I cosmetici sono una classe di prodotti per cui il confezionamento ricopre un ruolo importantissimo nelle vendite.
Il consumatore tende a dare molto credito a quei prodotti che presentano un’etichetta curata, a partire dai dettagli grafici fino all’accuratezza delle informazioni.
L’etichetta dei cosmetici destinati ad un ambiente umido come il bagno deve rimanere integra e quindi bella per tutto il ciclo di vita del prodotto, un fattore aggiuntivo che invoglia il cliente al riacquisto.
La scelta di materiali idonei resistenti all’azione di acqua, solventi e olii, unita a tecnologie di stampa altrettanto durevoli, è indispensabile in questo settore.
Parla con noi per scegliere il materiale giusto per te
Polipropilene, polietilene, poliestere e pvc sono perfetti per questa funzione.
Sono materiali sintetici con caratteristiche di impermeabilità avanzate, disponibili in tantissime finiture: opaca, lucida, trasparente, cangiante, perlata… una varietà di look da poter scegliere in abbinamento con la filosofia del proprio brand.
Grafica ispirata al pubblico di destinazione
Impossibile non tenerne conto!
Se il tuo cliente target è giovanile, naturalista, sofisticato o tradizionale le tue etichette devono orientarsi su scie comunicative differenti.
Entrambe le tipologie lavorano su tantissimi materiali e vantano una disponibilità di modelli calibrati per le varie necessità, a partire dai modelli desktop per piccole tirature di stampa fino ai modelli industriali per produrre migliaia di etichette.
Valuta insieme a noi la stampante idonea alla tua applicazione e tutti i materiali disponibili
Nel frattempo, ti rimando a due articoli dedicati a una panoramica su queste stampanti.
Il packaging dei prodotti cosmetici ha una grande influenza sulle vendite.
Anche le linee più commerciali non possono astenersi da questo canone.
Oltre alle disposizioni normative, molto specifiche per il settore cosmetico, sono i clienti stessi che amano ed esigono un’etichetta che sia al tempo stesso trasparente, leggibile e accattivante.
La creazione di una grafica esteticamente efficace e con il giusto bilanciamento tra testi promozionali e informativi è un passaggio molto raffinato.
Etichette per creme viso e creme corpo in barattoli e flaconi
Entrambe le tipologie lavorano su tantissimi materiali e vantano una disponibilità di modelli calibrati per le varie necessità, a partire dai modelli desktop per piccole tirature di stampa fino ai modelli industriali per produrre migliaia di etichette.
Valuta insieme a noi la stampante idonea alla tua applicazione e tutti i materiali disponibili
Nel frattempo, ti rimando a due articoli dedicati a una panoramica su queste stampanti.
La falsificazione e il contrabbando causano ogni anno perdite multimilionarie ai produttori di dispositivi elettromedicali ed espongono gli utilizzatori a rischi per la salute.
L’introduzione del codice UDI, acronimo di Identificazione Unica dei Dispositivi, permette la tracciabilità e la rintracciabilità dei dispositivi medici limitando i rischi di truffa e l’importazione parallela.
Le aziende devono affrontare una fase di implementazione sulle linee di confezionamento seguendo i nuovi regolamenti UE.
GS1, rappresentata in Italia da GS1 Italy, è l’ente accreditato dalla FDA negli Stati Uniti e dalla Commissione europea in Europa per assegnare gli UDI ai dispositivi medici, seguendo una simbologia standardizzata
Il codice UDI è costituito da due parti
UDI-DI: è un dato fisso che identifica la versione o il modello specifico di un dispositivo, rappresentato con la simbologia GS1-128, EAN13 o Data Matrix
UDI-PI: è un dato variabile e contiene informazioni come numero seriale, numero di lotto, data di produzione e data di scadenza.
UDI =UDI-DI + UDI-PI
Il codice UDI viene visualizzato come un codice a barre scansionabile con un lettore di codici, affiancato da un testo alfanumerico leggibile dall’uomo.
LA NORMATIVA UDI
L’UDI deve essere assegnato ad ogni dispositivo medico e a tutti i livelli di imballo superiori.
L’UDI deve essere rappresentato direttamente sul dispositivo o sulla sua etichetta in formato testo e con un simbolo (barcode o tag RFID) che può essere letto e decodificato automaticamente.
I dispositivi medici devono essere registrati sulle banche dati UDI, precisamenteGUDID negli Stati Uniti e EUDAMED nei paesi europei, con lo scopo di raccogliere, rinnovare e scambiare le informazioni sui dispositivi medici.
COME STAMPARE IL CODICE UDI?
La tecnologia di stampa comunemente utilizzata per la stampa di codici a barre è il trasferimento termico.
È fondamentale affidarsi ad una soluzione di etichettatura che garantisca la leggibilità del dato per tutto il ciclo di vita del dispositivo.
A tale scopo occorreranno etichette in materiali nobili, come il pvc fuso o il poliestere, con elevata resistenza ai solventi, alle alte temperature e all’abrasione, combinate con adesivi permanenti tenaci.
I dispositivi elettromedicali sono esposti a frequenti sanificazioni e sbalzi di temperatura che potrebbero sbiadire le stampe generate su materiali di scarsa qualità.
L’utilizzo di nastri inchiostranti idonei renderà indelebile il codice stampato, evitando il richiamo o il ritiro di un prodotto dal mercato per problemi di illeggibilità di codici danneggiati.
STAMPANTI A TRASFERIMENTO TERMICO
Le stampanti a trasferimento termico sono stampanti robuste, veloci, facili da installare e gestire.
Rappresentano lo strumento ideale per la stampa di etichette on demand sia per piccoli volumi di stampa (modelli desktop) che per aziende che devono stampare in modo intensivo e continuativo (modelli di classe industriale).
Abbiamo dedicato numerosi articoli su questo blog tecnico alle stampanti a trasferimento termico e troverai un’ampia presentazione di modelli sul nostro sito
Credo, però, sia molto più costruttivo uno scambio verbale diretto per una consulenza che non lasci dubbi, chiamaci!
VERIFICATORE DI CODICI A BARRE
Il codice UDI deve rispettare gli standard ISO/IEC di GS1 per assicurare la leggibilità delle informazioni in ogni fase della catena di fornitura.
Come detto prima, un codice non scansionabile mette il prodotto a rischio di ritiro dal mercato con conseguenti oneri per i produttori e i distributori.
Per ovviare a questo inconveniente si può testare a campione la produzione di etichette con un verificatore di codici a barre supplementare, oppure si può acquistare una stampante che integra in sé il verificatore.
Il modello PX940 di Honeywell, verifica ogni codice stampato sincronicamente con la fase di stampa, e in caso di esito negativo annulla l’etichetta invalida e procede immediatamente alla ristampa di un’etichetta conforme.
CONCLUSIONI
Lo sforzo delle aziende di adeguarsi alle normative richiede un aggiornamento dei sistemi di tracciabilità.
Cerca insieme a noi la soluzione migliore, che sia affidabile, performante e al minor costo possibile.
Le etichette monocromatiche, cioè stampate in un solo colore, sono molto di tendenza in questi ultimi anni.
Il crescente apprezzamento di un design minimale è un aspetto collaterale di un gusto globale che si sta affinando sulla semplicità e l’eleganza, ma anche sull’immediatezza della comunicazione.
Questo mutamento di stile fa parte delle nostre vite, del nostro modo di arredare, delle nostre scelte per l’abbigliamento e non ultimo dei prodotti che siamo propensi ad acquistare.
Non esiste un prodotto, anche il più radicato nella cultura tradizionale, che non sia versatile ad acquisire questo nuovo stile di etichetta.
I produttori delle nuove generazioni stanno già sperimentando che le etichette in stile minimalista, oltre ad attrarre clienti raffinati, sono relativamente più economiche rispetto alla classica etichetta a colori.
Questo risparmio si estende su più addendi:
le spese di stampa non includono il consumo di costosi inchiostri
l’acquisto della stampante adatta è meno oneroso di quello di una stampante a colori
Vi presento le stampanti di etichette a trasferimento termico
La metodologia a trasferimento termico utilizza il calore della testina di stampa per fondere un nastro inchiostrato, detto ribbon, che trasferisce l’inchiostro sul materiale da stampare (etichette, cartellini, film flessibili, materiale tessile).
I ribbon sono disponibili in varie composizioni chimiche, dalla cera alla più resistente resina, con un ampio assortimento di colori, anche metallizzati.
Attraverso la tecnologia a trasferimento termico, con la corretta combinazione del materiale di consumo, si stampano etichette resistenti all’esposizione chimica, agli agenti atmosferici, all’acqua, all’attrito, alle temperature estreme.
Le caratteristiche principali che hanno contribuito alla rilevante diffusione di stampanti a trasferimento sono:
velocità
qualità di stampa eccellente
scelta ampia e versatile dei materiali di stampa
basso costo stampa
stampa in funzione del fabbisogno
produzione di modelli idonei a qualsiasi esigenza operativa (desktop, industriali, semi-industriali, per integrazione sulle linee)
STAMPANTI A TRASFERIMENTO TERMICO: MODELLI E CARATTERISTICHE
Le stampanti a trasferimento termico sono stampanti robuste, veloci, facili da installare e gestire.
Rappresentano lo strumento ideale per la stampa di etichette on demand sia per piccoli volumi (modelli desktop) che per aziende che devono stampare in modo intensivo e continuativo (modelli di classe industriale).
La stampante ZD420T gode di caratteristiche e funzioni avanzate che garantiscono risultati eccezionali in termini di facilità d’uso, flessibilità di applicazione e costo totale di gestione.
Pur essendo un modello desktop offre flussi operativi lunghi grazie alla capacità di alloggiare ribbon di grande diametro.
RISOLUZIONE: 203 dpi, opzionale 300 dpi
LARGHEZZA DI STAMPA: 104 mm per 203 dpi, 108 mm per 300 dpi
MASSIMA LUNGHEZZA DI STAMPA: 991 mm
VELOCITA’ MASSIMA DI STAMPA: 152 mm/sec (203 dpi), 102 mm al secondo (300 dpi)
SENSORI SUPPORTI: sensore mobile riflessivo/black mark a larghezza completa; sensore trasmissivo/vuoto multi-posizione
Taglierina installabile opzionale
Possibilità di funzionamento a batteria
ZEBRA ZT230 STAMPANTE SEMI-INDUSTRIALE
La stampante ZT230 offre prestazioni di livello superiore e funzionalità che normalmente non si trovano in stampanti di questa fascia di prezzo.
Progettata per una precisione di stampa superiore, grazie ad accurate opzioni di regolazione, sostiene elevati volumi di stampa.
Ha la resistenza di un telaio in metallo, il coperchio con interfaccia grafica LCD basata su icone e una capacità di nastro di stampa di 450 metri per un uso prolungato anche in ambienti difficili e con spazio limitato.
Rimozione semplificata e senza necessità di strumenti di testina e rullo, per interventi di pulizia e sostituzione dei componenti immediati.
RISOLUZIONE DI STAMPA: 203 dpi e 300 dpi (opzionale)
LARGHEZZA DI STAMPA: 104 mm
LUNGHEZZA DI STAMPA: 991 mm
SENSORI SUPPORTI: Trasmissivi e riflessivi
VELOCITÀ MASSIMA DI STAMPA: 152 mm al secondo
ACCESSORI OPZIONALI: spellicolatore e taglierina a ghigliottina
ZEBRA ZT421 STAMPANTE INDUSTRIALE
La ZT421, oltre alle caratteristiche di robustezza e affidabilità tipiche di una stampante industriale, vanta una larghezza di stampa superiore per etichette di grande formato.
Se le tue etichette hanno una grafica minimale, se hai necessità di produrre etichette particolarmente resistenti, se vuoi una stampa metallizzata per nobilitare i tuoi prodotti, la stampa a trasferimento termico è la soluzione che stavi cercando.
Contattaci per scegliere la stampante perfetta per la tua applicazione
Il beep nei lettori di codici a barre Zebra, da un riscontro acustico dell’avvenuta lettura.
Non tutti sanno che il suono emesso dal lettore è un parametro configurabile , del quale puoi controllare:
l’abilitazione, cioè l’emissione del suono dopo la lettura del codice oppure la soppressione di qualsiasi suono
il tono
il volume
la durata
Ci sono condizioni di lavoro in cui si preferisce impostare il lettore su una modalità silenziosa, oppure si desidera un tono più basso o che duri più a lungo.
In qualsiasi caso, sarà sufficiente abilitare il giusto feedback acustico attraverso una semplice procedura di configurazione che prevede la lettura di un codice a barre.
Procedura di configurazione del beep per lettori Zebra
ABILITAZIONE DEL BEEP
Per abilitare o disabilitare il beep dopo la lettura del codice a barre leggere uno dei seguenti codici
In questo articolo spieghiamo come devono essere impostati i parametri del driver della stampante Sato WS4 per stampare a modulo continuo, quindi quando dobbiamo stampare un nastro in raso o in TNT.
PROCEDURA DI CONFIGURAZIONE DEL DRIVER DELLA STAMPANTE SATO WS4
Nella cartella stampanti selezioniamo il driver della SATO WS4 con il tasto destro del mouse e scegliamo PREFERENZE DI STAMPA.
Nel menù PAGE SETUP impostiamo:
1.Le dimensioni del nastro
In questa sezione dobbiamo inserire la dimensione della larghezza del nastro, definita come illustrato nella figura e nel nostro esempio pari a 40 mm, e le dimensioni della lunghezza della stampa, nel nostro caso 250 mm
3.la velocità di stampa, scegliendo un valore medio dal menù a tendina
4.la temperatura (definita DARKNESS), scegliendo un valore medio per la stampa con ribbon cera e un valore alto per la stampa con ribbon resina
5.In modalità di stampa impostare il valore “trasferimento termico”
CONSIGLI PER LA SCELTA DEI VALORI DI VELOCITA’ E STAMPA
La SCUREZZA (DARKNESS) è un parametro che indica la TEMPERATURA di stampa. Questo valore varia da 1 a 5. La scelta deve essere effettuata in funzione di alcune linee guida specifiche del nastro di stampa (ribbon) che utilizziamo:
Ribbon in cera: temperature bassa
Ribbon in cera-resina temperature media
Ribbon in resina: temperatura alta
La combinazione migliore dei valori di temperatura e velocità produce una stampa perfetta in termini di contrasto e definizione.
Qualora la stampa fosse troppo chiara consigliamo di alzare la temperatura e abbassare la velocità, procedendo per valori progressivi finchè non si raggiunge un risultato soddisfacente
L’etichettatura di un prodotto ad uso alimentare deve seguire sia le disposizioni della normativa “orizzontale”, ossia applicabili a tutte le categorie di prodotti alimentari, sia la normativa di settore “verticale” relativa al prodotto specifico, se richiesto.
Il riferimento normativo comunitario è il Regolamento (UE) 1169/2011.
L’etichettatura di confetture, gelatine, marmellate e della crema di marroni segue le indicazioni specifiche per la filiera del D. Lgs. 50/2004 (recepimento della Direttiva 2001/113/CE).
DENOMINAZIONI DI VENDITA CONSENTITE IN ETICHETTA
Una preparazione deve seguire la nomenclatura specifica in base alle dosi indicate e alla ricetta (cambia se la frutta è utilizzata in polpa, purea o succo).
Cos’è una CONFETTURA?
È una mescolanza di zuccheri, polpa e/o purea di una o più specie di frutta e acqua, portata a consistenza gelificata appropriata.
Per gli agrumi la confettura può essere ottenuta dal frutto intero, tagliato e/o affettato.
La quantità di polpa e/o purea utilizzata per la fabbricazione di 1000 grammi di prodotto finito non dev’essere inferiore a grammi:
350 in generale
230 per ribes rosso e nero, sorbe, olivello spinoso, cinorrodi e mele cotogne
150 per lo zenzero
160 per il pomo di acagiù
60 per il frutto di granadiglia
La denominazione dei prodotti preparati con le mele cotogne può essere accompagnata dal termine “cotognata”.
Cos’è una CONFETTURA EXTRA?
È una mescolanza di zuccheri, polpa non concentrata di una o più specie di frutta ed acqua, portata a consistenza gelificata appropriata.
Tuttavia, la confettura extra di cinorrodi e la confettura extra senza semi di lamponi, more, mirtilli, ribes neri e rossi può essere ottenuta parzialmente o totalmente dalla purea non concentrata di questa specie di frutta.
Per gli agrumi, la confettura extra può essere ottenuta dal frutto intero, tagliato e/o affettato.
La quantità di polpa utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non dev’essere inferiore a grammi:
450 in generale
350 per ribes rosso e nero, sorbe, olivello spinoso, cinorrodi e mele cotogne
250 per lo zenzero
230 per il pomo di acagiù
80 per la granadiglia
È vietato l’uso di anidride solforosa e dei suoi sali nella preparazione di materie prime destinate alla fabbricazione di confetture extra.
Cos’è una GELATINA?
È una mescolanza di zuccheri, succo di frutta e/o estratto acquoso di una o più specie di frutta, sufficientemente gelificata.
La quantità di succo di frutta e/o di estratto acquoso utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non dev’essere inferiore a quella fissata per la produzione della confettura (dette quantità sono calcolate previa detrazione del peso dell’acqua impiegata per la preparazione degli estratti acquosi).
Cos’è una GELATINA EXTRA?
È una mescolanza di zuccheri, succo di frutta e/o estratto acquoso di una o più specie di frutta, sufficientemente gelificata.
La quantità di succo di frutta e/o di estratto acquoso utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non dev’essere inferiore a quella fissata per la produzione della confettura extra (dette quantità sono calcolate previa detrazione del peso dell’acqua impiegata per la preparazione degli estratti acquosi).
Mele, pere, prugne a nocciolo aderente, meloni, angurie, uva, zucche, cetrioli e pomodori mescolati ad altri non possono essere utilizzati per la produzione di “confetture extra” e “gelatine extra”.
È vietato l’uso di anidride solforosa e dei suoi sali nella preparazione di materie prime destinate alla fabbricazione di gelatine extra.
Cos’è una MARMELLATA?
È una mescolanza, portata a consistenza gelificata appropriata, di acqua, zuccheri e di uno o più dei seguenti prodotti ottenuti da soli agrumi: polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorze.
La quantità di agrumi utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non dev’essere inferiore a 200 grammi (di cui almeno 75 provenienti dall’endocarpo)
Cos’è una MARMELLATA GELATINA?
È un prodotto esente totalmente da sostanze insolubili, salvo eventualmente esigue quantità di scorza di agrumi finemente tagliata.
Cos’è una CREMA DI MARRONI?
È una mescolanza, portata a consistenza appropriata, di acqua, zuccheri e purea di marroni.
La quantità di purea di marroni (Castana Sativa) utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non dev’essere inferiore a 380 grammi.
DEFINIZIONE DELLE MATERIE PRIME
Frutto a) Il frutto fresco, sano, esente da qualsiasi alterazione, non privato di alcuno dei loro componenti essenziali, giunto al grado di maturazione adeguato, dopo pulitura, mondatura e spuntatura. b) Le radici commestibili dello zenzero, conservate o fresche. Lo zenzero può essere essiccato o conservato nello sciroppo. Sono equiparati alla frutta i pomodori, le parti commestibili dei fusti del rabarbaro, le carote, le patate dolci, i cetrioli, le zucche, i meloni e le angurie.
Polpa di frutta La parte commestibile del frutto intero, eventualmente sbucciato o privato dei semi; tale parte può essere tagliata a pezzi o schiacciata, ed eventualmente setacciata per i soli frutti di bosco, ma non può essere ridotta in purea.
Purea di frutta La parte commestibile del frutto, eventualmente sbucciato o privato dei semi, ridotta in purea mediante setacciatura o altro procedimento simile.
Estratti acquosi Gli estratti acquosi della frutta che, fatte salve le inevitabili perdite dovute alle buone norme di fabbricazione, contengono tutti i costituenti solubili in acqua della frutta utilizzata.
Scorza di agrumi Le scorze di agrumi, pulite, con o senza l’endocarpo.
Zuccheri Gli zuccheri definiti dalle disposizioni legislative di recepimento della direttiva 2001111 I/CE, lo sciroppo di fruttosio, lo zucchero grezzo e lo zucchero di canna, gli zuccheri estratti dalla frutta, lo zucchero bruno. Ai fini dell’indicazione nell’elenco degli ingredienti lo zucchero estratto dall’uva può essere designato “zucchero d’uva”.
la denominazione dell’alimento completata dal nome del frutto o dei frutti utilizzati in ordine decrescente rispetto al loro peso
Se si utilizzano 1 o 2 frutti le diciture consentite saranno, per esempio:
“gelatina di arancia” e “confettura extra di albicocca” per un solo frutto
“gelatina extra di pera e arancia” per due frutti
Nel caso di prodotti ottenuti da tre o più frutti, l’indicazione dei frutti può essere sostituita dalla dicitura “frutti misti”, da un’indicazione simile oppure da quella del numero dei frutti utilizzati. Esempi:
“confettura di frutti misti”
“gelatina di 5 frutti”
l’elenco degli ingredienti
È necessario indicare tutti gli ingredienti utilizzati.
Quando i frutti non vengono indicati nella denominazione dell’alimento, perché ci si avvale della possibilità di utilizzare la dicitura “più frutti” e simili, i frutti vanno comunque menzionati nell’elenco degli ingredienti in ordine ponderale decrescente
l’eventuale presenza di allergeni
conformemente alle indicazioni presenti nell’allegato II del Reg. UE 1169/2011
la quantità netta di prodotto
il termine minimo di conservazione
il nome o ragione sociale e l’indirizzo dell’OSA responsabile delle informazioni presenti sull’etichetta
una dicitura che consenta di identificare il lotto di produzione
le modalità di conservazione e di utilizzazione, se particolari
Confetture, gelatine e marmellate devono avere un tenore di sostanza secca solubile, determinata dal rifrattometro, pari o superiore al 6%, eccetto i prodotti nei quali gli zuccheri sono totalmente o parzialmente sostituiti da edulcoranti. In tal caso, il prodotto deve riportare in etichetta la dicitura “da conservarsi in frigorifero dopo l’apertura”. Tale dicitura non è richiesta per i prodotti in piccole confezioni monouso
la dicitura concernente il contenuto di frutta: “frutta utilizzata: … grammi(g) per 100 grammi (g)” di prodotto finito, previa detrazione dell’eventuale peso dell’acqua utilizzata per la preparazione degli estratti acquosi. Tale indicazione deve figurare, a caratteri chiaramente leggibili, nello stesso campo visivo della denominazione dell’alimento
la dicitura concernente il tenore di zuccheri: “zuccheri totali … grammi (g) per 100 grammi (g)”; la cifra indicata rappresenta il valore rifrattometrico del prodotto finito, determinato a 20°C con una tolleranza di più o meno 3° rifrattometrici. Tale indicazione deve figurare, a caratteri chiaramente leggibili, nello stesso campo visivo della denominazione dell’alimento. Tale menzione può non essere riportata nel caso in cui figuri in etichettatura la tabella nutrizionale.
Un prodotto che ha un tenore di sostanza secca solubile inferiore al 45%, non rientra in tale normativa, pertanto deve avere una denominazione differente (ad esempio composta di frutta)
INGREDIENTI FACOLTATIVI NELLA PREPARAZIONE DI CONFETTURE E MARMELLATE
L’allegato IV del D. Lgs. 50/2004 prevede l’utilizzo di ingredienti facoltativi e le categorie di prodotto in cui possono essere utilizzati, che devono essere indicati fra gli ingredienti utilizzati.
COMPOSIZIONE GRAFICA DELL’ETICHETTA
L’applicazione di etichette adesive su prodotti alimentari deve soddisfare requisiti normativi molto rigidi, in Italia e nell’Unione europea.
Quindi, prima di procedere alla stampa delle etichette, è necessario assicurarsi che tali etichette siano conformi alle normative vigenti, incluse le indicazioni sulla leggibilità dei testi.
Spesso la dimensione del carattere è ridotta, la scelta del font nei testi informativi è inadeguata, il contrasto di colori tra testi e sfondo compromette la lettura immediata dell’etichetta.
Il consumatore vuole essere informato: un’etichetta poco leggibile è sinonimo di poca trasparenza e non inspira fiducia.
Ricorda, più le informazioni sono leggibili sull’etichetta e più il tuo prodotto avrà possibilità di essere scelto dall’acquirente.
Le informazioni obbligatorie devono essere scritte con una dimensione minima di 1,2 mm.
Se la faccia più grande della confezione ha un’area inferiore a 80 cm quadrati, la dimensione minima del carattere può essere ridotta a 0,9 mm.
Concretamente:
per il font Arial un’altezza di 1,2 mm corrisponde a una lettera maiuscola “A” di 4,5 pt oppure a una lettera minuscola “a” di 6.2 pt
un’altezza di 0,9 mm corrisponde a una lettera maiuscola “A” di 3,5 pt oppure a una lettera minuscola “a” di 4,7 pt
Se apri Word e scrivi un testo con carattere Arial di 4,5 punti puoi verificare che la velocità di lettura è indubbiamente compromessa, anche per persone normovedenti. Quindi, le indicazioni della normativa sono già un caso estremo!
VUOI STAMPARE IN AUTONOMIA LE ETICHETTE PER LE TUE CONFETTURE?
Una tipografia obbliga a dei quantitativi minimi ordinabili e a lungo andare ci si imbatte in disservizi dovuti a un numero di stampe inadeguato rispetto alla produzione, dati stampati obsoleti per le produzioni future, poca elasticità per apportare modifiche grafiche.
L’autonomia nel processo di stampa evita tutti questi inconvenienti.
Potresti pensare di inserire sulle etichette prestampate solamente i dati variabili, come lotto di produzione e data discadenza, con un marcatore manuale.
Ecco un modello assolutamente vincente in termini di efficienza e prezzo:
Entrambe le tipologie lavorano su tantissimi materiali e vantano una disponibilità di modelli calibrati per le varie necessità, a partire dai modelli desktop per piccole tirature di stampa fino ai modelli industriali per produrre migliaia di etichette.
Valuta insieme a noi la stampante idonea alla tua applicazione e tutti i materiali disponibili
Nel frattempo, ti rimando a due articoli dedicati a una panoramica su queste stampanti.
Per le stampanti a trasferimento termico, preferisco proporti un video-articolo conoscitivo, per mostrarti le potenzialità grafiche di questa tecnologia.
Per acquistare il lettore giusto per la tua attività è consigliabile fare un’analisi accurata delle proprie necessità di scansione, ossia:
TIPOLOGIA DEL CODICE A BARRE
Devi leggere codici lineari 1D, rappresentati da una sequenza di spazi bianchi e righe nere, o codici 2D come il QR Code?
MODALITA’ OPERATIVA
Quale è il lettore più comodo per la tua attività?
Un lettore con cavo collegato al PC o un lettore wireless per lavorare lontano dal PC e libero dai cavi?
DENSITA’ DEL CODICE A BARRE
I codici con dimensioni ridotte presentano un’elevata densità e necessitano di un lettore con un gruppo ottico specifico
AMBIENTE OPERATIVO
L’ambiente in cui lavori è un fattore primario per valutare sia il grado di robustezza del lettore sia la distanza di lettura richiesta
Un lettore per un punto vendita dovrà avere caratteristiche differenti da un lettore utilizzato in un magazzino per leggere codici lontani posti sugli scaffali più alti
DATALOGIC ASSOLVE OGNI TIPO DI NECESSITÀ, PROPONENDO MODELLI ADATTI ALLE VARIE APPLICAZIONI
GRYPHON serie 4200 – con cavo e wireless
I lettori Gryphon serie 4200 linear imaging offrono le migliori prestazioni della categoria su tutti i codici 1D, anche se ridotti, a bassa risoluzione, scadenti e danneggiati.
Possibilità di lettura di codici anche su dispositivi mobili.
Sono la scelta giusta per migliorare l’efficienza in punti vendita, uffici, farmacie, produzione leggera e magazzini.
Con la tecnologia “Green Spot” brevettata da Datalogic si ha immediatamente un feedback visivo di buona lettura.
Il puntatore “soft line viewfinder” individua facilmente il codice da leggere, riducendo la possibilità di letture multiple accidentali.
Tecnologia Motionix di rilevamento del movimento dell’operatore per attivare la modalità di lettura automaticamente.
Disponibilità di modelli Health-Care con materiali idonei per il settore sanitario.
Opzioni interfacce:
GD4220: USB type C / USB GD4290: USB type C / USB / RS-232 / Keyboard Wedge Multi-Interfaccia
Grado di protezione da acqua e polvere: IP52
Resistenza alle cadute: sopporta cadute da 1,8 m su superficie in cemento.
GRYPHON serie 4500 – con cavo e wireless
Perfetti sia per la lettura manuale che in modalità a presentazione, i Gryphon della serie 4500 sono dotati di ottica da 1 MP per prestazioni di lettura ottimali e un’elevata profondità di campo.
La tecnologia di lettura distintiva Datalogic con illuminazione bianca facilita la lettura di etichette colorate ed è meno fastidiosa per l’occhio umano.
Il mirino a 4 punti con croce centrale definisce una zona di lettura precisa e riduce la possibilità di letture accidentali.
Il Gryphon 4500 implementa la tecnologia brevettata Datalogic “Green Spot” e 3GL (3 luci verdi) per un immediato feedback visivo di buona lettura.
Sono disponibili anche i modelli ad alta densità (HD) per le applicazioni che richiedono una lettura più ravvicinata di codici ridotti e ad alta risoluzione.
Il modello GBT4500 è dotato di tecnologia Bluetooth, mentre il modello GM4500 ha una connessione radio narrow band con STAR Cordless System di Datalogic.
Una delle innovazioni tecniche più importanti apportate da Datalogic ai lettori Gryphon 4500 wireless è l’utilizzo, per la prima volta per questo genere di prodotti, di un sistema di ricarica contactless a induzione, che migliora l’affidabilità del prodotto eliminando la manutenzione dei contatti.
Caratteristiche tecniche:
GD4520 con cavo: USB semplice
GD4590 con cavo, GBT4500 bluetooth e GM4500 radio: RS-232 / USB / Keyboard Wedge Multi-Interfaccia
Raggio d’azione all’aperto:
bluetooth fino a 50 mt, radio fino a 100 mtGrado di
Protezione da acqua e polvere: IP52
Resistenza alle cadute: sopporta cadute da 1,8 m su superficie in cemento.
QUICKSCAN I QD2400 – con cavo
Il QuickScan QD2400 2D imager offre ad un prezzo abbordabile un prodotto omnidirezionale con prestazioni di lettura veloci, in grado di acquisire tutte le tipologie di codici.
Design elegante in un formato compatto e confortevole, che garantisce la robustezza ed affidabilità tipiche dei prodotti Datalogic.
Il QuickScan QD2400 si caratterizza per un nuovo sistema di illuminazione e puntamento, per ridurre lo stress visivo dell’operatore. Si tratta di una tenue illuminazione di colore rosso scuro unita a due triangoli blu per un preciso sistema di puntamento a led.
Il QuickScan QD2400 legge perfettamente sia i tradizionali codici a barre lineari stampati su carta che i più complessi codici 2D visualizzati sullo schermo di un telefono cellulare.
Tecnologia brevettata Datalogic “Green Spot” per conferma visiva di buona lettura e Motion tollerance avanzata.
Grado di protezione da acqua e polvere: IP42
Resistenza a cadute fino a 1,5 m
Interfacce: Emulazione Tastiera / OEM (IBM) USB / RS-232 / USB
QUICKSCAN I LITE QW2400 – con cavo
Il QuickScan Lite QW2400 2D area imager è un lettore entry level, ideale per la scansione di codici a barre lunghi o troncati, sia stampati che visualizzati sullo schermo di un telefonino.
Ha un campo visivo esteso in grado di leggere i codici più difficili a distanze ordinarie grazie ai differenti angoli di lettura.
Il puntatore a illuminazione bianca combinata con un sistema di centramento azzurro offre agli operatori uno strumento efficiente non fastidioso per gli occhi.
La tecnologia brevettata Datalogic “Green Spot” fornisce il feedback di buona lettura utile sia in ambienti rumorosi sia in quelle situazioni in cui il segnale acustico viene silenziato per necessità.
I clienti possono acquistare il solo scanner o i kit certificati che includono il cavo e lo stand movibile di supporto.
Tutti gli accessori sono compatibili con quelli del modello linear imager QW2100, rendendo più semplice e versatile la migrazione dai lettori 1D a quelli 2D.
Grado di protezione contro acqua e polvere: IP42
Resiste alle cadute da 1.5 mt
Opzioni di interfaccia:
QW2470-BK: RS-232/Keyboard Wedge
QW2420-BK: USB
POWERSCAN 95X1 AUTO RANGE SERIES INDUSTRIALE
Il PowerScan 95X1 Auto Range (AR) è lo scanner manuale industriale con capacità di lettura dei codici a barre 1D / 2D anche a lunga distanza.
Grazie ad un potente sistema di messa a fuoco automatico è possibile leggere codici da una distanza ridotta di 15 cm fino ad una superiore ai 20 metri, consentendo all’operatore di scansionare un codice a barre messo in basso e spostarsi subito a quello posizionato all’ultimo scaffale di un magazzino.
Un potente sistema di puntamento a LED di forma regolare e con angoli ben delineati si attiva per i codici da leggere in primo piano, mentre il puntatore laser si attiva quando c’è da mirare un codice a barre che si trova a lunghe distanze.
Il PowerScan 95X1 AR è disponibile nel modello a cavo (PD9531-AR) e nei modelli cordless con radio proprietaria STAR Cordless System ™ 2.0 di Datalogic (PM9501-AR) o tecnologia wireless Bluetooth® 3.1 (PBT9501-AR).
Gli scanner imager PowerScan 95X1 AR condividono gli stessi accessori della serie PowerScan 9000, permettendo una più ampia possibilità di combinazione di dispositivi e basi.
CARATTERISTICHE COMUNI
Ottica: portata automatica Auto Rande > 20 metri
Sistema di messa a fuoco automatica veloce: lettura di codici con risoluzione fino a 3 mil
Tecnologia Datalogic 3 Green Lights (3GL™) e segnalatore acustico per conferma di buona lettura
Funzionamento su una vasta gamma di temperature: -20 a 50 °C
Grado di protezione all’acqua e polvere: IP65
Resistenza alle cadute da 2,0 mt
CARATTERISTICHE SPECIFICHE
PD9531-AR (con cavo)
Interfaccia multipla integrata (RS-232, Keyboard Wedge e USB)
PM9501-AR (radio)
Disponibile in 3 modelli: di base, con display e tastiera a 4 tasti, con display e tastiera alfanumerica completa di 16 tasti
Frequenze radio disponibili:433 o 910 MHz
Trasmissione punto a punto e multipunto
Massimo numero di lettori per ricevitore radio: 16
Roaming senza interruzioni
Connettività Ethernet (standard e industriale)
Batteria agli ioni di litio sostituibile dall’utente
Keyboard Wedge; RS-232; RS-485;
USB: OEM USB; USB COM; USB HID Keyboard;
Ethernet opzionale (Standard, Industrial)
PBT9501-AR (bluetooth)
Conformità Bluetooth® 3.0: Classe 1
Piconet con un massimo di 7 scanner collegati alla stessa stazione base
Sostituzione della batteria di 3 secondi
Finestra sostituibile sul campo e contatto della base
Ideale per applicazioni presso il punto di vendita, il QuickScan QBT2400 imager riconosce automaticamente tutti i codici standard 1D e 2D, stampati o visualizzati sugli schermi dei cellulari.
È progettato con un nuovo sistema di illuminazione soft di colore rosso scuro combinato con un puntatore a due LED blu di forma triangolare, con l’intento di ridurre lo stress visivo dell’operatore durante le quotidiane attività di scansione.
Tecnologia ‘Green Spot’ brevettata Datalogic, che garantisce un’ulteriore conferma di buona lettura, grazie all’emissione di uno spot verde direttamente sul codice appena acquisito.
Dotato di tecnologia wireless Bluetooth, il QuickScan QBT2400 2D imager può trasmettere i dati al PC sia attraverso l’apposito cradle, che a qualsiasi dispositivo compatibile Bluetooth.
Il QBT2400 2D imager si può inoltre connettere, attraverso il profilo Bluetooth HID, a qualsiasi tablet con sistema operativo iOS o Android.
Un innovativo pacco batteria agli ioni di litio (Li-Ion), facilmente sostituibile dall’utente, permette di cambiare contemporaneamente sia le batterie che i contatti dello scanner, parti molto importanti di solito maggiormente soggette ad usura.
La porta microUSB presente nella parte inferiore del manico dello scanner offre un’ulteriore modalità di ricarica delle batterie oltre a permettere al prodotto di essere utilizzato senza la culla.
Bluetooth 3,0 Certified Class 2
Piconet: numero massimo di lettori per ricevitore radio: 7 – tramite cradle: 16
Radio range in spazio aperto 25,0 m
Numero di letture per ogni ricarica: 30.000
Resistenza alle cadute: sopporta cadute da 1,5 m su superficie in cemento
Resistenza alla polvere e all’acqua: IP42
QUICKSCAN I QM2400 – radio
Il QuickScan QM2400 è dotato di tecnologia Datalogic STAR2.0 Cordless System™, per comunicazioni radio in narrow band, per comunicazioni sicure e senza il rischio di interferenza con infrastrutture Wi-Fi e agli ostacoli come muri in cemento, legno o scaffali in metallo.
Il lettore è dotato di un’illuminazione soft di colore rosso scuro, combinata con due LED blu di forma triangolare, che permettono di mirare esattamente il codice a barre da leggere senza infastidire la vista dell’operatore.
Tecnologia brevettata Datalogic ‘Green Spot’ per la conferma di buona lettura.
Batteria agli ioni di litio a lunga durata, facile da sostituire dall’utente in contemporanea anche ai contatti dello scanner
Radiofrequenza 433 MHz con raggio di azione radio all’aperto di 25,0 m
Capacità modalità Batch: +500 codici lineari salvati in memoria
Numero di letture per ogni carica: 30.000 +
Interfacce: Keyboard Wedge / OEM (IBM) USB / RS-232 / USB
Resistenza alle cadute: sopporta cadute da 1,5 m su superficie in cemento
Resistenza alla polvere e all’acqua: IP42
QUICKSCAN I 2131 Series – con cavo e cordless
L’ampia profondità di campo e la lunga linea di scansione permettono al nuovo scanner imager QuickScan 2131 di acquisire facilmente i codici a barre più lunghi e larghi, anche a distanze ravvicinate.
Tecnologia brevettata Datalogic ‘Green Spot’ per la conferma di buona lettura
Datalogic propone sia il modello con cavo, il QD2131,che i modelli cordless con radio proprietaria STAR Cordless System, il QM2131 o tecnologia wireless Bluetooth 3.0 il QBT2131.
Batteria agli Ioni di Litio (Li-Ion) a lunga durata sostituibile dall’utente unitamente ai contatti dello scanner
Capacità Batch: +500 codici lineari salvati in memoria
Resistenza alle cadute: sopporta cadute da 1,5 m su superficie in cemento
Resistenza alla polvere e all’acqua: IP42
Interfacce versione cordless: USB 2.0 ad alta velocità, Host and Client con connettore USB tipo C.
HERON 3400 – con cavo
Lo stile moderno, le top cover personalizzabili, il fascino seducente di luci e suoni configurabili dall’utente e la capacità di lettura 2D, rendono l’Heron HD3430 2D area imager la soluzione ideale per ogni tipo di attività.
L’utilizzo è confortevole grazie all’illuminazione a luce bianca unita al sistema di puntamento a 4 punti con croce centrale. Si ottiene un preciso indicatore quando si deve leggere un documento o un prodotto con codici a barre multipli.
Tecnologia brevettata Datalogic ‘Green Spot’ per un immediato feedback di buona lettura.
Switch automatico dalla modalità manuale a quella a presentazione.
Resistenza alle cadute: sopporta cadute da 1,5 m su superficie in cemento
Resistenza alla polvere e all’acqua: IP40
Temperatura modalità operativa: da 0 a 50 °C
Interfacce: multinterfaccia Keyboard Wedge / OEM (IBM) USB / RS-232 / USB
HERON 3100 – con cavo
Il nuovo lettore imager Heron HD3100 offre molteplici opportunità di personalizzazione, grazie alla possibilità di realizzare il top cover con proprie grafiche aziendali, di inserire il proprio logo e di scegliere un suono di feedback quando il codice è stato letto.
Gli scanner TD1100 garantiscono ottime prestazioni su tutti i più diffusi codici a barre lineari, anche quando sono danneggiati o stampati male.
Gli scanner sono disponibili con due diverse finestre di lettura: da 6,5 cm oppure da 9,0 cm in modo che l’utente possa leggere sia i codici a barre standard che quelli più ampi.
Un innovativo stand ‘read-thru’ permette al TD1100 di eseguire la lettura a mani libere.
Opzioni di interfaccia: USB o Keyboard Wedge / RS-232 (modelli 65/90 Lite); USB / RS-232 / Keyboard Wedge / Wand Emulation (modelli 65/90 Pro)
Resistenza a cadute fino a 1,5 mt su cemento
Resistenza alla polvere e all’acqua: IP30
Temperatura modalità operativa: da 0 a 50 ºC
CONCLUSIONI
Datalogic offre soluzioni di scansione per tutte le esigenze.
Una consulenza professionale è in grado di individuale la scelta tecnicamente ottimale al miglior prezzo.
L’efficienza di una soluzione è la forma di risparmio più lungimirante di un acquisto ben ponderato.
Bomboniere, composizioni floreali, addobbi per eventi, packaging di articoli da regalo, fiocchi chiudi pacco per enoteche, gioiellerie, pasticcerie…un elenco infinito di attività puntano sulla presentazione di un confezionamento raffinato.
Non un nastro qualsiasi reperibile in cartoleria, ma un nastro in raso con una stampa personalizzata che ha la duplice funzione di abbellire il prodotto e di promuovere la tua attività commerciale.
Consultando lo shopping online ci si rende immediatamente conto che un rotolino da 25 metri di nastro, alto solo 1 cm, costa non meno di 5,00 € e la convenienza si fa sentire per forniture di almeno 250 metri con personalizzazioni a riga singola, in ogni caso piuttosto modeste.
250 metri di monotonia: un solo colore di nastro, una sola tipologia di personalizzazione e soprattutto nessuna qualità garantita!
STAMPA IN AUTONOMIA I TUOI NASTRI PERSONALIZZATI
Con una stampante a trasferimento termico puoi creare facilmente dei magnifici nastri in raso personalizzati, potendo accoppiare tutti i colori che desideri di tessuto e stampa, variando le scritte come preferisci e soprattutto stampando solo la lunghezza di nastro che ti occorre.
Puoi stampare anche pochi centimetri, senza alcuno spreco e a un piccolissimo costo.
Non avrai più alcun tipo di vincolo!
QUAL È LA STAMPANTE IDONEA?
Non tutte le stampanti a trasferimento termico sono adatte per la personalizzazione dei nastri, perché i meccanismi di stampa sono progettati per lavorare su etichette in rotolo, la cui rigidezza assicura un passaggio stabile sotto la testina di stampa.
Diversamente, un nastro in raso è molto flessibile e non scorre in modo lineare, per cui ha bisogno di una guida adatta.
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Quali competenze sono necessarie per impostare graficamente la realizzazione di un nastro?
Comporre la grafica è veramente semplice!
La stampante viene fornita con un programma in cui si trovano facilmente i pulsanti per inserire testi, immagini, figure geometriche, tutti totalmente personalizzabili in stile e dimensione.
I ribbon sono disponibili in tantissimi colori, sia opachi che metallizzati, ma attenzione che non tutti i ribbon sono adatti alla stampa su tessuto, ci vuole una composizione specifica.
Indipendentemente dal colore del ribbon presente nella stampante il progetto grafico va elaborato esclusivamente in nero, per ottenere una stampa nitida.
Questo vale sia per i testi che per le immagini importate.
Per quanto riguarda i nastri in raso o in doppio raso, la stampante non necessità di nastri omologati.
Puoi tranquillamente acquistare quelli comuni presso un fornitore di tessuti o semplicemente in merceria.
Ti fornisco qualche spunto per la creazione dei tuoi nastri personalizzati… vedrai che in men che non si dica potrai pubblicare dei magnifici video su Instagram!
Contattaci per informazioni dettagliate sulla stampante e i ribbon di stampa
Nelle attività di picking molto intenso, spesso il classico palmare può rappresentare un rallentamento nel flusso operativo perché l’operatore ha la necessità di lavorare a mani libere per prelevare oggetti ingombranti.
Quando si verifica questa condizione durante la fase di raccolta dati l’operatore esegue le scansioni dallo scaffale e successivamente è costretto a poggiare il palmare per effettuare il prelievo delle scatole o degli oggetti, con inevitabile rallentamento delle attività.
Una soluzione vincente per lavorare a mani libere ed aumentare la produttività sono i lettori di codici a barre ad anello o indossabili.
Questi dispositivi possono connettersi al palmare tramite connessione diretta con cavo o Bluetooth.
I lettori ad anello sono formati da un corpo unico, con lettore e pulsante di scansione integrato ed il nome deriva dal fatto che si indossano come un anello.
Nei lettori indossabili il lettore ottico è inserito in un guanto e posizionato sul dorso della mano ed il pulsante di scansione è posizionato alla base dell’indice.
Questa tipologia di scanner hanno molteplici benefici:
completa libertà di movimento
entrambe le mani libere per lavorare senza vincoli
riduzione drastica delle cadute accidentali
operazioni di scansione rapide
dimensioni compatte e peso leggero
riduzione degli errori di scansione
Nonostante le dimensioni compatte, i lettori di codici a barre indossabili sono molto robusti e disponibili con ottica 1D per codici lineari e ottica 2D per codici lineari e bidimensionali.
Inoltre, sono dotati di batterie ad altissima capacità in grado di coprire tranquillamente un turno di lavoro.
Al seguente video potete visualizzarne l’operatività e la facilità di utilizzo
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