Il settore cosmetico ha uno standard di etichettatura tra i più elevati:
- il design deve catturare l’attenzione di un pubblico abituato a canoni strabilianti
- la normativa è particolarmente zelante per la tutela dei consumatori e il numero di informazioni obbligatorie è notevole
- non è sufficiente una comune etichetta in carta per sopravvivere alle varie aggressioni a cui sarà sottoposto il prodotto nel suo ciclo di vita.
La stampa serigrafica diretta sui contenitori può essere molto onerosa se hai una piccola produzione di cosmetici o se ti occupi di confezionamento conto terzi.
Con una varietà di formati e layout dedicati ad ogni SKU, le tirature di cui avrai bisogno saranno tutto sommato limitate e conviene avviare un processo di stampa di etichette in azienda anziché ordinare contenitori prestampati o etichette in tipografia.
Una tecnologia di stampa in grado di garantire etichette resistenti e indelebili è il trasferimento termico.
Puoi stampare su etichette sintetiche, in poliestere o polipropilene, idonee per resistere all’umidità, al calore, ai solventi, agli oli.
Le performance di una stampante a trasferimento termico sono imbattibili nelle applicazioni di tracciabilità con codice a barre: il trasferimento termico è la tecnologia più veloce, versatile, economica ed efficace per la stampa dei dati.
Con altrettanta accuratezza una stampante a trasferimento termico ad alta risoluzione può realizzare grafica. La sua capacità di riprodurre testi con caratteri particolarmente ridotti non ha rivali.
Ma le stampanti termiche non sono tutte uguali, esistono modelli di base e modelli avanzati.
Per esempio la risoluzione (DPI) parte da un livello di 203 DPI sufficiente per stampe ordinarie, ma per stampare caratteri di dimensioni ridotte e immagini con assoluta nitidezza occorre una risoluzione di almeno 300 DPI.
Ovviamente i tipi di immagine riproducibili con una stampante termica sono silhouette, ossia sagome di colore uniforme.
Le stampanti a trasferimento termico stampano in monocromatico, utilizzando il calore della testina per sciogliere un nastro inchiostrato, detto ribbon, che si trasferisce sul supporto.
Esistono diverse composizioni per il ribbon, le tipologie principali sono cera, cera resina, resina.
Per etichettare un prodotto cosmetico bisogna optare per la composizione resina che garantisce la massima nitidezza e stampe indelebili.
I ribbon in resina sono assortiti in numerose colorazioni, sia tinte piatte che vibranti metallizzati lucidi e satinati.
È sempre opportuno acquistare dei ribbon di qualità garantita per essere certi che il risultato sia fedele alla campionatura.
Suggerimenti grafici e soluzioni
L’infinità di combinazioni tra i materiali delle etichette e i colori di ribbon consente una personalizzazione adatta a qualsiasi esigenza di branding.
- Puoi adottare una grafica minimale nero su bianco.
- Puoi dare massimo risalto al tuo contenitore con il “no label look” di un’etichetta in polipropilene trasparente.
- Puoi stampare su etichette precolorate a tinte forti o pastello.
- Puoi addirittura eseguire un doppio passaggio di stampa e trasferire due colorazioni differenti di ribbon.
Se la semplicità è un valore che rappresenta i tuoi prodotti, il trasferimento termico è la tecnologia di stampa che fa per te.
Qual è la stampante adatta?
Ogni casa costruttrice realizza una serie di modelli adatti a varie esigenze di etichettatura.
Vediamo quali sono i parametri fondamentali da valutare per non sbagliare l’acquisto della stampante.
Il volume di stampa annuo
Quante etichette stampi ogni giorno? Alcune centinaia o migliaia? Questo parametro è fondamentale per capire se ti occorre una piccola stampante desktop o una stampante industriale.
Le stampanti desktop sono caratterizzate da design compatto adatto a postazioni di lavoro con poco spazio a disposizione ed esigenze di stampa contenute, fino a circa 500 etichette al giorno.
Se però devi gestire quotidianamente un volume di stampa maggiore allora devi selezionare un modello industriale o semi-industriale, più robusto e con un alloggiamento capiente per i rotoli di etichette.
La risoluzione di stampa
Come detto tra 203 dpi, 300 dpi e 600 dpi una risoluzione di 300 dpi è assolutamente efficiente e ragionevole, data anche la notevole differenza di prezzo per ottenere una risoluzione superiore e quasi mai necessaria.
La dimensione dell’etichetta
Esistono stampanti con larghezza di stampa da 4 pollici, da 6 pollici e da 8 pollici ma considerando che in genere i cosmetici hanno confezioni piccole, è raro che ti occorra una stampante superiore ai 4 pollici.
Oltre alla larghezza massima dell’etichetta, è opportuno considerare anche quella minima perché il corretto passaggio sotto la testina di stampa è garantito in un range specifico di dimensioni.
Etichette molto piccole devono essere confezionate in rotoli con una siliconata esposta più larga oppure organizzate in pista multipla.
Inoltre
Valuta la disponibilità di accessori utili nella fase post stampa come riavvolgitore, spellicolatore, taglierina integrata.
Verifica se puoi usufruire di opzioni di connettività differenti dalla configurazione standard (Usb/Ethernet) che potrebbe non accontentare le tue esigenze operative.
CONCLUSIONI
🧐 Questo blog cerca di aiutare gli utenti a prendere delle decisioni tecnicamente corrette.
✌ Sperando che l’articolo ti abbia aperto degli spunti di riflessione, ti invito a contattarci per la tua scelta migliore.
Elisabetta Urbisaglia
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