La grafica dei cosmetici è un promotore importantissimo per le vendite nel mercato virtuale.
Rispetto ai clienti da scaffale, i consumatori del web sono ancora più veloci nelle ricerche e hanno a disposizione una sequenza infinita di prodotti.
Lo scorrimento delle immagini si sofferma quando trovano una comunicazione visiva particolarmente accattivante.
In questo articolo parliamo di come creare una grafica per cosmetici che sia fotogenica sul web.
Sommario
Design a colori o monocromatico?
La scelta dei colori dominanti è quello che caratterizza con più incisività l’identità di un brand.
Non solo è importante trovare la combinazione di colori vincente, ma anche studiare come intersecarli.
La scelta tra una disposizione orizzontale, diagonale o asimmetrica può ispirare un target clienti differente.
Uno stile massimalista, progettato per vendere prodotti online, deve essere ricco senza esagerare.
L’affollamento grafico non sarebbe ben visibile in fotografia, creerebbe solo disordine e perdita di focus.
In alternativa, una grafica minimalista è la scelta più consueta per prodotti dedicati ad un pubblico sofisticato.
Un’etichetta monocromatica offre una comunicazione essenziale, permette inquadrature ben delineate e si adatta ad ambientamenti molto suggestivi se si volesse fare un servizio fotografico per una campagna social.
Scelta dei font per etichette cosmetiche
Il nome del prodotto è in primo piano e va enfatizzato con un font speciale.
“Speciale” non vuol dire incomprensibile.
Si può abbinare una grafica piena di curve ad un font tondeggiante, o fare l’esatto contrario senza regole se non il gusto del disegnatore.
Meglio utilizzare un carattere corposo per essere leggibile dallo schermo di un telefonino.
Se l’etichetta è monocromatica, la scelta del font, la distribuzione dei testi e la gerarchia visiva con cui vengono evidenziate le informazioni diventa un vero processo di design.
Etichetta singola o fronte-retro?
Un cosmetico ha molte informazioni in etichetta.
L’ INCI deve essere leggibile, rispettando le indicazioni normative sulla dimensione del carattere.
Benché in un e-commerce le informazioni siano già pubblicate sulla scheda del prodotto, si deve dedicare in etichetta lo spazio necessario ai testi obbligatori pensando al momento in cui il prodotto arriverà nelle mani dell’acquirente.
Tuttavia, i testi obbligatori non dovrebbero invadere o disordinare il visual frontale della confezione.
Utilizzando due etichette separate fronte-retro questo rischio non c’è.
Utilizzando un’unica etichetta, se non è sufficientemente ampia, bisogna editare i testi con particolare cura per dargli una struttura regolare che non rovini l’estetica globale del design.
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Scelta delle immagini
A differenza dei prodotti del settore alimentare, nei cosmetici le immagini sono opzionali.
Nel ramo erboristico, tuttavia, qualche richiamo floreale può attirare la giusta fascia di consumatori.
Le immagini presenti nella grafica, affinché il prodotto sia fotogenico, devono essere isolate e circondate da un abbondante spazio libero.
Solo così avranno il giusto rilievo senza inquinare la visione globale del prodotto.
Etichette per cosmetici con nobilitazioni metalliche
Certamente il settore cosmetico è quello con il livello più elevato di attenzione al packaging.
Le nobilitazioni in oro e argento sono un dettaglio che fa la differenza.
Il bagliore delle tinte metallizzate restituisce fotografie di particolare effetto.
Poiché le etichette devono essere resistenti a causa della contaminazione di alcol, grassi e solventi, il materiale tipicamente idoneo per i cosmetici è il polipropilene.
Attenzione a combinare il polipropilene, tipicamente lucido, con ulteriori effetti luce derivanti dalle nobilitazioni metalliche.
Per evitare un’etichetta eccessivamente abbagliante, sarebbe opportuno stampare la grafica su polipropilene opaco.
In questo modo le nobilitazioni saranno un vero tocco d’artista.
Conclusioni
Sia se personalizzerai i contenitori con una stampa diretta sia se utilizzerai etichette adesive, un buon progetto grafico è un investimento che favorirà il successo dei tuoi prodotti.
Contattaci per una creazione dedicata alla tua linea cosmetica.
Vuoi stampare in autonomia le etichette dei cosmetici? Se vuoi produrre etichette ultra resistenti a tutte le aggressioni devi stampare a trasferimento termico. Guarda i video
Per stampare le etichette dei cosmetici, il primo obiettivo da perseguire è realizzare un’etichetta resistente.
Nei prodotti cosmetici c’è un largo utilizzo di alcol, profumi, grassi e solventi.
Inoltre, i detergenti entrano in continuo contatto con acqua e calore.
Questi sono tutti fattori aggressivi da valutare per garantire un lungo ciclo di vita dell’etichetta.
Questo articolo vuole rispondere ad una serie di domande che spesso ci pongono sulla fattibilità di un progetto grafico per cosmetici da stampare in autonomia.
La tesi a cui giungeremo è che utilizzare la tecnologia di stampa a trasferimento termico su etichette sintetiche con stampa in resina è l’unico sistema per etichettare i cosmetici in azienda ad un costo contenuto.
Sommario
Utilizza etichette resistenti in polipropilene o poliestere
Il materiale su cui stampare deve avere delle caratteristiche fisiche specifiche.
Un’etichetta in carta, anche se patinata, è un materiale assorbente e contaminabile da tutte le sostanze, è vittima dell’abrasione e ha scarsissima capacità di resistere agli sbalzi termici e ai vapori.
Per etichettare i cosmetici è necessario utilizzare materiali sintetici, resistenti agli stress meccanici, adattabili in un range esteso di temperature e impermeabili ad acqua e altre sostanze chimiche.
Poliestere e polipropilene, opachi lucidi o trasparenti, sono i materiali più diffusi per le etichette dei cosmetici.
Caratteristiche principali di un’etichetta in poliestere
Elevata stabilità dimensionale
Nitidezza eccezionale
Elevata resistenza a trazione, strappo e abrasione
Eccellente resistenza a solventi, oli e molti prodotti chimici
Stabilità termica ad alte e basse temperature
Impermeabile all’acqua
Caratteristiche principali di un’etichetta in polipropilene
Il polipropilene fornisce la migliore combinazione tra longevità, resistenza e convenienza.
Le etichette in polipropilene sono resistenti agli strappi, agli agenti atmosferici, ai graffi, agli agenti chimici e agli oli.
A differenza del poliestere, il polipropilene resiste all’umidità ma non all’immersione prolungata in acqua, quindi non è indicato per etichettare i prodotti da bagno.
Paragonato alla rigidezza del poliestere, il polipropilene ha una struttura più elastica e quindi con prestazioni migliori per aderire a flaconi in plastica comprimibile.
Non acquistare etichette finché non hai deciso la tecnologia di stampa che impiegherai, perché qualsiasi materiale va trattato in superficie in base alla stampante utilizzata.
Scegli un’etichetta con adesivo tenace
I cosmetici per il make-up spesso hanno contenitori piccoli e con curvature pronunciate, che tendono a sollevare gli angoli delle etichette.
Inoltre, prodotti come sieri, creme, lozioni, fondotinta sono ricchi di sostanze che possono penetrare nello strato adesivo e corromperlo.
In entrambi i casi un adesivo standard tipo acrilico permanente non è sufficiente a mantenere l’etichetta incollata.
È necessario selezionare un adesivo in grado di conservare le sue caratteristiche indipendentemente dalle forme, dalle sostanze e dalle condizioni ambientali.
Un adesivo a base di gomma è in grado di aderire a lungo termine su vetro, plastica, metallo e superfici curve, purché applicato in condizioni pulite e asciutte.
Grafica etichette per cosmetici
Risolte le argomentazioni sui materiali, arriviamo al punto fondamentale dell’articolo.
Quale risultato di stampa desideri per la tua linea di prodotti?
La grafica è già pronta o è in fase progettuale?
La spesa per l’acquisto di una stampante di etichette adatta a replicare la tua grafica ha un range molto esteso di prezzi.
Se la grafica deve essere ancora realizzata, poiché anche questa va progettata in base alla tecnologia di stampa da adottare, è bene approfondire l’argomento prima di procedere con idee inattuabili.
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Per la stampa in autonomia le tecnologie disponibili sono il getto di inchiostro, per ottenere un’etichetta policromatica, e il trasferimento termico, per ottenere un’etichetta monocromatica.
Sebbene le stampanti a colori con inchiostri pigmentati promettano stampe di lunga durata e potrebbero rappresentare una scelta adeguata a cosmetici in polvere o solidi, utilizzati in condizioni asciutte (ombretti, fard, rimmel, matite…) lo stesso non può dirsi per tutti gli altri casi (smalti, rossetti, correttori, tonici, detergenti, creme…)
Quindi se la linea di cosmetici include prodotti con una varietà di composizioni e usi, come spesso accade, gli inchiostri pigmentati non possono garantire stampe resistenti per tutta la linea.
Le etichette a colori dei cosmetici che si vedono esposti nella grande distribuzione sicuramente sono realizzate in tipografia con altri metodi e molto probabilmente hanno uno strato di laminazione protettivo.
Una stampante a trasferimento termico utilizza il calore della testina per fondere un nastro inchiostrante (monocromatico) che va letteralmente a saldarsi sull’etichetta.
Utilizzando etichette sintetiche e nastro inchiostrante in resina la saldatura è talmente forte da resistere praticamente a tutto.
Ecco perché il trasferimento termico è l’unico metodo affidabile e peraltro il più economico per stampare etichette per cosmetici.
Il nastro inchiostrante, chiamato ribbon, è disponibile in tantissimi colori, opachi e metallizzati.
Oltre a poter realizzare minimali etichette nero su bianco, è possibile stampare lussuosissime etichette in oro e argento o etichette a colori vivaci.
È possibile valorizzare i contenitori cosmetici con etichette trasparenti “no label look”
Come scegliere la stampante termica per realizzare etichette nitide e risolute
Le stampanti termiche sono facili da gestire, velocissime a stampare, non necessitano di manutenzione e sono molto tenaci.
Esistono tantissimi modelli, sia industriali per elevatissimi volumi di stampa sia modelli da scrivania per stampare poche etichette alla volta (1000 etichette al giorno e ancora di più per etichette di piccole dimensioni).
È possibile spaziare su varie configurazioni di connettività e accessori post stampa a seconda delle esigenze.
Una caratteristica importantissima da non sottovalutare è la risoluzione di stampa della stampante.
Le stampanti a trasferimento termico hanno risoluzione da 203/300/600 dpi, che identifica i punti di stampa per pollice.
Più punti ci sono più le stampe sono definite al dettaglio, anche in presenza di profili sottili e curvilinei.
Le etichette dei cosmetici spesso sono di piccole dimensioni e cariche di informazioni.
Per stampare con nitidezza loghi e testi con caratteri particolarmente ridotti occorre una stampante con risoluzione di stampa di almeno 300 dpi.
Conclusioni
Una media o piccola produzione di cosmetici che vuole stampare etichette resistenti in autonomia con un processo economico, veloce e soprattutto flessibile a qualsiasi cambiamento di quantità, ingredienti, grafica o normativa può farlo con la tecnologia giusta.
Questo articolo è rivolto a quei produttori di cosmetici che stanno cavalcando il successo dei cosmetici green, naturali, ecobio o vegan.
Parleremo di etichette, indispensabili per far percepire ai consumatori il giusto valore attraverso la grafica.
L’attenzione per questi prodotti è cresciuta durante la pandemia ed anche i brand più commerciali hanno creato la loro linea verde, per non perdere quei clienti sensibili al tema.
I designer hanno selezionato packaging, colori, immagini e stili che esaltassero le virtù dei prodotti naturali, differenziandoli dai prodotti ordinari.
Questo ha condotto ad un’omologazione visiva dei prodotti green… e non solo in ambito cosmetico.
Il popolarsi degli scaffali con uno schieramento di prodotti simili genera una noia estetica che non cattura l’attenzione del cliente.
Solo allontanandosi dai cliché di categoria si può realizzare una brand identity originale con un visual accattivante ed emergente rispetto ai competitors.
È un rischio? Non sempre!
◾ Se la linea di cosmetici naturali sarà venduta nella grande distribuzione il designer dovrà conservare evidenti simbologie dell’universo botanico, per non rischiare ambiguità con l’emisfero dei prodotti chimici o commerciali.
◾ Se, invece, la linea biologica è esposta in un punto vendita specializzato in prodotti selezionati, come un’erboristeria o affini, il designer potrà studiare un visual innovativo e lontano dai canoni classici della categoria green.
Si potrebbe osare uno stile massimalista con colori accesi o fluo, immagini geometriche, pattern astratti, orientamento bizzarro dei testi, font manoscritti.
◾ Uno stile minimalista, invece, riesce ad essere trasversale su tutti i canali di vendita.
Il minimalismo di un’etichetta non deve degenerare in semplicismo e anonimia, ma deve essere un processo raffinato.
Quindi: etichette in materiali nobili, monocromatiche o in scala di colori analoghi, testi ben organizzati in una gerarchia strategica, pochissime o nessuna immagine, contenitori idonei.
Per sviluppare una linea di cosmetici che entusiasmi il tuo cliente target e te stesso, il designer deve conoscere i canali di vendita, la fascia di prezzo dei prodotti, le tue preferenze estetiche, il budget riservato alla grafica e quante più informazioni possibili sulle tue priorità.
Per esempio, se sei orientato verso l’utilizzo di una carta lucida anziché opaca dovrai comunicarlo al designer affinché lui valorizzi al meglio il materiale dell’etichetta.
Oltre all’aspetto estetico, le etichette devono essere ben compilate, per sfamare la voglia di informazione dei sostenitori del tema salute/ambiente.
La normativa sull’etichettatura dei prodotti cosmetici stabilisce che le informazioni obbligatorie vanno stampate con carattere minimo di 1,2 mm riferendosi all’altezza della lettera x minuscola (per etichette con area inferiore a 80 cm2 il carattere minimo è di 0,9 mm).
Considerando la maturità anagrafica media del pubblico dei cosmetici green, attenersi ai minimi della normativa potrebbe non garantire una lettura confortevole.
Se vuoi riportare un INCI leggibile da tutti, chiedi al grafico di essere generoso con i caratteri, soprattutto se stamperai su etichette colorate o lucide.
Un altro aspetto da curare è la gerarchia dei testi per distinguere le informazioni prioritarie da quelle secondarie, come evidenziato in figura, utilizzando ripartizioni in titoli e paragrafi con variazioni di grandezza dei caratteri.
Inserisci nell’etichetta tutti i marchi delle certificazioni che la tua linea di cosmetici ha conseguito: biologico, naturale, cruelty-free o sicuro per l’ambiente.
Sono il fulcro del tuo mercato.
Suggerimenti per stampare e confezionare in autonomia
Per una piccola produzione potresti pensare di completare in azienda il confezionamento dei cosmetici.
La stampa in autonomia è una soluzione vantaggiosa per chi gestisce dati variabili (lotto, codice a barre) e ha esigenza di stampare piccole tirature su tanti formati di etichette.
Sul nostro sito troverai una varietà di modelli di:
Il settore cosmetico ha uno standard di etichettatura tra i più elevati:
il design deve catturare l’attenzione di un pubblico abituato a canoni strabilianti
la normativa è particolarmente zelante per la tutela dei consumatori e il numero di informazioni obbligatorie è notevole
non è sufficiente una comune etichetta in carta per sopravvivere alle varie aggressioni a cui sarà sottoposto il prodotto nel suo ciclo di vita.
La stampa serigrafica diretta sui contenitori può essere molto onerosa se hai una piccola produzione di cosmetici o se ti occupi di confezionamento conto terzi.
Con una varietà di formati e layout dedicati ad ogni SKU, le tirature di cui avrai bisogno saranno tutto sommato limitate e conviene avviare un processo di stampa di etichette in azienda anziché ordinare contenitori prestampati o etichette in tipografia.
Una tecnologia di stampa in grado di garantire etichette resistenti e indelebili è il trasferimento termico.
Puoi stampare su etichette sintetiche, in poliestere o polipropilene, idonee per resistere all’umidità, al calore, ai solventi, agli oli.
Le performance di una stampante a trasferimento termico sono imbattibili nelle applicazioni di tracciabilità con codice a barre: il trasferimento termico è la tecnologia più veloce, versatile, economica ed efficace per la stampa dei dati.
Con altrettanta accuratezza una stampante a trasferimento termico ad alta risoluzione può realizzare grafica. La sua capacità di riprodurre testi con caratteri particolarmente ridotti non ha rivali.
Ma le stampanti termiche non sono tutte uguali, esistono modelli di base e modelli avanzati.
Per esempio la risoluzione (DPI) parte da un livello di 203 DPI sufficiente per stampe ordinarie, ma per stampare caratteri di dimensioni ridotte e immagini con assoluta nitidezza occorre una risoluzione di almeno 300 DPI.
Ovviamente i tipi di immagine riproducibili con una stampante termica sono silhouette, ossia sagome di colore uniforme.
Le stampanti a trasferimento termico stampano in monocromatico, utilizzando il calore della testina per sciogliere un nastro inchiostrato, detto ribbon, che si trasferisce sul supporto.
Esistono diverse composizioni per il ribbon, le tipologie principali sono cera, cera resina, resina.
Per etichettare un prodotto cosmetico bisogna optare per la composizione resina che garantisce la massima nitidezza e stampe indelebili.
I ribbon in resina sono assortiti in numerose colorazioni, sia tinte piatte che vibranti metallizzati lucidi e satinati.
È sempre opportuno acquistare dei ribbon di qualità garantita per essere certi che il risultato sia fedele alla campionatura.
Suggerimenti grafici e soluzioni
L’infinità di combinazioni tra i materiali delle etichette e i colori di ribbon consente una personalizzazione adatta a qualsiasi esigenza di branding.
Puoi adottare una grafica minimale nero su bianco.
Puoi dare massimo risalto al tuo contenitore con il “no label look” di un’etichetta in polipropilene trasparente.
Puoi stampare su etichette precolorate a tinte forti o pastello.
Puoi addirittura eseguire un doppio passaggio di stampa e trasferire due colorazioni differenti di ribbon.
Se la semplicità è un valore che rappresenta i tuoi prodotti, il trasferimento termico è la tecnologia di stampa che fa per te.
Qual è la stampante adatta?
Ogni casa costruttrice realizza una serie di modelli adatti a varie esigenze di etichettatura.
Vediamo quali sono i parametri fondamentali da valutare per non sbagliare l’acquisto della stampante.
Il volume di stampa annuo
Quante etichette stampi ogni giorno? Alcune centinaia o migliaia? Questo parametro è fondamentale per capire se ti occorre una piccola stampante desktop o una stampante industriale.
Le stampanti desktop sono caratterizzate da design compatto adatto a postazioni di lavoro con poco spazio a disposizione ed esigenze di stampa contenute, fino a circa 500 etichette al giorno.
Se però devi gestire quotidianamente un volume di stampa maggiore allora devi selezionare un modello industriale o semi-industriale, più robusto e con un alloggiamento capiente per i rotoli di etichette.
Come detto tra 203 dpi, 300 dpi e 600 dpi una risoluzione di 300 dpi è assolutamente efficiente e ragionevole, data anche la notevole differenza di prezzo per ottenere una risoluzione superiore e quasi mai necessaria.
La dimensione dell’etichetta
Esistono stampanti con larghezza di stampa da 4 pollici, da 6 pollici e da 8 pollici ma considerando che in genere i cosmetici hanno confezioni piccole, è raro che ti occorra una stampante superiore ai 4 pollici.
Oltre alla larghezza massima dell’etichetta, è opportuno considerare anche quella minima perché il corretto passaggio sotto la testina di stampa è garantito in un range specifico di dimensioni.
Etichette molto piccole devono essere confezionate in rotoli con una siliconata esposta più larga oppure organizzate in pista multipla.
Inoltre
Valuta la disponibilità di accessori utili nella fase post stampa come riavvolgitore, spellicolatore, taglierina integrata.
Verifica se puoi usufruire di opzioni di connettività differenti dalla configurazione standard (Usb/Ethernet) che potrebbe non accontentare le tue esigenze operative.
CONCLUSIONI
🧐 Questo blog cerca di aiutare gli utenti a prendere delle decisioni tecnicamente corrette.
✌ Sperando che l’articolo ti abbia aperto degli spunti di riflessione, ti invito a contattarci per la tua scelta migliore.
I cosmetici sono una classe di prodotti per cui il confezionamento ricopre un ruolo importantissimo nelle vendite.
Il consumatore tende a dare molto credito a quei prodotti che presentano un’etichetta curata, a partire dai dettagli grafici fino all’accuratezza delle informazioni.
L’etichetta dei cosmetici destinati ad un ambiente umido come il bagno deve rimanere integra e quindi bella per tutto il ciclo di vita del prodotto, un fattore aggiuntivo che invoglia il cliente al riacquisto.
La scelta di materiali idonei resistenti all’azione di acqua, solventi e olii, unita a tecnologie di stampa altrettanto durevoli, è indispensabile in questo settore.
Parla con noi per scegliere il materiale giusto per te
Polipropilene, polietilene, poliestere e pvc sono perfetti per questa funzione.
Sono materiali sintetici con caratteristiche di impermeabilità avanzate, disponibili in tantissime finiture: opaca, lucida, trasparente, cangiante, perlata… una varietà di look da poter scegliere in abbinamento con la filosofia del proprio brand.
Grafica ispirata al pubblico di destinazione
Impossibile non tenerne conto!
Se il tuo cliente target è giovanile, naturalista, sofisticato o tradizionale le tue etichette devono orientarsi su scie comunicative differenti.
Entrambe le tipologie lavorano su tantissimi materiali e vantano una disponibilità di modelli calibrati per le varie necessità, a partire dai modelli desktop per piccole tirature di stampa fino ai modelli industriali per produrre migliaia di etichette.
Valuta insieme a noi la stampante idonea alla tua applicazione e tutti i materiali disponibili
Nel frattempo, ti rimando a due articoli dedicati a una panoramica su queste stampanti.
Il packaging dei prodotti cosmetici ha una grande influenza sulle vendite.
Anche le linee più commerciali non possono astenersi da questo canone.
Oltre alle disposizioni normative, molto specifiche per il settore cosmetico, sono i clienti stessi che amano ed esigono un’etichetta che sia al tempo stesso trasparente, leggibile e accattivante.
La creazione di una grafica esteticamente efficace e con il giusto bilanciamento tra testi promozionali e informativi è un passaggio molto raffinato.
Etichette per creme viso e creme corpo in barattoli e flaconi
Entrambe le tipologie lavorano su tantissimi materiali e vantano una disponibilità di modelli calibrati per le varie necessità, a partire dai modelli desktop per piccole tirature di stampa fino ai modelli industriali per produrre migliaia di etichette.
Valuta insieme a noi la stampante idonea alla tua applicazione e tutti i materiali disponibili
Nel frattempo, ti rimando a due articoli dedicati a una panoramica su queste stampanti.
Se hai una linea di prodotti cosmetici da proporre sul mercato, oltre alla funzione promozionale dell’etichetta con grafica e logo personalizzati, hai l’obbligo di riportare delle informazioni in caratteri indelebili, facilmente leggibili e visibili, sia sul recipiente che sul suo imballaggio, conformemente all’articolo 19 del Regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio
Cosa è necessario far apparire in etichetta?
Una dichiarazione di identità: indica la
natura e l’uso del prodotto attraverso un nome proprio o di fantasia o
un’illustrazione comprensibile dal cliente
Il nome o la ragione sociale e l’indirizzo
della persona responsabile
Il contenuto nominale espresso in peso o in
volume (obbligatoriamente in italiano), con possibili deroghe per i campioni
gratuiti, per i monodose e per gli imballaggi con un contenuto inferiore a 5 g
o a 5 ml e gli imballaggi preconfezionati solitamente commercializzati per
insieme di pezzi
La data entro cui il prodotto può essere
utilizzato, se opportunamente conservato, entro cui continua a svolgere la sua
funzione iniziale (data di durata minima); tale data è preceduta dal simbolo
della clessidra o dalla dicitura «Usare preferibilmente entro:»
Per i prodotti con durata minima superiore a trenta mesi, invece, deve essere
riportata un’indicazione relativa al periodo di tempo espresso in mesi in cui
il prodotto, una volta aperto, può essere utilizzato senza effetti nocivi per
il consumatore, preceduta dal simbolo rappresentante un barattolo aperto o
dall’acronimo «PAO» (Period After Opening).
Sono oggetto di possibili
deroghe i prodotti monodose, i prodotti confezionati in modo tale da evitare il
contatto tra il cosmetico e l’ambiente circostante (aerosol) e i prodotti per i
quali il produttore certifichi che la formula è tale da impedire qualsiasi
rischio di deterioramento
Le precauzioni di impiego (necessariamente in
italiano).
In caso di impossibilità
pratica di riportare sul contenitore o sull’imballaggio esterno le precauzioni
particolari per l’impiego, queste devono essere contenute in un foglio di
istruzioni, una fascetta o un cartellino allegati.
A tali indicazioni il
consumatore deve essere rinviato mediante un’indicazione abbreviata (vedere
foglio illustrativo)
Il numero del lotto di fabbricazione o il
riferimento che permetta di identificare il prodotto cosmetico
Il Paese d’origine per i prodotti fabbricati
in paesi extra UE. È obbligatorio riportare «made in …»
La funzione del prodotto cosmetico, salvo se
risulta dalla sua presentazione
Ad
esempio, la funzione del rossetto è chiara. Tuttavia, una crema depilatoria non
può essere etichettata solo come “crema”, ma va specificata la sua
funzione depilatoria
Gli ingredienti impiegati nei prodotti
cosmetici devono essere riportati secondo la denominazione comune degli
ingredienti contenuta nel glossario stabilito dall’UE (Decisione UE
2019/701), e riportati in ordine decrescente di prevalenza.
I
composti odoranti e aromatizzanti e le loro materie prime sono riportati
nell’elenco degli ingredienti con il termine generico di «parfum» o
«aroma». Invece, le sostanze odoranti e aromatizzanti, che sono state definite
come potenzialmente allergizzanti e la cui esplicita indicazione è prescritta
per legge, sono riportate con le loro specifiche denominazioni nell’elenco
degli ingredienti di seguito ai termini “parfum” e “aroma”.
Tutti gli ingredienti presenti sotto forma di
nanomateriali sono chiaramente indicati nell’elenco degli ingredienti. Alla
dicitura «nano», tra parentesi, segue la denominazione di tali
ingredienti.
Per i prodotti cosmetici da trucco immessi sul mercato
in varie sfumature di colore, possono essere menzionati in una stessa etichetta
tutti i coloranti diversi da quelli utilizzati nella gamma specifica a
condizione di aggiungervi le parole «può contenere» o il
simbolo «+/-».
Non
sono considerati ingredienti le impurezze contenute nelle materie prime
utilizzate, le sostanze tecniche secondarie utilizzate nella miscela ma che non
compaiono nella composizione del prodotto finito.
Cosa è facoltativo far apparire in etichetta?
Altre dichiarazioni in etichetta possono essere un buon
modo per distinguersi dai concorrenti, specialmente se una determinata
affermazione è qualcosa che può essere un fattore promozionale per il tuo
pubblico di destinazione, purché sia veritiera e non fuorviante.
Questi tipi di claims includono:
Organico/Biologico
Senza crudeltà/Non testato su animali
Senza alcool/Parabeni/Coloranti/Conservanti o altri ingredienti mal tollerati
Ipoallergenico/Nichel free
Per la vendita nella grande distribuzione è opportuno prevedere lo spazio per immettere il codice a barre.
Stampa e applica le tue etichette in autonomia
In generale, 22°C e il 50% di umidità relativa sono ideali per lo stoccaggio, ma potresti non avere sempre un magazzino climatizzato a tua disposizione.
La stampa in autonomia delle etichette, con la
possibilità di stampare quando e come vuoi il numero di etichette
effettivamente occorrente, ti permette di scavalcare una serie di inconvenienti
ambientali relativi allo stoccaggio.
Con la stampa in autonomia puoi anche variare all’istante qualsiasi tipo di informazione riportata in etichetta, ed inserire i dati variabili relativi alla produzione in corso.
Scelta del metodo di stampa
Se stai pensando di stampare in autonomia le tue
etichette, puoi valutare tra due metodi di stampa, completamente differenti,
quale possa realizzare il tuo stile grafico:
Stampanti a trasferimento termico: stampa
monocromatica, ideale per uno stile grafico minimalista.
Il trasferimento termico imprime a caldo il colore di un nastro (ribbon) sull’etichetta.
Guarda questo video sulla stampa a trasferimento termico:
Oltre ai colori standard, il nastro è disponibile anche in raffinatissime tinte metallizzate, che conferiscono molto pregio alle stampe. Scegliendo un’etichetta in materiale sintetico come il polipropilene , il poliestere o il pvc e un ribbon in resina si assicura la resistenza della stampa all’umidità, agli olii e ai solventi.
Di seguito un video sui ribbon metallizzati:
È anche possibile ottenere più colori sulla stessa etichetta ripassandola in stampa più volte, con ribbon di colori differenti, guarda il video:
Stampanti a getto di inchiostro: se la tua grafica è multicolore, con immagini o sfumature elaborate, testi in colori differenziati, una stampante a getto di inchiostro è quella che corrisponde alle tue esigenze.
Puoi anche sommare le due tecnologie di stampa,
imprimendo con la stampante a trasferimento termico dei particolari
metallizzati, su un’etichetta prestampata a colori.
Guarda il risultato di questa particolare sincronia grafica:
Come scegliere la stampante adatta alle tue esigenze?
Le etichette dei prodotti cosmetici sono veramente
affascinanti, siano esse sobrie e minimaliste, siano esse fantasiose e accattivanti.
Un progetto grafico impegnativo richiede una stampante
performante, e nel caso specifico della cosmesi, servono colori persistenti
alle aggressioni chimiche, idriche e ambientali.
I parametri per scegliere la stampante idonea alla tua
produzione di etichette, sia nel caso della stampa a trasferimento termico sia
nel caso della stampa a getto di inchiostro sono tre:
Volume di stampa (numero di etichette
prodotte l’anno): se produci tante etichette ti occorrerà una stampante
semi-industriale o industriale
Dimensione dell’etichetta: etichette grandi
richiedono una larghezza di stampa superiore
Grafica dell’etichetta: se nel tuo layout
sono presenti testi piccoli, immagini complesse, linee sottili come spesso
accade nel settore cosmetico, avrai bisogno di una stampante con una
risoluzione elevata per ottenere una stampa in alta qualità
Per un’accurata valutazione di questi tre parametri è opportuno affidarsi ad un tecnico specializzato, ed evitare assolutamente un incauto acquisto online privo di consulenza.
Per avere una panoramica dettagliata delle varie opzioni, ti consiglio di leggere alcuni articoli che descrivono le specifiche tecniche di varie stampanti proposte dalle case costruttrici più importanti, in termini di rapporto tra promesse e risultato finale di stampa:
Molto probabilmente la tua linea di prodotti avrà formati
di contenitori di vario genere (bottiglie, spruzzatori, vasetti, tubi,
contagocce), quindi dovrai progettare altrettanti layout e prevedere materiali
diversi su cui stampare, e adesivi idonei ad ogni superficie, a seconda che la
tua etichetta andrà applicata su un contenitore rigido o deformabile, in
plastica o in vetro.
Per il settore cosmetico è opportuno usare etichette
resistenti ai solventi e all’umidità, affinché sia il tuo marchio sia le
informazioni restino visibili e leggibili per tutto il ciclo di vita del
prodotto, nelle sue condizioni d’uso quotidiano.
Questa caratteristica di impermeabilità e resistenza è
garantita da etichette in materiale sintetico, come il poliestere e il
polipropilene.
Su qualsiasi materiale puoi migliorare la stabilità della
stampa nel tempo applicando dei film di rifinitura post-stampa.
Forma e dimensione dell’etichetta
I contenitori di prodotti dalla forma unica e stravagante
possono rendere l’imballaggio accattivante.
Tuttavia, progettare l’etichetta giusta che si adatti al
contenitore può presentare qualche difficoltà.
La soluzione più semplice e immediata è l’adozione di una
stampante con taglierina integrata che può tagliare etichette di altezze
diverse da un rotolo continuo a larghezza fissa.
Questa soluzione è ideale se la linea di contenitori in uso è sostanzialmente cilindrica o piana.
Guarda questo video per capire l’utilità della taglierina
Se il contenitore è conico o affusolato, non conviene applicarci un’etichetta rettangolare: potrebbero verificarsi grinze o, se fortunatamente riesce l’applicazione, comunque la grafica risulterebbe distorta e sgradevole, che si traduce in un design generale dell’imballaggio non professionale.
In questo caso la forma dell’etichetta che combacia perfettamente con il contenitore avrà una linea di demarcazione curva, ottenibile con un preciso progetto di taglio (fustellatura) personalizzato per il contenitore specifico.
Qualsiasi sia la forma del contenitore, dalla più
semplice alla più complessa, è sempre opportuno fare delle prove preliminari
per individuare, tra le varie opzioni, la forma e la dimensione dell’etichetta
che meglio si adatta al tuo contenitore.
Raddoppia lo spazio delle informazioni
Etichette double face
I contenitori in materiale trasparente possono
beneficiare di etichette a doppia faccia, ossia stampate fronte e retro.
Queste etichette offrono il doppio dello spazio per
commercializzare i tuoi prodotti e possono aggiungere profondità e originalità
al tuo contenitore dalla forma unica.
Mentre le informazioni importanti devono essere chiaramente visualizzate sulla parte anteriore dell’etichetta, il secondo lato può essere utilizzato per aggiungere una sorpresa, uno sfondo a motivi o uno slogan accattivante per cui potresti non avere spazio sul lato primario.
Conclusioni
Abbiamo scandagliato vari aspetti dell’etichettatura per
prodotti cosmetici, da quelli normativi a quelli prettamente tecnici.
Informarsi è fondamentale per compiere una scelta
consapevole, è il modo più razionale per intuire quanto sia professionale la
guida di un tecnico competente.
Se stai cercando una soluzione di stampa affidabile, se hai bisogno di un progetto grafico o se ti occorre un consiglio per iniziare a stampare le etichette in autonomia, contattaci.
Troviamo i codici a barre ovunque: sui prodotti che compriamo al supermercato, sui libri, sui dispositivi elettronici e su tanti altri oggetti che utilizziamo quotidianamente. L’utilizzo del codice a barre ci permette di SEMPLIFICARE e OTTIMIZZARE qualsiasi processo, riducendo l’errore umano e automatizzando procedure ripetitive, noiose e soggette all’errore umano.
Analizziamo i passi da seguire per chi deve iniziare un’attività di codifica ed etichettatura per gestire i prodotti e il magazzino
COME FUNZIONANO I CODICI A BARRE?
Diverse combinazioni di barre e spazi vengono utilizzati per codificare stringhe di caratteri in codici a barre
Il susseguirsi di elementi chiari e scuri insieme alla larghezza degli elementi sono le variabili utilizzate per la codifica.
Il lettore di codici a barre illumina il simbolo e misura la quantità di luce che viene riflessa. La decodifica del simbolo restituisce l’informazione contenuta nel codice a barre.
QUANTI TIPI DI CODICI A BARRE CI SONO?
Sono state create centinaia di simbologie di codici, ma quelli più frequentemente utilizzati si limitano a meno di 20. Ogni simbologia ha il proprio modello di barre e spazi e le proprie regole per la codifica dei dati.
I codici si dividono in 2 categorie principali: codici a barre lineari e codici bidimensionali (2D)
I codici lineari codificano i dati in barre e spazi e gli elementi si susseguono in una linea singola: l’esempio più noto di un codice a barre lineare è l’EAN13 utilizzato per i prodotti della grande distribuzione.
I codici bidimensionali codificano i dati in 2 dimensioni.
Le due principali tipologie di codici 2D sono simbologie Stacked (cioè impilate una sopra l’altra) e simbologie a matrice (come il QR Code).
QUALE È LA DIFFERENZA FRA LE VARIE SIMBOLOGIE DI CODICI?
Le simbologie differiscono principalmente per il tipo e la quantità di dati che possono contenere. Alcune famiglie di codici offrono una codifica alfanumerica completa, mentre altre codificano solo i numeri. Inoltre le simbologie possono avere lunghezza fissa o variabile.
Tuttavia la dimensione non è illimitata, poiché il codice a barre deve rimanere abbastanza compatto in modo da poter essere correttamente scansionato dai comuni lettori barcode.
Le simbologie bidimensionali possono contenere molti più dati rispetto ai codici lineari e possono rappresentare numeri, stringhe di caratteri, indirizzi web, immagini, testi.
QUALE SIMBOLOGIA DI CODICE A BARRE SI DEVE UTILIZZARE?
La varietà di formati di codici a barre disponibili ci permette di trovare una simbologia che soddisfi le proprie esigenze applicative. Le variabili più importanti che determinano la simbologia ottimale sono la quantità di dati da codificare, lo spazio disponibile per stampare il codice a barre e il tipo di dati da codificare.
I codici a barre lineari codificano, in funzione della famiglia, un numero limitato di caratteri, mentre i codici 2D codificano migliaia di caratteri in una dimensione contenuta
UN LETTORE DI CODICE BARRE PUO’ LEGGERE PIU’ DI UN TIPO DI CODICE?
Si, i lettori di codici a barre supportano la decodifica dei simboli più comuni.
È fondamentale tenere in considerazione che i lettori di codici 2D possono decodificare sia codici 2D che codici lineari, mentre i lettori di codici a barre lineari possono decodificare solo simboli 1D.
Quindi se si adotta una simbologia di codice 2D, tipo il QR Code o il Data Matrix, bisogna verificare se i lettori a disposizione sono in grado di decodificare la simbologia scelta.
In ogni caso il supporto di una determinata simbologia varia dal costruttore e dal modello di lettore scelto, quindi è consigliato verificare sul datasheet tecnico del lettore le famiglie supportate
HO BISOGNO DI ETICHETTARE I MIEI PRODOTTI CON IL CODICE A BARRE: COSA DEVO FARE?
Se il tuo prodotto deve essere venduto nella grande distribuzione il primo passo è iscriversi alGS1 Italy (Indicod-Ecr) che in pochi giorni ti darà 1000 numeri per i codici EAN dei tuoi prodotti. I numeri che ricevi da GS1 Italy, nuova denominazione di Indicod-Ecr, per i codici EAN-13 sono univoci e accettati in tutto il mondo, anche per la vendita online.
Se invece ti occorre un codice a barre per la gestione interna del magazzino e dei prodotti puoi scegliere un codice a barre che soddisfi le tue esigenze di codifica
DI COSA HO BISOGNO PER STAMPARE UN CODICE A BARRE?
Per stampare etichette con i codici a barre, è necessario creare un’etichetta con un software che supporti la codifica del codice a barre utilizzato.
Quindi gli strumenti necessari sono:
software
stampante
etichette o cartellini
Se si utilizza un gestionale aziendale da cui si vuole stampare il codice dei prodotti è opportuno verificare che il software supporti il codice a barre
Dopo che è stato creato il layout dell’etichetta bisogna stamparla con una stampante in grado di produrre codici a barre nitidi e leggibili e che supporti la specifica simbologia utilizzata. La scelta di una stampante di buona qualità e di etichette idonee all’applicazione assicura una stampa accurata e scansionabile dai comuni lettori barcode.
Le stampanti laser e a getto d’inchiostro possono produrre etichette con codice a barre, ma spesso non hanno il supporto nativo per le simbologie del codice a barre e non producono stampe di buona qualità e durevoli nel tempo.
L’analisi del ciclo di vita dell’etichetta, l’eventuale esposizione all’esterno, a fonti di calore o al freddo, la durata, il volume di stampa, il metodo di stampa (a trasferimento termico o termico diretto), la risoluzione sono parametri che determinano la scelta della stampante giusta per la propria esigenza operativa
QUALE È LA DIFFERENZA TRA STAMPA TERMICA E A TRASFERIMENTO TERMICO?
Esistono 2 metodi comunemente usati per la stampa di etichette con codici a barre: trasferimento termico e termico diretto.
La stampa a trasferimento termico usa un nastro di stampa che viene riscaldato e produce stampe durevoli nel tempo su una gamma molto vasta di materiali sia in carta che sintetici.
La stampa termica non utilizza alcun nastro di stampa, ma produce l’immagine direttamente sull’etichetta che deve essere di un materiale termico, cioè sensibile al calore.
Le stampanti a trasferimento termico possono stampare una più ampia varietà di materiali e sono di solito utilizzate per applicazioni di etichettatura permanenti o su materiali speciali sintetici come il polipropilene, il poliestere, il PVC, il TNT. Le stampanti termiche dirette vengono utilizzate per produrre etichette di spedizione, etichette picking, ricevute e altri lavori di stampa con un ciclo di vita più breve.
Gli ambienti di produzione e trasformazione dei metalli richiedono per l’identificazione e la tracciabilità soluzioni di etichettatura durevoli nel tempo, resistenti a temperature molto elevate e all’aggressività degli acidi e sostanze abrasive utilizzate per la pulizia.
Le etichette sono costituite da tre strati principali: il rivestimento (con o senza patinatura superiore), l’adesivo e il supporto (la siliconata posteriore dal quale le etichette vengono staccate).
Rivestimento dell’etichetta
Le etichette possono essere in materiale sintetico o cartaceo, con o senza patinatura superiore. La patinatura superiore può essere aggiunta per migliorare la stampabilità dell’etichetta o per proteggerla dall’ambiente circostante, ad esempio da umidità, agenti chimici o dall’abrasione.
etichette in poliestere argento per ambienti esterni
Adesivo dell’etichetta
Sono disponibili vari tipi di adesivi, selezionabili in base alla destinazione finale dell’etichetta.
Adesivo permanente
Adesivo removibile, che può essere rimosso senza danneggiare la superficie su cui è applicata l’etichetta
Adesivo speciale, ad esempio per temperature molto alte o molto basse, per superfici irregolari, High Tack con potente presa iniziale, etc
La valutazione dell’etichetta corretta va effettuata selezionando il rivestimento e l’adesivo idoneo per l’applicazione specifica.
etichette per acciao
Questi materiali altamente specializzati sono stati sviluppati per consentire di monitorare e rintracciare i prodotti in tutte le fasi della catena di approvvigionamento: dal processo di produzione fino alla esposizione prolungata nei cantieri o nei magazzini della distribuzione.
Materiali sintetici come il poliestere, la poliammide, il polietilene e il polipropilene sono indicati per soddisfare gli elevati requisiti prestazionali e qualitativi richiesti dall’aumento della temperatura utilizzata
Le speciali proprietà adesive consentono l’applicazione manuale o automatica a seconda dell’esigenza.
I materiali di consumo e le stampanti devono avere caratteristiche industriali, appositamente studiati e progettati per gli ambienti di lavoro impegnativi.
Le etichette spesso devono aderire a prodotti esposti a polvere e sporcizia o su superfici ruvide e quindi necessitano di un adesivo molto tenace.
Facciamo una panoramica su diversi tipi di materiali, analizzandone le specifiche tecniche, la temperatura di applicazione e la temperatura di esercizio. Tutti i materiali descritti sono stampabili a trasferimento termico
ETICHETTE
Etichette Z-Ultimate 3000T , il rivestimento è in poliestere lucido con temperatura di servizio da -40° a +150°. La stampa deve essere effettuata a trasferimento termico con ribbon resina. L’adesivo può essere permanente, High-Tack ad alta tenuta per superfici difficili o removibile.
Z-Supreme 3000T, etichetta in poliammide lucida con ottima resistenza ai solventi e a temperature fino a 350°
Z-Supreme 4000T, etichetta in poliammide lucida con ottima resistenza ai solventi e a temperature molto elevate, fino a 575°
8000T All-Temp etichetta in carta speciale a trasferimento termico con adesivo permanente resistente ad un ampio intervallo di temperature da -40 a +93 °C, è il materiale ideale per tutte quelle applicazioni soggette ad una temperatura variabile
Settori di utilizzo tipici: etichettatura di conformità, etichettatura di semilavorati,
PolyE 4000T Matte High Tack, etichetta in polietilene bianca opaca con adesivo permanente ad alta tenuta per l’etichettatura di superfici difficili. Ideale per l’etichettatura di superfici oleose, unte o umide. Offre una temperatura di esercizio da -20 a +60°C
Z-Xtreme 4000T White, etichetta in poliestere bianca opaca con adesivo acrilico, offre una straordinaria resistenza agli agenti chimici se stampata con nastro resina.
Temperatura di esercizio da -40 a + 150°C
Settori di utilizzo: tracciabilità dei beni; etichettatura di componenti; etichettatura di classificazione; etichettatura per il settore automobilistico
8000T Ultra High-Tack Matte, etichetta in poliestere bianca opaca con adesivo forte ad alta tenuta applicabile a qualsiasi superficie.
Temperatura di esercizio da -40 a + 150°C
Settori di utilizzo: tracciabilità dei beni; etichettatura di apparecchiature industriali; etichettatura di superfici in tessuto, plastica, metallo, legno e cemento
8000T ESD Gloss, etichetta in poliestere lucida, antistatica con adesivo permanente resistente alle alte temperature. Adesivo e rivestimento ESD per la dispersione dell’elettrostaticità
Temperatura di esercizio da -40 a + 100°C
Settori di utilizzo: applicazioni che richiedono resistenza alle scariche elettrostatiche; schede a circuiti stampati, unità disco e altri componenti elettronici sensibili
ALU 60 WHITE TOP S8093 BG50WH etichetta adesiva in alluminio stampabile a trasferimento termico. Ha un’alta resistenza all’abrasione e ai solventi. Resiste a temperature fino a +375 °C
etichetta in alluminio
CARTELLINI – ETICHETTATURA NON ADESIVA
8000T Tuff 190 Tag cartellino in poliolefina bianco, resistente allo strappo e utilizzabile in applicazioni esterne fino a 2 anni.
Temperatura di esercizio da -57 a + 93°C
Z-Ultimate 4000T 175 Tag, cartellino in poliestere bianco lucido, con straordinaria resistenza a temperature fino a 200°.
Applicazioni: conservazione in ambienti esterni; prodotti immersi nell’acqua; semilavorati esposti ad alte temperature nel settore metallurgico
8000T Ultra Tuff 240 Tag , cartellino in polietilene multistrato, stampabile a trasferimento termico, estremamente resistente allo strappo, utilizzabile in applicazioni esterne fino a 2 anni
Temperatura di esercizio da -57 a + 93°C
Settori di utilizzo: applicazioni edilizie, tracciabilità prodotti stoccati in ambienti esterni
cartellino per metalli
ALU TAG 175 WHITE TOP cartellino in alluminio stampabile a trasferimento termico con alta resistenza alle abrasioni e ai solventi. Resiste a temperature fino a +500°C
In applicazioni particolari è sempre consigliabile effettuare dei test per verificare che il materiale scelto soddisfi i requisiti specifici dell’applicazione
Una corretta etichettatura dei prodotti cosmetici informa il consumatore,rendendolo consapevole delle sostanze che sta utilizzando e lo tutela dall’uso di prodotti contraffatti.
etichetta cosmetica
La normativa vigente prevede che i prodotti cosmetici possono essere distribuiti sul mercato solamente se il recipiente e l’imballaggio riportano le seguenti indicazioni, stampate con caratteri indelebili, leggibili e visibili:
> Il nome o la ragione sociale e l’indirizzo della persona responsabile.
> Il contenuto nominale al momento del confezionamento, espresso in peso o in volume, fatta eccezione per gli imballaggi con un contenuto inferiore a 5 g o a 5 ml, i campioni gratuiti e le monodosi;
> La data fino alla quale il prodotto cosmetico, immagazzinato in condizioni adeguate, continuerà a svolgere la sua funzione iniziale (durata minima di conservazione)
La data, composta nell’ordine da giorno, mese ed anno deve essere preceduta dal simbolo indicato al punto 3 dell’allegato VII (*) oppure dalla dicitura: «Usare preferibilmente entro…». Se la durata di conservazione è superiore ai trenta mesi, la sua indicazione non è obbligatoria. Per tali prodotti è riportata un’indicazione relativa al periodo di tempo in cui il prodotto, una volta aperto, è sicuro e può essere utilizzato senza effetti nocivi per il consumatore.
> Le precauzioni particolari per l’impiego, almeno quelle indicate negli allegati da III a VI, nonché le eventuali indicazioni concernenti precauzioni particolari da osservare per i prodotti cosmetici di uso professionale;
>Il numero del lotto di fabbricazione o il riferimento che permetta di identificare il prodotto cosmetico. In caso di impossibilità pratica, dovuta alle modeste dimensioni dei cosmetici, questa indicazione può figurare solamente sull’imballaggio;
> La funzione del prodotto cosmetico, salvo se risulta dalla sua presentazione;
> L’elenco degli ingredienti. Tali informazioni possono figurare unicamente sull’imballaggio.
> Il termine “profumo” o “aroma” per i composti odoranti ed aromatici e le loro materie prime;
Nell’elenco, gli ingredienti sono indicati in ordine decrescente di peso al momento dell’incorporazione nel prodotto cosmetico. Tutti gli ingredienti presenti sotto forma di nanomateriali sono chiaramente indicati nell’elenco La dicitura «nano», tra parentesi, segue la denominazione di tali ingredienti.
>Qualora sia impossibile dal punto di vista pratico indicare sull’etichetta le informazioni sopra elencate, vale quanto segue:
le informazioni sono indicate su un foglio, su un’etichetta, una fascetta o un cartellino allegati o fissati al prodotto cosmetico
Come stampare un’ etichetta per prodotti cosmetici?
Solitamente i prodotti cosmetici necessitano di etichette altamente professionali sia dal punto di vista grafico che della selezione del materiale che deve essere resistente all’acqua, agli oli essenziali ed eventuali agenti chimici.
etichetta per i prodotti cosmetici
Analizziamo due possibili soluzioni di stampa
1° SOLUZIONE: STAMPA A TRASFERIMENTO TERMICO.
Le stampanti a trasferimento termico consentono una stampa resistente, indelebile su diversi materiali speciali con requisiti specifici per ogni applicazione
In funzione del volume di stampa si può scegliere un modello desktop o industriale.
Approfondisci i modelli di stampanti a trasferimento termico
Le stampanti a trasferimento termico stampano in monocromatico attraverso un nastro di stampa chiamato ribbon. Le etichette cosmetiche hanno degli standard grafici molto elevati ed il colore è un requisito indispensabile. In questo caso si acquistano etichette prestampate con la parte grafica a colori ed eventuali informazioni fisse, mentre a trasferimento termico verranno stampate le informazioni variabili necessarie.
Vantaggi
Nessuno spreco di materiale, le etichette saranno stampate secondo necessità
Velocità: le stampanti a trasferimento termico raggiungono velocità molto elevate
Scelta di una vasta gamma di materiali su cui stampare, tra cui etichette in poliestere, polietilene, PVC resistenti all’acqua, al calore, alla luce, ai solventi chimici, alle abrasioni
Svantaggi
Le stampanti a trasferimento termico stampano ad un colore: montano un nastro di stampa chiamato ribbon chè è monocromatico. Il ribbon può essere nero o colorato, ma comunque la tecnologia a trasferimento termico produce una stampa monocromatica
Le stampanti per etichette a colori sono ideali per quelle realtà produttive che hanno una vasta gamma di prodotti con etichette diverse perché ottimizzano la gestione di un inventario di etichette prestampate con dimensioni e layout differenti.
stampante di etichette a colori
I modelli offerti dai costruttori stampano grafica, testo, foto e codici a barre con qualità professionale e stampano su diversi materiali: carte lucide, opache, materiali high- gloss resistenti all’acqua, ai graffi e alle sbavature.
Una stampante di etichette a colori offre il vantaggio a chi produce di stampare etichette immediatamente, eliminando i tempi e le fasi di progettazione del layout delle etichette e le successive fasi di approvazione da parte dei vari soggetti coinvolti. Inoltre si ha la flessibilità di cambiare immediatamente qualsiasi parte dell’etichetta secondo necessità, evitando lo spreco di etichette già prestampate non più idonee per il prodotto da etichettare
Svantaggi:
Velocità minore delle stampanti a trasferimento termico
Selezione meno ampia dei materiali su cui stampare rispetto alla tecnologia a trasferimento termico