ETICHETTATURA DELL’OLIO D’OLIVA: COME COMPILARE E STAMPARE L’ETICHETTA PERFETTA

Un acquirente che si trova di fronte ad uno scaffale nella fase di scelta di un prodotto, percepisce in primis le vibrazioni estetiche dell’etichetta e poi, forse, approfondirà la lettura delle informazioni.

Viceversa, un produttore che vuole vendere il suo olio deve prima accertarsi della conformità delle diciture da inserire in etichetta, per poi trovare una soluzione grafica che sia contemporaneamente idonea e accattivante.

Solo allora potrà procedere alla stampa delle sue etichette.

In questo articolo riassumiamo la complessa normativa per la compilazione dell’etichetta dell’olio d’oliva, presentiamo le nostre idee grafiche per la creazione di un’etichetta che sia attraente per il cliente target e proponiamo soluzioni di stampa in completa autonomia ma guidate dalla nostra immancabile assistenza.

INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

LE PRATICHE LEALI DI INFORMAZIONE

Le informazioni non devono indurre l’acquirente in errore sull’identità, la quantità, e la presunta azione terapeutica del prodotto.

LEGGIBILITÀ

Le informazioni obbligatorie sugli alimenti vanno situate in un punto evidente in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili, indelebili e non oscurate da altri elementi grafici.

Con riferimento alla lettera x minuscola il carattere usato deve avere un’altezza minima di 1,2 mm; in caso di confezioni la cui superficie più ampia è inferiore a 80 cm2 è tollerata un’altezza minima di 0,9 mm.

COME DEVONO ESSERE LE CONFEZIONI?

Vediamole in base alle destinazioni d’uso

  • LE CONFEZIONI DESTINATE AL CONSUMATORE FINALE

Recipienti chiusi della capacità massima di 5 litri, provvisti di un sistema di chiusura che perde la sua integrità dopo la prima utilizzazione e forniti di un’etichetta conforme alle disposizioni vigenti.

  • LE CONFEZIONI DESTINATE A RISTORANTI E MENSE PER LA PREPARAZIONE DEI PASTI

Recipienti di capacità massima di 25 litri, provvisti di un sistema di chiusura che perde la sua integrità dopo la prima utilizzazione ed etichettati conformemente alla normativa vigente.

  • LE CONFEZIONI DESTINATE A RISTORANTI E MENSE MESSE A DISPOSIZIONE DEI CLIENTI

Recipienti di capacità massima di 5 litri, provvisti di un sistema di chiusura che perde la sua integrità dopo la prima utilizzazione, forniti di tappo antirabbocco ed etichettati conformemente alla normativa vigente.

Ricorda! È vietata la vendita di olio allo stato sfuso per tutte le destinazioni d’uso.

LE INFORMAZIONI OBBLIGATORIE IN ETICHETTA

  1. DENOMINAZIONE DI VENDITA
  2. PAESE DI ORIGINE (SOLO PER L’EXTRA VERGINE ED IL VERGINE)
  3. INFORMAZIONE SULLA CATEGORIA DI OLIO
  4. QUANTITÀ NETTA
  5. TERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE
  6. CONDIZIONI PARTICOLARI DI CONSERVAZIONE
  7. RESPONSABILE COMMERCIALE DEL PRODOTTO (IL NOME O LA RAGIONE SOCIALE E L’INDIRIZZO)
  8. SEDE DELLO STABILIMENTO DI CONFEZIONAMENTO
  9. LOTTO
  10. ETICHETTA NUTRIZIONALE
  11. CAMPAGNA DI RACCOLTA (PER L’EXTRA VERGINE ED IL VERGINE)

QUALI SONO LE DENOMINAZIONI PER L’OLIO?

  • Olio extra vergine di oliva
  • Olio di oliva vergine
  • Olio di oliva-composto di oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini
  • Olio di sansa di oliva

LA DESIGNAZIONE DELL’ORIGINE

È obbligatoria per l’OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA e per l’OLIO DI OLIVA VERGINE

È vietata per l’OLIO DI OLIVA e per l’OLIO DI SANSA DI OLIVA

Le designazioni dell’origine riportabili possono essere:

  • nel caso di oli di oliva originari di un solo Stato membro o di un paese terzo, un riferimento allo Stato membro, all’Unione o al paese terzo (es. prodotto italiano, spagnolo, etc);
  • nel caso di miscele di oli di oliva originari di più di uno Stato membro o paese terzo, una delle seguenti diciture:

«miscela di oli di oliva originari dell’Unione europea» oppure un riferimento all’Unione;

«miscela di oli di oliva non originari dell’Unione europea» oppure un riferimento all’origine esterna all’Unione;

«miscela di oli di oliva originari dell’Unione europea e non originari dell’Unione» oppure un riferimento all’origine interna ed esterna all’Unione,

  • una denominazione di origine protetta (DOP) o un’indicazione geografica protetta (IGP)
  • quando le olive sono state raccolte in uno Stato membro o un paese terzo diverso da quello in cui è situato il frantoio nel quale è stato estratto l’olio, la dicitura corretta è

«Olio (extra) vergine di oliva ottenuto (nell’Unione o in denominazione dello Stato membro interessato) da olive raccolte (nell’Unione o in denominazione dello Stato membro o del paese terzo interessato)» (Esempio: “Olio extra vergine di oliva ottenuto in Italia da olive raccolte in Tunisia”).

In etichetta non si possono riportare riferimenti ad origini più piccole dello Stato membro come ad esempio le regioni, le provincie, le località e generiche aree geografiche

COME RIPORTARE L’ORIGINE E LA DENOMINAZIONE DI VENDITA

La denominazione di vendita e l’origine devono apparire raggruppate e ravvicinate nel campo visivo principale (immediatamente distinguibile dall’acquirente), o sull’etichetta o sul recipiente stesso.

Queste indicazioni obbligatorie devono apparire integralmente (niente sigle o abbreviazioni) e ognuna in un corpo di testo omogeneo (font omogeneo e grandezza carattere omogenea)

etichetta-per-olio-EVO fronte-e-retro GRAFICA ETICHETTE

INFORMAZIONE SULLA CATEGORIA DELL’OLIO

OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA: «olio d’oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici»

OLIO DI OLIVA VERGINE: «olio d’oliva ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici»

OLIO DI OLIVA COMPOSTO DA OLI D’OLIVA RAFFINATI E DA OLI D’OLIVA VERGINI: «olio contenente esclusivamente oli d’oliva che hanno subito un processo di raffinazione e oli ottenuti direttamente dalle olive»

OLIO DI SANSA DI OLIVA: «olio contenente esclusivamente oli derivati dalla lavorazione del prodotto ottenuto dopo l’estrazione dell’olio d’oliva e oli ottenuti direttamente dalle olive» oppure «olio contenente esclusivamente oli provenienti dal trattamento della sansa di oliva e oli ottenuti direttamente dalle olive»

Queste indicazioni possono essere riportate in etichetta dove si vuole, non è necessario che siano vicine alla denominazione di vendita

LA QUANTITÀ NETTA

Le cifre che indicano la quantità netta hanno un’altezza minima variabile con la quantità stessa, secondo la seguente tabella:

  • fino a 50 ml: 2 mm
  • oltre 50 ml e fino a 200 ml: 3 mm
  • oltre 200 e fino a 1.000 ml: 4 mm
  • oltre 1.000 ml: 6 mm

Il valore numerico deve essere seguito dal simbolo dell’unità di misura usata (ml, cl, l) o eventualmente dal suo nome per esteso (esempi corretti: 1 L / 1 Litro / 0,75 litri)

TERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE

Il termine minimo di conservazione di un alimento è la data fino alla quale tale prodotto conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione.

Il TMC si indica con la specifica frase seguita dalla data

  • «da consumarsi preferibilmente entro il …» quando la data è indicata in giorno/mese/anno
  • «da consumarsi preferibilmente entro fine …» quando la data è indicata in mese/anno

Il TMC si può indicare anche con la specifica frase seguita dall’indicazione del punto in cui essa è marcata sulla confezione

  • «da consumarsi preferibilmente … vedi data sul collo della bottiglia»

LE CONDIZIONI PARTICOLARI DI CONSERVAZIONE

L’etichetta dell’olio d’oliva deve riportare obbligatoriamente le informazioni sulla corretta conservazione del prodotto: tenere al riparo della luce e dal calore.

IL RESPONSABILE COMMERCIALE

Il responsabile delle informazioni in etichetta è l’operatore con il cui nome o con la cui ragione sociale è commercializzato il prodotto nell’Unione o l’importatore nel mercato dell’Unione.

Si deve riportare il nome o la ragione sociale e l’indirizzo completo.

Il “marchio depositato” può essere ancora utilizzato purché come indirizzo venga riportato quello del titolare del marchio stesso

LA SEDE DEL CONFEZIONAMENTO

Si deve riportare la località e l’indirizzo dello stabilimento.

– Nel caso che il confezionamento sia svolto da una ditta terzista non è necessario indicarne anche il nome

– Nel caso in cui si dispone di più stabilimenti di confezionamento è possibile indicare tutti gli stabilimenti purché quello effettivo sia evidenziato mediante punzonatura o altro segno.

L’obbligo dell’indicazione della sede di confezionamento non si applica agli oli preimballati, fabbricati o commercializzati in un altro Stato membro dell’Unione europea o in Turchia o fabbricati in uno Stato membro dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA), parte contraente dell’Accordo sullo Spazio economico europeo (SEE).

La sede dello stabilimento di confezionamento si può omettere nei seguenti casi:

  • se coincide con quella del responsabile commerciale
  • se l’eventuale marchio in etichetta contiene già l’indicazione della sede dello stabilimento

IL LOTTO

Il Lotto consente di identificare la partita, alla quale appartiene una derrata alimentare, che viene prodotta, fabbricata o confezionata in circostanze praticamente identiche.

Il lotto è determinato dal produttore o dal confezionatore del prodotto alimentare o dal primo venditore stabilito nella Comunità economica europea ed è apposto sotto la propria responsabilità.

Deve essere facilmente visibile, chiaramente leggibile e indelebile ed è preceduto dalla lettera «L», salvo nel caso in cui sia riportato in modo da essere distinto dalle altre indicazioni di etichettatura.

Il lotto non è richiesto quando il termine minimo di conservazione è espresso in giorno/mese/anno

LA DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE

Dal 13 dicembre 2016, in linea generale, è un’indicazione obbligatoria.

I valori dichiarati, espressi per 100 g o per 100 ml di olio, sono generalmente valori medi stabiliti, riportati in formato tabulare o lineare

Secondo il regolamento (UE) n. 1169/2011 le indicazioni obbligatorie sono:

  • il valore energetico da esprimere in kJ e kcal
  • la quantità di grassi e acidi grassi saturi, da esprimere in g
  • la quantità di carboidrati e zuccheri, da esprimere in g
  • la quantità di proteine, da esprimere in g
  • la quantità di sale, da esprimere in g

Le indicazioni facoltative sono:

  • gli acidi grassi monoinsaturi da esprimere in g
  • gli acidi grassi polinsaturi da esprimere in g
  • i polioli da esprimere in g
  • l’amido da esprimere in g
  • le fibre da esprimere in g
  • i sali minerali o le vitamine

LA CAMPAGNA DI RACCOLTA

La «campagna di raccolta» è disciplinata sia a livello dell’Unione europea che a livello nazionale.

Sostanzialmente sia per la normativa UE che per la normativa italiana le etichette dell’OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA e DELL’OLIO DI OLIVA VERGINE possono riportare l’indicazione della campagna di raccolta esclusivamente se il 100% dell’olio contenuto nella confezione proviene da tale raccolta.

La campagna di raccolta, quindi, non può mai essere indicata se l’olio confezionato proviene da una miscelazione di oli di due o più campagne.

Tale obbligo non si applica agli oli di oliva vergini prodotti o commercializzati in un altro Stato membro dell’Unione europea o in Turchia, né ai prodotti fabbricati in uno Stato membro dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA), aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo (SEE).

La campagna di raccolta deve precedere il termine minimo di conservazione

Esempi:

  • Se si vogliono indicare i due anni di raccolta

Campagna di raccolta olive 2018/2019
Da consumarsi preferibilmente entro il……

  • Se si vuole indicare un solo anno di raccolta va specificato il mese

Campagna di raccolta olive novembre 2018
Da consumarsi preferibilmente entro il……

LE INDICAZIONI FACOLTATIVE «REGOLAMENTATE»

Si possono inserire informazioni sui metodi di produzione a freddo (temperature < 27°C), sulle caratteristiche organolettiche e il grado di acidità secondo le direttive del Reg. (CEE) n. 2568/91.

LE INDICAZIONI FACOLTATIVE «NON REGOLAMENTATE»

Le informazioni volontarie non devono indurre in inganno il consumatore e non possono invadere lo spazio disponibile per le informazioni obbligatorie.

In etichetta può essere indicata la varietà (o le varietà) di olivo coltivata (CULTIVAR) dalla quale sono state ottenute le olive che hanno prodotto l’olio, purché sia dimostrabile e riscontrabile nel «fascicolo aziendale» dell’olivicoltore.

realizzazione grafica etichette per olio di oliva

IDEE GRAFICHE E SOLUZIONI DI STAMPA

Per inserire tutte le informazioni obbligatorie e dare spazio ad una grafica coinvolgente per il pubblico di destinazione, la maggior parte delle confezioni di olio presentano 2 etichette, una frontale ed una sul retro della bottiglia.

La cura dell’aspetto estetico e la sua originalità sono i promotori assoluti del tuo olio agli occhi del cliente.

Spesso un semplice rinnovo della grafica apre nuovi orizzonti di popolarità, quindi, anche se il tuo olio posa sullo scaffale da anni, è fondamentale mantenersi al passo dei cambiamenti, soprattutto ora che il carrello viene riempito con un click del mouse.

Contattaci per un progetto grafico personalizzato che interpreti la filosofia del tuo marchio e faccia innamorare i tuoi acquirenti ideali

Dopo averti fornito tutti gli elaborati grafici, potremmo fare ancora di più: renderti autonomo nel processo di stampa delle tue etichette.

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La scelta della stampante dipende dallo stile della tua etichetta:

Entrambe le tecnologie di stampa possono lavorare su tantissimi materiali, dalla carta naturale, liscia o vergata, ai materiali sintetici lucidi o trasparenti.

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Un altro parametro fondamentale da cui dipende la scelta di una stampante è la quantità di etichette che dovrai stampare l’anno:

  • per produzioni medio-basse potrai scegliere una stampante desktop compatta
  • per elevati volumi di stampa dovrai riferirti ad una stampante di classe industriale

Vendita, installazione, formazione tecnica, assistenza post-vendita, fornitura di materiali di stampa. Non sarai mai solo!

Un confronto verbale diretto è decisamente più costruttivo, ma se vuoi prendere qualche informazione per un colloquio più consapevole, ti indirizzo alla lettura di questi articoli sulle due tipologie di stampante.

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Elisabetta Urbisaglia

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Approfondisci

ETICHETTATURA DEL MIELE: LINEE GUIDA DELLA NORMATIVA E METODI DI STAMPA

L’applicazione dei principi normativi all’etichettatura dei prodotti agroalimentari ha il duplice beneficio di informare i consumatori, che desiderano sempre più scelte d’acquisto consapevoli, e di tutelare il buon operato di quei produttori che immettono sul mercato un alimento di qualità e vogliono differenziarlo da prodotti omonimi scadenti o fraudolenti.

I più recenti aggiornamenti apportati nel regolamento UE per il miele riguardano le informazioni che devono comparire nello stesso campo visivo, i principi di leggibilità delle etichette e facoltativamente l’introduzione dell’etichetta nutrizionale.

CAMPO VISIVO

La denominazione di vendita e la quantità netta devono essere riportate nello stesso campo visivo.

Rispetto alle norme precedenti decade l’obbligo di riportare nel suddetto campo visivo il termine minimo di conservazione (TMC).

LEGGIBILITÀ

Per rendere le informazioni riportate in etichetta più leggibili, il nuovo regolamento impone una grandezza minima del carattere usato.

grandezza carattere in etichetta alimentare

Con riferimento alla lettera x minuscola il carattere deve avere un’altezza minima di 1,2 mm; in caso di confezioni la cui superficie più ampia è inferiore a 80 cm2 è tollerata un’altezza minima di 0,9 mm.

CONFEZIONAMENTO

Per la vendita al dettaglio il contenuto della confezione non deve poter essere modificato senza che sia evidente l’apertura per manomissione.

Si consiglia l’uso di un sigillo di garanzia per tutelare il consumatore ed il produttore da eventuali manipolazioni.

Sul sigillo di garanzia si possono riportare alcuni dati dell’etichetta.

INFORMAZIONI OBBLIGATORIE NELL’ETICHETTATURA DEL MIELE

  • LA DENOMINAZIONE DI VENDITA
  • LA QUANTITÀ NETTA
  • IL TERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE
  • IL NOME O LA RAGIONE SOCIALE E L’INDIRIZZO DELL’OPERATORE O DELL’IMPORTATORE RESPONSABILE  
  • Il PAESE DI ORIGINE IN CUI È STATO RACCOLTO IL MIELE
  • IL LOTTO

Vediamo alcuni aspetti sostanziali e formali

DENOMINAZIONE DI VENDITA

Denominazione minima: MIELE.

Nella commercializzazione di miele in favo, miele con pezzi di favo e miele filtrato, la denominazione di vendita minima dovrà essere: MIELE in favo, MIELE con pezzi di favo o sezioni di favo nel miele, MIELE Filtrato.

Denominazioni facoltative: Miele di nettare, Miele di fiori, Miele di melata, Miele scolato, Miele centrifugato, Miele torchiato.

Ad esclusione del miele filtrato, la denominazione minima può essere ampliata con altre informazioni che riguardano:

  • l’origine botanica: miele millefiori, mieli unifloreali, miele di melata, miele di bosco
  • l’origine geografica: per mieli provenienti esclusivamente da una determinata zona
  • qualità specifiche previste dalla normativa UE: (Apicoltura biologica, DOP, IGP…

È opportuno sottolineare che diversi mieli monofloreali miscelati artificiosamente fra loro non possono essere classificati “Millefiori”.

L’indicazione floreale multipla (per esempio miele di acacia e agrumi) è consentita se ciascuna delle origini botaniche è significativa, purché i fiori indicati producano nettare nello stesso periodo e nella medesima zona geografica.

In caso contrario si può indicare la duplice origine floreale solo se il termine “miscela” appare chiaramente in etichetta.

QUANTITÀ NETTA (PESO NETTO)

Le unità di misura da utilizzare devono essere grammi (g) o chilogrammi (kg).

Non si deve far precedere l’indicazione dalle diciture “peso netto”, “contenuto netto”.

Dopo l’unità di misura non va messo il punto.

C’è una regola per le altezze minime dei caratteri da usare in base al peso del prodotto:

  • fino a 50 g: altezza carattere di 2 mm
  • oltre 50 g e fino a 200 g: altezza carattere di 3 mm
  • oltre 200 g e fino a 1.000 g: altezza carattere di 4 mm
  • oltre 1.000 g: altezza carattere di 6 mm

TERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE

La nuova legge sul miele introduce l’obbligo di indicare il “termine minimo di conservazione” (TMC), data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà in adeguate condizioni di conservazione.

Per il miele tale termine non è definito e va deciso sotto la responsabilità di chi lo mette in commercio. Il TMC è diverso dalla “scadenza”, che per il miele non esiste.

Si ritiene valido per il miele un TMC di 18 mesi (in questo caso va indicato con mese ed anno), alcuni però ritengono corretto un TMC di due anni (in questo caso può essere indicato con il solo anno)

La terminologia corretta per il TMC è:

  • “da consumarsi preferibilmente entro il…” quando la data è riportata in giorno/mese/anno (in questo caso il T.M.C. può sostituire il lotto)
  • “da consumarsi preferibilmente entro fine…” quando la data si indica in mese/anno o solo l’anno.

NOME O RAGIONE SOCIALE E INDIRIZZO DELL’OPERATORE

Deve essere presente il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare e, quando differente da quest’ultimo, anche quello della sede di confezionamento.

I termini da utilizzare sono 

  • “Prodotto da…”
  • “Confezionato da…”
  • “Prodotto e confezionato da…”

PAESE DI ORIGINE

Sull’etichetta devono essere indicati il Paese o i Paesi di origine in cui il miele è stato raccolto. La sola indicazione “Miscela di mieli…” non è sufficiente. Esempi:

  • Paese di origine: Italia
  • Paese di origine: Argentina
  • Paesi di origine: Italia e Argentina
  • Paesi di origine: Italia, Cina e Ungheria
  • Miscela di mieli originari dell’UE: Italia e Ungheria
  • Miscela di mieli originari e non originari dell’UE: Argentina, Italia
  • Miscela di mieli non originari dell’UE: Argentina, Messico

La dizione “Miele italiano” può essere sufficiente a definire il Paese di origine (Circolare 31 maggio 2012, n. 4).

LOTTO

Il lotto identifica il prodotto finito ottenuto durante un unico processo produttivo e in circostanze sostanzialmente identiche.

La sua indicazione obbligatoria rappresenta una tutela merceologica e non è richiesta quando il TMC è espresso in giorno/mese/anno.

Il lotto va indicato facendo precedere la lettera “L” (non puntata) ad un codice alfanumerico.

INFORMAZIONI FACOLTATIVE

Sono ammesse altre informazioni a patto che non inducano in inganno il consumatore su provenienza, qualità, caratteristiche e benefici terapeutici del miele.

ETICHETTA NUTRIZIONALE

Seppur facoltativa, qualora la si voglia includere deve essere conforme alle indicazioni del regolamento.

I valori devono essere espressi in grammi e riferiti a 100 g/100 ml o, se del caso, alla porzione o all’unità di consumo.

Valori Nutrizionali

  • Per porzione (20 g): Valore energetico 273 kJ/64 kcal – Grassi 0 g – Carboidrati 16 g – di cui Zuccheri 16 g – Proteine 0.04 g – Sale 0 g
  • Per 100 g: Valore energetico 1363 kJ/321 kcal – Grassi 0 g – Carboidrati 80 g – di cui Zuccheri 80 g – Proteine 0.2 g – Sale 0 g

La dichiarazione nutrizionale, che per il solo miele è facoltativa, diventa invece obbligatoria per il MIELE CON ALTRI ALIMENTI, nella cui etichetta, oltre alle voci sopra illustrate, occorre inserire anche l’elenco degli ingredienti e gli allergeni, potendo però omettere il paese d’origine.

L’ ETICHETTATURA DI POLLINE, PROPOLI E PAPPA REALE

Polline e pappa reale possono essere commercializzati sia come alimenti che come integratori alimentari per cui l’etichettatura sarà soggetta ad obblighi differenti.

ETICHETTATURA DELLA PAPPA REALE E DEL POLLINE COME PRODOTTO ALIMENTARE

L’etichettatura prevista è come per il miele con l’aggiunta di:

  • Istruzioni per l’uso
  • indicazione per una corretta conservazione obbligatoria (pappa reale fresca e polline congelato)

Non esiste l’obbligo del Paese di origine e la data di produzione è facoltativa.

ETICHETTATURA DI PAPPA REALE E DEL POLLINE COME INTEGRATORI ALIMENTARI

L’etichettatura prevista è come per il miele con l’aggiunta di:

  • Nome commerciale
  • Istruzioni per l’uso
  • Indicazioni per la conservazione
  • Elenco e quantità degli ingredienti presenti
  • Data di scadenza
  • Dose giornaliera raccomandata con un’avvertenza a non eccedere
  • L’avvertenza: “gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata e un sano stile di vita” obbligatoria per gli integratori contenenti sostanze nutritive o ad effetto nutritivo
  • L’avvertenza: “tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni”
  • L’effetto nutritivo e fisiologico attribuito al prodotto sulla base dei suoi costituenti

Non è, inoltre, possibile attribuire agli integratori alcun tipo di attività terapeutica né affermare o sottintendere che una dieta bilanciata non fornisca tutte gli apporti necessari all’organismo.

PROPOLI

Il propoli è una sostanza resinosa che le api raccolgono dalle gemme e dalla corteccia delle piante.

Sebbene non sia un prodotto alimentare, può entrare a far parte della composizione di prodotti alimentari, integratori, preparazioni magistrali e prodotti cosmetici.

Spesso la burocrazia delle autorizzazioni non consente agli apicoltori la commercializzazione di prodotti a base di propoli, ma è possibile che l’apicoltore utilizzi laboratori autorizzati per la sua trasformazione.

ETICHETTATURA DEL PROPOLI NELLE FASE PRECEDENTE ALLA VENDITA AL CONSUMATORE FINALE

I documenti commerciali che accompagnano l’imballaggio del prodotto devono riportate le informazioni relative a:

  • denominazione dell’alimento
  • termine minimo di conservazione o la data di scadenza
  • le condizioni particolari di conservazione e/o le condizioni d’impiego
  • il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare
  • lotto

GRAFICA E METODI DI STAMPA

Una volta sviscerata la questione normativa, le informazioni devono essere organizzate in etichetta per restituire un effetto grafico gradevole, oltre che funzionale.

Parla con noi dei tuoi clienti, delle tue ambizioni, della filosofia del tuo marchio… coordineremo ogni elemento nell’etichetta giusta per te!

Oppure cerca nella nostra galleria di template una soluzione grafica che ti soddisfi, la personalizzeremo per le tue esigenze.

Dopo averti fornito tutti gli elaborati grafici, potremmo fare ancora di più: renderti autonomo nel processo di stampa delle tue etichette.

Valuta insieme a noi la stampante perfetta per le tue esigenze

La scelta della stampante dipende dallo stile della tua etichetta:

Entrambe le tecnologie di stampa possono lavorare su tantissimi materiali, dalla carta naturale, liscia o vergata, ai materiali sintetici lucidi o trasparenti.

Il miele è un prodotto che non viene esposto a condizioni d’uso che implicano presenza di umidità, fonti di calore, sostanze chimiche e olii, per cui si ha la piena libertà di scegliere qualsiasi materiale di stampa, seguendo semplicemente il gusto estetico.

Un altro parametro fondamentale da cui dipende la scelta di una stampante è la quantità di etichette che dovrai stampare l’anno:

Vendita, installazione, formazione tecnica, assistenza post-vendita, fornitura di materiali di stampa. Non sarai mai solo!

Un confronto verbale diretto è decisamente più costruttivo, ma se vuoi prendere qualche informazione per un colloquio più consapevole, ti indirizzo alla lettura di questi articoli sulle due tipologie di stampante.

Stampanti di etichette a colori per piccole produzioni

STAMPANTI DI ETICHETTE A COLORI PER VOLUMI DI STAMPA MEDIO ALTI

La scelta della stampante a trasferimento termico si basa su principi analoghi che troverai ampiamente affrontati sul nostro blog.

Ti indico in particolare questo articolo ricco di video dimostrativi:

IL SEGRETO PER CREARE ETICHETTE MINIMALI, RESISTENTI ED ECONOMICHE? LA STAMPANTE A TRASFERIMENTO TERMICO


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COME AGGIUNGERE FONT TRUE TYPE ALLE STAMPANTI HONEYWELL PM42 PM23 PM43

In questo articolo illustriamo come caricare font TrueType (.TTF) in una stampante di etichette Honeywell.

Questa procedura è applicabile ai modelli Honeywell PD43, PM23, PM42,PM43.

pm43 con pannello di controllo LCD

Prima di iniziare…

Controlla che il firmware della stampante sia aggiornato alla versione più recente

Scarica il font che desideri aggiungere alla stampante.

Puoi scaricare i font dal sito https://www.fonts.com/

In questo  articolo spiegheremo come aggiungere un carattere TrueType alla stampante utilizzando:

  • la sua console di amministrazione Web
  • un’unità USB

AGGIUNTA DI UN FONT TRUE TYPE ALLA STAMPANTE UTILIZZANDO LA PAGINA WEB 

Se si sta usando la modalità di comunicazione Ethernet o Wi-Fi, è possibile modificare le impostazioni di configurazione dalla pagina web della stampante.

Occorre avere già collegato la stampante alla rete e ottenuto un indirizzo IP per la stampante.

 Aprire il  browser sul PC

Digitare nella barra degli indirizzi l’indirizzo IP della stampante e premere Invio per far comparire  la pagina web della stampante.

Fare clic su Accesso per far comparire la schermata con la richiesta delle credenziali per l’accesso

Digitare il nome utente e la password, e fare clic su Accesso.

Il nome utente predefinito è itadmin e la password predefinita è pass

A questo punto vai alla scheda “Gestisci”> “Font”

Fare clic sul pulsante “Sfoglia” e quindi selezionare il file di font TrueType desiderato

Fare doppio clic sul file .TTF per selezionarlo e poi premere il pulsante Carica.

Il file viene caricato nella stampante

Al termine, fare clic su Salva.

Ripeti, se necessario, per ogni carattere desiderato

AGGIUNTA DI UN FONT TRUE TYPE ALLA STAMPANTE UTILIZZANDO UNA MEMORIA USB

È possibile usare un dispositivo di archiviazione USB per installare tipi di carattere, immagini, formati e moduli web nella stampante.

Prima che un font possa essere caricato sulla stampante utilizzando un’unità USB, il file deve essere spostato su tale unità USB.

ATTENZIONE

Sull’unità USB vuota, crea una nuova directory chiamata “fonts”.

NOTA: il nome della nuova directory deve essere tutto minuscolo.

Copiare il carattere (o i caratteri) TrueType nella directory “/ fonts” dell’unità USB 

Inserire l’unità USB nella porta host USB della stampante.

Se la stampante è una stampante a icone, senza display LCD sul pannello anteriore, il contenuto dell’unità USB verrà elaborato immediatamente senza alcun ulteriore intervento.

Se la stampante è dotata di un display LCD sul pannello anteriore, i font sull’unità USB devono essere installate manualmente.

PROCEDURA DI INSTALLAZIONE MANUALE

Se si dispone di una stampante con touch screen, compare automaticamente il menu del dispositivo USB

Selezionare Installa risorse.

Selezionare il tipo di file da installare. Ad esempio, selezionare Font per installare un font specifico.

Selezionare il file da installare e attendere finché la voce non diventa grigia e accanto a essa non compare un segno di spunta.

A questo punto il file è stato installato nella stampante

Ripetere la procedura per ogni specifico font da installare.

Ing. Cristina Urbisaglia

06.51848187

cristina@acsistemisrl.com

www.acsistemisrl.com


STAMPANTI DI ETICHETTE EPSON C6000 E C6500: COME CREARE COLORI PERFETTI

Quante volte ti è capitato di stampare un’etichetta a colori con un layout perfetto e di rimanere deluso dal risultato cromatico?

I colori visualizzati sullo schermo non corrispondono mai al risultato stampato!

Ci sono vari fattori che entrano in gioco:

  • la tecnologia del tuo schermo
  • il materiale dell’etichetta che può essere più o meno assorbente
  • l’interpretazione che la stampante attua sul colore di input

L’acquisto di una stampante di etichette a colori di livello professionale, come le EPSON COLORWORKS C6000 e C6500, offre all’utente strumenti di interazione con le scelte di colore della stampante.

COLOR TONE MATCHING ASSISTANT

Color Tone Matching Assistant è un’utilità aggiuntiva che consente la regolazione del colore delle immagini e dei testi da stampare.

L’utilità è fornita nel disco del software in dotazione o scaricabile dal link:

https://download.epson-biz.com

Questa utilità gestisce i colori secondo la scala RGB (R: rosso, G: verde e B: blu) e permette di stampare una serie di campioni da paragonare al tuo colore target.

L’utilità non può essere utilizzata per regolare o controllare i dati di più colori come in una fotografia, per cui si hanno altre modalità di correzione colore.

I PASSAGGI PER EFFETTUARE LA CONVERSIONE DI COLORE

Visualizza il layout da stampare con il tuo programma grafico o un altro qualsiasi; riportiamo qui un esempio utilizzando il noto Microsoft Paint.

Manuale utente Epson colorworks C6000 e C6500
  • Con lo strumento contagocce fai clic su un colore che desideri controllare
  • Fai clic sul pulsante Edit colors per visualizzare la finestra dei colori
  • Verifica e annota i valori RGB del colore prelevato con il contagocce
  • Riporta questi valori nelle apposite caselle dell’utilità Color Tone Matching Assistant
Manuale utente stampante di etichette a colori Epson colorworks C6000 e C6500

Stampa la matrice delle opzioni colore, ritaglia le preferite e applicale direttamente sul contenitore per fare la scelta ottimale.

Color-tone-matching-assistant-print-sample

Se da un precedente test di stampa ti sei reso conto che la correzione da apportare al colore è rilevante, imposta Patch count su 5×5 e Step range su 20, così il programma ti offrirà una gamma di opzioni colore più ampia

Come detto prima, poiché la resa del colore dipende dal materiale dell’etichetta, questi test vanno eseguiti esattamente su quel materiale

Le conversioni di colore che si apporteranno non avranno la stessa efficacia se stampate su materiali differenti

PROCEDIAMO CON LE IMPOSTAZIONI DEL DRIVER

Dal Pannello di Controllo apri la finestra Dispositivi e stampanti.

Cliccando con il pulsante destro del mouse sull’icona della tua stampante, accedi al driver con Preferenze di stampa.

Nella finestra Printer Utility avvia Printer Setting e seleziona Store data in the printer.

Manuale utente stampante di etichette a colori Epson colorworks C6000 e C6500

  • Fai clic sul pulsante Create nel campo Create spot color list
  • Inserisci i valori RGB del colore originale e del campione di conversione scelto
  • Fai clic su Add
  • La coppia di impostazioni RGB specificata verrà aggiunta nella lista
  • Fai clic su Confirmation

Viene visualizzata una finestra per immettere un nome al salvataggio del colore spot, che sarà inserito nella Lista tinte piatte create

Stampa utilizzando il colore spot

Ora devi rendere operative le conversioni di colore nella stampa della tua etichetta.

Vai alla finestra impostazioni Generali del driver della stampante.

driver stampante di etichette epson c6000 e c6500 (2)

  • In Media Setting seleziona il formato della tua etichetta e scegli Media Definition.
  • In Impostazioni colore spot, dal menu a discesa seleziona il file precedentemente salvato nella cartella tinte piatte.
  • Per cambiare la cartella da visualizzare, fare clic su Aggiorna elenco tinte piatte e modificare la cartella.
  • Seleziona OK e sovrascrivi la nuova edizione del media alla vecchia.

Puoi ora stampare la tua etichetta, valutare il risultato cromatico ed in caso ripetere i passaggi tentando con un altro campione di colore proposto dal Color Tone Matching Assistant.

Conclusioni

La stampa digitale di etichette ha raggiunto negli ultimi anni livelli di qualità eccellenti

Affidarsi ad una stampante come le Epson Colorworks C6000 e C6500 ti dà la certezza di poter gestire facilmente impostazioni sofisticate… con un semplice click

Valuta insieme a noi una soluzione di stampa on demand in completa autonomia, libero da vincoli esterni ma sicuro dei tuoi passi!

Elisabetta Urbisaglia

info@acsistemisrl.com

Tel. 06.51848187

ETICHETTATURA DI OLI ESSENZIALI: NORMATIVA E METODI DI STAMPA

Gli oli essenziali sono composti naturali di origine vegetale, che possono svolgere innumerevoli attività e per questo messi in commercio in diverse categorie produttive.

Possono essere diluiti in acqua da bagno, aggiunti nei diffusori come profumatori ambientali, ingeriti tramite alimenti e integratori alimentari, addizionati agli ingredienti dei prodotti cosmetici.

L’Unione europea classifica gli oli essenziali come sostanze pericolose ed esige un’adeguata etichettatura per la tutela della salute dei consumatori.

Le confezioni degli oli essenziali non possono essere immesse sul mercato senza indicare in etichetta una specifica destinazione d’uso ed appropriate avvertenze e istruzioni.

In questo articolo concentriamo l’argomento sugli oli essenziali destinati ai diffusori di profumo.

OLI ESSENZIALI PER PROFUMATORI AMBIENTALI

Questo tipo di prodotto può essere commercializzato in tutta Europa sulla base di regole univoche.

I riferimenti normativi sono il Decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 – Codice del consumo

https://www.mise.gov.it/images/stories/impresa/consumatori/CdConsumo2012.pdf

e il regolamento CLP 21 in quanto miscele di sostanze potenzialmente pericolose

https://echa.europa.eu/documents/10162/23036412/clp_introductory_it.pdf/f90d8142-2081-4e5a-baa3-19149289b7fa

Tra le misure volte ad evitare usi impropri o ingestione accidentale in quantità elevate, anche le più piccole confezioni vanno dotate di tappi dosatori e di chiusure di sicurezza. 

I pittogrammi di avvertimento e rischio dovranno essere pertinenti alla classificazione alla quale lo specifico olio essenziale è assoggettato. 

Sull’etichetta degli oli essenziali per profumatori ambientali dovranno essere indicate, qualora presenti, le sostanze individuate come allergeni, le stesse elencate per i cosmetici, che potrebbero manifestare tossicità anche se inalate.

DICITURE IN ETICHETTA PER OLI ESSENZIALI DESTINATI AI PROFUMATORI AMBIENTALI

Gli oli essenziali come beni di consumo devono riportare in etichetta le seguenti informazioni:

  • Olio essenziale naturale e puro al 100%
  • Elenco degli ingredienti in base alla quantità, in ordine decrescente (INCI)
  • Nome botanico delle piante in Latino
  • Istruzioni d’uso
  • Metodo di produzione
  • Parte di impianto
  • Origine: convenzionale, biologica, demeter, crescita spontanea
  • Paese di origine
  • Ente di certificazione biologica
  • Data di scadenza dopo l’apertura
  • Numero del lotto di produzione
  • Contenuto in ml
  • Avviso di sicurezza
  • Pittogrammi e avvertenze di pericolo

STAMPA IN AUTONOMIA LE ETICHETTE DEGLI OLI ESSENZIALI CHE PRODUCI O VENDI

L’acquisto della stampante adatta a realizzare le tue etichette dipende in primo luogo dalla grafica: hai un’etichetta con più colori o di un colore solo?

Se la tua etichetta presenta più di un colore ti occorrerà una stampante a colori, ovviamente con inchiostri resistenti all’aggressione dei solventi e degli olii che potrebbero fuoriuscire dai contenitori.

Se la tua etichetta è di un unico colore, potrai optare per una stampante a trasferimento termico , una tecnologia molto diffusa per la stampa di etichette in stile minimale.

In questo caso potrai realizzare stampe monocromatiche di vari colori, anche eleganti laminati oro e argento, su etichette sintetiche trasparenti, bianche o a fondo colorato.

Contattaci per una consulenza dettagliata sui materiali adatti alla tua applicazione

Un altro parametro da cui dipende l’acquisto di una stampante di etichette è la quantità di etichette da stampare l’anno.

Per produzioni medio-basse potrai scegliere una stampante desktop compatta, mentre per elevati volumi di stampa dovrai riferirti ad una stampante di classe industriale.

Ti consiglio di valutare queste opportunità con l’aiuto di un consiglio specialistico…

a volte “piccole scelte” realizzano grandi aspettative.

Nel frattempo, puoi approfondire gli argomenti in questi articoli.

La scelta della stampante a trasferimento termico si basa su principi analoghi che troverai ampiamente affrontati sul nostro blog.

Ti indico in particolare questo articolo ricco di video dimostrativi:

Elisabetta Urbisaglia

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Nastri personalizzati in raso stampe e colori

COME STAMPARE NASTRI IN RASO PERSONALIZZATI PER CONFEZIONI ORIGINALI CON IL PROPRIO LOGO

Con una stampante a trasferimento termico puoi stampare in modo facile, veloce ed economico le tue creazioni su nastri in raso, poliestere e TNT.

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ETICHETTE IN BOBINA PER SHAMPOO E BAGNOSCHIUMA: RESISTENTI E IRRESISTIBILI

I cosmetici sono una classe di prodotti per cui il confezionamento ricopre un ruolo importantissimo nelle vendite.

Il consumatore tende a dare molto credito a quei prodotti che presentano un’etichetta curata, a partire dai dettagli grafici fino all’accuratezza delle informazioni.

Etichette in materiali resistenti

L’etichetta dei cosmetici destinati ad un ambiente umido come il bagno deve rimanere integra e quindi bella per tutto il ciclo di vita del prodotto, un fattore aggiuntivo che invoglia il cliente al riacquisto.

La scelta di materiali idonei resistenti all’azione di acqua, solventi e olii, unita a tecnologie di stampa altrettanto durevoli, è indispensabile in questo settore.

Parla con noi per scegliere il materiale giusto per te

Polipropilene, polietilene, poliestere e pvc sono perfetti per questa funzione.

Sono materiali sintetici con caratteristiche di impermeabilità avanzate, disponibili in tantissime finiture: opaca, lucida, trasparente, cangiante, perlata… una varietà di look da poter scegliere in abbinamento con la filosofia del proprio brand.

Grafica ispirata al pubblico di destinazione

Impossibile non tenerne conto!

Se il tuo cliente target è giovanile, naturalista, sofisticato o tradizionale le tue etichette devono orientarsi su scie comunicative differenti.

Contattaci per creare l’etichetta adatta al tuo acquirente ideale

Ecco una galleria di template per shampoo e bagnoschiuma che possiamo personalizzare per le tue esigenze.

Stampa in autonomia le tue etichette

Una volta scelto lo stile grafico delle etichette che promuoveranno i tuoi cosmetici, potresti decidere di acquistare la stampante adatta.

Una tipografia obbliga a dei quantitativi minimi ordinabili e a lungo andare ci si imbatte in disservizi dovuti a:

  • numero di stampe inadeguato rispetto alla produzione
  • dati stampati obsoleti per le produzioni future
  • poca elasticità per apportare modifiche grafiche

L’autonomia nel processo di stampa evita tutti questi inconvenienti.

La scelta della tecnologia di stampa dipende dallo stile della tua etichetta.

Quale grafica si addice al tuo cliente target?

Un’etichetta con tanti colori? Ti occorrerà una stampante a colori.

Un’etichetta monocromatica? Ti occorrerà una stampante a trasferimento termico.

Entrambe le tipologie lavorano su tantissimi materiali e vantano una disponibilità di modelli calibrati per le varie necessità, a partire dai modelli desktop per piccole tirature di stampa fino ai modelli industriali per produrre migliaia di etichette.

Valuta insieme a noi la stampante idonea alla tua applicazione e tutti i materiali disponibili

Nel frattempo, ti rimando a due articoli dedicati a una panoramica su queste stampanti.

Buona lettura!

Elisabetta Urbisaglia

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ETICHETTE IN BOBINA PER COSMETICI: L’IMPORTANZA DELLA GRAFICA NELLA SCELTA DELLA STAMPANTE

Il packaging dei prodotti cosmetici ha una grande influenza sulle vendite.

Anche le linee più commerciali non possono astenersi da questo canone.

Oltre alle disposizioni normative, molto specifiche per il settore cosmetico, sono i clienti stessi che amano ed esigono un’etichetta che sia al tempo stesso trasparente, leggibile e accattivante.

La creazione di una grafica esteticamente efficace e con il giusto bilanciamento tra testi promozionali e informativi è un passaggio molto raffinato.

Etichette per creme viso e creme corpo in barattoli e flaconi

Contattaci per progettare le tue etichette

VUOI STAMPARE IN AUTONOMIA LE ETICHETTE PER I TUOI COSMETICI ?

Una tipografia obbliga a dei quantitativi minimi ordinabili e a lungo andare ci si imbatte in disservizi dovuti a:

  • un numero di stampe inadeguato rispetto alla produzione
  • dati stampati obsoleti per le produzioni future
  • poca elasticità per apportare modifiche grafiche

L’acquisto di una stampante ti rende autonomo ed evita tutti questi inconvenienti.

La scelta della tecnologia di stampa dipende dallo stile delle tue etichette.

Quale grafica si addice al tuo cliente target?

Etichette per cosmetici di erboristeria

Un’etichetta con tanti colori? Ti occorrerà una stampante a colori

Un’etichetta monocromatica? Ti occorrerà una stampante a trasferimento termico

Entrambe le tipologie lavorano su tantissimi materiali e vantano una disponibilità di modelli calibrati per le varie necessità, a partire dai modelli desktop per piccole tirature di stampa fino ai modelli industriali per produrre migliaia di etichette.

Valuta insieme a noi la stampante idonea alla tua applicazione e tutti i materiali disponibili

Nel frattempo, ti rimando a due articoli dedicati a una panoramica su queste stampanti.

Buona lettura!

Contattaci se ti occorre una consulenza grafica o per una fornitura di etichette e stampanti

Elisabetta Urbisaglia

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CODICE UDI PER DISPOSITIVI ELETTROMEDICALI: COME STAMPARLO?

La falsificazione e il contrabbando causano ogni anno perdite multimilionarie ai produttori di dispositivi elettromedicali ed espongono gli utilizzatori a rischi per la salute.

L’introduzione del codice UDI, acronimo di Identificazione Unica dei Dispositivi, permette la tracciabilità e la rintracciabilità dei dispositivi medici limitando i rischi di truffa e l’importazione parallela.

Le aziende devono affrontare una fase di implementazione sulle linee di confezionamento seguendo i nuovi regolamenti UE.

Saturimetro-dispositivi elettromedicali-codice UDI

GS1, rappresentata in Italia da GS1 Italy, è l’ente accreditato dalla FDA negli Stati Uniti e dalla Commissione europea in Europa per assegnare gli UDI ai dispositivi medici, seguendo una simbologia standardizzata

Il codice UDI è costituito da due parti

  • UDI-DI: è un dato fisso che identifica la versione o il modello specifico di un dispositivo, rappresentato con la simbologia GS1-128, EAN13 o Data Matrix
  • UDI-PI: è un dato variabile e contiene informazioni come numero seriale, numero di lotto, data di produzione e data di scadenza.

UDI = UDI-DI + UDI-PI

Il codice UDI viene visualizzato come un codice a barre scansionabile con un lettore di codici, affiancato da un testo alfanumerico leggibile dall’uomo.

LA NORMATIVA UDI

  • L’UDI deve essere assegnato ad ogni dispositivo medico e a tutti i livelli di imballo superiori.
  • L’UDI deve essere rappresentato direttamente sul dispositivo o sulla sua etichetta in formato testo e con un simbolo (barcode o tag RFID) che può essere letto e decodificato automaticamente.
  • I dispositivi medici devono essere registrati sulle banche dati UDI, precisamente GUDID negli Stati Uniti e EUDAMED nei paesi europei, con lo scopo di raccogliere, rinnovare e scambiare le informazioni sui dispositivi medici.

COME STAMPARE IL CODICE UDI?

La tecnologia di stampa comunemente utilizzata per la stampa di codici a barre è il trasferimento termico.

È fondamentale affidarsi ad una soluzione di etichettatura che garantisca la leggibilità del dato per tutto il ciclo di vita del dispositivo.

A tale scopo occorreranno etichette in materiali nobili, come il pvc fuso o il poliestere, con elevata resistenza ai solventi, alle alte temperature e all’abrasione, combinate con adesivi permanenti tenaci.

I dispositivi elettromedicali sono esposti a frequenti sanificazioni e sbalzi di temperatura che potrebbero sbiadire le stampe generate su materiali di scarsa qualità.

L’utilizzo di nastri inchiostranti idonei renderà indelebile il codice stampato, evitando il richiamo o il ritiro di un prodotto dal mercato per problemi di illeggibilità di codici danneggiati.

STAMPANTI A TRASFERIMENTO TERMICO

Le stampanti a trasferimento termico sono stampanti robuste, veloci, facili da installare e gestire.

Rappresentano lo strumento ideale per la stampa di etichette on demand sia per piccoli volumi di stampa (modelli desktop) che per aziende che devono stampare in modo intensivo e continuativo (modelli di classe industriale).

Stampanti  a trasferimento termico

Abbiamo dedicato numerosi articoli su questo blog tecnico alle stampanti a trasferimento termico e troverai un’ampia presentazione di modelli sul nostro sito

http://www.acsistemisrl.com/desktop.html

Credo, però, sia molto più costruttivo uno scambio verbale diretto per una consulenza che non lasci dubbi, chiamaci!

VERIFICATORE DI CODICI A BARRE

Il codice UDI deve rispettare gli standard ISO/IEC di GS1 per assicurare la leggibilità delle informazioni in ogni fase della catena di fornitura.

Come detto prima, un codice non scansionabile mette il prodotto a rischio di ritiro dal mercato con conseguenti oneri per i produttori e i distributori.

Per ovviare a questo inconveniente si può testare a campione la produzione di etichette con un verificatore di codici a barre supplementare, oppure si può acquistare una stampante che integra in sé il verificatore.

Il modello PX940 di Honeywell, verifica ogni codice stampato sincronicamente con la fase di stampa, e in caso di esito negativo annulla l’etichetta invalida e procede immediatamente alla ristampa di un’etichetta conforme.

CONCLUSIONI

Lo sforzo delle aziende di adeguarsi alle normative richiede un aggiornamento dei sistemi di tracciabilità.

Cerca insieme a noi la soluzione migliore, che sia affidabile, performante e al minor costo possibile.

Elisabetta Urbisaglia

info@acsistemisrl.com

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IL SEGRETO PER CREARE ETICHETTE MINIMALI, RESISTENTI ED ECONOMICHE? LA STAMPANTE A TRASFERIMENTO TERMICO

Le etichette monocromatiche, cioè stampate in un solo colore, sono molto di tendenza in questi ultimi anni.

Il crescente apprezzamento di un design minimale è un aspetto collaterale di un gusto globale che si sta affinando sulla semplicità e l’eleganza, ma anche sull’immediatezza della comunicazione.

Questo mutamento di stile fa parte delle nostre vite, del nostro modo di arredare, delle nostre scelte per l’abbigliamento e non ultimo dei prodotti che siamo propensi ad acquistare.

Non esiste un prodotto, anche il più radicato nella cultura tradizionale, che non sia versatile ad acquisire questo nuovo stile di etichetta.

I produttori delle nuove generazioni stanno già sperimentando che le etichette in stile minimalista, oltre ad attrarre clienti raffinati, sono relativamente più economiche rispetto alla classica etichetta a colori.

Questo risparmio si estende su più addendi:

  • le spese di stampa non includono il consumo di costosi inchiostri
  • l’acquisto della stampante adatta è meno oneroso di quello di una stampante a colori

Vi presento le stampanti di etichette a trasferimento termico

La metodologia a trasferimento termico utilizza il calore della testina di stampa per fondere un nastro inchiostrato, detto ribbon, che trasferisce l’inchiostro sul materiale da stampare (etichette, cartellini, film flessibili, materiale tessile).

I ribbon sono disponibili in varie composizioni chimiche, dalla cera alla più resistente resina, con un ampio assortimento di colori, anche metallizzati.

Attraverso la tecnologia a trasferimento termico, con la corretta combinazione del materiale di consumo, si stampano etichette resistenti all’esposizione chimica, agli agenti atmosferici, all’acqua, all’attrito, alle temperature estreme.

Le caratteristiche principali che hanno contribuito alla rilevante diffusione di stampanti a trasferimento sono:

  • velocità
  • qualità di stampa eccellente
  • scelta ampia e versatile dei materiali di stampa
  • basso costo stampa
  • stampa in funzione del fabbisogno
  • produzione di modelli idonei a qualsiasi esigenza operativa (desktop, industriali, semi-industriali, per integrazione sulle linee)

STAMPANTI A TRASFERIMENTO TERMICO: MODELLI E CARATTERISTICHE

Le stampanti a trasferimento termico sono stampanti robuste, veloci, facili da installare e gestire.

Rappresentano lo strumento ideale per la stampa di etichette on demand sia per piccoli volumi (modelli desktop) che per aziende che devono stampare in modo intensivo e continuativo (modelli di classe industriale).

ZEBRA ZD420T STAMPANTE DESKTOP

La stampante ZD420T gode di caratteristiche e funzioni avanzate che garantiscono risultati eccezionali in termini di facilità d’uso, flessibilità di applicazione e costo totale di gestione.

Pur essendo un modello desktop offre flussi operativi lunghi grazie alla capacità di alloggiare ribbon di grande diametro.

  • RISOLUZIONE: 203 dpi, opzionale 300 dpi
  • LARGHEZZA DI STAMPA: 104 mm per 203 dpi, 108 mm per 300 dpi
  • MASSIMA LUNGHEZZA DI STAMPA: 991 mm
  • VELOCITA’ MASSIMA DI STAMPA: 152 mm/sec (203 dpi), 102 mm al secondo (300 dpi)
  • SENSORI SUPPORTI: sensore mobile riflessivo/black mark a larghezza completa; sensore trasmissivo/vuoto multi-posizione
  • Taglierina installabile opzionale
  • Possibilità di funzionamento a batteria

ZEBRA ZT230 STAMPANTE SEMI-INDUSTRIALE

La stampante ZT230 offre prestazioni di livello superiore e funzionalità che normalmente non si trovano in stampanti di questa fascia di prezzo.

Progettata per una precisione di stampa superiore, grazie ad accurate opzioni di regolazione, sostiene elevati volumi di stampa.

Ha la resistenza di un telaio in metallo, il coperchio con interfaccia grafica LCD basata su icone e una capacità di nastro di stampa di 450 metri per un uso prolungato anche in ambienti difficili e con spazio limitato.

Rimozione semplificata e senza necessità di strumenti di testina e rullo, per interventi di pulizia e sostituzione dei componenti immediati.

  • RISOLUZIONE DI STAMPA: 203 dpi e 300 dpi (opzionale)
  • LARGHEZZA DI STAMPA: 104 mm
  • LUNGHEZZA DI STAMPA: 991 mm 
  • SENSORI SUPPORTI: Trasmissivi e riflessivi
  • VELOCITÀ MASSIMA DI STAMPA: 152 mm al secondo
  • ACCESSORI OPZIONALI: spellicolatore e taglierina a ghigliottina

ZEBRA ZT421 STAMPANTE INDUSTRIALE

La ZT421, oltre alle caratteristiche di robustezza e affidabilità tipiche di una stampante industriale, vanta una larghezza di stampa superiore per etichette di grande formato.

La testina per pellicola sottile con sistema E3 Element Energy Equalizer offre una qualità di stampa superiore.

È dotata di un display touch a colori da 4,3 pollici che permette di visionarne lo stato con una semplice occhiata.

Ha un’interfaccia utente intuitiva a icone per una facile gestione delle impostazioni.

  • RISOLUZIONE DI STAMPA: 203 dpi, opzionale 300 dpi
  • LARGHEZZA DI STAMPA: 168 mm
  • LUNGHEZZA DI STAMPA: 2.591 mm (203 dpi) 1.143 mm (300 dpi)
  • SENSORI SUPPORTI: Trasmissivi e riflessivi
  • VELOCITÀ MASSIMA DI STAMPA: 305 mm al secondo
  • ACCESSORI OPZIONALI: spellicolatore, riavvolgitore interno e taglierina

CONCLUSIONI

Se le tue etichette hanno una grafica minimale, se hai necessità di produrre etichette particolarmente resistenti, se vuoi una stampa metallizzata per nobilitare i tuoi prodotti, la stampa a trasferimento termico è la soluzione che stavi cercando.

Contattaci per scegliere la stampante perfetta per la tua applicazione

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