Le etichette adesive sono una soluzione efficace per la personalizzazione degli imballi primari e secondari dei prodotti.
L’ampia selezione di materiali su cui poter stampare rende le etichette adesive una scelta versatile per tutti i settori: agroalimentare, cosmetico, farmaceutico, enologico, oggettistica.
I metodi di stampa analogici come la stampa offset, serigrafica o tipografica hanno bisogno di tanti rulli o lastre di stampa appositamente progettati per il trasferimento di ogni singolo colore e la stampa avviene in altrettanti passaggi.
Con la tecnologia di stampa digitale il file grafico viene inviato direttamente alla stampante e la testina di stampa si muove per realizzarlo in un unico passaggio.
Per questo motivo la stampa digitale è il metodo più veloce per realizzare grafica di qualità, in poco tempo, per piccole produzioni e con dati variabili.
Stampa on-demand di dati variabili
Cosa si intende per dati variabili?
Ogni prodotto o articolo ha i suoi specifici dati identificativi.
Possono essere serial number, taglie e colori, codici a barre, lotti di produzione, date di scadenza.
Per quanto riguarda la stampa esistono altri oggetti variabili come immagini, colori e testi.
Immaginiamo di dover etichettare una salsa al pomodoro con delle varianti di ricetta (mediterranea, puttanesca, amatriciana, con porcini) e con diverse quantità nette, quindi etichette di dimensioni adatte ai vari contenitori.
Quante variabili presenterà il layout grafico? Quasi tutte.
Se si dovessero stampare poche etichette di ogni tipologia non si ammortizzerebbero i costi di impianto tipici della stampa in tipografia.
In questo caso acquistare una stampante di etichette e avviare un processo di stampa interno alla propria azienda si rivela la scelta professionale più efficace ed economica.
Come si progetta un artwork adatto alla stampa digitale?
Il design di un’etichetta adesiva è il motore delle future scelte di acquisto dei clienti.
La palette di colori, la disposizione delle immagini, la distribuzione dei testi con la giusta gerarchia tra informazioni più o meno importanti, la selezione del font per i testi promozionali… ogni particolare apporta un contributo all’armonia finale.
L’armonia percepita dal consumatore deve accordarsi perfettamente con il prodotto e possibilmente con il marchio.
Realizzare una grafica per etichettare un olio pregiato comporterà scelte di valori differenti rispetto ad un olio commerciale.
Dallo schermo alla realtà
Quando un designer progetta un layout, deve aver bene in mente l’inevitabile differenza tra quello che sta visualizzando sullo schermo e quello che sarà la sua materializzazione.
Un illustratore che non ha confidenza con le tecnologia di stampa o che non stampa in prima persona i suoi lavori, non può prevedere nulla.
>>> Che materiale ha scelto il committente per le etichette dei suoi prodotti?
>>> Che forma e che dimensione ha la confezione?
>>> Con quale stampante il committente provvederà alla stampa?
>>> Qual è il suo budget?
È ben noto che materiali come carta opaca, carta patinata, carta goffrata, polipropilene, poliestere reagiranno in maniera completamente differente all’assorbimento del colore.
La scelta della dimensione dell’etichetta non può essere eseguita istintivamente ma va provata incollando realmente l’etichetta sulla confezione, per essere sicuri che non si formino grinze a causa di inaspettate e invisibili conicità del contenitore.
Inoltre, le stampanti di etichette sono disponibili in una varietà di modelli con relative capacità grafiche e una piccola stampante non potrà mai competere con la performance di una stampante di fascia alta.
Il committente non ha un fondo illimitato per compiere sempre le scelte best-in-class, e spesso va guidato in una soluzione di ragionevole compromesso tra le esigenze tecniche e quelle di bilancio.
Analizziamo qualche aspetto.
Come influisce il materiale dell’etichetta sullo stile del progetto grafico?
Le stampanti a inchiostri pigmentati producono stampe di qualità e resistenti, ma ogni materiale reagirà al colore a suo modo.
La carta naturale è una scelta classica ed economica, adatta per etichettare prodotti che non contengono sostanze aggressive e che verranno conservati in ambienti asciutti.
La carta assorbe benissimo il colore e conserva l’intensità del layout visibile sullo schermo.
Se si volesse ottenere un effetto lussuoso o moderno si può optare per una carta patinata lucida.
Tutto cambia se la carta presenta una lavorazione superficiale che ne modifica la consistenza o la resistenza, come le carte enologiche.
Carte goffrate, vergate, martellate, seppur di ottima qualità, hanno trame meno assorbenti.
La bellezza di una carta con trama va nobilitata con un design delicato, colori pastello e immagini stile acquerello.
Una carta goffrata è naturalmente bella e per creare un’etichetta vincente basterebbe una grafica minimale con poche immagini e testi con font originali.
Sui materiali sintetici, soprattutto se lucidi, i colori risultano vividi e brillanti.
Sono la scelta ideale per grafiche in stile moderno, sia sobrio e minimalista che squillante e massimalista.
Per alcuni prodotti come detergenti, alimenti grassi, bevande refrigerate i materiali sintetici, come il polipropilene o il poliestere, sono l’unica opzione idonea.
Un materiale sintetico è più costoso della carta naturale, ma se fosse necessario adottarlo per i tuoi prodotti e volessi contenere i costi di stampa, potresti utilizzare una stampante monocromatica a trasferimento termico e realizzare un layout minimale.
Come influisce la scelta della stampante sullo stile del progetto grafico?
In genere quando si acquista una stampante di etichette il primo parametro che si prende in considerazione è il volume di stampa, ossia il numero di etichette da produrre ogni anno.
Da questo parametro dipende la scelta tra un modello base e uno avanzato, perché le stampanti di fascia alta stampano più velocemente.
In realtà anche il tipo di grafica da stampare influisce su questa scelta.
Le stampanti per piccole produzioni sono ottime per riprodurre etichette a fondo neutro con immagini semplici e nitide.
Se avessi necessità di stampare etichette a fondo pieno o immagini di qualità fotografica dovresti affidarti comunque ad una stampante di classe superiore.
Conclusioni
Quando si progetta per la stampa, il lavoro di un designer è quello di individuare una grafica accattivante e originale ma soprattutto non deludente quando trasferita sul materiale scelto e con la stampante del committente.
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Elisabetta Urbisaglia
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