I contatori di etichette sono macchine per il trattamento di etichette adesive in rotolo, dedicate a tutti gli utenti che devono eseguire dei conteggi con un’azione roll-to-roll (DA ROTOLO A ROTOLO)
Il dispositivo è composto dall’ accoppiamento tra uno svolgitore ed un riavvolgitore motorizzati con interposta una fotocellula che rileva il passaggio delle etichette.
La fotocellula è collegata ad una centralina di controllo con display, programmabile per svolgere varie operazioni:
✅ contare le etichette tramite un contatore progressivo o regressivo
✅ controllare la presenza delle etichette
✅ arrestarsi in presenza di una etichetta mancante o di un gap errato e permetterne il riposizionamento
✅ ribobinare etichette con velocità e precisione.
In alcuni modelli di conta etichette le operazioni avvengono senza nessun settaggio, grazie alla capacità della centralina di eseguire un auto-apprendimento della lunghezza dell’etichetta.
Tramite il pannello di controllo è possibile impostare:
• velocità di riavvolgimento
• bobinatura interna o esterna
• controllo della mancanza di etichette o presenza dell’interspazio
• programmare conteggio progressivo o regressivo con arresto automatico
Come scegliere un contatore di etichette
Quando si acquista un contatore di etichette è importante valutare la sua flessibilità in funzione delle proprie esigenze.
I parametri fondamentali sono:
LARGHEZZA MASSIMA DELLE ETICHETTE
DIAMETRO ESTERNO DELLA BOBINA
DIAMETRO DEL MANDRINO SVOLGITORE
DIAMETRO DEL MANDRINO RIAVVOLGITORE
Nel caso in cui si utilizzino anche etichette trasparenti, bisogna accertarsi che sia disponibile una fotocellula a ultrasuoni in grado di rilevare supporti con scarso contrasto.
La maggior parte dei modelli hanno mandrini a espansione con diametri regolabili da 40 a 110 mm; solo alcuni modelli hanno il riavvolgitore con mandrino sostituibile o fisso da 25 mm.
Se ti occorre un contatore di etichette con integrato un sistema di marcatura per stampare data di scadenza e lotto di produzione, approfondisci nel seguente articolo:
Le etichette in bobina sono la soluzione ideale per chi confeziona bottiglie e lattine all’interno della propria azienda.
Esistono infatti una serie di dispositivi, ingegnerizzati per gestire le etichette in rotolo, che perfezionano e velocizzano il confezionamento di vino e birra:
stampanti di etichette
applicatori di etichette
riavvolgitori-svolgitori di etichette
Analizziamo come compiere il primo passo, quando si vuole avviare un processo di stampa in autonomia delle proprie etichette.
È necessario procedere per obiettivi e il primo traguardo su cui interrogarsi è che tipo di grafica si vorrebbe realizzare.
Per la stampa in autonomia delle etichette, ci sono due tecnologie che producono risultati totalmente differenti:
la tecnologia ink jet, che è a colori
la tecnologia a trasferimento termico, che è monocromatica
Stampante di etichette a colori
Gli inchiostri di una stampante in quadricromia possono replicare milioni di colori miscelando i 4 colori primari CMYK.
Con una stampante di etichette a colori si possono riprodurre etichette con illustrazioni e fotografie oppure un design astratto con giochi di tinte e sfumature.
Stampante a trasferimento termico
Nella stampa termica si utilizza un solo colore: la testina della stampante fonde un nastro inchiostrante (ribbon) e lo trasferisce sull’etichetta nei punti dove è presente la grafica.
Con il trasferimento termico si possono realizzare etichette minimaliste, con immagini semplici e di un solo colore compatto.
C’è un vasto assortimento di ribbon colorati, sia opachi che foil metallizzati, ma la stampa è pur sempre monocromatica.
La differenza tra le due tecnologie ti pone di fronte ad un bivio netto, che orienterà univocamente la scelta in base al tipo di grafica che vorrai realizzare.
Quanto sono importanti le immagini colorate per il tuo marchio?
Scelta del modello della stampante di etichette
Per entrambe le categorie di stampanti sono disponibili sul mercato una varietà di marche e modelli.
La marca è una garanzia di qualità che non andrebbe mai sottovalutata.
La selezione del modello idoneo deve tener conto di alcuni parametri fondamentali che sono caratteristici delle tue esigenze di etichettatura:
le dimensioni dell’etichetta
esistono modelli con larghezze di stampa differenti
il volume di stampa
per bassi volumi di stampa basterà un modello base, ma se ti occorre stampare un’alta tiratura in velocità avrai bisogno di un modello più performante
la complessità della grafica
se nella tua grafica sono presenti molti dettagli, testi con caratteri ridotti, immagini articolate avrai bisogno di una risoluzione maggiore
Per le stampanti a colori il discorso sulla complessità grafica andrebbe approfondito, soprattutto nel caso in cui si vogliano realizzare etichette a fondo completamente colorato (stampa a pieno bordo).
Inoltre, non tutte le stampanti sono dotate di un software di regolazione del colore specializzato come la serie ColorWorks di Epson, che consente di perfezionare ogni tinta di un file vettoriale fino ad ottenere la resa cromatica desiderata.
Ci vuole una comprovata competenza tecnica per decidere la stampante idonea a replicare una determinata etichetta.
La scelta migliore è quella che non pecca né di sottovalutazione né di sopravalutazione.
I vantaggi della stampa in autonomia delle etichette
La stampa in autonomia è un processo flessibile e vantaggioso, che puoi continuamente modellare secondo le tue esigenze:
◾ Stampi al momento del bisogno la quantità di etichette necessaria
◾ Eviti scorte in magazzino di etichette obsolete
◾ Puoi sempre rinnovare la grafica modificando colori, testi, immagini come preferisci
◾ Puoi integrare i dati variabili (come data di scadenza e lotto di produzione) nello stesso processo di stampa anziché con una marcaturasuccessiva
Etichette resistenti per vino e birra: materiali di stampa e grafica
Le stampanti di etichette possono lavorare su molteplici materiali sia di carta che sintetici.
Vino e birra sono prodotti refrigerati, spesso immersi nel secchiello del ghiaccio e sottoposti a stress termici.
Occorrono adesivi idonei abbinati a materiali sintetici o carte con trattamento anti-spappolamento.
È necessario inoltre scegliere tecnologie di stampa persistenti:
◾ nel caso della stampa a colori bisogna accertarsi di acquistare un modello di stampante con inchiostri pigmentati
◾ nel caso della stampa a trasferimento termico l’utilizzo di ribbon in composizione resina o cera-resina su etichette sintetiche o carte speciali garantisce stampe quasi indelebili.
Spesso per l’etichetta di un vino si sceglie un materiale con una lavorazione superficiale che le conferisce ruvidità, graffiatura, sabbiatura o altre trame particolari.
Su un materiale del genere è impossibile stampare a trasferimento termico perché le micro-irregolarità della superficie impediscono al ribbon di aderire perfettamente.
In questo caso, anche se la grafica fosse monocromatica, l’etichetta andrebbe stampata a getto di inchiostro con una stampante a colori.
Se invece il tuo ideale di etichetta è una pregiata stampa in oro, il trasferimento termico ti consente laminazioni di lusso ad un costo accessibile.
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Le etichette in rotolo vengono utilizzate in molte applicazioni.
Possono riportare dati di produzione, identificazione, tracciabilità, spedizione.
Possono essere il completamento della confezione commerciale di un prodotto con una grafica accattivante e informazioni di consumo.
In tutti i casi, la scelta corretta delle dimensioni dell’etichetta comporta miglioramenti nel processo di etichettatura.
Analizziamo gli aspetti principali derivanti da una selezione oculata del formato dell’etichetta.
Il costo dell’etichetta
La spesa da affrontare per una fornitura di etichette è direttamente proporzionale alla loro dimensione.
Se ti occorre un’etichetta in materiale ordinario come la carta, il calcolo su una grande scala di acquisto può rientrare in margini ragionevoli.
Esistono dei materiali nobili con un costo al m2 elevato per cui anche pochi millimetri di differenza delle dimensioni incidono notevolmente sul prezzo finale.
In questo caso è opportuno dimensionare l’etichetta con misure strettamente necessarie a realizzare un layout di stampa nitido e ordinato, cercando di limitare il più possibile le zone vuote e non stampate.
Il costo di stampa dell’etichetta
Al crescere delle dimensioni dell’etichetta aumentano i costi di stampa sia se si stampa a trasferimento termico che con una stampante di etichette a colori.
Utilizzando la tecnologia a trasferimento termico, il nastro inchiostrato (ribbon) scorre parallelamente al rotolo di etichette ma viene utilizzato solo nei punti in cui è presente la grafica.
Il resto del ribbon è un vuoto a perdere.
Quindi ridurre le dimensioni dell’etichetta significa anche risparmiare sul ribbon di stampa.
Pochissimi modelli di stampanti hanno il meccanismo “Ribbon Save” che blocca lo scorrimento del nastro inchiostrante nei tratti vuoti di grafica, ottimizzando così i costi.
Si pensi ad esempio ai prodotti preconfezionati: le etichette hanno una zona prestampata a colori, mentre i dati variabili come ingredienti, lotto e scadenza spesso vengono stampati a trasferimento termico sull’altra metà dell’etichetta.
In questo caso la funzione “Ribbon Save” apporta un abbattimento incisivo del costo di stampa .
Utilizzando la stampa a colori, un’etichetta di dimensioni esuberanti potrebbe risultare dispersiva e richiedere l’aggiunta nella grafica di cornici riempitive o aree colorate che consumano inchiostro.
L’applicazione dell’etichetta
Se le etichette vengono applicate a mano, il processo sarà più agevole e preciso con etichette di piccole dimensioni.
Diversamente, un’etichetta estesa può sviluppare in fase di applicazione disallineamenti, bolle d’aria, grinze e pieghe.
Una grinza presente sull’etichetta, oltre ad essere antiestetica, potrebbe essere l’origine di una lacerazione o di un distaccamento con una conseguente perdita di dati stampati.
Un’etichettatrice semiautomatica o automatica è una soluzione che velocizza e perfeziona il processo di applicazione.
In base alla superficie di destinazione troverai modelli di etichettatrici per applicazioni piane o cilindriche, da selezionare con cura in base alle dimensioni minime e massime di tutte le etichette che dovrai applicare.
Quando è necessaria un’etichetta piccola?
In molteplici applicazioni la superficie disponibile è ridotta o irregolare e un’etichetta di formato minimo è una scelta obbligata:
Etichette per laboratori di analisi
Etichette per circuiti elettronici
Etichette di identificazione dei cespiti
Etichette per prodotti alimentari e cosmetici in piccole grammature
⚠ ATTENZIONE: LE DIMENSIONI DI UN’ETICHETTA PICCOLA POTREBBERO NON RISPETTARE I PARAMETRI MINIMI DELLA TUA STAMPANTE DI ETICHETTE
Quando è necessaria un’etichetta grande?
In alcuni casi un’etichetta di grandi dimensioni è l’unica soluzione efficiente. Vediamo alcuni esempi:
Etichette per scaffalature di magazzini dove vengono stampati codici a barre da scansionare a grande distanza
Etichette per segnaletica e avvisi di sicurezza che devono risaltare in evidenza
Etichette per spedizioni
Etichette per prodotti alimentari con testi che devono rispettare le indicazioni della normativa sulla dimensione minima dei caratteri
Etichette avvolgenti anti-scollamento per alimenti o prodotti conservati in frigorifero
Conclusioni
La stampa in autonomia di etichette in bobina apporta numerosi vantaggi: velocità, flessibilità, efficienza operativa.
Se il tuo volume di stampa è elevato, qualsiasi elemento che possa apportare una riduzione dei costi è un mattoncino del tuo business.
Contattaci per una consulenza commisurata alle tue esigenze di stampa
Le etichette adesive hanno innumerevoli utilità, ognuna delle quali richiede delle caratteristiche specifiche.
Quando si ordina una fornitura di etichette neutre bisogna specificare la tecnologia di stampa che verrà utilizzata, il tipo di materiale dell’etichetta, il tipo di adesivo e in ultimo il formato dell’etichetta.
Oltre alle comuni etichette rettangolari e tonde, è possibile generare qualsiasi forma di etichetta:
a cuore
a sigillo
sagomate
con il bordo frastagliato …
Le opzioni sono infinite purché sia garantita la possibilità di poterla stampare e applicare sull’oggetto di destinazione.
Perché scegliere una forma di etichetta originale?
Certamente qualcosa di straordinario attrae l’attenzione con una calamità superiore, quindi proporre un profilo di etichetta insolito può mettere in risalto un semplice messaggio promozionale o un prodotto.
Optando per una fustella di etichetta originale puoi:
creare confezioni regalo personalizzate, inserire logo e indirizzo su confezioni commerciali di pasticceria, gioielleria, profumeria, enoteca.
ideare un design innovativo dell’etichetta di un vino, un miele, un olio, una confettura, una crema al tartufo, una vaschetta alimentare, un sacchetto di biscotti.
sigillare il tappo di qualsiasi prodotto per garantirne l’integrità.
applicare l’etichetta ideale su un contenitore affusolato per cui una forma di etichetta rettangolare formerebbe disallineamenti, bolle e grinze.
Applicazione dell’etichetta manuale o con un’etichettatrice?
Quando si confezionano etichette in bobina bisogna seguire dei criteri.
I dispositivi di stampa e post stampa devono gestire una bobina di etichette di forma originale con la stessa efficienza che esplicherebbero su etichette rettangolari.
Quindi la fustella va progettata considerando sia come agiscono i sensori di una stampante per intercettare il passaggio dell’etichetta, sia la difficoltà che potrebbe verificarsi durante il processo di spellicolatura in un applicatore di etichette in presenza di concavità e convessità rilevanti.
Invece, se le etichette verranno prelevate e applicate manualmente, come accade per piccole produzioni, potranno essere progettate fustelle stravaganti con più libertà.
Conclusioni
Che sia funzionale o che sia accattivante, un’etichetta fuori dal comune va progettata conoscendo tutti i parametri dei dispositivi.
Se ti occorre una fustellatura innovativa, contattaci.
In questo articolo vediamo quali elementi tenere in considerazione nella richiesta di un preventivo per etichette e perché effettuare un acquisto di etichette online, senza un’adeguata pre-analisi, possa indurre in errore.
Le etichette adesive si usano in tantissime applicazioni: spedizioni, confezionamento di cibi e bevande, produzione, anti contraffazione, tracciamento di semi-lavorati, cespiti, archivi, analisi cliniche e molto altro ancora.
Ogni applicazione richiede un’etichetta particolare in un determinato materiale, con uno specifico adesivo, idonea alla propria tecnologia di stampa e nelle dimensioni occorrenti.
Per risparmiare sul prezzo di acquisto ed accelerare i tempi di consegna, ci si potrebbe accontentare delle etichette che il proprio fornitore ha nello stock.
Tuttavia, non sempre è possibile declinare le proprie esigenze su un prodotto non personalizzato e si deve richiedere un preventivo per una produzione di etichette con le caratteristiche esatte.
Il volume dell’ordine
La quantità di etichette richieste determina il metodo di produzione e il conseguente costo unitario: esistono sistemi di taglio digitale senza fustella e sistemi meccanici con fustella che, una volta prodotta, tagliano a gran velocità.
Quindi il primo fattore che devi valutare è il numero di etichette che ti occorre.
Conviene ordinare il doppio o il triplo delle etichette che utilizzerai per abbassare i costi unitari?
…E se poi cambierai necessità, che ne sarà di tutte quelle etichette invecchiate in magazzino?
Il materiale dell’etichetta
Dopo aver specificato la tipologia di stampante che utilizzi si deve scegliere il materiale idoneo alla propria applicazione.
In questa valutazione i parametri fondamentali sono l’ambiente e il tempo: dove saranno attaccate le tue etichette e quanto tempo devono durare?
Se cerchi un’etichetta di breve durata o da esporre in un ambiente interno puoi affidarti alla carta (opaca, lucida o con trama), ma se in quella breve durata la tua etichetta entrerà in contatto con acqua, solventi, calore, gelo o subirà dei trattamenti abrasivi, dovrai scegliere un materiale sintetico.
I materiali sintetici sono ideali per produrre etichette con un lungo ciclo di vita, ed essendo dei materiali nobili incidono sul preventivo differentemente.
Potremmo allinearli su una scala dal meno costoso al più costoso in questo ordine:
Il pvc fuso, in particolare, stampabile a trasferimento termico, è il materiale migliore per i beni durevoli e per applicazioni all’esterno, che richiedono etichette indelebili, perenni e in grado di aderire sulle superfici più irregolari.
Un’etichetta che si stacca dalla sua posizione è una perdita di identità.
Gli adesivi svolgono un ruolo fondamentale nel ciclo di vita dell’etichetta.
La primordiale distinzione tra adesivo permanente e adesivo removibile è una semplificazione che non esplora le infinite composizioni esistenti.
Ci sono adesivi base gomma, adesivi base acrilico, adesivi per applicazioni criogeniche e adesivi per temperature estremamente alte.
Il tuo fornitore di etichette deve sapere su quale superficie le applicherai (vetro, plastica liscia, plastica porosa, metallo, carta, cartone, legno), la situazione ambientale al momento dell’applicazione dell’etichetta (temperatura, umidità), le probabili aggressioni successive (acqua, umidità, calore, gelo, sostanze chimiche).
Come si misura l’etichetta
L’etichetta non va misurata immaginandola applicata sulla sua destinazione, ma considerando il suo verso di uscita dalla stampante.
Le misure vanno fornite nell’ordine LARGHEZZA X ALTEZZA anche se le etichette verranno stampate ruotate di 90°.
Ogni modello di stampante ha i suoi parametri caratteristici tra cui: larghezza del passaggio carta, diametri interno ed esterno del rotolo di etichette, gap tra le etichette (spazio tra due etichette successive) o black mark (stampato sul retro di un rotolo di etichette trasparenti o etichette a basso contrasto di colore con la siliconata).
A proposito… sai quante persone ci chiamano che hanno acquistato online etichette trasparenti senza black mark? Ovviamente non potranno mai stamparle! Non sappiamo se ridere o se piangere…
Un sigillo di integrità per prodotti in sottovuoto o in bottiglia è una tutela per i consumatori e un elemento che completa esteticamente il confezionamento.
Chi stampa in autonomia le etichette dei propri prodotti potrebbe incontrare qualche difficoltà a stampare i sigilli.
La forma irregolare, la dimensione a volte ridotta, l’imprecisione dell’allineamento delle stampe ed altri inconvenienti potrebbero condurre ad un risultato non professionale.
Nella stampa in tipografia il materiale viene prima stampato e poi tagliato, per cui l’inchiostro incontra sempre un supporto assorbente che lo cattura. Il grafico prepara i file per la stampa impostando dei margini extra contorno che successivamente verranno ritagliati.
La stampa in autonomia, invece, avviene su etichette pretagliate (fustellate) e una stampa troppo allineata o che fuoriesce dal bordo incontrerà un materiale non assorbente, la siliconata, con l’inconveniente di far migrare gli inchiostri e sporcare involontariamente le altre etichette in bobina.
Come fustellare sigilli adesivi facili da stampare
Per agevolare il processo di stampa, abbiamo ideato delle fustelle che risolvono qualsiasi problema.
Negli esempi che seguono i sigilli si presentano in due o più file, a seconda della grandezza, e sono immersi in una matrice unica che consente la stampa a pieno bordo, offrendo un margine di sicurezza per gli inchiostri (sanguinamento).
Inoltre, i sensori della stampante capteranno una sola grande etichetta rettangolare e tutto sarà più facile e con un esito altamente professionale.
In questo modo è possibile stampare su qualsiasi forma di etichetta e creare in autonomia dei sigilli originali e professionali, anche con una stampante di etichette compatta.
Ecco un video con delle proposte di sigilli stravaganti per un confezionamento accattivante.
Lo stesso procedimento è applicabile anche a forme più complesse, in cui il sigillo è integrato all’etichetta
Sigilli adesivi per stampanti di etichette a colori
Possiamo realizzare sigilli adesivi ed etichette di qualsiasi forma, in vari materiali per stampanti di etichette a colori:
Quando ti occorre un’etichetta, non è sufficiente prevedere larghezza e altezza ma è necessario far confezionare il rotolo in modo che sia compatibile con tutti i parametri delle macchine di stampa e di gestione di etichette in rotolo che userai.
In una stampante l’alloggiamento della bobina e il meccanismo di trascinamento sono progettati per ospitare rotoli di etichette con ingombri minimi e massimi, che sono specificati nella scheda tecnica del dispositivo.
Le grandezze da tenere in considerazione per stampanti ed etichettatrici sono:
>>> diametro interno della bobina
>>> diametro massimo esterno della bobina
>>> larghezza del rotolo
(larghezza etichetta + margini di siliconata esposta)
>>> altezza dell’etichetta per etichettatrici semiautomatiche
alcuni dispositivi per applicare etichette su bottiglie e barattoli non sono in grado di spellicolare etichette troppo lunghe e non tutti i materiali sono adatti alla spellicolatura
Etichette in rotolo per stampanti
Tutte le stampanti di etichette, sia termiche che a colori, gestiscono le etichette in bobina grazie ai sensori.
Sostanzialmente le etichette di uso comune possono essere:
etichette dai contorni ben distinguibili, sia bianche che colorate
etichette in materiale trasparente dai contorni non distinguibili
moduli continui di vari materiali che non presentano alcun contorno, come un rotolo di carta termica per ricevute oppure un nastro in TNT per etichette abbigliamento
Per queste 3 classi di etichette le stampanti utilizzano sensori differenti, che vanno opportunamente specificati quando si configura il driver della stampante.
Sensori di una stampante di etichette
>>> sensore trasmissivo per etichette con gap
Rileva il gap nel passaggio tra un’etichetta e l’altra, grazie alla trasparenza della siliconata, che trasmette maggiormente il segnale luminoso emesso dal sensore rispetto alla zona in cui è presente l’etichetta.
Le etichette per stampanti termiche e a trasferimento termico vanno confezionate con un gap di circa 3 mm, mentre per le stampanti a colori è preferibile un gap superiore di circa 5 mm.
In tutti i casi è consigliabile consultare la scheda tecnica della stampante dove viene specificata la misura del gap minimo che il sensore è in grado di intercettare
>>> sensore riflessivo per etichette trasparenti
Nelle etichette trasparenti il gap è invisibile e occorre che sul retro della siliconata sia stampato, in corrispondenza del gap, un black mark di colore nero molto intenso, per riflettere il segnale luminoso del sensore della stampante.
Sebbene parecchie stampanti abbiano i sensori mobili, è preferibile stampare il black mark lungo tutta la larghezza della siliconata.
>>> nessun sensore per moduli non pretagliati
Se si utilizzano moduli continui la posizione di inizio stampa è indifferente e la stampante non attiverà i sensori, purché sul driver della stampante sia stato specificato il supporto corretto.
Se si utilizza un modulo continuo e distrattamente si lascia l’impostazione gap o black mark, la stampante srotolerà il supporto alla ricerca di un contorno che non troverà mai.
Configurazione del driver della stampante
Le stampanti di etichette sono versatili perché, a differenza delle stampanti di fogli A4, possono lavorare su una vasta gamma di formati.
Nelle impostazioni del driver non bisogna mai tralasciare di specificare il tipo di sensore in relazione al tipo di supporto, per non mandare in errore la stampante.
Una volta selezionato il sensore è consigliabile procedere con una calibrazione o taratura seguendo le istruzioni specifiche del modello della stampante.
Etichette in rotolo per etichettatrici semiautomatiche
Come detto in precedenza, il rotolo di etichette deve avere delle caratteristiche di ingombro opportune per il proprio modello di etichettatrice.
Un’etichettatrice semiautomatica si avvale di una fotocellula per il rilevamento dell’etichetta e, come per una stampante, il gap o il black mark attivano l’operazione.
Spesso l’acquisto di un’etichettatrice è successivo all’adozione di un tipo di etichetta, oppure ne occorre una in grado di lavorare con vari formati e materiali.
Primera AP360 / AP362
Per esempio, non tutte le etichettatrici sono dotate di una fotocellula a forchetta, che è indispensabile per intercettare le etichette trasparenti.
È sempre opportuno consultare un tecnico esperto che possa coordinare i vari parametri richiesti in un unico dispositivo.
Conclusioni
Per non accorgerti troppo tardi che le etichette ordinate sono incompatibili con i tuoi macchinari, acquista le tue etichette da chi sa cosa ci dovrai fare.