oltre a data e lotto anche codici a barre, grafica e loghi.
L’area di stampa massima è 60 mm x 12,7 mm.
Come funziona
È sufficiente appoggiare il dispositivo sopra l’oggetto e tramite un pulsante si azione la funzione di stampa che permette lo scorrimento della testina sopra l’oggetto.
Il marcatore è efficiente per stampare su superfici di piccole dimensioni ed un utilizzo su lotti di produzione non elevati.
Soluzione n.3 – Marcatore a getto di inchiostro a scorrimento manuale tecnologia HP
Il marcatore a scorrimento manuale è un ottimo strumento utilizzabile anche per lavori molto intensi.
La stampa a getto d’inchiostro con tecnologia HP tiene bassi i costi di manutenzione del dispositivo, perché ad ogni cambio di cartuccia viene sostituita anche la testina di stampa.
Questo marcatore lavora completamente in mobilità ed autonomamente in quanto è alimentato da batterie ricaricabili di grande capacità con ciclo operativo di 6/8 ore.
È in grado di stampare su superfici piane, sia porose che non porose: carta, cartone, plastica, legno cuoio, metalli e vetro.
Può essere utilizzato per stampare data e lotto, ma anche codici a barre, caratteri, loghi, testi e contatori.
L’ altezza massima di stampa è 12,7mm, mentre la larghezza può arrivare fino a 400 mm.
Non necessita di PC in quanto possiede un touch-screen incorporato che permette all’operatore di creare, modificare e salvare messaggi e/o parametri di stampa.
È uno strumento idoneo per superfici piane ed ingombranti, la stampa avviene tramite lo scorrimento della testina sopra l’oggetto da marcare e per questo motivo si utilizza su superfici di grandi dimensione.
Soluzione n.4 – Marcatore a getto di inchiostro manuale semiautomatico
E’ una soluzione integrata di marcatura a getto di inchiostro completa di base in acciaio per lo scorrimento degli oggetti di fronte alla testina di stampa.
Il marcatore permette la stampa di codici a barre, caratteri, loghi, data/ora su molti tipi di materiali dalla carta alla plastica, PET, PP, PT.
La tecnologia di stampa utilizzata è HP con cartuccia che integra la testina di stampa, questo significa che ad ogni cambio di cartuccia si avrà la testina nuova eliminando così tutte le parti di usura e i costi di manutenzione.
Con questa soluzione si possono stampare prodotti con varie forme e dimensione.
L’ altezza massima di stampa di 12,7 mm.
La differenza operativa dalle precedenti soluzioni è che l’oggetto viene portato davanti il marcatore evitando di poggiare lo strumento sulla superficie da marcare.
Per scegliere la soluzione di marcatura manuale più adatta alle proprie esigenze operative è opportuno analizzare e valutare 5 aspetti peculiari:
1. Volume di marcatura. Quanti oggetti si devono marcare quotidianamente o per lotti di produzione?
Se la produzione è di centinaia di oggetti considerate che un timbro manuale non è la soluzione più efficiente perché richiede la sistemazione manuale dei caratteri.
Tipologia di superficie da marcare. Superfici curve o irregolari devono essere marcate con dispositivi senza contatto
Stringa da stampare. Alcuni marcatori consentono la stampa di loghi, testi, codici a barre, immagini. Diversamente strumenti come i timbri consentono la stampa solo di stringhe alfanumeriche (come lotto, data, lettere)
Dimensione della stampa. Ogni dispositivo è caratterizzato da una dimensione minima e massima dell’area di stampa
Numero di righe o quantità di informazioni da stampare
Se vuoi approfondire le nostre soluzioni contattaci
In questo articolo presentiamo la nostra soluzione di un marcatore a getto di inchiostro DeskMark semi-automatico dotato di nastro trasportatore motorizzato da scrivania per produzioni artigianali.
Il marcatore può essere utilizzato per la stampa del lotto, della data scadenza o di produzione, codici a barre, loghi, testi e grafica.
Il processo di marcatura completamente automatico garantisce precisione e velocità di esecuzione, pur mantenendo l’immediatezza e la semplicità operativa di un dispositivo manuale
Inoltre il nastro trasportatore lungo solamente 60 cm, consente la collocazione della stampa sempre nella stessa posizione, eliminando le imperfezioni dovute ad un’esecuzione manuale del processo di marcatura.
Quando i volumi di produzione sono elevati questa è sicuramente una soluzione di marcatura efficiente e produttiva
Guarda il video
Vantaggi:
Investimento iniziale contenuto
Sistema plug&play che non necessita di installazione
Velocità di stampa
Alta risoluzione, con un’ottima qualità e precisione di stampa di codici a barre, loghi e testi alfanumerici, sia su superfici porose come carta e cartoneche non porose come alluminio, vetro, film flessibile, astucci plastificati, etichette prestampate in carta patinata
Software di gestione e creazione del layout semplice da utilizzare
Costo stampa economico
Cartucce dotate di microchip per il rilevamento automatico del tipo e del livello di inchiostro in uso
Semplicità di manutenzione: la cartuccia ha la testina di stampa incorporata che viene sostituita ad ogni cambio della stessa
Funzionamento
Il DeskMark è una soluzione di marcatura semplice da installare e permette una velocissima operatività lavorando tranquillamente su una scrivania o un tavolo da lavoro.
Utilizzando il software che viene fornito con il dispositivo si stabiliscono le dimensioni e le informazioni dell’area di stampa.
Nell’esempio illustrato abbiamo un’area di stampa di 40mm x 10mm, all’interno della quale inseriamo il codice lotto, la data di scadenza ed il QR-code.
Attraverso il software inoltre, si configurano tutti i parametri del marcatore: tipologia della cartuccia utilizzata, velocità di stampa, risoluzione, posizione della stampa, questo renderà il processo di stampa completamente automatizzato e l’operatore dovrà solamente occuparsi di posizionare gli oggetti all’inizio del nastro trasportatore
Una volta ultimata la configurazione i dati vengono salvati su di una chiavetta USB e trasferiti al marcatore.
Prima di procedere con la marcatura si eseguono due semplici regolazioni sul nastro:
regoliamo le guide in funzione delle dimensioni del prodotto da marcare
regoliamo l’altezza di stampa sul prodotto
La linea, sebbene di dimensioni contenute, consente la regolazione della larghezza e dell’altezza per poter marcare prodotti sia di piccole dimensioni, come barattoli e piccoli contenitori che oggetti di dimensioni più grandi come bottiglie
Per procedere con la stampa e sufficiente posizionare gli oggetti da marcare all’inizio del nastro trasportatore: l’oggetto scorrerà automaticamente davanti al DeskMark che stamperà le informazioni precedentemente salvate.
L’automazione del processo di stampa assicura una marcatura uniforme, posizionata sempre alle stesse coordinate ed evita qualsiasi imprecisione dovuta ad un’azione manuale
Il DeskMark può marcare su qualsiasi tipologia di superficie, sia porosa come carta e cartone che non porosa, come plastica, vetro e metallo grazie all’utilizzo di una gamma completa di inchiostri, base acqua, base solvente, pigmentati e colorati.
Caratteristiche tecniche:
Marcatore a getto di inchiostro con tecnologia TIJ HP
In questo articolo approfondiamo le potenzialità dei marcatori a getto di inchiostro ad alta risoluzione con tecnologia TIJ o comunemente chiamati a tecnologia inkjet HP.
Molti produttori stanno investendo in questa tecnologia che risulta essere vincente ed economica per adattarsi sempre di più a qualsiasi esigenza di mercato.
La diffusione di questa metodologia di marcatura sta sostituendo proficuamente la più diffusa e storica tecnologia a getto d’inchiostro continuo (CIJ)
L’avanzamento tecnologico consente l’integrazione di un sistema di stampa di piccole dimensioni per marcare qualsiasi tipologia di superficie sia porosa che non porosa e l’utilizzo di una gamma completa di inchiostri, base acqua, base solvente, pigmentati e colorati riesce a soddisfare qualsiasi richiesta del mercato
Caratteristiche principali e punti di forza
Investimento iniziale contenuto
Sistema plug&play
Velocità di stampa
Alta risoluzione: in alcuni modelli può arrivare fino a 2400 dpi, con un’ottima qualità e precisione di stampa di codici a barre, loghi e testi alfanumerici
Versatilità di stampa su imballi primari e secondari, sia su superfici porose che non porose (carta, alluminio, film flessibile, astucci plasticati, etichette pre-stampate)
Software di gestione e creazione layout semplici da utilizzare
Costo marcatura sotto controllo tramite il software di gestione
Cartucce dotate di microchip per il rilevamento automatico del tipo e del livello di inchiostro in uso
Velocità nell’ installazione e integrazione sulla linea di produzione grazie alle dimensioni ridotte e le diverse opzioni di connettività
Semplicità di manutenzione: la cartuccia ha la testina di stampa incorporata che viene sostituita ad ogni cambio della stessa
Questi dispositivi vengono forniti con un software di gestione molto semplice che permette la creazione del layout di stampa e la parametrizzazione del dispositivo
Il layout creato si trasferisce al marcatore tramite una penna USB o, in funzione dei modelli, tramite connessione USB o Ethernet collegandolo ad un Pc.
Esistono anche versioni avanzate in cui il marcatore è dotato di una consolle touch screen che consente la parametrizzazione e la configurazione senza l’utilizzo del PC direttamente sulla linea
Le testine hanno una altezza di stampa di 12,7mm o 25,4mm e tramite consolle si possono integrare più testine affiancate e sovrapposte per aumentare l’altezza di stampa
Considerando l’affidabilità e le dimensioni ridotte ci sono molte integrazioni con questi dispositivi:
INTEGRIAMO SOLUZIONI TIJ SU UNA LINEA DI PRODUZIONE ESISTENTE O PROGETTIAMO MINI LINEE DA SCRIVANIA PER LA MARCATURA MANUALE DI PICCOLI LOTTI DI PRODUZIONE
Le etichette con codici a barre sempre più spesso vengono impiegate in ambienti difficili e in condizioni estreme per i processi di identificazione automatica.
L’utilizzo di materiali resistenti alle più dure condizioni operative, come temperature molto basse o elevate ha condotto all’incremento delle soluzioni di etichettatura in applicazioni impegnative dove prima era impensabile.
Il successo di una soluzione di etichettatura dipende da una serie di fattori che vanno analizzati quando si seleziona il materiale su cui stampare.
È fondamentale valutare l’ambiente in cui verrà utilizzata l’etichetta, il ciclo di vita dell’etichetta e in applicazioni particolari è necessario testarla nelle condizioni più critiche a cui sarà sottoposta.
Quali sono gli elementi in cui è consigliato effettuare dei test sull’etichetta?
Caldo
L’adesivo delle etichette reagisce alle temperature molto alte e ammorbidendosi perde tenacia degradando la capacità adesiva sulla superficie. Alle alte temperature anche la dimensione dell’etichetta e quindi del codice a barre sovrastampato può essere distorta. Questa deformazione può dare luogo ad un codice a barre difettoso che non riesce ad essere decodificato dai lettori.
Le etichette termiche sono sensibili oltre che al calore anche alla luce del sole.
Il tempo di esposizione prolungato a temperature molto elevate crea una degradazione dell’etichetta irreversibile se non si utilizza il materiale idoneo.
Quindi quando si seleziona il materiale per temperature molto calde è necessario valutare la temperatura massima operativa unitamente al tempo di esposizione a cui può resistere a quella data temperatura mantenendo inalterata la sua struttura e la stabilità dimensionale del prodotto
Un materiale specifico per alte temperature è il 7812 della 3M
È un film in poliammide stampabile a trasferimento termico con adesivo resistente fino a 232°C che offre anche un’eccellente resistenza ai solventi e ai processi di lavorazione più aggressivi.
Come le temperature elevate, anche il freddo estremo ha un impatto negativo sulle etichette.
Un’etichetta applicata a temperatura ambiente su una superficie fredda può perdere la sua forza adesiva e non aderire sul materiale: generalmente il potere adesivo delle superfici viene deteriorato dalle temperature estremamente fredde. In questi casi è necessario utilizzare adesivi specificatamente studiati per la catena del freddo, come quelli per i surgelati o per le applicazioni criogeniche.
L’8000T Cryocool della Zebra ha un range di temperatura molto esteso da 196° a +121°C. È un polipropilene lucido protetto con adesivo permanente acrilico adatto ad applicazioni di etichettatura da laboratorio e cicli di lavoro di congelamento e disgelo
Assicurarsi che la resistenza adesiva sia mantenuta alle temperature di esercizio in cui il materiale deve essere utilizzato per tutto il ciclo di vita dell’etichetta
Abrasione
In alcune applicazioni le possibilità di abrasione dell’etichetta sono elevate. In questi casi è indicato utilizzare etichette in materiali durevoli come il poliestere, il polipropilene, il PVC resistenti alle condizioni esterne più dure.
Per proteggere la stampa, nei casi più estremi, è possibile utilizzare dei film di sovra-laminazione
Quando l’etichetta è esposta in un ambiente umido può danneggiarsi con conseguente perdita dei dati sovrastampati. Etichette protette con uno strato di laminazione o in materiali sintetici possono resistere a condizioni di umidità estrema senza danneggiarsi. Esistono adesivi che mantengono inalterate le loro proprietà anche se immersi in acqua
Ad esempio le etichette Zebra della linea Z-Extreme in poliestere con adesivo acrilico sono adatte per applicazioni sia all’interno che in esterno, hanno un’ottima resistenza all’umidità e all’esposizione occasionale all’acqua
Solventi
Alcuni solventi possono non danneggiare la superficie dell’etichetta, ma influiscono negativamente sull’adesivo che può essere deteriorato da una soluzione detergente utilizzata ad esempio per la pulizia o la disinfettazione.
In questo caso l’utilizzo di un materiale appropriato con adesivo resistente ai solventi risolve qualsiasi problema legato all’uso di sostanze detergenti
Grasso, olio e sporcizia
Un problema frequentemente riscontrato è la mancanza di adesione dell’etichetta su una superficie grassa e/o sporca. La soluzione in questo caso è molto semplice: applicare l’etichetta dopo aver pulito la superficie su cui deve aderire. Inoltre la scelta di un collante particolarmente aggressivo assicurerà una maggiore adesione anche su superfici non perfettamente pulite
Sostanze chimiche
La base alcalina o acida e l’umidità presenti nelle sostanze chimiche hanno entrambi un effetto dannoso sull’etichetta. Utilizzare un materiale che abbia uno strato di laminazione può proteggere le etichette ma è sempre opportuno effettuare una verifica preliminare delle etichette a contatto con i solventi specifici che si utilizzeranno per evitare in seguito qualsiasi problema legato alla non leggibilità dei dati stampati
Alcune superfici richiedono adesivi particolarmente tenaci e collanti specifici per garantire una perfetta adesione. Superfici irregolari o ruvide o a bassa energia come la plastica richiedono adesivi specifici.
Assicurarsi che le specifiche tecniche dell’adesivo dell’etichetta siano idonee alla superficie di applicazione
Ad esempio l’adesivo acrilico 350 della 3M è un collante particolarmente tenace che stabilisce legami permanenti con superfici ad alta e bassa energia, superfici sagomate e metalli leggermente oleosi. Ha un’ottima resistenza agli agenti chimici e mantiene la forza adesiva anche a temperature elevate mantenendo le sue caratteristiche invariate in un range da -40°C fino a 149°C
Luci intense
I lettori di codici a barre possono essere accecati dalla luce riflessa dalla superficie di un’etichetta molto riflettente. Quando le luci di un’ambiente creano problemi sulla corretta scansione di un barcode è opportuno scegliere un materiale opaco e dimensionare adeguatamente l’illuminazione dell’ambiente. In questi casi è consigliato trovare un adeguato angolo di scansione del lettore e selezionare un gruppo ottico che sia meno sensibile ai problemi di riflessione
Perché un software deve essere idoneo per tutte le esigenze?
Perché esistono due macro tipologie di organizzazione aziendale a livello software:
1 – Aziende o imprese individuali che utilizzano ancora la carta con DDT scritti a penna. In questi casi la fatturazione viene effettuata con semplicissimi programmi o in alcuni casi anche con Word.
In questo modo gli errori dovuti ad un’errata comprensione della calligrafia portano ad una gestione disorganizzata e lenta
Soluzione:
Il software di tentata vendita installato su un tablet o smartphone connesso a fogli Excel salvati in cloud consente la lettura e la scrittura delle informazioni operative dell’intero flusso di lavoro (anagrafica clienti\articoli, listini, giacenza articoli, fatture e incassi).
Con questa soluzione chiunque può utilizzare un software di tentata vendita e automatizzare il processo, eliminando definitivamente i DDT scritti a penna.
2 – Azienda organizzata con un gestionale strutturato su base dati accessibile dall’esterno (SQL, Oracle …)
Soluzione:
Ogni palmare o smartphone tramite dei connettori software effettua una sincronizzazione performante e intelligente al sistema ERP aziendale per la gestione delle principali funzioni:
Registrare vendite;
Gestire resi contestuali alla vendita;
Effettuare vendite utilizzando differenti unità di misura e formule di calcolo personalizzabili;
Gestire omaggi;
Gestire listini;
Gestire incassi e scadenziario;
Gestire ordini;
Emettere documenti contabili;
Tracciare e consultare riepiloghi di vendita, resi e incassi.
Perché un software deve essere semplice da utilizzare?
Alcuni utenti potrebbero non avere una conoscenza dei sistemi informatici e quindi abituarsi ad una gestione automatizzata potrebbe richiedere tempo e fatica.
L’implementazione software deve migliorare e velocizzare il processo di vendita e non rallentarlo.
Un software di tentata vendita deve dare all’operatore informazioni essenziali e veloci con maschere intuitive.
L’impiego di un sistema per la tracciabilità e l’identificazione automatica con codice a barre evita qualsiasi errore dovuto alla digitazione e permette di avere un magazzino allineato in tempo reale con la gestione anche del lotto
Inoltre, l’utilizzo di un software di tentata vendita permette la stampa del documento di trasporto o della fattura direttamente dal cliente con l’utilizzo di stampanti portatili. In questo modo è possibile evitare qualsiasi tipo di contestazione inerente la fornitura
La connessione con il proprio gestionale aziendale velocizza le operazioni e permette una vendita organizzata ed efficiente
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