In questo articolo parliamo di come realizzare un’etichetta per prodotti preconfezionati in modo efficiente e flessibile.
Molte produzioni artigianali preferiscono promuovere il loro marchio con un’etichetta che abbia un design distinguibile e attraente per il consumatore.
Al tempo stesso hanno la necessità di contenere i costi e ottimizzare il magazzino.
Per queste aziende una fornitura di etichette prestampate in tipografia non assolverebbe le loro esigenze.
Infatti, qualsiasi modifica nella lista degli ingredienti, nella grammatura dei prodotti, nella normativa sull’etichettatura invaliderebbe la congruità delle etichette prestampate, che diventerebbero una spesa da cestinare.
La stampa in autonomia delle proprie etichette ha numerosi vantaggi ma non sempre è fattibile per vari motivi: il costo di una stampante di etichette a colori, la carenza di tempo, la mancanza di attitudine.
Una soluzione conveniente è ordinare etichette prestampate a colori, solo con la grafica del logo aziendale e qualche decorazione di fondo, su cui successivamente provvedere alla stampa degli ingredienti e dei dati variabili in azienda.
Stampa degli ingredienti con una stampante termica di etichette
Le stampanti termiche sono economiche, performanti e realizzano una stampa monocromatica sfruttando il calore della testina di stampa.
Si suddividono in 2 sottoclassi con funzionamento differente:
- trasferimento termico (con ribbon)
- termico diretto (senza ribbon)
- La stampante a trasferimento termico funziona con un nastro inchiostrante (ribbon) che viene fuso dal calore della testina di stampa e aderisce all’etichetta realizzando una stampa persistente.
Il trasferimento termico può avvenire con ribbon nero o colorato, offre una disponibilità di materiali di stampa molto variegata ed è la tecnologia raccomandata per produrre etichette nitide e con un lungo ciclo di vita.
- La stampante termica diretta stampa direttamente su specifiche etichette termosensibili che reagiscono al calore scurendosi.
Sono etichette con un ciclo di vita corto (pochi giorni) adatte per alimenti a breve scadenza.
Se devi etichettare alimenti con una scadenza più lunga, dovrai utilizzare etichette termiche di qualità superiore (termiche protette) in cui le stampe resisteranno per qualche mese.
La disponibilità di materiali per la tecnologia termica diretta è nettamente inferiore a quella del trasferimento termico e realizza stampe esclusivamente in nero.
N.B. Una stampante a trasferimento termico può funzionare anche in modalità termica diretta (senza ribbon) e non viceversa, perché una stampante termica diretta non ha il meccanismo di inserimento del ribbon.
Materiali idonei per la ristampa
Nell’ordinare etichette prestampate a colori devi far attenzione a specificare la tecnologia che userai per la ristampa.
I materiali che consentono stampe a trasferimento termico di qualità sono quelli con superficie liscia: carta patinata, polipropilene opaco e lucido, polipropilene trasparente, poliestere.
La prestampa non deve includere lavorazioni come laminazioni metalliche, embossing, debossing che rendono irregolare lo spessore del supporto.
Etichette con superfici porose come le carte vergate o goffrate non sono idonee per il trasferimento termico.
Layout per la sovrastampa
Le stampanti delle marche più prestigiose hanno un software grafico incluso, che consente di inserire facilmente testi, forme, immagini e codici a barre.
La versione a pagamento del software include funzionalità di importazione dei dati da un database.
Sia nel software grafico che nel driver della stampante imposti una dimensione di etichetta pari a quella dell’etichetta prestampata a colori.
Per la ristampa completi solo i campi nelle zone destinate a ingredienti, valori nutrizionali, codice a barre, lotto e scadenza.
Gli ingredienti e i valori nutrizionali vanno inseriti utilizzando un carattere leggibile, con altezza delle lettere minuscole di almeno 1,2 mm (0,9 mm per etichette con area inferiore a 80 cm2).
I font migliori per il trasferimento termico sono quelli compatti, senza grazie e assottigliamenti: Arial, Calibri, Helvetica, Montserrat, Roboto, Gothic e tanti altri.
Risoluzione della stampante
Le stampanti termiche possono avere varie risoluzioni di stampa in funzione del modello scelto: 203, 300 , 400 e 600 dpi.
Per le esigenze più comuni una risoluzione di 203 dpi garantisce la giusta nitidezza dei testi.
Per testi particolarmente ridotti occorre una risoluzione di 300 dpi.
La risoluzione di stampa è una caratteristica che cambia sostanzialmente il prezzo d’acquisto di una stampante.
Inoltre, la scelta del modello deve tener conto di altri parametri fondamentali:
dimensione dell’etichetta (esistono modelli con larghezze di stampa differenti)
volume di stampa (modelli desktop per bassi volumi di stampa e modelli industriali per alti volumi di stampa)
Conclusioni
Le etichette a colori hanno un impatto rilevante nella promozione di un prodotto.
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Elisabetta Urbisaglia
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