Hai molte informazioni che vuoi che il tuo acquirente sappia?
La tua storia è fantastica! Desideri che le persone conoscano cosa c’è nel tuo prodotto e vuoi che il cliente usi il tuo prodotto correttamente.
Più dettagliate e numerose saranno le indicazioni, meglio capiranno il tuo prodotto … giusto?
Più grandi e appariscenti saranno le immagini e il marchio, più clienti noteranno il tuo prodotto sullo scaffale…giusto?
SBAGLIATO! Il tuo mantra dovrebbe essere: più spazio bianco, più impatto!
Che cos’è lo spazio bianco?
Lo spazio bianco è la parte dell’etichetta lasciata non contrassegnata, lo spazio vuoto tra gli elementi.
Lo spazio bianco non deve essere bianco. Può essere di qualsiasi colore, trama, motivo o persino un’immagine di sfondo.
Lo spazio bianco non è semplicemente uno spazio “vuoto”, è un elemento importante del design che consente agli oggetti di coesistere.
L’equilibrio tra spazio positivo (pieno) e spazio negativo (vuoto) è la chiave della composizione estetica.
Un’etichetta affollata di testo o grafica con pochissimo spazio bianco corre il rischio di apparire asfissiante e difficile da leggere.
Le persone si sentono frustrate quando le informazioni le bombardano. Siamo umani, non macchine!
Un po’di spazio in più tra il testo e gli altri elementi può aiutare a definire i messaggi chiave del marchio, le informazioni sul prodotto e altre dichiarazioni cruciali.
Lo spazio bianco è sottovalutato come il silenzio tra le note musicali.
Un buon uso dello spazio bianco può dare a un’etichetta un aspetto curato, elegante e ricco.
Lo spazio bianco ci calma, ci guida, permettendoci di “respirare”.
In breve, un ampio spazio bianco raggiunge tre benefici:
• Migliora la leggibilità. Lo spazio tra testo ed elementi aiuta a definire il contenuto e facilita la lettura.
• Aumenta l’attenzione. Lo spazio bianco è un modo efficace per attirare l’attenzione degli utenti su un elemento particolare. Circondare l’elemento con uno spazio bianco lo fa risaltare.
• Crea il tono giusto. L’uso dello spazio bianco comunica intrinsecamente un senso di equilibrio, freschezza ed eleganza per il tuo prodotto, incrementando il valore percepito.
Queste qualità sono piuttosto interessanti per gli acquirenti.
Come si crea lo spazio bianco?
Passaggio 1 – RACCOGLI tutte le informazioni e la grafica che desideri sulla tua etichetta
Passaggio 2 – POSIZIONA gli elementi di testo e grafici sull’etichetta.
In questo momento, non pensare a come apparirà il risultato finale, semplicemente posiziona tutto all’interno dei confini della dimensione finale prevista dell’etichetta.
Passaggio 3 – ELIMINA qualsiasi testo non necessario e modifica il testo per ridurre la lunghezza dei paragrafi.
Passaggio 4 – GUARDA le immagini che hai inserito: aggiungono valore? Elimina quelle che non lo fanno.
Per un sito Web, un’App, o un cartellone pubblicitario valgono gli stessi principi.
Come in un dipinto lo spazio bianco è la tela in cui è rappresentata la scena: è lo sfondo che tiene insieme gli elementi in un disegno, permettendo loro di distinguersi.
Dov’è lo spazio bianco?
Lo spazio bianco è comunemente classificato in base alla densità del micro spazio bianco e alla sua relazione con lo spazio bianco macro.
Stiamo parlando di rapporti e proporzioni.
Lo spazio bianco è un ottimo strumento per bilanciare gli elementi di design e organizzare meglio i contenuti, per migliorare l’esperienza di comunicazione visiva.
Micro spazio bianco
Puoi trovarlo tra righe e paragrafi, incluso lo spazio tra i glifi tipografici (caratteri leggibili), e tra le immagini.
Lo spazio bianco micro ha un impatto diretto sulla leggibilità dei contenuti. Ad esempio, uno spazio bianco marginale che circonda i paragrafi influisce sulla velocità e la comprensione della lettura dell’utente.
Se il testo appare al di fuori dei paragrafi regolari, le persone lo leggono più lentamente.
Che tu abbia poco o molto testo sulla tua etichetta, queste parole devono risaltare. Le tue etichette devono educare e incuriosire i clienti a prima vista, quindi il testo illeggibile è un problema serio.
Macro spazio bianco
Lo spazio bianco macro è il grande spazio tra i principali elementi e lo spazio che circonda il layout, funge da contenitore del design complessivo.
Probabilmente il miglior esempio di sito Web che implementa intensamente (ed efficacemente) lo spazio bianco macro è la homepage di Google.
L’aspetto iconico di Google è meravigliosamente semplice e calmante, perché non c’è disordine, c’è meno lavoro per i tuoi occhi e la tua mente.
Puoi concentrarti sul motivo per cui sei lì: cercare qualcosa!
All’inizio, le connessioni Internet erano molto più lente e i visitatori aspettavano il download della pagina nonostante tutto fosse già sullo schermo, perché non erano abituati a vedere così tanto spazio bianco!
I progettisti di Google hanno deciso di aggiungere l’avviso di copyright nella parte inferiore della pagina affinché gli utenti sapessero che la pagina era stata caricata completamente.
Cosa determina quanto e quale spazio bianco dovresti usare?
L’uso di macro e micro spazi dipende dai seguenti fattori:
Contenuto: con più informazioni nel layout, saranno disponibili meno quantità di spazio bianco macro. Per compensare questo, il volume del micro spazio bianco aumenterà.
Questo compromesso è vitale; altrimenti, le etichette sarebbero blocchi di dati solidi, estremamente difficili da leggere!
Design: il design influenza il rapporto tra micro e macro spazi bianchi nel layout.
Il designer sceglie lo stile. Ciò può orientare il layout su un tipo di spazio bianco o su un altro.
Utente: il giusto equilibrio tra macro e micro spazi bianchi dipende dal target dei clienti a cui è destinato il nostro prodotto o servizio.
Non esiste una “regola empirica” da applicare, il gradimento o meno va sondato.
Messaggio di branding: l’utilizzo di spazi bianchi può suggerire il budget di un’azienda e quindi la qualità del prodotto.
Un grande uso dello spazio bianco macro ispira qualità e selezione, sincerità e minimalismo del marchio.
Lo spazio bianco comunica valore: se vuoi che la tua etichetta imposti un determinato tono, a volte il meno vale di più.
Come migliora la leggibilità?
Oltre alla differenziazione tra spazio bianco micro e macro, puoi anche considerare lo spazio bianco come attivo o passivo.
Spazio bianco passivo: viene applicato per migliorare la visibilità del testo senza guidare l’utente attraverso un ritmo di lettura.
Ad esempio, lo spazio bianco tra glifi dei caratteri e l’interlinea funzionano in questo modo.
Spazio bianco attivo: è lo spazio bianco utilizzato per migliorare la struttura e l’estetica della pagina, aiutare il cliente nella comprensione della lettura seguendo un flusso di contenuti specifici.
Sul lato sinistro dell’immagine, il testo non ha alcuna reale quantità di spazio bianco tra caratteri, righe, paragrafi.
Notiamo subito che la mancanza di spazio bianco rende il testo schiacciato e compresso.
Nell’esempio centrale, abbiamo aggiunto dello spazio bianco passivo, semplicemente maggiorando l’interlinea (micro).
Noti quanto più facilmente puoi leggerlo rispetto al primo?
In generale, maggiore è la spaziatura, migliore sarà l’esperienza dell’utente durante la lettura (anche se una spaziatura eccessiva delle righe può rendere le linee disconnesse).
Passando all’esempio sul lato destro, abbiamo aggiunto uno spazio bianco attivo per guidarci attraverso il testo.
Quel duro “muro di testo” che abbiamo visto per la prima volta è diventato qualcosa di strutturato in un formato confortevole.
Quali altre funzioni ha lo spazio bianco?
È possibile utilizzare molti metodi visivi per mettere in evidenza elementi specifici; uno è giocare con la quantità di spazio bianco attorno ai punti focali. Le industrie del branding e della stampa applicano varie teorie per attirare l’attenzione sui messaggi del marchio.
Lo spazio bianco chiarisce le relazioni
L’intero layout deriva dalla somma delle sue parti e le relazioni di contenuto sono definite dallo spazio bianco circostante.
La “Legge di prossimità” afferma che gli oggetti vicini l’uno all’altro sembrano simili. In questo caso lo spazio bianco funge da segnale visivo.
Analizziamo per esempio l’immagine qui sotto:
Quasi tutti coloro che vedono questa immagine notano due gruppi di cerchi, anziché semplicemente 12 cerchi.
I cerchi sono tutti identici e l’unica differenza tra loro è la quantità di spazi bianchi che li separa.
È possibile raggruppare gli elementi diminuendo lo spazio tra loro e aumentando lo spazio tra loro e altri elementi della pagina.
Lo spazio bianco attira l’attenzione
Hai qualcosa di veramente interessante da evidenziare sulla tua etichetta e vuoi essere sicuro che la gente se ne accorga? Non mettere nulla accanto.
I designer possono utilizzare gli spazi bianchi per comunicare a colpo d’occhio gli elementi chiave.
C’è una relazione tra distanza e attenzione: una distanza maggiore forza l’attenzione. La mancanza di altri elementi enfatizzerà gli elementi esistenti.
Quindi: più spazi bianchi circondano un oggetto, più l’occhio è attratto da esso.
Lo spazio bianco crea una gerarchia visiva
Quando lo spazio bianco viene utilizzato in modo appropriato, si consente un flusso visivo e un equilibrio generali, che a loro volta aiutano a comunicare l’intento del design. Gli spazi bianchi producono simmetria o asimmetria.
La simmetria crea memoria e armonia:
Usando la simmetria è possibile creare un layout bilanciato con parti destra e sinistra ugualmente importanti.
Mentre l’asimmetria attira l’attenzione:
L’asimmetria è ottima per calamitare il cliente su una particolare area.
Quando un elemento usa uno spazio asimmetrico, si distingue dagli altri elementi circostanti.
Conclusione
Lo spazio bianco non è uno spazio sprecato, bensì un potente strumento di progettazione.
Può essere altrettanto importante dello spazio occupato da immagini, testo o altri oggetti perché anche lo spazio vuoto ha uno scopo: supportare l’integrità visiva di un layout.
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Elisabetta Urbisaglia
🛒 https://acsistemionline.com/
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