Tracciabilità dei beni e inventario: codice a barre o RFID?

Per molto tempo i codici a barre sono stati la tecnologia predefinita per l’identificazione e la tracciabilità delle risorse.

Negli ultimi anni l’ascesa della tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) ha sfidato questa posizione dominante.

RFID stampa e codifica

Questi due metodi di identificazione automatica hanno caratteristiche e prestazioni differenti, quindi quale tecnologia offre l’opzione migliore per la tua applicazione?

La comprensione del funzionamento, l’analisi dei benefici e dei punti critici può aiutarti a scegliere la tecnologia più idonea alla tua azienda.

Tracciabilità con codice a barre

La maggior parte delle realtà ha familiarità con i codici a barre come mezzo per gestire l’inventario e la tracciabilità delle risorse.

I codici a barre per essere decodificati richiedono l’uso di un lettore ottico. Lo scanner decodifica le barre che generalmente rappresentano una serie di numeri o una stringa alfanumerica. Le informazioni decodificate vengono inviate al software gestionale che riporta le informazioni associate alla sequenza decodificata, come descrizione del prodotto, prezzo, giacenza, produttore, etc…

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Per eseguire la scansione di un codice a barre è necessario avvicinarsi al codice e orientare correttamente il lettore. Quindi lo scanner deve avere una linea visiva libera, non ostruita altrimenti non riesce a decodificare il codice.

Questa è una delle principali differenze tra una soluzione con codice a barre e una soluzione RFID, in quanto quest’ultimo non richiede una linea di vista libera.

La tecnologia RFID

L’identificazione a radiofrequenza comunemente conosciuta come RFID legge le informazioni utilizzando le frequenze radio al posto di un raggio ottico.

I sistemi di gestione tramite RFID richiedono etichette a radiofrequenza (tag) e un lettore RFID.

Un lettore RFID trasmette un segnale radio codificato per interrogare il tag. Il tag riceve il messaggio e risponde con le informazioni memorizzate al suo interno.

Differenze operative tra codice a barre e RFID

La visibilità ottica è solo una delle molte differenze tra le due tecnologie.

Le applicazioni con codice a barre richiedono la scansione di ciascuna etichetta.

Con una soluzione RFID ben progettata è possibile leggere centinaia di tag al secondo

Di conseguenza, il tempo necessario per eseguire attività che richiedono la scansione di molti articoli può essere ridotto drasticamente.

magazzino con RFID

La tecnologia RFID non è inoltre ostacolata da alcuni dei problemi comuni che influenzano la scansione dei codici a barre, come etichette sporche, strappate o stampate male.

Le etichette con codici a barre sono suscettibili a problemi di lettura quando vengono stampate su supporti facilmente danneggiabili. Selezionare il materiale giusto per l’etichetta richiede un’analisi accurata delle condizioni a cui verrà sottoposta nel suo ciclo di vita.

L’efficacia di una tecnologia RFID, tuttavia, può essere ostacolata da metalli e liquidi. Questi elementi possono interferire con i segnali radio, rendendo difficile o impossibile per il lettore interagire con precisione con i tag.

Vantaggi di una soluzione con codice a barre

Le soluzioni con codice a barre sono più economiche. Le informazioni con codice a barre non richiedono codifica e vengono stampate direttamente sull’etichetta con costi decisamente minori.

Gli scanner sono normalmente più economici dei lettori RFID equivalenti.

lettore di codice a barre

I codici a barre sono universalmente scansionabili in qualsiasi parte del mondo.

Esistono etichette di una gamma praticamente infinita di materiali che assicurano la precisione della scansione in qualsiasi condizione operativa.

La precisione complessiva della scansione con i codici a barre è spesso superiore a quella RFID.

Codici a barre: criticità

Per essere in grado di leggere il codice, gli scanner necessitano di una linea di vista diretta sull’etichetta.

La maggior parte degli scanner di codici a barre ha un raggio di scansione limitato.

Solitamente i codici a barre codificano una stringa numerica o alfanumerica e non contengono ulteriori informazioni associate al prodotto.

Le etichette con codice a barre possono solamente essere lette, mentre un tag RFID può essere letto e scritto e quindi ad esempio può contenere dati di lavorazione e avanzamento di produzione.

Ogni codice a barre deve essere scansionato singolarmente.

RFID: vantaggi

I tag RFID non richiedono una linea di vista diretta, quindi è possibile leggere un tag “nascosto”, ad esempio applicato sotto un tavolo o dietro un quadro

Alcune applicazioni possono leggere più tag contemporaneamente.

I tag RFID possono contenere molti più dati, come registrazioni di manutenzione, dati di avanzamento produzione, specifiche del prodotto, ubicazione e descrizione di un cespite.

I tag RFID sono dispositivi di lettura / scrittura che consentono di modificare i dati contenuti nel tag durante il suo ciclo di vita.

tag rfid

I tag RFID hanno una maggiore sicurezza dei dati memorizzati, che possono essere crittografati o protetti da password.

I tag RFID possono avere codici a barre stampati sulla loro superficie come backup in caso di danneggiamento

RFID: criticità

I tag RFID sono più costosi delle etichette.

L’ampia gamma di lettori e tag con caratteristiche differenti può rendere complicata la selezione dell’hardware idoneo alle specifiche esigenze. I progetti RFID sono difficilmente replicabili, in quanto richiedono un’analisi accurata dello specifico ambiente operativo e delle condizioni che possono influenzare la radiofrequenza.

I sistemi RFID hanno difficoltà in presenza di metalli o liquidi.


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ETICHETTE RFID SU METALLI: LA SOLUZIONE ZEBRA SILVERLINE

È possibile che si verifichi una collisione tra lettore e tag quando si sovrappongono più segnali di lettori diversi o quando numerosi tag rispondono allo stesso tempo.

Conclusioni

In sintesi, il codice a barre è più semplice da implementare rispetto ad una soluzione RFID. A meno che non si abbia effettivamente bisogno delle funzionalità aggiuntive offerte dalla RFID l’utilizzo di una soluzione basata sul codice a barre è più economica e può essere applicata alla maggior parte degli ambienti, anche i più ostili.

L’RFID offre delle caratteristiche extra, ma molte aziende lo usano semplicemente per fare lo stesso lavoro di un codice a barre, ma a un prezzo più elevato. I tag RFID possono essere molto utili quando le risorse non sono facilmente accessibili come per esempio l’identificazione di un componente all’interno di un’unità sigillata o dove la posizione del bene è conosciuta solo approssimativamente.

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STAMPANTI DI ETICHETTE: VANTAGGI NELL’UTILIZZO DELLA TECNOLOGIA A TRASFERIMENTO TERMICO

Lettore di codice a barre o terminale portatile: quale è la soluzione migliore?

Spesso i termini “terminali portatili” e “scanner di codici a barre” vengono utilizzati in modo intercambiabile.

In realtà sono due dispositivi molto diversi impiegati in applicazioni e per scopi differenti.

terminale-codice-a-barre-o-lettore

Quando si implementa una soluzione dove è prevista la lettura del codice a barre è fondamentale analizzare le specifiche esigenze operative per scegliere i dispositivi più adatti a soddisfare le proprie esigenze aziendali.

Cosa sono i lettori di codici a barre e come funzionano?

Uno scanner di codici a barre è un dispositivo di input che cattura e decodifica le informazioni contenute in un codice a barre. Sostanzialmente traduce il codice letto in una sequenza di numeri e/o lettere.

Il codice letto deve poi essere inviato al software gestionale per essere elaborato e ottenere ulteriori informazioni, come prezzo, giacenza e altri dati inerenti il prodotto.

Ad esempio, quando alle casse del supermercato viene letto il codice di ogni articolo della nostra spesa, il lettore invierà la stringa decodificata al database che associerà alla specifica sequenza descrizione e prezzo del prodotto.

Se lo stesso codice lo trasmettessimo in un file excel o word avremo solo una sequenza di numeri che non avrebbero alcun significato.

E’ sempre il software di gestione che collega alla stringa decodificata dal lettore le informazioni legate al prodotto.

Esistono diverse tipologie di lettori barcode:

con cavo, wireless, Bluetooth, lettori di codici 1D e lettori di codici 2D (tipo il codice QR), omnidirezionali.

classificazione dei lettori di codice a barre

A prescindere dal modello e dal tipo di connessione tutti i lettori hanno il medesimo scopo: tradurre il codice a barre in sequenze di numeri e lettere e inviarle ad un PC.

Cosa sono e come lavorano i computer portatili?

Anche i terminali portatili sono dotati di un lettore di codice a barre ma possono svolgere molti altri compiti.

Fondamentalmente i terminali portatili sono la combinazione di un computer e un lettore di codice a barre, integrati in un unico dispositivo.

Possiamo vedere i terminali portatili come una soluzione hardware e software da affiancare alla gestione esistente della propria azienda per svolgere in completa autonomia operazioni aziendali che richiedono mobilità, velocità e precisione.

Terminali magazzino

I computer portatili, collegati all’infrastruttura wifi o attraverso una connessione dati, permettono di muoversi liberamente all’interno dell’azienda mentre si eseguono le varie attività lavorative in tempo reale.

La tastiera consente l’inserimento manuale dei dati se necessario.  Inoltre, possono essere configurati con una vasta gamma di opzioni come lettori RFID, fotocamera, GPS, scheda dati, connessioni wifi e bluetooth e accessori per il trasporto e la ricarica.

Inoltre ad un terminale possono essere collegate tramite wifi o bluetooth periferiche esterne come stampanti, bilance, dispositivi di pagamento.

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Sono disponibili con sistemi operativi Windows e Android e dotati di display e tastiera sia fisica che virtuale in funzione dei modelli.

I computer portatili hanno design robusti che li rendono estremamente resistenti a condizioni atmosferiche avverse, alle cadute e agli urti.

Quale è il dispositivo migliore?

Se lavori in una postazione fissa con il software installato sul PC e devi solo leggere un codice, un lettore barcode è la soluzione più indicata.

I lettori sono semplici da utilizzare, solitamente non hanno driver o software da installare, sono dispositivi plug and play pronti all’uso.

Possono essere configurati in funzione delle specifiche esigenze di lettura e rappresentano la soluzione più facile ed immediata da implementare.

Se diversamente devi tracciare i movimenti di un magazzino, di un ambiente di produzione o di una logistica oppure svolgi attività esterne come la tentata vendita o servizi di manutenzione, allora un computer portatile rappresenta lo strumento di lavoro ideale perché consente una maggiore flessibilità nell’esecuzione delle attività senza dover tornare sul computer per registrare ogni singola scansione.

Per scegliere la soluzione migliore è preferibile valutare il flusso aziendale e l’operatività con professionisti che abbiano l’esperienza e la conoscenza adeguata a risolvere una necessità.

Lo scopo di un dispositivo di lettura automatica è semplificare e velocizzare i processi aziendali, riducendo gli errori di immissione manuale dei dati e questo deve costituire il presupposto di qualsiasi scelta.

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palmari ruggedLETTORI DI CODICI A BARRE E PALMARI PER IL MAGAZZINO: QUANTO DEVONO ESSERE ROBUSTI?
Voyager 1400 lettore barcLETTORI DI CODICI A BARRE PER LE EDICOLE: SCEGLIERE QUELLO GIUSTO!!!

Devi stampare il codice a barre e non sai da dove iniziare: dai uno sguardo alle domande più frequenti

I codici a barre rappresentano un modo economico e affidabile per fare l’inventario, prezzare i prodotti di un negozio, spedire pacchi e persino promuovere la tua azienda.

etichette con codice a barre per protocollo informatico

Come iniziare?

Stampare etichette con codici a barre per la prima volta può essere un compito scoraggiante a causa della quantità di variabili coinvolte, ma non deve essere un processo complicato e stressante. Di seguito, troverai alcune delle domande più frequenti relative alla stampa di etichette con codice a barre. Le risposte ti aiuteranno ad organizzare il processo di stampa in poco tempo e con le idee chiare

Che tipo di codice a barre utilizzare?

La scelta della famiglia di codice a barre da utilizzare è il primo passo da valutare.

Ci sono centinaia di simbologie differenti di codici a barre utilizzate in diversi settori.

Famiglie di codici a barre

Il termine simbologia o famiglia si riferisce ai diversi tipi o formati di codici a barre disponibili.

La maggior parte delle simbologie di codici a barre sono molto specifiche per determinati settori e possono essere rimosse efficacemente dalla considerazione per l’uso comune.

La prima decisione importante quando si seleziona una simbologia di codice a barre per la propria applicazione è la scelta tra un codice a barre 1D e un codice a barre 2D.

I codici a barre 1D sono i più tradizionali e consistono in un insieme di barre e spazi, di lunghezze variabili, formattati in modo lineare

Le simbologie di codice a barre 1D più popolari sono elencate di seguito:

Codice 128

Il codice 128 codifica tutti i 128 caratteri ASCII, ovvero lettere e numeri, ma anche punteggiatura, simboli e molto altro.  È un codice adatto a rappresentare stringhe di dati in una forma molto compatta e permette di inserire una quantità superiore di dati nello stesso spazio rispetto ad altri codici a barre standard lineari.

Codice 39

La simbologia Codice 39 codifica caratteri alfanumerici, quindi lettere, numeri e punteggiatura. Questo formato non è compatto come il codice 128 ma è comunemente usato in alcuni settori, come il settore farmaceutico o automotive. A causa della minore densità dei dati rispetto al Codice 128 è necessario più spazio per codificare i dati, rendendo i codici 39 meno idonei per le applicazioni compatte in cui sull’etichetta lo spazio riservato al codice è ristretto

Codice 32

Il codice 32 ha un set di caratteri solo numerico e rappresenta il codice utilizzato dall’industria farmaceutica italiana. Poiché è un codice utilizzato solo in Italia, i lettori gli scanner spesso devono essere configurati per decodificare questa simbologia

Interleaved 2 di 5

L’Interleaved 2 di 5, conosciuto anche come ITF, codifica un set di caratteri solo numerico e con un numero di cifre pari. Se è necessario codificare un numero dispari di cifre, si deve aggiungere uno zero. Il codice Interleaved potrebbe essere soggetto ad errori di lettura, pertanto è consigliabile utilizzare un carattere di controllo. È un codice spesso utilizzato nei magazzini e nei centri di distribuzione

densità dei codici a barre

Quando si decide quale codice a barre 1D può essere il migliore per la propria applicazione è opportuno tenere presenti le seguenti indicazioni:

> Se il codice a barre verrà scansionato nella grande distribuzione sarà necessario utilizzare un codice a barre EAN. Il codice EAN va richiesto all’ Indicod- GS1 Italy

> Se sono necessari caratteri alfabetici oltre ai caratteri numerici, è necessario utilizzare il codice 128 o il codice 39

> Se si dispone di uno spazio limitato sarà necessario selezionare un codice a barre ad alta densità come il codice 128

Mentre i codici a barre 1D sono ideali per una varietà di applicazioni diverse, i codici a barre 2D offrono alcune caratteristiche speciali che li rendono utili per scopi completamente diversi. Piuttosto che usare un insieme lineare di barre, i codici a barre 2D usano una serie di piccoli quadrati che possono contenere qualsiasi tipo di dato alfanumerico.

codici a barre lineari e 2D

I codici a barre 2D sono in grado di contenere molti più dati rispetto ai codici a barre 1D (oltre 2.000 caratteri) e quindi rappresentano una soluzione efficace quando lo spazio riservato al codice è estremamente ridotto oppure quando deve essere codificata una grande quantità di dati.

I codici a barre 2D non possono essere letti con i tradizionali scanner di codici a barre lineari, come i lettori laser, ma richiedono l’uso di un lettore con ottica 2D.

Il più popolare codice 2D è il codice QR. I codici QR vengono comunemente usati per scopi promozionali e di marketing. Questo tipo di codice è orientato verso i consumatori e il fatto che la maggior parte dei telefoni cellulari moderni integrino una fotocamera significa che chiunque abbia uno smartphone può scansionare un codice QR.

LI4278 lettore di codice a barre Zebra

Troviamo spesso il QR Code sulle confezioni dei prodotti la cui lettura ci rimanda ad un sito Internet o alla pubblicità di un prodotto.

Quale stampante utilizzare per stampare etichette con codice a barre?

È possibile utilizzare praticamente qualsiasi tipo di stampante per stampare etichette con codici a barre, ma le stampanti di etichette termiche dirette o a trasferimento termico sono la scelta più adatta per i costi, la velocità, l’ampia disponibilità di materiali.

Se si devono stampare poche etichette in modo saltuario possiamo utilizzare la stampante laser o a getto d’inchiostro che abbiamo in ufficio. In questo caso le etichette saranno disponibili in fogli di formato standard.

Se però si ha l’esigenza di stampare etichette regolarmente allora è consigliabile valutare l’acquisto di una stampante di etichette.

Honeywell PC43T con e senza display

L’utilizzo di una stampante termica o a trasferimento termico ha innumerevoli vantaggi rispetto ad altre tecnologie di stampa: è progettata per la stampa di etichette con codice a barre e offre delle performance migliori rispetto a qualsiasi altra tecnologia di stampa


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STAMPANTI DI ETICHETTE: VANTAGGI NELL'UTILIZZO DELLA TECNOLOGIA A TRASFERIMENTO TERMICO
STAMPANTI DI ETICHETTE: GUIDA ALLA SCELTA

Sono disponibili due diversi tipi di stampanti termiche: a trasferimento termico e termico diretto.

Le stampanti termiche sono in grado di stampare sulle specifiche esigenze: consentono di stampare il numero esatto di etichette di cui hai bisogno in qualsiasi momento e senza sprechi.

Come funzionano le stampanti termiche?

Le stampanti a trasferimento termico utilizzano un nastro di stampa riscaldato dal calore della testina per produrre stampe durevoli. Sono in grado di stampare su un’ampia varietà di materiali diversi.

ZT230 stampante di etichette

Se la tua applicazione richiede una durata prolungata, resistente a condizioni climatiche imprevedibili oppure a detergenti e solventi la stampa a trasferimento termico rappresenta la soluzione migliore.

Le stampanti termiche dirette utilizzano il calore prodotto dalla testina di stampa per stampare direttamente su un’etichetta in materiale termico, quindi sensibile al calore.

Condizioni ambientali sfavorevoli come le temperature molto elevate o l’eccessiva esposizione alla luce possono causare il deterioramento della qualità di stampa. Per questo motivo le stampanti termiche dirette sono ideali per le applicazioni che richiedono una breve durata, come le etichette di spedizione o etichette di articoli a rotazione veloce

Quale materiale utilizzare per le etichette?

Il tipo di materiale che dovrai utilizzare per le etichette dipende dalla tua applicazione.

etichette termiche

Le etichette in carta sono la scelta più economica, ma non sempre la più adatta. Se ti occorre una durata prolungata o il contatto con umidità o sostanze chimiche è un problema allora è consigliabile considerare un materiale sintetico agli agenti atmosferici, chimici, alla manipolazione e allo sfregamento.


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ETICHETTE: COME SCEGLIERE IL MATERIALE GIUSTO

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Zebra ZD420 e ZD620 rappresentano l’evoluzione delle stampanti GK420T e GX430T

Il parco stampanti Zebra della fascia desktop si è rinnovato con i nuovi modelli ZD420 e ZD620

Le stampanti Zebra ZD420 e ZD620 sostituiscono i modelli GK420, GX420 e GX430 sia nella versione termica diretta che a trasferimento termico.

stampante Zebra ZD420

ZEBRA ZD420

La ZD420, che sostituisce la serie GK, offre una stampa veloce e di alta qualità, un’interfaccia intuitiva e immediatamente comprensibile, opzioni di connettività sia cablate che wireless e una gamma completa di opzioni installabili direttamente dagli utenti.

Gli accessori di connettività e di gestione supporti installabili dagli utenti consentono di effettuare un acquisto che può essere facilmente aggiornato quando cambiamo le esigenze di stampa:

  • modulo ethernet
  • modulo di interfaccia seriale
  • taglierina
  • spellicolatore di etichette
  • Kit di conversione da 203 dpi a 300 dpi

Tutti gli accessori disponibili possono essere installati in sede evitando di portare la stampante in assistenza

Modello per il settore sanitario facile da pulire e disinfettare: ZD420 Healthcare

La ZD420 è disponibile in una versione dedicata per il settore sanitario, realizzata con materiali plastici specifici per resistere all’azione dei disinfettanti e ai raggi ultravioletti. È dotata di un’interfaccia con pulsanti sigillati che facilitano le operazioni di pulizia e disinfezione. È inoltre provvista di un alimentatore conforme alle normative sanitarie e può essere equipaggiata con un cassetto supporti opzionale con serratura e chiavi, per impedire che persone non autorizzate possano accedere a materiali sensibili come i moduli per le ricette mediche.

La ZD420 è una stampante da 4 pollici (larghezza di stampa massima 104 mm) facile da usare, facile da installare e facile da gestire grazie a 5 icone di stato che segnalano che cosa è necessario fare per mantenere operativo il dispositivo, ad esempio cambiare il rotolo di etichette o il nastro di stampa oppure la risoluzione di un problema.

ZD420 caratteristiche e vantaggi:

Modello con nastro a trasferimento termico standard oppure nastro a cartuccia

Risoluzione di stampa a 203 dpi o 300, eventualmente può successivamente essere cambiata direttamente dall’utente qualora cambiassero le esigenze di stampa

Sia il sensore trasmissivo che riflessivo sono mobili e questo consente la stampa di qualsiasi supporto: etichette con gap, etichette con asola, etichette con black mark sul retro, etichette trasparenti, cartellini e supporti a modulo continuo

Facilità d’uso attraverso cinque icone di stato per fornire un riscontro avanzato e immediatamente visibile.

Connettività installabile sul campo e opzioni di gestione dei supporti danno una flessibilità totale nelle implementazioni future.

La ZD420 esegue il Link-OS ed è supportato da una suite di applicazioni, utilità e strumenti di sviluppo per semplificare la configurazione, la gestione e il monitoraggio della stampante.

ZEBRA ZD620

La stampante ZD620, che sostituisce la serie GX e la serie ZD500, è dotata delle funzionalità più avanzate di qualsiasi stampante desktop Zebra ed è progettata per soddisfare un’ampia varietà di requisiti applicativi.

zd620

L’interfaccia utente a tre pulsanti con cinque icone di stato a LED migliora l’interfaccia a pulsante singolo e singolo led di stato delle stampanti desktop della serie GK e GX e consente un’immediata comprensione dello stato della stampante e di eventuali problemi da risolvere come ad esempio la sostituzione del materiale di consumo

Per una visualizzazione completa ed esaustiva dello stato della stampante è inoltre disponibile la versione con schermo LCD a colori. Il display cambia colore quando la stampante è in pausa o si verifica un errore, consentendo agli utenti di identificare e risolvere immediatamente eventuali problemi prima che la produttività subisca un fermo.

Modello per il settore sanitario facile da pulire e disinfettare: ZD620 Healthcare

La ZD620 è disponibile in una versione speciale per il settore sanitario, realizzata con materiali plastici a prova di disinfettanti e resistenti ai raggi ultravioletti e dotata di un’interfaccia con pulsanti sigillati che facilita le operazioni di pulizia e disinfezione. È inoltre provvista di un alimentatore conforme alle normative sanitarie e può essere equipaggiata con un cassetto supporti opzionale con serratura e chiavi, per impedire che persone non autorizzate possano accedere a materiali sensibili quali ricettari medici.

ZD620 caratteristiche e vantaggi:

Facile configurazione e gestione con un’interfaccia a tre tasti e cinque icone di stato oppure con LCD a colori opzionale.

Opzioni di connessione complete per connettersi sia a reti cablate che wireless. Ogni ZD620 viene fornita con scheda di rete Ethernet, porta seriale, USB 2.0 e host USB, oltre a Bluetooth Low Energy (BLE).

La ZD620 ha una velocità di stampa eccezionale (203 mm/sec a e 152 mm/sec a 300 dpi) per garantire tirature e produttività elevate

Disponibile in versione termica diretta o a trasferimento termico

Stampante desktop di fascia alta con prestazioni avanzate di livello industriale in una dimensione compatta da scrivania

Risoluzione a 203 dpi o 300 per la stampa di etichette molto piccole o con grafiche ad alta risoluzione

Supporto per una vasta gamma di materiali di consumo tramite i sensori mobili sia trasmissivo che riflessivo.

Certamente i nuovi modelli ZD420 e ZD620 rappresentano una evoluzione delle stampanti Zebra GK420 e GX420, hanno una qualità di stampa superiore e funzionalità innovative che ne semplificano la configurazione e la gestione.

Il sistema operativo Link-OS e la potente combinazione di applicazioni, utilità e strumenti di sviluppo Print DNA garantiscono un processo di stampa migliorato e una gestione semplificata.

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STAMPANTE ZEBRA ZD620 COME CONFIGURARE I PARAMETRI DI STAMPA
ZEBRA ZD420: L’UNICA STAMPANTE A TRASFERIMENTO TERMICO CON IL NASTRO A CARTUCCIA
COME CONFIGURARE IL DRIVER DELLA STAMPANTE ZEBRA ZD420

Timbro industriale per marcare data e lotto: una soluzione economica per tutte le superfici

Il marcatore manuale a timbro è una soluzione economica, di facile utilizzo ma estremamente efficace per produrre marcature di data e lotto su qualsiasi superficie.

Il timbro industriale CIR 3520 è adattato alla marcatura manuale di pacchi, cartoni, lattine, bottiglie o prodotti industriali.

Il timbro ha una robusta struttura industriale, completamente in acciaio e consente una marcatura manuale sia su superfici piatte che cilindriche.

timbro marcatore

È dotato di inchiostri a rapida essiccazione per la marcatura di superfici non porose come vetro, metalli e plastica.

Il timbro ha un sistema ad iniezione integrato del rigeneratore dell’inchiostro per mantenere sempre vivide e perfettamente leggibili le marcature.

Rappresenta il dispositivo ideale quando i volumi di marcatura non sono elevati e si vuole contenere l’investimento economico.

Il timbro è disponibile in 2 versioni:

CIR 3520 che ha un’impronta di marcatura pari a 35×20 mm

CIR 6020 che ha un’impronta di marcatura pari a 60×20 mm.

La base del timbro è composta da 7 scanalature orizzontali sulle quali fissare i caratteri: la composizione dell’impronta di marcatura può essere impostata su 1, 2 o 3 righe

timbro data e lotto

I caratteri sono alti 2 mm o 3 mm e sono composti da numeri e lettere.

Quando si utilizza il timbro per la prima volta bisogna mettere alcune gocce di inchiostro sulla spugnetta e riempire il serbatoio del timbro, posto nel manico, con il liquido rigenerante: in pochi secondi il timbro è pronto per l’utilizzo.

Quando la marcatura si affievolisce e perde di nitidezza, premendo il pulsante sul manico del timbro, viene rilasciato il rigenerante che riattiva l’inchiostro.

Gli inchiostri a rapida essiccazione permettono la marcatura di superfici non assorbenti come plastica rigida, metalli, pellicole in poliestere, polietilene e polipropilene.

Se il substrato da marcare è scuro è disponibile un inchiostro a rapida essiccazione di colore ocra.

Quali sono i vantaggi di utilizzare un marcatore a timbro?

  1. Facilità di utilizzo

Il CIR non richiede specifiche competenze tecniche, qualsiasi operatore è immediatamente in grado di utilizzarlo

  1. Costi contenuti

È una soluzione economica, ideale quando non si vuole investire in linee di marcatura automatiche.

Per iniziare è la soluzione più semplice a basso prezzo ma con una resa professionale dell’impronta

  1. Adatto a qualsiasi applicazione e a tutte le superfici

Gli inchiostri a rapida essiccazione consentono una marcatura nitida e precisa su una vasta gamma di superfici.

  1. Nessun costo di gestione 

Il timbro non richiede gestione e manutenzione.

Con un basso investimento iniziale si è immediatamente operativi per produrre marcature precise e resistenti.

Hai domande? Vuoi conoscere le nostre soluzioni di marcatura manuale e semi-automatica.

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MARCATORI MANUALI: UN’ALTERNATIVA VINCENTE PER PRODUZIONI ARTIGIANALI
MARCATORI E TRACCIABILITÀ: QUALE TECNOLOGIA UTILIZZARE?

Come eseguire i conteggi dell’inventario nei negozi e piccoli magazzini

Il modo in cui viene gestito l’inventario ha un impatto incisivo sulla redditività dell’azienda.

Le operazioni di conteggio dei beni nelle fasi di inventario sono uno dei compiti più noiosi: sono costosi da eseguire, richiedono molto tempo e sono soggetti a errori umani.

D’altronde, conoscere le movimentazioni delle merci ti permetterà di prendere decisioni sulle merci danneggiate, su eventuali furti, articoli poco richiesti e ti aiuterà a fare acquisti commisurati ai dati di vendita.+come fare un inventario

I conteggi dell’inventario devono essere eseguiti in modo sistematico per evitare perdite e errori dovuti ad una gestione non organizzata.

Facciamo una panoramica dei miglioramenti che possiamo apportare eseguendo un inventario periodico e quali sono gli strumenti che permettono di eseguire i conteggi velocemente e senza errori

Contrazione dei beni inventariati

Errori nella fase di entrata merci e carico di magazzino, anagrafica delle merci non gestita tramite codice a barre e furti determinano nel tempo una diminuzione dei beni.

Il costo del restringimento del magazzino è significativo se non viene notato poiché non si perde solo il valore dei beni ma anche le vendite che potrebbero essere state fatte da tali beni.

conteggi inventario

Inoltre, le aziende che non eseguono regolarmente i conteggi inventariali e mancano di una gestione ordinata e organizzata del magazzino incoraggiano una contrazione crescente se la sottrazione delle merci è dovuta a furto, poiché i sottrattori avranno la consapevolezza che il furto non verrà rilevato.

Livelli delle scorte

I livelli delle scorte saranno inaffidabili portando a mancati ordini di acquisto o scorte eccessive di un articolo.

I conteggi inventariali ben eseguiti aumentano l’accuratezza dell’inventario del negozio portando ad una migliore pianificazione del flusso di cassa attraverso acquisti e vendite più redditizie.

Un fattore chiave di perdita delle entrate è una cattiva gestione dei riordini automatici.

Se le tue scorte disponibili sono esaurite e il tuo sistema pensa che tu abbia 9 articoli quando ne hai solo 3 perché non hai gestito l’inventario, potresti trovarti uno scaffale vuoto con conseguente perdita di vendita. La gestione automatizzata dei riordini è uno strumento utile per gestire in modo intelligente le scorte in base alle vendite del periodo.

scorte di inventario

Conteggi inventariali parziali e completi

I conteggi dell’inventario dovrebbero essere eseguiti in diversi periodi dell’anno per evidenziare e verificare eventuali anomalie. Quindi si dovranno eseguire:

> Conteggi completi che vengono generalmente fatti una volta all’anno, solitamente alla fine dell’anno finanziario per fornire il valore del proprio magazzino.

> Conteggi parziali che vengono eseguiti su piccole sezioni di un negozio e/o magazzino per rilevare eventuali anomalie.

I conteggi parziali aiutano anche a ridurre la quantità di lavoro richiesto durante il conteggio completo di fine anno.

I conteggi parziali possono essere organizzati in modi differenti: ad esempio possono essere fatti per settori del negozio (ad esempio inventario della sezione calzature), per marchio, per tipo di prodotto o per importanza dei prodotti per la propria attività.

Con quest’ultima opzione ha senso contare gli articoli dell’inventario che costituiscono la maggior parte delle vendite più spesso rispetto ai prodotti a movimentazione più lenta.

inventario veloce

Come ottimizzare i conteggi dell’inventario fisico

Ci sono molte cose che puoi fare per minimizzare l’interruzione delle operazioni di conteggio e assicurarti che le operazioni inventariali vengano eseguite nel modo più fluido possibile.

Utilizzare un lettore per la scansione dei codici a barre degli articoli offre un indiscusso vantaggio tecnologico che fa risparmiare tempo e denaro.

lettore barcode

Inoltre, l’utilizzo di un software con un modulo per il magazzino permette di eseguire le operazioni di conteggio velocemente e senza errori.

Esistono in commercio moltissimi software per tutte le esigenze e per qualsiasi budget.

Quindi il primo passo per eseguire un inventario è l’acquisto di un software gestionale e l’utilizzo di un lettore barcode o di un terminale.

Un magazzino che non viene gestito con strumenti informatici e dispositivi per l’identificazione automatica comporta un lavoro manuale lungo e spesso con dati discordanti dalla situazione reale.

L’utilizzo di un lettore presuppone che tutti gli articoli siano dotati di codici a barre. Qualora fossero presenti articoli senza codice a barre si dovrebbe attribuire un’etichetta con codice a barre anche a questi articoli. In questo ultimo caso utilizzare una stampante di etichette semplifica e velocizza il lavoro di etichettatura degli articoli non dotatati di barcode.

Zebra-ZD410 STAMPANTE TERMICA DI ETICHETTE

Quindi gli strumenti utili per gestire un inventario in modo semplice e veloce sono:

  • software di magazzino, eventualmente sostituibile, per un piccolo inventario con un foglio Excel
  • lettore di codici a barre o terminale da magazzino
  • stampante di etichette

Pianificazione e preparazione dei conteggi inventariali

Prova a pianificare i conteggi parziali dell’inventario quando ti aspetti che i livelli delle scorte siano al minimo: questo ridurrà il costo e il tempo necessari per il tuo conteggio.

Diversi giorni prima del conteggio programmato, esegui una rapida scansione visiva dell’inventario che prevedi di contare. Risparmierai tempo durante il conteggio se prepari le merci da inventariare in stock ordinati e correggi, prima dei conteggi, eventuali articoli con codici a barre mancanti.

Cerca di preparare con anticipo un ordine logistico per procedere in modo veloce senza intoppi

Smaltisci eventuali scorte difettose o obsolete per risparmiare sui tempi necessari per contare merce che non deve rientrare nei conteggi dell’inventario

Pre-contare prodotti o aree a movimento lento

Se ci sono delle aree o dei prodotti che hanno una rotazione lenta è consigliabile programmare dei conteggi parziali prima dell’inventario generale. Ricordarsi di contrassegnare o bloccare queste aree per evitare che vengano nuovamente conteggiate durante l’inventario completo.

Congelare e ridurre le attività di magazzino

Cercare di chiudere e spedire tutti gli ordini aperti per ridurre al minimo la possibilità di contare lo stock già assegnato.

Inoltre, interrompi le consegne e gli spostamenti delle merci subito prima del conteggio per evitare di duplicare o omettere le quantità con il cambiamento dei livelli di scorte.

etichette colorate per magazzino e scaffali

Completa tutti i documenti per prodotti già consegnati o spediti

Qualsiasi prodotto consegnato prima del conteggio e incluso nel conteggio deve essere elaborato nel software di inventario prima di iniziare il conteggio. Per gli articoli venduti ma non consegnati assicurarti che vengano elaborati e rimossi dalle quantità di inventario iniziali prima del conteggio

Come rendere fluido il giorno del conteggio

Per i magazzini e negozi con scorte miste è raccomandabile contare per posizione. Per ridurre al minimo il conteggio doppio degli articoli o il non conteggio di articoli sotto scorta contare per posizione e non per prodotto.

Non spostare alcun prodotto durante il conteggio

La ricerca di oggetti fuori posto è comune durante il conteggio delle scorte, ma questa è una pratica che spesso conduce ad errori.

Spostare gli oggetti durante il conteggio delle scorte aumenterà notevolmente le probabilità di doppio conteggio.

È preferibile finire il conteggio in modo accurato e poi riposizionare gli elementi fuori posto nelle ubicazioni corrette una volta finiti tutti i conteggi inventariali.

Contrassegnare le aree appena completate

Dopo aver scansionato centinaia di elementi, è facile dimenticare ciò che è stato o non è stato contato.

Assicurarsi di contrassegnare le aree inventariate non appena completate per evitare la duplicazione.

Il conteggio delle scorte è un costo stressante ma necessario per gestire un’attività di vendita al dettaglio poiché disporre di rapporti accurati sui prodotti disponibili è fondamentale per prendere le migliori decisioni in materia di marketing, vendite e acquisti.

Se vuoi un consiglio per il tuo inventario contattaci

Ing. Cristina Urbisaglia

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Come impostare il driver di una stampante Zebra ZT230

La non corretta configurazione del driver di stampa comporta errori che rallentano o addirittura fermano il processo di produzione delle etichette.

Gli errori più frequenti riscontrati sono:

  • layout di stampa non centrato sull’etichetta
  • stampa troppo chiara o poco nitida
  • salto di etichette durante il processo di stampa
  • stampa non allineata
  • la stampante avanza ma non stampa nulla

ZT230 stampante di etichette

 Le impostazioni principali da settare nel driver sono

  1. Velocità di stampa
  2. Temperatura (indicata come Intensità)
  3. Misura dell’etichetta
  4. Modalità operativa
  5. Tipo di materiale
  6. Modalità sensore carta

Vediamo come configurare correttamente i valori dei diversi parametri in funzione del materiale di consumo utilizzato

Nella cartella stampanti selezioniamo con il tasto destro del mouse il driver della ZT230 e scegliamo Preferenze di Stampa.

Preferenze di stampa zt230 schermata opzioni

IMPOSTAZIONE DELLA VELOCITÀ’, DELLA TEMPERATURA, DEL FORMATO ETICHETTA

Nella maschera Opzioni impostiamo i seguenti parametri:

Velocità: consigliamo di settare un valore medio (10,1 cm/sec o 12,7 cm/sec ) a meno di esigenze di produzione particolari in cui è richiesta la velocità massima.

Una velocità troppo elevata può incidere sulla qualità di stampa

Intensità: l’intensità è un parametro che indica la temperatura di stampa. Questo valore va da 1 a 30. La scelta deve essere effettuata in funzione di alcune linee guida:

  • Se si stampa in termico diretto(quindi senza uso del nastro di stampa) la temperatura deve essere impostata su un valore medio-alto (da 15 in poi) in correlazione con il tipo di materiale termico che si utilizza.

Per un’etichetta in carta termica protetta dovrà essere impostata una temperatura più elevata rispetto ad una carta termica economica

  • Se si stampa a trasferimento termico le indicazioni generali in funzione della composizione dei nastri di stampa sono:
    Nastro cera: temperature bassa
    Nastro cera-resina temperature media
    Nastro resina: temperatura alta

nastri a trasferimento termico

Nella sezione Formato del Foglio impostiamo l’unità di misura dell’etichetta che andremo a stampare e l’orientamento della stampa

Dimensione: impostiamo la larghezza e l’altezza dell’etichetta (attenzione ad esprimere la misura in funzione dell’unità di misura selezionata precedentemente)

Area non stampabile: lasciamo tutti i valori a 0, a meno che non si abbiano esigenze di stampa specifiche

IMPOSTAZIONI STAMPANTE AVANZATE

Ci spostiamo nella schermata Impostazioni stampante avanzate dove dobbiamo settare i parametri:

 Impostazioni stampante avanzate ZT230

Modalità di operazione: selezionare una tra le opzioni indicate in funzione della specifica esigenza operativa. Ad esempio, scegliere “strappo” quando si preleva a mano l’etichetta stampata, spellicolatore se la stampante è dotata di spellicolatore oppure riavvolgitore se si utilizza un riavvolgitore di etichette

 Tipo di materiale: selezionare trasferimento termico se si utilizza un nastro di stampa (ribbon) per la stampa di etichette, diversamente scegliere termico diretto se si stampa su un supporto termico senza l’uso del nastro di stampa

 Modalità sensore carta: scegliere percezione web se si stampano etichette che hanno uno spazio tra un’etichetta e l’altra, modulo continuo se stampiamo su supporti continui (ad esempio un rotolo di carta termico per le ricevute) oppure rivelazione tacca di riferimento per etichette che hanno una linea nera che delinea la fine di ogni etichetta sul retro della siliconata.

IDENTIFICAZIONE-DELLE-ETICHETTE
identificazione materiale di consumo

A questo punto l’impostazione dei parametri principali è terminata.

Con il pulsante in basso a destra “Taratura” possiamo effettuare una calibrazione dei sensori della stampante per un corretto allineamento della stampa.

STAMPA DI UN’ETICHETTA DI PROVA

Andiamo nella cartella stampanti , selezioniamo con il tasto destro il driver della ZT230 e scegliamo Proprietà stampante, dove in basso a destra si trova il pulsante “stampa pagina di prova “.

stampa pagina di prova ZT230

Stampiamo la pagina di prova e verifichiamo la qualità della stampa: se non risponde ai vostri criteri ritornate nelle Preferenze di stampa e modificate i valori impostati fino ad ottenere una stampa nitida e allineata

 Hai domande? Scrivici una mail

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Configurazione di un lettore di codice a barre

I lettori di codice a barre spesso devono essere configurati per funzionare con il proprio gestionale aziendale.

Quando il lettore non riesce a decodificare il codice oppure non trasmette correttamente la stringa letta, omettendo o cambiando alcuni caratteri probabilmente è un problema legato alla configurazione del lettore.

lettore di codice a barre

Un comune esempio di caratteristica configurabile è l’inserimento del suffisso ENTER dopo la stringa letta.

Il suffisso ENTER equivale al tasto “INVIO” della tastiera. Quindi l’aggiunta di un ENTER evita di digitare ogni volta il tasto “INVIO” sulla tastiera del PC dopo aver scansionato il codice.

I parametri configurabili in un lettore sono centinaia e non è detto che il lettore funzioni correttamente con i valori di default impostati dal costruttore.

Prima di effettuare l’acquisto di un lettore è raccomandabile assicurarsi che il costruttore del prodotto metta a disposizione manuali e/o strumenti software per la programmazione delle funzionalità necessarie, altrimenti potrebbe rivelarsi un dispositivo non idoneo alle specifiche esigenze.

Solitamente in un lettore possono essere programmate caratteristiche di base e caratteristiche avanzate per rispondere ad esigenze di lettura più complesse.

Vediamo alcune caratteristiche di base comuni programmabili dall’utente che qualsiasi lettore dovrebbe avere.

Selezione dell’interfaccia di connessione

I lettori sono dotati di diverse interfacce di comunicazione, che corrispondono a tipologie di cavi di connessione differenti. Le più comuni sono: USB, RS232, PS2 (emulazione tastiera)

Voyager 1400 lettore barc

Paese della tastiera

Ogni Paese ha la sua impostazione di tastiera.

Nelle configurazioni con interfaccia di connessione USB e emulazione tastiera lo scanner traduce i dati del codice a barre in sequenze di tasti. Il computer traduce queste sequenze come se provenissero dalla tastiera del PC. Quindi, se l’impostazione della tastiera non coincide con quella dei tasti i caratteri trasmessi sono diversi.

Nei lettori barcode l’impostazione della tastiera italiana (specialmente su stringhe alfanumeriche) è una configurazione che andrebbe sempre eseguita.

I lettori di default non sono mai impostati su tastiera italiana, spesso hanno tastiera americana pertanto se riscontrate delle anomalie nella lettura questo è uno dei parametri che dovreste verificare

Prefissi: attivazione e disattivazione

A volte è necessario programmare il lettore affinché aggiunga un carattere speciale di inizio testo o un carattere identificativo.

I lettori devono pertanto avere la capacità di abilitare e programmare specifici prefissi oppure rimuoverli.

Suffissi: attivazione o rimozione

Se è necessario impostare il lettore con un ritorno a capo (ENTER), una tabulazione o una fine del testo dopo ogni codice letto questa è una caratteristica che deve essere abilitata tramite opportuna programmazione.

Supplementi

Alcuni codici a barre hanno dei supplementi, la cui lettura deve essere abilitata

EAN13 + ADD ON 5
EAN13 + ADD ON 5

Ad esempio, il codice a barre presente su giornali è un EAN 13 con ADD ON di 5.  L’add on 5 rappresenta un supplemento di 5 cifre della famiglia EAN. Per leggere questi codici è necessario che il lettore supporti l’abilitazione dei supplementi in modo che possa leggere con un’unica scansione le 13 cifre + le 5 cifre rappresentate dal codice a barre (18 cifre totali).

Inoltre, un buon lettore dovrebbe permettere una programmazione avanzata dei supplementi per consentire una completa autonomia di lettura dell’EAN sia che si presenti con l’ADD ON che senza

Simbologie

In funzione della famiglia di appartenenza del codice a barre che dobbiamo leggere (EAN 13, Code 128, Codice 39, interleaved 2/5, etc…) la programmazione dei lettori permette di abilitare la lettura della specifica simbologia e di tutte le opzioni appartenenti alla famiglia (trasmissione del carattere di controllo, conversioni, lunghezza del codice, trasmissione del carattere ID, etc)

tipi di codici a barre

Data Editing

Le caratteristiche di configurazione avanzata permettono invece di personalizzare la stringa scansionata prima che venga trasmessa al PC.

Ad esempio, si potrebbe decidere di trasmettere solo una parte del codice letto e riempire la restante parte del codice con il valore zero e alla fine del codice trasmettere uno spazio.

Le regole di programmazione avanzata permettono di rispondere a specifiche esigenze: il data editing è uno strumento potente per personalizzare completamente la stringa di output.

Conclusioni

I produttori più importanti di lettori di codice a barre mettono sempre a disposizione dell’utente una documentazione completa e chiara per la programmazione.

Acquistare un lettore on line, senza alcuna conoscenza tecnica sull’argomento può rivelarsi una decisione fallimentare: la programmazione del lettore dipende dalla marca e dal modello del lettore.

Affidarsi ad un interlocutore esperto che sappia consigliare il modello più adatto alle proprie esigenze di lettura è sempre la soluzione più saggia!!!

Ing. Cristina Urbisaglia

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Perché il lettore di codice a barre non legge?

Lettori di codici a barre per le edicole: scegliere quello giusto

Differenza fra un lettore 1D e lettore 2D

Come configurare il driver della stampante Zebra ZD420

La stampante della Zebra ZD420 offre prestazioni e caratteristiche avanzate.

È un modello semplice da gestire, con funzioni che garantiscono prestazioni di stampa eccezionali se opportunamente configurate.

stampante Zebra ZD420

Configurare correttamente i parametri di stampa è un requisito essenziale per ottenere una stampa nitida, veloce e priva di errori che potrebbero rallentare o fermare il processo di stampa.

Nelle stampanti desktop, una corretta impostazione del driver di stampa in relazione al materiale di consumo utilizzato e al metodo di stampa risolve la maggior parte degli errori riscontrati dagli utenti.

In questo articolo analizziamo come impostare i parametri di stampa nella ZD420, settando i valori che regolano le funzioni principali della stampante:

  • metodologia di stampa
  • tipo di materiale di consumo
  • sensore utilizzato
  • temperatura di stampa
  • velocità di stampa

Ipotizziamo di voler stampare un’etichetta in carta di dimensioni pari a 50×25 mm con metodologia a trasferimento termico utilizzando un ribbon (nastro di stampa) cera.

Come primo passo dobbiamo accedere ai parametri di stampa contenuti nel driver.

Per fare questo andiamo nella cartella stampanti e selezioniamo con il tasto destro del mouse il driver della ZD420 e dal menù a tendina scegliamo Preferenze di Stampa.

Preferenze di stampa driver ZD420

Nella maschera Opzioni impostiamo:

Velocità di stampa

La velocità è un valore impostabile da 5 a 15,2 cm/sec. A meno di esigenze particolari, impostiamo la velocità ad un valore medio (10,1).


Consiglio

Se il materiale è sintetico e si utilizza nastro di stampa resina, per ottenere una stampa di qualità è consigliabile utilizzare valori più bassi per la velocità.


Scurezza

Il parametro Scurezza indica la temperatura di stampa e quindi incide sul contrasto della stampa.

Questo valore va da 1 a 30.

Nel nostro esempio, poiché stampiamo su carta con nastro cera impostiamo un valore basso (11). Se la stampa rimane chiara alzare questo valore finché non si ottiene la qualità desiderata.


Approfondimento

La scelta della “Scurezza” deve essere effettuata in funzione di alcune linee guida:

  • Se si stampa in termico diretto (quindi senza uso del nastro di stampa) la temperatura deve essere settata su un valore medio-alto (da 15 in poi) in relazione al tipo di materiale termico che si utilizza.

Ad esempio, per un’etichetta in carta termica protetta dovrà essere impostata una temperatura più elevata rispetto ad una carta termica economica

  • Se si stampa a trasferimento termico le indicazioni generali in funzione della composizione dei nastri di stampa sono:
    Nastro cera: temperature bassa
    Nastro cera-resina: temperature media
    Nastro resina: temperatura alta

Nella sezione Formato Foglio impostiamo l’unità di misura dell’etichetta che andremo a stampare e l’orientamento

Dimensione

Impostiamo la larghezza e l’altezza dell’etichetta (attenzione esprimere la misura in funzione dell’unità di misura selezionata precedentemente): nel nostro esempio i valori saranno rispettivamente pari a 5 cm e 2,5 cm

Area non stampabile

In questa sezione andremo ad impostare dei valori solo se l’etichetta ha alcune parti (sui bordi) che non devono essere stampate, altrimenti lasciamo tutto a 0.

Ci spostiamo nella maschera “Impostazioni stampante avanzate” per proseguire nella configurazione dei parametri di stampa relativi alla modalità operativa e ai sensori.

ZD420 driver impostazioni stampante avanzate

Modalità di operazione: selezioniamo una tra le opzioni indicate in funzione della specifica modalità operativa utilizzata.

In particolare, selezioniamo Strappo quando preleviamo a mano l’etichetta stampata, spellicolatore se la stampante è dotata di spellicolatore oppure riavvolgitore se si utilizza un riavvolgitore interno di etichette.

Tipo materiale

Questa sezione indica la modalità di stampa utilizzata: selezioniamo trasferimento termico se utilizziamo un nastro di stampa (ribbon) per la stampa delle etichette, diversamente sceglieremo termico diretto se stampiamo su un supporto termico senza l’uso del nastro di stampa.

ribbon per stampanti a trasferimento

Nel nostro esempio impostiamo trasferimento termico perché stampiamo con un ribbon cera

Modalità sensore carta

Scegliere Percezione web se si stampano etichette che hanno uno spazio tra un’etichetta e l’altra, Modulo continuo se stampiamo su supporti continui (ad esempio un rotolo di carta termico per le ricevute) oppure Rivelazione tacca di riferimento per etichette che hanno una linea nera sul retro della siliconata che delinea la fine di ogni etichetta (solitamente utilizzata su etichette trasparenti).

Dopo aver selezionato correttamente questi valori l’impostazione dei parametri principali è terminata.

Se abbiamo configurato valori coerenti con il tipo di materiale di consumo utilizzato la stampa non dovrebbe dare alcun problema.

Verifichiamo il risultato attraverso la stampa di un’etichetta di prova

Andiamo nella cartella stampanti e selezioniamo con il tasto destro il driver della ZD620 e scegliamo Proprietà stampante: in basso a destra selezionare il pulsante “stampa pagina di prova “.

ZD420 stampa pagina di prova

Se la pagina di prova non risponde ai vostri criteri ritornate nelle Preferenze di stampa e modificate i valori impostati fino ad ottenere una stampa nitida e allineata

Se riscontri problemi di allineamento e vuoi impostare tutti i parametri della stampante ti consiglio di utilizzare il software gratuito della Zebra “Zebra Setup Utilities”

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Tablet industriali per il magazzino: un’alternativa più economica dei computer veicolari

Quando si deve scegliere un terminale da magazzino da montare su un muletto o un carrello elevatore, la maggior parte delle aziende utilizza i tradizionali computer veicolari (VMC).

computer veicolari

Questi dispositivi sono progettati per un utilizzo impegnativo e sono dotati di funzionalità e caratteristiche avanzate per il facile montaggio sul veicolo, resistenza agli urti e alle vibrazioni, per l’utilizzo all’aperto e in condizioni climatiche avverse.

Tuttavia, i tablet rugged di ultima generazione stanno diventando un’alternativa efficiente e meno costosa.

In questo articolo analizziamo le caratteristiche di un tablet rugged progettato per il montaggio sui veicoli industriali valutandone i punti di forza rispetto ad un classico terminale veicolare.

Robustezza e resistenza alle vibrazioni

Un elemento distintivo fra un tablet e un computer veicolare è la resistenza alle vibrazioni.

Le vibrazioni nel tempo logorano i componenti interni quindi è fondamentale scegliere un tablet costruito secondo criteri di robustezza per l’utilizzo su veicolo con caratteristiche di protezione elevate.

Anche temperature estreme, acqua, urti possono costituire un problema.


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Lettori di codici a barre e palmari per il magazzino quanto devono essere robusti


Per garantire prestazioni affidabili anche in ambienti impegnativi non è sufficiente la certificazione del valore IP: un prodotto anche con elevato grado di robustezza e protezione potrebbe non essere adeguatamente robusto a lungo termine per il montaggio su carrello elevatore o qualsiasi altro veicolo industriale.

tablet industriale

Pertanto, quando si decide di acquistare un tablet industriale è raccomandabile verificare il kit di montaggio disponibile e il relativo costo.

Possibilità di operare sul veicolo o a terra

I classici computer veicolari sono spesso montati in modo permanente sul veicolo e gli operatori non hanno la possibilità di lavorare in completa mobilità portando con sé il computer veicolare per operazioni a terra e attività di magazzino lontano dal muletto.

Diversamente un tablet industriale offre una maggiore flessibilità e mobilità, implementa funzionalità di aggancio e sgancio rapido per poter essere facilmente sfruttato anche al di fuori del veicolo in diverse attività di magazzino.

tablet o vmc

Lettura del codice a barre

Alcuni modelli di tablet hanno integrato un gruppo ottico per la lettura del codice a barre, funzionalità operativa che consente una completa mobilità dell’operatore che può svolgere tutte le operazioni di magazzino con un unico dispositivo.

Nei computer veicolari tradizionali la lettura dei codici a barre deve essere effettuata tramite uno scanner a lungo raggio cablato o wireless.

Quando si sceglie un tablet industriale per il magazzino è opportuno selezionare una configurazione che includa funzionalità di scansione avanzate per la lettura di qualsiasi tipo di codice: codici a barre danneggiati, sporchi e stampati male e che sia in grado di decodificare anche in condizioni di scarsa illuminazione o all’aperto.

tablet with barcode reader

Opzioni di input/ output flessibili

Uno dei vantaggi principali nell’utilizzo di un tablet è la possibilità di immettere dati in modi diversi: tramite lo stilo, il touch, la tastiera (sia sullo schermo che esterna).

Inoltre, può essere facilmente interfacciato con tutte le periferiche utili nelle operazioni di magazzino: tastiere, lettori di codici a barre, lettori RFID, stampanti

I tablet hanno un ingombro ridotto

I tablet industriali da magazzino sono progettati con un design “salvaspazio” e prevedono diverse opzioni di montaggio su veicolo.

Sono solitamente leggeri facilitando la portabilità e lo spostamento per consentire agli operatori di gestire più efficacemente svariate attività durante l’intero ciclo di lavoro.

tablet per magazzino

Un fattore di forma ergonomico e accessori per il trasporto ed il montaggio confortevoli rendono questi dispositivi comodi e semplici da utilizzare.

Costo di proprietà inferiore

I tablet industriali progetti per il magazzino offrono diverse opzioni di montaggio sui veicoli ma con un costo solitamente inferiore rispetto ai computer veicolari.

Velocità

I processori dei tablet rugged consentono di eseguire più programmi contemporaneamente, senza sacrificare la qualità delle prestazioni o la durata della batteria.

La potenza di elaborazione li rende strumenti affidabili in qualsiasi contesto, indispensabili quando si vuole un dispositivo portatile e versatile, da utilizzare sul campo o montato su un veicolo.

Quale tablet veicolare scegliere per la gestione del magazzino?

Per scegliere un tablet con i requisiti idonei alla gestione del magazzino è fondamentale effettuare un’analisi accurata delle specifiche esigenze e selezionare un modello che garantisca numerose opzioni di montaggio e accessori per il trasporto (tracolle e manici), dock per l’alloggiamento sui veicoli e basi di ricarica, che integri scanner di codici a barre e fotocamere ad alta risoluzione per una facile gestione dell’inventario e un’ampia disponibilità di   porte  I / O per l’integrazione con le apparecchiature esterne

Conclusioni

I tablet industriali possono offrire nuovi livelli di funzionalità e flessibilità ai dipendenti del magazzino, riducendo i costi di proprietà e migliorando i flussi di lavoro.

tablet rugged per esterno

Per il montaggio sul veicolo porre attenzione al valore IP e alla protezione da urti, vibrazioni e cadute accidentali che possono danneggiare il dispositivo.

Un tablet ben progettato può essere facilmente utilizzato per operazioni sul muletto o per altre attività di raccolta dati fuori dal veicolo assicurando robustezza, sicurezza e prestazioni affidabili con un unico dispositivo in qualsiasi condizione operativa.

 

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