Soti MobiControl software per la gestione dei dispositivi mobili

La gestione dei dispositivi mobili in azienda è una priorità per tutte quelle attività che vogliono ottimizzare i processi produttivi e rendere più sicure le modalità con cui i dati e le applicazioni vengono trattati all’interno dell’organizzazione, specialmente in progetti importanti dove l’implementazione coinvolge un quantitativo notevole di dispositivi, da 50 unità in su.

soti control per la gestione del terminale

Immaginiamo uno spedizioniere che utilizza i palmari per la tracciabilità delle consegne a livello nazionale dove il numero di dispositivi utilizzati supera le migliaia: una gestione manuale sarebbe praticamente impossibile ed in questa situazione è fondamentale avere un software di gestione EMM (Enterprise Mobility Management)

I maggiori produttori di terminali e palmari rugged a livello mondiale come Zebra, Honeywell, Datalogic collaborano con SOTI per offrire agli utenti il software MobiControl, una soluzione leader nella gestione remota dei dispositivi e la sicurezza dei dati contenuti nei dispositivi.

gestione terminali con codice a barre


Che cosa puoi fare con Soti MobiControl da remoto

  • Pre-configurare i profili dei dispositivi per singolo utente
  • Attivare o disattivare funzionalità
  • Implementare politiche di restrizione OS
  • Personalizzare le app per singolo utente e dispositivo
  • Installare aggiornamenti firmware
  • Installare aggiornamenti o nuove app
  • Configurare il lettore barcode
  • Diagnosticare ed effettuare assistenza remota e risolvere i problemi
  • Mettere in sicurezza e tracciare i dispositivi
  • Attivare o disattivare funzionalità
  • Bloccare i dispositivi

Se vi interessa una soluzione EMM per la gestione dei vostri dispositivi mobile contattateci ai nostri riferimenti

Andrea Capponi

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Inventario di magazzino con Danea EasyFatt e terminale portatile

Danea Easyfatt è un software semplice e intuivo con cui puoi eseguire fatturazione elettronica, preventivazione, gestione magazzino, vendite, acquisti e pagamenti.

In questo articolo vedremo come, con l’aiuto di un terminale portatile dotato di lettore ottico, sia possibile eseguire un inventario in modo veloce e preciso, eliminando gli errori manuali.
Il software Danea Easyfatt è dotato di un modulo di magazzino estremamente efficiente in grado di interfacciarsi con lettori di codici a barre oppure con terminali portatili che memorizzano e scaricano sul PC tutti i codici letti con un’unica operazione.

Con un lettore di codici a barre o con un terminale portatile vengono velocizzate notevolmente le operazioni di carico e scarico magazzino, così come quelle di inserimento di articoli in fattura, nei preventivi, nelle conferme d’ordine o nei documenti di trasporto.

Vediamo come sia semplice eseguire un’operazione di rettifica inventario con un terminale.

Il presupposto è che tutti i nostri articoli debbano essere dotati di codice a barre.

Ma se così non fosse, non sarebbe un problema, perché Danea EasyFatt ci permette di stampare velocemente etichette dotate di codice a barre per applicarle sugli articoli che non ne sono sprovvisti.


Approfondisci

Una volta che tutti i nostri articoli hanno il codice a barre, con un terminale dotato di programma opportunamente configurato per Danea, si procede alla lettura dei prodotti.

Se abbiamo più prodotti uguali, quindi con lo stesso codice, basta leggere il prodotto una sola volta e aggiungere la relativa quantità.

Una volta memorizzate le letture nel terminale, colleghiamo il terminale al PC e scarichiamo il file.

Guarda come fare l’inventario con Danea EasyFatt e un terminale portatile

IMPORTAZIONE DEL NUOVO FILE DI INVENTARIO IN DANEA

Dopo aver scaricato il file sul PC, ci spostiamo nella sezione INVENTARIO di Danea EasyFatt, selezioniamo Rettifica>Rettifica manuale per aprire la schermata Rettifica Giacenza Magazzino.

inventario di magazzino con Danea EasyFatt

A questo punto selezioniamo “Importa da terminale portatile” per importare il file con le nuove giacenze di magazzino.

Danea EasyFatt ci offre uno strumento semplice ma completo per automatizzare un processo lungo, noioso e soggetto ad errori se effettuato manualmente.

Se vi interessa una soluzione completa per velocizzare le operazioni di magazzino contattateci ai nostri riferimenti

Ing. Cristina Urbisaglia

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Etichette 3m 3690e 3698e per la tracciabilità dei metalli

Le aziende metallurgiche richiedono, per l’identificazione e la tranciabilità dei metalli, soluzioni di etichettatura durevoli nel tempo, resistenti all’aggressività dei solventi e degli agenti atmosferici.

etichette per metalli

L’etichettatura dei metalli è una sfida esigente a causa delle loro superfici irregolari, trattate o grezze e non tutti i materiali adesivi sono idonei.

La tracciabilità dei metalli in produzione spesso viene utilizzata non solo durante il ciclo di lavorazione ma anche a fine lavorazione e quindi è necessario applicare un’etichetta

  • dotata di un adesivo particolarmente tenace
  • con un frontale durevole nel tempo
  • che possa essere stampata con una tecnologia che garantisca la leggibilità dei dati per tutto il ciclo di vita dell’etichetta.

La 3m produce un materiale che ha delle caratteristiche particolarmente idonee all’etichettatura dei metalli: il 3m 3690e colore bianco e 3698e in argento.

Il materiale è un vinilico flessibile molto sottile (51 microns) in grado da adattarsi a qualsiasi superfice piana, curva o rugosa.

L’adesivo è acrilico e molto tenace, e dopo l’applicazione sulla superfice è estremamente difficile da rimuovere.

È un materiale stampabile a trasferimento termico con nastri resina che garantisce una stampa durevole nel tempo e resistente ai solventi, detergenti, sostanze chimiche e a condizioni atmosferiche avverse.

Un ‘etichetta in materiale 3m3698/3690 è certificata per applicazioni in esterno con una durata garantita pari 5 anni, mentre in ambienti riparati ha una durata illimitata.

Se analizziamo i dati tecnici relativi al materiale 3m 3698e, possiamo notare un range di temperatura operativa a breve termine e a lungo termine molto esteso.

caratteristiche etichette metalli

La tabella che segue fa riferimento a dei test di esposizione ad alcuni liquidi di un’etichetta applicata a pannelli di acciaio inossidabile.

etichette 3m per metalli

Per scegliere l’etichetta giusta per la tua applicazione è fondamentale analizzare il ciclo di vita e le condizioni a cui verrà sottoposta.

Per ulteriori informazioni puoi contattarci ai seguenti riferimenti

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Come ottenere il codice EAN per i prodotti della tua azienda in 3 semplici passaggi

Se ti hanno richiesto il codice EAN per i prodotti della tua azienda, per ottenerlo, devi fare una richiesta all’unico ente in Italia autorizzato a rilasciare prefissi aziendali GS1 (EAN):GS1 Italy.

Solo i codici a barre GS1 (EAN) assegnati da GS1 Italy sono riconosciuti ufficialmente dal sistema di codifica mondiale GS1 e ti danno la garanzia di venire accettati senza problemi dalla grande distribuzione e online (Amazon, eBay, Alibaba, Google Shopping).

Non fidarti di altri siti web o enti che promettono l’acquisto di codici a barre GS1 o EAN, perché

  • non sono unici
  • non sono autorizzati
  • non sono riconosciuti dal sistema globale GS1

In questo articolo illustriamo quale è la procedura per richiederlo.

codice Ean 13

1° PASSO

Il primo passo da compiere è l’iscrizione al GS1 Italy che puoi effettuare on-line al seguente link

https://gs1it.org/iscriviti/

2° PASSO

Il 2° passo è l’associazione dei codici EAN ricevuti ai prodotti della tua azienda.

In pratica il GS1 Italy, una volta iscritto, ti darà un foglio Excel con 1000 numeri EAN univoci e autentici di 13 cifre.

Quindi dovrai assegnare un codice EAN a ciascun prodotto della tua azienda.

NOTA BENE: ogni prodotto e ogni sua variante deve avere un suo codice unico.

ESEMPIO: se vendi marmellate, la marmellata di albicocche avrà un codice diverso da quella di ciliegie. Inoltre, se distribuisci la marmellata di albicocche in vasetti da 250 gr, da 500 gr e da 700 gr, questi avranno 3 codici EAN differenti. Quindi a gusti e grammature differenti corrispondono codici EAN diversi.

prodotti con codice EAN

3° PASSO

Il 3° passo è la generazione del codice a barre, ovvero la traduzione in barre e spazi del numero ricevuto.

Per generare la rappresentazione grafica dei numeri ricevuti, quindi il codice a barre, basta scaricare le immagini del barcode nella tua area privata messa a disposizione da GS1 nella sezione Codifico al seguente link https://gs1it.org/servizi/codifico/

Il servizio Codifico ti permette di assegnare i numeri EAN ai tuoi prodotti e di generare i codici a barre EAN, in modo semplice, veloce e senza costi aggiuntivi.

Quanto costa ottenere i codici a barre EAN aderendo al sistema GS1?

I contributi che dovrai versare sono in base al fatturato complessivo della tua azienda, come puoi verificare nella tabella 1

quote codice EAN
Tabella 1

La quota di iscrizione deve essere versata solo al momento dell’iscrizione (il primo anno).

Il contributo annuale deve essere versato ogni anno, compreso il primo, e non è frazionabile.

Il contributo annuale ti consente l’uso di un pacchetto di 1.000 numeri EAN. Se successivamente la tua azienda esaurisce questo pacchetto di numeri, o se hai necessità di codificare un numero maggiore di articoli, potrai noleggiare ulteriori pacchetti sottoscrivendo un contratto di noleggio. 

Se ti occorre una stampante di etichette, terminali e lettori di codice a barre per la gestione del magazzino contattaci

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Suggerimenti e benefici nell’utilizzo di etichette trasparenti

Quando vendi un prodotto in una bottiglia o in un contenitore trasparente è molto importante far risaltare il tuo design per attirare l’attenzione del consumatore.

etichette trasparenti

Se utilizzi un contenitore trasparente dai risalto all’aspetto e al colore del prodotto.

Per rendere unico il tuo prodotto scegli un materiale per le etichette che lo metta in risalto.

Molti prodotti possono trarre vantaggio dall’uso di etichette trasparenti: detergenti per il corpo, bevande, prodotti alimentari e bottiglie di birra.

I consumatori vogliono vedere cosa c’è dentro il contenitore e le etichette trasparenti offrono ai tuoi consumatori una finestra su ciò che stai vendendo.

etichette trasparenti indelebili

La trasparenza ispira fiducia e attrae i potenziali acquirenti.

Le persone vogliono conoscere il colore del prodotto per distinguere alcune caratteristiche del contenuto: ad esempio, se vendi marmellate o succhi di frutta, il colore viene inevitabilmente abbinato all’intensità del suo sapore.

Crea un design intelligente

Poiché le etichette trasparenti rendono più visibile il tuo prodotto, è fondamentale tenerlo in considerazione nella progettazione del layout delle etichette.

Quindi il colore del tuo prodotto deve essere coerentemente armonizzato con i colori del tuo design.

Utilizza sapientemente il colore naturale del prodotto e assicurati di usare colori contrastanti nel design dell’etichetta in modo che i consumatori possano leggere agevolmente le informazioni stampante.

Sfrutta un layout minimalista

Le etichette trasparenti offrono l’opportunità di utilizzare un design minimalista.

Questo è diventato una tendenza di successo in molti settori.

I design minimalisti sono facili da leggere e donano uno stile più pulito ed elegante.  

Mettono in risalto il tuo prodotto, offrono un aspetto raffinato, capace di instaurare un rapporto di immediata fiducia con il consumatore.

Se ti occorrono etichette trasparenti contattaci: studiamo insieme la soluzione più idonea alle tue esigenze!!!

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Quale problema stai cercando di risolvere con l’adozione della tecnologia RFID?10 punti da analizzare prima di decidere

Sebbene la tecnologia RFID negli anni si sia e voluta e molti hanno sperimentato i suoi vantaggi in diversi settori, è importante considerare se l’identificazione a radiofrequenza sia la soluzione corretta per il tuo specifico progetto e per il problema che stai cercando di risolvere.

soluzione rfid per inventario

È fondamentale analizzare e valutare l’impatto di una nuova tecnologia prima di sperimentarla da soli.

In questo articolo approfondiamo 10 considerazioni fondamentali che devono essere esaminate prima di implementare una soluzione RFID.

1.Quale problema stai cercando di risolvere con l’adozione della tecnologia RFID?

Il costo di un sistema RFID e dei tag passivi si è molto abbassato e questo ha permesso la diffusione della tecnologia in molte applicazioni: ci sono delle specifiche attività che l’RFID risolve meglio di altre soluzioni.

L’RFID è utile per:

  • ridurre i costi del lavoro
  • ridurre i costi derivati dagli errori di identificazione e gestione degli articoli
  • ridurre gli errori di tracciabilità
  • ottenere più informazioni rispetto a un sistema basato sui codici a barre
RFID per i magazzini

2.Quanto tempo hai per realizzare il tuo progetto?

Per realizzare una soluzione RFID devi prenderti del tempo. L’RFID è una tecnologia che ha bisogno di una sperimentazione pilota su piccola scala per valutare eventuali criticità o intoppi che potrebbero presentarsi.

Se si desidera implementare un intero sistema di gestione per il proprio magazzino bisogna mettere in conto un tempo e un investimento significativi per realizzarlo, quindi se hai fretta l’RFID non è la scelta adatta.

3.Quanti tag devi utilizzare?

È vero che il costo dei tag passivi si è molto abbassato, ma nel costo totale di un progetto RFID il numero di tag che devi utilizzare per tracciare le tue risorse ha un peso non trascurabile.

Se si desidera realizzare un sistema di rilevazione presenze RFID, il numero di utenti sarà il numero di lavoratori occupati. Tuttavia, se desideri tenere traccia degli articoli del tuo negozio e o sei vuoi gestire un ampio magazzino il costo sarà molto più elevato.

Quindi fermati e fai i calcoli, valutando i benefici e il ritorno dell’investimento!!!

4.Che tipi di tag devi utilizzare?

Una delle prime decisioni da prendere nella progettazione di un sistema RFID è se utilizzare tag RFID attivi o passivi.

Poiché i tag attivi contengono una batteria il loro segnale è più forte e generano l’energia a radio frequenza trasmettendo autonomamente i dati senza attivazione da parte di un lettore RFID.

Negli ultimi anni, i tag attivi sono stati sviluppati con funzionalità migliorate, e consentono l’acquisizione e la trasmissione di dati aggiuntivi oltre un codice identificativo come tempo, temperatura o posizione GPS.

tag attivi o tag passivi

D’altro canto, i tag passivi hanno un costo molto più basso rispetto a quelli attivi. Inoltre, i tag passivi hanno un ciclo di vita praticamente infinito, mentre le batterie dei tag attivi in genere hanno una durata limitata e devono essere sostituite dopo qualche anno, aggiungendo sia i costi di infrastruttura che di manodopera.

Il costo complessivamente più basso, sia nell’installazione che nella manutenzione, è oggi responsabile della popolarità dei tag passivi.

Un’altra importante differenziazione tra tag attivi e passivi è la dimensione dei tag.

I tag passivi sono generalmente più piccoli dei tag attivi e pertanto si adattano fisicamente a una superficie più ristretta.

Come per i tag attivi, molte nuove funzionalità sono state migliorate negli ultimi anni.

In particolare, i tag passivi sono ora in grado di lavorare su metalli e liquidi e la capacità di archiviazione della memoria è stata notevolmente aumentata.


Approfondisci

5.In quale tipo di ambiente verrà utilizzato il tuo sistema RFID?

Questa è un’altra domanda cruciale che devi porti prima di implementare una soluzione RFID.

Il tipo di attività che si esegue e il tipo di implementazione richiesta determina se è una buona decisione adottare la tecnologia RFID.

Ad esempio, se l’ambiente è quello di un magazzino e si desidera utilizzare l’RFID per il monitoraggio dell’inventario, i parametri per l’implementazione dovrebbero essere definiti in modo dettagliato e ciò richiede analisi, pianificazione e installazione pilota.

soluzione RFID per inventario

Tuttavia, se l’ambiente è quello di qualsiasi negozio al dettaglio e desideri tenere d’occhio gli oggetti costosi del tuo inventario, l’implementazione sarà piuttosto semplice e veloce.

6.Quali sono le distanze di lettura e la precisione di lettura richieste?

Un’altra considerazione quando si selezionano i tag RFID è trovare l’equilibrio ottimale tra dimensione del tag e la distanza di lettura.

L’intervallo di lettura corretto è determinato dalla distanza fisica tra le risorse che devi tracciare e il lettore RFID.

Ad esempio, in un’attività di identificazione di mezzi di trasporto vengono impiegati tag RFID con una lunga distanza di lettura.

In un punto vendita o in qualsiasi ambiente in cui molte risorse sono vicine tra loro, un intervallo di lettura lungo può causare interferenze del segnale, rendendo difficile fare l’inventario su uno spazio ristretto.

Quando le risorse da identificare sono nelle immediate vicinanze, un intervallo di lettura più breve funziona meglio.

La dimensione del tag incide sulla distanza di lettura: i tag RFID contengono antenne e poiché le antenne più grandi trasmettono più lontano delle antenne più piccole, in generale, maggiore è il tag, maggiore è l’intervallo di lettura

Dopo aver determinato la distanza di lettura e le dimensioni del tag RFID, la considerazione più importante nella pianificazione della tua implementazione è l’ambiente elettromagnetico in cui installerai il tuo sistema RFID.

Tutti i materiali hanno proprietà dielettriche che incidono sulla frequenza operativa.

soluzione di stampa Zebra su metalli

Oggi sono disponibili tag ottimizzati per funzionare anche su metalli e liquidi. Quindi, nella scelta della soluzione RFID, è importante scegliere un tipo di tag che funzioni in modo efficace su tutte le risorse che devi tracciare.

7.Qual è il costo stimato della soluzione?

Una stima dei costi medi per una soluzione RFID non è fattibile a meno che non vengano fornite informazioni precise come

  • la quantità di tag necessari
  • il tipo di tag
  • il modo in cui verranno utilizzati tag e lettori

Per ottenere un preventivo accurato per una soluzione RFID devi contattare figure esperte che ti aiutino a scegliere la soluzione adatta alla tua specifica esigenza e a calcolare i costi dell’implementazione e della gestione della soluzione

8.Qual è attualmente il tuo problema più grande nella tracciabilità del tuo inventario?

La gestione dell’inventario è un problema significativo in numerose organizzazioni. Può sorgere in tutti i tipi di magazzini, sia piccoli che in quelli più grandi automatizzati.

I problemi più comuni sono

  • imprecisione
  • quantità errata
  • problemi nella posizione di stoccaggio
  • problemi di identificazione
  • problemi di capacità
  • catalogazione di inventario nuovo, vecchio e danneggiato
  • formazione inadeguata

Questi problemi possono essere superati creando un’infrastruttura idonea e adottando una architettura RFID in tutto il magazzino che porta il livello di automazione ad un’efficienza superiore rispetto ad altri sistemi, riducendo l’errore umano.

9.Sai descrivere il tuo flusso di lavoro e come la tecnologia può adattarsi alle tue attività?

Ogni organizzazione ha un proprio flusso di lavoro specifico, cioè una procedura operativa standard che deve essere seguita per ottenere coerenza in tutti i processi aziendali.

Descrivere il tuo flusso di lavoro dall’inizio alla fine consentirà ai professionisti di elaborare i punti deboli del tuo sistema per ottimizzarlo e renderlo più efficiente.

Non sempre l’RFID è la scelta più adatta: puoi risolvere i tuoi problemi con scanner di codici a barre, tablet industriali rugged ingegnerizzati per l’utilizzo in magazzino, terminali portatili collegati a una rete centralizzata.

10.Hai pensato al software?

Un sistema di identificazione e tracciabilità a radiofrequenza è molto di più dell’hardware RFID.

Ad esempio, un’esigenza spesso trascurata ma critica è il middleware o il software.

Il middleware è un’applicazione software che comunica con i reader RFID e i sistemi di backend.

Un middleware elabora e filtra i dati dei tag per poi passarli al tuo ERP o gestionale aziendale.

Senza software stai solo leggendo i dati dei tag, non li stai utilizzando.


Approfondisci

Quindi, per scegliere la soluzione migliore è fondamentale fare un’analisi dei requisiti e delle problematiche che si desidera risolvere insieme a professionisti che abbiamo un’ampia conoscenza delle risorse disponibili per automatizzare i processi aziendali.

Se hai bisogno di aiuto contattaci

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Come aggiornare il firmware della stampante Zebra GK420

Se avete riscontrato dei problemi con la vostra stampante o avete necessità di aggiornare il firmware, in questo articolo vediamo quali sono i passi da seguire.

Dal sito Zebra bisogna scaricare due file al seguente link:

https://www.zebra.com/it/it/support-downloads/printers/desktop/gc420t.html#downloadlistitem_cd8

firmware stampanti Zebra
  • Zdownloader, utility software che utilizzeremo per trasferire il firmware alla stampante.
  • V71.17.15Z, il firmware da installare sulla stampante.

Accendere la stampante e collegarla alla porta USB o Ethernet

Avviare Zdownloader, premere il tasto “Auto-detect printers” dalla barra degli strumenti o, in alternativa, dal menù selezionare “Printer>Auto-Detect”

firmware download Zebra

Il software cercherà automaticamente la stampante collegata al PC.

Successivamente, se l’operazione è andata a buon fine, verrà visualizzata la stampante, come mostrato in figura.

software per scaricare il firmware Zebra

Selezionare la stampante e premere il pulsante “Select Firmware” dalla barra degli strumenti, oppure dal menù selezionare “File>Select Firmware File” e selezione il file v17-17-15z precedentemente scaricato dal sito Zebra

software per stampanti Zebra

Possiamo procedere ora con il download del file alla stampante selezionando dal menù “Printer>Download All”. Noterete l’avanzamento dello stato del download ed in questa fate fare attenzione a non spegnere la stampante o il computer.

software Zebra

Ultimato il download, tramite il driver, potete riconfigurare i parametri di stampa in funzione del materiale in uso e della metodologia di stampa.

Se avete necessità di supporto tecnico sulle stampanti Zebra, potete contattare il nostro reparto di assistenza tecnica.

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COME CONFIGURARE IL DRIVER DELLA STAMPANTE ZEBRA ZD410

La non corretta configurazione del driver di stampa comporta errori che rallentano o addirittura fermano il processo di produzione delle etichette.

Gli errori più frequenti riscontrati sono:

Zebra-ZD410 STAMPANTE TERMICA DI ETICHETTE
  • layout di stampa non centrato sull’etichetta
  • stampa troppo chiara o poco nitida
  • salto di etichette durante il processo di stampa
  • stampa non allineata
  • la stampante avanza ma non stampa nulla

Il settaggio dei parametri corretti solitamente risolve la maggior parte degli errori di stampa.

I parametri principali da settare nel driver sono

  1. Velocità di stampa
  2. Temperatura (indicata come Darkness)
  3. Dimensioni dell’etichetta
  4. Modalità operativa (termica diretta o trasferimento termico)
  5. Tipo di materiale

SEZIONE PAGE SETUP

Nella cartella stampanti selezioniamo con il tasto destro del mouse il driver della ZD410 e andiamo su Preferenze di Stampa.

DRIVER ZD410 PAGE SETUP

Nel menù Page Setup impostiamo le dimensioni dell’etichetta coerentemente con l’unità di misura visualizzata, che può essere modificata a nostro gradimento nella sezione Units.

Alla voce Media Type selezioniamo il tipo di materiale che stiamo utilizzando potendo scegliere tra supporto in carta continua, etichette con gap, con black mark sul retro oppure con tacche di riferimento.

SEZIONE PRINT OPTIONS

Nel menù Print Options impostiamo la velocità di stampa (Speed), la temperatura di stampa (Darkness) e il metodo di stampa (Printing mode).

DRIVER ZD410 PRINT OPTIONS

Poiché la Zebra ZD410 è una stampante che stampa solo in modalità termica diretta impostiamo una temperatura medio alta in funzione del tipo di etichetta utilizzata. Per etichette in carta termica protetta devono essere utilizzati valori di temperatura più alti, rispetto ad etichette in carta termica economica

In modalità di stampa (Printing Mode) scegliamo ovviamente l’opzione Direct Thermal.

Nel menù Operation Mode possiamo definire altre caratteristiche specificando se nella nostra stampante è presente un riavvolgitore, uno spellicolatore, una taglierina.

STAMPA DI UN’ETICHETTA DI PROVA

Per verificare la correttezza dei valori impostati è possibile stampare un’etichetta di prova.

STAMPA ETICHETTA DI PROVA ZD410

Andiamo nella cartella stampanti e selezioniamo con il tasto destro il driver della ZD410 e scegliamo Proprietà stampante, dove in basso a destra si trova il pulsante “stampa pagina di prova

A questo punto potete stampare la pagina di prova e verificare la qualità della stampa, se non risponde ai vostri criteri ritornate nelle Preferenze di stampa e modificate i valori impostati fino ad ottenere una stampa nitida e allineata

Elisabetta Urbisaglia

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Come gestire i dati in una soluzione RFID

In questo articolo vediamo come gestire il dato letto attraverso un sistema RFID.

La gestione del dato proveniente da un reader RFID viene spesso sottovalutata e spesso non rientra nell’analisi iniziale della soluzione.

Un reader RFID a cui vengono collegate le antenne NON si comporta come un comune lettore USB collegato al PC, che legge il codice a barre e lo trasmette in emulazione tastiera.

componenti di un sistema RFID

In realtà il comportamento è completamente differente: i tag RFID, fino a quando si trovano nell’area di copertura dell’antenna, vengono contemporaneamente rilevati e trasmessi centinaia o migliaia di volte creando così una mole di dati ridondante e difficile da gestire.

Guarda il nostro video illustrativo di lettura del tag RFID

Per ottimizzare questo flusso di dati bisogna installare un software middleware.

Che cosa è un middleware?

Un middleware è un connettore software che si interpone tra i dispositivi RFID e le applicazioni aziendali.

Il middleware ha diverse funzioni e svolge un ruolo importante nel funzionamento e nella gestione del sistema RFID.

Il middleware non solo gestisce lettori, antenne, stampanti RFID e la comunicazione tra questi dispositivi e le applicazioni aziendali, ma gestisce, filtra, aggrega e dà un senso ai dati provenienti dai tag RFID.

Quindi, un middleware è un applicazione software che permette la connessione e interazione dei dispositivi Rfid con i sistemi gestionali ERP o MES aziendali, permettendo la lettura e la gestione del dato in modo semplice ed univoco.

Middleware-per-Rfid-connessione-tra-risorse-ERP-aziendale

Vediamo quali sono le funzioni principali di un middleware

  • Gestione dei dati

Sicuramente questa è una delle caratteristiche più importanti, perché durante la lettura di un tag da parte del sistema, il dato in esso contenuto viene preso direttamente in carico dal middleware che lo elabora e lo trasferisce all’ERP o al database filtrando tutte le letture multiple.

Inoltre, considerando che ad un reader posso essere collegate anche 8 antenne e in un impianto RFID possiamo avere anche più di un reader, il software è in grado di discriminare da quale reader e antenna arriva il dato.

  • Gestione dei dispositivi

Con questa applicazione oltre a configurare i reader, è possibile monitorare anche il corretto funzionamento dell’impianto e gestire le porte GPIO dei lettori.
Quindi possiamo gestire segnalatori luminosi, acustici e sensori

torrette di segnalazione luminosa per sistemi RFID
torrette di segnalazione luminosa per sistemi RFID
  • Statiche dei dati

Analizzando i dati provenienti dai singoli reader è possibile elaborare il traffico delle informazioni e verificare l’efficienza per ogni singolo punto di lettura potendo così ottimizzare i processi aziendali.

Inoltre, un middleware ben sviluppato deve:

  • integrare qualsiasi dispositivo di identificazione automatica indipendentemente dal produttore, inclusi lettori RFID, stampanti / codificatori RFID, sensori e altri dispositivi
  • gestire i dispositivi da posizioni centrali e/o distribuite sul cloud
  • interfacciarsi con varie applicazioni aziendali come Supply Chain Management (SCM), Warehouse Management System (WMS), Enterprise Resource Planning (ERP)
  • supportare gli standard di identificazione a radiofrequenza (RFID) attuali e futuri

Quindi nella fase di analisi dei requisiti della soluzione RFID è basilare considerare l’implementazione di un software middleware, affinché il dato sia presentato nella forma corretta.

Se devi implementare una nuova soluzione con tecnologia RFID e vuoi fare un’analisi dei requisiti insieme a noi contattaci

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Approfondisci

Guida alla configurazione dei lettori Datalogic Gryphon I GD4132

Quando acquistate un lettore di codice a barre assicuratevi sempre che il costruttore renda disponibili le risorse necessarie per configurare il lettore secondo le vostre specifiche esigenze di lettura e operative.

I costruttori più importanti hanno una sezione sul loro sito per scaricare manuali e software che permettono la configurazione dei parametri del lettore.

DATALOGIC GRYPHON

In questo articolo illustriamo quali sono i parametri principali di configurazione del lettore Datalogic Gryphon I GD4132.

Dal sito della Datalogic è possibile scaricare sia una guida veloce di configurazione che il manuale completo per eseguire una configurazione avanzata del lettore.

Vediamo in questo articolo le caratteristiche che possiamo impostare dalla guida veloce

METODO DI SCANSIONE

Ci sono 7 metodi diversi di scansione programmabili.

Il più comune è Triggle Single, cioè la scansione del codice a barre viene attivata dalla pressione del grilletto.

METODO DI SCANSIONE DATALOGIC GRYPHON

Altri metodi operativi consentono la scansione senza la pressione del grilletto, con una durata programmabile, quando un oggetto entra nel “campo di vista” del lettore, ecc…

In pratica, esiste sicuramente una modalità operativa che viene incontro alle tue esigenze specifiche

RESET AI VALORI DI DEFAULT

Se hai modificato alcune opzioni e desideri ripristinare le impostazioni di default, scansionando il codice di reset riporterai il lettore alle impostazioni predefinite di fabbrica

RESET DATALOGIC GRYPHON

IMPOSTAZIONE DELL’INTERFACCIA DI COMUNICAZIONE

I lettori Gryphon I GD4132 sono disponibili in modelli con interfaccia differente: USB, emulazione di tastiera, RS-232 ed emulazione penna.

Nella guida breve possiamo trovare i codici per impostare l’interfaccia utilizzata.

 Ad esempio, se utilizziamo il cavo USB, si può impostare l’interfaccia di comunicazione corretta attraverso la lettura dei codici di programmazione che troviamo nella sezione USB INTERFACE a pagina 15 del manuale Quick Reference Guide

https://www.datalogic.com/ita/scanner-barcode-manuali/gryphon-i-gd4132-pd-167.html

INTERFACCIA USB DATALOGIC GRYPHON

NAZIONALITA’ TASTIERA

Dalla guida di programmazione bisogna impostare anche la nazionalità della tastiera.

In questo caso attenzione a leggere i codici per entrare e uscire dalla programmazione del lettore, come indicato in figura

IMPOSTAZIONE NAZIONALITA' TASTIERA DATALOGIC GRYPHON

Altre caratteristiche di configurazione avanzata le trovate sulla guida completa scaricabile dal seguente link

https://www.datalogic.com/ita/scanner-barcode-manuali/gryphon-i-gd4132-pd-167.html

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Pazzi per l'identificazione!!!