Etichette RFID: gli errori più comuni da evitare

La tecnologia RFID sta suscitando sempre più interesse sia in ambito produttivo che logistico anche perché i  dispositivi di stampa, lettura e tag RFID sono sempre più performanti ed i costi più contenuti.

Ci sono moltissimi video dove viene rappresentata la velocità di scansione di decine di tag RFID contemporaneamente: poiché la lettura non necessita di visibilità ottica rispetto alla classica etichetta con il codice a barre, in moltissime situazioni si ottimizza il tempo di lavoro con conseguente  diminuzione del costo del personale.

tecnologia rfid per la tracciabilità e l'identificazione

In realtà in un progetto RFID ben strutturato non bisogna sottovalutare alcuni ostacoli e non bisogna fidarsi solo del dato ricevuto dal tag, ma deve essere considerato un controllo automatizzato dei processi.

Vediamo attraverso specifici esempi che abbiamo rappresentato in alcuni video le criticità che dobbiamo attentamente valutare in fase di analisi dei requisiti.

METALLO

Il metallo riflette le onde radio ed è uno ostacolo in specifiche condizioni.

Esistono in questo caso delle etichette “spessorate” con tag UHF denominate “ on metal ” , che una volta applicate su metalli garantisco la lettura del tag.

Nel video seguente abbiamo applicato due etichette differenti su di una lattina in alluminio, una standard e l’altra dotata di spessore.

Come potete verificare una etichetta standard applicata direttamente sul metallo, anche se posta a breve distanza dall’antenna, non viene letta, ma cambiando l’etichetta ed utilizzando un supporto idoneo per le applicazioni su metallo il tag RFID viene letto senza problemi. 

Come potete verificare una etichetta standard applicata direttamente sul metallo, anche se posta a breve distanza dall’antenna, non viene letta, ma cambiando l’etichetta ed utilizzando un supporto idoneo per le applicazioni su metallo il tag RFID viene letto senza problemi. 

ANGOLO DI LETTURA E COLLISIONE

Nel video seguente vediamo come incide sulla lettura l’angolo di irraggiamento dell’antenna e i problemi di collisione delle antenne anche su inlay RFID di un importante costruttore.

In questo esempio, abbiamo applicato 5 tag UHF su scatole contenenti apparecchiature elettroniche: in alcuni casi il lettore ha rilevato 4 tag in altri 5.

Questa situazione mette in evidenza l’importanza di fare una analisi corretta del tag, della distanza e dell’angolo di lettura, perché se non ci fosse un software di gestione a supervisionare l’intero processo, si rischierebbe  di commettere un errore e non ottenere il risultato voluto.

Nello stesso  video è illustrata anche  la collisione tra due tag RFID causata dalle antenne che vengono a contatto diretto, sono casi estremi ma possono verificarsi nella veloce operatività di un flusso aziendale.

Inizialmente, con le scatole affiancate, non si avrà nessuna lettura, ma non appena si spostano le scatole  di pochi millimetri si hanno letture accurate.

LIQUIDI

Un altro ostacolo per la tecnologia RFID sono i liquidi, perché assorbono le onde radio, in alcuni casi è sufficiente diminuire la distanza di lettura rispetto al tag o  utilizzare una etichetta idonea per questa applicazione oppure trovare posizioni alternative di applicazione del tag come il tappo del contenitore.

In conclusione, un progetto RFID deve essere supportato da un software di gestione ed è opportuna una corretta analisi per la scelta delle apparecchiature e dei tag più idonei alla specifica situazione.

Se devi implementare una nuova soluzione con tecnologia RFID e vuoi fare un’analisi dei requisiti insieme a noi contattaci

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TOP LIST DELLE SOLUZIONI DI MARCATURA MANUALI E SEMI-AUTOMATICHE

In questo articolo vi presentiamo 4 dei dispositivi più richiesti per la loro affidabilità nella marcatura di data e lotto sui vostri prodotti.

La scelta tra i vari tipi dipende essenzialmente da forma e dimensione della superficie su cui si deve imprimere la marcatura e dalla sua consistenza (resistenza alla compressione per il passaggio del dispositivo di  marcatura), ed è invece indipendente dal tipo di materiale in quanto tutti e 4 i marcatori che vi stiamo proponendo sono dotati di inchiostri a rapida essiccazione adatti in egual modo sia a superfici porose (carta, cartone, legno, polistirolo…) che non porose (plastica, vetro, metallo…).

marcatori manuali e semi-automatici per data e lotto

1-CIR 3520 è un vero e proprio TIMBRO INDUSTRIALE adatto a superfici rigide come pacchi, cartoni, lattine, bottiglie. Ha una struttura robusta completamente in acciaio e consente una marcatura manuale sia su superfici piatte che cilindriche.

timbro industriale per data e lotto cir 3520

Rappresenta il dispositivo ideale quando i volumi di marcatura non sono elevati e si vuole contenere l’investimento economico.

Il timbro CIR 3520 ha un’impronta di marcatura pari a 35×20 mm

La base del timbro è composta da 7 scanalature orizzontali sulle quali fissare i caratteri: la composizione dell’impronta di marcatura può essere impostata su 1, 2 o 3 righe

Guarda il video sul funzionamento del CIR 3520

2-MARCATORE K6 si adatta a moltissime superfici, anche irregolari grazie all’ausilio di una guida. 

Funziona sia manualmente che su nastro trasportatore.

marcatore portatile K6 per data e lotto


L’utilizzo del marcatore in modalità manuale è ideale per le aziende che hanno volumi di stampa contenuti o che hanno la necessità di marcare piccoli lotti di produzione di forme, dimensioni e materiali differenti.

Se i volumi di marcatura aumentano il marcatore K6 si trasforma in uno strumento di marcatura automatica: collegandolo ad una fotocellula, attraverso l’utilizzo di un nastro trasportatore, si può marcare automaticamente in linea con una velocità massima di 60 m/min.

I seguenti video illustrano la versatilità del marcatore K6

3-REINER 970 marca in modo nitido e preciso su superfici uniformi, su superfici non regolari devono essere effettuati dei test di stampa.

stampigliatrice manuale per data e lotto

È una soluzione di marcatura a getto d’inchiostro portatile, con funzionamento a batteria ricaricabile o alimentatore collegato alla rete elettrica.

È completamente programmabile tramite un software e può stampare data, lotto, testo, grafica e codici a barre. La stampigliatura viene creata sul PC e velocemente trasferita via USB al dispositivo.

Al seguente video puoi visualizzare il video del Reiner 970

4-JETMARK è una soluzione semiautomatica integrata di marcatura a getto di inchiostro completa di base in acciaio per lo scorrimento degli oggetti di fronte alla testina di stampa.

marcatore da tavolo per data e lotto

Il marcatore permette la stampa di codici a barre, caratteri, loghi, data/ora su molti tipi di materiali dalla carta alla plastica, PET, PP, PT.

Con questa soluzione si possono stampare prodotti con varie forme e dimensione.

L’ altezza massima di stampa di 12,7 mm.

La differenza operativa dalle precedenti soluzioni è che l’oggetto viene portato davanti al marcatore evitando di poggiare lo strumento sulla superficie da marcare.

Per saperne di più guarda il video

Se vuoi un consiglio sulla soluzione di marcatura più adatta alle tue esigenze contattaci

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Etichette adesive per i laboratori di analisi: quali scegliere

Nei laboratori di analisi e in generale nel settore sanitario, l’etichettatura per la tracciabilità dei campioni biologici viene generalmente eseguita con stampanti termiche o a trasferimento termico su etichette in carta o materiale sintetico.

Il materiale più adatto per l’etichetta deve essere scelto in base al tipo di applicazione e al ciclo di vita dell’etichetta.

etichette per laboratori di analisi e campioni biologici

Quindi quando si seleziona l’etichetta bisogna partire dalla corretta identificazione dell’applicazione, cioè per quale attività devi utilizzare le etichette?

Nel settore sanitario le destinazioni d’uso sono molte e richiedono materiali differenti:

  • Etichette per provette analisi del sangue
  • Etichette per applicazioni criogeniche
  • Etichette per conservazione in congelatori
  • Etichette per autoclave
  • Etichette per centrifughe
  • Etichette per provette, fiale e piastre
  • Etichette per sacche di sangue
  • Etichette esposte a calore o immersione in acqua

I materiali disponibili sono una gamma completa che differiscono per:

  • materiale del frontale dell’etichetta
  • tipologia dell’adesivo
  • temperatura di servizio, cioè il range di temperatura entro il quale l’etichetta rimane integra
  • resistenza a sostanze chimiche, detergenti e solventi.

Facciamo una sintetica panoramica dei principali materiali disponibili per il settore sanitario.

Per effettuare un acquisto corretto è comunque sempre consigliabile spiegare la propria esigenza ad un professionista del settore, che con la sua esperienza possa consigliare il materiale giusto per la specifica necessità (quindi chiamaci!!!)

I materiali più frequentemente utilizzati sono

ETICHETTE IN CARTA

>>> Etichetta in carta termica protetta  con adesivo in base gomma per applicazioni fino a – 40°C.

Questa è l’etichetta più comune che troviamo nei laboratori di analisi, si stampa con una stampante termica diretta ed è adatta per applicazioni con durata fino ad 1 anno.

etichette per campioni biologici per analisi del sangue

>>> Etichetta in carta a trasferimento termico di alta qualità ,deve essere stampata a trasferimento termico con l’utilizzo di un nastro inchiostrato chiamato   ribbon, ha un adesivo permanente resistente da -40° a +80°C. È un materiale più indicato se il ciclo di vita dell’etichetta è maggiore di 1 anno

ETICHETTE IN MATERIALE SINTETICO: POLIESTRE E POLIPROPILENE

Le etichette in poliestere e polipropilene sono estremamente resistenti a molteplici fattori aggressivi come detergenti o sostanze chimiche e possono resistere a temperature elevate.

Entrambi i materiali devono essere stampati a trasferimento termico con l’utilizzo di ribbon resina che rende la stampa resistente a diversi elementi aggressivi.

Le etichette in materiale sintetico sono adatte per le applicazioni che richiedono un ciclo di vita lungo, dove viene richiesto un ampio range di temperatura, e dove deve essere contrastata l’azione aggressiva di sostanze chimiche o detergenti.

Fanno parte di questa categoria di etichette:

  • Etichette criogeniche in polipropilene dotate di adesivo speciale per resistere a temperature estremamente basse, fino a -196°C.
  • Etichette per sacche di sangue in polipropilene con adesivo resistente in un range di temperatura da -40° a +120°C, in grado di supportare cicli di congelamento/scongelamento e centrifuga.
  • Etichette in poliestere con adesivo acrilico ad alte prestazioni sono ideali per applicazioni che richiedono un’eccezionale resistenza all’umidità e ad agenti chimici aggressivi,  alcol isopropilico, candeggina e altri detergenti.

L’etichettatura può sembrare un compito semplice. Le informazioni relative al campione vanno stampate sull’etichetta, l’etichetta viene posizionata sul campione ed è tutto fatto.

In realtà la vasta scelta di materiali rende le etichette molti differenti e scegliere la soluzione giusta non sempre è facile.

Le etichette che utilizzi sono parte integrante del successo del tuo laboratorio, conservano dati critici e senza di essi i tuoi campioni sarebbero inaffidabili.

Devi quindi valutare con attenzione la scelta del materiale idoneo.

stampante a trasferimento termico per laboratori di analisi
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Le stampanti termiche e a trasferimento termico offrono la tecnologia migliore per stampare le etichette dei laboratori di analisi, in termini di costo, velocità e ampia scelta di materiali e adesivi per qualsiasi applicazione.

Se vuoi scegliere la migliore soluzione di etichettatura per il tuo laboratorio di analisi contattaci

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Come risolvere i problemi di qualità di stampa sulle stampanti Zebra GK420

Le stampanti desktop Zebra Gk420t a trasferimento termico e GK420D, termica diretta, devono essere opportunamente configurate per ottenere una buona qualità di stampa.

I problemi più frequenti di una scarsa qualità di stampa sono:

  • stampa chiara o sbiadita
  • stampa parzialmente mancante
  • codice a barre con linee irregolari
  • presenza di linee verticali bianche nella stampa
stampante Zebra GK420
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Strumenti di configurazione della stampante

La stampante Zebra GK420 può essere configurata attraverso

  • Il driver di stampa
  • Il software gratuito Zebra Setup Utility
  • Il software di stampa

La qualità di stampa è il risultato della corretta configurazione dei parametri della stampante e dell’utilizzo di supporti (etichette e/o ribbon) idonei alla propria applicazione.

I fattori da considerare per ottenere un’ottima qualità di stampa sono:

Le etichette e il nastro di stampa (se utilizzato)

La stampante GK420 può stampare su una vasta gamma di supporti, dalle etichette in carta a materiali sintetici come il poliestere e il polipropilene. Il corretto abbinamento tra etichette e ribbon (nastro di stampa) garantisce un’ottima qualità di stampa.

Alla base di una scarsa qualità di stampa spesso c’è un abbinamento errato fra etichette e ribbon.

etichette per stampanti Zebra

In linea generale sul modello GK420T a trasferimento termico

  • su etichette/supporti in carta opaca devono essere utilizzati ribbon cera
  • su etichette/supporti in carta lucida e patinata deve essere utilizzato un nastro cera-resina
  • su etichette sintetiche (polipropilene, poliestere, pvc) deve essere utilizzato un ribbon resina

Diversamente il modello GK420D è solo termico diretto, quindi si utilizza senza il nastro di stampa  e le etichette devono essere in materiale termico, sensibile al calore.

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Temperatura di stampa

La temperatura di stampa è un parametro regolabile che deve essere sempre impostato in base al materiale  e al nastro di stampa utilizzato.

Se si stampa a trasferimento termico le indicazioni generali in funzione della composizione dei nastri di stampa sono:


Nastro cera: temperature bassa
Nastro cera-resina temperature media
Nastro resina: temperatura alta

Evitare di surriscaldare il nastro impostando una temperatura troppo alta in quanto potrebbe sciogliersi.

etichette e  ribbon Zebra

Il consiglio è di variare la temperatura di stampa fino al raggiungimento di una soddisfacente qualità di stampa.

Velocità di stampa

La stampante è in grado di stampare a differenti velocità.

Le indicazioni generali in funzione della composizione del ribbon sono:

>> Nastro cera: velocità media e temperature bassa
>> Nastro cera-resina: velocità media-alta e temperature media
>> Nastro resina: velocità bassa e temperatura alta

Altri consigli utili per migliorare la qualità di stampa

>>> Pulire regolarmente la testina di stampa

>>>Controllare che il rullo siliconato sia integro e pulito, eventualmente sostituirlo se danneggiato

>>> Se le stampe presentano delle sottili linee bianche verticali, assicurarsi che la testina di stampa non sia danneggiata.

Se ti occorre una stampante di etichette, una testina nuova o un rullo siliconato contattaci

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Caratteristiche e impostazione del ribbon nelle stampanti Zebra a trasferimento termico

Le stampanti di etichette Zebra a  trasferimento termico utilizzato il ribbon per produrre l’immagine stampata.

La metodologia a trasferimento termico attraverso il calore della testina di stampa fonde un nastro inchiostrato, detto ribbon o foil, che trasferisce l’inchiostro sul materiale da stampare (etichette, cartellini, film flessibili, materiale tessile).

Le stampanti che utilizzano il  ribbon per la stampa sono dotate di  mandrini per il trascinamento del nastro, inoltre un sensore ne verifica la presenza.

ribbon ed etichette per stampanti Zebra

Esistono nastri di qualità e formato differente che devono essere scelti in funzione di 4 parametri principali:

  • tipo di materiale sul quale dobbiamo stampare (etichette in carta opaca, lucida, etichetta sintetica)
  • durata della stampa
  • ambiente di applicazione dell’etichetta
  • eventuali fattori aggressivi che possono deteriorare la stampa come detergenti, solventi, fattori climatici e  abrasioni

Il nastro deve essere leggermente più  largo delle etichette per proteggere la testina di stampa dal contatto diretto con il supporto.

Le etichette a trasferimento termico danneggiano la superficie della testina di stampa se vengono a diretto contatto con essa. Il nastro quindi protegge la testina di stampa impedendo questo contatto diretto.

Ribbon a tarsferimento termico colorati

I nastri Zebra, sia per stampanti desktop che industriali, vengono prodotti in diverse larghezze.

Quindi se abbiamo un’etichetta larga 50 mm dobbiamo acquistare un nastro da 64 mm e non da 110 mm come spesso accade.

In questo modo copriamo con il ribbon l’intera larghezza dell’etichetta e al contempo risparmiamo sul costo del ribbon.

I nastri possono essere classificati in 3 qualità principali :

  • cera,
  • cera / resina 
  • resina

I NASTRI CERA sono indicati per la stampa su un’etichetta in carta a trasferimento termico.

La stampa generata da ribbon cera rimane inalterata se le etichette vengono utilizzate in un ambiente interno, minimamente abrasivo e chimicamente neutro, ma  non è idonea per applicazioni che richiedono una lunga durata

IMPOSTAZIONI DI STAMPA PER RIBBON CERA

In genere le impostazioni sul driver per l’utilizzo di nastri cera sono

Temperatura (sul driver è  indicata come oscurità) : medio – bassa

Velocità di stampa: da bassa ad alta

etichette in carta con codice a barre

Il nastro cera si fonde se utilizzato con temperature elevate e la stampa si distorce perdendo nitidezza e leggibilità.

I NASTRI CERA / RESINA producono un’immagine più duratura su carta liscia o etichette patinate con superfici semi-lucide o lucide.

IMPOSTAZIONI DI STAMPA PER RIBBON CERA/RESINA

Temperatura: media-alta

Velocità di stampa: da bassa a media

I NASTRI IN RESINA sono formulati per la stampa su etichette in materiale sintetico come il poliestere, il polipropilene e il vinile.

La perfetta aderenza dell’inchiostro sulla superficie dell’etichetta rende la stampa estremamente resistente.

Le etichette in plastica con stampa in resina resistono all’esterno in piena luce solare, all’immersione in acqua, sono altamente resistenti ai graffi, agli agenti chimici e agli oli.

IMPOSTAZIONI DI STAMPA PER RIBBON  RESINA

Impostazioni di temperatura: alta

Velocità di stampa: bassa

nastri a trasferimento termico Armor

Il trasferimento termico è la tecnologia di stampa più diffusa per la stampa di etichette con codice a barre.

Il legame che si crea tra un nastro ben selezionato e l’etichetta fornisce performance di stampa in termini di durata e resistenza di gran lunga superiori a qualsiasi altra tecnologia di stampa.

Se hai bisogno di selezionare il ribbon giusto per la tua stampante contattaci

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Configurazione iniziale delle stampanti Zebra ZT410 e ZT420

Le stampanti di classe industriale Zebra ZT420 e ZT410 possono essere utilizzate per stampare su una vasta gamma di materiali utilizzando un’ampia combinazione di supporti di stampa per soddisfare qualsiasi esigenza applicativa.

Zebra ZT400 stampante industriale di etichette
Zebra ZT400 stampante industriale di etichette

È quindi necessario comprendere le nozioni di base per configurare correttamente la stampante in funzione del metodo di stampa utilizzato e del materiale di consumo caricato sulla stampante

Valori di fabbrica

La stampante viene impostata per default  in modalità strappo e i suoi valori sono regolati per stampare etichette in carta con nastro cera.

Quindi se utilizziamo etichette in carta e le stampiamo con ribbon cera basterà impostare sul driver o sul software di stampa la misura corretta delle etichette e la porta di comunicazione e tutto potrebbe funzionare immediatamente senza errori.

Se però questa non è la nostra condizione di stampa dobbiamo agire sulle impostazioni del driver della stampante per regolare i parametri di stampa sui valori corretti per la nostra applicazione.

Per effettuare una configurazione corretta della ZT410 e ZT420 dobbiamo partire dalla comprensione dei parametri di base della stampante

Impostazioni relative ai supporti di stampa

La stampante Zebra ZT400 supporta l’uso di molti tipi e forme di etichette e cartellini e la conoscenza del tipo di supporto utilizzato è importante per una stampa senza errori.

Definizione del tipo di etichetta utilizzata

Il supporto che si vuole stampare può essere così classificato

  • supporto continuo
  • etichetta con gap (spazio ogni etichetta)
  • etichetta con black mark sul retro (linea nera)
  • etichetta/cartellino con foro o intaglio

La figura seguente illustra quale sensore utilizzare in funzione del supporto su cui dobbiamo eseguire la stampa

definizione di etichette e sensori stampanti Zebra

Comprensione e impostazione dei sensori


La stampante viene fornita con due sensori per il rilevamento delle etichette in base al tipo di supporto utilizzato
Sensore trasmissivo – Questo è un sensore la cui posizione è regolabile, che ha una luce rossa per aiutarti a posizionarlo correttamente.

Questo sensore viene utilizzato per rilevare spazi, fori e tacche sulle etichette.

stampante Zebra ZT400 sensore trasmissivo


Sensore riflettente. Questo è un sensore a posizione fissa che si utilizza per rilevare segni neri sul retro dell’etichetta./cartellino.

Quindi, in funzione del tipo di supporto che utilizziamo, sul driver della stampante dobbiamo settare il sensore idoneo. 

Zebra ZT400 sensore riflettente

Pertanto, sul driver di stampa bisognerà selezionare:

  • modulo continuo se stampiamo su supporti continui (ad esempio un rotolo di carta termico per le ricevute)
  • percezione web se si stampano etichette che hanno uno spazio (gap) tra un’etichetta e l’altra, oppure presentano un foro o una tacca
  • rivelazione tacca di riferimento (black mark) per etichette che hanno una linea nera che delinea la fine di ogni etichetta sul retro della siliconata.

Impostazione del metodo di stampa

Il metodo di stampa può essere:

  • trasferimento termico quando si utilizza il nastro oppure
  • termico diretto  se si stampa senza nastro su etichette termiche

Per impostazione predefinita  il metodo di stampa è impostato su  trasferimento termico

ATTENZIONE : il metodo di stampa non si applica se la stampante è solo termica diretta perché in questo caso la stampante non è dotata di  mandrini per il supporto del nastro a trasferimento termico

Impostazioni del nastro di stampa

Quando si utilizza il nastro inchiostrato per produrre la stampa, deve essere impostato come metodo di stampa trasferimento termico

Questo vale per le applicazioni in cui è richiesto l’uso del nastro.

Caricamento del nastro: la stampante utilizza una lastra riflettente e un sensore che brilla e riceve luce per rilevare la presenza del nastro. È pertanto fondamentale caricare correttamente il ribbon all’interno delle stampanti ZT410 e ZT420 per non generare errori di stampa Il seguente video illustra come caricare correttamente etichette e nastri di stampa nella Zebra ZT400

Conclusione

La non corretta configurazione del driver di stampa comporta errori che rallentano o addirittura fermano il processo di produzione delle etichette.

Gli errori più frequenti riscontrati sono:

  • layout di stampa non centrato sull’etichetta
  • stampa troppo chiara o poco nitida
  • salto di etichette durante il processo di stampa
  • stampa non allineata
  • la stampante avanza ma non stampa nulla

La comprensione dei parametri configurabili delle stampanti di etichette aiuta ad evitare la maggior parte degli errori di stampa.

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Stampanti a trasferimento termico: cosa è il ribbon

Nella stampa a trasferimento termico il ribbon è un nastro inchiostrato composto da un film sottile che durante il processo di stampa viene trasferito sull’etichetta tramite il riscaldamento della testina.

nastri a trasferimento termico

Il ribbon viene prodotto in diverse qualità che possiamo raggruppare in tre categorie principali

  • Ribbon cera
  • Ribbon cera-resina
  • Ribbon resina

La qualità più idonea deve essere selezionata in base al materiale dell’etichetta e alla durata/resistenza della stampa che si vuole ottenere.

I ribbon sono prodotti in diverse misure sia in larghezza che in lunghezza.

Generalmente la larghezza del ribbon deve essere leggermente più ampia della larghezza dell’etichetta, mentre la lunghezza dipende dal modello di  stampante utilizzata.

Quando utilizzare il ribbon?

Le etichette a trasferimento termico richiedono sempre l’utilizzo del ribbon, mentre le  etichette termiche si stampano senza nastro.

Per determinare se un’etichetta deve essere stampata con il ribbon, può essere eseguito un test di “graffiatura” del supporto

nastro a trasferimento termico

Per eseguire il test procedere con i seguenti passaggi:

  • graffiare rapidamente la superficie dell’etichetta con l’unghia
  • se sull’etichetta appaiono dei segni neri allora l’etichetta è termica e non occorre il ribbon
  • se sull’etichetta NON appaiono dei segni neri allora l’etichetta deve essere stampata attraverso il ribbon

Inchiostrazione interna o esterna?

I ribbon possono essere ad inchiostrazione interna o esterna, cioè il lato rivestito con l’inchiostro è avvolto internamente oppure all’esterno.

L’utilizzo di ribbon ad inchiostrazione interna o esterna dipende dal modello della stampante in uso.

Alcune stampanti possono alloggiare ribbon con entrambe le  inchiostrazioni.

ribbon-coated-side-in
FIG. 2

Se non si è sicuri del tipo di inchiostrazione del ribbon che si sta utilizzando è possibile eseguire, anche in questo caso, un test per determinare  quale sia il lato rivestito di inchiostro.

Per eseguire un test sul ribbon , completare questi passaggi:

1. Spellicolare un’etichetta dal suo rivestimento.

2. Premere un angolo del lato adesivo dell’etichetta sulla superficie esterna del rotolo di nastro.

3. Staccare l’etichetta dal nastro.

Se l’adesivo dell’etichetta si macchia di inchiostro allora il ribbon in uso è ad inchiostrazione esterna

Se l’adesivo dell’etichetta non si macchia il ribbon è con inchiostrazione interna.

ribbon ink out
FIG. 1

Il ribbon, in funzione dell’inchiostrazione, deve essere correttamente inserito all’interno della stampante.

I problemi più frequenti di stampa a trasferimento termico derivano da un errato caricamento del nastro di stampa.

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Stampanti Zebra ZT220 & ZT230 come risolvere gli errori “RIBBON IN” e “RIBBON OUT”

Le stampanti zebra della serie ZT200 possono essere utilizzate per un’ampia varietà di applicazioni di stampa, utilizzando sia il metodo termico diretto che a trasferimento termico.

La stampa a trasferimento termico utilizza un nastro di stampa chiamato ribbon.

Zebra ZT230 stampante di etichette

Diversamente, la stampa termica diretta utilizza etichette termiche quindi sensibili al calore e viene eseguita senza ribbon.

In funzione del metodo di stampa utilizzato il driver/software di stampa deve essere opportunamente configurato.

Il nastro di stampa utilizzato nel trasferimento termico è costituito da un  inchiostro di qualità cera, cera-resina o resina che viene arrotolato intorno ad un nucleo di cartone.

sensori ribbon stampanti Zebra

La larghezza del ribbon varia in base alla larghezza dell’etichetta utilizzata e  di norma dovrebbe essere leggermente più ampia dell’etichetta .

Nelle stampanti Zebra devono essere utilizzati ribbon ad inchiostrazione esterna, cioè la parte inchiostrata del ribbon è rivolta verso l’esterno del nastro in modo che sia a contatto con le etichette.

In questo articolo, vediamo come risolvere i problemi segnalati dal messaggio  RIBBON IN e RIBBON OUT che si presentano se i supporti non sono correttamente inseriti nella stampante  o se il driver/software non è correttamente configurato.

nastro a trasferimento termico

ERRORE RIBBON OUT

Quando la stampante segnala il problema di RIBBON OUT e la luce dei supporti presenta il led rosso lampeggiante queste sono le azioni che puoi fare per rimuovere l’errore:

  • Se NON utilizzi il ribbon perché stampi su etichette termiche assicurati di aver impostato il driver correttamente con metodo di stampa termico diretto

Approfondisci

  • Se utilizzi il ribbon assicurati di averlo correttamente caricato e che sia completamente accostato al perno di sostegno per garantire il passaggio sotto il sensore del nastro.
  • Verificare che il sensore del nastro sia calibrato correttamente per il ribbon in uso: eseguire una procedura di calibrazione.

ERRORE RIBBON IN

Quando la stampante segnala l’errore di RIBBON IN e la luce dei supporti lampeggia in colore giallo devi verificare:

  • Metodo di stampa. La stampante ha rilevato la presenza del ribbon ma è configurata per la stampa termica diretta (stampa senza ribbon).

Per risolvere il problema cambia la modalità di stampa su TRASFERIMENTO TERMICO oppure, se stampi in termico diretto, rimuovi il nastro di stampa.

  • Verifica che la configurazione del driver/software sia congruente con il metodo di stampa utilizzato
  • Se le verifiche precedenti non hanno dato alcun esito esegui una calibrazione dei sensori

Nota Bene

Carica il nastro di stampa seguendo lo schema stampato all’interno della stampante.

Il corretto passaggio del ribbon  garantirà che il sensore del nastro rilevi correttamente la sua presenza. Il caricamento improprio può causare errori  e la formazione di grinze.

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vendita stampanti di etichette

Come resettare il palmare Zebra TC20 e TC25

I palmari Zebra TC20 e TC25 prevedono 2 funzioni di reset

  • SOFT RESET
  • HARD RESET

In questo articolo vediamo la procedura per eseguire i 2 tipi di reset

terminale portatile Zebra

ESECUZIONE DEL SOFT RESET

Eseguire un SOFT RESET se le applicazioni non rispondono

  • Premere e mantenere premuto il pulsante POWER (accensione/spegnimento) finché non appare il menù
  • Selezionare la voce Reset
  • Il palmare si riavvia

ESECUZIONE DELL’HARD RESET

Eseguire un hard reset se il palmare non risponde

ATTENZIONE Si consiglia di estrarre la microSD installata per evitare il danneggiamento dei dati

  • Premere simultaneamente il pulsante Power e Volume Su per almeno 5 secondi
  • Appena lo schermo si spegne rilasciare entrambi i pulsanti
  • Il palmare si riavvia

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Elementi e processi di una soluzione RFID

Si parla molto della tecnologia RFID e dei suoi vantaggi, però spesso c’è poca chiarezza sugli elementi essenziali che caratterizzano l’intero processo, dalla codifica alla lettura.

In molti ci chiamano per  implementare una soluzione RFID, pensando che basti sostituire una etichetta stampata con il codice a barre con un tag RFID.

Nella realtà ogni applicazione RFID è una soluzione “cucita su misura” su specifici requisiti raccolti attraverso un’ analisi approfondita sia dal punto di vista software che hardware e spesso devono essere eseguiti  test accurati propedeutici all’acquisto.

In questo articolo non mi soffermerò sulla scelta del Tag che abbiamo già trattato nel seguente articolo:

https://www.acnet.it/2019/09/27/tag-rfid-5-consigli-per-scegliere-quello-giusto/

ma solamente sugli elementi essenziali legati all’intero processo.

Codifica del Tag

Sicuramente la prima fase è la codifica dei tag, dove bisogna prevedere una stampante con codificatore RFID integrato ed etichette con tag UHF.

codifica di un tag RFID

La stampa e codifica può avvenire direttamente dal vostro gestionale, se già è stato implementato oppure da software specifici come ZebraDesigner, Bartender, NiceLabel.

Etichettatura dei prodotti  

Una volta codificate le etichette la fase successiva è l’applicazione, che in base al processo produttivo può avvenire sui singoli prodotti, sulla  scatola, sul  pallet o su entrambi.

etichettatura RFID dei prodotti

Il tutto dipende dal tipo di materiale che stiamo trattando, dal livello di tranciabilità che vogliamo ottenere e dal budget.

Lettura dei tag

Il tag può essere letto in due modalità:

  1. Tramite dei reader UHF a postazione fissa
  2. Attraverso palmari portatili con antenna integrata

Tutti e due i sistemi sono in grado di leggere centinaia di tag al secondo e trasmetterli al vostro gestionale per l’analisi e la convalida del dato.


Approfondisci

Il modo operativo più opportuno per la lettura( fissa attraverso un reader o in mobilità con un palmare) dipende dal processo e dall’infrastruttura.

Ad esempio, nel caso in cui abbiamo una linea di confezionamento automatica la soluzione migliore è senz’altro l’installazione di reader fissi con antenna direttamente in prossimità del nastro trasportatore, in tal modo successivamente alla fase di etichettatura abbiamo immediatamente la lettura del dato.

lettori RFID

Diversamente, se abbiamo bisogno di mobilità, come in  un’applicazione di inventario dei cespiti, possiamo optare per una soluzione con dei terminali o palmari portatili provvisti di antenna UHF.

Soluzione con reader a postazione fissa vengono anche utilizzati per il controllo dei varchi, per il monitoraggio dello spostamento dei prodotti all’interno dello stabilimento o in prossimità delle ribalte di carico e scarico.

soluzioni portatili RFID

Mentre i palmari portatili vengono utilizzati per il picking e la rintracciabilità dei prodotti in mobilità.

La tecnologia RFID aiuta e semplifica molti processi, portando l’automazione ad un livello superiore ma è fondamentale  valutare  se ci sono tutti i requisiti hardware e software per un’implementazione affidabile che porti dei concreti vantaggi alla vostra applicazione.

Se devi implementare una nuova soluzione con tecnologia RFID e vuoi fare un’analisi dei requisiti insieme a noi contattaci

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Andrea Capponi

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