In questo articolo analizziamo una soluzione alternativa della tracciatura con linee colorate del pneumatico rispetto alla classica verniciatura con rotella.
La verniciatura viene solitamente effettuata prima della cottura della gomma, quando il battistrada non è stato ancora applicato.
Il processo di stampa delle linee di tracciatura colorate viene eseguito tramite delle rotelle collegate ad un impianto di verniciatura, le quali distribuiscono il colore sopra la gomma cruda.
In alcuni casi questa tracciatura può risultare poco definita, con colorazione sbiadita e spessore della linea non uniforme.
Una stampa non definita genera problemi di riconoscimento alle successive postazioni dotate di sistemi di visione automatici per il controllo della qualità e dello smistamento.
Una soluzione alternativa estremamente efficace, in grado di garantire senza errori l’identificazione automatica e la rintracciabilità del pneumatico, è basata su un sistema di marcatura a getto d’inchiostro.
I nostri marcatori con tecnologia DOD utilizzano inchiostri pigmentati speciali che vengono miscelati continuamente attraverso un sistema idraulico dotato di un serbatoio da 12 lt che garantisce una lunga autonomia.
L’utilizzo di questa tecnologia per la tracciatura permette una forte adesione dell’inchiostro sulla gomma, con una copertura uniforme e colorazione satura.
La precisione di stampa garantisce un’altezza costante della linea lungo tutta la circonferenza del pneumatico, riducendo i problemi di decodifica da parte dei sistemi di visione e identificazione.
L’impiego di inchiostri pigmentati specifici avviene attraverso un circuito idraulico dotato di un innovativo sistema di ricircolo automatico, gestito direttamente dall’hardware e dal software del marcatore.
L’utilizzo di una rivoluzionaria pompa idraulica e di un sistema di chiusura a “clamp” assicura una qualità di stampa uniforme, con un’immutata affidabilità nel tempo, limitando gli interventi da parte dell’operatore.
Se hai necessità di implementare o rinnovare un sistema automatico di tracciatura del pneumatico contattaci
Scegliere il materiale dell’etichetta idoneo per la propria applicazione non sempre è un’impresa facile.
Una comune etichetta di carta non funziona su tutte le applicazioni perché:
può deteriorarsi se esposta a detergenti e solventi o condizioni climatiche avverse
la stampa può scolorire
può scollarsi dalla superficie di applicazione
Analizziamo 6 domande che ci aiutano a identificare il materiale adeguato al ciclo di vita dell’etichetta
A quale temperatura applicherai l’etichetta?
A temperatura ambiente, la maggior parte delle etichette si applica senza problemi.
Però in un magazzino freddo e umido o a temperature estremamente alte gli adesivi si comportano diversamente.
Ogni materiale è caratterizzato da una temperatura di esercizio che ci assicura che il materiale utilizzato conserva inalterate le proprie caratteristiche.
Ci sono etichette che operano in range di temperatura differenti, da -40°C a + 50°C,da -18°C a 82°C, da -54°C a 93°C e così via.
Se utilizziamo una comune etichetta in carta dobbiamo tener presente che la gamma dei materiali in carta e molto vasta e ognuna avrà uno specifico range di servizio di cui bisogna tenere conto se operiamo in condizioni climatiche differenti dalla temperatura ambiente
Quindi ogni materiale è caratterizzato da determinate specifiche operative: approfondire il ciclo di vita dell’etichetta è vitate per trovare una soluzione di etichettatura vincente
Se le etichette vengono applicate su imballi di cartone o su materiali porosi con superficie regolare un comune adesivo acrilico funzionerà bene.
Se le etichette dovranno essere applicate su una carta lucida, su una superficie in plastica o in PET o su una superficie irregolare o cilindrica è necessario verificare la flessibilità del materiale e le prestazioni dell’adesivo.
Se ad esempio dobbiamo etichettare i cespiti aziendali, costituiti da una vasta gamma di beni eterogenei (sia per forma che per composizione) è necessario individuare un materiale che si adatti a qualsiasi superficie e che mantenga la sua aderenza anche su forme irregolari, porose o molto lisce
Se ‘etichettatura deve essere fatta su superfici deformabili è consigliabile l’utilizzo di un materiale plastico estremamente versatile con una grande adattabilità meccanica dotato di adesivo tenace in modo che possa mantenere l’aderenza anche in caso di flessione o deformazione alla superficie di applicazione.
A cosa deve resistere l’etichetta?
Olio, detergenti, solventi, superfici sporche e polverose devono essere etichettate con materiali e adesivi adeguati a garantire la conservazione di tutte le caratteristiche: adesività, leggibilità dei dati, integrità del materiale.
In molte situazioni è necessario tenere in considerazione il contenuto della superficie di applicazione.
Se il contenuto è un prodotto cosmetico o un detergente, è preferibile utilizzare un film sintetico come il polipropilene, il poliestere o il PVC, protetto da uno strato di laminazione. Utilizzare un materiale sintetico eviterà che eventuali gocce o fuoriuscite del prodotto danneggino l’etichetta.
L’aggiunta di una patinatura superiore può migliora la stampabilità dell’etichetta e la protegge dall’ambiente circostante, ad esempio da umidità, agenti chimici o dall’abrasione.
Se dal contenitore possono fuoriuscire gocce di liquido è necessario utilizzare un materiale impermeabile: un’etichetta deteriorata non solo è una pessima pubblicità per l’azienda produttrice ma è anche fuori norma perché non assicura la leggibilità delle informazioni obbligatorie per tutto il ciclo di vita del prodotto
A quali condizioni sarà esposta l’etichetta dopo che è stata applicata sul prodotto? Quanto dovrà durare?
Quando si seleziona il materiale è fondamentale tenere in considerazione il ciclo di vita dell’etichetta
L’etichetta di un prodotto che andrà nel frigorifero o nel freezer sarà diversa da un’etichetta che andrà in un magazzino a temperatura controllata.
Se l’etichetta viene applicata su un prodotto conservato a temperatura ambiente, in un luogo pulito ed asciutto un materiale standard dotato di un comune adesivo permanete andrà benissimo.
Ma se la condizione operativa non è questa dovrai considerare attentamente la giusta combinazione tra materiale dell’etichetta, adesivo, metodologia di stampa.
Esistono adesivi e materiali speciali per qualsiasi condizione operativa, per basse temperature, per il gelo, per il calore elevato.
Se devi applicare l’etichetta su una bottiglia di vino, considera che dovrà resistere a condizioni operative ostili e a forti escursioni termiche: dalla temperatura ambiente, all’immersione in secchi di ghiaccio per essere raffreddata
Analogamente se devi applicare l’etichetta su retro di un PC o su un circuito elettronico bisogna usare materiali come il poliestere con adesivo specifico resistente a temperature elevate.
Quale è il colore del contenitore? Di che colore è il prodotto all’interno?
Un contenitore bianco si presta facilmente a qualsiasi soluzione di etichettatura sia bianca che colorata.
Ma se il tuo contenitore o il prodotto all’interno è colorato è possibile che influenzi i colori dell’etichetta.
Si dovrà decidere l’aspetto estetico che si vuole ottenere e in funzione del materiale scelto garantire che le informazioni rimangano chiaramente leggibili. Se utilizziamo etichette trasparenti assicuriamoci che l’informazione mantenga il contrasto necessario a garantire una buona leggibilità dei dati
Come applicherai le etichette?
Se l’applicazione è manuale, il materiale dell’etichetta e il rivestimento sono meno preoccupanti rispetto ad un’applicazione automatica.
Non tutti materiali possono essere spellicolati da un applicatore automatico di etichette, inoltre materiali molto flessibili e adesivi tenaci devono essere testati e verificati sullo specifico applicatore
Le etichette sono costituite da tre strati principali: il rivestimento (con o senza patinatura superiore), l’adesivo e il supporto.
La scelta del materiale idoneo presuppone il corretto accoppiamento di questi tre strati secondo determinati requisiti richiesti dall’applicazione. La giusta combinazione di questi tre strati determina una soluzione definitiva e vincente per prolungare la durata delle etichette
Per verificare se una stampante Zebra GK420 è impostata correttamente può essere utile stampare un’etichetta di configurazione.
L’etichetta di configurazione della stampante indica lo stato di diversi parametri:
metodo di stampa: trasferimento termico o termico diretto
sensore utilizzato: trasmissivo o riflessivo
tipo di supporto: etichetta con gap, con black mark sul retro, con foro, a m odulo continuo
dimensioni dell’etichetta
temperatura
velocità di stampa
versione del firmware
impostazione backfeed
margini
L”etichetta di configurazione si stampa con due semplici passaggi:
1- Accendere la stampate.
Se l’indicatore di stato della stampante è verde lampeggiante significa che la stampante è in pausa. In questo caso premere una volta il pulsante di avanzamento per portare la stampante in modalità “pronta per la stampa”
2- Quando l’indicatore di stato emette una luce verde fissa, tenere premuto il pulsante di avanzamento finché l’indicatore di stato non lampeggia una volta. A questo punto rilasciare il pulsante di avanzamento per stampare l’etichetta di configurazione.
In questo articolo vediamo quali sono le cause dell’errore “Paper Jam” o “Carta inceppata” sulle stampanti ToshibaTec e quali sono i modi per risolverlo.
Le cause possono essere le seguenti:
Sensori carta sporchi
Errata impostazione del tipo di sensore
Errata dimensione dell’etichetta
Errata posizione del sensore
Tensione sensori
Impostazione da pannello di controllo funzione “CODE”
Sensori carta sporchi
Togliere le etichette ed il nastro e verificare se i sensori sono sporchi con residui di colla o se ci siano etichette incollate.
E’ sufficiente pulire il tutto a stampante spenta con un panno inumidito di alcool.
Errore impostazione tipo sensore
Con l’aiuto del disegno vediamo la differenza del tipo di supporto e la corretta impostazione del sensore
Modulo continuo: è un rotolo continuo non fustellato, non è presente nessun riferimento per l’utilizzo dei sensori della stampante, di conseguenza l’impostazione è “nessuno”.
Etichetta con spazi (GAP ): etichette che presentano un gap (spazio)tra un’etichetta e l’altra. In questo caso la stampante per identificare correttamente il supporto utilizza il sensore “trasmittente”.
Tacca Nera ( Black Mark ): etichette o cartellini che hanno una striscia nera sul retro. In questo terzo caso la stampante utilizza il sensore “riflettente” per la rilevazione del supporto.
Etichetta o Cartellini con foro: presentano un foro o una tacca tra una etichetta e l’altra. Anche in questo caso la stampante per identificare correttamente il supporto utilizza il sensore “trasmittente”
Una volta identificato il tipo di supporto utilizzato, è necessario impostare correttamente il driver o i comandi diretti.
Selezioniamo il driver della stampante e con il tasto destro del mouse selezioniamo preferenza di stampa.
Nella maschera Pacchetto alla voce sensore troviamo le differenti impostazioni:
Nessuno: per la stampa di moduli continui
Riflettente se è presente una tacca nera di riferimento sul retro del supporto dell’etichetta o cartellino
Trasmittente per etichette con inter-spazio (Gap ) o cartellini con foro
Se utilizziamo i comandi diretti per pilotare la stampante è necessario impostare correttamente l’istruzione: XS – Comando di stampa, dove troviamo l’impostazione del sensore
{XS;I,0020,0021C5100¦}
“0” Disabilitato
“1” Modalità riflessione (tacca nera)
“2” Modalità trasparenza (gap tra etichette)
“3” Modalità trasparenza (gap tra etichette prestampate)
Errata dimensione dell’etichetta
Le stampanti Tec per garantire un perfetto allineamento della stampa sono molto sensibili alla corretta impostazione della dimensione della etichetta ed anche una differenza di pochi millimetri può generare l’errore.
Analizziamo un esempio pratico, utilizzando una etichetta con le seguenti dimensione: Larghezza 100mm x altezza 60mm, con spazio tra etichette o gap da 3 mm.
Per prima cosa vediamo come si imposta il driver e successivamente i comandi diretti.
Selezioniamo il driver della stampante e con il tasto destro del mouse selezioniamo preferenza di stampa.
In impostazione pagina nel campo pacchetto verifichiamo la dimensione visualizzata e se non fosse corretta premere il tasto modifica e impostare i parametri corretti come di seguito rappresentato
Mentre l’altezza del GAP bisogna impostarla nella maschera “Pacchetto” nel campo spazio etichetta
Se utilizzate i comandi diretti dovete verificare l’istruzione “{D” – Dimensione dell’etichetta.
I numeri sono espressi in decimi di millimetri e la sintassi è la seguente:
Le dimensioni dell’etichetta dell’esempio espressi in decimi di millimetro sono
altezza + gap= 630
larghezza=1000
altezza =600
Quindi l’istruzione corretta è
{D0630,1000,0600¦}
Errata posizione del sensore
I sensori della stampante sono due uno per il riconoscimento del gap “Trasmittente” ed il secondo per la tacca nera “Riflettente”
I sensori sono scorrevoli e devono essere opportunamente posizionati altrimenti la stampante non riesce a riconoscere l’altezza del supporto in funzione dei dati ricevuti dal driver o dai comandi diretti e andrà in errore.
Regolazione sensore GAP
Manualmente posizionare il sensore come mostrato in foto al centro dell’etichetta per etichette neutre, se abbiamo etichette pre-stampate è consigliabile, dove è possibile, posizionare il sensore in una zona non stampata.
Se utilizziamo un cartellino con il foro o tacca, il sensore del gap deve essere posizionato in corrispondenza del foro
Regolazione sensore tacca nera
Posizionare il sensore riflettente in corrispondenza del centro della tacca nera, sia se è stampata per tutta la larghezza dell’etichetta sia se è presente un piccolo quadrato nero.
Tensione sensori
Poiché le etichette sono differenti per spessore e colore, è possibile modificare la tensione sui sensori per ottenere una stampa più precisa e allineata
Una corretta regolazione della tensione dei sensori aiuta a calibrare correttamente la stampante per la specifica etichetta in uso.
Questa impostazione si esegue direttamente dal pannello di controllo.
Entrare nel menu della stampante, accendendo la stampante con i tasti due tasti “FEED e PAUSE” premuti.
I Tasti FEED e RESTART permettono di scorrere le voci del menù, per confermare utilizzare il tasto PAUSE. Selezionare il menù <5>SENSOR ADJ e confermare con PAUSE
Se utilizzate etichette con GAP dovete arrivare alla voce TRANS, mentre con la tacca nera REFLECT.
Per le etichette con il gap il sensore deve essere posizionato tra le due etichette, perché dovrà misurare solo la tensione rilevata dalla siliconata, per la tacca nera deve essere posizionato sulla tacca.
Tenere premuto per circa 3 secondi il tasto [ENTER] fino a quando la registrazione del livello è completata e appare un “*“ (asterisco) a destra del display
REFLECT] 3.5V * –
[TRANS.] 2.4V *
Impostazione da pannello di controllo funzione “CODE”
Utilizzando i comandi diretti per la stampante bisogna modificare l’impostazione CODE da pannello di controllo da Auto a {|} o ESC LF NULL , in funzione di come è stata costruita la sintassi della stringa.
Le righe di comando hanno una sintassi stabilita ed ogni riga è racchiusa da caratteri di start e stop ad esempio se utilizziamo il carattere di start = “{“ e stop=”|}” come da esempio :{D0630,1000,0600¦}
L’impostazione di default del parametro CODE della stampante è AUTO e bisogna modificarlo in {|}.
Vediamo come fare:
Entrare nel menu della stampante, accendere la stampante con i tasti premuti “FEED e PAUSA”
I Tasti FEED e RESTART permettono di scorrere le voci del menù e PAUSE per confermare.
Scorrere il menù con il tasto “FEED” fino a alla voce <2>PARAMETER SET, tasto PAUSE per confermare ed entrare nel sotto menù
Con il tasto FEED cercare la voce “CODE”
Il parametro di Default è AUTO, con il tasto Feed modificarlo in “{|} e tasto PAUSE per confermare.
In questi sei punti abbiamo affrontato le possibili cause del problema PAPER JAM, se non riesci a risolvere ugualmente, contattaci e ti puoi avvalere del nostro reparto di assistenza tecnica
Le etichette con codice a barre sono sempre più ricercate in ambienti difficili ed impegnativi per applicazioni in cui fino a qualche anno fa era impensabile utilizzarle.
Il progresso tecnologico nella ricerca di materiali con caratteristiche nobili sia della superficie dell’etichetta che dell’adesivo, le performance dei lettori di codici a barre di ultima generazione dotati di algoritmi di ricostruzione di codici danneggiati o poco leggibili, l’utilizzo di codici bidimensionali in grado di codificare migliaia di caratteri consente di tracciare i prodotti in ambienti e condizioni particolarmente ostili.
Trovare una soluzione di etichettatura vincente significa analizzare e testare una serie di fattori che determinano i requisiti della scelta più idonea.
Analizziamo quali sono i parametri principali e i fattori critici che richiedono un controllo più specifico ed eventualmente delle verifiche” sul campo” rispetto ad una situazione comune
Etichetta in ambienti esterni
La durata del ciclo di vita di un’etichetta in un ambiente esterno può essere estesa utilizzando materiali sintetici con adesivi permanenti acrilici come il poliestere o il PVC. Con la stampa a trasferimento termico devono essere utilizzati ribbon resina speciali per la resistenza ai raggi UV
Caldo e Freddo
Condizioni di temperatura estreme, come il calore eccessivo o temperature sotto lo zero influenzano l’adesivo dell’etichetta e la leggibilità delle informazioni stampate.
Gli adesivi reagiscono alle alte temperature ammorbidendosi e perdendo la loro forza coesiva. La colla fuoriesce dall’etichetta che scivola dalla superficie di applicazione. Esistono materiali specifici per le alte temperature, che mantengono inalterate le loro caratteristiche se sottoposti a fonti intense di calore per un determinato intervallo di tempo. In questi casi è importante selezionare il materiale, sia dell’etichetta che del nastro di stampa, in grado si soddisfare i requisiti dell’applicazione ed effettuare dei test di tenuta sul campo
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Anche le temperature molto basse sono dannose, specialmente per l’adesivo. Gli adesivi sono generalmente indeboliti se non completamente distrutti da condizioni estreme di freddo. Per questo, è necessario utilizzare etichette dotate di adesivi specifici per le basse temperature, come quelli utilizzati per la catena del freddo nei surgelati o per applicazioni criogeniche nelle quali si utilizzano adesivi resistenti all’azoto liquido e al ghiaccio secco, in un range di temperatura da – 196° fino a +88 °C
Applicazioni con elevata abrasione dell’etichetta
In alcune applicazioni le possibilità di abrasione sulla superficie dell’etichette sono elevate. Ad esempio etichette applicate su attrezzature a noleggio o magazzini di parti di ricambio sono continuamente esposte a urti e manipolazioni che possono danneggiare e graffiare le etichette, compromettendo la leggibilità dei dati stampati. In tali casi è consigliato l’utilizzo di materiali speciali come il poliestere, il pvc fuso, il polipropilene, il kapton o altri film sintetici estremamente durevoli che se stampati a trasferimento termico con ribbon resina di qualità nobile garantiscono la leggibilità dei dati anche nelle condizioni più impegnative e ostili
Umidità
Gli ambienti umidi e la condensa danneggiano sia l’etichetta che l’adesivo. In questi casi è necessario utilizzare film con una sovra laminazione e adesivi specifici che mantengano la loro tenacia anche se immersi in acqua
Etichette resistenti ai solventi, agli agenti chimici e ai detergenti
Sostanze aggressive deteriorano sia lo strato superficiale dell’etichetta che l’adesivo. In questi casi è fondamentale selezionare il materiale idoneo che possa resistere alle specifiche condizioni di applicazione. La varietà di film sintetici e di adesivi speciali disponibili coprono qualsiasi esigenza operativa.
La stampa a trasferimento termico con ribbon in resina speciale garantisce una stampa resistente nel tempo e all’aggressione di sostanze deterioranti. In questi casi è indispensabile testare l’etichetta nelle condizioni a cui verrà sottoposta per tutto il ciclo di vita.
Le etichette utilizzate per l’identificazione e la tracciabilità dei prodotti non sono dei semplici ” stickers” ma hanno un compito critico da svolgere: rappresentano il collegamento fra la tua azienda e l’intera filiera di gestione e distribuzione del prodotto.
Esistono migliaia di materiali con caratteristiche differenti e ogni materiale presenta attributi specifici che ne consentono l’utilizzo in ambienti diversi.
Può essere molto difficile dalla pagina di un sito web discernere la soluzione di etichettatura più idonea, quindi il consiglio è di farsi guidare da esperti del settore e richiedere dei campioni di test per verificare in condizioni reali il rendimento del materiale selezionato.
Nel settore tessile, l’utilizzo di stampanti a trasferimento termico per etichette e cartellini trova molti campi di applicazione sia per la tracciabilità del prodotto che per la stampa di etichette in conformità alle vigenti normative.
Una corretta tracciatura con il codice a barre ed un software adeguato aiuta alla gestione e al controllo di tutta la filiera produttiva sia per piccole che grandi aziende.
Iniziamo la nostra panoramica sull’utilizzo di stampanti a trasferimento termico nel mondo del tessile partendo dalla produzione del tessuto fino al capo confezionato e pronto per la vendita.
Produzione del tessuto
La pezza di tessuto è sicuramente la componente più importante di un capo di abbigliamento, oltre ovviamente allo stile.
Il tessuto necessita di una accurata etichettatura, leggibile e resistente durante tutto il ciclo di produzione.
Dopo aver effettuato il bagno colore, il passaggio successivo è il controllo qualità tramite la specula; in questa fase la pezza dovrà essere etichettata con le seguenti informazioni principali:
codice articolo, descrizione tessuto, composizione, bagno, peso, altezza e larghezza pezza, data e lotto produzione, report difetti (inizio fine e tipologia), codice a barre prodotto.
Queste informazioni possono essere stampate sia su un’etichetta adesiva da applicare sopra il cellofan che ricopre il tessuto, sia su un cartellino antistrappo cucito direttamente sulla cimosa della pezza.
Durante la fase di stoccaggio avere un cartellino o un’etichetta con il codice a barre è molto utile perché viene facilitata l’identificazione del tessuto e del bagno colore, riducendo a zero qualsiasi possibilità di errore, specialmente se si utilizzano terminali portatili con lettore di codice a barre integrati con il vostro gestionale aziendale.
Fase di taglio
Anche in questa fase avere una corretta identificazione è molto importante: utilizzando il codice a barre della pezza ed il report di eventuali difetti velocizza la fase di stesura del materasso e successivo taglio evitando errori e sprechi onerosi.
Una volta tagliati tutti i pezzi del materasso l’etichetta o cartellino della pezza viene cestinata insieme al tessuto non utilizzato.
Tutti i pezzi tagliati del materasso possono essere identificati con un cartellino antistrappo che riporta i dati importanti come commessa articolo, colore taglia e progressivo numerico, ecc.
Le normative vigenti obbligano ad una corretta etichettatura del capo finito per la tutela dei diritti del consumatore.
L’etichettatura prevede la stampa di molte informazioni di cui le più importanti sono: produttore, made in, istruzioni di lavaggio, composizione tessuto.
Le stampanti a trasferimento termico possono stampare direttamente su etichette in nylon, poliammide e raso con nastri resina ad altissima resistenza ai lavaggi, stiratura o trattamenti sui tessuti.
La stampa del cartellino pendaglio, con il codice articolo, colore, taglia e codice a barre, può avvenire in due modi:
> stampa di una etichetta adesiva che successivamente viene applicata sul pendaglio
> stampa direttamente sul pendaglio utilizzando una taglierina. Con questa modalità automatica si velocizzano i tempi di applicazione manuale
Packing list e segnacollo
Ultimata la produzione per la spedizione le stampanti a trasferimento possono essere di grande aiuto per stampare un’ etichetta segnacollo contente i dati del destinatario ed il contenuto della scatola.
Solitamente si utilizzano etichette di grande formato come 100x150mm o 150x210mm, in modo da contenere maggiori informazioni
Se hai bisogno di ottimizzare il tuo processo produttivo contattaci: la nostra lunga esperienza in questo settore ci aiuterà a studiare insieme la soluzione migliore
L’implementazione di una soluzione per l’identificazione dei pazienti attraverso un braccialetto dotato di codice a barre è un metodo eccellente per migliorare la sicurezza e la qualità dell’assistenza sanitaria.
I braccialetti con codice a barre forniscono le basi necessarie per evitare errori poiché garantiscono che le informazioni sul paziente siano sempre disponibili presso il punto di assistenza, con meno possibilità di errori
Il braccialetto con codice a barre migliora il processo di identificazione del paziente, soprattutto in particolari situazioni come la somministrazione dei farmaci, di sangue ed emocomponenti, l’effettuazione di prelievi per esami clinici, l’esecuzione di altre terapie o procedure diagnostiche.
Per ottenere il massimo beneficio sulla sicurezza del paziente, le informazioni stampate sul braccialetto identificativo devono essere chiare, leggibili e il codice a barre deve essere scansionabile con un lettore senza difficoltà alla prima lettura e devono permanere per l’intera durata della degenza
È necessario progettare con cura la corretta impostazione grafica del braccialetto per rendere più efficiente e produttivo qualsiasi processo e ridurre gli errori legati ad una non corretta identificazione.
Analizziamo le procedure migliori che si dovrebbero tenere in considerazione quando si implementa una soluzione di identificazione tramite braccialetti ospedalieri
> Ripetere il codice barre lungo il braccialetto.
La ripetizione del codice a barre in due o più punti del braccialetto facilita la scansione perché evita regolazioni della distanza e dell’angolo di lettura. Inoltre la ripetizione del codice elimina la necessità di disturbare il paziente qualora la posizione del polso non consentisse una immediata visualizzazione del codice
> Stampare sul braccialetto informazioni leggibili dal personale medico
Oltre al codice a barre, stampare un testo leggibile dall’uomo che riconduca all’identità del paziente è certamente una buona pratica. Quindi nome e cognome del paziente, data di nascita, età, etc. facilita il processo di identificazione da parte del personale
> Cifra di controllo del codice a barre
L’utilizzo del check digit sul codice a barre garantisce la sicurezza nella lettura. Infatti il check digit permette di controllare l’esattezza del codice scansionato e quindi rappresenta un ulteriore parametro di verifica e affidabilità del processo identificativo
> Tecnologia di stampa
Per ottenere risultati duraturi e resistenti ai lavaggi, alle disinfettazioni e abrasioni è fondamentale scegliere una tecnologia di stampa che assicuri una qualità nitida e risoluta in modo che il codice a barre risulti leggibile dai lettori senza difficoltà e al contempo che consenta di stampare su un supporto durevole ai diversi tipi di aggressioni.
La stampa termica diretta rappresenta senza dubbio una tecnologia vincente per la stampa dei braccialetti.
Le stampanti termiche utilizzano il calore della testina per creare un’immagine su un supporto termico sensibile al calore. Non è richiesto inchiostro o toner, l’unico materiale di consumo è il braccialetto.
La scelta di un materiale idoneo garantisce una stampa durevole e di alta qualità
È importante diversificare i braccialetti per tipologia di materiale e dimensioni in funzione del paziente: i neonati, ad esempio hanno una pelle molto delicata e il braccialetto deve avere dimensioni più piccole rispetto a quello di un adulto o bambino.
Esistono braccialetti termici in materiale estremamente morbido e flessibile, non abrasivi e molto sottili che non recano alcun fastidio e consentono una stampa leggibile e di ottima qualità.
Tutti i più grandi costruttori di stampanti termiche hanno prodotto soluzioni ad hoc per l’identificazione nel mondo sanitario, rispondendo adeguatamente ad una crescente richiesta del mercato e offrendo agli operatori soluzioni di semplice utilizzo e immediata implementazione.
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Stampare un’etichetta indelebile significa selezionare una tecnologia di stampa e un materiale capace di resistere nel tempo preservando la sua integrità e qualità di stampa.
Quando si deve stampare un’etichetta indelebile, il primo passo è la definizione di indelebilità rispetto a determinate condizioni.
Un’ etichetta può essere indelebile in riferimento a differenti agenti esterni aggressivi:
condizioni climatiche esterne avverse come pioggia, umidità, raggi UV
aggressione di sostanze detergenti, solventi, sostanze chimiche
range di temperatura estremi: applicazioni a temperature elevatissime (oltre >80°C) o molto fredde (fino a -196°C)
applicazioni particolari che richiedono passaggi in forno, verniciature o processi di lavorazioni meccaniche che comportano un’abrasione della superficie dell’etichetta
applicazioni in cui è prevista una manipolazione dell’etichetta
La corretta e dettagliata descrizione del ciclo di vita dell’etichetta è il passo fondamentale per selezionare la tecnologia e il materiale più idoneo alle specifiche condizioni di utilizzo.
Ogni materiale presenta diversi attributi che ne consentono l’utilizzo in ambienti e condizioni specifiche
Un’etichetta resistente e durevole deve garantire le sue caratteristiche in riferimento a 3 parametri:
1.frontale dell’etichetta (strato superficiale)
Il ciclo di vita dell’etichetta è un fattore determinante per la scelta del materiale. La superficie su cui viene applicata, la flessibilità del materiale, la qualità di stampa e la resistenza a graffi e sbavature, la temperatura e l’utilizzo di sostanze chimiche sono alla base di una corretta valutazione del materiale più indicato per etichettare i propri prodotti
2.adesivo
Sono disponibili vari tipi di adesivi, selezionabili in base alla superficie di applicazione dell’etichette e alle condizioni di utilizzo.
Gli adesivi possono essere classificati in 3 categorie principali:
adesivo permanente
adesivo rimovibile
adesivo speciale, in grado di resistere a condizioni aggressive, a temperature estreme o dotato di capacità di adesione supplementare
3.stampa
La stampa indelebile è garantita da nastri a trasferimento termico in resina o resina speciale quando si utilizza una tecnologia di stampa a trasferimento termico oppure da inchiostri a pigmenti durevoli se si utilizza una stampa a getto d’inchiostro.
Come ottenere una stampa indelebile?
Per stampare un’etichetta indelebile, una volta scelta la tecnologia di stampa, è necessario individuare la combinazione perfetta tra nastro di stampa e materiale da stampare
Nella stampa a trasferimento termico, materiali sintetici come il polipropilene, il poliestere, il PVC sono resistenti ma producono una stampa permanente solamente se stampati a trasferimento termico con ribbon resina.
Inoltre esistono diverse tipologie di nastri resina, in qualità adatte alla specifica applicazione. Quindi un nastro resina per lavaggi industriali o per il settore tessile, avrà una composizione diversa da un nastro resina utilizzato per la stampa di etichette utilizzate per l’inventario o per i cespiti aziendali.
Quando si deve ottenere una stampa permanente è fondamentale effettuare un’analisi dettagliata di tutti i fattori che possono interagire con l’etichetta.
Per selezionare una soluzione di etichettatura vincente è importante valutare e definire l’ambiente in cui sarà utilizzata l’etichetta e le condizioni peggiori a cui verrà sottoposta.
Ing. Cristina Urbisaglia
Andrea Capponi
Se ti occorre aiuto, se vuoi approfondire la vasta scelta di materiali disponibili contattaci
L’industria del vino e della birra deve andare incontro alle richieste sempre più esigenti dei consumatori che si aspettano trasparenza, tracciabilità ma anche informazioni dettagliate sul prodotto per confrontare prezzi, ingredienti e produzione.
Inoltre deve rispettare l’obbligo normativo per quanto riguarda l’etichettatura e la stampa della data, lotto e anno di produzione.
Le soluzioni di etichettatura e codifica per l’imballo primario e secondario del vino e delle bevande in genere devono garantire non solo la presenza di tutte le informazioni corrette nel posto giusto, ma anche la leggibilità e la permanenza delle informazioni per tutto il ciclo di vita del prodotto fino al consumatore.
L’identificazione automatica, con una serie di prodotti per la stampa di etichette, per la marcatura della data di scadenza e del lotto di produzione, per l’applicazione di etichette su prodotti cilindrici riesce a dare soluzioni manuali, semi-automatiche o completamente automatizzate per rispondere a qualsiasi esigenza sia di budget che operativa
SOLUZIONI PER LA STAMPA DI ETICHETTE
I produttori di vino e birra sono consapevoli che l’etichetta del vino o della birra è un fattore determinante nel processo di acquisto.
L’etichetta deve attirare l’attenzione, ma anche rappresentare accuratamente il prodotto contenuto della bottiglia
Un’ etichetta ben progettata dovrebbe avere i seguenti requisiti:
DUREVOLE: il frontale, l’adesivo e la stampa devono resistere all’ aggressione di sostanze esterne, all’acqua, al calore, al freddo, all’umidità e alla manipolazione
DISTINTIVA: l’etichetta deve far risaltare il prodotto sullo scaffale del negozio attraverso una combinazione accattivante di testo, grafica e qualità del materiale utilizzato. Un’ etichetta ben progettata attira l’attenzione del cliente e stabilisce l’identità del marchio sul mercato
QUALITÀ‘: la qualità dei materiali utilizzati deve produrre un risultato professionale e durevole nel tempo.
Quali metodi utilizzare per stampare etichette?
ETICHETTE PRESTAMPATE
Le etichette possono essere prodotte esternamente all’azienda, della dimensione e nel materiale idoneo alla specifica applicazione facendo prestampare la grafica e tutti i dati fissi.
I dati variabili possono essere stampanti successivamente attraverso stampanti con tecnologia a trasferimento termico, in funzione dei ritmi di produzione.
ETICHETTE ON DEMAND
Le soluzioni per rendersi indipendenti da una tipografia esterna implicano molteplici vantaggi:
nessuno spreco di materiale dovuto a stock inutilizzati
stampa solamente della quantità necessaria
velocità nella creazione e nella modifica del layout di stampa
capacità di andare incontro a qualsiasi esigenza produttiva in completa autonomia e con una programmazione interna indipendente dai fornitori
Quali sono le soluzioni tecnologiche per produrre etichette?
In funzione del tipo di etichetta che si deve stampare è consigliabili indirizzare la scelta verso dispositivi appositamente progettati per la stampa di etichette in rotolo:
Scelta dei materiali di consumo: la scelta molto ampia e versatile di materiali di consumo consente di coprire qualsiasi esigenza applicativa. È’ possibile stampare su carta, materiali sintetici, film, materiali speciali resistenti a qualsiasi range di temperatura e in condizione climatiche avverse
Velocità di stampa
Accessori disponibili come taglierine, spellicolatori, riavvolgitori e applicatori di etichette e qualsiasi opzione di connettività.
L’unico vincolo di una stampante a trasferimento termico è il colore, perché produce una stampa di un unico colore.
L’avanzamento tecnologico, l’introduzione di inchiostri pigmentati e la richiesta di mercato ha guidato Epson, Primera e Vip Color a realizzare stampanti a colori in grado di produrre etichette e cartellini di qualità professionale, durevoli e resistenti alle aggressioni esterne su un’ampia varietà di materiali sia in carta che sintetici
La disponibilità di modelli con tecnologie ed inchiostri specifici per le diverse applicazioni, consente di trovare una soluzione per qualsiasi esigenza operativa e ed economica.
Si parte dalle più economiche soluzioni manuali stand- alone fino a marcatori integrati con il processo aziendale, che marcano automaticamente gli oggetti che passano sul nastro trasportatore.
Solitamente i marcatori con tecnologia laser sono impiegati per elevati volumi di stampa, marcano direttamente sull’etichetta prestampata o sulla superficie del prodotto che può essere di carta, plastica, vetro, film estensibile.
A fronte di un investimento iniziale abbastanza oneroso, non hanno bisogno di materiale di consumo e quindi le spese di mantenimento sono ridotte al minimo
I marcatori a getto d’inchiostro, che possono essere manuali, semi-automatici o completamente automatici coprono qualsiasi esigenza operativa, producono stampe di elevata qualità, in alta risoluzione, possono utilizzare anche inchiostri colorati e rapida essiccazione per la marcatura di superfici sia porose (come carta e cartone) che non porose (come vetro metallo, plastica, legno, etc.)
Gli applicatori di etichette sono sistemi ingegnerizzati per l’applicazione di etichette su superfici cilindriche e piane. Esistono sia modelli semi-automatici, con un costo contenuto, che modelli completamente automatici.
L’utilizzo di un applicatore di etichette per una superficie cilindrica o conica come quella di bottiglie, lattine, barattoli consente di effettuare un’applicazione accurata dell’etichetta evitando la generazione di pieghe, grinze e disallineamenti con un notevole risparmio di tempo
Sia che si scelga una soluzione semi-automatica o completamente automatica è fondamentale effettuare una pre-analisi del processo operativo per la scelta del dispositivo più idoneo alle specifiche esigenze
Gli applicatori di etichette possono essere accessoriati con teste di stampa per la stampa dei dati variabili e l’applicazione dell’etichetta direttamente sul prodotto in modo da avere un unico sistema di STAMPA e APPLICA
Gli strumenti disponibili per automatizzare le operazioni di codifica ed etichettatura sono molteplici, esiste una soluzione efficace per qualsiasi budget e processo, se ti occorre un consiglio contattaci
Il rinnovamento tecnologico richiede la valutazione di una serie di fattori essenziali per garantire che l’implementazione della soluzione rappresenti i requisiti richiesti e semplifichi il processo di gestione della coda.
Quando si sceglie un sistema di gestione code multiservizio e multisportello è importante spendere un po’ di tempo per analizzare il flusso dei clienti e dei servizi, stabilendo con precisione quali requisiti devono essere soddisfatti dall’eliminacode.
Solitamente chi acquista un eliminacode deve risolvere un problema: gestire e organizzare un flusso di persone che si reca alla propria struttura per usufruire di uno o più servizi.
Vediamo quali sono i fattori chiavi da considerare per selezionare una soluzione di gestione code adeguata alla propria attività.
I componenti hardware basilari di un sistema eliminacode sono:
EROGATORE DI BIGLIETTI
DISPLAY RIEPILOGATIVO DEI SERVIZI E DEL NUMERO SERVITO
TELECOMANDI DI CHIAMATA (VIRTUALI O FISICI)
DISPLAY DI SPORTELLO PER LA VISUALIZZAZIONE DEL SERVIZIO E NUMERO SERVITO
Esaminare quali sono i componenti necessari per la gestione organizzata della propria attività, il tipo di telecomando più funzionale (cablato, wireless, virtuale su PC), l’utilizzo di un visore di sportello, la dimensione del display riepilogativo e l’eventuale ripetizione su più schermi se la struttura è grande e è dotata di più sale di attesa, etc
Gli elementi chiave che devono essere specificati per una corretta selezione e configurazione del sistema sono:
Numero di servizi
Numero di sportelli
Numero di servizi associati ad ogni sportello
Gestione delle priorità
Software di gestione e controllo del sistema
Connettività dell’intero sistema (cablato o WIFI)
Digital Signage per la visualizzazione di contenuti informativi e/o promozionali
Elementi operativi da considerare nella fase di pre-analisi in funzione delle specifiche esigenze sono:
Statistiche sullo stato dei servizi e delle persone in coda
Scalabilità del sistema per esigenze future
Schedulazioni orarie settimanali per ogni servizio
Numerazione del ticket da 2 o 3 cifre (01 oppure 001)
Chiamata vocale
Personalizzazione del layout del ticket e del monitor di visualizzazione delle code
Inoltre, la scelta di una soluzione eliminacode dovrebbe rispettare 3 criteri fondamentali
semplicità di utilizzo
visualizzazione delle code chiara e leggibile
software di gestione e configurazione di immediata comprensione da parte degli operatori, che devono essere autonomi per qualsiasi operazione di intervento o modifica del sistema.
L’installazione e la manutenzione di un eliminacode deve essere semplificata a poche operazioni e gestibile dagli operatori, per evitare qualsiasi fermo macchina fino all’intervento del fornitore
È fondamentale valutare un sistema che risolva le vostre necessità, altrimenti si rischia di perdere l’investimento in una soluzione non idonea alle specifiche esigenze, senza ottimizzare l’affluenza delle persone.
Un laboratorio di analisi o un ospedale ha esigenze differenti da una banca o da un ente pubblico e la scelta deve essere indirizzata verso la soluzione più semplice in grado di risolvere la gestione delle code offrendo un servizio efficiente ed organizzato alla propria clientela