Spesso ci troviamo di fronte
ad un bivio per la scelta di un applicatore di etichette per superfici cilindriche:
applicatore semiautomatico o automatico?
Non è banale la risposta anche
perché i dispositivi da tavolo semiautomatici hanno delle ottime prestazioni e
possono anche applicare etichette fronte
e retro.
In un dispositivo semi automatico il prodotto da etichettare viene inserito manualmente e tramite un comando meccanico o elettronico viene azionata l’etichettatura, dopo di che il contenitore deve essere rimosso dall’applicatore.
Diversamente in un sistema automatico dotato di nastro trasportatore l’oggetto scorre sul nastro e l’etichetta viene applicata automaticamente senza intervento dell’operatore. In questo caso l’etichettatrice viene attivata da una fotocellula.
Sicuramente una valutazione discriminante per la scelta del modello è il costo di acquisto, che spesso ci spinge a scegliere il prodotto più economico.
Il costo di un applicatore semiautomatico da tavolo parte da circa 1.400,00 euro, mentre una etichettatrice automatica completa di nastro trasportatore costa circa 8.000 euro.
Analizziamo quali sono i
punti chiave da determinare prima di scegliere la soluzione adatta alle proprie
esigenze:
Produzione giornaliera
per produzioni che superano i 2000 / 3000
pezzi al giorno è indicata una soluzione automatica con nastro trasportatore.
Anche se i costruttori di prodotti semi
automatici garantiscono una capacità produttiva di circa 1000 pezzi / ora, bisogna
considerare che il carico e lo scarico
dei prodotti avviene manualmente e questo crea degli inevitabili rallentamenti
nel flusso di etichettatura.
Nei sistemi automatici il carico e scarico dei prodotti può avvenire manualmente o tramite piatto di carico e di accumulo rotanti, garantendo una continuità operativa senza interruzioni.
Diametro del contenitore
I dispositivi semi-automatici possono etichettare prodotti con un diametro massimo fino a circa 170 mm, dipende ovviamente dal modello, mentre i dispositivi automatici arrivano a dimensioni maggiori, l’aspetto fondamentale è progettare correttamente la larghezza utile del nastro trasportatore
Forma
Per gli applicatori semi automatici il prodotto deve essere perfettamente cilindrico o al limite conico, ma non deve presentare delle sporgenze altrimenti l’oggetto non può ruotare sui rulli di scorrimento durante l’etichettatura, mentre una soluzione automatica permette di etichettare anche prodotti con forma più irregolare.
Prima di procedere all’acquisto di un applicatore di etichette, poiché il costo non è un parametro trascurabile, bisogna analizzare accuratamente lo strumento e la sua produttività in riferimento alla specifica applicazione di etichettatura , altrimenti si rischia di non essere soddisfatti o, in alcuni casi, non poter utilizzare con il proprio contenitore l’applicatore acquistato.
Se ti occorrono maggiori informazioni sull’etichettatura di prodotti cilindrici contattaci ai nostri riferimenti.
L’acquisto di una stampante di etichette a colori per le
tue esigenze deve necessariamente
partire dall’analisi dei requisiti della tua applicazione: devi scegliere il
modello adatto alla stampa delle tue etichette, è inutile cercare sui vari siti
le classifiche sulle migliori stampanti di etichette al costo più basso.
Ogni costruttore
di stampanti saprà sapientemente convincerti che la stampante che sta pubblicizzando è la
più performante e ti prometterà etichette spettacolari durevoli e con colori
brillanti.
Inoltre, ogni utilizzatore ti racconterà la sua
esperienza di stampa con uno specifico modello utilizzato con la sua
applicazione e riferito alla stampa delle sue etichette, quindi con un
materiale specifico, con un certo tipo di grafica, forma e dimensioni.
Una scelta consapevole parte dall’informazione, dalla
conoscenza di requisiti tecnici e soprattutto dall’esperienza.
La stampa è un settore vasto, dove l’esperienza tecnica
professionale è l’unica che può indirizzarti verso la scelta più idonea.
Ora, per acquistare una stampante di etichette a colori
non devi diventare un tecnico esperto di stampanti a colori ma sicuramente puoi determinare quale
sono i tuoi requisiti di stampa e acquisire gli strumenti di base per effettuare
una valutazione coerente con le tue esigenze .
Ecco alcuni suggerimenti da considerare prima di acquistare
una stampante per etichette a colori.
Analizza quale sarà il tuo volume di stampa
Fai un’analisi di quanto stamperai.
Esistono molte stampanti a colori disponibili sul mercato
che hanno specifiche e caratteristiche diverse a prezzi differenti.
Una stampante idonea a generare 100.000 etichette al mese
non ha la stessa struttura di una stampante
per 200 etichette al mese.
Analizzare i volumi di stampa del tuo business ti aiuterà
a restringere la ricerca e a focalizzarti sui modelli con caratteristiche
adatte alle tue esigenze di stampa.
Seleziona le giuste specifiche tecniche per la
dimensione minima e massima delle tue etichette
Le stampanti per etichette hanno una larghezza e una lunghezza di stampa minima e massima,
quindi è necessario determinare le
dimensioni delle etichette che stamperai per selezionare un modello idoneo in
grado di supportare i formati delle tue stampe.
Devi quindi valutare:
La larghezza di stampa minima e massima
La lunghezza di stampa minima e massima
La larghezza del supporto, cioè la larghezza dell’etichetta compresa la siliconata, in altre parole la larghezza minima e massima del passaggio carta.
A volte capita che ci chiamino clienti che hanno
acquistato una stampante a colori per
stampare etichette con larghezza di 2 cm non supportata dalla stampante in uso.
Per ovviare a questo problema si possono confezionare
etichette in doppia o tripla pista, ma non sempre rappresenta per il cliente la
soluzione più comoda.
Quindi le dimensioni minime e massime delle etichette supportate vanno
accuratamente verificate prima dell’acquisto.
Attenzione anche al gap minimo supportato.
Il gap è la distanza tra un’etichetta e l’altra e molte
stampanti hanno bisogno di un gap superiore ai 3 mm per identificare correttamente l’etichetta.
Velocità di stampa
Le stampanti per etichette a colori differiscono nella
velocità che utilizzano per completare una stampa, quindi anche questo è un
parametro che devi verificare prima dell’acquisto.
Verifica, inoltre, la qualità di stampa alle velocità
indicate.
Solitamente viene indicate la velocità di stampa massima,
ma se avessi un’etichetta ricca di dettagli grafici potresti scoprire che per
mantenere una qualità di stampa professionale devi abbassare la velocità.
Quindi non ti fermare a considerare la velocità massima
di stampa, perché per ottenere una buona qualità potresti dover ridurre
notevolmente la velocità.
Sul mercato è disponibile un’ampia gamma di materiali per
stampanti a getto d’inchiostro, dalla carta opaca, alla carta lucida, ma anche
materiali sintetici come il polipropilene e il poliestere, più resistenti
all’umidità, agli oli, all’acqua.
Anche questo è un aspetto che devi valutare
con il tuo fornitore, insieme al tipo di inchiostri disponibili per il modello
scelto.
Esistono inchiostri pigmentati più
performanti per stampare su materiali sintetici, ad asciugatura più rapida
e resistenti
alle sbavature, all’acqua e allo scolorimento e
quindi più idonei per applicazioni specifiche in cui è necessaria
un’etichetta resistente a condizioni sfavorevoli che possono sbiadire la
stampa.
Cartucce d’inchiostro
Valuta se utilizza cartucce d’inchiostro individuali o un’unica cartuccia.
Cartucce d’inchiostro separate ad alta
capacità ti consentono di mantenere basso il costo stampa per etichetta.
Potrebbero occorrerti alcuni accessori
per un flusso di lavoro fluido.
La taglierina integrata ti consente di
utilizzare un materiale non fustellato, ovvero continuo e tagliarlo all’altezza
desiderata.
Altri accessori come avvolgitore automatico
di etichette, svolgitore o
spellicolatore potrebbero rendere il tuo processo più veloce ed efficiente.
Conclusioni
Una stampante di etichette a colori ti
consente di stampare la quantità di etichette di cui hai bisogno nel momento in
cui ti occorrono, evitando minimi tipografici o stock di etichette che spesso
rimangono inutilizzate.
Un processo di stampa autonomo ti
offre un serie di vantaggi indiscutibili, ma è fondamentale scegliere una
stampante che sia efficiente per la tua specifica applicazione di stampa.
Occorre
un po’ di chiarezza in merito alla scelta tra un marcatore manuale o fisso per
piccole produzioni dove non è presente ancora una linea di confezionamento automatica.
C’è
una differenza operativa sostanziale tra le 2 tipologie di marcatura.
Con un marcatore manuale, solitamente dotato di batteria per consentire le marcature in mobilità, il dispositivo si appoggia sull’oggetto su cui deve essere effettuata la stampa, mentre un marcatore fisso da linea viene installato direttamente su un nastro trasportatore e l’oggetto scorrerà davanti la testina di stampa durante la marcatura, realizzando un processo completamente automatico.
Analizziamo
quali sono le domande da porci prima di scegliere la soluzione migliore:
Volumi di stampa
Sicuramente questo è un parametro fondamentale,
perché se dobbiamo marcare più di 1.000 prodotti al giorno sicuramente potrebbe
essere difficoltosa una marcatura manuale, potremmo impiegare anche un giorno
intero, mentre con un marcatore fisso basterebbe un’ora circa.
In una soluzione di marcatura manuale la velocità
di marcatura non è dettata dalla velocità del dispositivo, ma bensì dalla
capacità dell’operatore di effettuare marcature precise e rapide.
Dimensione e peso
Oggetti da marcare molto ingombranti e pesanti
difficilmente si possono far scorrere su un nastro trasportatore e sicuramente la
soluzione più comoda è quella manuale.
Immaginiamo delle latte o contenitori di liquidi
in genere da 10/15LT
Forma dell’oggetto
Alcune superfici che non presentano un piano di appoggio stabile o forme cilindriche con il diametro della base inferiore a 2cm potrebbe risultare difficoltoso con un marcatore manuale rispetto ad un marcatore fisso.
Area di marcatura
Quando l’area di stampa è molto piccola ad esempio
2 cm x 1cm e dobbiamo stampare caratteri piccoli un marcatore fisso sicuramente
è più preciso rispetto ad uno manuale
Costi
Un marcatore fisso ha ovviamente un costo maggiore perché oltre al marcatore
bisogna prevedere un nastro trasportatore anche se di piccole dimensioni
Conclusioni
Le
soluzioni di marcatura presentano sempre una serie di variabili che devono
essere analizzate in funzione della specifica applicazione.
È
sempre opportuno approfondire le caratteristiche dello specifico processo
produttivo prima di eseguire un acquisto che potrebbe non essere efficiente per
le vostre esigenze.
Se
ti occorre una soluzione di marcatura contattaci ai nostri riferimenti
Le etichette termiche sono la soluzione perfetta per
stampare informazioni variabili come codici a barre, ingredienti, data di
scadenza, lotto di produzione o dati di spedizione.
Esistono due metodi veloci ed economici, ognuno con i
propri vantaggi:
trasferimento termico
termico diretto
La scelta dell’opzione termica corretta richiede
l’abbinamento dei requisiti dell’applicazione con le funzionalità della
stampante.
In questo articolo spieghiamo i concetti di base per
confrontare i due metodi e
scegliere la soluzione più idonea alle proprie esigenze di stampa.
Partiamo dalle basi e sintetizziamo le differenze di
funzionamento tra trasferimento termico e termico diretto
TERMICO DIRETTO
I materiali termici diretti hanno uno strato chimico
applicato su una carta o una base sintetica che viene attivato dal calore della
testina di stampa.
Quando l’etichetta viene stampata attraverso una
stampante termica diretta, i piccoli elementi sulla testina di stampa si
riscaldano e scuriscono lo strato superficiale dell’etichetta per creare
l’immagine richiesta.
TRASFERIMENTO TERMICO
Le etichette sono stampate attraverso una
stampante a trasferimento termico in cui, in corrispondenza della testina di
stampa, è posizionato un nastro di stampa, chiamato comunemente ribbon.
Gli elementi della testina di stampa si
riscaldano e causano il trasferimento del nastro sull’etichetta, creando
l’immagine richiesta.
VANTAGGI E LIMITAZIONI DI UN’ETICHETTA TERMICA
Semplice : non è necessario un nastro di stampa e l’unico materiale di consumo è costituito dalle etichette
Economicamente conveniente
Maggiore produttività senza cambi di nastro
Immagini chiare e coerenti per una buona leggibilità
Adatte sia per codici a barre 1D che 2D
Disponibili diverse opzioni di carta e materiale sintetico
E’ la soluzione più idonea per etichette con un ciclo di vita breve e non esposte a fattori climatici o sostanze aggressive
È opportuno prendere in considerazione anche i limiti di un’etichetta termica
Può sbiadire nel tempo: durata media in ambiente protetto dai 6 ai 12 mesi
La sovraesposizione al calore o alla luce UV scolorisce il materiale, rendendo più difficile la lettura della stampa
Resistenza all’abrasione limitata
VANTAGGI E LIMITAZIONI DI UN’ETICHETTA A TRASFERIMENTO
TERMICO
Eccellente definizione di stampa per testo, immagini e codici a barre
Ampia varietà di carta e materiali sintetici disponibili tra cui POLIPROPILENE, PVC, POLIESTERE e molti altri per qualsiasi esigenza operativa.
Disponibili nastri a trasferimento termico colorati per usi promozionali e di branding
Migliore resistenza al calore, all’umidità e ai prodotti chimici
Immagini stabili e resistenti che durano nel tempo
Stampa ad alta velocità
Durata della testina di stampa più lunga
SVANTAGGI
I nastri a trasferimento termico sono un costo aggiuntivo
La stampa a trasferimento termico richiede il cambio del nastro che deve essere accuratamente montato nella stampante per non fare pieghe e compromettere la qualità di stampa
ANALISI DELL’APPLICAZIONE
Prima di prendere una decisione sull’acquisto delle tue
etichette ci sono alcune considerazioni sulle quali devi soffermarti per
scegliere il metodo di stampa e il materiale dell’etichetta giusto per tue
specifiche esigenze.
Ogni applicazione presenta caratteristiche differenti in
funzione del ciclo di vita dell’etichetta quindi devi verificare:
su quale superficie verrà applicata l’etichetta?
per quanto tempo dovrà rimanere perfettamente integra e leggibile?
l’etichetta sarà esposta all’aperto e soggetta alla luce solare o alla pioggia/ umidità?
subirà processi aggressivi come la pulizia con solventi o detergenti?
l’etichetta verrà posizionata su una superficie piana, liscia o su superfici curve di piccolo diametro o irregolari?
sarà sottoposta a processi di congelamento o a temperature molto alte?
Stabiliti alcuni punti chiave
dell’applicazione è meglio un’etichetta termica o un’etichetta a trasferimento
termico?
Dipende dall’applicazione.
Un’etichetta termica diretta viene normalmente utilizzata
per un utilizzo a breve termine, come
etichette di spedizione, etichette alimentari, etichette per analisi del sangue.
Il materiale termico diretto è sensibile alla luce UV e
cambierà colore al sole o sotto luci fluorescenti.
Il trasferimento termico viene normalmente utilizzato per
etichette che devono durare più a lungo, come etichette prodotti, codici
identificativi e dati di tracciabilità, etichette matricola, o per applicazioni
dove è richiesto un ciclo di vita lungo e la resistenza a condizioni sfavorevoli
come umidità, raggi UV, detergenti, solventi, temperature molto alte o molto
basse.
Il nostro consiglio è di non scegliere da solo, ma parlarne con chi ha un’ampia conoscenza dei materiali, delle tecnologie di stampa e dei metodi di applicazione, un professionista che possa guidarti nella selezione del materiale più adatto al tuo processo di etichettatura.
In questo articolo vediamo come migliorare la qualità di
stampa di un’immagine o di un logo stampata tramite il software ZebraDesigner 3.
Se l’immagine che si vuole stampare non è in bianco e nero la stampa potrebbe apparire non completamente nera e il contorno irregolare.
CAMBIARE LE IMPOSTAZIONI DEL DRIVER PER IL
DOCUMENTO DI STAMPA
Per cambiare le impostazioni del driver in ZebraDesigner 3 selezionare:
Pagina Iniziale> Proprietà Documento > Proprietà stampante >Opzioni Grafica (scelta valida per ZebraDriver 8.1 )
Nella sezione Dithering spostare il cursore da Photo a
Clipart per cambiare la qualità di
stampa dell’immagine.
Se hai bisogno di stampare un’immagine con colori neutri
come una Foto, imposta Dithering sul valore Foto.
Se hai un driver versione 5, in proprietà stampante seleziona la scheda Retinatura e imposta il valore del dithering su una delle 4 opzioni in funzione del risultato che vuoi ottenere.
MODIFICA LE SINGOLE PROPRIETA’ DELL’IMMAGINE
Se hai diverse immagini sulla tua etichetta, ad esempio
hai un logo e una foto, e vuoi impostare
dei valori differenti per ogni immagine puoi specificare il “tipo di dithering”
dalle proprietà di ciascuna immagine nella scheda Stile
Ordered: valore vicino all’impostazione predefinita. Il
colore neutro è espresso come un punto nel mezzo di entrambi.
Threshold: impostazione ClipArt. Non esiste una
rappresentazione del colore neutro. È adatto per loghi e testi.
Floyd-Steinberg: impostazione foto. Rappresenta il colore
neutro con la densità di punti casuali.
CONCLUSIONI
Quando si stampa con una stampante monocromatica è
consigliabile utilizzare immagini elaborate in bianco e nero per ottenere una
qualità di stampa nitida e coerente con l’immagine originale.
Alcuni esperti di marketing
ritengono che gli acquirenti sviluppino le loro prime impressioni su un marchio
in soli sette secondi.
Il processo si svolge quasi
interamente nel subconscio.
L’appeal visivo e tattile ha
molto a che fare con esso e almeno un terzo del processo decisionale di
acquisto si basa sull’imballaggio.
Cosa c’è nell’etichetta di un prodotto alimentare?
Gusto, tatto, vista e
olfatto sono tutti intrecciati in una complessa rete di interazioni che la
scienza sta appena iniziando a svelare.
Ricerche recenti hanno
dimostrato che le impressioni che otteniamo dalla confezione del prodotto
possono letteralmente cambiare il modo in cui immaginiamo il suo sapore.
Il lavoro di modellare le
percezioni dei consumatori inizia molto prima che gli acquirenti aprano un
prodotto e ne conoscano il gusto.
Di fronte a scaffali pieni
di prodotti della concorrenza, i consumatori prendono decisioni di acquisto in
pochi secondi, decisioni basate spesso solo sull’aspetto.
Ci piace immaginarci come esseri
razionali, ma al dunque si attiva prima l’emozione della ragione.
Uno studio di ricerca ha
scoperto che tendiamo prima a prendere decisioni emotive, per costruire a
posteriori razionalizzazioni coscienti per quelle scelte.
Quindi, cosa c’è nell’etichetta un di prodotto?
La tua intera identità di produttore.
Come progettare un’etichetta
per la risonanza emotiva
Quando hai solo sette
secondi per impressionare, devi prendere alcune scorciatoie.
La chiave per attirare
l’attenzione sul design dell’etichetta è: MOSTRA – NON DIRLO, facendo
affidamento su elementi di design e caratteristiche delle etichette che
scatenano istantaneamente ondate di emozioni positive negli acquirenti.
I seguenti suggerimenti ti
aiuteranno a creare un’etichetta personalizzata che trasmette il tuo messaggio
di branding agli acquirenti che sono pronti a riceverlo.
Scegli i colori
Le migliori marche sono molto
attente alle loro scelte di colore perché sanno che il colore può essere
l’elemento del marchio più risonante. Tra il 62 e il 90 percento della nostra
valutazione iniziale dei prodotti potrebbe essere solo sul colore.
I colori possono suscitare
sentimenti potenti.
La mente umana associa
determinati colori a determinate caratteristiche. Ad esempio, il rosso può
significare amore, passione o ira; il verde è connesso con la natura, la salute
e la purezza; il marrone crea un aspetto robusto, terroso, vecchio stile; il
bianco evoca pulizia, virtù, salute o semplicità.
Quando si tratta di identità
del marchio, è difficile e poco saggio attribuire regole rigide e veloci. Detto
questo, il processo può essere scoraggiante e confuso, quindi una piccola guida
è utile.
Pianifica la scelta di 3
colori:
Il
tuo colore di base, che principalmente rappresenta il tuo marchio
Il
tuo accento, per evidenziare delle informazioni importanti
Il
tuo neutro, che è lo sfondo di tutto
Assicurati di parlare delle
tavolozze dei colori a tua disposizione con il servizio di stampa di etichette.
Non trascurare la trama
Poiché il tocco è il primo
senso che usiamo per esplorare il mondo, le associazioni che formiamo con
diverse trame persistono per tutta la vita. Pesantezza trasmette serietà e
affidabilità, per esempio. La morbidezza indica cura.
La trama dell’etichetta del
prodotto può anche dire qualcosa sul tuo marchio. Puoi scegliere carta più
spessa per proiettare artigianato e lusso. Una trama ruvida o rugosa suggerisce
“fatta a mano” o “naturale”. Una lucentezza plastica
esprime modernità.
È importante notare che la
trama non deve essere fisicamente toccata, la si può intuire già sullo scaffale
dal modo in cui un’etichetta riflette o assorbe la luce.
Un buon rivenditore di
etichette avrà a disposizione una varietà di supporti per creare la tua
etichetta personalizzata. Parlane con noi!!!
Ma non dimenticare di considerare
la durabilità dei materiali: il design dell’etichetta dovrebbe bilanciare esigenze
estetiche e funzionali.
Considera la semplicità
Un’etichetta di prodotto
personalizzata non ti dà necessariamente molto spazio per il testo. L’
approccio “MENO È PIÙ” può aiutarti a trasmettere il tuo messaggio a distanza,
specialmente se lo abbini a caratteri leggibili e colori contrastanti.
Le persone sono bombardate
con informazioni da tutti gli angoli in ogni momento della giornata; il design
semplice che taglia fuori il disordine fa appello al nostro bisogno di fluidità
cognitiva.
D’altra
parte, il design massimalista può essere un modo bizzarro per distinguersi.
Sia l’approccio
minimalista che quello massimalista sono trend di mercato attuali che puoi
prendere in considerazione per lo studio del tuo layout grafico.
Evita l’uniformità
Al giorno d’oggi, gran parte
del design delle etichette è ripetitivo: quando in un supermercato entri nella
corsia dedicata alle passate di pomodoro piuttosto che in quella dell’olio, si
percorrono scenari che non ci sorprendono.
Qualsiasi cosa tu possa fare
per spezzare questa monotonia, mantenendo la fedeltà alle aspettative del
cliente target, può aiutarti a catturare qualche secondo in più di attenzione.
Alcune idee sono:
Sperimentare
con forme uniche di imballaggio ed etichetta
Utilizzare
dei codici QR per includere nel regno digitale l’esperienza del tuo marchio,
permettendo ai tuoi clienti di rintracciare informazioni supplementari sulla
tua azienda da una semplice scansione con il telefonino.
Dare
alla tua etichetta effetti metallici con inchiostri e foil speciali.
Il lavoro sinergico di un
designer e della tecnologia di stampa dovrebbe guidarti nella scelta giusta.
Se invece ti appassiona
renderti autonomo in questo processo, puoi sperimentare materiali, colori e
grafica in totale autonomia!
Scegliere la stampante che
si adatta alle tue esigenze è il primo passo verso un processo di stampa
indipendente.
Quando si parla di verifica del codice a barre, solitamente si immagina l’operatore sulla linea di confezionamento che effettua dei controlli a campione come da protocollo, ma possono verificarsi delle situazioni in cui si ha la necessità di controllare la correttezza del codice in un ambiente diverso, magari direttamente presso la sede di un cliente.
Nell’esempio specifico un nostro
cliente, che produce strumentazione elettromedicale per l’analisi dei campioni e
che distribuisce i dispositivi sul
territorio nazionale, spesso ha reclami da parte delle strutture sanitarie sui codici
a barre delle provette che non vengono letti dalle strumentazioni elettroniche
di analisi dei campioni.
Questi dispositivi
elettronici hanno un rack, dove vengono inserite decine di provette codificate
con un codice a barre univoco associato ad ogni singolo paziente.
Il lettore di codici a barre integrato nel dispositivo effettua la lettura del codice a barre associato alla provetta, successivamente viene elaborata l’analisi del campione e la macchina restituisce il risultato dell’analisi per ogni singolo paziente.
Questi dispositivi sono molto performanti e veloci se non si incorre in errori di decodifica del codice a barre.
Purtroppo, in alcuni casi non viene effettuata la lettura del codice e questo causa dei rallentamenti e reclami da parte delle strutture sanitarie.
Le cause della NON lettura
del codice a barre principalmente sono due:
Il lettore integrato nel dispositivo elettronico di analisi è guasto o mal configurato;
L’etichetta stampata ha un codice a barre non conforme.
Poiché queste strutture sono sparse su tutto il territorio nazionale il tecnico per evincere la causa del problema ha necessità di un verificatore di codice a barre certificato e facilmente trasportabile per stampare il report di analisi presso il laboratorio del cliente.
Una soluzione vincente è il
verificatore della Axicon 6025-S che ha la possibilità di creare i report di
verifica attraverso un collegamento ad un PC o tramite un palmare Android.
Il modello Axicon 6025-S è un verificatore per codici a
barre lineari di larghezza massima 66mm compresa la quite zone, conforme allo
standard ISO / IEC, che consente la scansione automatica e veloce per tutta
l’altezza utile dei codici a barre effettuando 100 scansioni al secondo.
Consente la verifica dei più diffusi codici a barre
lineari: EAN-13, EAN-8, UPC-A, UPC-E, Code 39, Code 128, HIBC, GS1 DataBar,
GS1-128, CIP 39 and Laetus Pharmacode (per i pharmacode serve l’apposito
software), è particolarmente indicato per i codici EAN.
Il dispositivo si interfaccia con un software di
configurazione e reportistica sia per PC Windows che per palmare Android USB utilizzando la specifica
applicazione Axicon.
E’ una soluzione pratica e facilmente trasportabile, specialmente nelle situazioni in cui è richiesta la verifica presso sedi differenti.
Puoi approfondire l’argomento sul nostro sito alla sezione
verificatori
I codici a barre hanno reso le aziende più efficienti,
fornendo un metodo essenziale per tracciare e archiviare velocemente e senza
errori informazioni su milioni di articoli.
Per trarre vantaggio da un lettore di codice a barre è importante scegliere quello giusto per le tue esigenze, altrimenti rischi di acquistare un modello che non è in grado di leggere i tuoi codici a barre oppure non può essere opportunamente configurato per trasmettere il dato come ti occorre.
In questo articolo sintetizziamo le caratteristiche principali di un lettore di codice a barre e le domande che dovrebbe porti un rivenditore per offrirti il modello adatto alle tue esigenze.
Come funziona un lettore di codice a barre?
Uno scanner di codici a barre trasmette i dati sulla tua applicazione/software proprio come faresti manualmente con la tastiera del PC, ma molto più velocemente e senza errori di digitazione.
La lettura la puoi fare con un lettore con cavo USB collegato al PC, oppure con un lettore wireless.
Devi leggere un codice 1D o un codice 2D?
I codici a barre 1D o lineari sono costituiti da una
successione di linee e spazi a larghezza variabile, come solitamente sei
abituato a vedere sui beni di largo consumo che hanno il codice EAN 13 o EAN 8.
A differenza del codice a barre 1D che viene letto in
orizzontale, il codice a barre 2D o bidimensionale, che assomiglia a un
quadrato o un rettangolo, memorizza le informazioni sia in orizzontale che in
verticale, quindi viene letto in due dimensioni.
Il codice 2D utilizza modelli di quadrati, esagoni, punti
e altre forme per codificare i dati. Ciò aumenta notevolmente la quantità di
informazioni che possono essere rappresentate da un codice 2D, che può
contenere migliaia di caratteri.
Un codice bidimensionale codifica informazioni
alfanumeriche, ma anche immagini, indirizzi di siti Web, testi.
Quali informazioni sono rappresentate dai
codici a barre 1D e 2D?
I codici a barre sono un metodo economico per aiutare le
aziende a rintracciare grandi quantità di informazioni.
Quando un codice a barre 1D viene decodificato, si
traduce in cifre alfanumeriche (cioè numeri e lettere), che rappresentano solitamente
un numero identificativo per un articolo specifico.
Le informazioni decodificate dal lettore possono essere
associate a dati specifici del prodotto come prezzo, numero di articoli in
magazzino, descrizione dell’articolo e immagine dell’articolo.
In sintesi, un codice a barre non ci fornisce il prezzo dell’articolo, tantomeno la sua descrizione, ma è una stringa di caratteri numerici o alfanumerici a cui sono associate nel database le caratteristiche del prodotto (prezzo, descrizione, etc)
Quali sono le applicazioni comuni per i
codici a barre 1D e 2D?
I codici a barre 1D sono comunemente usati per i beni di
consumo e di solito rappresentano 8-15 cifre alfanumeriche.
Sono utilizzati per identificare elementi in cui le
informazioni associate possono cambiare frequentemente. Ad esempio, un articolo
associato a un codice EAN potrebbe non cambiare, ma il prezzo sì.
I codici a barre 2D consentono alle aziende di codificare
più informazioni sui prodotti, facilitando il monitoraggio di più dati sugli
articoli mentre si spostano attraverso la catena di approvvigionamento.
In virtù della loro elevata densità di dati, i codici 2D
possono essere utilizzati su oggetti molto piccoli in cui i codici 1D sarebbero
poco pratici. Ad esempio, su una provetta di analisi o su una scheda elettronica o a scopi di marketing per
incorporare collegamenti a siti Web, video, brochure e altro.
Gli scanner di codici a barre possono leggere
i codici QR?
I codici QR appartengono alla famiglia dei codici 2D.
Per leggere un codice 2D dovrai acquistare un lettore con
ottica bidimensionale. Un lettore 2D potrà leggere sia i codici 2D, come il QR
Code che i codici monodimensionali (rappresentati dalle barre).
Diversamente un lettore 1D può leggere solamente i codici
monodimensionali.
Quindi è fondamentale analizzare le tipologie di codici
che dovrai leggere prima di acquistare un lettore.
I lettori possono leggere codici dallo
schermo di uno smartphone, di un tablet o
un PC?
Per leggere un codice a barre dallo schermo di un
telefono, è necessario uno scanner con un’ottica specifica come un linear
imager o un lettore 2D.
Leggere i codici a barre da uno schermo può essere
difficile per gli scanner a causa della polarizzazione dello schermo, dei
livelli di luminosità, della lucentezza della superficie e della riflettività,
quindi è opportuno orientarsi verso modelli di costruttori leader di mercato
come Zebra, Honeywell e Opticon per avere delle letture affidabili al primo
tentativo.
Gli scanner di codici a barre possono leggere
codici di qualsiasi colore?
Gli scanner di codici a barre NON sono in grado di leggere tutti i colori o combinazioni di colori.
Il motivo principale per cui i codici a barre possono essere difficili da scansionare è la mancanza di contrasto tra lo sfondo e i colori del codice. Nero, blu scuro, verde scuro e marrone scuro funzionano bene per la stampa di codici a barre su sfondo bianco, ma non come sfondo per il codice.
I codici a barre molto piccoli possono essere
un problema?
Si possono essere
un problema per un lettore standard.
Codici a barre
molto piccoli o estremante densi richiedono delle ottiche specifiche.
Se il tuo codice fosse molto piccolo dovresti optare per
uno scanner ad alta densità (HD)
Il
vantaggio principale di uno scanner HD è che il piano focale è molto vicino
alla finestra di scansione, pertanto è possibile acquisire codici molto piccoli
o con gli elementi ravvicinati. Infatti, più è piccolo lo spazio fra le barre e
più è difficile l’acquisizione del codice con uno scanner dotato di ottica
standard. In questo caso un lettore con ottica HD è la soluzione perfetta.
Quale è l’ambiente e le condizioni in cui
devi utilizzare il tuo lettore?
Quando scegli un lettore è fondamentale definire il grado
di robustezza del lettore che ti occorre.
Ad esempio, un lettore utilizzato in un magazzino, o in
una cella fredda, per elevati volumi di scansione avrà una struttura diversa da
un lettore utilizzato in un negozio di
abbigliamento.
Considerare il flusso di lavoro e le sollecitazioni
ambientali a cui sarà sottoposto il lettore come polvere, freddo, acqua, cadute
è un’opzione da analizzare per indirizzarti verso modelli standard o di classe
industriale.
Conclusioni
Anche la scelta di un lettore standard di codici a barre
richiede l’analisi di alcune caratteristiche basilari che ti aiutano a
identificare il modello giusto per le tue esigenze.
Il consiglio è di non scegliere il lettore da solo,
potresti fare un acquisto incauto e non idoneo alla tua applicazione.
Affidati a chi può aiutarti non solo a scegliere il
modello giusto per te, ma anche a
configurare il lettore secondo le tue necessità.
L’app Android GestMa è stata studiata per
ottimizzare le operazioni di inventario e di magazzino con un palmare Android
con lettore di codice a barre integrato.
Molti software gestionali utilizzati per la gestione del magazzino non hanno la possibilità di utilizzare palmari wifi e lavorare in mobilità in tempo reale.
Che significa lavorare in tempo reale con un
palmare?
Per la gestione in tempo reale con un palmare è
necessario utilizzare un software residente sul palmare che comunica
direttamente con il gestionale aziendale e che ci consente di inserire i dati nelle schermate
del gestionale.
La mancanza di questa comunicazione diretta
implica delle limitazioni e per gestire
i movimenti di carico, scarico e inventario di magazzino solitamente si lavora
su liste cartacee che successivamente dovranno essere confermate manualmente al
PC, creando inevitabilmente errori.
Per migliorare queste movimentazioni, c’è la
possibilità di una soluzione intermedia, che non lavora in tempo reale, ma
comunque permette uno scambio di dati tra palmare e gestionale riuscendo
comunque ad eliminare gli errori e velocizzare le operazioni.
Come funziona il flusso operativo?
I gestionali utilizzati prevalentemente nelle
piccole e medie imprese permettono l’esportazione e l’importazione di file in
formato TXT o CSV, per l’anagrafica articoli, la descrizione prodotti, le
giacenze e l’importazione di file
relativi a carichi, scarichi di magazzini o inventari.
Da questa esigenza è stata sviluppata l’idea dell’ applicazione “GestMa” per dispositivi Android per la gestione del magazzino a costi contenuti utilizzando palmari robusti con lettore di codice a barre integrato.
Una volta definiti i tracciati record delle anagrafiche
degli articoli e dei movimenti di magazzino è sufficiente creare una cartella
condivisa su un PC per utilizzarla come fonte di scambio dati con il palmare.
Il primo passo è l’importazione nel palmare delle
anagrafiche articoli compresa la giacenza di magazzino.
A questo punto si può iniziare la raccolta dei dati tramite scansione del codice a barre degli articoli, inserendo la quantità movimentata e dove previsto anche lotto e data di scadenza.
Ultimato l’inserimento dei dati che può essere
relativo ad una operazione di scarico, di carico o inventario di magazzino
verrà generato un file da trasmette alla cartella condivisa utilizzando la comunicazione
wifi.
A questo punto, dal gestionale residente sul PC è sufficiente importare
questo file dalla cartella condivisa e abbiamo la sicurezza di un dato certo e
privo di errori perché le letture sono state effettuate tramite il lettore di
codice a barre eliminando qualsiasi digitazione manuale.
Con una semplice applicazione si possono ottimizzare diversi processi aziendali, inoltre i tracciati record per lo scambio dei dati possono essere personalizzati per l’utilizzo su qualsiasi gestionale.
Approfondisci
Se hai la necessità di una soluzione per il
magazzino con palmare Android contattaci
L’identificatore unico di
formula, noto con l’acronimo UFI, è un codice alfanumerico di 16 caratteri che
sarà obbligatorio indicare sull’etichetta dei prodotti contenenti una miscela
pericolosa.
Tale disomogeneità ha fatto
emergere spesso incoerenze nelle informazioni trasmesse al personale medico in
caso di emergenza per avvelenamenti causati da una medesima miscela.
Con il Regolamento (UE)
2017/542 è stato inserito l’allegato VIII del CLP che ha dato vita
all’armonizzazione delle informazioni da comunicare agli Organismi Competenti
al momento della notifica delle miscele.
Il codice UFI è
collegato a un database centrale che riporta i rischi di sicurezza
relativi ad ogni miscela pericolosa.
Candeggina, disgorganti
idraulici, pesticidi, sono migliaia i prodotti contenentisostanze
chimiche pericolose con cui entriamo quotidianamente in contatto.
Le scadenze entro
cui sarà necessario rispettare le conformità della normativa
UFI sono:
1° gennaio 2020 per i prodotti vendibili ai
consumatori
1° gennaio 2021 per i prodotti vendibili ai
professionisti
1° gennaio 2024 per i prodotti vendibili su
scala industriale
Per i prodotti
già immessi in commercio prima del 1° gennaio 2021, e quindi già notificati,
l’obbligo è derogato fino al 1°gennaio 2025.
Rimane a
discrezione delle Aziende se inserire il codice UFI prima di tali date.
Come si crea il codice UFI?
Il codice UFI viene generato da un algoritmo a partire dalla P.IVA dell’azienda e dal numero di formulazione specifico per la miscela. Inserendo questi due elementi nello strumento online generatore di UFI dell’ECHA verrà fornito il codice. (https://poisoncentres.echa.europa.eu/ufi-generator)
Una volta assegnato il codice UFI è necessario
validarlo prima di inserirlo in etichetta.
Codice con un formato definito
16 caratteri alfanumerici
Utilizzo di lettere maiuscole
Separato dai trattini in 4 blocchi
Evitare lettere ambigue come ‘O’, ‘I’, ‘L’, ‘B’ e
‘Z’
Dove inserire il
codice UFI?
sull’etichetta preceduto dalla sigla «UFI», non sulla confezione
per i prodotti etichettati nella SDS in sezione 2.2 e per i prodotti industriali non etichettati nella sezione 15 della SDS.
Sebbene non
siano stati fissati dei requisiti specifici per il tipo e la dimensione dei caratteri,
l’UFI deve essere leggibile e visibile in etichetta, facilmente localizzabile,
ad esempio vicino al codice a barre o ai pittogrammi di pericolo.
Metodi di stampa del codice UFI
Come inserire il
codice UFI? Quali sono le tecnologie più adatte?
Ci sono diversi metodi per la codifica e marcatura per stampare codici UFI sui vostri prodotti.
Trovare la giusta tecnologia per la vostra applicazione dipenderà da fattori caratteristici del vostro ambiente di produzione, come il materiale del substrato, la conformazione volumetrica del prodotto, la velocità delle vostre linee di produzione, oppure da fattori puramente logistici, nel caso sia possibile stampare il codice UFI direttamente sull’etichetta prima della sua applicazione sulla confezione o sia necessario procedere con una marcatura sul prodotto già etichettato.
Stampanti a Trasferimento Termico
Sono in grado di produrre dati, sia fissi che variabili, ad alta velocità e altamente risoluti su etichette di vari materiali adatti per il settore chimico, in grado di resistere all’aggressione dei solventi.
La scelta ideale è la combinazione di un’etichetta sintetica in PVC, poliestere o polipropilene stampata con ribbon in resina.
Le stampanti includono una
serie di vantaggi di prima classe: velocità di stampa elevate, basso costo
stampa e interazione semplice con l’operatore, ottimizzate per soddisfare le
esigenze dell’applicazione.
Per una breve guida illustrativa, leggi l’articolo
Sono
soluzioni modulari costituite da un motore di stampa, un gruppo di
applicazione, una parte elettronica per l’elaborazione del processo,
più una serie di opzioni (svolgitore riavvolgitore, fotocellule,
pistoni, piattelli…)
Progettare un applicatore di etichette richiede quindi una analisi dettagliata dei requisiti per elaborare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Qual è il sistema di codifica migliore per la tua azienda?
Capire qual è la tecnologia migliore per rendere la
vostra linea di produzione conforme alla normativa UFI non è semplice,
e non sempre la soluzione più costosa è l’unica efficiente.
Noi di AC Sistemi amiamo la concretezza e l’essenzialità
di qualsiasi progetto.
Se hai bisogno di una valutazione professionale adatta alle tue esigenze, contattaci.