Nella parte superiore della Zebra GK420T, accanto al pulsante di avanzamento, è posizionato l’indicatore di stato della stampante.
Lo stato e il colore dell’indicatore di stato ci dà una segnalazione visiva di eventuali problemi del processo di stampa
Lo stato dell’indicatore può essere spento, fisso o lampeggiante e può assumere il colore verde, ambra o rosso.
Nel funzionamento normale, quando la stampante viene accesa l’indicatore di stato rimarrà ambra per circa 10 secondi prima di passare al verde (fisso o lampeggiante).
> Se l’indicatore di stato è verde lampeggiante significa che la stampante è in pausa:
premere il pulsante di avanzamento per fare uscire la stampante dalla condizione di “pausa”.
> Se l’indicatore di stato della stampante è rosso lampeggiante e la stampante è in stato di arresto possiamo trovarci di fronte alle seguenti problematiche:
Il rotolo di etichette è finito
Caricare un nuovo rotolo di etichette e premere il pulsante di avanzamento per riprendere la stampa
Il nastro di stampa è esaurito
La stampante ha rilevato la fine del ribbon che deve quindi essere sostituito
La testina di stampa è aperta
Abbassare il coperchio della stampante e premerlo finché non avvertite lo scatto di chiusura, quindi premere il pulsante di avanzamento per riprendere la stampa.
> Se l’indicatore di stato è color ambra fisso e la stampante è in stato di arresto:
Si è verificato un errore di memoria
Se questo errore si presenta dopo una stampa, spegnere e riaccendere la stampante, quindi riprendere la stampa.
oppure
2. La testina di stampa deve raffreddarsi.
Se questo errore si presenta, spegnere la stampante per cinque minuti, quindi riaccenderla.
Se la spia ambra rimane accesa è necessario ricorrere all’assistenza.
> Se l’indicatore di stato è verde e rosso lampeggianti alternativamente
È necessario ricorrere all’assistenza.
> Se l’indicatore di stato lampeggia rosso, rosso e verde
potrebbe trattarsi di un guasto critico della testina di stampa o del motore ed è necessario ricorrere all’assistenza.
L’utilizzo di etichette confezionate in rotoli, anziché in fogli, apporta molteplici vantaggi sia economici che operativi.
Analizziamo quali sono i benefici quando stampiamo in autonomia etichette adesive in bobina.
Le etichette confezionate in rotoli possono essere stampate esclusivamente da etichettatrici, macchine ingegnerizzate per la gestione di supporti confezionati in bobina e quindi dotate di una serie di accessori utili a velocizzare l’operatività come spellicolatore, riavvolgitore, taglierina.
1 COSTI
Con una stampante di etichette possiamo stampare anche 1 sola etichetta senza alcuno spreco di materiale.
Ad esempio, se avessimo la necessità di stampare etichette con formato 70×36 mm utilizzando una comune stampante da ufficio laser o a getto d’inchiostro, dovremmo acquistare etichette confezionate su fogli A4. Su ogni foglio ci sono 24 etichette adesive. Se ne dovessimo stampare solo 4 o 5, il resto delle etichette sul foglio andrebbe sprecato.
Invece utilizzando etichette in rotolo possiamo stampare anche 1 sola etichetta alla volta, senza nessuno spreco di materiale.
Inoltre, le etichette adesive confezionate in bobina sono molto meno costose delle etichette confezionate su fogli A4
2 STAMPA MOLTO PIU’ VELOCE
Le etichette in rotolo vengono stampate da stampanti dedicate, progettate per stampare etichette … quindi svolgono il loro lavoro meglio di qualsiasi altra stampante multiuso.
La velocità di stampa è nettamente superiore rispetto alle altre tecnologie.
Una stampante di etichette desktop può arrivare fino a 203 mm/sec. Questo significa che 10 etichette da 10 cm vengono stampate in meno di 5 secondi e 10 etichette da 5 cm vengono stampate in poco più di 2 secondi
Una stampante di etichette di fascia industriale può stampare fino a 300 mm/sec, cioè 10 etichette da 5 cm vengono stampate in 1,6 secondi.
Anche le etichette a colori vengono stampate a velocità elevate: la Epson 3500 raggiunge i 103 mm/ sec, che significa che stampa un’etichetta di 10 cm in circa 1 secondo.
EPSON CW-3500
3 STAMPA DI QUALSIASI MATERIALE
Le stampanti di etichette possono stampare su una gamma infinita di materiali disponibili con adesivi permanenti, rimovibili, per temperature molto alte o bassissime, etichette per ambienti esterni e per condizioni estreme.
In funzione della propria attività è possibile scegliere un materiale idoneo che non si scolli e che resista nel tempo:
Quando si utilizzano materiali speciali, estremamente più costosi di una comune etichetta in carta, è ancora più importante produrre una stampa senza imperfezioni: l’etichetta in bobina è la soluzione che consente di ridurre al minimo gli sprechi di materiale inutilizzato o stampato male
4 PERSONALIZZAZIONE & CREATIVITA’: STAMPARE DIVERSE FORME E DIMENSIONI
Le etichette in bobina possono avere qualsiasi dimensione e forma.
Spesso una forma creativa e un design unico attrae l’attenzione del consumatore e dona alla confezione un aspetto distintivo.
Le etichette confezionate in rotolo sono disponibili in diverse forme e in un numero praticamente illimitato di dimensioni per soddisfare qualsiasi esigenza.
Qualora si avesse la necessità di un’etichetta con una forma personalizzata (come un’etichetta per una bottiglia o un sigillo chiudi-pacco) con circa 100,00 euro si può ottenere una fustella progettata su misura
5 LE ETICHETTE IN ROTOLO SONO PIU’ FACILI DA APPLICARE
Le etichette in rotolo possono essere applicate con dispensatori manuali di etichette o applicatori di etichette in linea.
L’applicazione automatica o semi-automatica dell’etichetta sulla confezione evita la formazione di grinze e imperfezioni.
6 MIGLIORE ADESIONE SU TUTTE LE SUPERFICI
Le etichette in rotolo offrono adesivi specifici per ogni applicazione.
Solitamente l’adesivo delle etichette realizzate in fogli per stampanti laser o a getto d’inchiostro non offre una buona adesione, specialmente su superfici molto lisce, sporche o irregolari.
Anche per temperature alte o basse è necessario utilizzare un adesivo idoneo che mantenga la sua tenacia anche in situazioni estreme.
Le etichette confezionate in bobina sono disponibili con diverse opzioni per l’adesivo, che va selezionato in funzione della superficie e delle condizioni di applicazione.
I palmari industriali da magazzino non sono sempre la soluzione migliore per velocizzare il flusso operativo.
Per i lavoratori che devono avere molta mobilità e soprattutto hanno la necessità di lavorare a mani libere i lettori indossabili possono rappresentare uno strumento di scansione veloce, durevole e leggero.
I ring scanner (lettori ad anello) rappresentano lo strumento ideale di lavoro per chi deve scansionare molti codici a barre mentre sposta continuamente scatole.
I benefici di un ring scanner sono molteplici:
completa libertà di movimento
entrambe le mani libere per lavorare senza vincoli
riduzione drastica delle cadute accidentali
operazioni di scansione rapide
dimensioni compatte e peso leggero
riduzione degli errori di scansione
Facciamo una panoramica dei modelli Bluetooth proposti dalle case costruttrici leader del settore dell’identificazione automatica
Zebra RS6000 scanner ad anello Bluetooth
Lo scanner ad anello RS6000 è molto robusto, adatto anche agli ambienti più impegnativi e a temperature sottozero, con una straordinaria autonomia di lettura per oltre 70.000 scansioni per carica.
Legge sia codici 1D che 2D, inoltre l’algoritmo avanzato di scansione consente l’acquisizione di codici danneggiati o stampati male.
È dotato di un’elevata tolleranza al movimento che permette ai lavoratori di catturare i codici a barre istantaneamente con la semplice pressione del grilletto, anche se gli articoli o essi stessi sono in movimento.
È possibile passare istantaneamente dalla mano destra alla sinistra, aumentando la flessibilità e riducendo l’affaticamento.
L’attivazione del lettore può essere manuale o automatica.
Nella modalità manuale la scansione viene attivata dal grilletto posto sul lato. Nella modalità automatica il lettore acquisisce i dati senza la pressione del grilletto utilizzando il sensore di prossimità e l’accelerometro integrati.
Honeywell 8670 scanner ad anello Bluetooth
Lo scanner ad anello wireless 8670 dell’Honeywell con tecnologia Bluetooth offre prestazioni di scansione eccezionali di codici sia 1D che 2D.
Ha un design ergonomico e robusto, ottimizzato per un uso intenso e per qualsiasi ambiente di utilizzo con un range di esercizio da -20°C a + 50°C.
Lo scanner è dotato di un’elevata tolleranza del movimento e legge senza problemi anche i codici danneggiati, poco leggibili e in movimento.
Lo scanner è composto da 2 parti: uno scanner piccolo e leggero da dito e un modulo Bluetooth indossabile al polso.
Sul lettore possono essere abilitati dei feedback di scansione multisensoriali tramite vibrazione, segnale acustico, LED e puntatore.
La tecnologia Bluetooth fornisce fino a 10 mt di portata radio.
Si accoppia senza difficoltà con dispositivi Apple iOS, Android e Windows.
La batteria fornice un’autonomia di circa 10 ore, in funzione del numero di scansioni.
Honeywell 8680i scanner ad anello Bluetooth e Wi-Fi
Il modello 8680i è un dispositivo estremamente compatto e leggero.
È dotato di un display personalizzabile che comunica all’operatore il flusso di lavoro, mentre l’interfaccia a 2 pulsanti consente la navigazione tra le voci del menù e la conferma delle selezioni effettuate.
È disponibile nella versione ad anello a due dita o a guanto.
L’utilizzo di batterie a capacità estesa consente un’autonomia di lunga durata, fino a 10 ore di lavoro.
È un lettore estremamente versatile che può rappresentare una valida alternativa ai lettori e ai terminali da magazzino tradizionali
Opticon RS-2006 lettore ad anello Bluetooth
Il modello RS-2006 è un mini lettore Bluetooth, dotato di un anello di policarbonato, fissabile alle dita mediante una fascia regolabile e sostituibile.
È stato progettato per essere utilizzato sia nella mano destra che in quella sinistra, inoltre può essere rimosso dall’anello e utilizzato stand-alone.
È dotato di gruppo ottico laser veloce ed affidabile per la lettura di codici 1D.
Il Bluetooth 4.0 assicura una connessione veloce a PC, tablet, smartphone per il trasferimento dati in tempo reale.
Può essere utilizzato con connessione Bluetooth per una trasmissione in tempo reale del codice letto oppure in modalità batch come datacollector.
La modalità batch consente la memorizzazione di migliaia di codici all’interno del lettore. I codici memorizzati possono successivamente essere scaricati sul PC tramite cavo USB e la successiva trasmissione.
È uno scanner robusto, resistente a cadute su cemento da 1,5 metri e pesa solamente 42 grammi.
L’utilizzo del lettore RS-2006 è semplice e immediato: un pulsante per scansionare il codice a barre e un pulsante per correggere eventuali errori commessi.
Molti terminali portatili per la lettura del codice a barre integrano la RADIO SUMMIT per la connessione WIFI.
All’interno del pannello di controllo del terminale trovate un’applicazione software, chiamata SCU, progettata per il controllo e la gestione della RADIO.
Attraverso la SCU è possibile:
Abilitare e disabilitare la radio
Visualizzare il contenuto dei profili di configurazione
Selezionare il profilo da utilizzare per la connessione a una rete WLAN
Visualizzare le impostazioni globali
Visualizzare le informazioni di stato della radio, l’access point o il router
Eseguire test di diagnostica della connessione
Per consentire a una radio Summit di connettersi a una WLAN aziendale, è necessario selezionare un profilo in cui bisogna specificare una serie di parametri
In questo articolo analizziamo le impostazioni della scheda “Profile”, relative ai parametri della radio e delle impostazioni di sicurezza
Quelle descritte in seguito sono le impostazioni consigliate per la maggior parte delle applicazioni.
Poiché sono linee guida generali potrebbero non essere applicabili a tutte le situazioni.
Avviare l’Utility SCU e aprire la scheda “Profile” per selezionare e modificare i parametri di una specifica rete.
Immettere l’SSID (attenzione il nome è case sensitive, cioè sensibile alle lettere maiuscole/minuscole)
Parametro Power Save: selezionare CAM dal menù a tendina di destra
Attenzione che l’impostazione CAM (Constant Aweake Mode) potrebbe influire sulla durata della batteria.
Se il consumo è eccessivo impostare “Fast” come opzione di alimentazione della radio
Nella sezione radio per “RADIO MODE” selezionare BG rates full oppure ABG rates full (in funzione della propria rete)
per Auth Typ selezionare “Open”
Nelle sezioni ‘Encryption’ e ‘EAP Type’ i valori devono essere configurati in funzione dei parametri di sicurezza specifici della propria WLAN.
Le opzioni di configurazione per “Encryption” sono:
None
WEP
WEP EAP
WPA-PSK
WPA TKIP
WPA2-PSK
WPA2 AES
WPA2 CCKM
WPA-PSK-AES
WPA-AES
WPA2-PSK-TKIP
WPA2-TKIP
Attenzione. Le modifiche effettuate nella scheda “Profile” vengono salvate sul profilo solo dopo aver premuto il pulsante “Commit”
In generale, la maggior parte delle impostazioni della RADIO SUMMIT funzioneranno al meglio con i valori predefiniti.
Tuttavia, ogni ambiente RF è diverso e affinché il collegamento WIFI funzioni al meglio è consigliabile personalizzare alcuni parametri della RADIO.
Se il codice a barre sull’etichetta non viene letto, uno dei problemi potrebbe essere l’orientamento della stampa.
A volte i codici a barre, per questioni di spazio o di layout grafico, vengono stampati verticalmente (ladder style) e questo potrebbe compromettere la corretta decodifica del codice da parte del lettore.
Perché il codice non viene letto?
A causa del modo in cui funziona una stampante per etichette l’orientamento del codice a barre sull’ etichetta incide sulla qualità e la leggibilità del codice.
I codici stampati verticalmente possono presentare una bassa qualità di stampa perché gli elementi riscaldanti della testina termica si riscaldano e si raffreddano in modo molto rapido, ma non simultaneamente e non uniformemente, creando delle irregolarità sulle barre del codice
Invece, quando il codice a barre viene stampato orizzontalmente (picket fence style) le linee del codice sono nitide e uniformi, rendendo il codice più facile da scansionare.
Questo problema si amplifica quando si deve stampare un codice ad elevata densità e con le barre molto ravvicinate tra loro.
Per evitare problemi di lettura la pratica più indicata è ovviamente la stampa orizzontale del codice.
Qualora non fosse possibile si può cercare di ottenere una stampa più risoluta e nitida agendo su tre fronti:
regolare temperatura e velocità di stampa opportunamente
utilizzare dei materiali di stampa più nobili. La qualità del materiale utilizzato per le etichette incide sulla qualità di stampa, ma anche sulla durata della testina di stampa
utilizzare ribbon di qualità cera-resina o resina
Conclusioni
Quando si stampano codici a barre con orientamento verticale, prima di procedere con la stampa definitiva, è consigliabile effettuare dei test di lettura del codice o, ancora meglio, utilizzare dei verificatori di codice a barre.
L’EAN 13 è un codice a barre lineare utilizzato per l’identificazione dei prodotti nella grande distribuzione.
La funzione del codice EAN 13 è quella di rappresentare il codice numerico di ogni articolo in un formato leggibile automaticamente da un lettore di codice a barre, quindi rappresentato da una successione di barre e spazi.
COME È COMPOSTO L’ EAN 13
Un simbolo EAN è composto da un codice di identificazione a 13 cifre e rappresenta in modo univoco il prodotto.
Le cifre che compongono i codici EAN 13 riportano le informazioni su:
lo stato di provenienza del prodotto
l’azienda produttrice
la referenza del prodotto
L’ultima cifra è la cifra di controllo calcolata automaticamente dal software di generazione del codice a barre
In sintesi, l’EAN 13 è una famiglia di codice a barre che rappresenta 13 cifre così distinte:
9 cifre per il prefisso aziendale (prefisso aziendale GS1)
3 cifre per il codice prodotto
1 cifra di controllo
COME E DOVE ACQUISTARE L’EAN
Per ottenere l’EAN per i prodotti della propria azienda bisogna richiedere il prefisso aziendale iscrivendosi all’organizzazione GS1 Italy.
Il prefisso aziendale GS1, costituito dalle prime 9 cifre del codice a barre, è un numero univoco che identifica internazionalmente il proprietario del marchio.
Queste prime 9 cifre saranno la parte fissa del codice EAN 13 e rappresentano la propria azienda. A queste 9 cifre si aggiungono 3 cifre, da 000 a 999, che identificano 1.000 prodotti differenti.
L’ultima cifra è la cifra di controllo che serve per verificare la correttezza del codice
GS1 è l’organismo internazionale che coordina la diffusione e la corretta implementazione dello standard GS1 e rappresenta l’unico ente in Italia autorizzato a rilasciare i codici a barre GS1
L’iscrizione può essere fatta direttamente sul sito compilando il form online al seguente indirizzo https://gs1it.org/iscriviti/
Dopo l’adesione GS1-Italy invierà per e-mail un pacchetto base di 1000 numeri GS1 (EAN) da assegnare ai prodotti.
Ogni prodotto e le sue varianti devono avere codici EAN differenti.
Ad esempio se produciamo marmellata di albicocche e la distribuiamo in vasetti da 500 gr e da 750 gr dobbiamo attribuire due codici EAN 13 differenti, uno al vasetto da 500 gr e l’ altro al vasetto da 750 gr
DIMENSIONI EAN 13
Affinché il codice a barre venga letto correttamente lungo tutte le fasi del suo passaggio nella filiera distributiva, deve essere generato e stampato rispettando le dimensioni richieste per la simbologia.
I simboli EAN hanno una relazione fissa tra base ed altezza. Quando una dimensione è modificata, l’altra dimensione deve essere alterata in misura proporzionale.
È sempre consigliabile verificare che il layout grafico e la stampa non introducano una deformazione dimensionale che comprometta la scansione del codice
Quiet Zone Sinistra (Zona bianca sinistra) = 3,63 mm
Quiet Zone Destra (Zona bianca destra) = 2,31 mm
Sono consentiti fattori d’ingrandimento compresi tra l’80% ed il 200% delle dimensioni nominali.
COME GENERARE E STAMPARE L’EAN 13
Una volta ottenuto dal GS1 Italy il pacchetto di 1000 numeri bisognerà rappresentarli con il codice a barre EAN 13.
La generazione del codice a barre partendo dalle 13 cifre può essere fatta con dei programmi appositi di generazione del codice o con i programmi utilizzati per la stampa delle etichette.
Se dobbiamo stampare etichette contenenti le informazioni di prodotto e il codice a barre, il metodo più diffuso è il trasferimento termico per le etichette monocromatiche.
I vantaggi della tecnologia di stampa a trasferimento termico sono molteplici e certamente è la soluzione più idonea quando si deve stampare un ‘etichetta ad un solo colore.
Se la stampa è a colori esistono soluzioni altrettanto efficaci a getto d’inchiostro con inchiostri pigmentati che garantiscono una stampa duratura e resistente nel tempo.
stampante di etichette a colori Epson C3500
In questa fase è fondamentale selezionare la tecnologia di stampa migliore in relazione ad una serie di parametri:
materiale su cui si deve stampare
volume di stampa
dati da stampare
resistenza e durata della stampa
È inoltre importante verificare se il software di stampa è incluso nella stampante e se soddisfa i requisiti di stampa richiesti dalla propria applicazione.
Diversamente se si desidera un’automazione completa del processo di stampa e l’utilizzo di funzioni avanzate per risparmiare tempo e migliorare l’efficienza è necessario considerare un software professionale.
Puoi approfondire l’argomento al seguente articolo
POSIZIONAMENTO DEL CODICE A BARRE SULLA CONFEZIONE
Affinché il codice stampato possa essere letto senza problemi dai comuni lettori è buona norma rispettare alcune linee guida relative al posizionamento del codice sulla confezione
rispettare sempre le quiet zone (zone bianche) ai lati del codice
non posizionare il codice sull’angolo della confezione
assicurarsi che il codice non venga coperto o parzialmente oscurato da altre parti della confezione
posizionare il codice su una superficie regolare in modo che le barre non vengano deformate
È buona norma effettuare dei test di lettura del codice stampato, prima di procedere con la stampa definitiva.
Conclusioni
Quando si deve adottare una soluzione di identificazione automatica con stampa e lettura del codice a barre, vale la pena spendere un po’ di tempo sull’analisi delle proprie esigenze.
Una valutazione corretta di quello che occorre e di come procedere deve essere accompagnata dal consiglio di professionisti del settore, in grado di valutare tecnicamente le esigenze specifiche del vostro processo produttivo.
Le etichette trasparenti in rotolo per potere essere riconosciute da una stampante di etichette a trasferimento termico devono presentar una tacca (linea) nera sulla parte siliconata.
La linea nera sul retro è quindi fondamentale per segnalare alla stampante quando finisce un’etichetta e inizia l’altra.
Per stampare etichette trasparenti senza errori è quindi necessario configurare correttamente i parametri di stampa nel driver.
Nel pannello stampanti, selezioniamo con il tasto destro del mouse il driver della stampante Zebra e andiamo sotto Preferenze di stampa
Nella schermata Opzioni impostiamo i valori per
Velocità di stampa
Scurezza (Temperatura di stampa)
Formato dell’etichetta (dimensione della larghezza e dell’altezza)
I materiali utilizzati solitamente per le etichette trasparenti sono il polipropilene o il poliestere che devono essere stampati con ribbon resina per garantire una stampa indelebile e resistente.
Il ribbon resina ha una temperatura di fusione più elevata, quindi per ottenere una stampa nitida e precisa è consigliabile utilizzare valori di Scurezza (Temperatura) alti (da 25 a 28).
Inoltre, con materiali sintetici è opportuno utilizzare velocità inferiori rispetto alla velocità massima della stampante
Nella maschera Impostazioni stampante avanzate configuriamo i valori:
Metodo di stampa = trasferimento termico
Sensore = rivelazione tacca di riferimento
A questo punto possiamo effettuare una calibrazione delle etichette con il pulsante Taratura in basso a destra.
Le informazioni rappresentate nella figura hanno lo scopo di rappresentare la corretta definizione della dimensione e dell’orientamento delle etichette.
Una corretta comprensione dei parametri indicati è necessaria per impostare senza errori il driver di stampa
Questa è una domanda frequente che ci viene posta e dare una risposta univoca e circostanziata è pressoché impossibile senza un’ispezione tecnica del lettore e del codice da scansionare.
Le ragioni per le quali un determinato codice non viene decodificato da un lettore possono essere diverse.
Partiamo dall’ipotesi che esistono delle variabili legate alla marca e al modello specifico del lettore e che ovviamente non possono rientrare tra i motivi comuni di non lettura.
Possiamo però tracciare una panoramica delle cause più frequenti, senza la pretesa di voler fare una lista completa ed esaustiva.
1 La simbologia di codice non è abilitata sul lettore
La prima verifica da effettuare è se la simbologia di codice a barre che dobbiamo leggere sia abilitata sul dispositivo.
Sul manuale del lettore sono indicate le simbologie abilitate di default.
Qualora non fosse abilitata bisogna entrare in modalità configurazione e abilitare la famiglia di codice a barre. La procedura di abilitazione dipende dalla marca e dal modello del lettore.
ATTENZIONE
Per leggere un codice bidimensionale, come il QR Code o il Data Matrix, occorre un lettore di codice 2D.
I lettori di codici a barre monodimensionali non possono decodificare un codice 2D.
Determinare sul datasheet o sul manuale se la simbologia del codice a barre è supportata dal lettore. Nel caso in cui una simbologia non fosse supportata deve essere utilizzato un dispositivo diverso.
3 Il codice a barre è ad alta densità
La densità di un codice a barre è identificata dalla dimensione X, che corrisponde alla larghezza dell’elemento più piccolo del codice (barra o spazio).
Se il codice che dobbiamo scansionare ha una densità più elevata del lettore, il codice a barre non verrà letto decodificato
In definitiva più è piccolo lo spazio fra le barre e più è difficile l’acquisizione del codice con uno scanner dotato di ottica standard. Nel caso di codici estremamente compatti bisogna utilizzare un lettore con ottica HD
4 Il codice a barre è troppo lungo e supera il raggio di scansione
Può succedere di dover leggere un codice la cui lunghezza sia maggiore della capacità di scansione del lettore.
Nella scheda tecnica del lettore sono specificati i valori relativi alle prestazioni di scansione: angolo di scansione, angolo di inclinazione e distanza di lettura in funzione della lunghezza del codice.
Con queste informazioni è possibile calcolare la larghezza massima che può essere letta dal motore di scansione.
Quando questa larghezza è inferiore alla dimensione effettiva del codice a barre, è necessario utilizzare un prodotto diverso per leggere il codice a barre.
5 La qualità di stampa del codice a barre è scarsa
I problemi di lettura legati alla cattiva qualità di stampa sono tra i più comuni:
utilizzo di un colore di sfondo che crea un basso contrasto del codice
il codice a barre non presenta uno spazio adeguato a sinistra e a destra (Quiet Zone)
deformazione dimensionale del codice: devono esser rispettate le linee guida per le dimensioni da utilizzare per la stampa del codice a barre sul prodotto
una parte del codice (barre o spazi) è mancante e quindi il lettore non riesce a decodificarlo correttamente
Alcune di queste problematiche sono parzialmente risolvibili con un lettore di buona marca.
I costruttori leader del settore dell’identificazione automatica producono lettori che implementano un algoritmo di correzione degli errori che consente di leggere codici danneggiati, macchiati, parzialmente illeggibili, con basso contrasto
6 I lettori non sono tutti uguali
La scelta di un lettore non sempre è banale. Devono essere valutate le esigenze specifiche dell’applicazione per poter selezionare il dispositivo giusto fra la vasta gamma di lettori disponibili sul mercato
Quando si deve acquistare un lettore di codice a barre è consigliabile soffermarsi sulle specifiche tecniche del dispositivo o affidarsi a professionisti del settore che abbiamo le competenze tecniche per indirizzarci sulla scelta più idonea alle proprie esigenze di lettura
Sui palmari Intermec per configurare un ENTER (CR) o un TAB automatico dopo la lettura del codice a barre bisogna configurare l’aggiunta di un POSTAMBOLO.