Quale problema stai cercando di risolvere con l’adozione della tecnologia RFID?10 punti da analizzare prima di decidere

Sebbene la tecnologia RFID negli anni si sia e voluta e molti hanno sperimentato i suoi vantaggi in diversi settori, è importante considerare se l’identificazione a radiofrequenza sia la soluzione corretta per il tuo specifico progetto e per il problema che stai cercando di risolvere.

soluzione rfid per inventario

È fondamentale analizzare e valutare l’impatto di una nuova tecnologia prima di sperimentarla da soli.

In questo articolo approfondiamo 10 considerazioni fondamentali che devono essere esaminate prima di implementare una soluzione RFID.

1.Quale problema stai cercando di risolvere con l’adozione della tecnologia RFID?

Il costo di un sistema RFID e dei tag passivi si è molto abbassato e questo ha permesso la diffusione della tecnologia in molte applicazioni: ci sono delle specifiche attività che l’RFID risolve meglio di altre soluzioni.

L’RFID è utile per:

  • ridurre i costi del lavoro
  • ridurre i costi derivati dagli errori di identificazione e gestione degli articoli
  • ridurre gli errori di tracciabilità
  • ottenere più informazioni rispetto a un sistema basato sui codici a barre
RFID per i magazzini

2.Quanto tempo hai per realizzare il tuo progetto?

Per realizzare una soluzione RFID devi prenderti del tempo. L’RFID è una tecnologia che ha bisogno di una sperimentazione pilota su piccola scala per valutare eventuali criticità o intoppi che potrebbero presentarsi.

Se si desidera implementare un intero sistema di gestione per il proprio magazzino bisogna mettere in conto un tempo e un investimento significativi per realizzarlo, quindi se hai fretta l’RFID non è la scelta adatta.

3.Quanti tag devi utilizzare?

È vero che il costo dei tag passivi si è molto abbassato, ma nel costo totale di un progetto RFID il numero di tag che devi utilizzare per tracciare le tue risorse ha un peso non trascurabile.

Se si desidera realizzare un sistema di rilevazione presenze RFID, il numero di utenti sarà il numero di lavoratori occupati. Tuttavia, se desideri tenere traccia degli articoli del tuo negozio e o sei vuoi gestire un ampio magazzino il costo sarà molto più elevato.

Quindi fermati e fai i calcoli, valutando i benefici e il ritorno dell’investimento!!!

4.Che tipi di tag devi utilizzare?

Una delle prime decisioni da prendere nella progettazione di un sistema RFID è se utilizzare tag RFID attivi o passivi.

Poiché i tag attivi contengono una batteria il loro segnale è più forte e generano l’energia a radio frequenza trasmettendo autonomamente i dati senza attivazione da parte di un lettore RFID.

Negli ultimi anni, i tag attivi sono stati sviluppati con funzionalità migliorate, e consentono l’acquisizione e la trasmissione di dati aggiuntivi oltre un codice identificativo come tempo, temperatura o posizione GPS.

tag attivi o tag passivi

D’altro canto, i tag passivi hanno un costo molto più basso rispetto a quelli attivi. Inoltre, i tag passivi hanno un ciclo di vita praticamente infinito, mentre le batterie dei tag attivi in genere hanno una durata limitata e devono essere sostituite dopo qualche anno, aggiungendo sia i costi di infrastruttura che di manodopera.

Il costo complessivamente più basso, sia nell’installazione che nella manutenzione, è oggi responsabile della popolarità dei tag passivi.

Un’altra importante differenziazione tra tag attivi e passivi è la dimensione dei tag.

I tag passivi sono generalmente più piccoli dei tag attivi e pertanto si adattano fisicamente a una superficie più ristretta.

Come per i tag attivi, molte nuove funzionalità sono state migliorate negli ultimi anni.

In particolare, i tag passivi sono ora in grado di lavorare su metalli e liquidi e la capacità di archiviazione della memoria è stata notevolmente aumentata.


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5.In quale tipo di ambiente verrà utilizzato il tuo sistema RFID?

Questa è un’altra domanda cruciale che devi porti prima di implementare una soluzione RFID.

Il tipo di attività che si esegue e il tipo di implementazione richiesta determina se è una buona decisione adottare la tecnologia RFID.

Ad esempio, se l’ambiente è quello di un magazzino e si desidera utilizzare l’RFID per il monitoraggio dell’inventario, i parametri per l’implementazione dovrebbero essere definiti in modo dettagliato e ciò richiede analisi, pianificazione e installazione pilota.

soluzione RFID per inventario

Tuttavia, se l’ambiente è quello di qualsiasi negozio al dettaglio e desideri tenere d’occhio gli oggetti costosi del tuo inventario, l’implementazione sarà piuttosto semplice e veloce.

6.Quali sono le distanze di lettura e la precisione di lettura richieste?

Un’altra considerazione quando si selezionano i tag RFID è trovare l’equilibrio ottimale tra dimensione del tag e la distanza di lettura.

L’intervallo di lettura corretto è determinato dalla distanza fisica tra le risorse che devi tracciare e il lettore RFID.

Ad esempio, in un’attività di identificazione di mezzi di trasporto vengono impiegati tag RFID con una lunga distanza di lettura.

In un punto vendita o in qualsiasi ambiente in cui molte risorse sono vicine tra loro, un intervallo di lettura lungo può causare interferenze del segnale, rendendo difficile fare l’inventario su uno spazio ristretto.

Quando le risorse da identificare sono nelle immediate vicinanze, un intervallo di lettura più breve funziona meglio.

La dimensione del tag incide sulla distanza di lettura: i tag RFID contengono antenne e poiché le antenne più grandi trasmettono più lontano delle antenne più piccole, in generale, maggiore è il tag, maggiore è l’intervallo di lettura

Dopo aver determinato la distanza di lettura e le dimensioni del tag RFID, la considerazione più importante nella pianificazione della tua implementazione è l’ambiente elettromagnetico in cui installerai il tuo sistema RFID.

Tutti i materiali hanno proprietà dielettriche che incidono sulla frequenza operativa.

soluzione di stampa Zebra su metalli

Oggi sono disponibili tag ottimizzati per funzionare anche su metalli e liquidi. Quindi, nella scelta della soluzione RFID, è importante scegliere un tipo di tag che funzioni in modo efficace su tutte le risorse che devi tracciare.

7.Qual è il costo stimato della soluzione?

Una stima dei costi medi per una soluzione RFID non è fattibile a meno che non vengano fornite informazioni precise come

  • la quantità di tag necessari
  • il tipo di tag
  • il modo in cui verranno utilizzati tag e lettori

Per ottenere un preventivo accurato per una soluzione RFID devi contattare figure esperte che ti aiutino a scegliere la soluzione adatta alla tua specifica esigenza e a calcolare i costi dell’implementazione e della gestione della soluzione

8.Qual è attualmente il tuo problema più grande nella tracciabilità del tuo inventario?

La gestione dell’inventario è un problema significativo in numerose organizzazioni. Può sorgere in tutti i tipi di magazzini, sia piccoli che in quelli più grandi automatizzati.

I problemi più comuni sono

  • imprecisione
  • quantità errata
  • problemi nella posizione di stoccaggio
  • problemi di identificazione
  • problemi di capacità
  • catalogazione di inventario nuovo, vecchio e danneggiato
  • formazione inadeguata

Questi problemi possono essere superati creando un’infrastruttura idonea e adottando una architettura RFID in tutto il magazzino che porta il livello di automazione ad un’efficienza superiore rispetto ad altri sistemi, riducendo l’errore umano.

9.Sai descrivere il tuo flusso di lavoro e come la tecnologia può adattarsi alle tue attività?

Ogni organizzazione ha un proprio flusso di lavoro specifico, cioè una procedura operativa standard che deve essere seguita per ottenere coerenza in tutti i processi aziendali.

Descrivere il tuo flusso di lavoro dall’inizio alla fine consentirà ai professionisti di elaborare i punti deboli del tuo sistema per ottimizzarlo e renderlo più efficiente.

Non sempre l’RFID è la scelta più adatta: puoi risolvere i tuoi problemi con scanner di codici a barre, tablet industriali rugged ingegnerizzati per l’utilizzo in magazzino, terminali portatili collegati a una rete centralizzata.

10.Hai pensato al software?

Un sistema di identificazione e tracciabilità a radiofrequenza è molto di più dell’hardware RFID.

Ad esempio, un’esigenza spesso trascurata ma critica è il middleware o il software.

Il middleware è un’applicazione software che comunica con i reader RFID e i sistemi di backend.

Un middleware elabora e filtra i dati dei tag per poi passarli al tuo ERP o gestionale aziendale.

Senza software stai solo leggendo i dati dei tag, non li stai utilizzando.


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Quindi, per scegliere la soluzione migliore è fondamentale fare un’analisi dei requisiti e delle problematiche che si desidera risolvere insieme a professionisti che abbiamo un’ampia conoscenza delle risorse disponibili per automatizzare i processi aziendali.

Se hai bisogno di aiuto contattaci

Telefono 06.51848187

Ing. Cristina Urbisaglia

cristina@acsistemisrl.com

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Come aggiornare il firmware della stampante Zebra GK420

Se avete riscontrato dei problemi con la vostra stampante o avete necessità di aggiornare il firmware, in questo articolo vediamo quali sono i passi da seguire.

Dal sito Zebra bisogna scaricare due file al seguente link:

https://www.zebra.com/it/it/support-downloads/printers/desktop/gc420t.html#downloadlistitem_cd8

firmware stampanti Zebra
  • Zdownloader, utility software che utilizzeremo per trasferire il firmware alla stampante.
  • V71.17.15Z, il firmware da installare sulla stampante.

Accendere la stampante e collegarla alla porta USB o Ethernet

Avviare Zdownloader, premere il tasto “Auto-detect printers” dalla barra degli strumenti o, in alternativa, dal menù selezionare “Printer>Auto-Detect”

firmware download Zebra

Il software cercherà automaticamente la stampante collegata al PC.

Successivamente, se l’operazione è andata a buon fine, verrà visualizzata la stampante, come mostrato in figura.

software per scaricare il firmware Zebra

Selezionare la stampante e premere il pulsante “Select Firmware” dalla barra degli strumenti, oppure dal menù selezionare “File>Select Firmware File” e selezione il file v17-17-15z precedentemente scaricato dal sito Zebra

software per stampanti Zebra

Possiamo procedere ora con il download del file alla stampante selezionando dal menù “Printer>Download All”. Noterete l’avanzamento dello stato del download ed in questa fate fare attenzione a non spegnere la stampante o il computer.

software Zebra

Ultimato il download, tramite il driver, potete riconfigurare i parametri di stampa in funzione del materiale in uso e della metodologia di stampa.

Se avete necessità di supporto tecnico sulle stampanti Zebra, potete contattare il nostro reparto di assistenza tecnica.

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COME CONFIGURARE IL DRIVER DELLA STAMPANTE ZEBRA ZD410

La non corretta configurazione del driver di stampa comporta errori che rallentano o addirittura fermano il processo di produzione delle etichette.

Gli errori più frequenti riscontrati sono:

Zebra-ZD410 STAMPANTE TERMICA DI ETICHETTE
  • layout di stampa non centrato sull’etichetta
  • stampa troppo chiara o poco nitida
  • salto di etichette durante il processo di stampa
  • stampa non allineata
  • la stampante avanza ma non stampa nulla

Il settaggio dei parametri corretti solitamente risolve la maggior parte degli errori di stampa.

I parametri principali da settare nel driver sono

  1. Velocità di stampa
  2. Temperatura (indicata come Darkness)
  3. Dimensioni dell’etichetta
  4. Modalità operativa (termica diretta o trasferimento termico)
  5. Tipo di materiale

SEZIONE PAGE SETUP

Nella cartella stampanti selezioniamo con il tasto destro del mouse il driver della ZD410 e andiamo su Preferenze di Stampa.

DRIVER ZD410 PAGE SETUP

Nel menù Page Setup impostiamo le dimensioni dell’etichetta coerentemente con l’unità di misura visualizzata, che può essere modificata a nostro gradimento nella sezione Units.

Alla voce Media Type selezioniamo il tipo di materiale che stiamo utilizzando potendo scegliere tra supporto in carta continua, etichette con gap, con black mark sul retro oppure con tacche di riferimento.

SEZIONE PRINT OPTIONS

Nel menù Print Options impostiamo la velocità di stampa (Speed), la temperatura di stampa (Darkness) e il metodo di stampa (Printing mode).

DRIVER ZD410 PRINT OPTIONS

Poiché la Zebra ZD410 è una stampante che stampa solo in modalità termica diretta impostiamo una temperatura medio alta in funzione del tipo di etichetta utilizzata. Per etichette in carta termica protetta devono essere utilizzati valori di temperatura più alti, rispetto ad etichette in carta termica economica

In modalità di stampa (Printing Mode) scegliamo ovviamente l’opzione Direct Thermal.

Nel menù Operation Mode possiamo definire altre caratteristiche specificando se nella nostra stampante è presente un riavvolgitore, uno spellicolatore, una taglierina.

STAMPA DI UN’ETICHETTA DI PROVA

Per verificare la correttezza dei valori impostati è possibile stampare un’etichetta di prova.

STAMPA ETICHETTA DI PROVA ZD410

Andiamo nella cartella stampanti e selezioniamo con il tasto destro il driver della ZD410 e scegliamo Proprietà stampante, dove in basso a destra si trova il pulsante “stampa pagina di prova

A questo punto potete stampare la pagina di prova e verificare la qualità della stampa, se non risponde ai vostri criteri ritornate nelle Preferenze di stampa e modificate i valori impostati fino ad ottenere una stampa nitida e allineata

Elisabetta Urbisaglia

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Come gestire i dati in una soluzione RFID

In questo articolo vediamo come gestire il dato letto attraverso un sistema RFID.

La gestione del dato proveniente da un reader RFID viene spesso sottovalutata e spesso non rientra nell’analisi iniziale della soluzione.

Un reader RFID a cui vengono collegate le antenne NON si comporta come un comune lettore USB collegato al PC, che legge il codice a barre e lo trasmette in emulazione tastiera.

componenti di un sistema RFID

In realtà il comportamento è completamente differente: i tag RFID, fino a quando si trovano nell’area di copertura dell’antenna, vengono contemporaneamente rilevati e trasmessi centinaia o migliaia di volte creando così una mole di dati ridondante e difficile da gestire.

Guarda il nostro video illustrativo di lettura del tag RFID

Per ottimizzare questo flusso di dati bisogna installare un software middleware.

Che cosa è un middleware?

Un middleware è un connettore software che si interpone tra i dispositivi RFID e le applicazioni aziendali.

Il middleware ha diverse funzioni e svolge un ruolo importante nel funzionamento e nella gestione del sistema RFID.

Il middleware non solo gestisce lettori, antenne, stampanti RFID e la comunicazione tra questi dispositivi e le applicazioni aziendali, ma gestisce, filtra, aggrega e dà un senso ai dati provenienti dai tag RFID.

Quindi, un middleware è un applicazione software che permette la connessione e interazione dei dispositivi Rfid con i sistemi gestionali ERP o MES aziendali, permettendo la lettura e la gestione del dato in modo semplice ed univoco.

Middleware-per-Rfid-connessione-tra-risorse-ERP-aziendale

Vediamo quali sono le funzioni principali di un middleware

  • Gestione dei dati

Sicuramente questa è una delle caratteristiche più importanti, perché durante la lettura di un tag da parte del sistema, il dato in esso contenuto viene preso direttamente in carico dal middleware che lo elabora e lo trasferisce all’ERP o al database filtrando tutte le letture multiple.

Inoltre, considerando che ad un reader posso essere collegate anche 8 antenne e in un impianto RFID possiamo avere anche più di un reader, il software è in grado di discriminare da quale reader e antenna arriva il dato.

  • Gestione dei dispositivi

Con questa applicazione oltre a configurare i reader, è possibile monitorare anche il corretto funzionamento dell’impianto e gestire le porte GPIO dei lettori.
Quindi possiamo gestire segnalatori luminosi, acustici e sensori

torrette di segnalazione luminosa per sistemi RFID
torrette di segnalazione luminosa per sistemi RFID
  • Statiche dei dati

Analizzando i dati provenienti dai singoli reader è possibile elaborare il traffico delle informazioni e verificare l’efficienza per ogni singolo punto di lettura potendo così ottimizzare i processi aziendali.

Inoltre, un middleware ben sviluppato deve:

  • integrare qualsiasi dispositivo di identificazione automatica indipendentemente dal produttore, inclusi lettori RFID, stampanti / codificatori RFID, sensori e altri dispositivi
  • gestire i dispositivi da posizioni centrali e/o distribuite sul cloud
  • interfacciarsi con varie applicazioni aziendali come Supply Chain Management (SCM), Warehouse Management System (WMS), Enterprise Resource Planning (ERP)
  • supportare gli standard di identificazione a radiofrequenza (RFID) attuali e futuri

Quindi nella fase di analisi dei requisiti della soluzione RFID è basilare considerare l’implementazione di un software middleware, affinché il dato sia presentato nella forma corretta.

Se devi implementare una nuova soluzione con tecnologia RFID e vuoi fare un’analisi dei requisiti insieme a noi contattaci

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Guida alla configurazione dei lettori Datalogic Gryphon I GD4132

Quando acquistate un lettore di codice a barre assicuratevi sempre che il costruttore renda disponibili le risorse necessarie per configurare il lettore secondo le vostre specifiche esigenze di lettura e operative.

I costruttori più importanti hanno una sezione sul loro sito per scaricare manuali e software che permettono la configurazione dei parametri del lettore.

DATALOGIC GRYPHON

In questo articolo illustriamo quali sono i parametri principali di configurazione del lettore Datalogic Gryphon I GD4132.

Dal sito della Datalogic è possibile scaricare sia una guida veloce di configurazione che il manuale completo per eseguire una configurazione avanzata del lettore.

Vediamo in questo articolo le caratteristiche che possiamo impostare dalla guida veloce

METODO DI SCANSIONE

Ci sono 7 metodi diversi di scansione programmabili.

Il più comune è Triggle Single, cioè la scansione del codice a barre viene attivata dalla pressione del grilletto.

METODO DI SCANSIONE DATALOGIC GRYPHON

Altri metodi operativi consentono la scansione senza la pressione del grilletto, con una durata programmabile, quando un oggetto entra nel “campo di vista” del lettore, ecc…

In pratica, esiste sicuramente una modalità operativa che viene incontro alle tue esigenze specifiche

RESET AI VALORI DI DEFAULT

Se hai modificato alcune opzioni e desideri ripristinare le impostazioni di default, scansionando il codice di reset riporterai il lettore alle impostazioni predefinite di fabbrica

RESET DATALOGIC GRYPHON

IMPOSTAZIONE DELL’INTERFACCIA DI COMUNICAZIONE

I lettori Gryphon I GD4132 sono disponibili in modelli con interfaccia differente: USB, emulazione di tastiera, RS-232 ed emulazione penna.

Nella guida breve possiamo trovare i codici per impostare l’interfaccia utilizzata.

 Ad esempio, se utilizziamo il cavo USB, si può impostare l’interfaccia di comunicazione corretta attraverso la lettura dei codici di programmazione che troviamo nella sezione USB INTERFACE a pagina 15 del manuale Quick Reference Guide

https://www.datalogic.com/ita/scanner-barcode-manuali/gryphon-i-gd4132-pd-167.html

INTERFACCIA USB DATALOGIC GRYPHON

NAZIONALITA’ TASTIERA

Dalla guida di programmazione bisogna impostare anche la nazionalità della tastiera.

In questo caso attenzione a leggere i codici per entrare e uscire dalla programmazione del lettore, come indicato in figura

IMPOSTAZIONE NAZIONALITA' TASTIERA DATALOGIC GRYPHON

Altre caratteristiche di configurazione avanzata le trovate sulla guida completa scaricabile dal seguente link

https://www.datalogic.com/ita/scanner-barcode-manuali/gryphon-i-gd4132-pd-167.html

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Suggerimenti per stampare da Crystal Reports sulle stampanti Zebra

In questo breve tutorial vediamo quali sono le impostazioni da controllare quando si stampa da Crystal Reports su stampanti Zebra passando per il driver Zebra

  1. In Crystal Reports bisogna definire la dimensione della pagina uguale alla dimensione dell’etichetta che verrà stampata dalla stampante Zebra.

Ad esempio, se dobbiamo stampare un’etichetta con dimensione pari a 50 x 25 mm, la pagina in Crystal Reports deve essere impostata con una  larghezza pari a 50 mm e altezza di 25 mm.

stampante di etichette Zebra

2. In Crystal Reports definire la stampante Zebra e il driver Zebra utilizzati dal “Report”.

3. Una volta eseguita correttamente la stampa in un ambiente di prova, assicurarsi che questo stesso ambiente con lo stesso driver e la stessa configurazione vengano utilizzati nell’ambiente di produzione delle etichette.

4. Assicurarsi di utilizzare la versione più recente di Crystal Reports.

Nelle versioni precedenti di Crystal Reports si è verificato un noto problema che  causa la perdita delle impostazioni della stampante da parte del programma.

Inoltre, la stessa versione del programma deve essere installata su tutte le postazioni dove si utilizza la stampante.

5. Assicurarsi che in tutti i PC siano installati i font inseriti nel layout di Cristal Report

A differenza del software di progettazione di etichette Zebra, Crystal Reports è stato progettato principalmente per stampare su fogli di carta e non su singole etichette.

Problemi con la lettura del codice a barre

Se si stampa correttamente, ma i codici a barre stampati sulle etichette non vengono correttamente scansionati da un lettore, ecco due possibili suggerimenti per risolvere il problema.

1. Ridimensionare i codici a barre prima di inviarli alla stampante.

I codici a barre generati durante la stampa da Crystal Reports sono stampati come grafica.

lettore di codice a barre

Se la dimensione del codice a barre non è un multiplo esatto dei dpi (risoluzione) della testina di stampa della stampante Zebra che stai utilizzando, il codice a barre viene stampato con delle dimensioni fuori standard che non vengono acquisite dal lettore.

2.Il driver ZebraDesigner include una funzione chiamata “Command Font” che consente di passare i comandi direttamente alla stampante.

Puoi trovare la procedura al seguente link

https://supportcommunity.zebra.com/s/article/ZebraDesigner-Driver-Command-Font-Pass-through?language=en_US

driver Zebra con Crystal Reports

Limitazioni del framework .NET

Inoltre, se si sviluppa in ambiente .NET dovrebbero essere prese in considerazione le limitazioni del framework .NET.

Il framework .NET non consente l’uso dei caratteri della stampante, ma è possibile utilizzare solo i caratteri True Type e Open Type.

Questa restrizione dell’ambiente .NET ha dimostrato di influenzare sia i codici a barre che il testo.

Quindi nelle applicazioni in cui è necessario utilizzare il visualizzatore Crystal Report per stampare etichette, .NET non riconosce i font Zebra ed è necessario utilizzare i caratteri True Type per stampare le etichette.

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Cosa è l’RFID e come funziona

RFID è l’acronimo di “identificazione a radiofrequenza” e si riferisce a una tecnologia in base alla quale i dati codificati in un tag RFID o etichette intelligenti vengono acquisiti da un lettore tramite onde radio, quindi senza che ci sia visibilità tra il dispositivo di lettura e l’oggetto o la persona da identificare.

come funziona l'RFID

L’RFID è simile al codice a barre, in quanto i dati di un’etichetta vengono acquisiti da un dispositivo ottico che li trasmette a un database.

L’RFID, tuttavia, presenta alcuni aspetti che, in applicazioni specifiche, apportano un automatismo di livello superiore, velocizzando i processi ed eliminando gli errori umani, con un’efficienza maggiore rispetto ai sistemi che utilizzano il codice a barre.

Uno dei principali vantaggi è che i dati contenuti nei tag RFID possono essere letti al di fuori della linea di vista, mentre i codici a barre devono essere allineati con uno scanner ottico.

Facciamo due esempi …

Pensiamo ad esempio ai cespiti aziendali, dove le etichette sono applicate sotto il piano di un tavolo o di una sedia: in questo caso la lettura con un lettore RFID risulterebbe certamente più comoda, perché è sufficiente avvicinarci all’oggetto da identificare senza essere costretti a piegarci e puntare il lettore direttamente sul codice a barre.

Un altro esempio in cui la tecnologia RFID porta un effettivo beneficio nella velocità delle operazioni e nella riduzione drastica degli errori è la gestione delle spedizioni. Applicando un’etichetta RFID ad ogni collo o pallet, la lettura viene effettuata automaticamente al passaggio della merce attraverso dei varchi dove sono posizionati dei reader RFID.


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I componenti di un sistema RFID

Tramite la tecnologia RFID possiamo identificare automaticamente gli oggetti, acquisendo i dati memorizzati nel tag o nell’etichetta RFID e trasferendoli direttamente nel sistema informatico, con un intervento umano limitato o addirittura nullo.

In un’applicazione semplice, un sistema RFID è costituito da tre componenti:

  • un tag RFID o un’etichetta RFID
  • un lettore RFID
  • un’antenna

I tag RFID contengono un circuito integrato e un’antenna, che vengono utilizzati per trasmettere dati al lettore RFID.

Il lettore converte quindi le onde radio in una forma di dati più utilizzabile.

Le informazioni raccolte dai tag vengono trasferite, attraverso un’interfaccia di comunicazione, a un sistema informatico host, dove i dati possono essere memorizzati in un database, gestiti e analizzati in un secondo momento per gli scopi della specifica applicazione.

Lettori RFID

Esistono lettori RFID fissi che vengono installati nei magazzini, nelle banchine di carico ,sui nastri trasportatori  sugli scaffalo  ecc. e lettori  RFID portatili che permettono di ottenere la tracciabilità delle risorse in completa mobilità.

lettore rfid zebra
lettore rfid zebra

I lettori fissi vengono installati solitamente nei magazzini e nelle aree di carico e scarico per identificare velocemente il passaggio di articoli, colli e pallet e tracciare gli accessi in entrata e/o uscita.

I palmari rappresentano la scelta ideale nelle situazioni in cui è necessario portare la tecnologia RFID nel luogo dove serve, piuttosto che spostare gli oggetti nel punto in cui è installato il lettore.

PALMARE RFID PER IL MAGAZZINO

Tag RFID e etichette intelligenti

Come detto sopra, un tag RFID è costituito da un circuito integrato dotato di memoria connesso ad un’antenna ed inserito in un case robusto, o incorporato in una etichetta, in una card, in un braccialetto.

I tag RFID sono disponibili in varie forme e dimensioni e possono essere passivi o attivi.

tag rfid

I tag passivi ricavano l’energia per il funzionamento dal segnale proveniente dal lettore RFID e le distanze a cui possono operare variano da alcuni centimetri a qualche metro.

I tag passivi sono i più utilizzati, poiché sono più piccoli e meno costosi da implementare.

A differenza dei tag passivi, i tag RFID attivi dispongono di un alimentatore di bordo (ad esempio una batteria), che consente loro di trasmettere dati in qualsiasi momento e possono raggiungere distanze molte ampie.

In svariate applicazioni vengono utilizzate etichette RFID, cioè etichette intelligenti dotate di tecnologia RFID che possono anche avere un codice a barre e / o altre informazioni stampate.

Le etichette RFID possono essere codificate e stampate utilizzando le stampanti per etichette RFID.


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Applicazioni RFID

La tecnologia RFID viene utilizzata in diversi settori per automatizzare i flussi aziendali:

  • Gestione delle scorte
  • Tracciamento delle risorse
  • Identificazione del personale
  • Controllo dell’accesso in aree riservate
  • Gestione della catena di approvvigionamento
  • Prevenzione della contraffazione
  • L’importanza del progetto pilota

L’RFID porta la tecnologia dell’identificazione automatica ad un livello superiore, ma è sempre necessario eseguire un’analisi dettagliata della propria applicazione, determinare accuratamente i requisiti richiesti da un’implementazione a radiofrequenza e iniziare con un’installazione pilota.

La fase pilota è essenzialmente una installazione su piccola scala in cui si determinano eventuali vincoli e colli di bottiglia, individuando potenziali aree problematiche per apportare prontamente le modifiche necessarie prima di implementare la soluzione su vasta scala.

Se vuoi automatizzare i tuoi processi aziendali investendo sulla tecnologia RFID, se hai bisogno di un consiglio e scegliere la soluzione migliore insieme a noi contattaci

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RFID nella logistica per la tracciabilità delle spedizioni

La tecnologia RFID utilizzata per l’identificazione automatica sta crescendo molto, sia per interesse che per numero di installazioni, considerando che solo nel 2019 c’è stata una crescita del 25% rispetto al 2018.

Rfid per la tracciabilità nella logistica

Le aziende sono costantemente alla ricerca di nuove soluzioni per diminuire i costi del personale, per ottimizzare e velocizzare i flussi aziendali e per ridurre drasticamente gli errori di tracciabilità e una soluzione RFID ben progettata si dimostra un investimento efficace nell’automazione dei processi logistici e produttivi.

Proprio per questa crescita esponenziale i più grandi costruttori stanno investendo molto nella costruzione di soluzioni hardware RFID con prestazioni e costi competitivi dei reader RFID, delle antenne e dei tag.

Esempio pratico: controllo spedizioni attraverso la tecnologia RFID

Nelle piattaforme logistiche le spedizioni vengono effettuate in pallets o colli singoli, i quali, in funzione della lista di carico, vengono posizionati di fronte alla baia assegnata per essere successivamente caricati nel bilico.

Questa operazione viene comunemente eseguita con terminali portatili e lettura del codice a barre, ma in questo modo non possiamo avere la certezza che l’operatore legga il codice a barre del pallet o del collo durante la fase di carico del mezzo e si possono verificare flussi che generano errori.

Ad esempio, se l’operatore effettua le letture massive e successivamente carica la merce, poiché il processo è asincrono, non si ha la certezza di quanti colli siano stati effettivamente caricati sul bilico oppure l’operatore può omettere una lettura del codice a barre di un collo o pallet e caricare ugualmente la merce. In questi casi si genera un disallineamento tra la lista di carico e la merce effettivamente caricata.

RFID per la gestione del magazzino

La tecnologia RFID UHF come risolve il problema?

In questo caso la tecnologia RFID risolve il problema perché il collo viene automaticamente letto in corrispondenza del passaggio attraverso un varco RFID.

Ad ogni collo o pallet viene applicata una etichetta con tag RFID UHF e la lettura del tag viene effettuata tramite dei varchi dove sono posizionati dei reader industriali RFID in corrispondenza della ribalta: in questo modo abbiamo la certezza che il controllo avvenga solo ed esclusivamente nella fase di carico.

Possiamo inserire anche delle torrette di segnalazione con luce verde o rossa, per avvisare in tempo reale l’operatore: luce verde collo corretto, luce rossa collo non corrispondente alla lista di carico.

torrette di segnalazione luminosa per RFID

Oltre ad una torretta, in corrispondenza della ribalta, può essere inserito un monitor dove l’operatore può visualizzare la lista di carico che riporta i colli caricati nel mezzo.

Nell’esempio della foto la lista di carico è composta da 10 colli, l’operatore ha caricato il mezzo solo con 6 colli che vengono contrassegnati in colore verde, mentre in rosso sono evidenziati i colli mancanti.

lettura tag rfid

L’operatore avrà la certezza di aver caricato correttamente il mezzo e completata tutta la lista di carico solo quando tutte le unità diventeranno verdi, come mostrato nella rappresentazione seguente

lettura etichette rfid magazzino

Questa è un’applicazione molto richiesta in piattaforme logistiche di medie e grandi dimensioni dove l’intensa movimentazione di colli e pallets può dar luogo ad errori di carico e scarico della merce.

Guarda il video

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AP360: applicatore da tavolo di etichette per bottiglie e vasetti

Applicare manualmente un’etichetta su una superficie cilindrica senza imperfezioni è un’impresa quasi impossibile.

Gli applicatori semi-automatici rappresentano uno strumento di lavoro efficace per le produzioni dove non è presente una linea di confezionamento automatica.

applicatore di etichette da tavolo

In questo articolo presentiamo le caratteristiche dell’applicatore da tavolo AP360, uno strumento ideale perché richiede un investimento economico contenuto e risolve i problemi frequenti dell’applicazione manuale di etichette:

  • eliminazione di grinze sull’etichetta
  • disallineamenti tra etichetta e prodotto
  • spreco di materiale
  • perdita di tempo


Possiamo utilizzare l’AP360 per applicare etichette su superfici cilindriche come bottiglie di vino, vasetti di confetture e sughi pronti, vasetti per le creme del corpo e viso, flaconi per profumi o medicinali.

Funzionamento semplice e immediato

La caratteristica che contraddistingue questo applicatore è la semplicità di utilizzo, che non richiede competenze particolari.

Il dispositivo non richiede la calibrazione di sensori o procedere particolari di allineamento.

Con due semplici regolazioni meccaniche del rullo e della guida del contenitore in pochi secondi si è pronti per applicare un’etichetta perfetta, allineata, senza grinze.

La bottiglia o il vasetto viene poggiato su due rulli che permettono la rotazione del contenitore e l’avvio dell’applicazione avviene tramite un pulsante che aziona un motore per la rotazione e la spellicolatura della etichetta, come puoi vedere nel seguente video.

Con l’AP360 è possibile applicare fino a 1200 etichette/ora in modo accurato e professionale.

Caratteristiche tecniche

Quando si acquista un applicatore di etichette, anche se manuale o semi-automatico, è fondamentale analizzare le caratteristiche tecniche e verificare che soddisfino i requisiti della propria applicazione.

Quindi gli elementi su cui dobbiamo porre la nostra attenzione sono:

  • l’altezza del contenitore da 25,4 mm a 238 mm
  • il diametro del contenitore da etichettare che deve essere compreso tra 15 mm e 170 mm
  • la forma del contenitore che può essere cilindrica a conica

L’applicatore applica etichette confezionate in bobina, pertanto anche il rotolo di etichette deve rispettare delle caratteristiche:

  • il diametro massimo del rotolo di etichette è pari a 203 mm
  • le dimensioni della larghezza dell’etichetta devono essere comprese tra 25,4 mm e 213 mm
  • l’anima del rotolo di etichette deve essere da 50,8 mm a 76,2 mm

L’applicatore AP360 applica una singola etichetta per contenitore, ma se hai bisogno di applicare due etichette per contenitore, una sul fronte e una sul retro, c’è il modello AP362 con progettazione avanzata per applicare una o due diverse etichette per singolo contenitore.

L’AP362 è dotato di un contatore a led integrato e di una memoria per un massimo di nove posizionamenti fronte/retro. 

Gli applicatori della serie AP sono facili da gestire, hanno dimensioni compatte per essere posizionati su qualsiasi tavolo da lavoro ed hanno una costruzione robusta in lamiera di acciaio per resistere nel tempo.

Se hai bisogno di un applicatore di etichette contattaci: troveremo la soluzione più adatta alle tue esigenze.

Telefono 06.51848187

Ing. Cristina Urbisaglia

cristina@acsistemisrl.com

Andrea Capponi

andrea@acsistemisrl.com

oppure visita il nostro sito

www.acsistemisrl.com

Come configurare il driver della stampante Zebra ZD500R RFID UHF

La ZD500R è la stampante Zebra disponibile con tecnologia di stampa sia termica diretta che a trasferimento termico dotata di codificatore RFID UHF.

zd500r rfid

Per stampare e codificare i tag RFID senza problemi è necessario impostare i parametri corretti nel driver di stampa.

Infatti, la non corretta configurazione del driver di stampa comporta errori che rallentano o addirittura fermano il processo di produzione delle etichette. Gli errori più frequenti riscontrati sono:

  • layout di stampa non centrato sull’etichetta
  • stampa troppo chiara o poco nitida
  • salto di etichette durante il processo di stampa
  • stampa non allineata
  • la stampante avanza ma non stampa nulla
  • produzione di etichette VOID, cioè non codificate

Il settaggio dei parametri corretti solitamente risolve la maggior parte degli errori di stampa.

Le impostazioni principali da settare nel driver sono

  1. Velocità di stampa
  2. Temperatura (indicata come Intensità)
  3. Misura dell’etichetta
  4. Modalità operativa
  5. Tipo di materiale
  6. Modalità sensore carta

Nella cartella stampanti selezioniamo con il tasto destro del mouse il driver della GK420 e andiamo su Preferenze di Stampa.

IMPOSTAZIONE DELLA VELOCITA’, DELLA TEMPERATURA, DEL FORMATO ETICHETTA

Nella maschera Opzioni impostiamo i seguenti parametri:

driver stampante Zebra ZD500R

Velocità: consigliamo di settare un valore medio (7,6 cm/sec), a meno di esigenze specifiche

Scurezza: la scurezza è un parametro che indica la temperatura di stampa. Questo valore va da 1 a 30. La scelta deve essere effettuata in funzione di alcune linee guida:

  • Se si stampa in termico diretto (quindi senza uso del nastro di stampa) la temperatura deve essere impostata su un valore medio-alto (da 15 in poi) in correlazione con il tipo di materiale termico che si utilizza. Per un’etichetta in carta termica protetta dovrà essere impostata una temperatura più elevata rispetto ad una carta termica economica
  • Se si stampa a trasferimento termico le indicazioni generali in funzione della composizione dei nastri di stampa sono:
    Nastro cera: temperature bassa
    Nastro cera-resina temperature media
    Nastro resina: temperatura alta

Nella sezione Formato del Foglio impostiamo l’unità di misura dell’etichetta che andremo a stampare e l’orientamento

Dimensione: impostiamo la larghezza e l’altezza dell’etichetta (attenzione esprimere la misura in funzione dell’unità di misura selezionata precedentemente)

Ci spostiamo nel menù Impostazioni stampante avanzate per impostare i seguenti parametri:

driver ZD500R RFID impostazioni avanzate

Modalità di operazione: selezioniamo una tra le opzioni indicate, strappo quando preleviamo a mano l’etichetta stampata, spellicolatore se la stampante è dotata di spellicolatore oppure riavvolgitore se si utilizza un riavvolgitore di etichette o RFID se dobbiamo stampare e codificare etichette RFID

Tipo di materiali: selezioniamo trasferimento termico se utilizziamo un nastro di stampa (ribbon) per la stampa di etichette, diversamente scegliere termico diretto se stampiamo su un supporto termico senza l’uso del nastro di stampa

Modalità sensore carta: scegliere percezione web se si stampano etichette che hanno uno spazio tra un’etichetta e l’altra (GAP), oppure rivelazione tacca di riferimento per etichette che hanno una linea nera che delinea la fine di ogni etichetta sul retro della siliconata.

A questo punto è possibile effettuare una calibrazione dei supporti attraverso il pulsante Taratura in basso a destra

Telefono 06.51848187

Ing. Cristina Urbisaglia

cristina@acsistemisrl.com

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