Progettare un’etichetta che catturi l’attenzione non è banale come potrebbe sembrare, soprattutto se si vuole attrarre una ben determinata cerchia di acquirenti.
Un allineamento di prodotti sullo scaffale viene inizialmente adocchiato a distanza dal consumatore. In questa fase, il fattore dominante che suscita l’appeal è il colore.
Prima che il cliente si avvicini per visualizzare i dettagli dell’etichetta, l’abbinamento dei colori classifica immediatamente il prodotto su una specifica fascia di qualità.
Un’etichetta realizzata con l’accostamento di molti colori contrastanti è tipica di un prodotto commerciale o destinato ad un pubblico giovanile.
Un’etichetta monocromatica o con pochi colori ben assortiti si addice ad un prodotto di lusso dedicato ad una clientela sofisticata.
Nella ricerca di una grafica funzionale e accattivante, affidarsi alle teorie sulla psicologia dei colori è limitante e condurrebbe ad utilizzare sempre gli stessi canoni per etichettare prodotti dello stesso settore.
Ruota dei colori e metodi di combinazione
La ruota dei colori è uno schema intuitivo di grande supporto nella scelta dei colori da inserire in un’etichetta.
Nella ruota sono rappresentati i colori primari (rosso, giallo e blu) e quelli secondari (viola, arancione e verde), comprese tutte le gradazioni, dai toni più scuri verso il bordo ai toni più chiari verso il centro.
Nelle ruote più complesse ci sono molti settori circolari con colorazioni intermedie che sono i colori terziari, ottenuti miscelando i tre colori primari in opportune percentuali.
Esistono vari criteri per abbinare con un certo feeling i colori. Analizziamone alcuni.
Combinazione di colori complementari
I colori complementari sono coppie di colori che si trovano sui lati opposti del cerchio cromatico.
I colori opposti realizzano il più elevato contrasto, risaltandosi e completandosi l’un l’altro.
Le coppie complementari fondamentali sono:
GIALLO (primario) | VIOLA (secondario = rosso + blu) |
ARANCIO (secondario = giallo + rosso) | BLU (primario) |
ROSSO (primario) | VERDE (secondario = blu + giallo) |
Possiamo notare come ogni coppia sia composta da un colore caldo e da uno freddo, e che l’opposto di un colore primario sia sempre un colore secondario e viceversa.
Invece, l’opposto di un colore terziario sarà un altro colore terziario.
Un’etichetta con due colori complementari dominanti è un messaggio molto forte, soprattutto se i colori sono al massimo della saturazione.
Potrebbe essere una buona strategia per prodotti di fascia media come integratori alimentari, energy drink, salse esotiche, snack, bibite gassate e prodotti rivolti ad un pubblico vasto o piuttosto dinamico.
Combinazione di colori complementari divisi
A volte puntare su due soli colori genera un impatto molto aggressivo e vincolante.
Per raccordare il contrasto dei colori complementari, si può optare per i complementari divisi, in cui ad un colore della ruota se ne associano 2 opposti consecutivi tra loro.
In questo modo, pur esaltando gli opposti, si genera una declinazione flessibile.
Quindi si potrebbe armonizzare il contrasto GIALLO-VIOLA con una di queste opzioni:
GIALLO | ARANCIO | VIOLA |
GIALLO | VERDE | VIOLA |
GIALLO | MAGENTA | VIOLA |
GIALLO | BLU | VIOLA |
I complementari divisi, soprattutto nelle più tenui tonalità pastello, si addicono per arricchire etichette dedicate a prodotti biologici del settore alimentare, cosmetici naturali o prodotti farmaceutici.
Combinazione di colori analoghi
I colori analoghi sono colori adiacenti l’uno all’altro sulla ruota dei colori, come:
ROSSO-ARANCIO
GIALLO-VERDE
VIOLA-BLU
Questi colori si combinano armonicamente senza cadere nell’appariscenza e sono gradevoli e rilassanti per la vista.
Un’etichetta con un’associazione di colori analoghi è una scelta adeguata a prodotti di lusso, destinati ad un pubblico selettivo che ambisce alla qualità dell’acquisto.
Si pensi alla dominanza dei verde-oro per le etichette di olio extravergine, dei bordeaux-porpora sulle bottiglie di Barbera, dei nero-testa di moro nei preparati al tartufo.
Per questi prodotti si assiste ad una vera e propria omologazione, anche perché è il consumatore stesso che associa quei colori alle categorie di prodotti. Sta all’abilità del designer trovare lo spunto stilistico e cromatico che possa rendere una confezione più attraente di un’altra.
Combinazione Monocromatica
Scalandolo un solo colore da un tono più scuro a toni via via più chiari, si ottiene una gradazione monocromatica.
È una scelta estremamente raffinata e tutto sommato molto facile da progettare.
Per impartire una gerarchia visiva, gli elementi principali dell’etichetta dovranno essere associati ai toni più intensi, gli elementi secondari ai toni intermedi e alcune decorazioni di sfondo ai toni più pallidi.
Se dovessi etichettare una linea di confetture, in cui la trasparenza del barattolo di vetro già mostra i colori dei gusti, trovare una grafica che coordini l’etichetta con i vari frutti non è semplice.
Colori complementari e complementari divisi potrebbero risultare invadenti, soprattutto se distribuiti su grandi aree dell’etichetta.
In questo caso una buona partenza per uno stile grafico più elegante è ridurre la “tavolozza dei colori” con una combinazione monocromatica o partire da una base neutra.
I colori neutri per definizione sono bianco, crema, beige, grigio, nero ma anche qualsiasi altra tinta a bassa intensità e saturazione.
Colore dei testi in un’etichetta
Un’etichetta con testi non leggibili è un investimento perso e una mancanza di rispetto verso il cliente.
Testi particolarmente ridotti di dimensioni, andrebbero scritti in nero su sfondo bianco o con una combinazione di colori tra testo e sfondo ad elevato contrasto.
Scegliendo sulla ruota cromatica due colori complementari, non ci saranno problemi di leggibilità, soprattutto selezionando gradazioni scure per il testo e chiare per lo sfondo (la situazione inversa è meno accomodante per la vista).
testo scuro + sfondo chiaro
testo chiaro + sfondo scuro
Stampanti di etichette a colori: l’importanza delle prove di stampa
Se vuoi stampare in autonomia le etichette dei tuoi prodotti e vuoi essere sicuro che la palette di colori sia correttamente stampata, è sempre opportuno eseguire delle prove di stampa, perché vari fattori influenzano il risultato finale:
- materiale dell’etichetta
- modello della stampante
- impostazioni della qualità di stampa
Con un test di stampa si possono apportare tutte le modifiche per far corrispondere i colori stampati alla tua palette ideale.
Se vuoi approfondire l’argomento puoi leggere l’articolo:
Conclusioni
Realizzare la grafica di un’etichetta è un processo creativo che va portato a termine esaltando i valori della brand identity, attraverso una sinergia di colori, forme e tecnologie di stampa.
Elisabetta Urbisaglia
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