Le aziende vinicole devono stampare il lotto di produzione su ogni singola etichetta applicata sulla bottiglia del vino.
Spesso il lotto viene pre-stampato tipograficamente oppure successivamente tramite una stampante a trasferimento termico.
A questo punto il rotolo di etichette viene inserito nell’applicatore automatico per l’etichettatura delle bottiglie e in alcuni casi si possono creare sprechi di materiale o perdita di tempo.
Perché spreco di materiale o perdita di tempo?
La quantità di etichette pre-stampate se è superiore rispetto al reale fabbisogno di produzione crea uno spreco non più utilizzabile; invece se la quantità di etichette è inferiore al reale fabbisogno, comporta un fermo di produzione nell’attesa della successiva stampa di nuove etichette per il completamento della produzione.
Una soluzione semplice ed economica è l’utilizzo di un marcatore a getto di inchiostro TIJ a cartuccia da utilizzare direttamente sull’applicatore di etichette.
Vediamo quali sono i vantaggi:
- investimento economico: ci sono vari modelli e con un budget dai 1.600,00 a 2.500,00 euro si può acquistare il dispositivo in funzione alla configurazione necessaria alla specifica applicazione
- dimensioni ridotte: è facilmente inseribile direttamente sulla macchina etichettatrice automatica, poiché le dimensioni non superano solitamente 120 mm di lunghezza, 100 mm di altezza e 90mm di larghezza.
- marcatura diretta sulla etichetta (print on demand): la marcatura avviene su richiesta direttamente sulla etichetta solamente prima dell’applicazione, in questo modo non ci sarà spreco di materiale
- costo stampa economico: con una cartuccia di inchiostro si riescono solitamente a marcare circa 90.000 etichette ( costo stampa inferiore a 0,001 euro )
- facilità di installazione: questi dispositivi sono dotati di software molto intuitivi sia per creare il layout di stampa che per la configurazione del sistema.
La fotocellula e l’encoder
Quando si integra un marcatore in una etichettatrice automatica il primo passaggio è la scelta della posizione più idonea per il fissaggio del marcatore.
Come avevo accennato prima, le dimensioni ridotte consentono un facile inserimento direttamente sulla macchina etichettatrice.
Il secondo aspetto da affrontare è la velocità.
Le etichettatrici automatiche hanno un avanzamento intermittente dovuto alla fotocellula che rileva la presenza della bottiglia e al tempo di applicazione dell’etichetta e quindi è necessario inserire un encoder.
L’utilizzo di un encoder collegato al marcatore garantisce il corretto flusso di stampa dell’inchiostro sull’etichetta in funzione della variazione della velocità del rotolo di etichette.
Ultimo aspetto è il segnale di avviamento della stampa che può avvenire collegando una fotocellula a forchetta al marcatore. La fotocellula rileva l’interspazio tra le etichette e invia il segnale di start.
In alternativa si può prendere il segnale di start dal plc dell’applicatore automatico.
Le soluzioni di marcatura sulle etichettatrici automatiche sono un investimento contenuto e rendono il processo di stampa del lotto di produzione molto più veloce ed efficiente.
Se dovete implementare la vostra linea di produzione con un marcatore a getto di inchiostro o per qualsiasi approfondimento, contattateci ai nostri riferimenti.
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Andrea Capponi
Ing. Cristina Urbisaglia
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