Se devi stampare data e lotto e non hai un nastro trasportatore, allora una soluzione di marcatura manuale può essere la soluzione ideale che può velocizzare il tuo lavoro garantendoti una stampa nitida, precisa e resistente.
In questo articolo analizziamo le soluzioni di marcatura
della linea JetStamp, marcatori semi-automatici dotati di inchiostri a rapida essiccazione adatti alla
stampa sia su superfici porose che superfici non porose come plastica vetro e
metallo.
Quando si sceglie una soluzione di marcatura manuale è
importante definire le caratteristiche della propria applicazione:
cosa si deve stampare: data, lotto di produzione, stringhe di testo, codici a barre, loghi, dati variabili, progressivi
il materiale e la forma della superficie da stampare
l’area di stampa
volume di stampa, cioè quanto marcature devono essere eseguite
Il target di marcatura per la serie JetStamp sono piccole e medie produzioni.
Sono dispositivi portatili, di facile configurazione e pronti per un utilizzo immediato.
Analizziamo le caratteristiche di 3 modelli simili ma con area e caratteri di
stampa differenti
jetStamp 790
Il JetStamp è un marcatore rapido e silenzioso con cui
puoi stampare anche su superfici non assorbenti come plastica, metallo e vetro.
Il 790 si presenta come un timbro elettronico e la stampa
viene attivata da un pulsante.
Nel video seguente puoi vedere la semplicità di utilizzo
Stampa numeri, data, ora e testi disposti su una o 2
righe, con un massimo di 20 caratteri per riga e una larghezza di stampa pari a
42 mm e dimensione dei caratteri pari a 3,2 mm.
Il marcatore si programma tramite un semplice software su
PC Windows e i dati vengono trasferiti tramite collegamento USB
JetStamp 970 marcatore grafico
Il modello JetStamp grafico è uno strumento portatile, facile da programmare che consente di marcare rapidamente e con elevata qualità su superfici più estese sia porose che non assorbenti come plastica, vetro e metallo.
Si programma facilmente tramite il software a corredo e i
dati di marcatura sono trasferiti al marcatore tramite USB.
Stampa numeri, data, ora, testi codici 1D e 2D e grafica
con risoluzione di 300 dpi.
Ha un’area massima di stampa pari a 12,7 x 65 mm.
Può memorizzare fino a 4 marcature differenti selezionabili tramite una rotella.
Se vuoi vedere come funziona guarda il video
JetStamp 1025
Il modello 1025 è la soluzione di stampa ideale per chi
ha bisogno di un’area di stampa più grande.
Ha infatti un’area di stampa massima pari 25 X 85 mm.
L’immagine da stampare è facilmente leggibile dal display
integrato.
Le stampe possono essere generate tramite un software e
trasferite al marcatore tramite USB o opzionalmente Bluetooth.
Stampa data, ora, progressivi, testi, codici a barre e
codici 2D, immagini.
È uno strumento di lavoro di facile gestione che può
stampare direttamente su oggetti piccoli e grandi come pallet, cartoni e
imballi.
Guarda il video
Le soluzioni di marcatura manuale sono specificamente progettate per la marcatura in mobilità, sono facili da utilizzare, si installano e configurano immediatamente: se vuoi scegliere con noi il marcatore adatto alle tue esigenze CONTATTACI
Tutte le piante e prodotti
vegetali, semi e frutti esclusi, necessitano di un passaporto fitosanitario al fine di
garantire la tracciabilità sul territorio dell’Unione Europea, in caso sia
necessario eseguire delle ricerche e interventi per eventuali contaminazioni.
La normativa 2016/2031/EU (PHR) relativa al passaporto delle piante è entrata in vigore dal 14 dicembre 2019. Tutti i passaporti rilasciati prima di tale data, mantengono la loro validità e accompagnano i prodotti fino al 14 dicembre 2023.
Il passaporto può essere
emesso in autonomia, ma si deve prima ricevere l’autorizzazione dalla
rispettiva agenzia competente.
A cosa serve il passaporto
delle piante?
La salute della flora
è fondamentale per la produzione di piante, per l’agricoltura, per
l’ambiente, per la biodiversità, per l’agricoltore e per il consumatore.
A causa
della globalizzazione economica e dell’effetto serra, la possibilità che
in Europa arrivino delle specie vegetali nocive è sempre più elevata.
Il passaporto
fitosanitario può aiutare a garantire una miglior tracciabilità e
impedire che elementi potenzialmente nocivi sfuggano al controllo.
Cosa fare per essere
conformi?
Il passaporto delle
piante è un’etichetta ufficiale che attesta il rispetto di alcune condizioni
fitosanitarie, divenute obbligatorie per la movimentazione di piante e prodotti
vegetali nel territorio dell’Unione Europea.
Questa normativa va
applicata anche per le più piccole attività commerciali.
L’aspetto e i contenuti
presenti nel passaporto delle piante 2019 sono stati stabiliti
dal regolamento fitosanitario del Ministero delle politiche agricole
alimentari e forestali.
Il formato dell’etichetta deve essere conforme al modello europeo standard, rettangolare o quadrato e strutturato nel seguente modo:
In alto a sinistra la bandiera dell’Unione Europea, a colori o in bianco e nero
Nell’angolo in alto a destra la scritta “Plant Passport“.
La lettera “A” seguita dal nome botanico della specie vegetale.
La lettera “B” seguita dal codice ISO del Paese produttore, seguito da un trattino e dal numero di registrazione fitosanitaria a 9 cifre.
La lettera “C” seguita dal codice di rintracciabilità della pianta. Questa parte può essere integrata con un codice a barre, un QR code o un chip.
La lettera “D” seguita dal codice ISO del Paese di origine o di produzione.
Il passaporto deve
essere realizzato con caratteri semplici e facilmente leggibili da un
occhio umano. Deve essere subito distinguibile da qualunque altro elemento
grafico o testo presente sulla pianta.
Il passaporto fitosanitario può essere allegato alla pianta in varie posizioni. Può essere stampato sul vaso della pianta, sulla scheda della pianta, su un vassoio o su un’etichetta.
Marcatura su vasi, schede ed etichette per piante
In base alle vostre necessità potrete scegliere se adottare una marcatura diretta sul vaso laser o a getto di inchiostro, manuale o in linea di produzione.
Qualsiasi sia la superficie
scelta per la marcatura del passaporto fitosanitario,
etichette adesive bianche o prestampate
vasi in plastica
collarini o puntali da frutto
bisogna sempre tenere in forte considerazione le condizioni ambientali di esposizione delle marcature (sole, acqua, sostanze chimiche) e optare per un sistema di marcatura indelebile a tutto tondo.
Per la modulistica delle
autorizzazioni consultate il sito ufficiale:
In questo articolo spieghiamo come assegnare un indirizzo
IP statico ad una stampante Zebra dotata di scheda di rete attraverso il
software gratuito Zebra Setup Utilities per Windows.
AZIONI PRELIMINARI
La stampante deve essere installata sul PC e connessa
tramite cavo USB
Installa il software
Zebra Setup Utilities per Windows dal seguente link
La
calibrazione è una procedura da eseguire quando la stampante non tiene il passo
con i supporti caricati e la stampa generata si presenta disallineata e non centrata.
La calibrazione può essere eseguita anche attraverso il driver della stampante o il software Zebra gratuito Zebra Setup Utilities scaricabile al seguente link
In questo articolo illustriamo come eseguire la procedura
di calibrazione mediante i pulsanti della stampante
Procedura di Calibrazione
1. Accertarsi che il rotolo di etichette sia correttamente
caricato e che il coperchio della stampante sia chiuso.
2. Assicurarsi che la stampante sia accesa.
3. Quando la stampante è pronta e quindi il led che indica lo stato della stampante è verde fisso, premere e mantenere premuti contemporaneamente per 2 secondi i pulsanti PAUSA e ANNULLA, quindi rilasciarli.
4. La stampante farà avanzare alcune etichette e regolerà
la corretta posizione dei supporti.
5. Al termine della procedura, la spia di Stato della
stampante tornerà verde fissa.
Sapevi che puoi ridurre i
costi di stampa facendo scelte di design intelligenti? Sebbene questi risparmi
possano sembrare millesimali, possono sommarsi rapidamente per una produzione
completa di etichette.
Ecco una serie di
suggerimenti per ottimizzare il tuo budget senza sacrificare l’estetica e la
qualità.
Etichette dal design minimalista
Il minimalismo è una scelta
progettuale che abbraccia la semplicità, utilizzando un numero essenziale di
elementi per creare un aspetto pulito e sofisticato.
È di tendenza in vari
settori, dall’arredamento alla moda, e non ultimo il design di etichette.
Una grafica più snella da stampare permette di ridurre il consumo di inchiostro.
Per creare etichette minimaliste segui questi quattro principi:
1. Arriva al punto
I clienti ricevono fino a
10.000 messaggi promozionali al giorno ma ne memorizzano solo una parte.
Se li semplifichi, possono
capire più rapidamente e facilmente se il tuo prodotto è adatto alle loro preferenze.
Identifica ciò che è più comunicativo
per il tuo prodotto ed evidenzia solo quello. Meno parole, meno elementi di
design affollati e persino un’etichetta più piccola per rappresentare il tuo
prodotto possono contribuire ad una riduzione dei costi di stampa.
2.Aggiungi spazio bianco
Il minimalismo adotta molto spazio bianco. Il tuo spazio bianco non è spreco di opportunità, è lo spazio organizzativo per il tuo design.
Indirizza l’attenzione sul messaggio fondamentale del tuo prodotto e consente di risparmiare sui costi di inchiostro e toner.
Se il bianco non si addice
al tuo prodotto, aggiungi invece un tocco di colore.
La chiave qui è usare il
colore in modo efficiente e mirato. Usarne troppo crea una giostra chiassosa e
confusa, dosarlo può aiutare ad attirare l’attenzione sugli elementi più
importanti.
Ciò può massimizzare
l’impatto e ridurre il consumo di inchiostro o toner.
4. Usa la tipografia per comunicare
La tipografia e i caratteri
possono comunicare tanto quanto la grafica e le parole, ma in molto meno spazio,
inviando ai clienti scie emozionali.
Quindi, scegli la tua
tipografia col cuore.
Le scelte che fai possono diffondere particolari toni, parlare a un determinato pubblico, comunicare sfumature uniche sul tuo prodotto e convincere il cliente ad acquistare il tuo prodotto.
Le etichette adesive
frontali tradizionali non sono l’unica opzione per il marchio del prodotto. Le
opzioni creative possono farti risparmiare materiale e costi di stampa e
aiutarti a distinguerti sullo scaffale.
Chiudi buste, bollini, cartellini, ad esempio, sono un metodo di etichettatura alternativo e appariscente.
Prova l’anteprima con una bozza di stampa
Niente spreca più denaro di
un lotto di etichette andato storto.
Prima di stampare l’intero
set di etichette, è preferibile stampare alcuni campioni e provarli sulla
confezione. In questo modo potrai verificare se c’è qualcosa da modificare nei
testi, nella grafica, nella precisione del colore, nella distribuzione globale
del layout.
Per le bozze è consigliabile impostare la stampante in bassa qualità che impiega quantità di inchiostro minori. Il documento stampato sarà più sbiadito ma comunque efficace per la valutazione.
Stampa solo il numero di etichette che ti occorre
È importante tenere conto
delle potenziali modifiche normative quando si stampano grandi quantità di
etichette.
Alcune categorie di prodotti
possono essere più inclini a modifiche normative. Nel settore cosmetico e
alimentare gli ingredienti possono cambiare senza minimo preavviso e ci si
ritrova con un mucchio di etichette inutilizzabili.
Un servizio di stampa esterno
obbliga a un minimo d’ordine comunque elevato per aziende con medie produzioni,
e ritrovarsi 20.000 etichette quando in realtà ne servivano solo 10.000 è una
falsa economia.
La scelta economicamente più vantaggiosa è rendersi autonomi nella produzione di etichette.
Una grafica intelligente permette di risparmiare sul costo di proprietà globale dell’etichettatura dei prodotti, a partire dall’ acquisto della stampante, che non va sovradimensionata rispetto alle proprie reali esigenze, fino alla gestione dei costi dei materiali di consumo.
Se ti occorre una consulenza completa e specializzata, chiamaci
Si parla molto di tecnologia RFID implementata in diversi settori: produzione, trasporto e logistica, farmaceutica, abbigliamento e cosmesi ognuno dei quali ha esigenze differenti per dimensioni di etichette e distanza di lettura.
I più importanti costruttori producono antenne, chiamate
inlay, da applicare alle etichette con dimensione e forme differenti per
adattarsi a qualsiasi esigenza del cliente.
Una fondamentale valutazione da considerare nel
dimensionamento di un’etichetta RFID è la distanza di lettura che si vuole
ottenere: maggiore è la superficie dell’antenna e più grande sarà la distanza di lettura.
Un tag RFID è composto da tre componenti:
il chip, cioè il componente elettronico in cui
sono memorizzati i dati;
l’antenna, cioè l’elemento che permette al
chip di ricevere e trasmettere i dati ad un lettore;
il supporto, cioè il materiale che sostiene e
protegge il chip e l’antenna. Questo supporto può essere ad esempio
un’etichetta adesiva, un bracciale o un tag robusto per applicazioni
industriali.
In questo articolo analizziamo alcuni esempi di antenne della Avery Dennison utilizzate per differenti settori, evidenziandone la dimensione e la relativa distanza di lettura.
Cosmetica e gioielleria
Sicuramente un settore dove vengono utilizzate le dimensioni più piccole per le antenne è la cosmetica e la gioielleria dove la lettura di tag RFID avviene a distanze ridotte anche con l’ausilio di dispositivi portatili.
UHF RFID Inlay: AD-172u7, dimensione 22 x 12.5 mm, distanza massima di lettura 2 m
UHF RFID Inlay: AD-320u7, dimensione 41.4 x 16 mm, massima distanza di lettura 5 m
Settore Farmaceutico
Nel settore farmaceutico la dimensione dell’etichetta RFID deve adattarsi alle confezioni e a contenitori cilindrici che hanno forme e dimensioni variegate.
UHF RFID Inlay: AD-160u7, dimensione 60 x 4 mm, massimo distanza di lettura 12 m.
UHF RFID Inlay: AD-850m4QT, diametro 10.3 mm, distanza massima di lettura 1 m
Aeroportuale
Sicuramente la rintracciabilità dei bagagli per la gestione aeroportuale necessita di antenne molto performanti perché i nastri trasportatori per lo smistamento dei bagagli scorrono velocemente e la lettura deve essere a distanze elevate garantendo un errore pari a zero.
UHF RFID Inlay: AD-553u8, dimensione 38 x 76 mm, massima distanza di lettura 18 m.
UHF RFID Inlay: AD-373u7XM, dimensione 53 x 19 mm, massimo distanza di lettura 7 m.
Automobilistico
Il settore automobilistico sicuramente è stato uno dei primi ad implementare soluzioni RFID per la tracciabilità dei componenti.
Nell’automotive la distanza di lettura e la prestazione sono
due parametri che devono essere
accuratamente dimensionati per ottimizzare l’efficienza del processo di
produzione e assemblaggio, con una riduzione degli errori e di conseguenza dei
costi.
UHF RFID Inlay: AD-226iM, dimensione 95 x 8.15 mm, massimo distanza di lettura 9 m.
UHF RFID Inlay: AD-661r6, dimensione 90 x 19 mm, massimo distanza di lettura 14 m.
Trasporti e logistica
In questo settore possiamo utilizzare etichette di maggiori dimensioni e le distanze di lettura sono fondamentali per ottimizzare i processi, considerando che le etichette verranno lette sia da lettori fissi che manuali.
UHF RFID Inlay: AD-229r6, dimensione 95 x 8.3 mm, massimo distanza di lettura 15 m.
UHF RFID Inlay: AD-237r6, dimensioni 70 x 14.5 mm, massimo distanza di lettura 12 m.
Sul mercato troviamo
etichette della stessa dimensione, ma con inlay differenti che inevitabilmente
hanno prestazioni e costi diversi: selezionare l’etichetta RFID giusta per la
tua applicazione richiede un’analisi accurata di tutti i requisiti.
Se hai la necessità di implementare un nuovo progetto
RFID contattaci ai nostri riferimenti per studiare insieme a noi la soluzione più adatta alle tue esigenze
Se lavori con uno smartphone o un tablet Android o Apple
e hai la necessità di leggere
frequentemente i codici a barre, utilizzare la fotocamera del tuo dispositivo
non è una soluzione efficiente.
Quando uno smartphone viene utilizzato come scanner si
utilizza un’applicazione che consente al telefono di scansionare i codici
utilizzando la fotocamera.
Gli smartphone non hanno un motore di scansione e
un gruppo ottico dedicato alla specifica attività di scansione dei codici e
quindi possono avere difficoltà a leggere i codici in diverse situazioni.
Una soluzione efficace e l’utilizzo di datacollector o
companion scanner, lettori appositamente
progettati per essere facilmente collegabili con il tuo smartphone o tablet
attraverso una connessione Bluetooth.
Sono lettori piccoli e potenti, si adattano perfettamente al
palmo della tua mano o possono essere portati al collo con un laccetto oppure calzati
sul dito come un anello per lavorare a mani libere.
Gli scanner di codici a barre sono più veloci in termini di prestazioni e più affidabili di uno smartphone.
Sono progettati per letture intensive, a differenza
di quest’ultimo che esegue più attività alla volta riducendo i livelli di
efficienza e scaricando velocemente la
batteria del tuo smartphone.
Inoltre, con uno smartphone è difficile leggere codici a barre
piccoli, densi, lontani, illuminati male.
Con un tablet o un telefono saranno più le volte che non leggi il
codice, che quelle che riuscirai a scansionarlo e con un tempo di scansione
molto più lungo di quello di un lettore barcode.
Facciamo una panoramica dei modelli più diffusi che
possono aiutarti a svolgere il tuo lavoro in modo efficiente e in completa
mobilità.
OPN-2006
L’OPN-2006 è un lettore Bluetooth che legge i codici 1D.
Si associa velocemente tramite connessione Bluetooth
ad uno smartphone o tablet sia Android che Apple o a un PC.
L’eccellente motore di scansione laser 1D garantisce la
possibilità di 100 scansioni al secondo.
È uno scanner affidabile e veloce, facile da
utilizzare che semplifica il lavoro di
chi deve scansionare frequentemente i codici a barre.
OPN-3002
Se devi leggere non solo i codici 1D (quelli
rappresentati da barre e spazi bianchi) ma anche codici 2D, tipo il QRCode,
allora il modello OPN-3002 è quello giusto.
È leggero e si adatta facilmente in tasca o portato
al collo con un laccetto e consente il trasferimento dei codici in tempo reale
al tuo smartphone tramite connessione Bluetooth
L’OPN-3002 è un potente scanner 2D dotato di una
batteria ad alta capacità in modo che lo scanner possa durare ore.
L’uso dell’OPN-3002 è semplice e immediato. Un
pulsante per scansionare il codice a barre e un pulsante per correggere
eventuali errori commessi, entrambe le azioni forniscono un feedback visivo
RS-2006 scanner da dito
Questo scanner ad anello è progettato per essere inserito
al dito lasciando la libertà di lavorare a mani libere.
L’RS-2006 è uno scanner ad anello che si adatta
perfettamente al dito, con il pulsante di attivazione a portata di pollice,
quindi è necessario un solo dito per attivare lo scanner.
La cinghia per le dita è regolabile e pertanto il
lettore può essere indossato sulla mano sinistra o destra.
Dispone di Bluetooth 4.0 e Bluetooth Low Energy per
garantire un rapido trasferimento dei dati in tempo reale su qualsiasi dispositivo.
È uno scanner robusto ed è estremamente leggero:
pesa solamente 42 grammi.
Esegue la scansione di tutti i codici a barre 1D e
può connettersi via Bluetooth a qualsiasi dispositivo Windows, Android e Apple.
CS4070
Il CS4070 è un lettore wireless che legge codici a
barre 1D, 2D e PDF417, stampati su etichette cartacee o visualizzati su
telefoni cellulari o schermi di computer.
Basato sugli standard Bluetooth, il CS4070 funziona
con tutti i tablet, smartphone e PC.
Inoltre, il chip MFI integrato e la certificazione
Apple assicurano la compatibilità con i dispositivi mobili Apple quali iPhone e
iPad.
Non solo il CS4070 è uno dei dispositivi più piccoli e
leggeri della sua categoria, ma è anche progettato per consentire
un’impugnatura naturale e garantire un uso confortevole per tutta la giornata
nelle applicazioni di scansione più impegnative.
Se vuoi scegliere insieme a noi il lettore più adatto
alle tue esigenze contattaci
La stampa termica esiste da decenni, eppure molte
convinzioni sbagliate su questo metodo di stampa comportano una non corretta
comprensione della tecnologia e soprattutto
la scelta sbagliata delle etichette.
In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza sui
concetti di base della stampa a trasferimento termico, cercando di comprendere
il funzionamento di un metodo di stampa versatile, veloce ed economico
# 1 – Tutte le stampanti termiche sono
uguali
Esistono in realtà due tipi di stampanti termiche:
termica diretta
trasferimento termico.
Entrambe utilizzano il calore della testina per generare una stampa, ma lo fanno usando metodi differenti.
Le stampanti termiche dirette utilizzano carta termica o
materiale sintetico termico che cambia colore quando viene riscaldato.
Questo significa che le stampanti termiche dirette, a
differenza di altre tecnologie di stampa, non richiedono alcuna fonte di
inchiostro aggiuntiva, rendendole la scelta migliore da chi deve stampare
etichette per le spedizioni, peri laboratori di analisi e per tutte quelle
applicazioni che richiedono un’etichetta con un ciclo di vita breve.
Una stampante termica diretta è semplice da utilizzare,
veloce ed ha costi contenuti.
Le stampanti a trasferimento termico invece stampano
usando un nastro d’inchiostro, chiamato anche ribbon. La testina di stampa
applica calore al nastro per trasferire l’inchiostro dal nastro all’etichetta.
La scelta del metodo di stampa più idoneo dipende dall’applicazione specifica: le etichette a trasferimento termico offrono una maggiore resistenza agli agenti chimici e atmosferici, mentre le etichette in materiale termico sono adatte per applicazioni con durata limitata nel tempo.
# 2 – Le etichette a trasferimento termico
sono più resistenti
Si presume spesso che la resistenza delle etichette a
trasferimento termico sia indipendente dal materiale delle etichette.
Esiste un’ampia gamma di materiali adatti alla stampa a trasferimento termico, sia in carta che in
materiali sintetici.
La resistenza di un’etichetta dipende da molteplici
fattori che devono essere valutati in base all’applicazione e alle condizioni a
cui verrà sottoposta.
Un’etichetta in carta se utilizzata in presenza di acqua
o altro liquido si bagnerà compromettendo l’integrità e la leggibilità dei dati.
Quindi anche utilizzando una stampante a
trasferimento termico non otterrai un’etichetta resistente ai liquidi
La resistenza e la durata dell’etichetta dipendono dal
materiale scelto e dall’adesivo, che devono essere selezionati in relazione
alla specifica applicazione.
Un’etichetta che resiste a condizioni atmosferiche sfavorevoli,
non è la stessa che puoi utilizzare per applicazioni criogeniche o per prodotti
chimici, solventi o detergenti.
# 3- Tutti i nastri a trasferimento sono uguali
Il nastro a trasferimento termico viene prodotto in diverse qualità che possiamo
raggruppare in tre categorie principali
Ribbon cera
Ribbon cera-resina
Ribbon resina
Ci sono inoltre
formulazioni particolari adatte ad applicazioni che richiedono una resistenza
della stampa a specifici solventi e
sostanze chimiche aggressive oppure a lavaggi industriali o a
temperature molto elevate
La qualità più idonea deve essere selezionata in base
al materiale dell’etichetta e alla durata/resistenza della stampa che si vuole
ottenere.
I ribbon sono prodotti in diverse misure sia in
larghezza che in lunghezza e il confezionamento dipende dal modello di
stampante utilizzato.
Quindi se hai una stampante a trasferimento termico e
devi ordinare dei ribbon ricordati di specificare marca e modello della
stampante che utilizzi.
# 4 – Le etichette a trasferimento termico si
attaccano a qualsiasi superficie
Non tutti i materiali sono uguali quando si tratta di
etichette a trasferimento termico.
Una stampa a trasferimento termico rimarrà leggibile a
lungo, ma l’adesivo determina se l’etichetta rimarrà saldamente attaccata sulla
superficie di applicazione.
Esistono collanti specifici per il freddo, per il caldo,
ma anche per superfici irregolari o rugose o progettati per resistere a solventi
aggressivi come xilene, toluene e alcol
# 5 – Le stampanti a trasferimento termico
sono più costose
Esistono modelli desktop per bassi volumi di stampa e
modelli di classe semi-industriale o industriale per elevati volumi di stampa e
per gli ambienti più ostili, dove è presente polvere e umidità.
Il prezzo per una stampante a trasferimento termico può
variare da 250-300 euro fino a migliaia di euro ,in funzione del modello, della
configurazione e di eventuali accessori
come taglierina, spellicolatore o riavvolgitore.
La tecnologia di stampa a trasferimento termico si
contraddistingue per la sua affidabilità, velocità di stampa e per il costo/
stampa assolutamente conveniente rispetto
ad altri metodi di stampa.
È la tecnologia più diffusa per stampare dati variabili
e codici a barre.
In conclusione
Frequentemente con il termine “stampante termica” si denotano
sia stampanti termiche dirette che stampanti a trasferimento termico.
In realtà le 2 tecnologie di stampa sono differenti,
offrono caratteristiche e materiali di stampa specifici e se si vuole ottenere
un risultato di etichettatura efficace per la propria applicazione è
fondamentale non confondere le due metodologie di stampa.
Le caratteristiche principali che hanno contribuito
alla rilevante diffusione di stampanti a trasferimento sono:
velocità
qualità di stampa eccellente di testi grafica e codice
a barre
scelta ampia e versatile dei materiali di stampa
basso costo stampa
stampa in funzione del fabbisogno
produzione di modelli idonei a qualsiasi esigenza
operativa (desktop, industriali, semi-industriali, per integrazione sulle
linee, portatili)
Se sei interessato ad una stampante a trasferimento termico e vuoi analizzare insieme a noi il modello adatto alle tue esigenze CONTATTACI
Ci sono diverse strategie che puoi fare per far risaltare il tuo prodotto sugli scaffali.
Investire in imballaggi fantastici è uno di questi.
Le forme affusolate possono attrarre l’attenzione del cliente e creare una silhouette esclusiva per il tuo prodotto.
Questa forma può aggiungere visibilità sullo scaffale a vasi di marmellata, sott’olio, conserve, tonno.
Il settore cosmetico è decisamente all’avanguardia per i contenitori speciali.
Etichettare queste confezioni fuori standard richiede un impegno particolare, ma non impossibile.
Vediamo come funzionano le superfici coniche e i modi in cui le etichette possono aderire in simbiosi con la forma della tua confezione.
Che cos’è un cono?
La conicità (tapering) è la “graduale diminuzione della larghezza in un oggetto allungato”. Quando un oggetto non è perfettamente cilindrico si dice che è rastremato.
Immagina le bottiglie di shampoo, i vasi e le tazze di caffè che maneggi ogni giorno. Tutti hanno una cosa in comune: le cime più larghe delle basi o viceversa.
Come faccio a sapere se il mio contenitore è rastremato?
Se non è evidente la valutazione ad occhio nudo, è possibile eseguire un semplice test.
Per prima cosa, metti la tua confezione contro qualcosa di certamente dritto o piatto. L’opzione più semplice è quella di sdraiarla sul tavolo, oppure metterla in piedi accanto a un righello.
Se il contenitore e la superficie di riferimento piatta
non sono a filo in ogni punto, c’è rastremazione.
Esistono diversi tipi di rastremazione?
Oltre al grado di conicità, alcune bottiglie hanno curvature multiple e risultano bombate.
Non esiste un modello di etichetta conica o affusolata standard, e va progettata specificatamente per il contenitore adottato.
In questo articolo analizzeremo il tipo più comune: il cono semplice.
Cosa succede senza etichette affusolate?
Quando si tenta di etichettare un oggetto affusolato con
un’etichetta rettangolare, si ottiene un risultato tutt’altro che ideale.
Nella migliore delle ipotesi potresti finire con un’inclinazione diagonale alla fine dell’etichetta, o imbatterti nel “contrassegno” o rigonfiamento, la piegatura che si verifica quando un’etichetta non si adatta correttamente.
Come si etichetta un contenitore o una bottiglia conici?
Puoi etichettare una superficie affusolata in tre modi:
1 # Scegliere un’etichetta più piccola che non accentuerà la curvatura.
Un’etichetta che non si estenda troppo attorno all’imballaggio, sia in verticale che in orizzontale minimizza l’effetto del tapering.
Tuttavia, ciò limita la quantità di spazio per mostrare il tuo marchio, descrivere il tuo prodotto e includere tutte le informazioni normative necessarie.
2 # Diventare creativi con i formati di etichette tradizionali.
Se vuoi integrare un’etichetta standard su un contenitore conico, prova un posizionamento, una forma o una direzione diversi e vedi se ti piace il risultato. Tentar non nuoce!
3 # Ordinare etichette affusolate di dimensioni personalizzate
Le etichette complete o a mezzo busto offrono maggior spazio per comunicare e possono indicare alta qualità ai tuoi consumatori. In questo caso è necessario calcolare il grado di rastremazione e progettare un’etichetta idonea.
Come si genera un’etichetta conica semplice?
Dovrai prendere poche misure, un righello normale non ti
aiuterà.
Avrai bisogno di un righello flessibile (come quello
delle sarte), oppure puoi segnare le grandezze su un filo per poi misurarle col
righello ordinario.
Prendi il tuo contenitore e individua a che altezza vuoi
posizionare esattamente la tua etichetta, marcalo con dei segni di matita.
Poiché la larghezza del contenitore cambia gradualmente, è importante misurare esattamente dove deve posizionarsi l’etichetta, altrimenti le tue misurazioni potrebbero essere errate.
Annota le seguenti misure:
Circonferenza superiore
Misura tutto intorno il contenitore nella posizione in cui desideri posizionare la parte superiore dell’etichetta.
Circonferenza inferiore
Misura intorno al contenitore dove vuoi che si trovi il
fondo dell’etichetta.
Altezza dell’etichetta
Misura la distanza tra la circonferenza superiore e la
circonferenza inferiore.
Inserisci le misure fondamentali nel seguente link:
Quanto vuoi che l’etichetta avvolga il tuo contenitore?
Usa il 100% per una copertura completa e fino al 120% per sovrapporre
l’etichetta in chiusura su sé stessa.
Usa valori inferiori a 50% per generare un’etichetta da
un lato solo del contenitore.
Raggio dell’angolo
Vorresti angoli squadrati o arrotondati? Per il quadrato, immettere 0. I numeri più alti aumentano la curvatura agli spigoli dell’etichetta.
Di convertitori conici online per etichette affusolate ne esistono vari.
Questo seguente è ancora più snello del precedente, fornisce però meno variabili da poter scegliere:
Stampa la tua etichetta su un foglio di carta bianco.
Nota: alcuni visualizzatori di PDF possono ridimensionare il disegno durante la stampa. Per ottenere una stampa realistica assicurati di selezionare “Dimensioni effettive” o deseleziona “adatta alla pagina”.
Ritaglia la tua forma e testala sul tuo contenitore.
Se si adatta correttamente, hai vinto al primo tentativo!
Se è necessario un perfezionamento, regola i numeri sopra per generare un nuovo
modello di etichetta conica personalizzata.
A questo punto hai il file (in formato Adobe Reader o
PDF) da fornire al tuo produttore di etichette.
Come adattare la grafica a questa forma conica di
etichetta?
Ora che hai ottenuto la forma perfetta dell’etichetta per
il tuo contenitore conico devi creare una grafica che si adatti correttamente.
Non puoi creare una grafica come faresti per le etichette rettangolari o quadrate altrimenti le informazioni stampante non appariranno dritte.
Bisogna creare una linea di demarcazione curva per il tuo layout, e soprattutto ogni linea grafica o di testo al suo interno deve essere adattata alla nuova forma.
Solo così otterrai che, una volta attaccata l’etichetta al
contenitore, tutto apparirà magicamente dritto!
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tuoi clienti con le etichette dei prodotti affusolate?
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progetto.