Il protocollo informatico è il registro ufficiale informatizzato che certifica la trasmissione e la ricezione di documenti da parte di amministrazioni pubbliche e private, nonché di enti locali come Comuni e Province.
Con il protocollo informatico la gestione documentale si semplifica grazie all’archiviazione digitale, garantendo trasparenza e interscambio tra le amministrazioni.
In questo articolo vediamo come stampare etichette adesive con il numero di protocollo per garantire stampe durature nel tempo e la salvaguardia dei dati sensibili.
Indice
Etichette idonee per il protocollo informatico
Occorre un’etichetta in grado di resistere nel tempo, sia per il materiale che la compone sia per la persistenza della stampa.
Per quanto riguarda il frontale dell’etichetta si può scegliere una carta semi-patinata o patinata (la patinatura è un rafforzativo rispetto ad una carta naturale standard) oppure un’etichetta in materiale sintetico come il polipropilene, resistente ai graffi all’abrasione e allo strappo.
Il retro dell’etichetta può essere rivestito con un adesivo acrilico permanente, in grado di aderire perfettamente e durevolmente ai documenti cartacei.
Quando utilizzare etichette trasparenti per il protocollo informatico?
Le etichette devono essere applicate su documenti di vario tipo, con una grafica preesistente non modificabile.
Se non si ha spazio sufficiente per applicare un’etichetta opaca coprente, un’etichetta in polipropilene trasparente offre il vantaggio di un’informazione permanente nel tempo, una stampa nitida e indelebile senza mascherare i dati sensibili del documento.
Tutte le tipologie di etichette si possono avere in qualsiasi dimensione, in funzione delle informazioni che si devono stampare.
Stampanti di etichette
Le stampanti di etichette con tecnologia a trasferimento termico rappresentano la soluzione ottimale in termini di velocità, costi e selezione vastissima dei materiali stampabili.
Una stampante termica è la soluzione migliore per la stampa di dati variabili, garantendo una nitidezza senza pari di testi, numeri e codici a barre.
Le stampanti a trasferimento termico sono disponibili in un’ampia gamma di marche e modelli, sia compatte macchine da scrivania sia modelli industriali robusti.
È importante non confondere una stampante a trasferimento termico con una stampante termica diretta:
la prima stampa utilizzando un nastro inchiostrante
la seconda, apparentemente simile, stampa senza nastro su etichette che scuriscono spontaneamente come gli scontrini, per produrre etichette di breve durata non idonee alla protocollazione dei documenti.
Per selezionare la stampante adatta ai propri requisiti di utilizzo è preferibile consultare un parere tecnicamente esperto.
L’acquisto di una stampante e di materiali di consumo compatibili va eseguito verificando i seguenti parametri:
diametro interno ed esterno del rotolo di etichette
larghezza e lunghezza dei nastri a trasferimento termico (nastri inchiostranti che vengono fusi e trasferiti sull’etichetta)
Per quanto riguarda la tipologia del nastro (ribbon), che esiste in varie composizioni, deve essere selezionata in base al materiale dell’etichetta:
>>> per stampare su carta semi patinata occorre un nastro inchiostrante in composizione cera o cera-resina
>>> per stampare su etichette in polipropilene (sia opaco sia trasparente) occorre un nastro inchiostrante in composizione resina.
Per l’acquisto dei soli materiali di consumo è consigliabile specificare al rivenditore il modello della stampante in possesso; ciò consentirà al rivenditore di consigliare etichette e nastri compatibili con i parametri caratteristici della stampante.
TI OCCORRONO ETICHETTE E NASTRI A TRASFERIMENTO TERMICO PER IL PROTOCOLLO INFORMATICO? CHIAMACI
La creazione di codici a barre per i tuoi prodotti,
insieme ad una gestione logica e ordinata delle
posizioni su scaffali e contenitori, è un passaggio fondamentale per creare
un flusso di lavoro veloce, efficiente ma soprattutto fruibile da qualsiasi dipendente.
Tuttavia, la semplice etichettatura dei prodotti senza
prima prendere in considerazione le basi di un sistema di etichettatura
efficace può creare ulteriore confusione.
In questo articolo descriviamo le sette considerazioni principali che dovresti analizzare prima di
iniziare a etichettare i tuoi prodotti.
1.Devi etichettare il singolo prodotto,
il cartone o il pallet?
Dovrai etichettare tenendo in considerazione il tuo
processo di evasione degli ordini.
Ad esempio, se si riceve un pallet di confezioni di pasta, ma spedisci ai tuoi clienti tramite cartoni
composti da 12 confezioni di pasta, ti conviene etichettare i cartoni.
Diversamente se spedisci ai tuoi clienti i singoli pacchi
di pasta, dovrai etichettare con codice a barre
la singola confezione di pasta.
Se il processo di etichettatura dei singoli pezzi fosse
proibitivo in termini di costi o tempi, puoi prendere in considerazione
l’etichettatura del cartone esterno come opzione.
Quindi se ricevi un collo di chiodi, ma ai clienti vendi
chiodi singoli puoi applicare sul collo/contenitore esterno un’etichetta con
codice a barre che rappresenta il singolo chiodo.
2.Dove devi attaccare l’etichetta?
Non puoi applicare l’etichetta dove ti capita, devi
seguire uno standard.
L’applicazione coerente delle etichette è fondamentale
per l’efficienza del magazzino.
Nella maggior parte delle situazioni, l’angolo anteriore
destro è ottimale per l’etichettatura del prodotto.
Considera che l’etichettatura sul fondo di un prodotto
può impedire agli operatori di vedere il codice a barre se i prodotti sono
impilati verticalmente.
Devi evitare la situazione in cui un operatore, per
trovare l’etichetta, potrebbe dover camminare interamente intorno a un prodotto
oppure essere costretto a girarlo su tutti i lati, perché rappresenta una
grande perdita di tempo.
Etichettando i prodotti sempre nella stessa posizione in
modo coerente, consenti ai tuoi operatori di prevedere dove si troverà
l’etichetta identificando rapidamente il prodotto con il lettore di codice a
barre e risparmiare tempo significativo.
Inoltre, è necessario trovare il corretto posizionamento
dell’etichetta in funzione della forma e della rigidezza della confezione del
prodotto, assicurandoti che il codice a barre non venga distorto a causa di una
superficie di applicazione irregolare.
3.Quale simbologia del codice a barre devi
utilizzare?
A meno che tu non sia costretto a utilizzare una famiglia
di codice a barre specifica del tuo settore (come l’EAN13, il codice
farmaceutico, ecc.…) il Codice 128 è una
simbologia sicura, robusta e compatta, ottima per la gestione del magazzino.
4.Quale grandezza del codice dovrai stampare?
Supponendo che le dimensioni fisiche del prodotto non
limitino le dimensioni dell’etichetta, inizia con un’analisi della distanza di scansione a
cui si trovano in genere gli operatori del tuo magazzino durante la lettura del codice a
barre.
Devi scegliere una dimensione che permetta ai tuoi
lettori di leggere velocemente al primo colpo.
La distanza di scansione è un parametro caratteristico
del lettore di codice a barre che stai utilizzando.
Ti conviene effettuare delle stampe di varie
dimensioni ed eseguire dei test di
lettura per determinare la dimensione adeguata che ti consenta di avere una
velocità di decodifica ottimale.
Molti lettori non riescono a leggere con facilità codici
molto densi o codici lunghi, quindi questo è un passo decisivo per determinare
la dimensione del tuo codice a barre.
Eventualmente, se hai poco spazio sull’etichetta e se il tuo codice a barre è molto denso
considera l’acquisto di un lettore più adeguato alle tue esigenze.
Sul mercato c’è un’ampia scelta di lettori di codici a barre, per qualsiasi esigenza operativa e con costi diversi: ti assicuro che le prestazioni tra i diversi modelli sono estremamente differenti!!!
Dopo aver determinato la dimensione ottimale del tuo
codice a barre, devi scegliere una dimensione dell’etichetta che possa
contenere il codice a barre e le
altre informazioni che vuoi stampare.
Le dimensioni dell’etichetta che sceglierai devono tenere
conto della stampante di etichette che utilizzerai.
Le stampanti di etichette hanno dimensioni della
larghezza di stampa da 2 pollici, 4 pollici, 6 e 8 pollici, quindi da 50 mm a
oltre 200 mm, con costi ovviamente differenti.
Considera anche che il prezzo delle etichette è direttamente proporzionale alla loro dimensione, quindi fai una scelta commisurata alle tue necessità.
6.Quale tecnologia di stampa utilizzare: trasferimento termico o termico diretto?
La principale differenza tra stampanti a trasferimento
termico e termico diretto è la longevità dell’etichetta.
Le etichette termiche hanno una durata significativamente
inferiore rispetto a quella di
un’etichetta stampata a trasferimento termico.
Puoi utilizzare un’etichetta termica per le spedizioni o
per i prodotti che hanno un ciclo di vita breve, di pochi mesi, e in un
magazzino a temperatura ambiente.
Se però il tuo magazzino è soggetto alla luce solare
diretta o alle alte temperature è preferibile utilizzare una stampa a
trasferimento termico.
Quando decidi quale tipo di etichetta utilizzare, devi
prendere in considerazione anche i tassi di turnover dei tuoi prodotti a
movimentazione più lenta.
Se l’inventario rimane nel tuo magazzino per un anno o
più, ti consiglio di stampare a trasferimento termico.
Puoi approfondire l’argomento al seguente articolo
7.Posso utilizzare il codice a barre che è
già presente sul prodotto?
La stragrande maggioranza dei prodotti di consumo
contiene già i codici a barre, questo perché solitamente il codice lo deve inserire
il produttore.
Puoi quindi utilizzare il codice a barre del produttore per scansionare i prodotti del tuo magazzino, ma c’è una considerazione fondamentale sulla quale devi riflettere.
Se acquisti un determinato prodotto da più di un
fornitore, allo stesso prodotto corrisponderanno diversi codici a barre e
quindi il tuo prodotto non avrà un
codice univoco di identificazione.
Per la corretta gestione del tuo magazzino, a ciascun
prodotto deve corrispondere un codice a barre unico.
Se ti trovi in questa situazione, la strada più ovvia è
etichettare tutta la merce in arrivo con il tuo codice a barre, a meno che il
tuo software gestionale supporti il riferimento incrociato di codici a barre differenti
con un numero articolo interno che riconduca allo stesso prodotto.
Conclusioni
Ora che hai considerato questi elementi chiave sei pronto
per iniziare ad etichettare il tuo magazzino con codici a barre, consentendo ai
tuoi operatori di scansionare e identificare rapidamente i prodotti senza
errori.
Se vuoi qualche consiglio in più per le tue specifiche
esigenze contattaci
Nei laboratori di analisi e in generale nel settore
sanitario, l’etichettatura per la tracciabilità dei campioni biologici viene
generalmente eseguita con stampanti termiche o a trasferimento termico su
etichette in carta o materiale sintetico.
Il materiale più adatto per l’etichetta deve essere
scelto in base al tipo di applicazione e al ciclo di vita dell’etichetta.
Quindi quando si seleziona l’etichetta bisogna partire dalla corretta identificazione dell’applicazione, cioè per quale attività devi utilizzare le etichette?
Nel settore sanitario le destinazioni d’uso sono molte e
richiedono materiali differenti:
Etichette per provette analisi del sangue
Etichette per applicazioni criogeniche
Etichette per conservazione in congelatori
Etichette per autoclave
Etichette per centrifughe
Etichette per provette, fiale e piastre
Etichette per sacche di sangue
Etichette esposte a calore o immersione in acqua
I materiali disponibili sono una gamma completa che
differiscono per:
materiale del frontale dell’etichetta
tipologia dell’adesivo
temperatura di servizio, cioè il range di temperatura entro il quale l’etichetta rimane integra
resistenza a sostanze chimiche, detergenti e solventi.
Facciamo una sintetica panoramica dei principali
materiali disponibili per il settore sanitario.
Per effettuare un acquisto corretto è comunque sempre
consigliabile spiegare la propria esigenza ad un professionista del settore,
che con la sua esperienza possa consigliare il materiale giusto per la specifica
necessità (quindi chiamaci!!!)
I materiali più frequentemente utilizzati sono
ETICHETTE IN CARTA
>>> Etichetta in carta termica protetta con adesivo in base gomma per applicazioni fino a – 40°C.
Questa è l’etichetta più comune che troviamo nei laboratori di analisi, si stampa con una stampante termica diretta ed è adatta per applicazioni con durata fino ad 1 anno.
>>> Etichetta in carta a trasferimento termico di alta qualità ,deve essere stampata a trasferimento termico con l’utilizzo di un nastro inchiostrato chiamato ribbon, ha un adesivo permanente resistente da -40° a +80°C. È un materiale più indicato se il ciclo di vita dell’etichetta è maggiore di 1 anno
ETICHETTE IN MATERIALE SINTETICO: POLIESTRE E POLIPROPILENE
Le
etichette in poliestere e polipropilene sono estremamente resistenti a
molteplici fattori aggressivi come detergenti o sostanze chimiche e possono
resistere a temperature elevate.
Entrambi
i materiali devono essere stampati a trasferimento termico con l’utilizzo di
ribbon resina che rende la stampa resistente a diversi elementi aggressivi.
Le etichette in materiale sintetico sono adatte per le applicazioni che richiedono un ciclo di vita lungo, dove viene richiesto un ampio range di temperatura, e dove deve essere contrastata l’azione aggressiva di sostanze chimiche o detergenti.
Fanno
parte di questa categoria di etichette:
Etichette
criogeniche in polipropilene dotate di adesivo speciale per resistere a
temperature estremamente basse, fino a -196°C.
Etichette per sacche
di sangue in polipropilene con adesivo resistente in un range di temperatura da
-40° a +120°C, in grado di supportare cicli di congelamento/scongelamento e
centrifuga.
Etichette in poliestere con adesivo acrilico ad alte prestazioni sono ideali per applicazioni che richiedono un’eccezionale resistenza all’umidità e ad agenti chimici aggressivi, alcol isopropilico, candeggina e altri detergenti.
L’etichettatura
può sembrare un compito semplice. Le informazioni relative al campione vanno
stampate sull’etichetta, l’etichetta viene posizionata sul campione ed è tutto fatto.
In
realtà la vasta scelta di materiali rende le etichette molti differenti e
scegliere la soluzione giusta non sempre è facile.
Le
etichette che utilizzi sono parte integrante del successo del tuo laboratorio,
conservano dati critici e senza di essi i tuoi campioni sarebbero inaffidabili.
Devi
quindi valutare con attenzione la scelta del materiale idoneo.
Le stampanti termiche e a trasferimento termico offrono la tecnologia migliore per stampare le etichette dei laboratori di analisi, in termini di costo, velocità e ampia scelta di materiali e adesivi per qualsiasi applicazione.
Se vuoi scegliere la migliore soluzione di etichettatura per il tuo laboratorio di analisi contattaci
I codici a barre rappresentano un modo economico e affidabile per fare l’inventario, prezzare i prodotti di un negozio, spedire pacchi e persino promuovere la tua azienda.
Come iniziare?
Stampare etichette con codici a barre per la prima volta può essere un compito scoraggiante a causa della quantità di variabili coinvolte, ma non deve essere un processo complicato e stressante. Di seguito, troverai alcune delle domande più frequenti relative alla stampa di etichette con codice a barre. Le risposte ti aiuteranno ad organizzare il processo di stampa in poco tempo e con le idee chiare
Che tipo di codice a barre utilizzare?
La scelta della famiglia di codice a barre da utilizzare è il primo passo da valutare.
Ci sono centinaia di simbologie differenti di codici a barre utilizzate in diversi settori.
Il termine simbologia o famiglia si riferisce ai diversi tipi o formati di codici a barre disponibili.
La maggior parte delle simbologie di codici a barre sono molto specifiche per determinati settori e possono essere rimosse efficacemente dalla considerazione per l’uso comune.
La prima decisione importante quando si seleziona una simbologia di codice a barre per la propria applicazione è la scelta tra un codice a barre 1D e un codice a barre 2D.
I codici a barre 1D sono i più tradizionali e consistono in un insieme di barre e spazi, di lunghezze variabili, formattati in modo lineare
Le simbologie di codice a barre 1D più popolari sono elencate di seguito:
Codice 128
Il codice 128 codifica tutti i 128 caratteri ASCII, ovvero lettere e numeri, ma anche punteggiatura, simboli e molto altro. È un codice adatto a rappresentare stringhe di dati in una forma molto compatta e permette di inserire una quantità superiore di dati nello stesso spazio rispetto ad altri codici a barre standard lineari.
Codice 39
La simbologia Codice 39 codifica caratteri alfanumerici, quindi lettere, numeri e punteggiatura. Questo formato non è compatto come il codice 128 ma è comunemente usato in alcuni settori, come il settore farmaceutico o automotive. A causa della minore densità dei dati rispetto al Codice 128 è necessario più spazio per codificare i dati, rendendo i codici 39 meno idonei per le applicazioni compatte in cui sull’etichetta lo spazio riservato al codice è ristretto
Codice 32
Il codice 32 ha un set di caratteri solo numerico e rappresenta il codice utilizzato dall’industria farmaceutica italiana. Poiché è un codice utilizzato solo in Italia, i lettori gli scanner spesso devono essere configurati per decodificare questa simbologia
Interleaved 2 di 5
L’Interleaved 2 di 5, conosciuto anche come ITF, codifica un set di caratteri solo numerico e con un numero di cifre pari. Se è necessario codificare un numero dispari di cifre, si deve aggiungere uno zero. Il codice Interleaved potrebbe essere soggetto ad errori di lettura, pertanto è consigliabile utilizzare un carattere di controllo. È un codice spesso utilizzato nei magazzini e nei centri di distribuzione
Quando si decide quale codice a barre 1D può essere il migliore per la propria applicazione è opportuno tenere presenti le seguenti indicazioni:
> Se il codice a barre verrà scansionato nella grande distribuzione sarà necessario utilizzare un codice a barre EAN. Il codice EAN va richiesto all’ Indicod- GS1 Italy
> Se sono necessari caratteri alfabetici oltre ai caratteri numerici, è necessario utilizzare il codice 128 o il codice 39
> Se si dispone di uno spazio limitato sarà necessario selezionare un codice a barre ad alta densità come il codice 128
Mentre i codici a barre 1D sono ideali per una varietà di applicazioni diverse, i codici a barre 2D offrono alcune caratteristiche speciali che li rendono utili per scopi completamente diversi. Piuttosto che usare un insieme lineare di barre, i codici a barre 2D usano una serie di piccoli quadrati che possono contenere qualsiasi tipo di dato alfanumerico.
I codici a barre 2D sono in grado di contenere molti più dati rispetto ai codici a barre 1D (oltre 2.000 caratteri) e quindi rappresentano una soluzione efficace quando lo spazio riservato al codice è estremamente ridotto oppure quando deve essere codificata una grande quantità di dati.
I codici a barre 2D non possono essere letti con i tradizionali scanner di codici a barre lineari, come i lettori laser, ma richiedono l’uso di un lettore con ottica 2D.
Il più popolare codice 2D è il codice QR. I codici QR vengono comunemente usati per scopi promozionali e di marketing. Questo tipo di codice è orientato verso i consumatori e il fatto che la maggior parte dei telefoni cellulari moderni integrino una fotocamera significa che chiunque abbia uno smartphone può scansionare un codice QR.
Troviamo spesso il QR Code sulle confezioni dei prodotti la cui lettura ci rimanda ad un sito Internet o alla pubblicità di un prodotto.
Quale stampante utilizzare per stampare etichette con codice a barre?
È possibile utilizzare praticamente qualsiasi tipo di stampante per stampare etichette con codici a barre, ma le stampanti di etichette termiche dirette o a trasferimento termico sono la scelta più adatta per i costi, la velocità, l’ampia disponibilità di materiali.
Se si devono stampare poche etichette in modo saltuario possiamo utilizzare la stampante laser o a getto d’inchiostro che abbiamo in ufficio. In questo caso le etichette saranno disponibili in fogli di formato standard.
Se però si ha l’esigenza di stampare etichette regolarmente allora è consigliabile valutare l’acquisto di una stampante di etichette.
L’utilizzo di una stampante termica o a trasferimento termico ha innumerevoli vantaggi rispetto ad altre tecnologie di stampa: è progettata per la stampa di etichette con codice a barre e offre delle performance migliori rispetto a qualsiasi altra tecnologia di stampa
Sono disponibili due diversi tipi di stampanti termiche: a trasferimento termico e termico diretto.
Le stampanti termiche sono in grado di stampare sulle specifiche esigenze: consentono di stampare il numero esatto di etichette di cui hai bisogno in qualsiasi momento e senza sprechi.
Come funzionano le stampanti termiche?
Le stampanti a trasferimento termico utilizzano un nastro di stampa riscaldato dal calore della testina per produrre stampe durevoli. Sono in grado di stampare su un’ampia varietà di materiali diversi.
Se la tua applicazione richiede una durata prolungata, resistente a condizioni climatiche imprevedibili oppure a detergenti e solventi la stampa a trasferimento termico rappresenta la soluzione migliore.
Le stampanti termiche dirette utilizzano il calore prodotto dalla testina di stampa per stampare direttamente su un’etichetta in materiale termico, quindi sensibile al calore.
Condizioni ambientali sfavorevoli come le temperature molto elevate o l’eccessiva esposizione alla luce possono causare il deterioramento della qualità di stampa. Per questo motivo le stampanti termiche dirette sono ideali per le applicazioni che richiedono una breve durata, come le etichette di spedizione o etichette di articoli a rotazione veloce
Quale materiale utilizzare per le etichette?
Il tipo di materiale che dovrai utilizzare per le etichette dipende dalla tua applicazione.
Le etichette in carta sono la scelta più economica, ma non sempre la più adatta. Se ti occorre una durata prolungata o il contatto con umidità o sostanze chimiche è un problema allora è consigliabile considerare un materiale sintetico agli agenti atmosferici, chimici, alla manipolazione e allo sfregamento.
Quanto deve essere grande il volume di affari della tua azienda per introdurre un sistema di identificazione automatica attraverso il codice a barre?
Cosa occorre per implementare una soluzione automatica per fare un inventario o per velocizzare le operazioni in cassa? Quali sono i benefici?
Vediamo quali sono i primi passi per iniziare per introdurre il codice a barre nei tuoi processi aziendali
Come ottenere il codice a barre per la tua azienda?
A meno che tu non debba vendere i tuoi prodotti nella grande distribuzione, l’utilizzo del codice a barre non è una scelta obbligatoria, ma che puoi certamente prendere in considerazione se:
Gestisci un’attività basata sulla vendita dei prodotti
Hai un magazzino di prodotti da gestire
Hai bisogno di conteggi precisi dell’inventario
Hai più locazioni di vendita o più magazzini
Devi tenere traccia della movimentazione dei prodotti
Lavori con altri fornitori
Vuoi prepararti per la crescita
Vuoi apparire più professionale
> Se vuoi vendere i prodotti nella grande distribuzione devi aderire al sistema GS1 (EAN) effettuando un’iscrizione al seguente link http://gs1it.org/iscriviti/
I codici a barre GS1 (EAN) assegnati da GS1 Italy (nuova denominazione di Indicod-Ecr) sono gli unici riconosciuti ufficialmente dal sistema di codifica mondiale GS1 e che ti danno la garanzia di venire accettati dalla grande distribuzione e online senza problemi.
> Se vendi i prodotti direttamente ai consumatori e ti occorre un codice per gestire il tuo magazzino, puoi utilizzare qualsiasi codice generato con il programma di creazione delle etichette venduto insieme alla stampante o generato dal tuo gestionale aziendale.
Crea una convenzione di codifica personalizzata e applicala ad ogni codice a barre creato. Scegli un codice compatto e che possa rappresentare la codifica che hai scelto per i tuoi prodotti.
Come ti aiuta il codice a barre? Quali sono i benefici?
Eliminazione degli errori
La digitazione manuale di una serie di numeri e lettere che identificano i tuoi prodotti è un’operazione vulnerabile che espone la tua azienda ad imprecisioni ed errori.
Ogni volta che devi tracciare un prodotto, fare un carico o uno scarico di magazzino o fare un inventario si corre il rischio di premere sul PC il tasto sbagliato.
L’immissione manuale dei dati porta in media ad un errore ogni 300 caratteri inseriti. Se la sequenza di numeri e/o lettere codificata con un codice barre la leggi con un lettore, riduci drasticamente la probabilità di errore
Risparmio di tempo
L’immissione manuale dei dati richiede molto tempo e attenzione. L’utilizzo di strumenti come lettori di codice a barre e stampanti di etichette velocizzano tutti i processi di gestione dei prodotti
Di cosa hai bisogno per implementare un sistema di tracciabilità e gestione magazzino?
La diffusione del codice a barre come sistema di identificazione e tracciabilità ha portato ad una riduzione dei costi dei dispositivi necessari ad implementare una soluzione completa.
Stampanti di etichette e cartellini a trasferimento termico desktop sono la soluzione ideale per iniziare ad etichettare i prodotti di una piccola-media attività.
È consigliabile scegliere un dispositivo di un brand conosciuto e affidabile, in grado di fornire driver aggiornati per qualsiasi sistema operativo, tutorial, manuali, assistenza e pezzi di ricambio.
Solitamente le stampanti sono dotate di un software per la generazione del codice a barre, la creazione del layout dell’etichetta e la stampa
Etichette e/o cartellini
Le etichette e i cartellini esistono in una gamma praticamente infinita di dimensioni e materiali.
È fondamentale effettuare una scelta idonea alla propria applicazione, selezionando la tipologia di materiale più adatto alle specifiche esigenze.
Esiste una soluzione di etichettatura per qualsiasi applicazione e settore: etichette per magazzino, etichette per prodotti esposti all’esterno o all’acqua e a sostanze aggressive, etichette resistenti al calore, etichette di spedizione o per il settore food.
Nella prima fase è importante farsi consigliare da personale esperto che possa guidarci nella scelta migliore
Le stampanti di marchi leader del settore, come Zebra, Intermec, Toshiba forniscono con la stampante la versione base di un software di etichette. Per una piccola/media attività le funzioni offerte dal software sono sufficienti per gestire tutto il processo di stampa delle etichette:
generazione del codice a barre
creazione del layout dell’etichetta con inserimento di testi, loghi, immagini
stampa delle etichette
Qualora fossero necessarie funzioni avanzate come l’accesso ad un database esterno si può acquistare la versione Professional o Enterprice
Lettori di codice a barre
Il costo dei lettori di codici a barre negli ultimi anni si è notevolmente abbassato.
Sul mercato ci sono lettori di codici a barre 1D o 2D per qualsiasi esigenza operativa:
Anche per la scelta del lettore è consigliabile acquistare un modello di un brand leader di mercato in grado di garantire performance di lettura ottimali su qualsiasi tipologia di codice, assistenza, manuali di configurazione e documentazione.
Risparmiare pochi euro per trovarsi con un dispositivo che non riesce a decodificare correttamente le letture o che crea problemi di installazione rallenterà i vostri processi aziendali generando perdita di tempo e denaro.