COSA SERVE PER STAMPARE LOTTO E SCADENZA?

Per stampare lotto e scadenza sui prodotti esistono molti metodi, da selezionare valutando la soluzione più congrua al proprio volume di produzione.

In funzione di questo fattore si può optare per un marcatore manuale o automatico.

In questo articolo analizziamo alcuni sistemi di marcatura e perché sceglierli.

marcatore per bottiglie di vino

Marcatore per lotto e scadenza manuale o automatico?

Una marcatura manuale è idonea per stampare lotto e scadenza su una produzione giornaliera di circa 500 unità, si effettua con un dispositivo manovrato manualmente da un operatore, per cui la precisione della marcatura dipende dall’abilità individuale.

Una marcatura automatica è indicata per produzioni medio alte, necessita di un nastro trasportatore, su cui posizionare un marcatore automatico comandato da una fotocellula che invia il comando di stampa al passaggio dei prodotti.

Le marcature automatiche sono più rapide e precise rispetto alle marcature manuali.

Marcatori manuali

Il vantaggio principale di utilizzare un marcatore manuale è la capacità di stampare su contenitori di varie forme e materiali in una varietà di posizioni di stampa.

Inoltre, è un dispositivo portatile che non necessita di alcuna pre-configurazione.

In un processo di marcatura manuale il prodotto viene tenuto fermo, generalmente poggiato su un tavolo, mentre il marcatore viene strisciato sulla superficie per eseguire la stampa.

Le nostre soluzioni di marcatura manuale più apprezzate sono:

come stampare lotto e scadenza marcatore k6

il marcatore a pistola K6 che è un dispositivo stand-alone, programmabile direttamente dal suo display touch, dotato di una guida in metallo che puoi utilizzare per stabilizzare le stampe su superfici difficili. Il K6 può essere fissato su un piccolo nastro trasportatore, per esigenze future.

MARCATORE PORTATILE lotto e scadenza PER PICCOLE PRODUZIONI

il mini-marcatore B10 è un dispositivo programmabile dal telefonino in connessione wi-fi,  ideale per stampare a mano libera su superfici piane e curve. APP di configurazione per smartphone sia Android che iOS.

MARCATORE PER DATA di scadenza E LOTTO di produzione REINER JETSTAMP 970

Il marcatore Reiner JetStamp, programmabile dal PC, ha una base che si appoggia sul prodotto per inquadrare con precisione una specifica area di stampa. Questo dispositivo non va strisciato sul prodotto perché ha una testina di stampa mobile che scorre in una finestra. La speciale ergonomia lo rende anche più costoso.

Tutti questi marcatori hanno inchiostri a rapida essiccazione resistenti all’umidità, all’abrasione e a molti solventi.

Su un’altezza di stampa massima di 12,7 mm puoi inserire fino a 4 righe di testo, codici a barre, Qr code, contatori, loghi e immagini.

Inviaci i tuoi imballaggi per eseguire dei test di stampa gratuiti.

Marcatori automatici

Quando il volume della produzione è elevato, conviene adottare una soluzione di marcatura automatica.

I marcatori automatici sono dispositivi fissi, mentre i prodotti sono in movimento.

Nelle produzioni dove non è presente una linea di confezionamento si può acquistare un nastro trasportatore compatto, che è l’opzione più facile, flessibile e conveniente.

Il nastro ha sponde mobili per adattarsi alla misura del prodotto, alcuni modelli hanno direzione di scorrimento invertibile e velocità regolabile.

Ne esistono addirittura modelli da tavolo.

Il marcatore a getto di inchiostro viene fissato su staffe con infinite opzioni di montaggio per stampare i dati variabili in qualsiasi punto della confezione.

Nelle produzioni dove è preesistente una linea di confezionamento automatica, si può integrare un marcatore automatico dopo un’analisi di fattibilità.

Il  tecnico specializzato valuterà i punti di accesso, la velocità della linea, la tecnologia di stampa, la gestione software dei dati da stampare.

Approfondimenti:

COME SCEGLIERE UN MARCATORE A MICRO CARATTERE PER LA STAMPA DEL LOTTO E LA DATA DI SCADENZA

Esempi di integrazione di un marcatore in altri dispositivi

Oltre alle stazioni di marcatura con nastro trasportatore, esistono assemblaggi che installano il marcatore in altri dispositivi per eseguire la stampa dei dati variabili contemporaneamente ad un’altra operazione, con un enorme vantaggio in termini di tempo.

Alcuni esempi sono:

  • Marcatore integrato su un’etichettatrice per stampare lotto e scadenza durante l’applicazione delle etichette sull’imballo.

Puoi implementare un marcatore con fotocellula sia su un’etichettatrice semplice come le Primera AP360/AP362/AP550 che su un DWR Round.

  • Marcatore integrato su uno sfogliatore di astucci e cartoncini: per stampare data e lotto mentre conteggi e sfogli le unità.

Il Feeder è una macchina specializzata nella gestione di astucci e cartoncini, con regolazioni di larghezza e spessore che consentono di sfogliare diversi formati con precisione e velocità.

Il marcatore a getto di inchiostro è comandato da una fotocellula e tramite il pannello di controllo del Feeder puoi calibrare le marcature e memorizzare i file di stampa relativi ad ogni tipologia di astuccio o cartoncino che utilizzerai.

Quando non occorre un marcatore?

Se stampi in azienda le etichette dei tuoi prodotti, hai tutti i vantaggi derivanti dall’autonomia:

  • stampi senza sprechi solo il quantitativo di etichette che ti occorrono
  • puoi modificare la grafica da stampare (testi degli ingredienti, pesi, codici a barre, colori, immagini) quando vuoi
  • puoi inserire scadenza e lotto direttamente in etichetta, senza dover ricorrere ad un processo di marcatura successivo

Contattaci per valutare una stampante di etichette adatta alle tue esigenze.

Conclusioni

Ogni azienda adotta sistemi produttivi convenienti con tempistiche studiate per le proprie esigenze.

Saper individuare i dispositivi di marcatura più appropriati richiede competenza ed esperienza.

Affidati alla nostra preparazione tecnica.

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Elisabetta Urbisaglia

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ETICHETTE PER BARCA A VELA CON NOMI E NUMERI

Ti è mai capitato di fare una escursione in mare o partecipare a una regata in barca a vela?

Sia i principianti che un gruppo competitivo possono trarre vantaggio dall’applicazione di etichette identificative e di posizione.

Durante le manovre è possibile far confusione tra le varie drizze ed anche il conteggio della posizione del carrello può rallentare i tempi di esecuzione.

Con il nostro Kit di etichette adesive prestampate potrai eseguire i comandi senza difficoltà.

etichette per barca a vela con nomi e numeri

Il kit comprende:

40 Etichette con doppia numerazione da 1 a 20 per regolare con facilità la posizione del carrello di fiocco o genoa.

Le etichette per il carrello sono in PVC della 3M, misura 50×30 mm, stampa in resina resistente a intemperie e luce solare.

22 Etichette per identificare le drizze, materiale PVC, misura 90×30 mm, stampa in resina, 2 copie per ogni tipo di drizza:

  • RANDA
  • SPY
  • FIOCCO
  • GENOA
  • BASSO
  • ALTO
  • BASE
  • VANG
  • BOMPRESSO
  • AMANTIGLIO
  • CUNNINGHAM

Specifiche tecniche delle etichette in PVC fuso per barca a vela

Le etichette idonee per applicazioni in mare sono progettate per resistere alle intemperie, alle aggressioni chimiche e alle sollecitazioni meccaniche come strappo e abrasione.

Ogni strato che compone l’etichetta ha il suo ruolo per garantire resistenza e longevità.

etichette in pvc per ambienti esterni

Il PVC è un materiale nobile estremamente flessibile, in grado di aderire a qualsiasi superficie, anche se irregolare.

Ha una struttura sottile (51 micron) e una consistenza elastica che sono il segreto della sua adattabilità a superfici piane, curve o rugose.

L’etichetta resiste alle alte e basse temperature, all’acqua, alla luce solare, agli agenti chimici, ai grassi, allo strappo e all’abrasione.

L’adesivo è molto tenace e dopo l’applicazione sulla superfice è praticamente impossibile da rimuovere.

Questo adesivo acrilico offre un’elevata adesività iniziale e un’eccellente adesione sia su superfici ad alta energia superficiale (HSE) sia a bassa energia superficiale (LSE).

Di norma, maggiore è l’energia superficiale, maggiore sarà la forza adesiva esplicabile.

Esempi di materiali ad alta energia superficiale (HSE)

  • Metalli: Rame, Alluminio, Zinco, Stagno, Piombo, Acciaio inox.
  • Plastiche: Kapton, Fenolica, Nylon, Smalto alchidico, Poliestere, Vernice Epossidica, Vernice poliuretanica, ABS, Policarbonato, PVC rigido, Noryl resina, Acrilico, Poliammide.
  • Altro: Porcellana, vetro, ceramica. Legno, cemento, marmo, granito.

Esempi di materiali a bassa energia superficiale (LSE)

  • Plastiche: Polivinile, Acetale, Etile Vinile Acetato, Polietilene, Polipropilene, Teflon.

Un ‘etichetta in PVC fuso è adatta per applicazioni in esterno per una durata garantita di 5 anni, mentre in ambienti riparati ha una vita praticamente illimitata.

Se stampata a trasferimento termico con inchiostro in resina avrai stampe indelebili anche in condizioni aggressive a causa di solventi e abrasioni.

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COME ACQUISTARE I RIBBON PER STAMPARE A TRASFERIMENTO TERMICO

La stampa a trasferimento termico è una tecnologia estremamente diffusa per la sua velocità, semplicità e versatilità.

Questo articolo è una guida utile ai neofiti della stampa a trasferimento termico, che spiega come effettuare correttamente un acquisto di ribbon su uno shop online.

Per non sbagliare bisogna considerare due peculiarità:

  • il materiale su cui devi stampare
  • il modello della tua stampante

Come è fatto un ribbon?

Con il termine RIBBON si indica il nastro inchiostrante che, grazie ad una fusione, viene trasferito sul materiale da stampare realizzando una stampa monocromatica.

Un ribbon è un foil inchiostrato avvolto intorno ad un’anima di cartone.

ribbon per stampanti di etichette

L’avvolgimento può avvenire in due versi differenti: con inchiostrazione interna o esterna da scegliere in base al modello della stampante.

Sigle comunemente utilizzate:

  • inchiostrazione interna: INK IN oppure CSI
  • inchiostrazione esterna: INK OUT oppure CSO

Per inserire il ribbon nella stampante bisogna seguire le indicazioni del manuale , perché il lato inchiostrato deve essere sempre rivolto verso le etichette affinché avvenga il trasferimento termico.

Alcuni modelli di stampanti, come le Intermec ad esempio, possono alloggiare nastri sia con inchiostrazione interna che esterna, altre, come le stampanti Zebra utilizzano nastri solo ink out, altre ancora come Sato e Datamax richiedono inchiostrazione interna.

Altre specifiche per l’acquisto del ribbon sono:

composizione del ribbon, diametro dell’anima, larghezza del ribbon, lunghezza del ribbon.

Composizione del ribbon

Esistono tre tipologie principali di ribbon, che fondono a temperature diverse, da selezionare in base al supporto su cui stampare:

cera, resina e misto cera-resina.

  • Il ribbon in cera stampa su carta (opaca e patinata) e su tessuto (nastri in raso o poliestere).
  • Il ribbon in resina stampa su etichette sintetiche (polipropilene, polipropilene trasparente, poliestere, pvc fuso, polietilene). La combinazione tra un supporto sintetico e un nastro di stampa in resina produce l’etichetta con il ciclo di vita più lungo.
  • Il ribbon in cera-resina  è una mescola versatile che offre stampe più persistenti della cera, quindi con lo stesso panorama di applicazione, e maggiore nitidezza nel caso di carte particolarmente lucide.

Il non corretto abbinamento tra nastro di stampa e materiale dell’etichetta può comportare:

  • stampe non trasferite sul supporto
  • mancanza di nitidezza dell’immagine
  • etichette con stampe che si deteriorano anzitempo

Tutte le composizioni di ribbon sono disponibili in una gamma molto estesa di colorazioni, sia tinte piatte che metallizzate.

COLORI-RIBBON-PER-STAMPA-A-TRASFERIMENTO-TERMICO

Misure di ribbon idonee per la tua stampante

Sul manuale della stampante in tuo possesso potrai trovare la descrizione di tutti i parametri che ti occorrono per acquistare  i materiali di consumo.

Tutte le marche di stampanti propongono modelli desktop compatti, ideali per medio-bassi volumi di stampa, e modelli industriali voluminosi e robusti, idonei per elevati volumi di stampa.

I meccanismi di alloggiamento del ribbon delle due classi di stampanti sono differenti e le misure dei ribbon devono rientrare in specifici parametri.

Stampanti a trasferimento termico

Una stampante desktop in genere alloggia ribbon con anima da 1/2 pollice e lunghezza limitata (74 metri). Solo alcuni modelli dispongono di adattatori per utilizzare ribbon con anima da 1 pollice e di capacità superiore.

Una stampante industriale alloggia ribbon con anima da 1 pollice e lunghezza considerevole (450 metri).

Inoltre, le stampanti sono caratterizzate da una larghezza, che corrisponde alla larghezza massima dell’etichetta che puoi stampare, per cui ci sono stampanti da 56, 110,168 o 210 mm.

Generalmente, nelle stampanti desktop la bobina di etichette è tenuta da un sistema a larghezza regolabile, mentre il porta ribbon è a larghezza fissa.

Quindi l’anima del ribbon deve essere lunga quanto la larghezza della stampante, per incastrarsi sui due sostegni laterali.

ribbon di stampa di una stampante a trasferimento termico

Se, per esempio, con una stampante Zebra ZD421 di larghezza 110 mm dovessi stampare etichette larghe 50 mm, dovresti acquistare un ribbon poco più largo dell’etichetta, avvolto su un’anima di cartone di misura 110 mm, per cui vedresti l’anima di cartone sporgente rispetto alla larghezza del ribbon.

Per stampare con la stessa stampante un’etichetta larga 100 mm, utilizzerai un ribbon da 110 mm, con larghezza a filo con l’anima di cartone.

Le stampanti industriali hanno l’apertura d’accesso laterale per l’inserimento di grandi bobine di etichette e ribbon.

ribbon di una stampante di etichette industriale a trasferimento termico

A questa struttura corrisponde un allineamento laterale dei materiali di consumo.

Il porta ribbon è un mandrino con un’estremità libera per cui il ribbon è sempre largo a filo con la sua anima.

Considerazioni sulla qualità del ribbon

Se non utilizzi ribbon idonei e testati, pur avendo una stampante professionale, non otterrai un buon risultato di stampa.

Il foil incide direttamente sulla velocità di stampa e su tutta la produttività del tuo processo di etichettatura.

Per stampare a velocità elevate devi utilizzare nastri di stampa certificati per l’alta velocità.

Inoltre, il retro-rivestimento del foil a trasferimento termico è la parte del nastro a contatto con la testina di stampa.

La sua funzione principale è proteggere la testina dal calore eccessivo, dall’elettricità statica e dall’abrasione.

L’usura prematura della testina di stampa e la conseguente necessità di sostituirla è una delle principali cause dei tempi di fermo della stampante.

Conclusioni

Per realizzare una soluzione di etichettatura conforme alle tue aspettative devi scegliere accuratamente il materiale di consumo.

Affidati ad un fornitore che sappia porti le domande specifiche per consigliarti la scelta corretta per tue necessità.

Scegliere un nastro a trasferimento termico limitandosi al prezzo può comportare spese operative che superano l’apparente risparmio.

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EPSON C4000 COME INSTALLARE E CONFIGURARE LA STAMPANTE

La stampante di etichette a colori Epson CW-C4000 per funzionare correttamente deve essere installata e configurata coerentemente con il materiale che si utilizza.

La stampante C4000 può stampare su un’ampia gamma di supporti, sia fustellati che continui e, come tutte le stampanti di etichette professionali, il driver della stampante e/o il software dal quale si generano le stampe deve rispettare parametri di configurazione specifici del materiale.

In questo articolo descriviamo la procedura di installazione della stampante e del relativo driver di stampa

INSTALLAZIONE DELLA STAMPANTE CW-C4000

Disimballa la stampante e rimuovi tutti i materiali di protezione anche quelli all’interno della macchina.

Inserisci l’alimentatore nel connettore della stampante e collegalo ad una presa di corrente.  

Tieni premuto il pulsante di alimentazione sul pannello frontale della stampante finché il LED non si accende.

Imposta la lingua e la data/ora.

Agita le cartucce d’inchiostro circa 15 volte prima di inserirle e segui le istruzioni visualizzate sullo schermo.

Attendi il completamento del caricamento dell’inchiostro: la procedura può richiedere diversi minuti  

ATTENZIONE Non spegnere la stampante o aprire il coperchio delle cartucce durante il caricamento dell’inchiostro (mentre la spia LED lampeggia).

Se si apre lo sportello, il caricamento potrebbe ricominciare dal principio, con un maggiore consumo di inchiostro. Inoltre, possono verificarsi problemi di stampa.

INSTALLAZIONE E IMPOSTAZIONE DEL DRIVER DELLA STAMPANTE EPSON CW-C4000

Scarica il driver della stampante dal sito Web della Epson

https://support.epson.net/setupnavi/?PINF=swlist&OSC=WS&LG2=IT&MKN=CW-C4000e

Fai clic sul file exe e segui le istruzioni visualizzate sullo schermo per installare il driver e connettere la stampante al PC

Una volta installato il driver della stampante devi configurarlo con i parametri corretti che definiscono il supporto sul quale stampi

Il driver della stampante è dotato di funzione guida: fai clic con il pulsante destro del mouse su una voce; quindi, clicca su Guida per visualizzare una spiegazione della voce.

ATTENZIONE: NON COLLEGARE LA STAMPANTE AL PC FINCHE’ NON TI VERRA’ RICHIESTO DALLA PROCEDURA GUIDATA DEL DRIVER

DEFINIZIONE E REGISTRAZIONE DEI SUPPORTI UTILIZZATI

È possibile memorizzare il formato, il tipo e le altre impostazioni delle etichette utilizzate con frequenza come definizione del supporto.

La definizione supporto impostata può essere selezionata dal menu a discesa Nome supporto.

Questa operazione è comoda perché, registrando preventivamente una definizione del tipo di etichetta, non occorrerà configurare le impostazioni del materiale dal driver quando si stampa da un’applicazione.

Per accedere al driver vai nella cartella Stampanti e scanner nelle Impostazioni di Sistema.

Fai clic con il pulsante destro del mouse su EPSON CW-C4000, e seleziona Gestisci e poi Preferenze di stampa per visualizzare il driver.

Nella scheda Generale la prima selezione da fare è sulle Impostazioni Preferite: puoi scegliere tra Impostazioni Predefinite (default di fabbrica) e Impostazioni Correnti (che saranno i tuoi formati di etichetta)

EPSON C4000 COME INSTALLARE E CONFIGUARE LA STAMPANTE

Per aggiungere un nuovo formato di etichetta fai clic su Definizione supporto.

Se è la prima volta che accedi al driver, si aprirà una finestra vuota, che poi verrà popolata con tutti i formati di etichetta da te salvati.

Per inserire un nuovo formato fai click su Nuovo…

Denomina il nuovo formato con una descrizione o una sigla che potrebbe tornarti utile per successivi utilizzi.

I valori principali che devono essere correttamente impostati sono:

  • Larghezza etichetta
  • Lunghezza etichetta
  • Spazio tra le etichette
  • Modulo supporto, ossia il formato del materiale di consumo (etichetta con spazi, carta a modulo continuo, ecc.)
  • Rivestimento supporto, ossia il materiale dell’etichetta
  • Qualità di stampa
  • Calibrazione colore
  • Impostazione specifica Colore Spot
  • Azioni dopo la stampa (ci sono 6 opzioni disponibili di cui 3 con il taglio e 3 senza taglio)

La stampante è dotata di taglierina automatica, che può essere utilizzata quando si stampano rotoli di carta continua. Il taglio può essere programmato per essere eseguito dopo ogni pagina stampata, a fine stampa o dopo un numero determinato di stampe.

Ipotizziamo di dover stampare un’etichetta in carta lucida, con larghezza 100 e altezza 200 mm, confezionata in rotoli con uno spazio di separazione tra un’etichetta e l’altra (gap) di 3 mm –

Sulla base di questo esempio le impostazioni del driver di stampa appariranno così come nella seguente figura:

EPSON C4000 COME INSTALLARE E CONFIGUARE LA STAMPANTE

Ora puoi chiudere questa finestra.

Il nuovo formato è stato memorizzato e lo troverai nell’elenco.

Al momento della stampa ricordati di selezionarlo.

Qualsiasi formato potrà essere successivamente Modificato o Cancellato dall’elenco.

Sempre nella scheda Generale verifica che il Rilevamento del supporto corrisponda alle impostazioni corrette per le tue stampe (rotolo interno alla stampante o su uno svolgitore esterno; etichette con gap, con tacca nera o senza rilevamento per supporti continui).

Stai cercando le etichette per la tua stampante a colori?

Contattaci

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CARICAMENTO DEI SUPPORTI

Dopo aver opportunamente impostato il driver carica il rotolo di etichette

Attenzione: in base alla larghezza della carta, aprire e/o chiudere i fori di aspirazione sulla piastra.

Puoi seguire la procedura rappresentata nel seguente video

INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE NICELABEL PER EPSON        

Dopo aver configurato correttamente il driver della stampante scarica il software di stampa NiceLabel, un software gratuito nella versione base, con il quale puoi progettare con estrema facilità il layout della tua etichetta.

Il software è completo di un generatore di codice a barre per creare codici formalmente corretti

Puoi scaricare il software dal seguente link

https://www.loftware.com/products/labeling/loftware-cloud-designer/trial/nicelabel-for-epson?uid=01814

Se vuoi approfondire il funzionamento del software NiceLabel al seguente video trovi un tutorial sulla creazione la stampa di un’etichetta

Ing. Cristina Urbisaglia

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LETTORE ZEBRA DS2208 : COME AGGIUNGERE UN ENTER (RITORNO A CAPO) O UN TAB

Spesso si ha la necessità di configurare i lettori di codici a barre aggiungendo un prefisso o un suffisso al codice scansionato.

Vediamo come aggiungere al lettore due dei più comuni suffissi comunemente utilizzati : ENTER e TAB

Per aggiungere un ENTER (ritorno a capo) al lettore  Zebra  DS2208 leggi il codice illustrato di seguito.

Puoi leggerlo direttamente dallo schermo del PC

COME AGGIUNGER ENTER A LETTORE ZEBRA DS2208

Se invece hai bisogno di spostarti tra i campi del tuo software potrebbe essere necessario aggiungere un TAB e puoi programmare il lettore leggendo il codice rappresentato di seguito

COME AGGIUNGER ENTER A LETTORE ZEBRA DS2208

Ing. Cristina Urbisaglia

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SIGNIFICATO DEI SIMBOLI DI LAVAGGIO E COME STAMPARLI

I capi d’abbigliamento e tutti gli articoli tessili devono essere etichettati con apposite etichette che, in genere, vengono cucite in punti discreti ma accessibili.

Sulle etichette vanno riportate la composizione del tessuto e le istruzioni di lavaggio.

Simboli di lavaggio stampati su etichette in tnt

I simboli di lavaggio del bucato rispondono a uno standard internazionale (ISO 3758: 2012) e sono stati introdotti dalla GINETEX.

La Corea del Sud e gli Stati Uniti, invece, utilizzano una simbologia differente.

In questo articolo vi forniamo una guida per interpretare correttamente le istruzioni di manutenzione di un articolo tessile, utile sia ai consumatori che ai produttori nel settore della moda.

Come riconoscere i simboli di lavaggio

I simboli presenti sulle etichette di lavaggio si dividono in 5 macro-categorie:

🟦 Lavaggio: rappresentato con una bacinella di acqua

🟨 Candeggio: rappresentato con un triangolo

🟧 Stiratura: rappresentata con un ferro da stiro

🟪 Lavaggio a secco: rappresentato con un cerchio

🟩 Asciugatura: rappresentata con un quadrato

Ogni simbolo ha poi diverse varianti, che servono a fornire istruzioni più specifiche per ogni trattamento.

Le temperature consigliate per il lavaggio vengono riportate in numeri all’interno delle bacinelle.

Le temperature della stiratura e dell’asciugatura a tamburo vengono indicate con dei pallini inseriti all’interno del simbolo:

⚫ BASSA TEMPERATURA

⚫⚫ MEDIA TEMPERATURA

⚫⚫⚫ ALTA TEMPERATURA

significato-dei-simboli-di-lavaggio-e-come-stamparli-in-autonomia

Linee orizzontali eventualmente presenti al di sotto di qualsiasi tipologia di simbolo indicano se ridurre l’intensità del trattamento: una linea per cicli delicati e due linee per cicli molto delicati.

In figura l’ultima riga si riferisce ai sistemi di asciugatura all’aria (asciugare appeso in verticale, disteso in orizzontale, appeso e gocciolante, asciugare all’ombra).

I simboli stampati in etichetta si riferiscono all’intensità massima del trattamento di manutenzione sostenibile da un articolo tessile affinché non si rovini, ma non garantiscono che vengano rimosse le macchie ostinate.

Da un punto di vista grafico puoi inserire i simboli come elemento di testo, utilizzando un font specifico come il Seagull Textile Care o altri analoghi.

Come stampare etichette di composizione e lavaggio per tessuti

Le informazioni devono essere indelebili e resistenti sia all’abrasione, dovuta all’utilizzo dell’articolo tessile, sia ai lavaggi domestici o industriali.

La gamma dei materiali disponibili permette alle aziende di selezionare etichette che siano appropriate alla classe del loro brand.

•       il TNT (tessuto-non-tessuto bianco) è una scelta standard

•       raso satin (nero / bianco) è una preferenza elegante

•       silicone (semi-trasparente bianco) è un’opzione moderna.

Tutti i materiali sono certificati per resistere alle aggressioni tipiche della categoria.

Le bobine di fettucce continue vengono stampate e tagliate a forbice al momento dell’utilizzo. Integrando una taglierina nella stampante puoi direttamente tagliare l’etichetta alla misura desiderata, purché si utilizzi un appropriato materiale anti-sfilo.

Stampanti di etichette per tessuti

La tecnologia di stampa più idonea ed economica per realizzare stampe indelebili è il trasferimento termico.

È una stampa monocromatica che puoi realizzare inserendo nella stampante nastri inchiostranti di vari colori: bianco, nero, rosso, verde e, per le etichette con logo, puoi stampare anche in oro e argento metallizzati.

A seconda del volume di stampa che ti occorre potrai optare per stampanti compatte da scrivania, che possono stampare un’etichetta alta 15 cm in un secondo, o modelli industriali più veloci e performanti.

Un parametro importante da non sottovalutare è la risoluzione della stampante: se devi stampare molte informazioni con caratteri piccoli e simboli ridotti, ti occorrerà una risoluzione di almeno 300 dpi (disponibile sia nei modelli di stampanti da scrivania che in quelli industriali).

Conclusioni

Le aziende traggono moltissimi vantaggi dalla stampa in autonomia delle etichette:

puoi stampare la grafica che vuoi, nel quantitativo giusto e con le tempistiche a te più convenienti.

Puoi, inoltre, stampare i dati variabili della produzione come taglia, colore, lotto… il tutto in modo semplice e veloce.

Contattaci per acquistare la stampante e i materiali di consumo.

Installazione e istruzione da remoto gratuite per i nostri clienti.

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STAMPA A SUBLIMAZIONE: COME RISOLVERE I PROBLEMI PIÙ COMUNI

La stampa a sublimazione è una tecnica di personalizzazione facile e veloce.

La sua ecletticità offre agli utilizzatori la curiosità di sperimentarla su oggetti di varie forme e materiali… una continua ricerca della novità.

In questo articolo parleremo di come evitare alcuni errori comuni di sublimazione, da cosa dipendono e come risolverli.

stampa a sublimazione su oggetti e abbigliamento

Striature bianche orizzontali sulla stampa

Se stampando il tuo disegno noti linee sottili o fasce più larghe non colorate potrebbe essere ostruito qualche ugello o rovinata la testina di stampa. 

Questo può accadere quando la stampante non viene utilizzata frequentemente.

In genere nel pannello di controllo delle stampanti a sublimazione come la Epson SureColor, la Epson EcoTank convertita e la Sawgrass trovi le utilità per la manutenzione.

Per accertarti che il problema sia l’ostruzione, apri il driver della stampante (Preferenze di stampa/Utility/Controllo ugelli) ed esegui una stampa di controllo.

Se nel motivo stampato mancano alcune righe, esegui la pulizia della testina stampando la pagina di prova al vivo. Verranno stampate 4 strisce larghe con i colori primari CMYK. Ripeti il processo finché non sei soddisfatto del risultato.

Se non riuscissi a sbloccare gli ugelli con la manutenzione ordinaria, potrebbe essere necessario pulire la testina di stampa con un panno imbevuto di alcol, secondo le indicazioni del manuale della stampante.

Per evitare ostruzioni è una buona regola utilizzare più frequentemente la stampante (almeno una stampa a settimana) e rabboccare gli inchiostri prima che si esauriscano completamente.

Stampa a sublimazione con Epson EcoTank convertita

Striature di colore sulla stampa

Si presentano come linee tratteggiate verticali che sporcano il disegno.

Sono tracce di inchiostro non asciugato e raccolto dai rulli di avanzamento della carta.

Assicurati di utilizzare la carta giusta (ce ne sono varie in commercio) oppure nelle impostazioni di stampa cambia il tipo di supporto per diminuire l’erogazione di inchiostro.

L’erogazione di inchiostro varia se si sceglie carta opaca (più inchiostro) o carta lucida fotografica (meno inchiostro).

Un’altra opzione è migliorare la qualità di stampa per rallentare l’avanzamento della carta, dando agli inchiostri il tempo di asciugarsi e di non depositarsi sui rulli.

I disegni stampati sono sbiaditi

In generale, i disegni stampati sulla carta per sublimazione sembrano scarichi di colore, ma una volta trasferiti sull’oggetto, i colori acquisiranno vivacità. 

Se l’oggetto ha colori tenui anche dopo la sublimazione, può dipendere da:

  • Hai stampato la carta dal lato opposto: la maggior parte delle carte per sublimazione hanno una filigrana sul retro, che indica il lato dove non stampare. Se hai acquistato una carta priva di filigrana, dovrai stampare sul lato che appare più bianco e lucido.
  • Non stai utilizzando un inchiostro a sublimazione di qualità (prima di acquistarlo accertati che ci siano recensioni positive dei consumatori).
  • Profilo ICM mancante: alcuni inchiostri a sublimazione funzionano con un profilo ICM specifico, da scaricare e impostare sulla stampante. Esistono numerosi inchiostri per sublimazione con una resa perfetta senza alcun ICM specifico.
  • Hai stampato un’immagine di scarsa qualità: immagini di piccole dimensioni o a bassa risoluzione daranno risultati insoddisfacenti.

L’immagine sublimata ha colori inaspettati

Partendo dal fatto che gli schermi dei dispositivi (computer, tablet, telefonini) mostrano i colori in modo diverso e che per fare la calibrazione di un monitor occorre un software professionale, è molto frequente trovare differenze tra l’immagine visualizzata e quella stampata.

Ora però vediamo perché i colori sublimati possono cambiare in seguito ad errori tecnici.

  • Potrebbe essere dovuto alla mancanza del profilo ICM dell’inchiostro. Contatta il fornitore dell’inchiostro per scaricare il profilo ICM sul tuo computer. 
  • La pressa a caldo non ha raggiunto la temperatura giusta (200 °C).
  • Non è trascorso il tempo necessario alla completa sublimazione.
  • Hai utilizzato un oggetto grezzo con basso contenuto di poliestere.
  • L’oggetto ha un colore di fondo diverso dal bianco, che va a contaminare le stampe.

Tranne il primo caso, tutti gli altri fattori sono determinanti per una stampa a sublimazione nitida e di alta qualità.

Sublimazioni sfocate o disomogenee

Sono imprecisioni di sublimazione sull’oggetto che hanno l’aspetto di sfocature.

Le cause principali sono:

Tracce di umidità sull’oggetto: durante il processo di sublimazione a caldo, la vaporizzazione dell’acqua impedisce il trasferimento completo dell’inchiostro. Per evitare questo problema è sufficiente pressare l’oggetto per qualche secondo prima di sublimare, asciugando così l’umidità residua.

Spostamento del foglio di trasferimento: a fine sublimazione l’apertura della piastra può spostare il foglio di sublimazione mentre gli inchiostri caldi sono ancora in migrazione. Puoi evitare ciò aprendo lentamente la pressa o meglio utilizzando un adesivo per bloccare il foglio stampato sull’oggetto. Esistono adesivi specifici per sublimazione che sono estremamente resistenti al calore.

Stampa fantasma: se non interponi un foglio isolante tra la stampa e la piastra calda, gli inchiostri potrebbero trasferirsi sulla piastra termica, per poi essere rilasciati nel successivo processo di sublimazione. Quindi utilizza sempre un foglio (carta da forno o, in caso di probabile umidità residua sull’oggetto, carta da macellaio traspirante). Ti suggerisco di mettere la carta da forno sempre nello stesso verso, di mettere un foglio di carta da macellaio sempre nuovo e di pulire la piastra a fine lavoro.

Altre cause di sublimazioni incomplete possono essere:

  • malfunzionamento della piastra che non eroga un calore omogeneo
  • pressatura non uniforme, come accade con le presse manuali o con la pressa con chiusura a conchiglia quando si sublima su oggetti di alto spessore.

Investire in un pressa a caldo di qualità con distribuzione uniforme del calore e impostazioni di pressione regolabili possono aiutarti a ottenere risultati migliori.

Sublimazione su tessuti

La sublimazione su tessuti funziona perfettamente su fibre di poliestere al 100%, generando stampe nitide e  vivaci. Meno poliestere c’è nel tessuto, più leggero risulterà il tuo disegno.

Quando si stampa a sublimazione su tessuti morbidi possono imprimersi i bordi della piastra e del ritaglio di carta.

Maglie, asciugamani, biancheria, tovaglie non necessitano di una forte pressione della termopressa.

Inoltre, per evitare di imprimere la sagoma del ritaglio è preferibile separare il disegno da sublimare strappandolo a mano anziché effettuare un taglio preciso a forbice.

Prima e dopo la sublimazione puoi passare un rullo levapelucchi per pulire dalla lanugine e poi decomprimere le fibre pressate.

Per la sublimazione su fibra di cotone otterrai i migliori risultati di stampa applicando tra il tessuto e la stampa una pellicola per sublimazione in vinile termo trasferibile. Grazie a questa pellicola anche le stampe su cotone saranno vivaci, persistenti e lavabili.

Per sapere l’attrezzatura minima indispensabile per iniziare a sublimare, leggi l’articolo:

SUBLIMAZIONE: TUTTO QUELLO CHE SERVE PER INIZIARE

Conclusioni

La stampa a sublimazione è un processo alla portata di tutti.

Le indicazioni tecniche per i migliori risultati sono veramente poche.

Se vuoi iniziare a personalizzare oggetti e abbigliamento con stampe policromatiche, contattaci.

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COME RISOVERE L’ERRORE LICENSE FILE CORRUPT IN ZEBRADESIGNER

In questo articolo descriviamo come risolvere l’errore “License File Corrupt” che impedisce l’avvio del software ZebraDesigner v3.

All’avvio del software appare una schermata blu con la segnalazione dell’errore “File di licenza danneggiato”

COME RISOVERE L’ERRORE LICENSE FILE CORRUPT IN ZEBRADESIGNER

Puoi risolvere il problema procedendo con i seguenti passaggi:

  • Chiudi il software ZebraDesigner se è in esecuzione
  • Passa alla cartella “Nalpeiron” di seguito indicata, facendo attenzione alla versione di ZebraDesigner 3 che stai utilizzando.

ATTENZIONE Potrebbe essere necessario visualizzare gli elementi nascosti per vedere tutte le cartelle

Per ZebraDesigner v3.2.0.544 e versioni precedenti:

%SYSTEMDRIVE%\Utenti\%NOMEUTENTE%\AppData\Roaming\Nalpeiron

Per ZebraDesigner v3.2.1.570 e versioni successive:

%SYSTEMDRIVE%\ProgramData\Zebra Technologies\ZebraDesigner 3\Nalpeiron

COME RISOVERE L’ERRORE LICENSE FILE CORRUPT IN ZEBRADESIGNER 3
  • Elimina il contenuto di questa cartella, che in genere è composta da i tre file con estensione: *.cache, *.lic e *.sinfo
  • Avvia ZebraDesigner

L’errore “File di licenza danneggiato” non dovrebbe più essere visualizzato.

A questo punto l’applicazione dovrebbe avviarsi normalmente.

Se disponi della chiave di licenza per ZebraDesigner Professional V3, puoi attivarla accedendo alla sezione Guida (Help).

In caso contrario, dovresti essere in grado di continuare a utilizzare l’applicazione gratuita ZebraDesigner Essentials V3.

Ing. Cristina Urbisaglia

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SUBLIMAZIONE: TUTTO QUELLO CHE SERVE PER INIZIARE

La creazione di prodotti sublimati è facile e divertente, perciò, è un’attività che può essere svolta sia per hobby che per professione.

È un’arte creativa che unisce le capacità artigianali alla tecnologia digitale, consentendo di realizzare oggetti personalizzati in poco tempo.

Se ti interessa conoscere il punto di partenza, l’occorrente minimo indispensabile e le possibili applicazioni della sublimazione, in questo articolo troverai le informazioni di base per iniziare.

immagini a colori adatte alla sublimazione

Cos’è la stampa a sublimazione?

La sublimazione consiste nell’imprimere in modo permanente un disegno su un prodotto utilizzando una fonte di calore unita alla pressione. 

A differenza delle applicazioni in vinile termotrasferibile, in cui si taglia con un plotter un materiale monocromatico per ottenere silhouette decorative, i prodotti sublimati hanno un design policromatico come le fotografie e le illustrazioni. 

Sublimazione: ce l’hanno insegnata a scuola

Le sostanze possono presentarsi in varie forme di aggregazione molecolare che si chiamano stati: solido, liquido e gassoso.

Si passa da uno stato all’altro attraverso somministrazione o sottrazione di calore, a seconda del verso della trasformazione.

L’esempio tipicamente riportato dal professore era quello delle molecole di H2O, l’acqua, che possono aggregarsi sotto forma di ghiaccio, liquido o vapore.

Il processo fisico che porta una molecola di ghiaccio (stato solido) a trasformarsi direttamente in vapore (stato gassoso) senza passare per la fase intermedia (stato liquido) si chiama sublimazione e avviene grazie a una fonte notevole di energia termica.

Esattamente questo è quello che succede agli inchiostri a sublimazione: sulla carta stampata sono solidi e grazie al calore sublimano sotto forma di gas migrando verso la superficie di destinazione.

Su cosa si può sublimare?

Affinché il trasferimento sia permanente, il gas deve saldarsi alla superficie di destinazione.

L’unico materiale in grado di trattenere gli inchiostri sublimatici è il poliestere, un polimero resistente che, sottoposto a calore, apre le fibre per accogliere i pigmenti e li intrappola per sempre.

Con la sublimazione puoi creare gadget aziendali, regali personalizzati, decorazioni per la casa e per l’abbigliamento.

Un aspetto da non sottovalutare per ottenere stampe vivaci è il colore di base dell’oggetto.

Poiché la stampa a sublimazione si va a sovrapporre al colore di fondo, la scelta migliore è stampare su oggetti bianchi o chiarissimi.

Attrezzatura di base per iniziare a sublimare:

Tutto ciò di cui hai bisogno è una stampante dedicata, l’inchiostro sublimatico, una fonte di calore e tanti oggetti con un contenuto di poliestere sufficiente ad assorbire il disegno. 

Stampanti a sublimazione

Si tratta di stampanti specializzate che utilizzano inchiostri a sublimazione.

Ci sono stampanti progettate nativamente per la sublimazione, come la Epson SureColor F100 e la Sawgrass SG500 e ci sono alcune stampanti che puoi convertire in stampanti a sublimazione, come la Epson ET-2800 series. 

Queste sono stampanti di fogli A4 ma se il tuo obiettivo è realizzare oggetti più grandi ti occorrerà una stampante di grande formato, come la Sawgrass SG1000, la Epson SureColor F570 o una Epson per grandi formati convertibile a sublimazione.

La differenza tra la scelta di una stampante a sublimazione nativa o convertita è sostanzialmente il prezzo, da valutare in basse ai propri volumi di stampa.

Noi personalmente abbiamo testato la conversione di una stampante Epson ET-2800 series e possiamo confermare la facilità del processo e la piena efficienza della stampante trasformata.

Inchiostro per sublimazione

Nella maggior parte dei casi, la prima fornitura di cartucce di inchiostro è inclusa nell’acquisto delle stampanti a sublimazione native. 

Se decidi di convertire una stampante, troverai in commercio molte marche di inchiostri a sublimazione. 

Prima di procedere con un acquisto, verifica che ci siano sufficienti recensioni dei consumatori che testimonino la qualità degli inchiostri in questione.

Inoltre, per alcune tipologie di inchiostro è consigliata l’installazione di un profilo colore specifico (ICC) per una resa cromatica migliore, mentre altri tipi di inchiostro non richiedono impostazioni specifiche e per questo sono un prodotto più smart e altrettanto valido.

Carta per sublimazione

La carta per sublimazione è progettata per far sì che l’inchiostro si depositi sulla sua superficie e lo rilasci una volta riscaldato. 

Ce ne sono molti tipi tra cui scegliere in base al budget, all’oggetto di destinazione e alla qualità dell’immagine che si vuole ottenere.

Quindi oltre alla carta per sublimazione standard ottima per un ampio panorama di applicazioni, esistono carte ad alto rilascio per immagini più dettagliate, carte ad asciugatura rapida per elevate tirature di stampa, carte adesive per sublimare in alta qualità su materiali come ceramica o metallo.

Grezzi per sublimazione

Hai centinaia di oggetti grezzi su cui sublimare, acquistabili su Amazon o altri e-commerce, con prezzi a partire da 0,50 € ciascuno in su.

Tra i grezzi a basso costo puoi trovare portachiavi, segnalibri, orecchini, targhe in alluminio, tappetini per il mouse, sottobicchieri, magneti, medagliette per cani. 

In fascia di prezzo media ci sono bicchieri, tazze, puzzle, fodere di cuscini, cornici e shopper. 

Gli oggetti più costosi sono le borse, le coperte, gli zerbini, le insegne, vari articoli in legno trattato e lavagne in ardesia. 

Ricordandoti che l’elemento fondamentale è il contenuto di poliestere dell’oggetto, potrai divertirti a sperimentare la sublimazione su qualsiasi superficie.

Vinile Htv: pellicola per sublimare su cotone

La sublimazione su capi d’abbigliamento in cotone sarebbe impossibile senza il vinile Htv.

L’Htv è un materiale termotrasferibile, semitrasparente, opaco che si applica sul tessuto prima di procedere con la sublimazione del colore.

Grazie all’Htv otterrai sublimazioni permanenti e lavabili anche su cotone

Disegni e software di stampa

Puoi progettare la grafica da qualsiasi software (Canva, Gimpi, Adobe…), scaricare o acquistare immagini pronte per la stampa da uno dei tanti siti dedicati alla grafica (Freepik, Vecteezy…) oppure creare immagini sfruttando l’intelligenza artificiale.

A differenza della grafica vettoriale (formati PDF, Adobe Illustrator), che è scalabile all’infinito offrendo sempre la massima risoluzione, per l’utilizzo di immagini in formato JPG è opportuno selezionare file con una dimensione di pixel abbondante (non inferiore a 500×500 pixel).

Fonte di calore

La sublimazione richiede un’elevata fonte di calore (200 °C e oltre) per trasformare l’inchiostro in gas e una pressione per farlo aderire all’oggetto grezzo. 

La decisione su quale fonte di calore utilizzare dipende dal tipo di prodotti che si desidera realizzare e da quanto si vuole spendere. 

Esistono presse a mano di vari modelli e misure che sono molto economiche e utilizzabili per sublimare su piccole superfici (la distribuzione manuale della pressione è soggetta a disomogeneità) o presse professionali con piastre a battente, a conchiglia, o con forme adattabili per sublimare su tazze e bicchieri.

L’offerta è veramente ampia!

Il nostro consiglio è quello di iniziare con un’attrezzatura di base versatile e di specializzarla man mano che il tuo livello di apprendimento si perfeziona.

Conclusioni

Per gioco o per professione la stampa a sublimazione è una tecnica di personalizzazione moderna versatile e veloce.

Se vuoi iniziare a sublimare, non perdere tempo e contattaci per acquistare attrezzature verificate.

Segui i nostri tutorial gratuiti per avviare il tuo futuro creativo.hu

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LETTORI ZEBRA: COSA FARE QUANDO L’ENTER O IL TAB NON FUNZIONANO

In questo articolo descriviamo il motivo per cui alcune applicazioni non riconoscono i tasti Invio e Tab aggiunti come suffisso tramite le  regole di formattazione dei dati nei lettori di codice a barre Zebra.

In alcuni casi, i tasti Invio (Enter) e Tab impostati come suffisso nei dati del codice a barre non vengono correttamente interpretati dall’applicazione in cui viene scansionato il codice.

Questo avviene perché i valori ASCII inferiori a 32 vengono inviati come sequenza di tasti di controllo per impostazione predefinita come illustrato nella seguente tabella

LETTORI ZEBRA

Per risolvere il  problema, scansiona il codice a barre  “Enable Function Key Mapping” (Abilita mappatura tasti funzione) di seguito  riportato  per inviare i tasti in grassetto al posto della mappatura dei tasti standard.

lettori zebra enter e tab

Le voci della tabella che non hanno un equivalente in grassetto rimangono invariate indipendentemente dal fatto che il parametro sia abilitato o meno.

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Pazzi per l'identificazione!!!