I codici a barre normalmente sono a contenuto fisso quindi il codice che leggi con un lettore barcode corrisponde esattamente al codice del prodotto.
In alcuni casi, come ad esempio nel settore alimentare, può essere utile specificare il codice del prodotto e anche il suo peso che è variabile.
I codici a peso variabile vengono utilizzati per le referenze di prodotto venduti a peso non predeterminato, cioè quei prodotti per i quali la confezione non ha un peso fisso ed il cui prezzo di vendita varia in funzione del peso finale, come i prodotti alimentari del banco freschi.
Danea Easyfatt può gestire anche questa tipologia di codice: ciò significa che, quando si sta creando un documento di vendita, oppure un carico o uno scarico di magazzino e viene letto uno di questi codici a barre Danea sarà in grado, non solo di identificare il prodotto, ma anche la quantità e/o il prezzo.
QUALI CARATTERI CONTIENE IL CODICE A BARRE?
È importante capire che questi codici a barre contengono il codice del prodotto più un insieme di dati, tra i quali anche il codice del prodotto.
Pertanto, nel codice del prodotto codificato nella sezione Prodotto non dovrà MAI essere specificato l’intero contenuto del codice a barre ma solo la parte che riguarda il codice del prodotto stesso.
Formato del codice a barre a contenuto variabile in Danea EasyFatt
Nella sezione Opzioni di Danea EasyFatt è possibile attivare l’uso dei codici a contenuto variabile indicandone il formato tramite l’uso di una ben precisa sequenza di caratteri:
Cifra (0…9): numero fisso
A: carattere del codice prodotto
P: cifra del prezzo
Q: cifra della quantità
q: cifra della quantità (decimali)
L: lotto
S: data scadenza lotto
X: carattere di controllo solitamente inserito nei bar-code (non rilevante ai fini dell’uso con Easyfatt)
Ogni carattere della sequenza indica l’esatta posizione nella quale ci si aspetta di trovare un carattere del codice, del peso e/o del prezzo, etc.
ESEMPIO
La sequenza 200AAAA indica la presenza di un codice articolo di 4 caratteri che segue i caratteri fissi “200”.
In questo caso, se viene letto il codice “2000035”, otteniamo quindi una parte fissa costituita da “200” ed il codice articolo costituito da “0035”.
I formati più comunemente usati iniziano sempre con la cifra 2 e sono:
2AAAAAAPPPPPX
2AAAAAAQQQQQX
Esempio 1 – formato utilizzato 200AAAAQQQqqX
– i primi tre caratteri letti devono essere 200 e sono fissi
– i successivi quattro caratteri (AAAA) sono il codice prodotto
– i successivi cinque (QQQqq) rappresentano la quantità, di cui gli ultimi due sono decimali
– l’ultimo carattere X è un carattere di controllo
Quindi, leggendo con questo formato il codice 200014000216F otteniamo:
– parte di caratteri fissa 200
– codice prodotto 0140
– quantità 2,16 (5 caratteri, di cui gli ultimi 2 decimali quindi 00216 ovvero 2,16)
Esempio 2 – formato 2AAAAQQQPPPPPX
– il primo carattere letto deve essere 2
– i successivi quattro (AAAA) sono il codice prodotto
– i successivi tre (QQQ) rappresentano la quantità
– i successivi cinque (PPPPP) sono il prezzo unitario
– l’ultimo carattere X è un carattere di controllo
Quindi, leggendo con questo formato il codice 2678318001520F otteniamo:
– codice prodotto 6783
– quantità 180
– prezzo unitario 15,20 euro
UTILIZZO DI UN TERMINALE PORTATILE PER LEGGERE CODICI A PESO VARIABILE
Nella versione di Danea Enterprice One o Enterprice la possibilità di utilizzare un palmare velocizza qualsiasi movimento di magazzino riducendo drasticamente gli errori inevitabili di una gestione manuale.
Sul terminale portatile deve essere installato un programma specifico progettato per scambiare file con Danea EasyFatt
Inventario In Cloudè un’applicazione progettata per terminali Android che ti permette di gestire tutti i movimenti di magazzino in Danea EasyFatt in completa mobilità, indipendentemente dal PC
L’applicazione, una volta importata l’anagrafica dei prodotti al palmare, quando leggi il codice a barre di un tuo prodotto, ti consente di visualizzare e gestire i seguenti campi associati:
codice articolo
codice a barre
descrizione articolo
quantità
giacenza
unità di misura
prezzo
ubicazione
data di scadenza
lotto di produzione
numero seriale
Inoltre, leggendo un codice a barre con peso o prezzo variabile, dividerà l’intero codice letto nei campi codice articolo, peso oppure codice articolo prezzo secondo il formato richiesto da Danea
Guarda il video
Se desideri gestire Danea EasyFatt con un terminale portatile contattaci per approfondire la soluzione adatta alle tue esigenze
Il codice a barre è l’elemento primario per un flusso operativo automatizzato, veloce e senza errori.
Oramai trovi codici a barre stampati ovunque, ma affinché i lettori barcode possano essere in grado di decodificarli devono essere rispettate alcune regole nella generazione e nella stampa del codice.
In questo articolo ti diamo 5 suggerimenti per creare codici a barre senza errori
UTILIZZA LA QUIET ZONE
Lo scanner richiede un’area intorno al codice a barre che sia priva di segni e sufficientemente ampia, la cosiddetta “quiet zone”.
La quiet zone è necessaria affinché il lettore riconosca l’inizio e la fine del codice.
Assicurati che non ci sia alcun segno, carattere o simbolo all’interno della quiet zone.
Se ti interessa approfondisci l’argomento nel nostro articolo
UTILIZZA UN CONTRASTO ELEVATO PER LA STAMPA DEL CODICE A BARRE
Nella stampa del codice a barre non puoi utilizzare qualsiasi combinazione di colori.
Le stampe ad alto contrasto sono più facili da leggere per gli scanner.
Evita codici a barre chiari su sfondi chiari e codici a barre scuri su sfondi scuri.
Inoltre, alcune combinazioni di colori dei codici a barre sono molto sfavorevoli, come rosso su bianco, nero su blu e nero su verde.
Ovviamente il contrasto migliore si ottiene con un codice a barre nero su uno sfondo bianco.
Se questo non è possibile ti consiglio di attenerti alle combinazioni di colori indicate nella seguente figura.
FAI ATTENZIONE ALLA SUPERFICIE SU CUI STAMPI IL CODICI A BARRE
Materiali lucidi, in alluminio o pellicole possono influire sulla lettura a causa delle riflessioni causate dalla superficie.
Anche superfici corrugate o ondulate possono creare una distorsione delle linee del codice influendo sulla leggibilità del codice.
Quando stampi il codice su superfici curvilinee fai attenzione che l’intero codice sia ben visibile e non segua le curve del contenitore, altrimenti il raggio di scansione potrebbe non intercettare tutte le barre.
Spesso vediamo codici a barre stampati male o danneggiati.
Controlla il tuo processo di stampa, considerando che:
la stampa termica diretta non è durevole, i materiali termici sono sensibili al calore, all’abrasione, allo sfregamento, alla luce.
la stampa a trasferimento termico, utilizzando un ribbon come elemento inchiostrante, è molto più resistente. Permette di utilizzare materiali sintetici come il polipropilene, il PVC o il poliestere che, abbinati a ribbon resina, ti assicurano stampe indelebili.
Qualsiasi tecnologia di stampa utilizzi, assicurati che i materiali e il metodo di stampa sia idoneo per la tua applicazione e ti garantisca stampe perfette per tutto il ciclo di vita del prodotto.
GENERA IL CODICE A BARRE SECONDO GLI STANDARD GS1
La creazione e la stampa del codice a barre deve essere realizzata seguendo degli standard specifici della famiglia di codice che utilizzi.
Ci sono delle regole che devono essere rispettate che specificano la qualità di stampa, la dimensione delle barre, il colore e lo sfondo del codice a barre, nonché la sua posizione sull’etichetta o sulla confezione.
Per le linee guida puoi far riferimento al GS1 Italy, l’unico ente autorizzato a rilasciare codici a barre univoci GS1.
La codifica del magazzino consiste nell’associare a ciascun prodotto un codice univoco, che può essere una sequenza di numeri o una sequenza di lettere e numeri.
Sequenza univoca significa che nel tuo magazzino non possono coesistere 2 prodotti differenti con lo stesso codice.
Il codice assegnato all’articolo consente di inserire il prodotto all’interno del database del tuo software gestionale e a questo codice potrai associare tutte le caratteristiche del prodotto come la descrizione, il prezzo, l’ubicazione, il lotto, il seriale o qualsiasi altro fattore identificativo del prodotto.
Il codice univoco sarà poi trasformato dal tuo gestionale o dal software della tua stampante di etichette in un codice a barre, cioè una sequenza simbolica di barre e spazi leggibile da un lettore barcode o da un palmare con lettore ottico integrato.
La gestione della tua attività con il codice a barre ti consente di realizzare un automatismo che rende qualsiasi processo veloce, senza errori ed estremamente efficiente.
Esistono diversi modi per codificare i prodotti.
Puoi utilizzare sequenze di:
numeri
numeri e lettere
numeri, lettere e altri caratteri
L’aspetto fondamentale è scegliere una sequenza che abbia un numero limitato di caratteri, se possibile sempre della stessa lunghezza, in modo da creare stringhe coerenti e che possano essere anche agevolmente interpretabili dall’occhio umano (senza l’utilizzo di lettori).
È fondamentale scegliere la famiglia di codice a barre o codici bidimensionali con il quale rappresenterai la sequenza.
In alcuni settori la scelta della tipologia di codice a barre è obbligatoria.
Quindi, ad esempio, se vendi i tuoi prodotti nella grande distribuzione dovrai utilizzare l’EAN 13 o l’EAN 8, nel settore farmaceutico si utilizza il codice 39, l’interleaved 2 di 5 e il DataMatrix, che riassume le informazioni presenti negli altri due in un unico codice, per la logistica di magazzino viene frequentemente utilizzato il codice 128.
Una volta scelta la tipologia di codice a barre da utilizzare, con il tuo software gestionale potrai creare i codici di ogni articolo.
La maggior parte dei sistemi software rendono questo processo semplice e automatico.
Nei video di seguito puoi vedere come lavorano il software gestionale Danea EasyFatt e il software BarTender per generare il codice a barre a partire dalla sequenza numerica o alfanumerica che hai scelto per i tuoi articoli.
CODICE A BARRE PARLANTE: PERCHE’ NON CONVIENE FARLO
Alcune attività decidono di codificare i prodotti scegliendo una codifica parlante, cioè una sequenza di numeri e lettere che dia indicazioni sull’articolo.
Questa è una pratica fondamentalmente errata perché
rischi di creare codici a barre troppo lunghi che non trovano spazio sulla tua confezione
crei codici di lunghezza variabile
la codifica parlante rappresenta una stringa che è interpretabile (parlante) solo per te che hai concepito la codifica
Quindi, la sequenza di codifica che crei non deve avere un significato, ma deve rappresentare la chiave di accesso alle informazioni del prodotto memorizzate nel tuo database.
Ad esempio, se ti hanno richiesto l’EAN13 per i tuoi prodotti il GS1 Italy, l’unico ente autorizzato in Italia a rilasciare i numeri univoci, autorizzati e legittimi per i codici EAN, ti invierà un pacchetto base (foglio Excel) di 1.000 codici GS1 (EAN) univoci per l’identificazione dei tuoi prodotti e per la stampa delle etichette con i codici a barre.
Una volta ricevuti i numeri EAN per i barcode devi collegare gli EAN ai tuoi prodotti.
Puoi procedere in 2 modi:
aggiungere al foglio Excel ricevuto da GS1 Italy la descrizione di ciascun prodotto per ogni numero EAN
gestire il legame tra il numero EAN e prodotto nel gestionale della tua azienda
Qualsiasi sia la procedura che decidi di intraprendere quando scansioni il codice a barre del tuo prodotto il lettore barcode o il terminale deve poter leggere le informazioni collegate al codice a barre e trasmetterle ad un sistema informatico in grado di elaborarle e registrarle aggiornando la giacenza.
Quindi il cuore della gestione di un magazzino con il codice a barre è un software gestionale in grado di tenere costantemente monitorato il magazzino, aggiornando le quantità dei tuoi articoli in base alle scansioni dei prodotti in entrata e in uscita.
È possibile utilizzare i codici a barre anche gestendo il magazzino attraverso Excel, ma in questo modo non realizzi un vero automatismo, perché rimane una procedura manuale con una probabilità di errore molto elevata.
Se vuoi iniziare a gestire il tuo magazzino con il codice a barre contattaci per scegliere insieme a noi la soluzione giusta per le tue esigenze.
Un codice a barre, composto da una sequenza di barre e spazi, è una rappresentazione simbolica di numeri e caratteri interpretabile da un lettore ottico.
Il codice a barre di un prodotto solitamente non ti dice né il prezzo, né la descrizione dell’articolo, ma è un codice univoco formato da una serie di caratteri (numeri e/o lettere) associato allo specifico prodotto attraverso il quale potrai cercare nel tuo database tutte le caratteristiche corrispondenti a quella sequenza di numeri.
Quindi, ad esempio, i prodotti che trovi al supermercato dotati di codice a barre quando vengono letti alla barriera casse riportano sullo scontrino la descrizione ed il prezzo perché il codice a barre letto dallo scanner viene elaborato da un software che associa a quella determinata sequenza numerica (l’EAN 13 o l’EAN 8) le caratteristiche di quello specifico articolo.
Devi pensare che la lettura del codice deve identificare in modo univoco ogni singolo articolo e le caratteristiche del prodotto vengono associate alla stringa numerica attraverso un software.
Semplificando nel database del software si ha una situazione del genere
Codice
Descrizione
Prezzo
8032089000017
Shampoo
6,20 €
In questo video puoi vedere come funziona e lavora un lettore di codice a barre collegato alla porta USB del PC.
È fondamentalmente sbagliato pensare di generare un codice a barre che ti restituisca indicazioni e attributi del prodotto, come il prezzo o altre caratteristiche: la sequenza numerica deve essere semplice e con un numero di caratteri contenuto per evitare codici a barre troppo lunghi.
Sarà compito del tuo software gestionale associare alla stringa di numeri e quindi al codice a barre tutti gli attributi del prodotto.
Il software gestionale della tua azienda rappresenta il fulcro per la gestione dei processi aziendali basati sul codice a barre: inventario, carico e scarico merce, tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti.
Come eseguire il processo di codifica degli articoli del tuo magazzino
La codifica del magazzino consiste nell’associare a ciascun prodotto un codice univoco, che può essere una sequenza di numeri o una sequenza di lettere e numeri.
Sequenza univoca significa che nel tuo magazzino non possono coesistere 2 prodotti con lo stesso codice.
Il codice assegnato al prodotto consente di inserire il prodotto all’interno del database del tuo software gestionale e a questo codice potrai associare tutte le caratteristiche del prodotto come la descrizione, il prezzo, l’ubicazione, il lotto, il seriale o qualsiasi altro fattore identificativo del prodotto.
Esistono diversi modi per codificare i prodotti.
Puoi utilizzare sequenze di
numeri
numeri e lettere
numeri, lettere e altri caratteri
L’aspetto fondamentale è scegliere una sequenza che abbia un numero limitato di caratteri, se possibile sempre della stessa lunghezza in modo da creare stringhe coerenti e che possano essere anche agevolmente interpretabili dall’occhio umano (senza l’utilizzo di lettori)
Dopo che hai determinato il sistema di codifica da utilizzare, il passo successivo è la stampa dell’etichetta che dovrai applicare sui prodotti contenente il codice a barre.
Questa operazione puoi eseguirla attraverso il tuo software gestionale oppure attraverso il software associato alla tua stampante di etichette.
Il software ha un generatore di codice a barre che trasforma la tua sequenza numerica in una successione di barre e spazi.
Una volta che avrai tutti i prodotti etichettati con il codice a barre potrai svolgere le operazioni di magazzino velocemente e senza errori attraverso l’utilizzo di lettori barcode o palmari.
Il codice 128 consente di rappresentare caratteri alfanumerici senza sacrificare la densità del codice a barre; quindi, rimane un simbolo abbastanza compatto per rappresentare qualsiasi stringa di caratteri.
È comunemente impiegato nella logistica dei magazzini e per l’identificazione degli articoli nell’ambito della vendita e grazie alla sua versatilità può essere utilizzato per qualsiasi applicazione.
Il codice 128 consente di codificare tutti i 128 caratteri del codice ASCII
Struttura del codice 128
Il codice 128 è composto dai seguenti elementi:
Quiet zone iniziale
Carattere di start
Caratteri che rappresentano i dati da codificare
Carattere di controllo
Carattere di stop
Quiet zone finale
APPROFONDIMENTO
La Quiet Zone è l’area bianca che circonda un codice a barre o un simbolo 2D che deve essere tenuta libera da qualsiasi testo, grafica o segno che ostacoli una corretta lettura del codice.
Se sei interessato puoi approfondire al nostro articolo
La maggior parte delle simbologie di codici a barre stampa barre e spazi solo in due larghezze (largo e stretto), mentre il codice 128 utilizza quattro diverse larghezze, analogamente alla famiglia UPC/EAN.
Tuttavia, mentre la famiglia UPC/EAN utilizza quattro elementi (due barre e due spazi) per codificare un carattere, ogni carattere del Code 128 è rappresentato da sei elementi (tre barre e tre spazi).
Quindi il Code128 prevede una combinazione di 6 barre e spazi per ogni carattere, tranne il carattere di stop, che ne utilizza 7.
Sebbene ciò rappresenti una riduzione del 50 percento della densità dei caratteri, il codice 128 può rappresentare tutti i 128 caratteri ASCII.
Inoltre, a differenza di UPC/EAN, il codice 128 non è limitato alla codifica di soli numeri.
Set di caratteri
Per rappresentare tutti e 128 caratteri ASCII, ci sono tre set di caratteri (A, B, C), i quali possono essere fusi in un unico codice a barre
I tre set di codici di caratteri possono essere riassunti come segue:
128A (Insieme di codici A) include tutti i valori numerici (0-9), i caratteri alfabetici maiuscoli (A-Z), i segni di punteggiatura, sette caratteri speciali e i caratteri di “controllo” (valori ASCII da 00 a 95).
128B (Set di codici B) include tutti i valori numerici (0-9), i caratteri alfabetici maiuscoli e minuscoli (A-Z, a-z), i segni di punteggiatura e sette caratteri speciali (valori ASCII da 32 a 127).
128C (Set di codici C) include tutte le coppie di cifre da 00 a 99 e tre caratteri speciali. Questo set di codici è solo numerico, ma qualsiasi carattere rappresenta effettivamente due cifre.
Carattere di start
ll codice 128 ha tre differenti caratteri iniziali, uno per ciascuno dei tre set di codici di caratteri: insieme di codici A, insieme di codici B e insieme di codici C.
Il carattere di start che verrà utilizzato per un determinato codice dipende dai caratteri che devono essere codificati in quella determinata porzione di codice
Check Digit
Il codice 128 contiene una cifra di controllo obbligatoria basata sull’algoritmo modulo 103 (mod 103).
La cifra di controllo viene inserita prima del carattere di stop.
Non esiste un’interpretazione leggibile dall’uomo per la cifra di controllo.
Dimensioni
L’altezza minima del simbolo consigliata per la scansione è pari a 5 mm oppure il 15 percento della larghezza del simbolo (escluse le Quiet zone), a seconda di quale sia maggiore.
Le Quiet zone devono essere larghe almeno 10 volte il valore X, dove “X” è la dimensione X corrente dell’elemento più stretto del codice a barre.
Caratteri speciali
Il codice 128 supporta la codifica dei seguenti caratteri speciali:
FCN1
FCN2
FCN3
FCN4
Questi caratteri indicano al lettore di codici a barre di abilitare operazioni e applicazioni speciali.
Come leggere il codice a barre 128
Il code 128 è un codice monodimensionale, cioè composto da barre e spazi quindi per la lettura ti è sufficiente utilizzare un lettore barcode 1D.
Puoi utilizzare qualsiasi ottica lineare che sia implementata in un lettore con cavo, wireless o a presentazione.
Attenzione se il tuo codice è molto lungo perché codifica una stringa di caratteri estesa assicurati di utilizzare un lettore che abbia un ampio raggio in grado di attraversare l’intera lunghezza del codice.
Anche un lettore 2D sarà in grado di leggere il Code 128 e quindi ti consiglio di fare un a scelta commisurata alle tue specifiche esigenze di lettura
Come generare e stampare il codice a barre 128
Per stampare il codice a barre ti occorre un generatore di codice a barre.
Puoi utilizzare un generatore di codice a barre online, ma la scelta migliore è utilizzare un software che ti consenta di creare il layout delle tue stampe e includa un generatore di codice a barre per modificare e controllare tutti i parametri del codice.
I software più utilizzati per generare e stampare il codice a barre sono:
I codici a barre sono oramai diventati parte integrante del flusso lavorativo della maggior parte delle aziende
Ma cosa succede quando hai problemi a leggere i tuoi codici a barre e non riesci a scansionarli al primo colpo?
Ti innervosisci, il tuo flusso lavorativo rallenta e perdi tempo in azioni ricorsive che non risolvono il problema.
Analizziamo alcuni motivi e possibili soluzioni che potrebbero aiutarti a risolvere una condizione di non lettura e di inefficienza operativa.
Qualora non ti fossero di aiuto è ora di pensare ad un nuovo lettore di codice a barre che riesca a leggere tutto al primo colpo, perché così deve comportarsi uno scanner per aiutarti a svolgere il tuo lavoro in modo veloce ed efficiente.
Codici a barre danneggiati o stampati male
I codici a barre possono essere esposti a molte condizioni difficili, come temperature estreme, esposizione a sostanze chimiche, all’umidità o altri fattori aggressivi che ne compromettono la leggibilità.
I codici a barre possono anche subire aggressioni come graffi, strappi o pieghe, occorrenze che possono rendere il codice illeggibile.
Soluzione: qui è fondamentale scegliere l’etichetta giusta.
L’uso di un’etichetta appropriata per la tua applicazione non solo assicurerà che rimanga attaccata al tuo contenitore, ma preverrà anche danni all’etichetta (e al codice a barre) dai fattori aggressivi che incontra nel suo ciclo di vita.
Ricorda, la prevenzione vale sempre più di una cura, soprattutto quando si tratta di etichette danneggiate fisicamente.
Questo vale anche per la stampa: non tutti i tipi di stampa sono idonei a generare etichette perfettamente leggibili.
Se stampi il codice a barre con una stampante laser o una comune stampante a getto d’inchiostro, la stessa stampante con la quale stampi su fogli di carta comune, non stai optando per la soluzione migliore.
Le stampanti a trasferimento termico offrono alle tue etichette la massima resistenza alle temperature estreme, ai solventi e a sostanze chimiche, o altri elementi aggressivi assicurando che i tuoi codici a barre rimangano perfetti nel tempo.
Inoltre, considera che esistono lettori con un costo accettabile che hanno la capacità di leggere anche codici danneggiati e stampati male perché implementano un algoritmo di ricostruzione del codice a barre che garantisce una scansione veloce anche nelle condizioni peggiori.
Posizionamento errato dell’etichetta
Una condizione frequente di un codice a barre illeggibile è l’errato posizionamento dell’etichetta.
Immagina di avvolgere un’etichetta con codice a barre 1D attorno alla circonferenza di una provetta da 15 ml.
In una tale condizione non è possibile che il raggio emesso dallo scanner possa attraversare tutte le righe del codice a barre se è avvolto attorno ad una superficie cilindrica di piccolo diametro.
È fondamentale verificare la posizione dell’etichetta quando la superficie non è piana.
Soluzione: il modo migliore per evitare un codice a barre posizionato male è disporre di un protocollo operativo che specifichi uno standard appropriato per ciascun contenitore che richiede l’etichettatura
Posizione impropria del codice a barre o dello scanner
Una scansione del codice a barre non riuscita può essere causata da alcuni fattori relativi alla posizione del codice a barre o dello scanner:
il codice a barre potrebbe essere troppo vicino o troppo lontano dallo scanner, a seconda della distanza focale ottimale dello scanner (la distanza alla quale il codice a barre viene messo a fuoco)
il codice a barre potrebbe essere posizionato con una scarsa angolazione rispetto allo scanner
il montaggio di uno scanner a posizione fissa perpendicolarmente al codice a barre può causare una riflessione speculare, in cui la luce viene riflessa direttamente sullo scanner, accecandolo al segnale del codice a barre.
l’orientamento del codice a barre potrebbe non essere compatibile con lo scanner.
Ad esempio, i lettori di codici a barre laser o monodimensionali devono essere posizionati in modo tale che la linea di scansione sia perpendicolare alle barre del codice
Soluzione: per le applicazioni che richiedono condizioni di scansione variabili, l’utilizzo di lettori con messa a fuoco automatica integrata è l’ideale, poiché possono adattarsi a una gamma di distanze, angoli e orientamenti differenti del codice a barre.
Anche l’utilizzo di lettori di codici a barre bidimensionali, che utilizzano fotocamere per leggere le immagini dei codici anziché il segnale del laser riflettente, può essere utile in quanto sono meno soggetti a subire interferenze di un segnale riflesso e possono leggere i codici a barre indipendentemente dal loro orientamento.
Contrasto insufficiente
Per leggere correttamente un codice a barre, lo scanner deve essere in grado di distinguere tra le caratteristiche chiare e scure del simbolo.
Tuttavia, il contrasto tra questi due elementi può variare a seconda del tipo di materiale su cui è stampato il codice a barre ed eventuali colori del fondo o del codice stampato.
Il contrasto potrebbe anche essere influenzato se le barre stampate, o la superficie su cui sono stampate, non sono uniformi sull’intero codice a barre.
Se non c’è abbastanza contrasto, lo scanner non sarà in grado di distinguere correttamente la marcatura del codice a barre, rendendo impossibile la lettura.
I codici a barre a basso contrasto ridurranno anche la distanza dalla quale è possibile leggere il codice.
Soluzione: regolare le impostazioni della stampante per garantire che l’inchiostro sia distribuito uniformemente sull’etichetta è un buon primo passo per evitare codici a barre a basso contrasto.
Assicurarsi che la superfice dove è stampato il codice a barre non sia corrugata o irregolare.
Migliorare la luminosità e/o la nitidezza del codice a barre è il modo migliore per gestire il basso contrasto dovuto a superfici irregolari o molto assorbenti.
Alcuni lettori di codici a barre sono progettati con funzioni di illuminazione extra e, a seconda della superficie, possono utilizzare tecniche di illuminazione diffusa (per superfici lucide e piatte) o illuminazione in campo scuro (per codici a barre in rilievo o incisi)
Quiet Zone non rispettata
La quiet zone, o zona di non stampa, è l’area intorno al codice a barre che deve essere completamente priva di segni o macchie.
Questa zona consente al lettore di verificare i confini del codice a barre e di scansionarlo nella sua interezza.
La quiet zone ha requisiti specifici che dipendono dal tipo di codice a barre che stai utilizzando.
Per i codici a barre 1D, la quiet zone dovrebbe essere almeno 10 volte la larghezza della barra più piccola su entrambe le estremità destra e sinistra del codice.
Per i codici 2D, ogni tipologia ha i propri requisiti, ma di solito si consiglia che la quiet zone su ciascun lato del codice a barre sia almeno il 10% dell’altezza o della larghezza (a seconda di quale sia la più piccola) del simbolo.
In molte occasioni testi e grafica penetrano nella quiet zone, impedendo allo scanner di decodificare correttamente il codice a barre.
Soluzione: la soluzione più semplice è impostare il rispetto della quiet zone nella fase di progettazione del layout di stampa.
Software specifici per la generazione del codice a barre consentono di impostare automaticamente la corretta quiet zone intorno al codice
Poiché non esiste una quantità massima di spazio per la quiet zone, puoi sempre aumentare il loro spazio intorno al codice a barre oltre i requisiti minimi per assicurarti scansioni senza problemi.
Stampa incoerente
Ci sono molte ragioni per cui la tua stampante non riproduce i codici a barre in modo affidabile.
Per le stampanti a getto d’inchiostro e laser, i livelli bassi di inchiostro e toner sono la causa principale dell’incoerenza del codice a barre. Se i livelli di inchiostro o toner sono troppo bassi, i tuoi codici a barre ne risentiranno, poiché l’intensità può iniziare a fluttuare con un risultato non omogeneo della stampa.
Soluzione: l’utilizzo di una stampante a trasferimento termico risolve molti dei problemi relativi a stampe incoerenti.
Impiegano nastri di stampa in cera, cera-resina o resina in funzione della superficie di stampa generando un risultato uniforme e quindi un codice perfettamente leggibile.
Scanner programmato in modo inappropriato
Se riscontri dei problemi di lettura su alcuni codici specifici assicurati che il tuo lettore sia correttamente programmato per decodificare tutti i tuoi codici a barre.
Soluzione: controlla il tuo scanner e i requisiti del tipo di codice a barre che stai utilizzando! Alcune simbologie, come Code 39 e Interleaved 2 di 5 potrebbero richiedere la programmazione di opzioni specifiche
Densità del codice a barre
Un ulteriore punto da considerare è la densità del codice a barre.
Il tentativo di codificare troppe informazioni in uno spazio limitato genererà in un codice a barre ad alta densità, in cui gli spazi bianchi stretti tra le barre diventano troppo risoluti per essere rilevati.
Per leggere codici a barre molto densi esistono lettori con ottica specifica ad alta densità.
CONCLUSIONI
È fondamentale che i codici a barre vengano letti in modo tempestivo e coerente, indipendentemente da dove lavori.
I codici a barre illeggibili possono rallentare o addirittura fermare il flusso di lavoro.
Se il tuo lettore non riesce a decodificare i tuoi codici velocemente, ti consiglio di analizzare se lo fa su alcune specifiche simbologie di codice o su stampe danneggiate e codici rovinati.
Valuta se è un problema di programmazione del lettore o di stampa.
Se non riesci a risolvere il problema l’acquisto di un lettore con performance migliori semplificherà sicuramente la tua giornata lavorativa
Il codice a barre EAN 13, come suggerisce il nome, rappresenta un codice di 13 caratteri. Dei 13 caratteri solo 12 sono rappresentati, in quanto l’ultima cifra è un codice di controllo.
Un codice a barre EAN 13 è facilmente riconoscibile perché inizia e finisce sempre con due barre sottili più lunghe delle altre. Ha anche due barre sottili proprio al centro del codice.
COME È COMPOSTO IL CODICE EAN 13
L’EAN 13 viene utilizzato per la tracciabilità di prodotti destinati alla grande distribuzione.
È una simbologia appartenente ai codici a barre monodimensionali che rappresenta 13 cifre così distinte:
9 cifre per il prefisso aziendale (prefisso aziendale GS1)
3 cifre per il codice prodotto
1 cifra di controllo
Le prime cifre del codice a barre GS1 (EAN) indicano in quale paese del mondo l’azienda proprietaria del marchio ha ottenuto il suo prefisso aziendale GS1, mentre l’ultima cifra rappresenta il cosiddetto “check digit” (codice di controllo), che viene calcolato tramite uno specifico algoritmo
COME LEGGERE IL CODICE EAN 13
Il codice EAN 13 è un codice monodimensionale, cioè composto da un’alternanza di barre scure e spazi bianchi di diverso spessore .
Per leggerlo è quindi sufficiente un lettore di codice a barre 1D.
In funzione delle tue esigenze operative, delle tue preferenze e del tuo budget puoi scegliere un semplice lettore con cavo, un lettore wireless o un lettore a presentazione, tutti con gruppo ottico lineare o con ottica 2D se devi leggere anche codici bidimensionali (tipo il QR Code) .
I lettori a pistola vengono impugnati e la lettura viene azionata tramite la pressione di un grilletto.
I lettori a presentazione vengono poggiati sul banco di lavoro e leggono qualsiasi codice si presenti davanti all’area di scansione.
I lettori a presentazione offrono il vantaggio di lavorare a mani libere, per questo vengono frequentemente utilizzati nei punti cassa o nelle attività con un’elevata frequenza di scansione.
COME STAMPARE IL CODICE EAN 13
La stampa dei codici a barre deve rispettare alcune regole di grandezza e di posizionamento del simbolo per garantire sempre la corretta lettura del codice a barre.
I codici EAN hanno una relazione fissa tra base ed altezza.
Quando una dimensione è modificata, l’altra dimensione deve essere alterata in misura proporzionale.
Per questo per stampare correttamente un codice a barre è necessario un generatore di codici in grado di garantire la corretta proporzione del simbolo.
Per stampare un’etichetta con il codice a barre il metodo più diffuso è utilizzare stampanti termiche o a trasferimento termico. Sono stampanti progettate per generare etichette con codice e a barre e lo fanno più velocemente e più efficacemente di qualsiasi altra tecnologia.
Le stampanti di etichette solitamente vengono utilizzate con un software che consente la progettazione del layout dell’etichetta e che ha integrato un generatore di codici sia monodimensionali che bidimensionali.
Un software specifico per la generazione dei codici a barre ti consentirà di creare codici formalmente corretti, includendo anche le quiet zone intorno al codice.
Gli standard nominali specifici dell’EAN 13 sono:
Larghezza del codice a barre = 31,35 mm
Altezza del codice a barre = 22,85 mm
Quiet Zone Sinistra (Zona bianca sinistra) = 3,63 mm
Quiet Zone Destra (Zona bianca destra) = 2,31 mm
Sono consentiti fattori d’ingrandimento compresi tra l’80% ed il 200% delle dimensioni nominali.
La Quiet Zone è l’area bianca che circonda un codice a barre che deve essere tenuta libera da qualsiasi testo, grafica o segno che ostacoli una corretta lettura del codice.
Nei codici a barre 1D, come l’EAN 13 la Quiet Zone è posizionata all’estremità sinistra e destra del codice.
Come regola generale, la Quiet Zone dovrebbe essere almeno 10 volte più grande della larghezza della barra più stretta del codice a barre.
Un software idoneo ti permette di creare e stampare velocemente un codice a barre senza la necessità di specifiche conoscenze tecniche
COME OTTENERE IL CODICE EAN 13 PER I PRODOTTI DELLA TUA AZIENDA
GS1 Italy è l’unico ente autorizzato a rilasciare codici a barre GS1 (EAN) in Italia.
Solo i codici a barre GS1 (EAN) assegnati da GS1 Italy sono riconosciuti ufficialmente dal sistema mondiale GS1 e per questo vengono accettati senza problemi dalla grande distribuzione e online (Amazon, eBay, Alibaba, Google Shopping) in tutto il mondo.
Per ottenere il codice a barre per i prodotti della tua azienda puoi fare l’iscrizione online al seguente link
Una volta formalizzata l’iscrizione, tramite l’invio della documentazione necessaria, si riceve:
il prefisso aziendale GS1,un numero univoco che identifica internazionalmente il proprietario del marchio
la tabella dei codici numerici già calcolati da GS1 Italy con tutte le 13 cifre, utili alla creazione dei codici a barre per identificare i prodotti a peso fisso.
Quindi GS1-Italy invierà per e-mail un pacchetto base di 1000 numeri GS1 (EAN) da assegnare ai tuoi prodotti.
Ogni prodotto e le sue varianti devono avere codici EAN differenti.
Ad esempio, l’azienda AC SISTEMI SRL effettua l’iscrizione online e riceve da GS1 Italy un prefisso aziendale GS1:
803208900
Il prefisso aziendale GS1 identifica univocamente e universalmente AC SISTEMI SRL., il proprietario del marchio.
Per poter codificare le unità di vendita, l’azienda AC SISTEMI SRL costruisce i codici, assegnando ad ogni prodotto differente tre cifre in ordine progressivo (da 000 a 999).
L’ultima cifra, la tredicesima, è la cifra di controllo e viene calcolata automaticamente dal software che genera il codice.
Nota: La generazione dei numeri di 13 cifre viene fatta direttamente da GS1 Italy.
I nuovi associati ricevono insieme al prefisso aziendale GS1 anche un file Excel contenente i numeri di 13 cifre già calcolati.
Se ti occorre una soluzione di lettura o di stampa per il tuo codice a barre CONTATTACI
L’utilizzo di codici a barre per i tuoi prodotti, insieme ad una gestione logica e ordinata delle posizioni su scaffali e contenitori, è un passaggio fondamentale per creare un flusso di lavoro veloce, efficiente ma soprattutto fruibile da qualsiasi dipendente.
In questo articolo analizziamo quali sono i vantaggi principali di un sistema di identificazione automatica basato sui codici a barre
1. Riduzione drastica degli errori
Il primo e più importante vantaggio del codice a barre è l’accuratezza intrinseca ad esso associata.
Quando le informazioni relative ai prodotti vengono inserite manualmente in fogli di calcolo Excel o, peggio ancora, scritti a mano su carta, sono soggetti a un errore umano significativo che è inevitabile.
In aggiunta testi e numeri se scritti in modo frettoloso sono soggetti ad un’interpretazione che può essere equivoca.
I tassi di errore sono 10 su 1000 per le sequenze di tasti azionate dall’uomo e solo 1 su 10.000 se si utilizza un lettore di codici a barre.
Errori nell’inventario possono avere enormi ripercussioni, inclusi ritardi nelle spedizioni, ordini mancati e articoli in eccesso o in difetto.
2. Risparmio di tempo
Il codice a barre è un grande vantaggio in termini di efficienza.
L’equazione efficienza = velocità è pienamente soddisfatta da un sistema basato sulla lettura del codice a barre.
Non solo l’inserimento manuale richiede più tempo per il controllo dei dati e l’inventario, ma è anche un processo lento.
Un sistema manuale per essere accurato ha necessità di più passaggi di verifica allungando ulteriormente i tempi dei flussi operativi.
Digitare a mano numeri e lettere è un compito lento, noioso e ripetitivo che non solo rallenta la produttività ma porta un calo di attenzione che alimenta la probabilità di errore.
3. Il codice a barre offre la visibilità dell’inventario in tempo reale
Molte aziende, in particolare quelle con requisiti di inventario complessi e ad alta rotazione, non hanno certezza delle loro scorte.
La scansione dei codici a barre consente a un’azienda di tenere traccia del proprio inventario in tempo reale.
Identificare un articolo con il codice a barre significa avere visibilità di qualsiasi movimento ad esso associato, una tracciabilità completa dal momento della produzione o ricezione fino alla vendita.
Inoltre, soluzioni software in cloud per la gestione dell’inventario consentono di tenere traccia di ogni movimentazione di magazzino in tempo reale e praticamente da qualsiasi parte del mondo.
4. Sicurezza e garanzia di qualità
I codici a barre consentono un controllo di qualità più rigoroso e un monitoraggio dell’inventario più accurato.
Questa caratteristica non solo è desiderabile, ma è anche imperativa soprattutto per le attività in cui la produzione deve essere attentamente controllata e frequentemente verificata.
Il controllo rigoroso è anche una caratteristica di sicurezza in cui furto o smarrimento possono essere facilmente riconosciuti e corretti, riducendo così al minimo gli effetti a valle della catena.
5. Vantaggi del codice a barre nel magazzino e nella catena di fornitura: tracciabilità e stoccaggio
Stoccaggio e logistica disorganizzata comportano una dilatazione dei tempi legati ai processi aziendali, perché gli operatori non possono individuare e prelevare facilmente gli articoli per la produzione o la spedizione.
Ciò comporterà inevitabilmente anche una percezione alterata delle scorte di magazzino: prodotti che si pensano esauriti quando potrebbero semplicemente non essere trovati .
Il codice a barre è un modo efficiente per tenere traccia dell’inventario durante tutto il processo di produzione fino alla vendita, rendendo molto più facile per il personale stoccare gli articoli in modo organizzato, individuarli e prendere decisioni sugli ordini in base a livelli di inventario più accurati.
6. Controllo dei cespiti e degli strumenti di lavoro
I codici a barre possono essere utili nell’inventario delle apparecchiature, come attrezzi da lavoro, PC, in modo da poter individuare rapidamente e accuratamente la loro ubicazione, riducendo il tempo che il personale impiega a cercarli.
7. Veloce e facile da configurare
L’hardware e il software di un sistema basato su codici a barre possono essere implementati rapidamente e facilmente a un costo minimo.
La tracciabilità con il codice a barre rappresenta una soluzione semplice dove NON sono richieste competenze specifiche e personale qualificato.
Un sistema di identificazione automatica basato sul barcode non richiede mesi per essere messo in funzione, quindi, è davvero accessibile a qualsiasi tipologia di azienda, dalla grande distribuzione al piccolo negozio.
8. Professionalità e coinvolgimento del cliente
Quando si confronta un’etichetta con il codice prodotto scritto a mano con un’etichetta con il codice a barre pulito, ben stampato l’aspetto più professionale meritevole di fiducia da parte del consumatore sarà sempre l’etichetta stampata con il barcode.
La percezione del cliente è spesso molto preziosa quando si tratta di acquistare un prodotto, l’oggetto dall’aspetto più professionale sarà sempre la scelta preferita.
Vuoi automatizzare i tuoi processi aziendali?
Desideri un inventario in tempo reale e un magazzino organizzato? CONTATTACI
La falsificazione e il contrabbando causano ogni anno perdite multimilionarie ai produttori di dispositivi elettromedicali ed espongono gli utilizzatori a rischi per la salute.
L’introduzione del codice UDI, acronimo di Identificazione Unica dei Dispositivi, permette la tracciabilità e la rintracciabilità dei dispositivi medici limitando i rischi di truffa e l’importazione parallela.
Le aziende devono affrontare una fase di implementazione sulle linee di confezionamento seguendo i nuovi regolamenti UE.
GS1, rappresentata in Italia da GS1 Italy, è l’ente accreditato dalla FDA negli Stati Uniti e dalla Commissione europea in Europa per assegnare gli UDI ai dispositivi medici, seguendo una simbologia standardizzata
Il codice UDI è costituito da due parti
UDI-DI: è un dato fisso che identifica la versione o il modello specifico di un dispositivo, rappresentato con la simbologia GS1-128, EAN13 o Data Matrix
UDI-PI: è un dato variabile e contiene informazioni come numero seriale, numero di lotto, data di produzione e data di scadenza.
UDI =UDI-DI + UDI-PI
Il codice UDI viene visualizzato come un codice a barre scansionabile con un lettore di codici, affiancato da un testo alfanumerico leggibile dall’uomo.
LA NORMATIVA UDI
L’UDI deve essere assegnato ad ogni dispositivo medico e a tutti i livelli di imballo superiori.
L’UDI deve essere rappresentato direttamente sul dispositivo o sulla sua etichetta in formato testo e con un simbolo (barcode o tag RFID) che può essere letto e decodificato automaticamente.
I dispositivi medici devono essere registrati sulle banche dati UDI, precisamenteGUDID negli Stati Uniti e EUDAMED nei paesi europei, con lo scopo di raccogliere, rinnovare e scambiare le informazioni sui dispositivi medici.
COME STAMPARE IL CODICE UDI?
La tecnologia di stampa comunemente utilizzata per la stampa di codici a barre è il trasferimento termico.
È fondamentale affidarsi ad una soluzione di etichettatura che garantisca la leggibilità del dato per tutto il ciclo di vita del dispositivo.
A tale scopo occorreranno etichette in materiali nobili, come il pvc fuso o il poliestere, con elevata resistenza ai solventi, alle alte temperature e all’abrasione, combinate con adesivi permanenti tenaci.
I dispositivi elettromedicali sono esposti a frequenti sanificazioni e sbalzi di temperatura che potrebbero sbiadire le stampe generate su materiali di scarsa qualità.
L’utilizzo di nastri inchiostranti idonei renderà indelebile il codice stampato, evitando il richiamo o il ritiro di un prodotto dal mercato per problemi di illeggibilità di codici danneggiati.
STAMPANTI A TRASFERIMENTO TERMICO
Le stampanti a trasferimento termico sono stampanti robuste, veloci, facili da installare e gestire.
Rappresentano lo strumento ideale per la stampa di etichette on demand sia per piccoli volumi di stampa (modelli desktop) che per aziende che devono stampare in modo intensivo e continuativo (modelli di classe industriale).
Abbiamo dedicato numerosi articoli su questo blog tecnico alle stampanti a trasferimento termico e troverai un’ampia presentazione di modelli sul nostro sito
Credo, però, sia molto più costruttivo uno scambio verbale diretto per una consulenza che non lasci dubbi, chiamaci!
VERIFICATORE DI CODICI A BARRE
Il codice UDI deve rispettare gli standard ISO/IEC di GS1 per assicurare la leggibilità delle informazioni in ogni fase della catena di fornitura.
Come detto prima, un codice non scansionabile mette il prodotto a rischio di ritiro dal mercato con conseguenti oneri per i produttori e i distributori.
Per ovviare a questo inconveniente si può testare a campione la produzione di etichette con un verificatore di codici a barre supplementare, oppure si può acquistare una stampante che integra in sé il verificatore.
Il modello PX940 di Honeywell, verifica ogni codice stampato sincronicamente con la fase di stampa, e in caso di esito negativo annulla l’etichetta invalida e procede immediatamente alla ristampa di un’etichetta conforme.
CONCLUSIONI
Lo sforzo delle aziende di adeguarsi alle normative richiede un aggiornamento dei sistemi di tracciabilità.
Cerca insieme a noi la soluzione migliore, che sia affidabile, performante e al minor costo possibile.