Alcuni esperti di marketing
ritengono che gli acquirenti sviluppino le loro prime impressioni su un marchio
in soli sette secondi.
Il processo si svolge quasi
interamente nel subconscio.
L’appeal visivo e tattile ha
molto a che fare con esso e almeno un terzo del processo decisionale di
acquisto si basa sull’imballaggio.
Cosa c’è nell’etichetta di un prodotto alimentare?
Gusto, tatto, vista e
olfatto sono tutti intrecciati in una complessa rete di interazioni che la
scienza sta appena iniziando a svelare.
Ricerche recenti hanno
dimostrato che le impressioni che otteniamo dalla confezione del prodotto
possono letteralmente cambiare il modo in cui immaginiamo il suo sapore.
Il lavoro di modellare le
percezioni dei consumatori inizia molto prima che gli acquirenti aprano un
prodotto e ne conoscano il gusto.
Di fronte a scaffali pieni
di prodotti della concorrenza, i consumatori prendono decisioni di acquisto in
pochi secondi, decisioni basate spesso solo sull’aspetto.
Ci piace immaginarci come esseri
razionali, ma al dunque si attiva prima l’emozione della ragione.
Uno studio di ricerca ha
scoperto che tendiamo prima a prendere decisioni emotive, per costruire a
posteriori razionalizzazioni coscienti per quelle scelte.
Quindi, cosa c’è nell’etichetta un di prodotto?
La tua intera identità di produttore.
Come progettare un’etichetta
per la risonanza emotiva
Quando hai solo sette
secondi per impressionare, devi prendere alcune scorciatoie.
La chiave per attirare
l’attenzione sul design dell’etichetta è: MOSTRA – NON DIRLO, facendo
affidamento su elementi di design e caratteristiche delle etichette che
scatenano istantaneamente ondate di emozioni positive negli acquirenti.
I seguenti suggerimenti ti
aiuteranno a creare un’etichetta personalizzata che trasmette il tuo messaggio
di branding agli acquirenti che sono pronti a riceverlo.
Scegli i colori
Le migliori marche sono molto
attente alle loro scelte di colore perché sanno che il colore può essere
l’elemento del marchio più risonante. Tra il 62 e il 90 percento della nostra
valutazione iniziale dei prodotti potrebbe essere solo sul colore.
I colori possono suscitare
sentimenti potenti.
La mente umana associa
determinati colori a determinate caratteristiche. Ad esempio, il rosso può
significare amore, passione o ira; il verde è connesso con la natura, la salute
e la purezza; il marrone crea un aspetto robusto, terroso, vecchio stile; il
bianco evoca pulizia, virtù, salute o semplicità.
Quando si tratta di identità
del marchio, è difficile e poco saggio attribuire regole rigide e veloci. Detto
questo, il processo può essere scoraggiante e confuso, quindi una piccola guida
è utile.
Pianifica la scelta di 3
colori:
Il
tuo colore di base, che principalmente rappresenta il tuo marchio
Il
tuo accento, per evidenziare delle informazioni importanti
Il
tuo neutro, che è lo sfondo di tutto
Assicurati di parlare delle
tavolozze dei colori a tua disposizione con il servizio di stampa di etichette.
Non trascurare la trama
Poiché il tocco è il primo
senso che usiamo per esplorare il mondo, le associazioni che formiamo con
diverse trame persistono per tutta la vita. Pesantezza trasmette serietà e
affidabilità, per esempio. La morbidezza indica cura.
La trama dell’etichetta del
prodotto può anche dire qualcosa sul tuo marchio. Puoi scegliere carta più
spessa per proiettare artigianato e lusso. Una trama ruvida o rugosa suggerisce
“fatta a mano” o “naturale”. Una lucentezza plastica
esprime modernità.
È importante notare che la
trama non deve essere fisicamente toccata, la si può intuire già sullo scaffale
dal modo in cui un’etichetta riflette o assorbe la luce.
Un buon rivenditore di
etichette avrà a disposizione una varietà di supporti per creare la tua
etichetta personalizzata. Parlane con noi!!!
Ma non dimenticare di considerare
la durabilità dei materiali: il design dell’etichetta dovrebbe bilanciare esigenze
estetiche e funzionali.
Considera la semplicità
Un’etichetta di prodotto
personalizzata non ti dà necessariamente molto spazio per il testo. L’
approccio “MENO È PIÙ” può aiutarti a trasmettere il tuo messaggio a distanza,
specialmente se lo abbini a caratteri leggibili e colori contrastanti.
Le persone sono bombardate
con informazioni da tutti gli angoli in ogni momento della giornata; il design
semplice che taglia fuori il disordine fa appello al nostro bisogno di fluidità
cognitiva.
D’altra
parte, il design massimalista può essere un modo bizzarro per distinguersi.
Sia l’approccio
minimalista che quello massimalista sono trend di mercato attuali che puoi
prendere in considerazione per lo studio del tuo layout grafico.
Evita l’uniformità
Al giorno d’oggi, gran parte
del design delle etichette è ripetitivo: quando in un supermercato entri nella
corsia dedicata alle passate di pomodoro piuttosto che in quella dell’olio, si
percorrono scenari che non ci sorprendono.
Qualsiasi cosa tu possa fare
per spezzare questa monotonia, mantenendo la fedeltà alle aspettative del
cliente target, può aiutarti a catturare qualche secondo in più di attenzione.
Alcune idee sono:
Sperimentare
con forme uniche di imballaggio ed etichetta
Utilizzare
dei codici QR per includere nel regno digitale l’esperienza del tuo marchio,
permettendo ai tuoi clienti di rintracciare informazioni supplementari sulla
tua azienda da una semplice scansione con il telefonino.
Dare
alla tua etichetta effetti metallici con inchiostri e foil speciali.
Il lavoro sinergico di un
designer e della tecnologia di stampa dovrebbe guidarti nella scelta giusta.
Se invece ti appassiona
renderti autonomo in questo processo, puoi sperimentare materiali, colori e
grafica in totale autonomia!
Scegliere la stampante che
si adatta alle tue esigenze è il primo passo verso un processo di stampa
indipendente.
Sapevi che puoi ridurre i
costi di stampa facendo scelte di design intelligenti? Sebbene questi risparmi
possano sembrare millesimali, possono sommarsi rapidamente per una produzione
completa di etichette.
Ecco una serie di
suggerimenti per ottimizzare il tuo budget senza sacrificare l’estetica e la
qualità.
Etichette dal design minimalista
Il minimalismo è una scelta
progettuale che abbraccia la semplicità, utilizzando un numero essenziale di
elementi per creare un aspetto pulito e sofisticato.
È di tendenza in vari
settori, dall’arredamento alla moda, e non ultimo il design di etichette.
Una grafica più snella da stampare permette di ridurre il consumo di inchiostro.
Per creare etichette minimaliste segui questi quattro principi:
I clienti ricevono fino a
10.000 messaggi promozionali al giorno ma ne memorizzano solo una parte.
Se li semplifichi, possono
capire più rapidamente e facilmente se il tuo prodotto è adatto alle loro preferenze.
Identifica ciò che è più comunicativo
per il tuo prodotto ed evidenzia solo quello. Meno parole, meno elementi di
design affollati e persino un’etichetta più piccola per rappresentare il tuo
prodotto possono contribuire ad una riduzione dei costi di stampa.
2.Aggiungi spazio bianco
Il minimalismo adotta molto spazio bianco. Il tuo spazio bianco non è spreco di opportunità, è lo spazio organizzativo per il tuo design.
Indirizza l’attenzione sul messaggio fondamentale del tuo prodotto e consente di risparmiare sui costi di inchiostro e toner.
Se il bianco non si addice
al tuo prodotto, aggiungi invece un tocco di colore.
La chiave qui è usare il
colore in modo efficiente e mirato. Usarne troppo crea una giostra chiassosa e
confusa, dosarlo può aiutare ad attirare l’attenzione sugli elementi più
importanti.
Ciò può massimizzare
l’impatto e ridurre il consumo di inchiostro o toner.
4. Usa la tipografia per comunicare
La tipografia e i caratteri
possono comunicare tanto quanto la grafica e le parole, ma in molto meno spazio,
inviando ai clienti scie emozionali.
Quindi, scegli la tua
tipografia col cuore.
Le scelte che fai possono diffondere particolari toni, parlare a un determinato pubblico, comunicare sfumature uniche sul tuo prodotto e convincere il cliente ad acquistare il tuo prodotto.
Le etichette adesive
frontali tradizionali non sono l’unica opzione per il marchio del prodotto. Le
opzioni creative possono farti risparmiare materiale e costi di stampa e
aiutarti a distinguerti sullo scaffale.
Chiudi buste, bollini, cartellini, ad esempio, sono un metodo di etichettatura alternativo e appariscente.
Prova l’anteprima con una bozza di stampa
Niente spreca più denaro di
un lotto di etichette andato storto.
Prima di stampare l’intero
set di etichette, è preferibile stampare alcuni campioni e provarli sulla
confezione. In questo modo potrai verificare se c’è qualcosa da modificare nei
testi, nella grafica, nella precisione del colore, nella distribuzione globale
del layout.
Per le bozze è consigliabile impostare la stampante in bassa qualità che impiega quantità di inchiostro minori. Il documento stampato sarà più sbiadito ma comunque efficace per la valutazione.
Stampa solo il numero di etichette che ti occorre
È importante tenere conto
delle potenziali modifiche normative quando si stampano grandi quantità di
etichette.
Alcune categorie di prodotti
possono essere più inclini a modifiche normative. Nel settore cosmetico e
alimentare gli ingredienti possono cambiare senza minimo preavviso e ci si
ritrova con un mucchio di etichette inutilizzabili.
Un servizio di stampa esterno
obbliga a un minimo d’ordine comunque elevato per aziende con medie produzioni,
e ritrovarsi 20.000 etichette quando in realtà ne servivano solo 10.000 è una
falsa economia.
La scelta economicamente più vantaggiosa è rendersi autonomi nella produzione di etichette.
Una grafica intelligente permette di risparmiare sul costo di proprietà globale dell’etichettatura dei prodotti, a partire dall’ acquisto della stampante, che non va sovradimensionata rispetto alle proprie reali esigenze, fino alla gestione dei costi dei materiali di consumo.
Se ti occorre una consulenza completa e specializzata, chiamaci
Lo spazio bianco è la parte dell’etichetta lasciata non contrassegnata, lo spazio vuoto tra gli elementi.
Lo
spazio bianco non deve essere bianco. Può essere di qualsiasi colore, trama,
motivo o persino un’immagine di sfondo.
Lo
spazio bianco non è semplicemente uno spazio “vuoto”, è un elemento
importante del design che consente agli oggetti di coesistere.
L’equilibrio
tra spazio positivo (pieno) e spazio negativo (vuoto) è la chiave della
composizione estetica.
Un’etichetta
affollata di testo o grafica con pochissimo spazio bianco corre il rischio di
apparire asfissiante e difficile da leggere.
Le
persone si sentono frustrate quando le informazioni le bombardano. Siamo umani,
non macchine!
Un
po’di spazio in più tra il testo e gli altri elementi può aiutare a definire i
messaggi chiave del marchio, le informazioni sul prodotto e altre dichiarazioni
cruciali.
Lo
spazio bianco è sottovalutato come il silenzio tra le note musicali.
Un
buon uso dello spazio bianco può dare a un’etichetta un aspetto curato,
elegante e ricco.
Lo spazio bianco ci calma, ci guida, permettendoci di “respirare”.
In breve, un ampio spazio bianco raggiunge tre benefici:
• Migliora la leggibilità. Lo spazio tra testo ed
elementi aiuta a definire il contenuto e facilita la lettura.
• Aumenta l’attenzione. Lo spazio bianco è un modo
efficace per attirare l’attenzione degli utenti su un elemento particolare.
Circondare l’elemento con uno spazio bianco lo fa risaltare.
• Crea
il tono giusto. L’uso dello spazio bianco comunica intrinsecamente un senso
di equilibrio, freschezza ed eleganza per il tuo prodotto, incrementando il
valore percepito.
Queste qualità sono piuttosto interessanti per gli acquirenti.
Come si crea lo spazio bianco?
Passaggio 1 – RACCOGLI tutte le informazioni e la grafica che desideri sulla tua etichetta
Passaggio 2 – POSIZIONA gli elementi di testo e grafici sull’etichetta.
In
questo momento, non pensare a come apparirà il risultato finale, semplicemente
posiziona tutto all’interno dei confini della dimensione finale prevista
dell’etichetta.
Passaggio 3 – ELIMINA qualsiasi testo non necessario e modifica il testo per ridurre la lunghezza dei paragrafi.
Passaggio 4 – GUARDA le immagini che hai inserito: aggiungono valore? Elimina quelle che non lo fanno.
Per un sito Web, un’App, o un cartellone pubblicitario valgono
gli stessi principi.
Come in un dipinto lo spazio bianco è la tela in cui è
rappresentata la scena: è lo sfondo che tiene insieme gli elementi in un
disegno, permettendo loro di distinguersi.
Dov’è lo spazio bianco?
Lo spazio bianco è comunemente classificato in base alla
densità del micro spazio bianco e alla sua relazione con lo spazio bianco
macro.
Stiamo parlando di rapporti e proporzioni.
Lo spazio bianco è un ottimo strumento per bilanciare gli
elementi di design e organizzare meglio i contenuti, per migliorare
l’esperienza di comunicazione visiva.
Micro spazio bianco
Puoi trovarlo tra righe e paragrafi, incluso lo spazio
tra i glifi tipografici (caratteri leggibili), e tra le immagini.
Lo spazio bianco micro ha un impatto diretto sulla leggibilità dei contenuti. Ad esempio, uno spazio bianco marginale che circonda i paragrafi influisce sulla velocità e la comprensione della lettura dell’utente.
Se il testo appare al di fuori dei paragrafi regolari, le persone lo leggono più lentamente.
Che tu abbia poco o molto testo sulla tua etichetta,
queste parole devono risaltare. Le tue etichette devono educare e incuriosire i
clienti a prima vista, quindi il testo illeggibile è un problema serio.
Macro spazio bianco
Lo spazio bianco macro è il grande spazio tra i principali elementi e lo spazio che circonda il layout, funge da contenitore del design complessivo.
Probabilmente il miglior esempio di sito Web che implementa intensamente (ed efficacemente) lo spazio bianco macro è la homepage di Google.
L’aspetto iconico di Google è meravigliosamente semplice e calmante, perché non c’è disordine, c’è meno lavoro per i tuoi occhi e la tua mente.
Puoi concentrarti sul motivo per cui sei lì: cercare qualcosa!
All’inizio, le connessioni Internet erano molto più lente e i visitatori aspettavano il download della pagina nonostante tutto fosse già sullo schermo, perché non erano abituati a vedere così tanto spazio bianco!
I progettisti di Google hanno deciso di aggiungere l’avviso di copyright nella parte inferiore della pagina affinché gli utenti sapessero che la pagina era stata caricata completamente.
Cosa determina quanto e quale spazio bianco dovresti
usare?
L’uso di macro e micro spazi dipende dai seguenti
fattori:
Contenuto: con più
informazioni nel layout, saranno disponibili meno quantità di spazio bianco
macro. Per compensare questo, il volume del micro spazio bianco aumenterà.
Questo compromesso è vitale; altrimenti, le etichette
sarebbero blocchi di dati solidi, estremamente difficili da leggere!
Design: il design influenza il
rapporto tra micro e macro spazi bianchi nel layout.
Il designer sceglie lo stile. Ciò può orientare il layout
su un tipo di spazio bianco o su un altro.
Utente: il giusto equilibrio tra
macro e micro spazi bianchi dipende dal target dei clienti a cui è destinato il
nostro prodotto o servizio.
Non esiste una “regola empirica” da
applicare, il gradimento o meno va sondato.
Messaggio di branding:
l’utilizzo di spazi bianchi può suggerire il budget di un’azienda e quindi la
qualità del prodotto.
Un grande uso dello spazio bianco macro ispira qualità e
selezione, sincerità e minimalismo del marchio.
Lo spazio bianco comunica valore: se vuoi che la tua etichetta imposti un determinato tono, a volte il meno vale di più.
Come migliora la leggibilità?
Oltre alla differenziazione tra spazio bianco micro e
macro, puoi anche considerare lo spazio bianco come attivo o passivo.
Spazio bianco passivo: viene
applicato per migliorare la visibilità del testo senza guidare l’utente
attraverso un ritmo di lettura.
Ad esempio, lo spazio bianco tra glifi dei caratteri e l’interlinea
funzionano in questo modo.
Spazio bianco attivo: è lo spazio bianco utilizzato per migliorare la struttura e l’estetica della pagina, aiutare il cliente nella comprensione della lettura seguendo un flusso di contenuti specifici.
Sul lato sinistro dell’immagine, il testo non ha alcuna reale quantità di spazio bianco tra caratteri, righe, paragrafi.
Notiamo subito che la mancanza di spazio bianco rende il testo schiacciato e compresso.
Nell’esempio centrale, abbiamo aggiunto dello spazio bianco passivo, semplicemente maggiorando l’interlinea (micro).
Noti quanto più facilmente puoi leggerlo rispetto al primo?
In generale, maggiore è la spaziatura, migliore sarà l’esperienza dell’utente durante la lettura (anche se una spaziatura eccessiva delle righe può rendere le linee disconnesse).
Passando all’esempio sul lato destro, abbiamo aggiunto uno spazio bianco attivo per guidarci attraverso il testo.
Quel duro “muro di testo” che abbiamo visto per la prima volta è diventato qualcosa di strutturato in un formato confortevole.
È possibile utilizzare molti metodi visivi per mettere in
evidenza elementi specifici; uno è giocare con la quantità di spazio bianco
attorno ai punti focali. Le industrie del branding e della stampa applicano varie
teorie per attirare l’attenzione sui messaggi del marchio.
Lo spazio bianco chiarisce le relazioni
L’intero layout deriva dalla somma delle sue parti e le
relazioni di contenuto sono definite dallo spazio bianco circostante.
La “Legge di prossimità” afferma che gli oggetti vicini
l’uno all’altro sembrano simili. In questo caso lo spazio bianco funge da
segnale visivo.
Analizziamo per esempio l’immagine qui sotto:
Quasi tutti coloro che vedono questa immagine notano due gruppi di cerchi, anziché semplicemente 12 cerchi.
I cerchi sono tutti identici e l’unica differenza tra
loro è la quantità di spazi bianchi che li separa.
È possibile raggruppare gli elementi diminuendo lo spazio
tra loro e aumentando lo spazio tra loro e altri elementi della pagina.
Lo spazio bianco attira l’attenzione
Hai qualcosa di veramente interessante da evidenziare sulla
tua etichetta e vuoi essere sicuro che la gente se ne accorga? Non mettere
nulla accanto.
I designer possono utilizzare gli spazi bianchi per
comunicare a colpo d’occhio gli elementi chiave.
C’è una relazione tra distanza e attenzione: una distanza
maggiore forza l’attenzione. La mancanza di altri elementi enfatizzerà gli elementi
esistenti.
Quindi: più spazi bianchi circondano un oggetto, più l’occhio è attratto da esso.
Lo spazio bianco crea una gerarchia visiva
Quando lo spazio bianco viene utilizzato in modo appropriato, si consente un flusso visivo e un equilibrio generali, che a loro volta aiutano a comunicare l’intento del design. Gli spazi bianchi producono simmetria o asimmetria.
Usando la simmetria è possibile creare un layout
bilanciato con parti destra e sinistra ugualmente importanti.
Mentre l’asimmetria attira l’attenzione:
L’asimmetria è ottima per calamitare il cliente su una
particolare area.
Quando un elemento usa uno spazio asimmetrico, si
distingue dagli altri elementi circostanti.
Conclusione
Lo spazio bianco non è uno spazio sprecato, bensì un
potente strumento di progettazione.
Può essere altrettanto importante dello spazio occupato
da immagini, testo o altri oggetti perché anche lo spazio vuoto ha uno scopo:
supportare l’integrità visiva di un layout.
Potrebbe non capitare un momento migliore di questo per
entrare nel mercato con la tua birra artigianale.
La produzione di birra artigianale si sta rapidamente
consolidando come un settore redditizio, con micro birrifici che continuano a
crescere per soddisfare la domanda.
Non essere timido, puoi dirlo forte: la tua birra artigianale
è migliore di quelle di marca!
Ora è il momento di portare la tua passione al livello
successivo.
Avrai bisogno di creare un’etichetta accattivante per la
tua birra.
Il problema della maggior parte dei produttori di birra
su piccola scala è che non sanno abbastanza sul marketing e sul design quanto
sul luppolo e sulla fermentazione.
Qui parleremo di come creare etichette di birra
artigianale perfette per competere con i più grandi marchi.
Un’etichetta di birra accattivante e memorabile che verrà
notata sullo scaffale.
Prima di etichettare: scopri la personalità
del tuo marchio
Sembrerà obsoleto citare Socrate, ma lui ha alcuni ottimi
consigli sull’imballaggio della birra artigianale: “Conosci te stesso”.
Questo significa che prima di procedere con la
progettazione di un’etichetta di birra, devi conoscere i punti cardine che
distinguono il tuo marchio dagli altri.
Per semplificare le cose, poniti queste 3 domande chiave:
1 – Com’è è il tuo prodotto?
2 – Chi è il target dei tuoi clienti?
3 – Quali sono i canali di vendita?
Innanzitutto, devi comunicare cosa stai vendendo: è una
birra chiara o scura? Americana, tedesca o inglese?
Per quali caratteristiche le persone dovrebbero preferire
la tua birra rispetto ad altre?
Sono tutti elementi cruciali per lo sviluppo della
personalità del tuo marchio e determineranno un elenco di simbologie da
inserire nella tua etichetta.
Successivamente sarà opportuno restringere il target dei
tuoi clienti: la tua birra si venderà meglio se non pretendi di accontentare
tutti e ti concentri sulla soddisfazione di un gruppo selezionato.
Puoi considerare gusti e preferenze: è una birra per
intenditori o per giovani che cercano di divertirsi?
Per la folla dell’happy hour post-lavoro o per i bohémien
che partecipano a festival musicali?
Inoltre, dovrai prendere in considerazione elementi più
pratici, come il reddito e, più precisamente, dove i tuoi clienti preferiscono
acquistare la tua birra.
Il che ci porta alla domanda sui canali di vendita: il
cliente va al supermercato o preferisce ordinare online?
Si tratta di decisioni critiche che hanno effetti su
tutti gli aspetti del marketing, non ultimo quello dell’etichetta.
La personalità del tuo marchio finirà per essere
complessa e stratificata. Una volta risolto il problema, sei pronto per il
prossimo passo: comunicare quella personalità complessa in un solo sguardo sulla
tua birra.
Prima di buttarti a capofitto nel design, devi risolvere
l’enigma dell’epico birraio: lattine o bottiglie?
Dal punto di vista del design e del marketing, conoscere
la personalità del tuo marchio e il cliente target ti aiuterà a capirlo.
La trasportabilità potrebbe essere il fattore più
importante nella scelta delle lattine, ideali per pic-nic e street food.
Hai una belga che si abbina bene alla cena? Per motivi
sia tecnici che estetici, probabilmente opterai per la bottiglia.
Ai fini di questo articolo ci concentreremo sul design dell’etichetta applicata su bottiglia, ma molti dei principi sono ugualmente applicabili alle lattine.
Il passaparola, i concorsi e i campioni gratuiti sono
tutti metodi efficaci di promozione ma il marchio sulla tua etichetta è il
primo induttore di impressioni.
Conoscere la personalità del tuo marchio è un buon
inizio, ma è solo il primo passo. Ora devi tradurre quella personalità in
un’identità grafica.
Per fare ciò, esamineremo la comunicazione attraverso la
scelta dei colori, la tipografia, lo stile e le immagini.
La scelta dei colori dell’etichetta
L’elemento di design che è il più diretto per comunicare
la personalità con una rapida occhiata è il colore.
La scienza ha dimostrato che ogni colore genera una
connotazione emotiva unica.
Quale colore di bottiglia è giusto per la tua bottiglia di birra? Trasparente, marrone e verde? In termini di funzionalità, le bottiglie marroni filtrano la luce proteggendo la birra fotosensibile (è indispensabile per le birre luppolate). Le birre con poco o nessun luppolo non sono così sensibili alla luce, quindi puoi prendere in considerazione indifferentemente bottiglie chiare o verdi, è principalmente una scelta estetica e culturale.
Le bottiglie verdi sono diventate popolari dopo la Seconda guerra mondiale, quando in Europa mancava il vetro marrone. Poiché queste birre erano di altissima qualità, la bottiglia verde divenne uno status symbol per una buona birra. È meno comunemente usato dai produttori di birra artigianale a causa della sua associazione molto specifica con alcune birre di spicco come Heineken, Stella Artois, Carlsberg. Tuttavia, è una scelta perfettamente legittima da fare!
Una volta che conosci il colore della bottiglia, puoi
iniziare a scegliere i colori delle etichette.
Le bottiglie verdi sono tradizionalmente abbinate a
etichette in bianco e nero, forse con un tocco di rosso, che è complementare al
verde.
Le bottiglie marroni offrono uno sfondo neutro per la tua etichetta e qualsiasi colore funziona davvero.
I più comuni sono i colori caldi: arancio, oro, rosso. Incredibilmente, questo è anche il colore della birra! L’uso di una combinazione di colori come questa ricorda ai clienti il tuo prodotto e fornisce un aspetto più tradizionale.
Le bottiglie trasparenti sono uniche in quanto il colore
della tua birra diventa lo sfondo per il design dell’etichetta. Puoi sfruttare
questa peculiarità sia con un colore che si abbina, sia che sia a contrasto.
Il colore dell’etichetta può anche aiutare un cliente a identificare facilmente quale varietà di birra sta acquistando: le birre rosse usano etichette rosse, le ambre usano l’ambra, il marrone scuro.
Ma questa non è una regola rigida. Una combinazione di colori alternativa può far risaltare la tua etichetta come qualcosa di più moderno o giocoso, se questo è il marchio che stai cercando di creare.
I designer attualmente stanno usando ogni colore
immaginabile, quindi gioca con la tua creatività per distinguerti.
Forma e dimensioni dell’etichetta
Vuoi una forma e una dimensione tradizionali o qualcosa
di personalizzato (fustellato), che farà risaltare la tua bottiglia?
Vuoi un’etichetta separata per collo, fronte e retro o
vuoi un’etichetta che avvolga il corpo?
Vuoi stampare su carta standard o scegliere qualcosa di
unico, magari con sfondo trasparente?
Per prendere queste decisioni, ti consigliamo di valutare
il tuo budget e quindi determinare ciò che è importante, perché ogni
particolare aggiuntivo ha un costo.
La dimensione e la forma dell’etichetta dipendono dalla
capacità della bottiglia (33 cl, 66 cl, 0,75 l) ma anche dalla sua forma.
Nel caso si opti per una fustellatura particolare, è bene
evitare curve con angoli acuti che creano non pochi problemi sia al momento
della separazione dell’etichetta dalla sua siliconata, sia al momento della sua
applicazione sulla bottiglia.
Assicurati di aver considerato ogni aspetto prima di
iniziare a progettare la tua etichetta, in modo che tutto vada per il meglio!
In questa fase ti consigliamo l’aiuto di un professionista che sappia indicarti l’utilizzo del materiale della forma più indicata per la tua birra.
Tipografia
Come i colori, i caratteri scelti comunicano molto sulla
personalità del tuo marchio.
I caratteri Serif (quelli con piedini) o i caratteri di
script conferiscono alla tua etichetta un aspetto più classico. I caratteri Sans
Serif (quelli senza piedini) lo rendono più moderno.
Una birra Stout, dato il suo corpo pesante e il suo
sapore pronunciato, è abbinata al carattere tipografico Serif con lastre che
danno rilievo , mentre una birra Pilsner è abbinata a un Sans Serif per il suo
gusto fresco e la finitura pulita.
Una birra ambrata si abbina ad un carattere Serif chiaro e lineare, una birra fruttata può essere ben rappresentata da un carattere Script articolato e fantasioso.
Qualsiasi sia il font di visualizzazione, ricorda che la leggibilità è molto importante: i clienti devono essere in grado di leggere il tuo nome per ricordarsi di te, e di leggere il resto delle parole sulla tua etichetta in modo che possano prendere una decisione d’acquisto informata.
Ricorda che mai come in questo momento i clienti
pretendono trasparenza delle informazioni che devono essere facilmente
leggibili.
Non dimenticare la Normativa
Per quanto sia divertente la birra, non dimenticare che è
una sostanza che altera la mente e in quanto tale ha molti aspetti legali che
controllano le sue vendite.
Assicurati di sapere quali informazioni sono necessarie
sulla tua etichetta.
Denominazione legale del prodotto
Contenuto netto
Gradazione alcolica
Nome e indirizzo del responsabile delle informazioni in etichetta ( produttore, confezionatore o importatore)
Sede dello stabilimento
Termine minimo di conservazione
Lotto di produzione
Elenco allergeni
Leggibilità: le informazioni
obbligatorie devono apparire sufficientemente grandi da essere lette,
utilizzando un carattere tipografico semplice, su uno sfondo contrastante e
devono essere separate dal testo promozionale.
Dimensione del carattere: un requisito necessario per la leggibilità è la dimensione del carattere ( con riferimento alla lettera x minuscola il carattere deve avere un’altezza non inferiore a 1,2 mm).
E se vuoi vendere la tua birra nei negozi, devi ricordare
di lasciare uno spazio per il codice a barre.
Stile e immagini
Le birre tradizionali hanno uno stile predefinito: un
colore dominante, un grande nome (spesso sopra o vicino ad uno stemma) e una
trama sottile o immagini classiche o astratte per interesse visivo.
Con l’ascesa della birra artigianale, le etichette sono
diventate una forma d’arte. Vediamo di tutto, dall’illustrazione da cartone
animato ai capolavori disegnati a mano, dalle fotografie all’estremo
minimalismo.
Lo stile dovrebbe essere dettato dal tuo pubblico di destinazione: se stai prendendo di mira una folla più giovane con i suoi gusti sperimentali, potresti optare per un’etichetta che sia stravagante.
Se stai prendendo di mira una clientela di classe, sarà meglio un’etichetta minimalista.
Una volta che hai scelto il tuo stile, puoi dedicarti alle immagini.
Come si fa a farlo? Scopri cosa ti rende unico.
Usi ingredienti molto specifici? Mostrali.
Hai un gatto che è diventato la mascotte non ufficiale del birrificio? Incorporalo nel design.
Usi una tecnica di fermentazione di una regione specifica? Utilizza gli stili di progettazione di quella cultura.
Hai un nome intelligente? Mettilo in gioco.
Anche le parole sono design: la grafica non è l’unico
modo per comunicare con i potenziali acquirenti, non dimenticare l’importanza
delle parole.
È meglio adottare un approccio metodico in questo
passaggio: elenca le migliori parole chiave per descrivere la tua birra, quindi
assegnagli le priorità in modo che il tuo designer sappia quali enfatizzare
rispetto alle altre.
Per iniziare, ecco un elenco di parole chiave comuni
sulla birra che puoi prendere in considerazione:
Come avrai notato queste parole descrivono il gusto, il
colore, la storia, rendendole buone basi per ulteriori scelte progettuali.
Le persone tendono ad aggrapparsi a singole idee prima di
formare opinioni più profonde, soprattutto se nuovi clienti.
Come stampare le tue etichette per la birra?
Diventare un artigiano anche in questo è possibile e
divertente, ma ci vogliono gli strumenti giusti.
La scelta della stampante adatta alle tue esigenze si
basa fondamentalmente su parametri tecnici, esattamente:
Volume di stampa (quantità di etichette/anno),
o intensità di stampa se il tuo lavoro di stampa si concentra in uno specifico
periodo dell’anno.
Dimensioni e forma delle etichette (larghezza
di stampa massima specifica per ogni stampante).
Caratteristiche grafiche che possono
richiedere una risoluzione di stampa (DPI) più o meno elevata per ottenere un
risultato nitido.
Per avere una panoramica dettagliata delle varie opzioni, ti consiglio di leggere alcuni articoli che descrivono le specifiche tecniche di varie stampanti proposte dalle case costruttrici più importanti, in termini di rapporto tra promesse e risultato finale di stampa:
Se
invece la tua idea di etichette è monocromatica, esiste un mondo completamente
diverso di stampanti a trasferimento termico, che imprimono a caldo il colore
da te scelto per il tuo prodotto.
La stampa a trasferimento termico implica costi iniziali e costi di esercizio più convenienti rispetto al sistema a colori con inchiostri, senza dover rinunciare ad un risultato accattivante.
Le indicazioni da seguire per l’acquisto di una stampante a trasferimento termico dipendono dalle tue necessità (volume di stampa, dimensione dell’etichetta, grafica).
Puoi avere un’idea di cosa si possa ottenere con una stampante a trasferimento termico leggendo questo articolo, arricchito con tanti video
Esistono 3 approcci principali per progettare la tua
etichetta: il fai-da-te, consultare un libero professionista o riferirsi a un
servizio completo di stampa.
Le aziende più grandi hanno anche la possibilità di
assumere un’agenzia di design, ma questa opzione sarà al di fuori della fascia
di prezzo di un produttore di birra artigianale.
Sebbene il fai-da-te potrebbe sembrare la scelta più
naturale per una piccola impresa, consultare un designer è più tecnico e pragmatico.
Progettare l’etichetta della birra da cima a fondo tutto da solo è un po’ come
rinunciare a un avvocato in tribunale e rappresentare te stesso.
Materiali e produzione di etichette per birra
La maggior parte delle etichette di birra sono stampate
su carta patinata (per gestire la condensa), ma alcuni produttori di birra
artigianale scelgono di utilizzare una carta opaca per motivi estetici.
Se hai scelto un rettangolo o un ovale tradizionali,
dovrebbe essere abbastanza facile stampare le etichette. Se hai scelto
un’etichetta fustellata personalizzata, tieni presente l’aumento del prezzo e
possibilmente i tempi di produzione.
Ti consigliamo inoltre di considerare come applicare le etichette. Fissare le etichette sulle bottiglie a mano può essere lungo e noioso, ma è senza dubbio economico. Ma se prendi sul serio la produzione di elevati volumi di stampa, potresti voler investire in un applicatore di etichette.
Nel bene e nel male, gran parte del tuo successo nel settore della produzione della birra non dipende solo da quanto sia gradevole il suo sapore.
Potresti creare la migliore birra al mondo, ma se la tua etichetta è carente nessuno lo saprà mai: devi attirare l’attenzione su migliaia di tuoi concorrenti
Se vuoi che le persone si innamorino del gusto della tua birra, devi prima impressionarle con un’etichetta vincente.
Se stai cercando una soluzione di stampa affidabile, se hai bisogno di un progetto grafico o se ti occorre un consiglio per iniziare a stampare le etichette in autonomia, contattaci.
Prima che un’etichetta venga stampata, nasce come file grafico.
Sia che tu abbia una stampante di etichette a colori e stampi in autonomia, sia che ti rivolga ad una tipografia, è importante impostare ogni elemento dell’etichetta affinché il risultato di stampa sia fedele al layout visibile sullo schermo.
Gli inconvenienti più comuni che possono influenzare i tuoi file sono:
FORMATO FILE ERRATO
IMMAGINI SFOCATE
FILE TROPPO PESANTE
COLORI SBAGLIATI
MARGINI DEL LAYOUT FUORI CENTRAMENTO SULL’ETICHETTA
PROBLEMI SULLA LEGGIBILITÀ’ DEL CODICE A BARRE E DEI CARATTERI
Analizziamoli uno ad uno e troviamo una soluzione.
FORMATO FILE ERRATO
Prima di andare troppo lontano, assicurati di utilizzare
il formato file corretto per la tua stampante.
Generalmente con l’acquisto di una stampante di etichette viene fornito un software a corredo per elaborare i file, ma tutte le stampanti si interfacciano con vari tipi di file, il più comune è il PDF ad alta risoluzione, che può essere generato dai più diffusi programmi di grafica.
Se stai usando un programma grafico differente da quello
specifico per la tua stampante, dal menù ESPORTA o SCRIPT salva il tuo file in
formato PDF o in un formato compatibile con la tua stampante.
È quindi opportuno
approfondire queste informazioni di compatibilità prima di acquistare una
stampante di etichette.
IMMAGINI SFOCATE
Le immagini sfocate sono l’inconveniente più indesiderato
di un buon design.
Quando possibile, usa le immagini vettoriali in modo che
possano essere ridimensionate senza problemi.
La grafica vettoriale utilizza calcoli matematici per
creare linee e forme che consentono alle immagini di rimanere nitide anche se ingrandite.
Le immagini vettoriali si possono acquistare o
semplicemente scaricare da siti dedicati alla grafica, basta fare una ricerca
sul web.
Oltre alle immagini vettoriali, potresti lavorare bene con le immagini basate sui pixel come il Jpg e il Png, purché abbiano una buona risoluzione.
La risoluzione minima per la stampa nitida di immagini dovrebbe essere non meno di 300 DPI, anche se è preferibile 600 DPI o più.
Esistono a tal proposito dei convertitori DPI online gratuiti, con dei percorsi guidati estremamente intuitivi per modificare la risoluzione delle tue immagini ( https://clideo.com/it/dpi-converter ).
IL FILE È TROPPO PESANTE
File di grandi dimensioni possono rendere lento il loro trasferimento alla stampante.
Le immagini sono la ragione principale perché un file grafico
risulti pesante.
Le immagini basate sui pixel (come i file .jpg, .gif e .png) sono più grandi delle immagini vettoriali.
Per evitare tale inconveniente, anziché incorporare le immagini nel file, è consigliabile collegarle al file.
In genere l’opzione di collegamento è di default in tutti i programmi di grafica mentre l’incorporamento va impostato dall’utente.
Le immagini collegate rimangono all’esterno del file grafico ed è importante lasciarle sempre nella stessa cartella da cui sono state inserite al momento della creazione del file grafico.
SUGGERIMENTI PER LE IMMAGINI INCORPORATE
1. Quando si utilizzano
immagini incorporate, assicurarsi di ritagliare l’immagine per includere solo
la parte visibile e ridurre al minimo le dimensioni dei file.
2. Se viene effettuato
un aggiornamento a un’immagine incorporata al di fuori del programma grafico,
assicurarsi di reimportare quelle immagini dopo averle modificate.
SUGGERIMENTI PER LE IMMAGINI COLLEGATE
1. Assicurati di includere i file delle immagini originali quando si inviano i layout alla tipografia.
2. Se sposti o elimini un’immagine collegata o la sua cartella assicurati di ricollegare il percorso del file corretto.
I COLORI SONO SBAGLIATI
È indispensabile che il tuo file grafico utilizzi il
modello di colore giusto.
La stampa digitale richiede il modello di colore CMYK,
che comprende quattro colori: ciano, magenta, giallo e nero (chiave), con
tonalità aggiuntive che consentono alle stampanti migliori della categoria di
raggiungere fino al 98% dello spettro Pantone.
Il modello di colore RGB è invece progettato per l’uso su display elettronici come i monitor dei computer e gli schermi di telefoni, ma non per la stampa.
Se hai in mente un colore specifico, è importante chiamarlo utilizzando il sistema di abbinamento Pantone. Ciò consentirà alla tipografia di cercare il codice colore esatto e corrispondere alla tonalità richiesta dal marchio.
Al di là dei parametri di impostazione cromatica, la resa del colore
dipende molto anche dal materiale dell’etichetta utilizzata, che può essere più
o meno assorbente.
La saturazione potrebbe risultare eccessiva o al contrario insufficiente
rispetto alle aspettative visualizzate sul monitor, è opportuno quindi sempre
procedere con delle prove di stampa prima di avallare un progetto.
LAYOUT GRAFICO
PROVE DI STAMPA
MARGINI DEL LAYOUT FUORI CENTRAMENTO SULL’ETICHETTA
Per quanto si tenti di effettuare tagli esatti per ogni
singola etichetta, è sempre consigliabile prevedere delle zone di guardia da
poter aggiustare in fase di stampa.
Il margine dovrebbe consistere in tre linee separate:
🟨 una linea principale che traccia il taglio previsto del disegno finale
🟩 un’area al vivo fuoriuscente dal bordo dell’etichetta per garantire che non vi siano spazi bianchi accidentali
🟥 una zona sicura per proteggere gli elementi di design (testi, immagini)
La linea principale sono i margini fisici dell’etichetta.
Lo spazio al vivo è un’estensione dello sfondo del disegno per eliminare eventuali aree non stampate nel caso in cui il taglio non sia esatto.
Questa estensione deve essere di almeno 1/8 pollici (pari
a 0,3175 cm) attorno a tutti i lati del disegno.
La zona sicura è progettata per offrire spazio di
manovra, in modo che eventuali elementi essenziali come testi, loghi, immagini non
siano troppo vicini alla linea di taglio dell’etichetta.
La zona sicura dovrebbe consentire 1/16 pollici (pari a
0,158 cm) di spazio tra la linea di taglio e tutti gli elementi.
IL TESTO NON È DELINEATO
Un buon design è molto più di una semplice immagine:
anche un design minimalista include del testo.
Se si progetta il layout con un programma diverso da
quello specifico a corredo della stampante, per garantire che queste parole
vengano stampate correttamente, è importante che il carattere sia delineato nel
file grafico, che abbia cioè un contorno (si seleziona il testo e si sceglie lo
strumento CREA CONTORNO nel menù del testo).
Delineare i caratteri è fondamentale perché ogni lettera viene
trasformata in un’immagine.
LEGGIBILITA’ DEL CODICE A BARRE
Se la tua etichetta prevede nel layout anche la stampa
del codice a barre devi porre molta attenzione a come viene generato il codice a barre.
I programmi di grafica non sono adatti a generare un
codice a barre.
I problemi più frequenti di illeggibilità del codice a
barre spesso riguardano:
Violazione delle Quiet Zone
Contrasto insufficiente
Stampa inconsistente
Dimensioni errate del codice a barre
Per essere certo della correttezza del codice a barre dovresti generarlo con dei programmi specifici oppure utilizzare un verificatore di codice a barre, cioè un dispositivo che verifica e certifica la qualità del codice.
CONCLUSIONI
Elaborare le proprie etichette non è un compito facile,
impegna il tuo tempo e non sempre il risultato ottenuto è competitivo con
prodotti simili nel tuo settore.
Se hai bisogno di confrontare le tue esigenze con noi chiamaci
Dal vitigno allo scaffale, dallo scaffale al
carrello…ormai tutti lo hanno capito: il ciclo si chiude se c’è la giusta
etichetta.
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un restyling
massiccio delle etichette destinate ai prodotti delle aziende vinicole,
tentando anche di uscire dal classico cliché per lo più paesaggistico, o
arricchito di cornicette, ghirigori e stemmi regionali o nobiliari vari.
Si propongono nuove grafiche con espressioni moderne,
minimali o addirittura astratte.
Qualsiasi sia la propria tendenza artistica, è
fondamentale farlo con estremo gusto, guidati da un designer raffinato, che
sappia interpretare il nostro marchio trasferendo un’idea di qualità a tutti i
consumatori, sia quelli definiti “intenditori” sia quelli che si approcciano
all’acquisto con un atteggiamento profano e casuale, semplicemente per regalare
una bella bottiglia di vino, che si presenti con un’etichetta credibile e accattivante…
questa seconda parte è di fatto la più numerosa.
La scelta del materiale dell’etichetta non deve badare a spese: l’etichetta deve essere bella alla vista e al tatto, risultare consistente e raffinata allo stesso tempo.
L’immagine protagonista sull’etichetta dovrà rappresentare il tuo brand e al tempo stesso il tuo pubblico, stimolando il suo fattore emozionale.
Adottiamo immagini appropriate a seconda che il nostro prodotto si rivolga ad un target più maturo e selezionatore o ad uno più giovanile e versatile.
In entrambi i casi il simbolismo deve essere riconoscibile e di spicco. Lo stesso risultato di esclusività può essere perseguito inserendo un visual molto semplice su un’etichetta dalla forma ricercata ed originale
I testi devono essere bilanciati e comunicativi, adatti al gusto del cliente che vuoi conquistare, facendogli pregustare l’acquisto con dei consigli sulla giusta combinazione dei cibi: non abbandonarlo al libero arbitrio perché un’associazione inappropriata svaluterebbe il tuo prodotto!
Sperimenta
layout, combinazioni di colori, allineamenti, immagini e testo differenti fino
a quando non sarai completamente convinto che l’etichetta che hai creato
rappresenti il tuo vino nel miglior modo possibile.
Con il tempo i gusti e le preferenze dei consumatori
cambiano.
Quello che ha funzionato fino ad oggi potrebbe non
funzionare domani.
La competizione è sempre più alta, i trend di mercato
mutano velocemente e si è costantemente alla ricerca di idee nuove e creative
per attirare l’attenzione degli acquirenti.
Mantenere un design obsoleto delle etichette è un aspetto
che influisce negativamente sul marchio.
MANTIENI AGGIORNATA LA GRAFICA DELLE TUE
ETICHETTE
Progettare una nuova etichetta non significa che devi completamente
modificarla, ma può essere sufficiente aggiornare la grafica per donare al
prodotto un aspetto rinnovato e attraente.
Se vuoi cambiare look alle tue etichette devi avere un
piano che si adatti alle modifiche che vuoi apportare.
La fretta è sempre cattiva consigliera e potrebbe avere
un impatto negativo sulle vendite.
Prenditi del tempo per:
fare un’analisi delle ultime tendenze sull’etichettatura
studiare attentamente cosa stanno facendo i
tuoi concorrenti, se alcuni di essi hanno implementato dei cambiamenti nel loro
aspetto e scopri come hanno influito sulla loro attività
se stai cercando si esplorare nuovi mercati,
sperimenta layout originali per reinventare l’aspetto del tuo prodotto
SPERIMENTA E RENDITI AUTONOMO
Per sperimentare nuove soluzioni di etichettatura a costi
contenuti puoi investire su una stampante di etichette a colori che ti permette
di testare immediatamente la grafica sulla tua confezione e apportare immediati
cambiamenti dove sia necessario.
Puoi utilizzare la stampante a colori per creare
etichette personalizzate per mercati e segmenti di pubblico differenti.
Se la tua etichetta è monocromatica puoi acquistare una stampante
di etichette a trasferimento termico, veloce, economica, capace di stampare su
una vasta gamma di materiali adatti a qualsiasi esigenza operativa.
I consumatori discriminano i prodotti in base al loro
aspetto.
Tra i tanti prodotti allineati sugli scaffali, scelgono quello
che è più attraente e ignorano i prodotti noiosi e con aspetto ordinario.
Il tuo prodotto deve distinguersi, deve attirare l’attenzione
del consumatore in pochi secondi e quindi è necessario afferrare questa
opportunità attraverso un
layout unico
un design curato
un contenuto leggibile, chiaro e trasparente
Come progettare un’etichetta efficace?
DAI INFORMAZIONI SEMPLICI E CHIARE
I clienti oggi pretendono di essere ben informati.
Quando si progetta un’etichetta, utilizza un linguaggio
semplice e non sovraccaricare il contenuto di informazioni che potrebbero
creare confusione. Attenersi solo ai contenuti che si desidera sottolineare e
che caratterizzano i punti di forza del tuo prodotto.
Focalizza l’attenzione solo sugli elementi che determinano
la scelta del tuo prodotto rispetto ad altri
Il design dell’etichetta deve essere coerente e indurre sia
emozione che interesse.
Non è possibile ottenere un’etichetta accattivante se gli
elementi di design sono ovunque.
Se si desidera creare un tono serio, considera colori
scuri o altri colori forti insieme a un design all’avanguardia.
Per un’atmosfera divertente e giovanile, usa colori
pastello e una grafica moderna.
Utilizza la psicologia del colore per attrarre il tuo
target di riferimento.
Lo stesso concetto vale per la scelta di elementi di
design per prodotti di genere specifico. Per consentire ai consumatori di
connettersi con il tuo prodotto, è necessario trasmettere chiaramente il messaggio
che vuoi comunicare.
UTILIZZA LE IMMAGINI PER COMUNICARE
Le immagini che utilizzi per il layout grafico devono
evocare le caratteristiche del prodotto.
I consumatori dovrebbero essere in grado di
“annusare” il profumo o “assaggiare” il prodotto
semplicemente guardando l’etichetta.
etichetta per i prodotti cosmetici
È importante pensare a modi innovativi per trasmettere
informazioni importanti usando le immagini.
TROVA LA SOLUZIONE DI STAMPA PIU’ ADATTA ALLE
TUE ESIGENZE
Trova un partner esperto che possa guidarti nel migliore
processo di stampa che sia idoneo alle tue specifiche esigenze.
Affidati a figure professionali competenti che possano aiutarti
nella scelta della soluzione:
adatta alle tue esigenze
economicamente vantaggiosa
affidabile
Ti occorrono etichette prestampate?
Vuoi stampare in autonomia e ti occorre aiuto per scegliere la stampante giusta?
Li vediamo non solo sui prodotti in vendita al supermercato e nei negozi, ma anche sui computer, sulle stampanti e qualsiasi attrezzatura tecnologica che troviamo nelle aziende e nelle nostre case, all’interno di qualsiasi capo di abbigliamento nell’etichetta di composizione dell’indumento, sulle bottiglie di vino e su qualsiasi altra bevanda.
I codici a barre sono praticamente ovunque e su qualsiasi oggetto: sono indispensabili per la tracciabilità e la rintracciabilità ma sono noiosi e anonimi!!!
Allora perché non dargli anche un connotato estetico oltre che funzionale?
Un codice a barre artistico e originale dona alla confezione un’immagine unica, personalizzata, mantenendo l’aspetto funzionale legato alla tracciabilità del prodotto.
Un codice creativo deve essere però realizzato rispettando lo standard della famiglia di codice utilizzato, in altre parole deve essere creato in modo che sia scansionabile da qualsiasi lettore di codice a barre.
Un codice a barre creativo e personalizzato rende la confezione attraente e comunicativa.
Bisogna però porre un’attenzione particolare alla qualità del codice stampato
Infatti la stampa dei codici a barre sulle confezioni o sulle etichette dei prodotti richiede la generazione di un codice a barre di qualità eccelsa.
A prescindere dal tipo di stampa che si utilizzerà è necessario il rispetto di determinati parametri specifici del codice utilizzato: struttura del simbolo e dei dati, larghezza ed altezza del codice, quiet zone, fattore d’ingrandimento.
È necessario quindi generare un file vettoriale del codice a barre utilizzabile per la successiva creazione grafica senza perdita di qualità e conforme agli standard internazionali.
Successivamente si procede all’ideazione ed elaborazione grafica per la stampa.
Come ultimo passo la qualità del codice deve essere certificata da un”verificatore” di codice a barre.
Il verificatore ci assicurerà che la qualità del codice stampata sarà leggibile da qualsiasi lettore