Un codice 1D o monodimensionale è composto da una sequenza di linee parallele di diverso spessore. Per ottenere prestazioni ottimali di lettura il codice dovrebbe essere stampato con il massimo contrasto, quindi codice nero su sfondo bianco. Inoltre devono essere rispettate le quiet zone (zone bianche) ai lati del codice per consentire una corretta interpretazione del codice da parte del lettore.
Esempi di codici a barre 1D sono: Codice 128, EAN,UPC, Interleaved 2 di 5, codice 39, GS1
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Un codice bidimensionale ha solitamente la forma di un quadrato costituito da un insieme di piccoli quadrati bianchi e neri, un po’ come una scacchiera con una trama irregolare. Simbologie comuni di codici 2D sono: Datamatrix, QR Code, PDF417
I codici 2D sono in grado di memorizzare molti più dati di un codice a barre lineare. Un elemento chiave di differenziazione nella scelta tra i due è la provenienza del dato da codificare. I codici a barre 1D sono limitati alla codifica di una stringa di massimo 20-25 caratteri e per associare le informazioni sul prodotto specifico hanno bisogno di fare riferimento a un database.
Diversamente i codici 2D sono in grado di memorizzare fino a 2.000 caratteri e quindi il codice stesso può contenere tutte le informazioni del prodotto senza fare riferimento a un database. Questo aspetto lo rende estremamente comodo per la tracciabilità e il controllo in applicazioni stand- alone, in cui non è possibile effettuare un accesso a database e al software gestionale dell’azienda.
E’ meglio l’utilizzo di un codice 2D o 1D? Dipende dall’applicazione. A seconda del compito che deve svolgere il codice, queste 2 forme di codici soddisfano esigenze diverse e ognuno ha i suoi vantaggi.
I codici 1D sono adatti per l’identificazione di prodotti le cui informazioni cambiano frequentemente. In questo caso il codice 1D che identifica il prodotto sarà l’elemento di collegamento al database che contiene i dati dinamici variabili sul prodotto, come ad esempio il prezzo, la descrizione,ecc…
I codici 2D invece, in virtù della capacità di codificare una gran quantità di caratteri, possono essere dei codici “parlanti” e quindi contenere tutte le informazioni necessarie all’identificazione del prodotto
Vediamo alcune applicazioni in cui può essere conveniente l’utilizzo di un codice 2D
> Spesso si vedono etichette che contengono molti codici lineari, oppure sullo stesso prodotto diverse etichette ognuna con il suo codice lineare.
Invece di utilizzare codici a barre multipli può essere opportuno utilizzare un singolo codice bidimensionale che rappresenti tutti i dati. I vantaggi di questa soluzione sono molteplici:
- scansione di un singolo codice
- operazione veloce e priva di errori: la scansione di codici lineari molto vicini richiede più attenzione nel puntamento del lettore
- dimensione del codice estremamente ridotta
Nel settore medico, farmaceutico, elettromedicale dove la tracciabilità richiede molte informazioni l’implementazione di un codice 2D offre sicuramente un vantaggio
> Poco spazio disponibile sul prodotto per la stampa di un’etichetta con codice lineare: in questo caso l’utilizzo di un codice 2D risolve certamente il problema legato alla dimensione del codice
> Programmi di fidelizzazione o campagne pubblicitarie. Un codice 2D non si limita a codificare informazioni alfanumeriche, ma può contenere indirizzi web, immagini, testi, quindi può veicolare una grande quantità e varietà di dati utili al consumatore che può leggere facilmente il codice con la telecamera del proprio smartphone
Come probabilmente vi siete già accorti, i codici QR sono diventati uno strumento di marketing onnipresente. Riviste, annunci pubblicitari, eventi, brochure hanno un codice QR che porta gli utenti al sito dell’azienda o ai link dei social media per fornire un’esperienza di visualizzazione che crea coinvolgimento, aspettativa e curiosità
> Inventario di magazzino. L’utilizzo di un codice 2D che codifica il prodotto, il lotto, la data, l’ubicazione del prodotto e qualsiasi altra informazione necessaria riduce gli errori e migliora la capacità di gestione dell’inventario. Inoltre la scansione con un lettore omnidirezionale consente agli addetti l’acquisizione del codice da qualsiasi angolazione velocizzando le operazioni logistiche
Per quanto riguarda la lettura di un codice è fondamentale considerare che un lettore di codice a barre laser o con tecnologia linear imager si limita a leggere solamente codici 1D.
Un lettore per codici bidimensionali è in grado di acquisire sia codici bidimensionali che codici monodimensionali, pertanto non dimenticate di selezionare per la lettura un dispositivo che sia in grado di decodificare il codice scelto
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Ing. Cristina Urbisaglia
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