Scegliere un terminale da magazzino idoneo alle proprie
esigenze può sembrare una scelta facile considerata l’offerta molto estesa sul
mercato.
In realtà è una scelta sulla quale bisogna fare
un’analisi accurata dei requisiti per acquistare un prodotto commisurato alle
proprie specifiche esigenze.
Come descrivere le proprie necessità? Quali sono le caratteristiche del proprio magazzino che definiscono la scelta del palmare giusto?
Analizziamo 8 punti basilari per determinare il modello e
la configurazione più adatta ai propri requisiti operativi
1.Come descriveresti il tuo magazzino?
I magazzini e gli ambienti logistici possono essere polverosi e sporchi e, in funzione della posizione geografica e dell’aspetto operativo, possono essere soggetti a temperature elevate, all’umidità, al freddo.
Questi sono elementi che influiscono sulle performance
del terminale.
Quindi, se l’ambiente di lavoro è esposto a condizioni climatiche imprevedibili è opportuno selezionare un dispositivo che abbia una classificazione IP adeguata che lo proteggerà dagli elementi deleteri a cui sarà esposto.
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2.Il tuo magazzino ha pavimenti in cemento?
Se la risposta è sì, controllare che le specifiche
tecniche del terminale indichino il numero di cadute e di rotolamenti a cui può
resistere il dispositivo.
I terminali robusti devono essere classificati per
resistere a cadute ripetute su cemento.
Se analizziamo i dati tecnici di un terminale ultra-
rinforzato come l’MC9300 della Zebra possiamo verificare i seguenti valori
Resistenza alle cadute
Il terminale resiste a cadute ripetute da 2,4 m secondo
la specifica MIL-STD-810G; cadute ripetute da 1,8 m su cemento in tutta la
gamma di temperature di esercizio
Resistenza agli impatti da rotolamento
2000 cadute da 1 m (4000 impatti)
La classificazione dell’indice IP e la robustezza del
terminale sono caratteristiche strettamente correlate, quindi se ti occorre un
dispositivo robusto è importante verificare questi valori sul datasheet tecnico
e non affidarsi ad una generica definizione di” robustezza”.
Un terminale idoneo agli ambienti più impegnativi deve
essere a prova di
Acqua
Polvere
Urti
Cadute
Ricorda che le componenti più vulnerabili di un terminale
sono il display e il gruppo ottico che devono essere opportunamente protetti e
costruiti per resistere ai graffi e alle cadute.
3.Il tuo magazzino è esposto a temperature
molto fredde?
La temperatura estremamente bassa può influire sulla
durata della batteria, sull’affidabilità dello schermo e sul funzionamento
generale del terminale.
Un dispositivo utilizzato in ambienti freddi, in presenza
di celle frigorifere e congelatori, può essere soggetto alla formazione di
condensa che causa la corrosione dei componenti interni e quindi dei
malfunzionamenti.
Se il tuo magazzino lavora a temperature molto basse devi
scegliere un terminale appositamente progettato dotato di batteria idonea per
tali ambienti, di finestra dello scanner riscaldata e di un’ingegnerizzazione
appositamente studiata per la catena del freddo
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4.Quali tipi di codici a barre devi leggere? Devi
leggere codici 1D o 2D o entrambi?
Non tutti i motori di scansione leggono tutti i codici a
barre.
I gruppi ottici sono classificati in 2 categorie
principali:
ottiche lineari, basate su tecnologia imager
o laser, che leggono solo codici monodimensionali, cioè 1D
ottiche 2D, che leggono sia codici 2D che
codici 1D
Solitamente il gruppo ottico è una caratteristica configurabile del terminale, pertanto nell’analisi del dispositivo idoneo alle proprie esigenze è fondamentale scegliere un’ottica conforme ai propri requisiti di lettura
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5.Da quale distanza devi leggere il codice?
Le tue scansioni sono a breve, media o lunga distanza?
Selezionare
il corretto gruppo ottico per le proprie esigenze di lettura è fondamentale per
ottimizzare e velocizzare le operazioni di acquisizione automatica del codice.
I terminali da magazzino rugged solitamente prevedono la
scelta del gruppo ottico in funzione di specifici requisiti di lettura.
Esistono gruppi ottici long range per la lettura sugli
scaffali più alti, a raggi estesi per la cattura di codici a barre molto più
larghi a distanza ravvicinata
La tecnologia avanzata di ultima generazione deve consentire la scansione di codici danneggiati, stampati male e poco leggibili
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6.Quale tipologia di tastiera ti occorre?
I terminali dei brand più importanti hanno una serie di
opzioni per la scelta della tastiera che deve essere valutata in funzione delle
proprie esigenze.
Le tastiere possono essere numeriche e alfanumeriche, con
un numero di tasti variabili che dipende dalla configurazione del dispositivo.
Gli utenti che utilizzano guanti ad esempio,
richiederanno quasi sicuramente tastiere con la dimensione dei tasti più
grande. Inoltre, alcuni modelli di dispositivi rugged dispongono di tastiere specifiche
per l’emulazione terminale.
7.Di quale sistema operativo hai bisogno?
Scegliete il sistema operativo più
adatto alla vostra applicazione
Sebbene Windows Mobile e Windows CE siano alla fine del
loro ciclo di vita, entrambi sono ancora supportati sui nuovi dispositivi.
Android sta aumentando la sua quota nel mercato e probabilmente sarà il sistema operativo dominante in un prossimo futuro.
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Il fattore decisivo per la scelta del sistema operativo è
l’applicazione che dovete eseguire sul terminale, un programma sviluppato per
sistema operativo Windows non funzionerà su un terminale Android.
Alcune applicazioni vengono eseguite su computer remoti e
necessitano solo di un client di emulazione terminale per l’esecuzione sul
palmare. Su alcuni modelli i client di emulazione terminale vengono
preinstallati. In caso contrario, possono essere acquistati separatamente
È quindi essenziale che sia la vostra Software House a
darvi le indicazioni sul sistema operativo richiesto sul terminale.
8.Che tipo di luminosità e contrasto dello
schermo hai bisogno?
Considerate le condizioni di illuminazione in cui verrà
utilizzato il dispositivo. Sarà usato in pieno sole o in condizioni di scarsa
illuminazione?
Gli schermi sono disponibili in una varietà di opzioni
basate sulla luminosità e sul contrasto. Un dispositivo con uno schermo a
colori molto illuminato rende più facile per l’utente vedere e inserire le informazioni.
La maggior parte dei dispositivi rugged sono progettati per funzionare in
condizioni di luce solare intensa o in aree scarsamente illuminate, ma chiedi
al tuo fornitore di dimostrare l’unità nelle condizioni in cui utilizzerai il
dispositivo per assicurarti che soddisfi le tue aspettative.
Hai bisogno di un terminale rugged per il magazzino? Contattaci ti aiuteremo a scegliere il modello più adatto alle tue esigenze
Sul terminale Zebra MC9200 è possibile eseguire 3
procedure di reset:
WARM BOOT.
Questa funzione chiude tutte le applicazioni aperte e
riavvia il terminale
COLD BOOT.
La funzione di cold boot esegue il reset del Real Time Clock (RTC), chiude tutte le applicazioni aperte e riavvia il terminale.
CLEAN BOOT.
Questa procedura riporta il terminale alle impostazioni
di fabbrica
I dati salvati nella memoria flash o in una memory card
non andranno persi.
Se il terminale si blocca, eseguire prima il WARM BOOT.
Se l’MC92N0-G continua a non rispondere, eseguire il COLD
BOOT.
PROCEDURA DI WARM BOOT
Tenere premuto il pulsante Power per circa 5 secondi.
Appena il terminale inizia a riavviarsi rilasciare il pulsante Power
PROCEDURA
DI COLD BOOT
Il cold boot reinizializza il sistema operativo, le
applicazioni e l’RTC.
I file memorizzati vengono preservati.
Attenzione Eseguire il cold boot solamente se il warm boot non ha risolto il problema.
Per eseguire il cold boot procedere come segue:
1. Premere il pulsante di rilascio della batteria
principale del terminale per espellere parzialmente la batteria
2. Con la batteria parzialmente espulsa, premere e
rilasciare contemporaneamente il grilletto e il pulsante di accensione.
3. Spingere la batteria per reinserirla completamente nel
terminale.
4. Il terminale sia riavvierà
PROCEDURA
DI CLEAN BOOT
Il clean boot riporta il terminale alle impostazioni
predefinite di fabbrica.
E’ una procedura che dovrebbe essere eseguita solo da un amministratore di sistema autorizzato. Durante il clean boot il terminale deve essere connesso all’alimentazione
1. Scaricare Clean Boot Package dal sito Zebra. Seguire
le istruzioni incluse nel pacchetto per l’installazione sull’MC92N0-G
2. Premere il pulsante di rilascio della batteria
principale per espellere parzialmente la batteria dal terminale.
3. Quando la batteria è parzialmente espulsa, premere e
rilasciare contemporaneamente il grilletto e il pulsante di accensione.
4. Spingere la batteria per reinserirla completamente nel
terminale.
5. Premere e tenere premuto il grilletto.
6. Collegare l’MC92N0-G all’alimentazione attraverso la
base di ricarica del terminale.
7. Il terminale verrà aggiornato e poi eseguirà il
riavvio.
Ti occorre un terminale per il magazzino? Hai bisogno di aiuto?
Per configurare la rete WIFI su un Datalogic Memor, bisogna utilizzare un’applicazione specifica per la gestione della radio chiamata SCU (Summit Client Utility).
Per accedere alla SCU possiamo utilizzare 2 metodi:
1- Start > Programs > Summit > SCU
oppure
2- dal Pannello di controllo, eseguire un doppio clic sull’icona WIFI per aprire l’utility SCU
A questo punto si apre la maschera di gestione della connessione WIFI divisa in 4 sotto-maschere: MAIN, PROFILE STAUTUS DIAGS, GLOBAL
3- Andiamo sotto la maschera Profile e creiamo un nuovo profilo. Se il terminale è sotto copertura premere il tasto SCAN per individuare la rete
In questa maschera possiamo settare tutti parametri della rete WIFI.
4- Selezionare l’SSID tra quelli visualizzati nella schermata SCAN
5- Premere il pulsante Configure per procedere con la creazione del nuovo profilo e immettere le chiavi di rete
6- Seguire la procedura guidata per settare le chiavi di sicurezza della rete
7- Terminato l’inserimento dei parametri premere il tasto COMMIT per salvare le impostazioni effettuate
8- Ritornare alla schermata Main (Principale) e selezionare il profilo appena creato
9- Nella schermata Status verificare le informazioni di connessione del terminale alla rete
Le performance della batteria di un terminale portatile possono variare in base alle applicazioni aperte, alle impostazioni wireless, alle impostazioni di consumo energetico, alla luminosità dello schermo LCD e alle condizioni ambientali.
Per gestire/cambiare le impostazioni di alimentazione dei terminali Intermec della serie 70 e i CK3 bisogna entrate nelle Impostazioni di sistema e configurare i diversi parametri secondo le proprie esigenze operative
***Impostazioni di alimentazione per la radio 802.11***
Andare su Start > Settings > System > Intermec Settings > Communications > 802.11 Radio> Funk Security > Profile1> Power Mode
Selezionare ‘Disabled’ oppure ‘Constantly Awake Mode’ (CAM, cioè sempre attiva) in funzione delle specifiche condizioni operative
***Gestione dell’alimentazione dello schermo (Screen) a del Dispositivo***
Andare su Start > Settings > System > Intermec Settings> Device Settings > Power Management
Power Button> Power button behavior è impostato su ‘Screen Off’. E’ possibile scegliere tra una serie di opzioni per il pulsante di accensione: Disabilitato, Spegnimento dello Schermo, Ibernazione, Sospensione, Reboot, Spegnimento del terminale
SPEGNIMENTO DELLO SCHERMO: Battery Power> Screen turns off after è impostato su 1 o 2 minuti. Anche in questo caso impostare lo spegnimento dello schermo commisurato alle proprie esigenze, ma con un tempo minimo per preservare la durata della batteria – spegnimento del terminale: Device turns off after è impostato su ‘Disattivato’
External Power > Screen turns off after di default è impostato su Disabilitato – Device turns off after (il dispositivo si spegne dopo) è impostato su Disabilitato
In alcune situazioni potrebbe essere necessario un reset del terminale Datalogic Skorpio X3 per sbloccare problemi sia software che hardware
Ci sono tre diversi modi per eseguire un reset di un terminale Datalogic Skorpio X3:
warm boot
cold boot
clean boot
I tre tipi di reset hanno conseguenze diverse sul terminale, pertanto è consigliabile procedere per step, partendo dal reset più leggero (il warm boot), qualora il terminale continuasse a non rispondere eseguire il cold boot e come ultima scelta il clean boot per riportare il terminale alle impostazioni di fabbrica
ESECUZIONE DEL RESET
>> Il warm boot termina un’applicazione in esecuzione che non risponde e cancella tutti i dati contenuti nella RAM ma conserva il File System. Il Registro di sistema viene ripristinato dalla memoria persistente se era stato precedentemente salvato oppure ripristinato ai valori di fabbrica predefiniti.
COME ESEGUIRE UN WARM BOOT:
per effettuare un warm boot tenere premuti contemporaneamente i seguenti tasti
>> Il cold boot forza la chiusura di tutte le applicazioni e re-inizializza il sistema. Con il cold boot i dati contenuti nella RAM vengono cancellati ma il file system viene preservato. Il Registro di sistema viene ripristinato dalla memoria persistente, se precedentemente era stata salvata una copia.
Eseguire un cold boot quando il terminale è bloccato ed il warm boot non ha risolto il problema
COME ESEGUIRE UN COLD BOOT:
Spegnere lo Skorpio X3 premendo il pulsante ON/OFF.
Rimuovere la batteria del terminale.
Premere simultaneamente il pulsante SCAN ed il pulsante RESET situato nell’alloggiamento della batteria.
Reinserire la batteria
Accendere il terminale con il pulsante ON/OFF
>> Il clean boot resetta completamente lo Skorpio X3 riportandolo in una configurazione “pulita”: sia il Registro di sistema che il file system vengono ripristinati ai valori predefiniti di fabbrica.
ATTENZIONE: con il clean boot tutti i dati andranno persi, anche quelli salvati nella FLASH
COME ESEGUIRE UN CLEAN BOOT:
Eseguire un Cold Boot, come spiegato nel punto precedente
Tenere premuti contemporaneamente tasti ESC + 0
A questo punto comparirà una finestra di dialogo: premere il tasto ENTER per confermare
Quando si lavora in un grande magazzino, con struttura verticale delle locazioni di stoccaggio e una grande movimentazione di prodotti, il monitoraggio di ogni singolo elemento può rivelarsi un’impresa ardua
I lettori di codici a barre long range sono dotati di gruppi ottici che offrono caratteristiche di scansione estremamente performanti consentendo la lettura di codici 1D e 2D oltre i 20 mt di distanza.
Un lettore long range può essere utile per gli operatori che devono eseguire scansioni di codici fuori dalla portata visiva, come quelli posizionati su scaffalature alte.
I magazzini che sfruttano gli spazi verticali per aumentare la capacità di stoccaggio delle merci ottimizzando lo spazio a terra necessitano di lettori e palmari con motori di scansione che si adattino velocemente alle diverse distanze di lettura.
La scansione di un codice posto sulle scaffalature più alte può essere un serio problema per l’operatore: un lettore con raggio standard non sarà il grado di acquisire i codici più lontani.
Una soluzione di scansione che integri un motore ottico a lungo raggio garantisce l’acquisizione delle informazioni in qualsiasi momento con il minimo sforzo, accelerando le operazioni logistiche e ottimizzando il flusso operativo
Alcuni modelli di lettori long range utilizzano la tecnologia di scansione omnidirezionale il che significa che non è necessario allineare lo scanner al codice a barre velocizzando le operazioni di scansione.
La combinazione della capacità long range con le caratteristiche omnidirezionali permette agli operatori sul muletto di acquisire velocemente i codici, senza dover continuamente scendere o spostarsi.
Inoltre gli scanner a lungo raggio offrono eccellenti capacità di lettura anche a corto raggio quindi possono essere utilizzati efficacemente in un’ampia gamma di distanze, da pochi centimetri di distanza allo scaffale più alto del magazzino: il personale potrà̀ passare in modo rapido e affidabile ad operazioni che richiedono scansione ravvicinata o a distanza grazie alla messa a fuoco automatica
La scelta di lettori o palmari con motore di scansione bidimensionali ed ottica a lungo raggio con messa a fuoco automatica evita l’utilizzo di scanner diversi specifici per ogni applicazione: gli imager di nuova generazione sono in grado di leggere codici a barre con estrema velocità consentendo di operare con un’eccezionale tolleranza ai movimenti della mano e del codice a barre.
Gruppi ottici con caratteristiche così performanti sono integrati sia in lettori a pistola che nei palmari e tutte le più importanti case costruttrici prevedono questa tecnologia su determinati modelli.
Per aumentare ulteriormente la distanza di lettura di un lettore long range si possono utilizzare etichette retroriflettenti, costituite da poliestere miscelato con microsfere di vetro che riflettono il raggio dello scanner aumentando la profondità di campo
Il magazzino è il cuore del vostro business.
È il punto nevralgico attraverso il quale ogni cosa deve transitare: materie prime e prodotti finiti, pallet e colli in un centro di distribuzione, una moltitudine di prodotti diversi nel settore retail.
Nei mercati attuali è necessario considerare un fattore fondamentale, strettamente collegato a una più efficiente gestione del magazzino: LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE.
Che cosa si aspettano i vostri clienti dalle attività di magazzino e della supply chain? Un’esecuzione accurata, puntuale e impeccabile. Sempre. L’efficienza del servizio offerto è il valore aggiunto che fa la differenza!!!
Sicuramente l’integrazione di tecnologie mobili, wireless e di acquisizione automatica dei dati contribuisce a rendere efficienti e veloci I processi di gestione del magazzino.
La scansione di codici a barre, sia 1D che 2D, permette di verificare velocemente che gli articoli corretti siano stati caricati, prelevati, imballati e spediti.
La tecnologia RFID garantisce la tracciabilità automatica di materiali e risorse, senza che sia necessario l’intervento umano.
Sostituire le complesse e lunghe procedure cartacee con processi automatici di identificazione e tracciabilità significa fornire un servizio veloce, efficiente e con una drastica riduzione dell’errore.
Un’inventario aggiornato in tempo reale è il cuore del magazzino.
La visibilità dei dati di inventario garantisce una serie di importanti vantaggi:
inserimento di dati più accurati nei sistemi WMS
riduzione dei problemi di esaurimento delle scorte;
riduzione dei livelli di inventario;
riduzione dei costi di gestione dell’inventario;
riduzione dei requisiti di spazio dell’inventario.
Quali sono i dispositivi giusti nella gestione del magazzino? La robustezza e affidabilità sono requisiti fondamentali.
I dispositivi appositamente ingegnerizzati per l’automazione del magazzino sono innumerevoli con caratteristiche adatte a coprire qualsiasi tipo di esigenza….sintetizziamo con una breve galleria fotografica l’ampia offerta dei costruttori