Molto spesso notiamo una scarsa qualità delle etichette stampate a trasferimento termico.
Una stampa non uniforme, troppo chiara o poco nitida, può portare problemi sulla lettura del codice a barre, oltre ad avere un impatto negativo sull’immagine aziendale
I parametri fondamentali da settare sulla stampante, per qualsiasi tipologia di supporto, sono la temperatura e la velocità .
Ogni nastro di stampa, dipendentemente dalla composizione o qualità, fonde ad una temperatura diversa, quindi è importante effettuare delle regolazioni e stampare delle etichette di prova finché non si raggiunge la qualità ottimale.
Le indicazioni generali in funzione della composizione dei nastri di stampa sono: >> Nastro cera: velocità media e temperature bassa >> Nastro cera-resina: velocità media-alta e temperature media >> Nastro resina: velocità bassa e temperatura alta
Per iniziare con il settaggio creare una nuova etichetta di test contenente un rettangolo nero, un codice a barre, 3 o 4 righe di testo con font di dimensioni differenti.
Impostare velocità e temperatura minime.
Se la stampa risulta troppo chiara aumentare la temperatura di qualche punto fino ad ottenere una stampa nitida e nera; viceversa se la temperatura è troppo alta è possibile che si verifichino due problemi:
il nastro si strappa o i contorni della stampa presentano sbavature
durante la stampa si sente un rumore di attrito troppo forte.
In questo caso procedere alla diminuzione della temperatura di stampa di qualche punto fino al raggiungimento di un risultato soddisfacente o alternativamente potete aumentare la velocità di stampa.
A questo link trovate un video tutorial che vi guiderà nella regolazione della temperatura e della velocità
Uffici, centri commerciali, laboratori, ospedali, industrie, ambienti di produzione spesso utilizzano un processo di etichettatura eccessivamente costoso, inefficiente e di mediocre qualità perché stampano etichette adesive con stampanti laser o inkjet.
Le stampanti laser sono veloci, offrono una buona qualità di stampa, possono stampare anche a colori , ma sono progettate per la stampa di documenti e fogli, lavoro che svolgono in modo eccezionale.
Esistono vantaggi indiscutibili nell’utilizzo di una stampante a trasferimento termico o termico diretto per la stampa di etichette adesive con o senza il codice a barre, sia per per alti che per bassi volumi di stampa
Le stampanti laser possono ovviamente stampare anche etichette, usando fogli A4 prefustellati, ma questo compito lo svolgono in modo meno efficiente presentando diversi svantaggi:
Il costo di stampa della singola etichetta è alto
La qualità è bassa, caratteristica particolarmente evidente quando si deve stampare anche il codice a barre che a volte risulta illeggibile con un comune lettore barcode. Produrre codici a barre di qualità leggibili richiede una copertura di inchiostro di circa il 50% in più e quindi il processo di stampa consuma più toner
Nel tempo l’adesivo sulle etichette si accumula all’interno della stampante degradandone le prestazioni
Le etichette per stampanti laser, disponibili nei negozi di forniture per l’ufficio, spesso non sono abbastanza resistenti per molte situazioni di etichettatura comune, in particolar modo per esigenze di etichettatura specifiche, come ad esempio etichette per basse o alte temperature, etichette per esposizione esterna, oppure resistenti agli agenti chimici o alle abrasioni, durevoli nel tempo con adesivo resistente a lungo termine, etichette per contatto con gli alimenti o per surgelati
Approfondisci alla nostra sezione etichette tutti i materiali e le esigenze di etichettatura che puoi ottimizzare con una stampante termica http://www.acsistemisrl.com/etichette.html
Le stampanti laser sono ideate per stampare fogli, quindi quando si devono stampare 1-2 etichette non sono assolutamente convenienti perché iI resto del foglio viene sprecato e se comunque sarà ricaricato per essere riutilizzato in seguito richiede una serie di passaggi aggiuntivi che fanno perdere tempo
Le stampanti inkjet hanno gli stessi vantaggi e limitazioni delle laser e un prezzo di acquisto più basso. Per quanto riguarda il codice a barre, la qualità di stampa non è consistente, in quanto incline a sbavature, striature e macchie che compromettono la leggibilità del codice
Diversamente la tecnologia di stampa termica diretta opera un controllo del calore della testina per imprimere il materiale di supporto che sarà ovviamente termico.
Ci sono materiali termici sia in carta che in materiale sintetico per applicazioni in cui viene richiesta una stampa più resistente alle temperature, agli agenti chimici e alle abrasioni. Nella stampa termica non si usa alcun tipo di inchiostro/nastro e la qualità di stampa è ottima.
Vantaggi:
Si stampa esattamente iI numero di etichette necessario, senza spreco di materiale
Supporto di una vasta gamma di etichette con varie tipologie di adesivi specifici per qualsiasi applicazioni. E’ possibile stampare su carta , materiali sintetici, materiali composti, film, braccialetti ospedalieri con adesivi permanenti, removibili, riposizionabili, per temperature estremamente basse(fino a -196° per applicazioni in azoto liquido) o temperature molto elevate
Le stampanti a trasferimento termico utilizzano il calore della testina per scaldare un nastro, detto ribbon, che trasferisce l’inchiostro sul supporto. Esistono diversi tipi di inchiostro, le tipologie principali sono cera, cera resina o resina, da scegliere in base al support su cui si deve trasferire ‘inchiostro.
L’abbinamento corretto tra etichetta/ribbon garantisce la qualità ottima di stampa, in base ovviamente alle esigenze dell’applicazione
Le stampanti di etichette sono progettate per stampare etichette ed essendo specializzate in questo tipo di lavoro lo fanno meglio delle altre, anche il caricamento del materiale è intuitivo e veloce, non devo ogni volta ricordarmi il verso dei fogli, verso l’alto o iI basso, sopra o sotto
Hanno un ciclo di vita molto lungo
Tempo dedicato al servizio di assistenza e manutenzione minimo
Il costo del materiale di consumo è inferiore
Gamma vastissima di materiali adatti a qualsiasi applicazione: spedizioni, logistica, sanità, catena del freddo, autoclave, processi di sterilizzazione, ambienti chimici, industriali, sanitari
Puoi approfondire l’argomento sulla scelta della stampante di etichette in questo articolo
Troverete etichette in tutto il vostro ambiente, con requisiti delle applicazioni che divengono sempre più esigenti. Avendo a disposizione molteplici supporti scegliere l’etichetta giusta non sempre è un percorso semplice, specialmente per soluzioni critiche. Ad esempio, quando esponete un’etichetta agli agenti atmosferici auspicate che mantenga le prestazioni e la qualità di stampa nel tempo. Temperature estreme, umidità, agenti chimici e raggi UV richiedono materiali specifici, adatti all’esposizione esterna.
Facciamo quindi una breve panoramica dei fattori fondamentali per una scelta corretta dell’etichetta
Formato dell’etichetta: si parte ovviamente dalla grandezza dell’etichetta. Comunemente le misure sono espresse come larghezza x altezza ed è buona norma usare questo standard, perché per chi produce un’etichetta la misura mm 70×35 è diversa dalla 35×70. Questo è il principale difetto di comunicazione tra consumatore e fornitore di etichette che conduce all’errore sul formato dell’etichetta.
Inoltre un formato opportunamente dimensionato dell’etichetta, senza spreco di aree bianche consente di ottimizzare l’area di stampa risparmiando costi dell’hardware e del materiale di consumo.
Rivestimento: le etichette possono essere di carta o in materiale sintetico (polipropilene, polietilene, pvc, etc…). Il corretto rivestimento assicura la durabilità dell’etichetta e la resistenza all’abrasione. Ad esempio un’etichetta per i cespiti, che debba durare nel tempo, resistente ai graffi, all’acqua e a molti agenti chimici può essere in materiale sintetico tipo il poliestere con un adesivo permanente e stampata con nastro resina per assicurare un’etichettatura di qualità e durevole nel tempo
Adesivo: sono disponibili numerosissime tipologie di adesivo che vanno selezionati in base alla destinazione finale dell’etichetta
Adesivo permanente, adesivo removibile, adesivo per contatto alimentare, adesivo speciale per temperature molto basse o molto alte o adesivi con una capacità di adesione supplementare per applicazione su superfici rugose, irregolari, polverose, oleose, curve, etc
Temperatura: bisogna fare una distinzione tra temperatura di applicazione dell’etichetta e la temperatura di servizio. La temperatura di applicazione è quella a cui applicherò l’etichetta sul materiale da etichettare. La temperatura di servizio è quella che caratterizza il ciclo di vita dell’etichetta, cioè la temperatura a cui sarà sottoposta la mia etichetta una volta applicata sul bene\materiale
Esistono adesivi per applicazioni a temperature molto basse da – 20°, a -40° fino a – 196° e materiali speciali con collanti adatti a temperature estremamente alte, ad esempio l’etichettatura di circuiti stampati o fonderie.
Una volta scelta l’etichetta, se non è termica, la scheda tecnica ci consiglierà il nastro a trasferimento termico più idoneo: cera, cera-resina o resina.
Approfondisci i materiali di consumo alla nostra sezione etichette