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ETICHETTE PER STAMPANTI A COLORI: COME SCEGLIERE IL MATERIALE PER ESALTARE LA GRAFICA

Le stampanti di etichette a colori possono lavorare su una moltitudine di materiali sia naturali sia sintetici:

  • carta opaca, patinata e lavorata (goffrata, vergata, martellata)
  • polipropilene e poliestere opachi, lucidi e trasparenti.

Il primo fattore da considerare nella scelta del materiale è la durevolezza dell’etichetta, valutando se esistano, oppure no, fattori aggressivi che possano deteriorare le stampe nel ciclo di vita del prodotto.

Avendo già dedicato numerosi articoli all’argomento, in questo affrontiamo una questione prettamente estetica: come scegliere il materiale dell’etichetta che, meglio di altri, avvalori la grafica.

Grafica etichette

La grafica delle etichette va progettata valutando alcuni fattori fondamentali:

  • il tipo di prodotto
  • il target dei clienti
  • il budget disponibile
  • il metodo di stampa (autonomo o in tipografia)

A questo elenco si aggiunge, ma non in coda, il gusto del committente.

Un designer empatico dovrebbe essere accondiscendente, perché un prodotto è una “creatura” del suo produttore, che meglio di chiunque altro conosce la storia del suo marchio e il traguardo a cui ambire.

Quanti stili di grafica sono realizzabili per etichettare un prodotto? Innumerevoli!

grafica etichette personalizzate per caffè specialty

Etichette a getto d’inchiostro in carta

La carta è il materiale per le etichette più comune e il più conveniente.

Ha una bassa resistenza all’acqua, all’olio e agli agenti chimici, quindi, non è idoneo in queste circostanze.

Offre un’ottima stampabilità ed è estremamente versatile per una moltitudine di prodotti.

Il materiale è un’ottima tela per i colori, ricettiva sia agli inchiostri coloranti che a quelli a base di pigmenti. 

Per i disegni che richiedono un’armonizzazione calda e naturale, la carta fornisce la giusta consistenza.

 Le etichette in carta opaca conferiscono ai prodotti un aspetto artigianale, rustico o naturale.

È un materiale molto assorbente e la nitidezza delle stampe è leggermente attenuata.

La carta opaca è ideale per una grafica sobria con immagini non fotografiche, bensì illustrazioni semplificate.

Riducendo qualsiasi tipo di riflesso, garantisce che testo e codici a barre stampati siano perfettamente leggibili sia dall’occhio umano che da uno scanner.

Prodotti comuni per etichette in carta opaca: caffè, tè, miele, marmellata, spezie, candele, saponi

Le etichette in carta lucida sono una scelta non esosa per prodotti di qualità.

La lucentezza del materiale dona un po’ di vivacità che attira l’attenzione.

La carta lucida conferisce alle etichette un aspetto elegante e professionale.

Il rivestimento è estremamente ricettivo all’inchiostro ma è meno assorbente della carta opaca, garantendo una maggiore nitidezza.

La superficie liscia aiuta a visualizzare i dettagli e può accogliere una grafica con immagini di alta qualità.

La qualità fotografica è necessaria per etichettare i generi alimentari, dove l’immagine ha il ruolo di invogliare il cliente all’acquisto.

Prodotti comuni per etichette a getto d’inchiostro in carta lucida

Prodotti alimentari, confetture, miele, spezie, conserve, olio d’oliva, bevande alcoliche, birra

Le etichette in carta lavorata, come una carta con trama, goffrata o vergata, hanno un aspetto corposo e non sono una tavola da disegno neutra e insipida.

Alcune lavorazioni hanno un effetto a rilievo che partecipa al design e lo arricchisce notevolmente.

Le carte lavorate, tipicamente destinate all’etichettatura del vino e di prodotti specialty, non vanno appesantite con una grafica esuberante ed è preferibile inserire poche immagini, magari in bianco e nero o stile acquerello, per poi strutturare con gusto la composizione dei testi.

grafica etichette per vino in materiale naturale carta vergata

Etichette a getto d’inchiostro in polipropilene o poliestere

Le etichette sintetiche sono più costose della carta, performanti e necessarie per etichettare prodotti contaminabili da acqua, grassi e da sostanze chimiche.

La differenza percepibile tra polipropilene e poliestere sta nella rigidezza dell’etichetta, più evidente nel poliestere.

I colori non possono essere realmente assorbiti dal materiale, per cui sul rivestimento c’è una spalmatura di un primer che trattiene gli inchiostri.

Per stampare su etichette in polipropilene o poliestere occorrono inchiostri pigmentati.

Le stampe sono ultra definite e con meno consumo di inchiostro rispetto alla carta che è assorbente.

Se vuoi stampare in autonomia un’etichetta con il fondo pienamente colorato, un materiale sintetico, anche se inizialmente più costoso, abbassa i costi unitari di stampa.

Le etichette sintetiche opache hanno un aspetto liscio e privo di lucentezza. L’opacità conferisce ai colori un senso di stabilità e pienezza.

La grafica con un risultato di stampa migliore su etichette sintetiche opache è quella che include immagini stilizzate, moderne, ricche di colori e contrasti cromatici.

I testi risultano molto nitidi anche a grandezze ridotte, come spesso accade in cosmetici e prodotti di piccole dimensioni.

Le etichette sintetiche lucide uniscono resistenza e aspetto di stampa di alta qualità.

Il rivestimento riflettente fa risaltare i colori con un effetto di fusione e trasformazione a seconda di come il prodotto prende luce.

Le etichette lucide sono ideali per una grafica che include immagini realistiche o astratte ma ricche di dettagli.

La lucidità invece ostacola la lettura dei testi, specialmente se con caratteri ridotti, per cui è consigliabile adottare un font bold.

Questo materiale è più adatto per etichettare sostanze pericolose perché attirano l’attenzione sui simboli di avvertenza.

Prodotti comuni per etichette sintetiche a getto d’inchiostro: prodotti refrigerati, cibi surgelati, succhi, salse, yogurt, birra, liquori, cosmetici, detergenti, lozioni, profumi, oli essenziali, prodotti chimici, vernici, detersivi

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Etichette per getto d’inchiostro in polipropilene  trasparente

Le etichette trasparenti offrono al consumatore un esclusivo aspetto nudo. 

La spalmatura del primer, per consentire l’essiccazione degli inchiostri, purtroppo non è invisibile, ma lascia sul materiale trasparente un effetto di lattescenza.

Quindi il polipropilene trasparente disponibile per la stampa delle etichette in autonomia è differente da quello stampato in tipografia con altre tecnologie di stampa.

Questo stesso materiale progettato per la stampa a trasferimento termico, non avendo necessità di primer per gli inchiostri, è totalmente trasparente.

Sono comunque etichette resistenti all’acqua, agli agenti chimici e agli oli quindi ideali per una maggiore durata. 

Il polipropilene trasparente è ideale per applicazioni in cui i clienti possono visualizzare facilmente il contenuto di un prodotto. 

Se vuoi un’etichetta a colori realmente trasparente, è meglio che ti rivolga ad una tipografia, a meno che il tuo prodotto sia sufficientemente chiaro da non evidenziare la leggera opalescenza dell’etichetta.

La grafica di un’etichetta trasparente può variare dall’assoluto minimalismo a un progetto complesso, ma in entrambi i casi è bene lasciare abbondante spazio libero per la visibilità del prodotto.

Conclusioni

Il materiale dell’etichetta è parte integrante del progetto grafico.

Che tipo di prodotti devi etichettare?

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ETICHETTE, CARTELLINI, NASTRI ADESIVI E NASTRI IN RASO: CONFEZIONI PERSONALIZZATE CON UNA SOLA STAMPANTE

A volte le imprese nascono da grandi capitali, altre volte basta una piccola grande idea.

È un mercato che nasce dall’artigianato e che ora si dirama su canali multimediali come TikTok, Instagram, Facebook o Pinterest, a cui i clienti accedono dal telefonino quando ne hanno voglia.

Gli ordini crescono e hai l’esigenza di escogitare un confezionamento professionale, accattivante e veloce?

Acquista una stampante di etichette a trasferimento termico e il gioco è fatto!

Stampanti a trasferimento termico

Con una stampante da 4 pollici puoi stampare etichette larghe oltre 10 cm e alte quanto vuoi, ma esistono anche modelli superiori.

La tecnologia a trasferimento termico è monocromatica, utilizza il calore della testina di stampa per fondere un nastro inchiostrato, detto ribbon, e trasferire il colore sul materiale da stampare.

I ribbon sono disponibili in varie composizioni chimiche, dalla cera alla più resistente resina, con un ampio assortimento di colori, anche metallizzati.

Puoi stampare su una vasta gamma di materiali sia in carta che sintetici e puoi personalizzare:

➡ etichette rettangolari o tonde, bianche o a fondo colorato

➡ etichette trasparenti

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  • libertà di stampare in funzione del fabbisogno
  • ampia scelta di modelli idonei per qualsiasi esigenza

Che si tratti di gastronomia artigianale, accessori moda, cosmetici o giocattoli, ecco alcune idee per le tue confezioni.

Software grafico facile da impostare

Le stampanti di etichette vengono corredate da un programma semplice e intuitivo per creare il layout di stampa.

Una volta impostate le dimensioni della pagina puoi inserire testi, creare figure, importare immagini e loghi, generare codici a barre con un semplice click sul menù di scelta rapida.

Sul nostro canale YouTube troverai tantissimi tutorial per renderti autonomo in tutto.

Le stampanti a trasferimento termico sono disponibili in diverse configurazioni.

Come scegliere il modello di stampante adatto alle tue esigenze?

Risoluzione di stampa

La caratteristica più importante è la risoluzione di stampa il cui valore minimo è 203 dpi, sufficiente per stampare grafiche semplici come testi. Se invece vuoi stampare una grafica sofisticata con testi ridotti, caratteri corsivi, linee sottili, linee curve, loghi, immagini ti occorre una risoluzione di 300 dpi.

La risoluzione deve essere valutata in base al layout grafico che si desidera ottenere. È inutile e costoso acquistare una stampante con risoluzione più elevata se si deve stampare un’etichetta semplice.

Stampante di etichette desktop o industriale?

Questa scelta dipende dal volume di stampa che ti occorre.

Quante etichette devi stampare: 100, 500, 1.000, 10.000?

Possiamo classificare le stampanti in 2 macrocategorie: stampanti desktop e stampanti industriali.

Le stampanti desktop sono caratterizzate da un design compatto adatto a postazioni di lavoro con poco spazio a disposizione ed esigenze di stampa contenute, fino a circa 500 etichette al giorno.

Zebra-ZD420T-stampante-a-trasferimento-termico per etichette adesive e nastri in raso

Se però devi gestire quotidianamente un volume di stampa maggiore, devi selezionare un modello industriale o semi-industriale, più robusto e con un alloggiamento capiente per i rotoli di etichette.

Zebra-ZT230-stampante-a-trasferimento-termico

Conclusioni

Arricchire il tuo Small Business con un confezionamento personalizzato, accattivante, veloce e autoprodotto è un investimento fertile e coerente con la filosofia dell’HOME MADE

Contattaci per trovare insieme a noi la soluzione adatta alle tue esigenze

Elisabetta Urbisaglia

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MARCHI REGIONALI DI AGRIQUALITÀ: L’ETICHETTA GIUSTA PER INFORMARE I CONSUMATORI

Alcune Regioni hanno istituito i cosiddetti Sistemi di qualità regionali, che presuppongono la possibilità di utilizzare un Marchio Regionale a condizione di rispettare i disciplinari di produzione specifici e di superare i controlli effettuati dall’organismo di certificazione.

Un prodotto con un marchio di AgriQualità è un fiore all’occhiello e sempre più consumatori si rivolgono a filiere con materie prime selezionate e sistemi di produzione ecosostenibili per la salute e per l’ambiente.

Marchi Regionali dei sistemi di Agriqualità

Se la tua azienda offre prodotti agroalimentari certificati, è giusto che i tuoi clienti lo sappiano: mettilo chiaramente e orgogliosamente in etichetta.

Sono marchi rappresentati da riconoscibili loghi a colori, che calamitano immediatamente l’attenzione degli intenditori.

Per un’azienda che si occupa personalmente della stampa delle etichette, senza riferirsi ad un servizio tipografico esterno, esistono varie soluzioni per riportare sui prodotti un marchio di AgriQualità.

Prodotti-agroalimentari-con-marchio-Agriqualità

1 La soluzione più semplice è mantenere il tuo sistema di etichettatura e ordinare dei bollini adesivi con la stampa del marchio, da poter applicare a piacere direttamente sul prodotto o sulla sua confezione.

RICHIEDICI UN BOLLINO ADESIVO PERSONALIZZATO

2 Oppure puoi stampare le etichette con una stampante a trasferimento termico, ed utilizzare etichette con il marchio a colori prestampato, da ordinare al tuo fornitore di etichette nei vari formati che ti occorrono.

Ecco un esempio di etichette prestampate. Inviaci il tuo logo in formato PDF e le misure di etichetta che ti occorrono.

etichette-prodotti-agroalimentari-prestampate-con-marchio-Agriqualità

La stampa a trasferimento termico è il sistema più economico e veloce per ottenere etichette prodotto monocromatiche, con dati fissi e variabili come lista degli ingredienti, tabelle nutrizionali, lotto di produzione, scadenza, codice a barre.

La scelta della stampante termica adatta alle tue esigenze dipende da alcuni parametri, tra cui:

  • volume di stampa (quantità di etichette da stampare ogni anno)
  • dimensione dell’etichetta
  • ambiente operativo in cui disporrai la stampante (ufficio, stabilimento, magazzino)

L’analisi di questi fattori ti condurrà alla scelta di una stampante di etichette desktop (adatta per medio-bassi volumi di stampa) o di una stampante di etichette di classe industriale (per elevati volumi di stampa e ambienti operativi impegnativi).

3 La soluzione più adatta a realizzare etichette accattivanti, per un prodotto competitivo con i marchi più popolari, è certamente una stampante di etichette a getto di inchiostro.

Contattaci per un progetto grafico personalizzato

I criteri per la scelta della stampante a colori adatta alle tue esigenze sono simili al caso delle stampanti termiche, con l’aggiunta di un altro parametro decisivo, che riguarda la complessità grafica delle tue etichette:

  • per bassi volumi di stampa e una grafica semplice con dettagli colorati sparsi, ma senza un colore di fondo continuo sull’intera etichetta, potrai orientarti verso una stampante a colori desktop, con un ingombro ridotto e prestazioni adeguate
  • per elevati volumi di stampa e una grafica complessa, immagini di qualità fotografica e colori di fondo che riempiono l’etichetta, dovrai scegliere una stampante a colori di fascia alta, ossia industriale.

Sia le stampanti desktop che quelle industriali sono dotate di inchiostri pigmentati resistenti e stampano su una gamma estesa di materiali, dalla carta naturale ai materiali sintetici più resistenti come il polipropilene e il poliestere.

Tante aziende emergenti stanno investendo in un processo che le rende autonome al 100% da servizi esterni, costosi e poco flessibili

Ecco alcuni vantaggi della stampa in autonomia delle etichette:

  • puoi stampare le etichette nel momento del bisogno, senza avere scorte di magazzino che spesso rimangono inutilizzate
  • puoi stampare diverse tipologie di etichette in piccole quantità
  • elimini i lunghi tempi di approvvigionamento
  • puoi stampare dati variabili come codici a barre, numeri seriali, lotto e data di scadenza
  • puoi variare in completa libertà grafica, testi e tirature senza costi aggiuntivi

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ETICHETTE PER CONFETTURE E MARMELLATE: DALLA NORMATIVA ALLE SOLUZIONI DI STAMPA

L’etichettatura di un prodotto ad uso alimentare deve seguire sia le disposizioni della normativa “orizzontale”, ossia applicabili a tutte le categorie di prodotti alimentari, sia la normativa di settore “verticale” relativa al prodotto specifico, se richiesto.

Il riferimento normativo comunitario è il Regolamento (UE) 1169/2011.

L’etichettatura di confetture, gelatine, marmellate e della crema di marroni segue le indicazioni specifiche per la filiera del D. Lgs. 50/2004 (recepimento della Direttiva 2001/113/CE).

DENOMINAZIONI DI VENDITA CONSENTITE IN ETICHETTA

Una preparazione deve seguire la nomenclatura specifica in base alle dosi indicate e alla ricetta (cambia se la frutta è utilizzata in polpa, purea o succo).

Cos’è una CONFETTURA?

È una mescolanza di zuccheri, polpa e/o purea di una o più specie di frutta e acqua, portata a consistenza gelificata appropriata.

Per gli agrumi la confettura può essere ottenuta dal frutto intero, tagliato e/o affettato.

La quantità di polpa e/o purea utilizzata per la fabbricazione di 1000 grammi di prodotto finito non dev’essere inferiore a grammi:

  • 350 in generale
  • 230 per ribes rosso e nero, sorbe, olivello spinoso, cinorrodi e mele cotogne
  • 150 per lo zenzero
  • 160 per il pomo di acagiù
  • 60 per il frutto di granadiglia

La denominazione dei prodotti preparati con le mele cotogne può essere accompagnata dal termine “cotognata”.

Cos’è una CONFETTURA EXTRA?

È una mescolanza di zuccheri, polpa non concentrata di una o più specie di frutta ed acqua, portata a consistenza gelificata appropriata.

Tuttavia, la confettura extra di cinorrodi e la confettura extra senza semi di lamponi, more, mirtilli, ribes neri e rossi può essere ottenuta parzialmente o totalmente dalla purea non concentrata di questa specie di frutta.

Per gli agrumi, la confettura extra può essere ottenuta dal frutto intero, tagliato e/o affettato.

La quantità di polpa utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non dev’essere inferiore a grammi:

  • 450 in generale
  • 350 per ribes rosso e nero, sorbe, olivello spinoso, cinorrodi e mele cotogne
  • 250 per lo zenzero
  • 230 per il pomo di acagiù
  • 80 per la granadiglia

È vietato l’uso di anidride solforosa e dei suoi sali nella preparazione di materie prime destinate alla fabbricazione di confetture extra.

Cos’è una GELATINA?

È una mescolanza di zuccheri, succo di frutta e/o estratto acquoso di una o più specie di frutta, sufficientemente gelificata.

La quantità di succo di frutta e/o di estratto acquoso utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non dev’essere inferiore a quella fissata per la produzione della confettura (dette quantità sono calcolate previa detrazione del peso dell’acqua impiegata per la preparazione degli estratti acquosi).

Cos’è una GELATINA EXTRA?

È una mescolanza di zuccheri, succo di frutta e/o estratto acquoso di una o più specie di frutta, sufficientemente gelificata.

La quantità di succo di frutta e/o di estratto acquoso utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non dev’essere inferiore a quella fissata per la produzione della confettura extra (dette quantità sono calcolate previa detrazione del peso dell’acqua impiegata per la preparazione degli estratti acquosi).

GRAMMI DI FRUTTA UTILIZZATA nella preparazione di confetture

Mele, pere, prugne a nocciolo aderente, meloni, angurie, uva, zucche, cetrioli e pomodori mescolati ad altri non possono essere utilizzati per la produzione di “confetture extra” e “gelatine extra”.

È vietato l’uso di anidride solforosa e dei suoi sali nella preparazione di materie prime destinate alla fabbricazione di gelatine extra.

Cos’è una MARMELLATA?

È una mescolanza, portata a consistenza gelificata appropriata, di acqua, zuccheri e di uno o più dei seguenti prodotti ottenuti da soli agrumi: polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorze.

La quantità di agrumi utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non dev’essere inferiore a 200 grammi (di cui almeno 75 provenienti dall’endocarpo) 

Cos’è una MARMELLATA GELATINA?

È un prodotto esente totalmente da sostanze insolubili, salvo eventualmente esigue quantità di scorza di agrumi finemente tagliata.

Cos’è una CREMA DI MARRONI?

È una mescolanza, portata a consistenza appropriata, di acqua, zuccheri e purea di marroni.

La quantità di purea di marroni (Castana Sativa) utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non dev’essere inferiore a 380 grammi.

DEFINIZIONE DELLE MATERIE PRIME

Frutto
a) Il frutto fresco, sano, esente da qualsiasi alterazione, non privato di alcuno dei loro componenti essenziali, giunto al grado di maturazione adeguato, dopo pulitura, mondatura e spuntatura.
b) Le radici commestibili dello zenzero, conservate o fresche. Lo zenzero può essere essiccato o conservato nello sciroppo.
Sono equiparati alla frutta i pomodori, le parti commestibili dei fusti del rabarbaro, le carote, le patate dolci, i cetrioli, le zucche, i meloni e le angurie.

Polpa di frutta
La parte commestibile del frutto intero, eventualmente sbucciato o privato dei semi; tale parte può essere tagliata a pezzi o schiacciata, ed eventualmente setacciata per i soli frutti di bosco, ma non può essere ridotta in purea.

Purea di frutta
La parte commestibile del frutto, eventualmente sbucciato o privato dei semi, ridotta in purea mediante setacciatura o altro procedimento simile.

Estratti acquosi
Gli estratti acquosi della frutta che, fatte salve le inevitabili perdite dovute alle buone norme di fabbricazione, contengono tutti i costituenti solubili in acqua della frutta utilizzata.

Scorza di agrumi
Le scorze di agrumi, pulite, con o senza l’endocarpo.

Zuccheri
Gli zuccheri definiti dalle disposizioni legislative di recepimento della direttiva 2001111 I/CE, lo sciroppo di fruttosio, lo zucchero grezzo e lo zucchero di canna, gli zuccheri estratti dalla frutta, lo zucchero bruno.
Ai fini dell’indicazione nell’elenco degli ingredienti lo zucchero estratto dall’uva può essere designato “zucchero d’uva”.

Gli zuccheri che possono essere utilizzati nella preparazione di tali prodotti sono gli zuccheri elencati nell’allegato 1 del D.Lgs. 51/2004 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2004/02/28/004G0082/sg

LE INDICAZIONI OBBLIGATORIE IN ETICHETTA PREVISTE DALLA NORMATIVA SONO:

  • la denominazione dell’alimento completata dal nome del frutto o dei frutti utilizzati in ordine decrescente rispetto al loro peso

Se si utilizzano 1 o 2 frutti le diciture consentite saranno, per esempio:

“gelatina di arancia” e “confettura extra di albicocca” per un solo frutto

“gelatina extra di pera e arancia” per due frutti

Nel caso di prodotti ottenuti da tre o più frutti, l’indicazione dei frutti può essere sostituita dalla dicitura “frutti misti”, da un’indicazione simile oppure da quella del numero dei frutti utilizzati. Esempi:

“confettura di frutti misti”

“gelatina di 5 frutti”

  • l’elenco degli ingredienti

È necessario indicare tutti gli ingredienti utilizzati.

Quando i frutti non vengono indicati nella denominazione dell’alimento, perché ci si avvale della possibilità di utilizzare la dicitura “più frutti” e simili, i frutti vanno comunque menzionati nell’elenco degli ingredienti in ordine ponderale decrescente

  • l’eventuale presenza di allergeni

conformemente alle indicazioni presenti nell’allegato II del Reg. UE 1169/2011

  • la quantità netta di prodotto
  • il termine minimo di conservazione
  • il nome o ragione sociale e l’indirizzo dell’OSA responsabile delle informazioni presenti sull’etichetta
  • una dicitura che consenta di identificare il lotto di produzione
  • le modalità di conservazione e di utilizzazione, se particolari

Confetture, gelatine e marmellate devono avere un tenore di sostanza secca solubile, determinata dal rifrattometro, pari o superiore al 6%, eccetto i prodotti nei quali gli zuccheri sono totalmente o parzialmente sostituiti da edulcoranti. In tal caso, il prodotto deve riportare in etichetta la dicitura “da conservarsi in frigorifero dopo l’apertura”. Tale dicitura non è richiesta per i prodotti in piccole confezioni monouso

  • la dicitura concernente il contenuto di frutta: “frutta utilizzata: … grammi(g) per 100 grammi (g)” di prodotto finito, previa detrazione dell’eventuale peso dell’acqua utilizzata per la preparazione degli estratti acquosi. Tale indicazione deve figurare, a caratteri chiaramente leggibili, nello stesso campo visivo della denominazione dell’alimento
  • la dicitura concernente il tenore di zuccheri: “zuccheri totali … grammi (g) per 100 grammi (g)”; la cifra indicata rappresenta il valore rifrattometrico del prodotto finito, determinato a 20°C con una tolleranza di più o meno 3° rifrattometrici. Tale indicazione deve figurare, a caratteri chiaramente leggibili, nello stesso campo visivo della denominazione dell’alimento. Tale menzione può non essere riportata nel caso in cui figuri in etichettatura la tabella nutrizionale.

Un prodotto che ha un tenore di sostanza secca solubile inferiore al 45%, non rientra in tale normativa, pertanto deve avere una denominazione differente (ad esempio composta di frutta)

INGREDIENTI FACOLTATIVI NELLA PREPARAZIONE DI CONFETTURE E MARMELLATE

L’allegato IV del D. Lgs. 50/2004 prevede l’utilizzo di ingredienti facoltativi e le categorie di prodotto in cui possono essere utilizzati, che devono essere indicati fra gli ingredienti utilizzati.

COMPOSIZIONE GRAFICA DELL’ETICHETTA

L’applicazione di etichette adesive su prodotti alimentari deve soddisfare requisiti normativi molto rigidi, in Italia e nell’Unione europea.

Quindi, prima di procedere alla stampa delle etichette, è necessario assicurarsi che tali etichette siano conformi alle normative vigenti, incluse le indicazioni sulla leggibilità dei testi.

Spesso la dimensione del carattere è ridotta, la scelta del font nei testi informativi è inadeguata, il contrasto di colori tra testi e sfondo compromette la lettura immediata dell’etichetta.

Il consumatore vuole essere informato: un’etichetta poco leggibile è sinonimo di poca trasparenza e non inspira fiducia.

Ricorda, più le informazioni sono leggibili sull’etichetta e più il tuo prodotto avrà possibilità di essere scelto dall’acquirente.

Le informazioni obbligatorie devono essere scritte con una dimensione minima di 1,2 mm.

Se la faccia più grande della confezione ha un’area inferiore a 80 cm quadrati, la dimensione minima del carattere può essere ridotta a 0,9 mm.

Concretamente:

  • per il font Arial un’altezza di 1,2 mm corrisponde a una lettera maiuscola “A” di 4,5 pt oppure a una lettera minuscola “a” di 6.2 pt
  • un’altezza di 0,9 mm corrisponde a una lettera maiuscola “A” di 3,5 pt oppure a una lettera minuscola “a” di 4,7 pt

Se apri Word e scrivi un testo con carattere Arial di 4,5 punti puoi verificare che la velocità di lettura è indubbiamente compromessa, anche per persone normovedenti. Quindi, le indicazioni della normativa sono già un caso estremo!

VUOI STAMPARE IN AUTONOMIA LE ETICHETTE PER LE TUE CONFETTURE?

Una tipografia obbliga a dei quantitativi minimi ordinabili e a lungo andare ci si imbatte in disservizi dovuti a un numero di stampe inadeguato rispetto alla produzione, dati stampati obsoleti per le produzioni future, poca elasticità per apportare modifiche grafiche.

L’autonomia nel processo di stampa evita tutti questi inconvenienti.

Potresti pensare di inserire sulle etichette prestampate solamente i dati variabili, come lotto di produzione e data di scadenza, con un marcatore manuale.

Ecco un modello assolutamente vincente in termini di efficienza e prezzo:

Oppure potresti compiere un’evoluzione totale…come?

La scelta della tecnologia di stampa dipende dallo stile della tua etichetta.

Quale grafica si addice al tuo cliente target?

Un’etichetta a colori? Ti occorrerà una stampante a getto di inchiostro

Un’etichetta monocromatica? Ti occorrerà una stampante a trasferimento termico

Entrambe le tipologie lavorano su tantissimi materiali e vantano una disponibilità di modelli calibrati per le varie necessità, a partire dai modelli desktop per piccole tirature di stampa fino ai modelli industriali per produrre migliaia di etichette.

Valuta insieme a noi la stampante idonea alla tua applicazione e tutti i materiali disponibili

Nel frattempo, ti rimando a due articoli dedicati a una panoramica su queste stampanti.

Buona lettura!

Per le stampanti a trasferimento termico, preferisco proporti un video-articolo conoscitivo, per mostrarti le potenzialità grafiche di questa tecnologia.

Contattaci se ti occorre una consulenza grafica o per una fornitura di etichette e stampanti

Elisabetta Urbisaglia

info@acsistemisrl.com

Tel. 06.51848187


Come progettare l’etichetta del prodotto perfetta: 6 passaggi per principianti

Perché alcuni prodotti attirano immediatamente l’attenzione dei consumatori mentre altri invecchiano sugli scaffali?

I grandi marchi cavalcano stabili l’onda della loro storica affermazione sul mercato, mentre la nicchia di un produttore di poca fama va conquistata giorno per giorno.

È qui che serve una strategia di marketing costruttiva.

Rispetto al tempo per effettuare un acquisto esistono due tipologie di consumatore:

  • il frettoloso e disattento, che riempie il suo carrello catturato dai prodotti più appariscenti
  • lo scrupoloso osservatore che dedica attenzione ad ogni particolare prima di scegliere

Entrambi scelgono grazie alla seduzione dell’etichetta sul tuo prodotto.

Potresti pensare di aver bisogno di un grafico per creare etichette di prodotti di qualità professionale, ma non è sempre così.

Per creare etichette e imballaggi che ispirino i clienti all’acquisto, segui questi sei semplici passaggi.

  • Studia il target dei tuoi clienti
  • Scegli una dimensione dell’etichetta per il tuo imballaggio
  • Scegli il materiale per l’etichetta
  • Imposta correttamente la grafica
  • Progetta l’etichetta del tuo prodotto
  • Esegui delle prove di stampa per rivalutare il tuo lavoro

Analizziamoli ad uno ad uno.

1° Passaggio – Studia il target dei tuoi clienti

etichetta perfetta come crearla

Non esiste scelta valida se non si individua prima il beneficiario.

Chi sono i tuoi clienti? Quale è la loro età, etnia, posizione, occupazione, sesso, stile di vita, livello di istruzione?

Pensa alle loro motivazioni di acquisto…

Perché dovrebbero acquistare il tuo prodotto rispetto a uno concorrente?

Quali sono le loro aspettative?

Cosa stanno proponendo marchi simili sul mercato?

Questa serie di domande ti orienterà già su un certo livello di scelta.

Una confezione accattivante ha un costo, e ne deve valere la pena, deve essere apprezzata dal cliente e contemporaneamente posizionare il tuo prodotto sulla giusta fascia competitiva.

2° Passaggio – Scegli una dimensione dell’etichetta per il tuo imballaggio

scegliere la dimensione per le tue etichette

Contenitore ed etichetta sono due unità simbiotiche e non si può scegliere la seconda senza aver stabilito il primo.

Prima di decidere chiediti:

  • Esiste uno standard industriale?
  • Cos’è visivamente più importante, la confezione o il prodotto?
  • Quanto spazio vuoi o devi dedicare sul prodotto per riportare tutte le informazioni necessarie?

Un’etichetta avvolgente che copra il 95% del contenitore offrirà tanto spazio per immagini e testi, mentre un’etichetta piccola e minimalista consentirà una comunicazione sintetica.

Contenitori di forma particolare sono molto difficili da etichettare: una grande etichetta rettangolare non si accoppia con una superficie irregolare, quindi se la normativa ti impone di riportare parecchie informazioni, devi rinunciare ad un imballaggio stravagante e mantenerti su forme tradizionali.

3° Passaggio – Scegli il materiale per l’etichetta

Se il tuo prodotto non sarà esposto all’umidità o altre aggressioni di solventi e detergenti, hai la piena libertà di compiere qualsiasi scelta, seguendo un criterio puramente estetico per valorizzare lo spirito del tuo prodotto.

Romantico ed elegante? Carta liscia o vergata.

Rustico e artigianale? Carta Kraft con il suo caldo marrone.

Moderno e glamour? Poliestere o polipropilene lucido, perlato, argentato.

Minimalista e alternativo? Polipropilene trasparente

I materiali sintetici sono impermeabili e resistenti all’attività chimica dei solventi. Sono ideali per creare un’etichetta accattivante che non manifesti segni di invecchiamento, la soluzione ottimale per prodotti da bagno.

Un’etichetta trasparente ispira sincerità ed essenzialità, completa il contenitore senza coprirlo, valorizza la sua forma e il suo contenuto, consente il protagonismo del prodotto.

Se ti occorre una fornitura di etichette con materiali e dimensioni personalizzate, contattaci

Prendi in considerazione anche la modalità operativa per applicare le tue etichette.

Se hai una produzione limitata, potresti avere la pazienza di attaccarle a mano.

Se invece parliamo di migliaia, replicare la precisione tante volte è difficile, meglio provvedere con un applicatore di etichette.

Una integrazione adesiva non riuscita è l’imprevisto più deleterio da scongiurare, screditerebbe la professionalità del tuo marchio.

4° Passaggio – Imposta correttamente la grafica

Non sei un grafico? Non è fondamentale se hai un innato buongusto.

Un programma grafico ha tantissime funzioni per ottenere effetti strabilianti, ma anche strumenti di facile utilizzo: puoi importare immagini, creare forme e inserire testi…tutto quello che serve per creare un’etichetta.

Per assicurarti che il tuo design venga stampato nel miglior modo possibile, segui questi suggerimenti per la grafica:

Mappare le zone di sicurezza e un margine extra

Zona di sicurezza: Per assicurarti che nulla di importante venga tagliato durante la fustellatura dell’etichetta, ti consigliamo di tenere tutto a 3 mm all’interno del contorno di taglio.

Margine extra: prevedi un’area stampata fuori dal taglio aggiungendo 3 mm di disegno all’esterno, per evitare zone bianche sul contorno.

Considera eventuali zone di sovrapposizione

Le etichette avvolgenti sono incredibilmente popolari su barattoli, bottiglie e contenitori cilindrici.

L’avvolgimento totale garantisce un’adesione perfetta dell’etichetta alla confezione, grazie alla sovrapposizione dei lembi.

Misura quanta sovrapposizione avrai e aggiungila all’area dell’etichetta, contrassegnala per ricordarti di tenere i disegni e il testo importanti fuori dalla sezione.

5° Passaggio – Progetta l’etichetta del tuo prodotto

Se la tua linea segue la tendenza minimalista, avrai un’etichetta con pochi essenziali elementi, tutti scelti con estrema cura e soprattutto rappresentati su materiali di qualità selezionatissima, o rischierai di incorrere in un risultato sciatto, povero.

Se la tua linea segue il trend massimalista, al contrario rischi un sovraffollamento grafico ed un risultato confuso, privo dei giusti accenti sui particolari più importanti.

La tua etichetta presenterà il tuo prodotto ai tuoi clienti con un linguaggio visivo diretto e una comunicazione testuale esplicita.

Aggiungi immagini

Aiutano i consumatori a creare rapidamente associazioni tra il tuo prodotto e i loro desideri. Pensa di includere un’immagine del tuo prodotto in primo piano per rappresentarne il sapore o la consistenza.

Usa la grafica

Motivi, sfondi, pennellate: se posizionati sapientemente, possono differenziare il tuo prodotto sullo scaffale e rendere ancora più personalizzato il tuo brand.

Se il tuo prodotto è un articolo di lusso usa motivi morbidi o sottili. Se è rivolto a un pubblico giovane, ha più senso optare per un design più giocoso e colorato.

Considera i colori

Assicurati di incorporare i colori del tuo marchio nell’etichetta del prodotto. Puoi essere tentato di scatenarti con colori e caratteri divertenti, ma non allontanarti troppo. L’armonia cromatica renderà il tuo marchio equilibrato e facile da riconoscere.

Testi onesti e chiari

Devono essere il più specifici possibile per mostrare chiaramente una differenza rispetto ai tuoi concorrenti, ma tutto ciò che scrivi deve essere vero. Non fare affermazioni di cui non hai la scienza, approfittando della buona fede del consumatore.

Assicurati che la dimensione del carattere sia leggibile e che sia in giusto contrasto di colore con lo sfondo: tutti i testi incomprensibili saranno ignorati dai clienti pigri o con deficit visivo.

Allo stesso tempo, usa varie strategie per evidenziare la gerarchia delle informazioni.

Potresti farlo con l’aggiunta di un colore accattivante, di un font originale, di un posizionamento asimmetrico, di una grafica che aiuti a richiamare l’attenzione sul tuo messaggio.

Attenzione però, la mescolanza di troppi caratteri può confondere il messaggio e rendere difficile la lettura.

6° Passaggio – Esegui delle prove di stampa per rivalutare il tuo lavoro

C’è differenza tra quello che hai progettato sullo schermo e il risultato di stampa.

Te ne renderai conto solamente dopo aver stampato il tuo prototipo di etichetta e averlo attaccato sul tuo contenitore.

Quando lo osserverai per la prima volta, ripercorri tutti i passaggi e poniti queste domande:

Stai trasmettendo la tua prima impressione desiderata?

Esiste un sano equilibrio tra design e informazioni?

La dimensione del testo e il carattere sono leggibili?

I colori appaiono come li volevi?

etichetta per prodotti cosmetici

Non esagerare, snellisci tutto ciò che hai scritto, progettato e pianificato.

Apporta le modifiche a tutto quello che non corrisponde al tuo ideale.

Sii chiaro e di facile comprensione in modo che i consumatori leggano effettivamente cosa c’è sulla tua etichetta.

Creare etichette per i tuoi prodotti è un lavoro impegnativo, ma puoi farlo se ti appassiona!

Usando i suggerimenti sopra, creerai splendide etichette che aiuteranno i tuoi prodotti artigianali a volare via dallo scaffale.

Se vuoi renderti autonomo nella stampa delle etichette dei tuoi prodotti, chiamaci. Possiamo proporti la stampante giusta per le tue esigenze.

Elisabetta Urbisaglia

📞 06.51848187

📧 info@acsistemisrl.com

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🛒 https://acsistemionline.com/

5 ERRORI DA EVITARE NELLA SCELTA DI ETICHETTE ADESIVE

Se non passi ogni ora della tua giornata lavorativa a pensare alle etichette dei prodotti, come facciamo noi, potresti non considerare una serie di fattori primari che devono essere analizzati prima di procedere all’acquisto delle tue etichette adesive .

Diversi  elementi devono allinearsi per creare l’etichetta perfetta per il tuo prodotto.

Per aiutarti a scegliere, abbiamo compilato un elenco di 5 errori frequenti che dovresti evitare di commettere per non perdere tempo e denaro

1. Scelta impropria del materiale delle etichette e dell’adesivo

Due componenti chiave che entrano nella scelta  dell’etichetta giusta per la tua applicazione sono il materiale di cui è composta l’etichetta  e l’adesivo.

Questi due elementi devono lavorare insieme per stabilire il tipo di legame desiderato.

Alcuni adesivi funzionano bene con un materiale sintetico come polipropilene il pvc o il poliestere, mentre altri sono più idonei  con carta o cartone.

Un adesivo forte con etichette in carta potrebbe funzionare bene per un’etichetta economica a prova di manomissione: non può essere rimosso e riapplicato senza essere distrutto.

La stessa combinazione potrebbe non essere la scelta più adatta per un’etichetta prezzo.

etichette con adesivo rimovibile

Quante volte capita di acquistare un prodotto e avere difficoltà a togliere l’etichetta, perché l’adesivo lascia sulla superficie  di applicazione dei fastidiosi residui di colla e carta, difficili da rimuovere anche con il lavaggio .

L’etichetta applicata su un oggetto in vendita, per non infastidire l’acquirente, dovrebbe avere un adesivo rimovibile, che non lascia alcun residuo quando si stacca.

Non esiste un’unica combinazione “standard” di etichette e adesivi .

La scelta dell’etichetta e del collante giusto dipende dalla tua specifica applicazione.

Affidati a un fornitore che abbia una vasta gamma di materiali e adesivi e che sappia consigliarti la soluzione di etichettatura più idonea alle tue esigenze.

2. Trascurare la forma del prodotto

La forma di una superficie può influenzare la forza di un legame adesivo.

Bottiglie e barattoli rotondi o affusolati sono più difficili da etichettare rispetto ad una superficie piana.

Le curve possono distorcere le immagini sull’etichetta del prodotto, motivo per cui è importante pensare in tre dimensioni quando si progetta l’etichetta per un contenitore cilindrico.

etichette su contenitori conici e affusolati

Il modo più semplice per testare l’efficacia di un’etichetta è applicarla sul prodotto e verificarne il risultato estetico, ma anche la sua resistenza in una situazione reale


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3. Trascurare i fattori ambientali

Per tutta la sua durata, un’etichetta del prodotto può essere esposta a umidità, luce solare, caldo e freddo estremi e rapidi cambiamenti di temperatura.

Tutte queste condizioni possono allentare legami adesivi, rovinare o strappare il materiale dell’etichetta e scolorire la stampa.

Se pensi al ciclo di vita di  una bottiglia di birra, può passare dalla temperatura ambiente degli scaffali di un rivenditore di birre artigianali, all’interno freddo del frigorifero, all’immersione in ghiaccio e acqua, al sole ardente e al calore di una stagione estiva.

 In tutto questo, l’etichetta deve continuare a fare il suo lavoro: rappresentare il tuo marchio.

I cambiamenti di temperatura possono causare l’espansione e la contrazione dell’etichetta, e incidono sulla forza adesiva.

Se hai bisogno di un’etichetta per identificare attrezzatura esposta all’esterno e desideri una stampa indelebile, resistente a condizioni atmosferiche avverse, ai detergenti e ai solventi o anche a sollecitazioni meccaniche la scelta di un materiale della 3M, un PVC fuso con adesivo molto tenace e stampa a  trasferimento termico con ribbon specifico ti garantisce una stampa permanente e sempre leggibile.


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4. Troppe modifiche al marchio

Può essere allettante assumere un look rinnovato  con una nuova etichetta.

Ma cambiare  troppo l’immagine può confondere i tuoi clienti fedeli.

D’altra parte, un cambiamento incrementale può essere una scelta saggia.

Con il tempo i gusti e le preferenze dei consumatori cambiano e tu devi tenerti al passo.

Quello che ha funzionato fino ad oggi potrebbe non funzionare domani.

Introdurre dei particolari che rinnovano la grafica delle tue etichette, senza stravolgere l’identità del tuo marchio può aiutarti a mantenere una connessione emotiva  con tuoi consumatori e ad attirare l’attenzione di nuovi clienti

5. Ignorare il metodo di applicazione

Come pensi di applicare le tue etichette? A mano o con un applicatore di etichette?

In quale posizione devi applicare le tue etichette? Hai più etichette per la stessa confezione?

Queste sono domande che devi prendere in considerazione prima di ordinare le etichette dei prodotti perché determinano la tecnologia di stampa, il formato e il confezionamento dell’etichetta( in rotoli o  fogli) e il materiale che puoi utilizzare per la tua etichetta.

applicatore di etichette per bottiglie

Hai valutato che l’applicazione manuale di un’ etichetta su un contenitore cilindrico o conico spesso può  darti dei problemi di allineamento o di grinze sull’etichetta.

Quando il tuo prodotto è allineato sullo scaffale insieme ad altri la più piccola imperfezione è immediatamente visibile.

Un’etichetta imperfetta non farà vendere il tuo prodotto, se non dai un’immagine professionale i clienti facilmente potrebbero pensare che la stessa trascuratezza possa coinvolgere anche la qualità di quello che offri.

Conclusioni

Se non hai esperienza, se hai avuto problemi con le tue attuali etichette, il consiglio è quello di affidarti a professionisti del settore che sappiano valutare le opzioni migliori per la tua etichetta.

Telefono 06.51848187

Ing. Cristina Urbisaglia

cristina@acsistemisrl.com

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Come risparmiare sui costi dell’etichetta con una grafica intelligente

Sapevi che puoi ridurre i costi di stampa facendo scelte di design intelligenti? Sebbene questi risparmi possano sembrare millesimali, possono sommarsi rapidamente per una produzione completa di etichette.

Ecco una serie di suggerimenti per ottimizzare il tuo budget senza sacrificare l’estetica e la qualità.

Etichette dal design minimalista

Il minimalismo è una scelta progettuale che abbraccia la semplicità, utilizzando un numero essenziale di elementi per creare un aspetto pulito e sofisticato.

È di tendenza in vari settori, dall’arredamento alla moda, e non ultimo il design di etichette.

Una grafica più snella da stampare permette di ridurre il consumo di inchiostro.

Per creare etichette minimaliste segui questi quattro principi:

1. Arriva al punto

I clienti ricevono fino a 10.000 messaggi promozionali al giorno ma ne memorizzano solo una parte.

Se li semplifichi, possono capire più rapidamente e facilmente se il tuo prodotto è adatto alle loro preferenze.

Identifica ciò che è più comunicativo per il tuo prodotto ed evidenzia solo quello. Meno parole, meno elementi di design affollati e persino un’etichetta più piccola per rappresentare il tuo prodotto possono contribuire ad una riduzione dei costi di stampa.

2. Aggiungi spazio bianco

Etichetta adesiva per vino

Il minimalismo adotta molto spazio bianco. Il tuo spazio bianco non è spreco di opportunità, è lo spazio organizzativo per il tuo design.

Indirizza l’attenzione sul messaggio fondamentale del tuo prodotto e consente di risparmiare sui costi di inchiostro e toner.

Approfondisci

L’IMPORTANZA DELLO SPAZIO BIANCO NELLA PROGETTAZIONE DELLE ETICHETTE PER I PRODOTTI

3. Includi piccoli tocchi di colore

Se il bianco non si addice al tuo prodotto, aggiungi invece un tocco di colore.

La chiave qui è usare il colore in modo efficiente e mirato. Usarne troppo crea una giostra chiassosa e confusa, dosarlo può aiutare ad attirare l’attenzione sugli elementi più importanti.

Ciò può massimizzare l’impatto e ridurre il consumo di inchiostro o toner.

4. Usa la tipografia per comunicare

etichetta per miele con caratteri tipografici

La tipografia e i caratteri possono comunicare tanto quanto la grafica e le parole, ma in molto meno spazio, inviando ai clienti scie emozionali.

Quindi, scegli la tua tipografia col cuore.

Le scelte che fai possono diffondere particolari toni, parlare a un determinato pubblico, comunicare sfumature uniche sul tuo prodotto e convincere il cliente ad acquistare il tuo prodotto.

Approfondisci

IL FONT GIUSTO PER UN’ETICHETTA VINCENTE

Etichette: posizioni e forme originali

Le etichette adesive frontali tradizionali non sono l’unica opzione per il marchio del prodotto. Le opzioni creative possono farti risparmiare materiale e costi di stampa e aiutarti a distinguerti sullo scaffale.

Chiudi buste, bollini, cartellini, ad esempio, sono un metodo di etichettatura alternativo e appariscente.

Prova l’anteprima con una bozza di stampa

Niente spreca più denaro di un lotto di etichette andato storto.

Prima di stampare l’intero set di etichette, è preferibile stampare alcuni campioni e provarli sulla confezione. In questo modo potrai verificare se c’è qualcosa da modificare nei testi, nella grafica, nella precisione del colore, nella distribuzione globale del layout.

Per le bozze è consigliabile impostare la stampante in bassa qualità che impiega quantità di inchiostro minori. Il documento stampato sarà più sbiadito ma comunque efficace per la valutazione.

Stampa solo il numero di etichette che ti occorre

È importante tenere conto delle potenziali modifiche normative quando si stampano grandi quantità di etichette.

Alcune categorie di prodotti possono essere più inclini a modifiche normative. Nel settore cosmetico e alimentare gli ingredienti possono cambiare senza minimo preavviso e ci si ritrova con un mucchio di etichette inutilizzabili.

Un servizio di stampa esterno obbliga a un minimo d’ordine comunque elevato per aziende con medie produzioni, e ritrovarsi 20.000 etichette quando in realtà ne servivano solo 10.000 è una falsa economia.

La scelta economicamente più vantaggiosa è rendersi autonomi nella produzione di etichette.

Approfondisci

COME PASSARE DALL’IDEA DI UN’ETICHETTA PERSONALIZZATA ALLA STAMPA: TUTTO QUELLO CHE TI OCCORRE PER ESSERE AUTONOMO

CONCLUSIONI

Una grafica intelligente permette di risparmiare sul costo di proprietà globale dell’etichettatura dei prodotti, a partire dall’ acquisto della stampante, che non va sovradimensionata rispetto alle proprie reali esigenze, fino alla gestione dei costi dei materiali di consumo.

Se ti occorre una consulenza completa e specializzata, chiamaci

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4 fattori fondamentali da non sottovalutare NELL’ETICHETTATURA dei prodotti

Se stai prendendo in considerazione la possibilità di produrre in completa autonomia le etichette dei tuoi prodotti, devi partire con il piede giusto e focalizzare l’attenzione su dettagli tecnici che, se trascurati, rovineranno ogni tuo più aureo progetto.

progettazione e stampa in autonomia di etichette

Il successo di un’etichetta è un obiettivo da garantire nel tempo, non si ferma al momento in cui il tuo layout viene realizzato dalla stampante.

Un’etichetta ben progettata è la simbiosi stratificata di varie scelte a catena, ognuna dipendente dall’altra.

Un numero sorprendente di fattori deve allinearsi per creare l’etichetta perfetta per il tuo prodotto e, soprattutto, i fattori differiscono a seconda delle condizioni ambientali a cui il tuo prodotto sarà esposto.

Vediamo con che ordine procedere per arrivare alla soluzione ottimale.

FATTORE N.1 – Su che contenitore verrà applicata la tua etichetta? Quale materiale? Quale forma?

Se il tuo contenitore è in plastica o in vetro, tondeggiante o pianeggiante, consistente o comprimibile, richiederà l’applicazione di un’etichetta appropriata sia per la sua possibile forma (rettangolare, tonda, fustellata), che per il suo materiale (carta o sintetica), nonché per il tipo di collante che più garantirà un’adesione a lungo termine.

  • Analizzando la sinergia dei materiali, un contenitore in vetro o metallo presenta una naturale affinità con l’adesivo, mentre un contenitore in plastica necessita di un adesivo più aggressivo.
  • Se il contenitore ha un volume variabile (tubo comprimibile, busta), non sarà possibile far aderire correttamente un’etichetta realizzata con un materiale rigido come il  poliestere o la carta.

Mentre il cliente consuma il prodotto vedrà una progressiva e sgradevole sgualcitura dell’etichetta che conferirà al prodotto un aspetto trascurato.

In questo caso è più professionale adottare per l’etichetta un materiale flessibile e garantire un’estetica durevole al tuo marchio.

grafica etichetta per prodotti alimentari in busta
  • La forma di una superficie può influenzare la forza di un legame adesivo. Bottiglie e barattoli rotondi, inoltre, possono presentare sfide che i contenitori a facciata piatta non presentano.

    Infatti le curve distorcono le immagini sull’etichetta del prodotto, e tutto appare irreale e destabilizzante.

Se vuoi che il tuo intero marchio e logo siano visibili sullo scaffale, devi ragionare in tre dimensioni quando progetti il tuo layout.

grafica etichette per birra artigianale

FATTORE N.2 – Quali condizioni ambientali influiranno sul tuo prodotto?

Per tutto il suo ciclo di vita, se l’etichetta del prodotto è esposta a umidità, luce solare, caldo e freddo estremi e rapidi cambiamenti di temperatura, o all’aggressione di solventi e sostanze chimiche devi utilizzare una tecnologia di stampa e un materiale in grado di resistere a condizioni avverse.

Tutte queste condizioni minacciano di scolorire la stampa, allentare i legami adesivi e strappare i materiali.

Pensa a una bottiglia di birra o di vino.

Può variare dalla temperatura ambiente sugli scaffali di un rivenditore di birre artigianali, agli interni freddi del frigorifero di un cliente, all’immersione in ghiaccio e acqua all’interno di un dispositivo di raffreddamento, al sole ardente e calore di una stagione estiva.

In tutto questo altalenare di condizioni, l’etichetta deve continuare a fare il suo lavoro: rappresentare il tuo marchio.

etichette per superfici umide

I cambiamenti di temperatura causano l’espansione e la contrazione di una superficie, dilatando l’etichetta del prodotto insieme ad essa.

Contenitore ed etichetta svolgono ciascuno un ruolo fondamentale per attrarre il cliente, ma l’adesivo è letteralmente la colla che tiene tutto insieme.

Esistono molti tipi di adesivi per etichette e ognuno di essi può offrire alcuni vantaggi e svantaggi.

Basi adesive: gomma o acrilico?

Esistono due basi primarie per la realizzazione di adesivi per etichette: gomma e acrilico.

Non esiste davvero un’opzione standard e, a volte, le esigenze personali non guidano verso una scelta univoca.

Fortunatamente, oltre alle basi adesive standard, esistono degli adesivi rinforzati altamente specializzati per resistere alle condizioni d’uso più discordanti.

L’adesivo giusto dipende anche dalla funzione specifica dell’etichetta.

Le condizioni ambientali possono deteriorare anche l’aspetto cromatico dell’etichetta: in particolar modo l’esposizione alla luce è responsabile di un invecchiamento precoce delle tinte, già prima che il prodotto arrivi nelle mani del cliente, svalutando la sua visibilità sullo scaffale.

stampa Etichette per cosmetici con inchiostri pigmentati

Analizzando l’anatomia di un’etichetta personalizzata, incontriamo una stratificazione di elementi, quelli più esterni sono:

Il rivestimento

La vernice è un rivestimento liquido applicato sulla tua etichetta per fornire un tocco estetico finale e una leggera protezione dall’uso quotidiano.

Il laminato è un film trasparente che copre il frontale dell’etichetta, offrendo una protezione extra-resistente alla luce solare, all’umidità, alle sostanze chimiche o alla manipolazione.

L’inchiostro

L’inchiostro svolge la maggior parte delle comunicazioni per l’etichetta. Può farlo in stile colorato, in bianco e nero, con testo, disegni, foto o un mix di tutto.

Per le stampanti a getto di inchiostro:

Gli inchiostri a base di acqua sono un’opzione conveniente e generano stampe dai colori brillanti e vivaci.

Sono meno resistenti e più inclini allo scolorimento rispetto agli inchiostri pigmentati.

Gli inchiostri pigmentati sono una buona scelta quando la durabilità è importante e non richiedono una finitura protettiva sull’etichetta.

Gli inchiostri UV sono durevoli, resistenti allo sbiadimento e ai prodotti chimici aggressivi.

Per le stampanti a trasferimento termico (stampa monocromatica a caldo) esistono dei nastri inchiostranti con caratteristiche di resistenza crescenti passando dal ribbon in cera, a quello in cera-resina (mediamente resistente), fino al ribbon in resina (ultraresistente).

Materiale frontale dell’etichetta

Il materiale utilizzato per realizzare l’etichetta è la superficie che contiene l’immagine stampata e fornisce la struttura dell’etichetta.

La carta è una scelta classica ed efficace per molte applicazioni.

È disponibile in molte opzioni: opaca, vergata, patinata, lucida, offrendo una varietà di look dal più naturale all’ high-tech.

Spesso utilizzata su bottiglie e vasetti, la carta è una scelta sensata se l’etichetta non deve sopportare l’esposizione all’acqua o altri elementi aggressivi.

Il film sintetico, flessibile e resistente, è un’ottima scelta sia per ambienti umidi, sia dove può essere contaminato con solventi e olii.

Un materiale sintetico può variare dal vinile al polipropilene al poliestere, con numerosi sottoinsiemi all’interno di ciascun tipo.

Ogni tipo di film ha caratteristiche, prezzi, durata diversi e come ripetiamo sempre la scelta giusta dipende dalla tua specifica applicazione.

FATTORE N.3 – Quale stampante è in grado di rappresentare fedelmente il tuo marchio?

Dopo aver valutato i primi 2 fattori, è il momento di capire come procedere per la vera e propria realizzazione grafica.

Se il tuo marchio ha già una storia, non puoi tradirlo stampando etichette di bassa qualità estetica disattendendo le aspettative del cliente target, e non allineandoti con i requisiti dei prodotti concorrenti.

  • Hai un marchio che segue una linea grafica semplice e minimalista? Testi essenziali, un unico colore, immagini basilari?

Puoi orientarti verso una stampante a trasferimento termico (monocromatica).

nastri a trasferimento termico colorati

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  • Hai un design più ricco e comunicativo? Testi abbondanti, vari colori, immagini con qualità fotografica?

Devi stampare a getto di inchiostro.

etichette adesive a colori per confetture

Entrambe le soluzioni vanno dimensionate in base alle proprie necessità, considerando il volume di stampa annuo e la dimensione delle etichette da produrre…calcoli da fare con carta e penna!

Ora mettiti nei panni del cliente che passeggia tra i corridoi di un supermercato e vaga con lo sguardo tra centinaia di prodotti esposti sugli scaffali.

Dove si soffermerà il suo sguardo trasformandosi dal disorientato all’interessato? O ricadrà sul prodotto che già usa e conosce, o su quello con l’etichetta più attraente.

Quindi, la scelta deve essere accurata e ponderata sui tuoi requisiti di stampa.

FATTORE N. 4 – Quale metodo userai per applicare le tue etichette sul contenitore?

Non c’è inconveniente peggiore che vedere un’etichetta attaccata storta o piena di grinze seppur ben progettata!

Valutare una soluzione semi-automatica per l’applicazione delle etichette fa risparmiare tempo e aumenta la produttività.

applicatore di etichette AP360 per bottiglie e vasetti

Se vuoi approfondire, leggi questo articolo:

CONCLUSIONI

Pur avendo affrontato le varie problematiche cercando di chiarire i vari aspetti tecnici, è evidente che la casistica è talmente articolata da richiedere la consulenza di una figura professionale esperta.

Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo è importante partire con il piede giusto: risparmiamo tempo e denaro!

Chiamaci.

Elisabetta Urbisaglia

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