Implementare la tecnologia RFID su un gestionale aziendale, sia in ambienti di produzione sia nella logistica dei magazzini, non significa solo acquistare dispositivi e tag Rfid, ma occorre creare un’intelligenza software che sappia organizzare le informazioni nei database.
I sistemi di identificazione a radiofrequenza ricevono continuamente dati dai tag RFID; dati che non avrebbero alcun senso se non venissero elaborati.
Infatti, i tag RFID vengono rilevati e trasmessi centinaia o migliaia di volte quando si trovano nell’area di copertura dell’antenna di un reader, creando così una mole di dati ridondante.
Per questa esigenza abbiamo creato RFID CONNECT, un applicativo middleware per gestire le letture acquisite, con un’interfaccia utente molto intuitiva.
Un middleware RFID è un software di mezzo che fornisce funzionalità di monitoraggio e connettività di tutte le risorse RFID.
Considerando che in un impianto RFID possiamo avere anche più di un reader e che ad ogni reader possono essere collegate varie antenne, il middleware è in grado di discriminare da quale reader e antenna arriva il dato e presentarlo nella forma corretta.
RFID CONNECT filtra le letture importanti, rimuove quelle ripetitive, corregge gli errori, formatta i dati e li invia alle piattaforme del gestionale aziendale o al software del magazzino.
Funzioni principali del middleware RFID CONNECT
RFID CONNECT è stato creato per la gestione dei dispositivi RFID Zebra (palmari e fissi) sulle piattaforme Linux e Windows.
L’accesso ai dati può avvenire tramite API, database o interfaccia TCP.
Il middleware può gestire da uno a più dispositivi, eventualmente combinati in aree di lavoro differenti.
La WEB APPLICATION di configurazione
RFID CONNECT dispone di un’interfaccia web responsive, in grado di adattarsi sia a schermi ad alta risoluzione sia a schermi di dispositivi mobili.
Dalla WEB APPLICATION è possibile configurare i parametri dei dispositivi (indirizzi di rete degli apparati, autorizzazioni, configurazione delle antenne) e visualizzare in tempo reale le letture acquisite.
Le funzionalità di configurazione e di visualizzazione dei dati sono protette e pertanto è richiesto l’inserimento di credenziali di accesso.
Attraverso un semplice menù è possibile visualizzare le informazioni di interesse.
Dashboard: in questa pagina è possibile visualizzare lo stato del servizio, l’attività dei lettori e le letture effettuare nell’ultima ora.
Readers: la schermata mostra l’elenco dei lettori disponibili nel sistema ed il loro stato di funzionamento in tempo reale, insieme al modello, l’indirizzo IP e le antenne configurate.
Tags: la pagina mostra in tempo reale le letture acquisite dai lettori. Le letture sono complete di EPC, di TID (se la funzionalità è abilitata), il numero di volte che il tag è stato letto, la prima e l’ultima volta che il tag è stato letto, la potenza del segnale ricevuto e la posizione.
Settings: nelle impostazioni sono presenti diverse voci che consentono di impostare tutto il sistema.
Impostazioni per i lettori: per ogni lettore è possibile visualizzare la configurazione, modificarla, rimuoverlo o aggiungerne uno nuovo.
Impostazioni per le aree: è sempre presente un’area di DEFAULT dove vengono posizionate le antenne. I dati acquisiti dalle antenne che condividono la stessa area vengono miscelati e pertanto possono usufruire dello stesso filtro, ovvero il numero di secondi che deve passare prima che un tag venga riproposto come nuova lettura.
Ad ogni area è possibile associare un codice, per esempio il codice dell’area presente nel sistema gestionale, codice che verrà poi riportato nelle stringhe di output nel flusso TCP o memorizzato nel database.
Impostazioni del server TCP: Il middleware consente di estrarre le letture in tempo reale attraverso la connessione al server TCP.
Aprendo la connessione TCP il server invierà i dati in tempo reale in formato CSV esponendo la data/ora di lettura, l’EPC, il TID, la potenza di lettura, il codice dell’area, il nome dell’area, il numero totale di letture, la prima e l’ultima lettura.
Impostazioni del database: RFID CONNECT consente di memorizzare i dati su un DBMS esterno di tipo mySQL o MariaDB.
Le impostazioni consentono di inserire l’indirizzo e le credenziali di accesso al DBMS e di selezionare il nome del database, la tabella ed i campi ove memorizzare i dati rilevati dal sistema di acquisizione.
CONCLUSIONI
La gestione dei dati è una delle prerogative più importanti in un progetto RFID.
Durante la lettura di un tag da parte del sistema, il dato viene preso in carico direttamente dal middleware, che lo elabora e lo trasferisce al database filtrando tutte le letture multiple ed eseguendo un tracciamento univoco.
Se devi implementare una nuova soluzione con tecnologia RFID e vuoi fare un’analisi dei requisiti insieme a noi, contattaci
Il software Danea Easyfatt è dotato di un modulo di magazzino estremamente efficiente in grado di interfacciarsi con lettori di codici a barre oppure con terminali portatili che memorizzano e scaricano sul PC tutti i codici letti con un’unica operazione.
Con l’utilizzo di una stampante di etichette puoi stampare le etichette associate ad ogni articolo, con codice a barre, prezzo, descrizione e qualsiasi altra informazione ti sia utile ad una immediata identificazione dell’articolo.
Con un lettore di codici a barre o con un terminale portatile vengono velocizzate notevolmente le operazioni di carico e scarico magazzino, così come quelle di inserimento di articoli in fattura, nei preventivi, nelle conferme d’ordine o nei documenti di trasporto.
In questo articolo ti presentiamo una serie di soluzioni che puoi utilizzare e lo faremo attraverso alcuni video che ti aiutano ad individuare lo strumento di lavoro più adatto al tuo flusso aziendale.
LETTORI DI CODICI A BARRE
Se il tuo lavoro si svolge principalmente sulla postazione PC dove hai installato Danea allora un semplice lettore di codice a barre rappresenta la soluzione più utile
Con uno scanner con cavo USB collegato al PC oppure un lettore wireless, se preferisci lavorare senza fili o un lettore a presentazione, inserisci direttamente gli articoli dentro il software Danea.
In questo video presentiamo 3 modelli di lettori di codici a barre che puoi scegliere in base alle tue specifiche esigenze e preferenze operative
TERMINALI PORTATILI
Se invece vuoi lavorare in completa mobilità oppure devi gestire l’arrivo merce in un magazzino lontano dalla postazione PC dove è installato Danea oppure vuoi velocemente eseguire un inventario allora un terminale portatile è la scelta più indicata.
Puoi optare per una soluzione semplice come il terminale Opticon OPH-3001 che ti permette di leggere un codice e inserire la quantità.
Puoi vederne il funzionamento ai seguenti video
Se hai bisogno di un palmare che visualizzi anche il prezzo e la giacenza degli articoli puoi utilizzare la nostra soluzione su palmare Android spiegata nei seguenti video
Se non sai quale palmare scegliere tra le 2 proposte guarda il seguente video per chiarirti le idee
Un lettore di codice a barre e un palmare lavorano in modo completamente differente con Danea EasyFatt.
Se non sai quale scegliere e vuoi comprendere quale è la soluzione più adatta alle tue esigenze guarda questo video
Trovi una panoramica degli strumenti utili per la gestione del magazzino con Danea EasyFatt nel video di seguito indicato dove utilizziamo un lettore di codice a barre, un terminale e una stampante di etichette per realizzare un flusso veloce e senza errori
Se vuoi iniziare a gestire il tuo magazzino con Danea EasyFatt e non sai da dove partire al seguente video trova una panoramica degli strumenti utili che ti occorrono per una gestione completa e priva di errori
Se vuoi parlare con noi della soluzione più adatta alle tue esigenze contattaci
I codici a barre sono oramai diventati parte integrante del flusso lavorativo della maggior parte delle aziende
Ma cosa succede quando hai problemi a leggere i tuoi codici a barre e non riesci a scansionarli al primo colpo?
Ti innervosisci, il tuo flusso lavorativo rallenta e perdi tempo in azioni ricorsive che non risolvono il problema.
Analizziamo alcuni motivi e possibili soluzioni che potrebbero aiutarti a risolvere una condizione di non lettura e di inefficienza operativa.
Qualora non ti fossero di aiuto è ora di pensare ad un nuovo lettore di codice a barre che riesca a leggere tutto al primo colpo, perché così deve comportarsi uno scanner per aiutarti a svolgere il tuo lavoro in modo veloce ed efficiente.
Codici a barre danneggiati o stampati male
I codici a barre possono essere esposti a molte condizioni difficili, come temperature estreme, esposizione a sostanze chimiche, all’umidità o altri fattori aggressivi che ne compromettono la leggibilità.
I codici a barre possono anche subire aggressioni come graffi, strappi o pieghe, occorrenze che possono rendere il codice illeggibile.
Soluzione: qui è fondamentale scegliere l’etichetta giusta.
L’uso di un’etichetta appropriata per la tua applicazione non solo assicurerà che rimanga attaccata al tuo contenitore, ma preverrà anche danni all’etichetta (e al codice a barre) dai fattori aggressivi che incontra nel suo ciclo di vita.
Ricorda, la prevenzione vale sempre più di una cura, soprattutto quando si tratta di etichette danneggiate fisicamente.
Questo vale anche per la stampa: non tutti i tipi di stampa sono idonei a generare etichette perfettamente leggibili.
Se stampi il codice a barre con una stampante laser o una comune stampante a getto d’inchiostro, la stessa stampante con la quale stampi su fogli di carta comune, non stai optando per la soluzione migliore.
Le stampanti a trasferimento termico offrono alle tue etichette la massima resistenza alle temperature estreme, ai solventi e a sostanze chimiche, o altri elementi aggressivi assicurando che i tuoi codici a barre rimangano perfetti nel tempo.
Inoltre, considera che esistono lettori con un costo accettabile che hanno la capacità di leggere anche codici danneggiati e stampati male perché implementano un algoritmo di ricostruzione del codice a barre che garantisce una scansione veloce anche nelle condizioni peggiori.
Posizionamento errato dell’etichetta
Una condizione frequente di un codice a barre illeggibile è l’errato posizionamento dell’etichetta.
Immagina di avvolgere un’etichetta con codice a barre 1D attorno alla circonferenza di una provetta da 15 ml.
In una tale condizione non è possibile che il raggio emesso dallo scanner possa attraversare tutte le righe del codice a barre se è avvolto attorno ad una superficie cilindrica di piccolo diametro.
È fondamentale verificare la posizione dell’etichetta quando la superficie non è piana.
Soluzione: il modo migliore per evitare un codice a barre posizionato male è disporre di un protocollo operativo che specifichi uno standard appropriato per ciascun contenitore che richiede l’etichettatura
Posizione impropria del codice a barre o dello scanner
Una scansione del codice a barre non riuscita può essere causata da alcuni fattori relativi alla posizione del codice a barre o dello scanner:
il codice a barre potrebbe essere troppo vicino o troppo lontano dallo scanner, a seconda della distanza focale ottimale dello scanner (la distanza alla quale il codice a barre viene messo a fuoco)
il codice a barre potrebbe essere posizionato con una scarsa angolazione rispetto allo scanner
il montaggio di uno scanner a posizione fissa perpendicolarmente al codice a barre può causare una riflessione speculare, in cui la luce viene riflessa direttamente sullo scanner, accecandolo al segnale del codice a barre.
l’orientamento del codice a barre potrebbe non essere compatibile con lo scanner.
Ad esempio, i lettori di codici a barre laser o monodimensionali devono essere posizionati in modo tale che la linea di scansione sia perpendicolare alle barre del codice
Soluzione: per le applicazioni che richiedono condizioni di scansione variabili, l’utilizzo di lettori con messa a fuoco automatica integrata è l’ideale, poiché possono adattarsi a una gamma di distanze, angoli e orientamenti differenti del codice a barre.
Anche l’utilizzo di lettori di codici a barre bidimensionali, che utilizzano fotocamere per leggere le immagini dei codici anziché il segnale del laser riflettente, può essere utile in quanto sono meno soggetti a subire interferenze di un segnale riflesso e possono leggere i codici a barre indipendentemente dal loro orientamento.
Contrasto insufficiente
Per leggere correttamente un codice a barre, lo scanner deve essere in grado di distinguere tra le caratteristiche chiare e scure del simbolo.
Tuttavia, il contrasto tra questi due elementi può variare a seconda del tipo di materiale su cui è stampato il codice a barre ed eventuali colori del fondo o del codice stampato.
Il contrasto potrebbe anche essere influenzato se le barre stampate, o la superficie su cui sono stampate, non sono uniformi sull’intero codice a barre.
Se non c’è abbastanza contrasto, lo scanner non sarà in grado di distinguere correttamente la marcatura del codice a barre, rendendo impossibile la lettura.
I codici a barre a basso contrasto ridurranno anche la distanza dalla quale è possibile leggere il codice.
Soluzione: regolare le impostazioni della stampante per garantire che l’inchiostro sia distribuito uniformemente sull’etichetta è un buon primo passo per evitare codici a barre a basso contrasto.
Assicurarsi che la superfice dove è stampato il codice a barre non sia corrugata o irregolare.
Migliorare la luminosità e/o la nitidezza del codice a barre è il modo migliore per gestire il basso contrasto dovuto a superfici irregolari o molto assorbenti.
Alcuni lettori di codici a barre sono progettati con funzioni di illuminazione extra e, a seconda della superficie, possono utilizzare tecniche di illuminazione diffusa (per superfici lucide e piatte) o illuminazione in campo scuro (per codici a barre in rilievo o incisi)
Quiet Zone non rispettata
La quiet zone, o zona di non stampa, è l’area intorno al codice a barre che deve essere completamente priva di segni o macchie.
Questa zona consente al lettore di verificare i confini del codice a barre e di scansionarlo nella sua interezza.
La quiet zone ha requisiti specifici che dipendono dal tipo di codice a barre che stai utilizzando.
Per i codici a barre 1D, la quiet zone dovrebbe essere almeno 10 volte la larghezza della barra più piccola su entrambe le estremità destra e sinistra del codice.
Per i codici 2D, ogni tipologia ha i propri requisiti, ma di solito si consiglia che la quiet zone su ciascun lato del codice a barre sia almeno il 10% dell’altezza o della larghezza (a seconda di quale sia la più piccola) del simbolo.
In molte occasioni testi e grafica penetrano nella quiet zone, impedendo allo scanner di decodificare correttamente il codice a barre.
Soluzione: la soluzione più semplice è impostare il rispetto della quiet zone nella fase di progettazione del layout di stampa.
Software specifici per la generazione del codice a barre consentono di impostare automaticamente la corretta quiet zone intorno al codice
Poiché non esiste una quantità massima di spazio per la quiet zone, puoi sempre aumentare il loro spazio intorno al codice a barre oltre i requisiti minimi per assicurarti scansioni senza problemi.
Stampa incoerente
Ci sono molte ragioni per cui la tua stampante non riproduce i codici a barre in modo affidabile.
Per le stampanti a getto d’inchiostro e laser, i livelli bassi di inchiostro e toner sono la causa principale dell’incoerenza del codice a barre. Se i livelli di inchiostro o toner sono troppo bassi, i tuoi codici a barre ne risentiranno, poiché l’intensità può iniziare a fluttuare con un risultato non omogeneo della stampa.
Soluzione: l’utilizzo di una stampante a trasferimento termico risolve molti dei problemi relativi a stampe incoerenti.
Impiegano nastri di stampa in cera, cera-resina o resina in funzione della superficie di stampa generando un risultato uniforme e quindi un codice perfettamente leggibile.
Scanner programmato in modo inappropriato
Se riscontri dei problemi di lettura su alcuni codici specifici assicurati che il tuo lettore sia correttamente programmato per decodificare tutti i tuoi codici a barre.
Soluzione: controlla il tuo scanner e i requisiti del tipo di codice a barre che stai utilizzando! Alcune simbologie, come Code 39 e Interleaved 2 di 5 potrebbero richiedere la programmazione di opzioni specifiche
Densità del codice a barre
Un ulteriore punto da considerare è la densità del codice a barre.
Il tentativo di codificare troppe informazioni in uno spazio limitato genererà in un codice a barre ad alta densità, in cui gli spazi bianchi stretti tra le barre diventano troppo risoluti per essere rilevati.
Per leggere codici a barre molto densi esistono lettori con ottica specifica ad alta densità.
CONCLUSIONI
È fondamentale che i codici a barre vengano letti in modo tempestivo e coerente, indipendentemente da dove lavori.
I codici a barre illeggibili possono rallentare o addirittura fermare il flusso di lavoro.
Se il tuo lettore non riesce a decodificare i tuoi codici velocemente, ti consiglio di analizzare se lo fa su alcune specifiche simbologie di codice o su stampe danneggiate e codici rovinati.
Valuta se è un problema di programmazione del lettore o di stampa.
Se non riesci a risolvere il problema l’acquisto di un lettore con performance migliori semplificherà sicuramente la tua giornata lavorativa
In applicazioni particolari come la lavorazione dei metalli, la verniciatura industriale, l’etichettatura di componenti elettronici e in tutti i processi produttivi a temperature estremamente alte, la selezione del materiale dell’etichetta è di fondamentale importanza.
Individuare l’etichetta corretta significa prendere decisioni sul rivestimento e sull’adesivo idonei, nonché sul metodo di stampa più idoneo.
Materiali sintetici come il poliestere, il pvc fuso, la poliammide, il polietilene e il polipropilene sono indicati per soddisfare gli elevati requisiti richiesti dall’aumento della temperatura utilizzata.
Le etichette ad alte prestazioni hanno un costo notevole ed è consigliabile effettuare la scelta sotto la guida di un tecnico esperto.
Questo articolo è una panoramica descrittiva, accompagnata da video dimostrativi, che non vogliono sostituirsi ad una consulenza tecnica specializzata.
Quindi, prima di effettuare la scelta, chiamaci per esporci la tua specifica esigenza.
Etichette Zebra per alte temperature
Etichette Zebra Z-Ultimate 3000T
Il rivestimento è in poliestere lucido con temperatura di servizio da -40° a +150°. L’adesivo può essere permanente, High-Tack ad alta tenuta per superfici difficili o removibile.
⚠Per applicazioni con temperature operative superiori ai 150°C, bisogna tener conto non solo delle temperature massime, ma anche dei tempi di esposizione a tali temperature.
Etichette Zebra Z-Supreme 3000T
Etichetta in poliammide opaca, adesivo acrilico permanente, con ottima resistenza ai solventi e a temperature fino a 350°
⚠Durata di massima resistenza al calore
Temperatura
Durata
350°C (662°F)
60 secondi
250°C (482°F)
5 minuti
200°C (392°F)
60 minuti
Etichette Zebra Z-Supreme 4000T
Etichetta in poliammide lucida, adesivo acrilico permanente, con ottima resistenza ai solventi e a temperature molto elevate, fino a 575°
Prima di acquistare una soluzione di etichettatura per applicazioni che non rientrano nella casistica dei manuali tecnici, è opportuno eseguire dei test specifici.
Un’etichetta matricola per il motore di una macchina, per esempio, deve sostenere temperature estreme per una durata di viaggio anche notevole e non rientra negli intervalli menzionati.
In tal caso la soluzione più idonea è una targhetta metallica saldata al motore o l’utilizzo di tecnologie di marcatura diretta sui componenti.
Etichette 3M in pvc fuso
La 3M produce un materiale che ha delle caratteristiche particolarmente idonee all’etichettatura dei metalli: il 3m 3690e colore bianco e il 3698e in argento.
Sebbene il pvc fuso non sia la scelta ideale per temperature estreme, la sua flessibilità lo rende indispensabile per etichettare superfici irregolari.
Analizzando i dati tecnici relativi al materiale 3M 3698e, possiamo notare un range di temperatura operativa a breve termine e a lungo termine molto esteso:
temperatura di servizio a breve termine: da -60°C a + 150°C
temperatura di servizio a lungo termine: da -60°C a + 95°C
Se ti occorre un’etichetta in grado di aderire a superfici difficili e vuoi proteggere il dato stampato durante una lavorazione di breve durata ad alta temperatura, esistono dei rivestimenti protettivi e removibili adatti alla tua applicazione.
Nastro in poliestere 3M 8992
Il 3M 8992 è un nastro in poliestere verde scuro con adesivo in silicone. Può essere utilizzato in un’ampia varietà di applicazioni ad alta temperatura, comprese le applicazioni di mascheratura con rivestimento in polvere, rompifiamma e sigillatura di sacchi.
Spessore: 0,082 mm
Resistenza alla temperatura a lungo termine: 204 °C
Resistenza alla trazione: 99,8 N/cm
Allungamento a rottura: 148 %
Nastro in poliammide Kapton 3M 5413
Il nastro a pellicola di poliammide 3M 5413, dotato di adesivo in silicone facilmente removibile, è realizzato per applicazioni a temperature di utilizzo che variano da -73°C a 260°C.
È ignifugo, resiste alle sostanze chimiche e alle radiazioni, protegge le superfici e riduce i costi di sostituzione dei componenti, conservando le proprie dimensioni anche a temperature elevate.
Viene utilizzato per proteggere i componenti in oro dei circuiti stampati durante le saldature a onda e a immersione.
Spessore: 0,069 mm
Resistenza alla temperatura a lungo termine: 260 °C
Resistenza alla trazione: 57,8 N/cm
Allungamento a rottura: 62 %
Come stampare etichette indelebili
Il trasferimento termico è la tecnologia di stampa più affidabile per produrre etichette durevoli e resistenti.
La stampa viene prodotta grazie al riscaldamento di una testina di stampa che scioglie un nastro inchiostrante, chiamato ribbon, e si deposita sulle etichette.
La selezione di materiali di consumo e ribbon certificati è di fondamentale importanza nei processi sensibili.
Spesso nelle fasi produttive si susseguono molteplici fattori aggressivi: temperature estreme, abrasioni meccaniche e contatto con solventi chimici o sostanze oleose.
Le etichette sintetiche devono essere stampate con ribbon in resina, ma non tutte le composizioni in resina sono uguali e ne esistono alcune altamente specializzate.
La tecnologia di stampa a trasferimento termico è implementata in modelli di stampanti sia compatti, da ufficio per medio-bassi volumi di stampa sia in modelli semi-industriali o industriali, per elevati volumi di stampa e per ambienti dove è richiesto un maggior grado di robustezza.
Se devi stampare data e lotto sulle tue confezioni e non hai un nastro trasportatore puoi utilizzare un marcatore manuale e semi-automatico per stampare le informazioni direttamente sulle tue confezioni
Un marcatore è un dispositivo di stampa diretta dotato di inchiostri a rapida essiccazione con il quale puoi stampare direttamente su barattoli, vasetti, confezioni alimentari in plastica, contenitori per cosmetici, etichette, cartoni per l ’imballo
In questo articolo illustriamo le nostre soluzioni di marcatura manuale e semi-automatica attraverso una breve descrizione delle caratteristiche tecniche e una serie di video nei quali mostriamo il funzionamento dei dispositivi in diverse applicazioni.
Guarda i nostri video per scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze e se vuoi scegliere con noi chiamaci
MARCATORE A PISTOLA K6
ll K6 è un marcatore portatile a getto d’inchiostro dotato di inchiostri a rapida essiccazione e a base acqua per la marcatura sia di superfici non porose come vetro, metallo, plastica che di superfici porose come il cartone.
È dotato di un ampio display touch screen da 4,3″ da cui è possibile configurare ed impostare la stampa, senza l’utilizzo del PC.
Con il K6 è possibile stampare testi, numeri, data, lotto, immagini, codici a barre e codici QR, progressivi
Risoluzione 300 dpi
Altezza di stampa da 2 mm a 12.7mm
Distanza di stampa da 2 a 5 mm
Inchiostro a rapida essiccazione in diversi colori da 42 ml: nero, rosso, verde, giallo, bianco, blu Facile da utilizzare ed economico
🎬VIDEO
…e se vuoi lo puoi utilizzare anche su nastro trasportatore
MARCATORE MANUALE REINER 971
Il JetStamp graphic 971 è un marcatore portatile a getto d’inchiostro che stampa direttamente sui prodotti in modo veloce e semplice.
Oltre a numero, data, ora e testo è anche in grado di stampare elementi grafici e codici a barre.
Con l‘inchiostro a rapida essiccazione è possibile stampare su superfici non assorbenti, come ad esempio metalli e materiali plastici.
Mobile, maneggevole e di facile programmazione attraverso un software in dotazione con il marcatore.
🎬VIDEO
MINI-MARCATORE PORTATILE B10
Il compatto marcatore portatile B10 offre un’ampia gamma di utilità in un volume ridotto e leggero.
Misura 110 * 40 * 90 mm, pesa solamente 195 g, si collega tramite WIFI agli smartphone (sia IOS che Android) ed è completamente configurabile dall’App mobile PRTFOX.
B10 ha un design ergonomico e snello che consente di stampare a mano libera sugli oggetti, indipendentemente dal fatto che le superfici siano piatte o curve, porose o non porose.
Con una risoluzione di 300 DPI puoi stampare testi, numeri, data e ora, contatori, codici QR, codici a barre, loghi, immagini.
Il codice QR è un codice a forma di matrice, composto da un piccolo schema quadrato bianco in cui sono presenti dei moduli neri.
A differenza del codice a barre, che è di tipo lineare, il codice QR può immagazzinare un’enorme quantità di dati, per cui risulta un ottimo strumento per la tracciabilità in settori produttivi complessi.
La scansione del QR-code avviene con lettori dotati di un gruppo ottico di tipo imager, che altro non è che una fotocamera con un algoritmo di decodifica.
Con la diffusione di telefonini, con fotocamere e App abilitate alla scansione, si ampliano le possibilità di utilizzo del codice QR, rendendolo uno strumento di connessione multidirezionale.
Il pubblico ha acquisito una notevole confidenza con questo sistema comunicativo e i marchi più innovativi già lo stanno sfruttando al meglio.
Un QR-code può codificare qualsiasi tipo di stringa alfanumerica, link a siti web, indirizzi social, contenuti multimediali, video tutorial, ricette gastronomiche, mappe, coupon.
Esistono tanti generatori di codici online che ti permettono di personalizzare il codice QR: oltre a codificare i dati che ti interessano, puoi inserire il tuo logo, scegliere alcuni dettagli grafici e modificarne il colore.
Tuttavia, non tutte le alterazioni lo rendono funzionale allo scopo, perché potrebbe perdere il requisito fondamentale: la scansionabilità.
Quindi, un codice QR creativo va sempre verificato prima di essere stampato su qualsiasi superficie.
Packaging connesso e smart marketing
Chi ogni giorno investe nel marketing digitale sa quanto sia impegnativo aggiornare continuamente i propri contenuti, scrivere articoli, pubblicare video, condividere post sui profili social.
Puoi promuovere tutto questo lavoro, oltretutto a costo zero, e non annidarlo nel suo contenitore web.
Devi sfruttare la scia interattiva che proviene dalla semplice scansione di un QR stampato sull’etichetta.
Potresti addirittura far diventare il QR-code l’ispiratore della grafica dei tuoi prodotti.
Pandemia e nuovi comportamenti dei consumatori
In questi ultimi due anni la digitalizzazione ha avuto un exploit imprevedibile, per scavalcare l’isolamento e i vari lockdown.
Inoltre, i consumatori si sono sensibilizzati a temi quali salute, ambiente, società, comunità.
L’imballaggio connesso aiuta i brand a soddisfare la fame di informazioni, offrendo allo stesso tempo un nuovo canale per lo storytelling.
Una serie di riflessioni nasce su quello che potrà rappresentare in futuro l’utilizzo del packaging connesso in termini di tracciamento, sostenibilità e inclusione.
Tracciamento: potrai fornire tutti i dati della filiera produttiva e disincentivare la contraffazione.
Sostenibilità: potrai informare i tuoi clienti su come la tua azienda si attiva per rispettare l’ambiente.
Inclusione: con un codice QR potrai fornire uno strumento di informazione a categorie sensibili come gli ipovedenti o i soggetti allergici, per esempio pubblicando un INCI dettagliatissimo del tuo prodotto cosmetico, che non rientrerebbe mai in una piccola etichetta.
Tutto questo con la semplice scansione di un quadratino
Contattaci per realizzare una grafica per le etichette dei tuoi prodotti, una grafica pronta per il futuro.
Stampa in autonomia le tue etichette
Per una piccola produzione, la stampa in azienda delle etichette è più conveniente del servizio in tipografia.
La stampa in autonomia offre numerosi vantaggi in termini di versatilità, efficienza, allineamento con le proprie istantanee esigenze di etichettatura.
Puoi cambiare grafica, ingredienti, tirature di stampa, dati variabili come data e lotto in ogni momento.
Con una stampante di etichette e una grafica accattivante e intelligente, il tuo prodotto si presenterà al pubblico con un aspetto professionale e curato.
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