Il marcatore K6 è un dispositivo di marcatura diretta
sulle superfici che può essere utilizzato sia manualmente che installato su un
nastro trasportatore.
Abbiamo descritto le sue caratteristiche tecniche e la
funzionalità nei seguenti articoli:
In questo articolo approfondiamo la versatilità e la
facilità di utilizzo di questo dispositivo attraverso una serie di video.
È un marcatore per data, lotto, testo, codici a barre e
loghi che può essere utilizzato senza PC su una vasta gamma di superfici e di materiali
È
dotato di inchiostri a rapida essiccazione per la marcatura nitida e precisa di
molte superfici non porose come metallo, plastica, vetro.
Gli
inchiostri sono disponibili in diversi colori: nero, giallo, verde, rosso, blu,
invisibile.
L’utilizzo
di una DIMA (guida in acciaio) a corredo del marcatore consente di stampare
senza difficoltà anche su oggetti con forma irregolare o su superfici di
piccole dimensioni.
L’utilizzo
manuale del marcatore in modalità manuale è ideale per le aziende che hanno
volumi di stampa contenuti o che hanno la necessità di marcare piccoli lotti di
produzione di forme, dimensioni e materiali differenti.
Se
i volumi di marcatura aumentano il marcatore K6 si trasforma in uno strumento
di marcatura automatica.
Collegandolo
ad una fotocellula, attraverso l’utilizzo di un nastro trasportatore, si può
marcare automaticamente in linea con una velocità massima di 60 m/min.
Il
montaggio su nastro trasportatore è semplice e veloce, non richiede particolari
competenze.
In
una manciata di minuti passiamo da una soluzione di marcatura manuale a una
postazione completamente automatica.
L’utilizzo
di una soluzione automatica con nastro trasportatore consente marcature precise
e veloci.
La
regolazione in funzione dell’oggetto da marcare e della posizione di marcatura
è semplice e consente di adattare la stampa a qualsiasi applicazione.
L’utilizzo
senza PC, in modo completamente autonomo lo rende uno strumento di lavoro unico
e comodo.
La
creazione di una stringa di stampa è estremamente semplice.
I
dati da stampare vengono digitati direttamente sullo schermo touch del
marcatore e questo rende le operazioni semplici e veloci, alla portata di
qualsiasi operatore.
La
manutenzione del dispositivo è immediata, inoltre la testina di stampa è
integrata nella cartuccia, quindi ad ogni cambio di cartuccia abbiamo una
testina nuova.
Se ti interessa la nostra soluzione contattaci ai nostri riferimenti
In questo articolo vediamo come aggiornare il Firmware sul reader RFID Zebra FX9600, passo dopo passo.
Al seguente Link del costruttore Zebra dovete scaricare il software 123RFID e l’ultima versione del Firmware, che è sempre la prima che trovate nell’elenco.
Attualmente l’ultima versione firmware disponibile è la 3.1.12.
Dopo aver eseguito l’installazione, eseguiamo il programma 123RFID e connettiamoci al reader, come mostrato in figura.
Una volta eseguita la connessione,
dobbiamo selezionare il menu Firmware che trovate in basso a sinistra.
Noterete nel riquadro grande le informazioni del reader connesso, compreso il firmware che dobbiamo aggiornare: in questo caso abbiamo la ver. 2.6.9.0.
Per procedere con l’aggiornamento premere il pulsante blu in alto a destra “UPDATE FIRMWARE” e selezionare la cartella dove avevamo in precedenza salvato i file C:\Users\Public\Documents\123RFID\Firmware Files.
Vi verrà richiesta la password e se non è stata mai cambiata digitare “change”.
Una volta terminato il download del firmware, potete notare che viene visualizzato il nuovo valore come evidenziato in giallo nella figura.
In alternativa potete
aggiornare il firmware anche tramite chiavetta USB: anche questa è una
procedura molto semplice.
Formattate una chiavetta e copiate tutti i file presenti nella cartella C:\Users\Public\Documents\123RFID\Firmware Files
Spegnere il reader ed inserire la chiavetta usb nel connettore presente lateralmente
Accenderlo nuovamente e dopo pochi secondi dal riavvio inizierà in automatico l’aggiornamento del firmware, che sarà completato in pochi minuti segnalato dal led verde sul frontale che rimarrà verde.
Per verificare se l’aggiornamento è andato a buon fine potete connettervi al lettore sempre tramite il software 123RFID o direttamente dal browser utilizzando l’indirizzo IP del dispositivo e leggere le informazioni.
Approfondisci ai seguenti link
oppure segui i nostri video:
Se devi implementare una nuova soluzione con tecnologia RFID e vuoi fare un’analisi dei requisiti insieme a noi contattaci
Quando si deve leggere un codice Data Matrix stampato in
reverse, cioè codice chiaro su sfondo scuro, è necessario configurare il
lettore per la lettura in modo inverso.
Per abilitare i lettori Zebra della serie DS possiamo
scegliere 3 opzioni di configurazione:
• Regular Only – il
lettore decodifica solo i codici Data Matrix normali (stampa scura su fondo
chiaro)
• Inverse Only – il
lettore decodifica solo i codici Data Matrix inversi (stampa chiara su fondo scuro)
• Inverse
Autodetect – il lettore decodifica tutti i codici a barre, sia normali che
stampati in modalità inversa
Per abilitare l’opzione scelta in base alle proprie esigenze è sufficiente leggere uno dei codici riportati in figura
Nel panorama variegato del sistema di etichettatura, sta prendendo sempre più piede la scelta per le etichette in polipropilene trasparente. Ne sono state antesignane il settore cosmetico e farmaceutico dove se ne è fatto un uso frequente, ma sempre più spesso troviamo questa soluzione in altri campi, soprattutto per quei brand che hanno optato per una rappresentazione della loro immagine essenziale, raffinata e moderna, o per quelle case produttrici che amano fondere lo stile classico con quello innovatore, proprio come si usa nell’arredamento di interni dove si potrebbe ambientare con gusto un mobile antico in una casa moderna.
Analizziamo quali
sono le garanzie che si associano all’adozione di questo materiale:
È ECONOMICO – se stampata a trasferimento termico con ribbon in resina, la somma dei costi di acquisto dei materiali di consumo e della stampante, nonché la facilità di utilizzo che è un valore aggiunto, ci permettono di produrre etichette con una spesa veramente contenuta.
È RESISTENTE – il polipropilene è un materiale assolutamente durevole, resistendo tenacemente alle azioni meccaniche, a molti solventi e detergenti se stampato con ribbon in resina speciale, all’aggressione dell’umidità se accoppiato con l’adesivo apposito.
L’ etichetta
è molto elastica aderendo perciò integralmente alla superficie di applicazione,
eludendo completamente l’inestetismo di altre etichette che invece tendono a
fare grinze.
È CONVINCENTE – assolutamente una bella etichetta!
La nitidezza della stampa è ineccepibile sia per la rappresentazione delle immagini che per la leggibilità dei testi e dei codici a barre.
La
possibilità di utilizzare ribbon colorati amplia la differenziazione delle
etichette per la nostra gamma di prodotti:
potendo associare a layout simili colorazioni specifiche il risultato estetico è completamente differenziato
l’opportunità di applicare ribbon metallizzati ci permette di impreziosire la nostra grafica con oro, argento e tante altre tinte laminate, con costi completamente abbattuti rispetto ad altri tipi di stampa a caldo
la leggerezza della trasparenza ispira anche sincerità della comunicazione con il cliente, che ha un impatto più intimo con il contenuto della confezione, potendone osservare direttamente le caratteristiche
Queste semplici
peculiarità sono già sufficienti ad orientarci verso una soluzione di questo
tipo, che garantisce alla nostra produzione una lavorabilità dinamica, un
risultato durevole, un imprinting divertente per il consumatore.
I codici a barre sono ormai parte integrante del flusso
di lavoro quotidiano di molte realtà, nelle aziende, nella gestione dei
magazzini, nei laboratori di analisi, nella pubblica amministrazione, nella
vendita al dettaglio.
Li utilizziamo praticamente ovunque, per tracciare e
rintracciare, per identificare e velocizzare le operazioni riducendo
drasticamente il margine di errore.
Ma cosa succede quando il lettore che stai utilizzando
non riesce a scansionare il codice a barre?
Vediamo alcune cause e possibili soluzioni che potrebbero
aiutarti a risolvere i problemi di “NON LETTURA”.
#1# Posizionamento
errato dell’etichetta
Il colpevole più comune di un codice a barre illeggibile
è il posizionamento sbagliato delle etichette.
Immagina di avvolgere un’etichetta con codice a barre 1D intorno
ad una provetta da 15 ml. In questa condizione sarà impossibile leggere il
barcode, perché il laser emesso dallo scanner non sarà in grado di intercettare
interamente il codice a barre se è avvolto attorno ad una ridotta superficie
cilindrica.
Soluzione: il modo migliore
per evitare che un codice a barre sia posizionato in modo errato è disporre di
un protocollo operativo standard che specifichi una metodologia appropriata per
ciascun contenitore che richiede un’etichettatura, incluso il tipo di etichetta
da utilizzare, il posizionamento del codice
a barre e dell’etichetta.
#2# Scanner
non idoneo o posizione scorretta del lettore
Una scansione del codice a barre non riuscita può essere
causata dalla posizione dello scanner rispetto al codice a barre:
>>> il codice a barre potrebbe essere troppo vicino o troppo lontano dallo scanner e a seconda della distanza focale ottimale dello scanner (la distanza alla quale il codice a barre viene messo a fuoco) potrebbe non essere letto
oppure
>>> il codice a barre potrebbe trovarsi con un’angolazione fuori specifica rispetto allo scanner
oppure
>>> l’orientamento del codice a barre potrebbe non essere compatibile con lo scanner.
Ad esempio, gli scanner con ottica laser devono essere posizionati in modo tale che la linea laser sia perpendicolare alle barre del codice.
Soluzione: per le applicazioni
che richiedono condizioni di scansione complesse, l’utilizzo di lettori con
autofocus incorporato è l’ideale, poiché possono adattarsi a una gamma di
distanze, angoli e orientamenti variabili del codice a barre
#3# Codici
a barre danneggiati
I codici a barre possono essere esposti a condizioni
difficili, come temperature estreme, esposizione a prodotti chimici o
detergenti, abrasione meccanica. Condizioni aggressive possono sbiadire,
graffiare o macchiare i codici a barre, rendendoli illeggibili.
Soluzione: in queste
condizioni è fondamentale scegliere l’etichetta giusta.
L’uso di un’etichetta appropriata per la tua applicazione
non solo assicurerà che rimanga applicata sul contenitore, ma garantirà
l’integrità dell’etichetta e quindi la leggibilità del codice anche in
situazioni avverse.
Considera che la scelta dell’etichetta giusta per la tua
applicazione garantirà il successo del tuo progetto e eviterà l’insorgenza di
problemi e perdite economiche e di tempo: la prevenzione vale sempre più della
cura.
Questo vale anche per la stampa: non tutte le tecnologie
di stampa sono idonee a stampare codici a barre nitidi e perfettamente
leggibili.
Le stampanti a trasferimento termico, utilizzate con materiali specifici, forniscono alle etichette la massima resistenza alle temperature estreme, ai solventi e altre sostanze chimiche, garantendo che i codici a barre non sbiadiscano nel tempo.
Inoltre, i costruttori leader di mercato come Zebra,
Honeywell, Datalogic producono lettori ad alte prestazioni che implementano
algoritmi di ricostruzione dei codici in grado di leggere correttamente anche
simboli danneggiati.
In condizioni critiche, utilizzare etichette in materiali
sintetici e nastri di stampa in resina di alta qualità aiuterà anche a
proteggere i codici a barre da situazioni aggressive che potrebbero
compromettere la leggibilità dei codici.
#4# Contrasto
insufficiente
Per leggere correttamente un codice a barre, lo scanner
deve essere in grado di distinguere le barre chiare da quelle scure che
caratterizzano il simbolo. Tuttavia, il contrasto tra questi due elementi può
variare a seconda del tipo di materiale su cui è stampato il codice a barre.
Il contrasto
potrebbe anche essere influenzato se le barre stampate o la superficie su cui
sono stampate non sono uniformi.
Se non c’è abbastanza contrasto, lo scanner non sarà in
grado di distinguere correttamente il codice a barre, rendendo impossibile la
lettura.
I codici a barre con basso contrasto riducono anche la
distanza alla quale è possibile leggere un codice a barre.
Soluzione: regolare le
impostazioni della stampante per garantire una qualità di stampa ottimale è
sicuramente il primo passo da cui partire per evitare codici a basso contrasto.
#5# Violazione
delle Quiet Zone
La Quiet Zone, o zona non stampabile, è l’area intorno al
codice a barre che deve essere completamente priva di segni, grafica e testi.
Questa zona consente al lettore di verificare i limiti
del codice a barre e di scansionarlo nella sua interezza.
La Quiet Zone ha requisiti specifici che dipendono dal
tipo di codice a barre che stai utilizzando.
Per i codici a barre 1D, la Quiet Zone deve essere almeno
10 volte la larghezza della barra più piccola su entrambe le estremità, sia a
destra che a sinistra del codice a barre.
Nei simboli 2D, la Quiet Zone è lo spazio che
circonda l’intero simbolo e quindi va rispettata su tutti e quattro i lati del
codice.
Le Quiet Zone nei codici a barre bidimensionali
(2D) vengono calcolate in modo diverso in funzione del simbolo utilizzato.
Soluzione: la soluzione più semplice è quella di progettare opportunamente
il layout dell’etichetta per garantire che siano soddisfatti i requisiti della Quiet
Zone.
Inoltre, se è possibile, è consigliabile aumentarne
lo spazio oltre i requisiti minimi per assicurare un’immediata lettura del
codice.
#6# Stampa
inconsistente
Ci possono essere molte ragioni per cui la tua stampante
non esegue una stampa affidabile dei codici a barre.
Ad esempio, per le stampanti a getto d’inchiostro e
laser, i livelli bassi di inchiostro e toner sono la causa principale
dell’inconsistenza del codice a barre.
Se i livelli di inchiostro o toner sono troppo bassi
l’intensità della stampa può essere non omogenea rendendo il codice a barre
difficilmente scansionabile.
Soluzione: l’uso di una
stampante a trasferimento termico risolve molti dei problemi relativi alle
stampe inconsistenti prodotti dalle stampanti laser o a getto d’inchiostro.
Inoltre, è importante verificare periodicamente le
impostazioni della stampante e mantenerle corrette per l’intero processo di
stampa. È necessario controllare regolarmente la pressione e la pulizia della
testina di stampa, dei rulli siliconati, nonché l’integrità delle testine di
stampa.
#7# Scanner
programmato in modo inappropriato
Una programmazione dello scanner non adatta al codice che deve essere letto e alla formattazione dei dati richiesta può impedire la lettura e/o la trasmissione del codice.
Soluzione: controlla lo scanner e i requisiti del tipo di codice a barre che stai utilizzando! Alcune simbologie, come il Codice 39 e l’Interleaved 2 di 5, potrebbero richiedere una programmazione specifica per consentire allo scanner di leggerle correttamente.
#8# Codici
ad alta densità
Un ulteriore punto da considerare è la densità del codice
a barre.
Cercare di codificare troppe informazioni provocherà un
codice a barre ad alta densità, in cui gli spazi bianchi diventano troppo
stretti per essere rilevati.
Soluzione: anche in questo
caso per risolvere il problema è possibile acquistare lettori con ottica HD in
grado di decodificare i codici ad alta densità.
Conclusioni
È fondamentale che i codici a barre vengano letti velocemente
e senza problemi, indipendentemente da dove lavori.
I codici a barre illeggibili possono arrestare il flusso
di lavoro e provocare la perdita di informazioni
Se i tuoi codici a barre sono illeggibili o se devi
sceglier e un lettore di codice a barre idoneo alle tue esigenze contattaci
Quando si decide di acquistare un nuovo sistema
eliminacode multiservizio e multi-sportello è importante effettuare un’analisi
preliminare sul metodo di configurazione dei diversi parametri.
Un sistema eliminacode che gestisca efficacemente più servizi e più sportelli deve essere facilmente configurabile da qualsiasi operatore senza dover ricorrere al fornitore che spesso non è immediatamente disponibile per apportare dei repentini cambiamenti.
I principali parametri che devono essere impostati in un
eliminacode sono:
Numero di servizi
Numero di sportelli
Numero di servizi associati ad ogni sportello
Schedulazioni orarie/settimanali per ogni servizio
Gestione delle priorità delle persone in coda
Chiamata vocale
Personalizzazione del layout di visualizzazione delle code e del ticket
Questi parametri richiedono una configurazione
personalizzata sulle proprie esigenze di gestione degli utenti in coda.
Inoltre, le specifiche necessità possono cambiare nel
corso del tempo e quindi il software di gestione del sistema deve essere una
chiave di valutazione primaria nella scelta dell’eliminacode adatto a regolare
il flusso di persone.
Come deve essere strutturato un software per la
gestione di un sistema eliminacode?
Il software deve avere 3 caratteristiche fondamentali:
facile da utilizzare
riassumere tutti i parametri di configurazione in un pannello riepilogativo
consentire la massima flessibilità di configurazione per rispondere alle richieste attuali ma anche ad eventuali cambiamenti futuri
Analizziamo nel dettaglio le principali impostazioni di configurazione e come possono essere personalizzate in base alle specifiche esigenze della struttura.
Gestione
dei servizi
In un sistema eliminacode multiservizio, una gestione
completa dei servizi significa avere la possibilità di:
abilitare/disabilitare il singolo servizio
cambiare il nome del servizio
cambiare il colore rappresentativo del servizio
impostare un intervallo di emissione del ticket, ad esempio un servizio di visite specialistiche potrebbe essere impostato sull’emissione di massimo 10 ticket giornalieri
impostare la chiamata vocale del servizio
Schedulazione degli orari di attività del servizio
Per ogni servizio deve essere possibile programmare
gli orari di attività settimanale.
Inoltre, quando il servizio non è disponibile deve apparire il messaggio “CHIUSO” e gli orari di attività di quel servizio.
Gestione delle priorità di chiamata
Negli studi medici, nei laboratori di analisi e in
alcuni uffici amministrativi ci sono delle file che devono avere una priorità
di chiamata differente.
Quindi la priorità di chiamata deve essere un parametro facilmente accessibile e configurabile secondo diversi criteri di programmazione (priorità bassa, standard, alta, scalare)
ATTENZIONE: verificare sempre che l’algoritmo di calcolo delle priorità soddisfi i propri requisiti di chiamata, in altre parole verificare che il sistema eliminacode che si intende acquistare gestisca le priorità secondo le nostre esigenze di gestione della coda.
Configurazione delle chiamate
Quando si deve gestire un flusso di persone su più
servizi e diverse postazioni è fondamentale che la consolle di chiamata
gestisca in modo completo e versatile la chiamata.
Il sistema MicroTouch consente di gestire i servizi che devono essere chiamati dal singolo sportello offrendo una configurazione completa e ricca di opzioni per coprire qualsiasi esigenza operativa.
Inoltre, l’opzione AUTO-CALL permette di effettuare chiamate automatiche su tutti i servizi selezionati tenendo in considerazione eventuali priorità.
Opzioni di Riaccodo automatico
Questa funzionalità consente
di trasferire automaticamente un ticket appena gestito ad un altro servizio.
Richiamata/Trasferimento ticket
Questa opzione consente di
effettuare una richiamata del numero o un trasferimento ad un altro servizio
del ticket preso in carico
Chiamata selettiva
MicroTouch consente anche la chiamata manuale di un ticket senza tenere conto delle priorità o della sequenza temporale di arrivo degli utenti
Composizione
dello stile del biglietto
Per
ogni servizio deve essere possibile personalizzare gli elementi che compongono
il biglietto.
Sul
biglietto devono potere essere stampate le informazioni necessarie e opzionali
come:
il nome del servizio
il numero di turno
data/ora di emissione del ticket
messaggi personalizzati
logo o eventuale grafica
numero delle persone in coda
tempo di attesa stimato
Reportistica e statistiche
Un sistema eliminacode ben progettato deve avere un
modulo di reportistica che indichi le statistiche relative a un determinato
periodo selezionato.
Le statistiche devono tener conto del totale dei
biglietti emessi, il totale dei biglietti serviti e il totale dei biglietti
stimati persi, il tempo medio di lavoro degli operatori che hanno gestito un
determinato servizio.
Le statistiche sono utili per effettuare un’analisi della
gestione del flusso dell’utenza e apportare opportuni cambiamenti per rendere
il servizio di gestione della coda più veloce.
In conclusione
Un sistema eliminacode efficiente deve offrire delle garanzie di autonomia nella gestione e nella manutenzione dell’impianto, rendendo la soluzione indipendente dal fornitore.
Gli strumenti di amministrazione del sistema devono
essere di semplice comprensione e devono essere facilmente accessibili e
configurabili dal personale della struttura.
Se vuoi valutare con noi la soluzione adatta alle tue
esigenze contattaci
Quando utilizziamo la stampante Zebra ZT410 o ZT420 con
codificatore RFID e viene stampata un’etichetta con la scritta VOID, significa
che l’etichetta non è stata codificata.
Vediamo quali sono le procedure da eseguire per evitare il
problema di etichette RFID non codificate e quindi annullate
Procedere alla calibrazione delle etichette e dei ribbon
In primo luogo, dobbiamo
assicurarci che la stampante sia correttamente calibrata sull’altezza dell’etichetta.
Questo è un passaggio di
vitale importanza per correggere i problemi di codifica RFID: bisogna eseguire
una calibrazione completa dei supporti/ribbon per evitare etichette VOID.
Approfondisci
Guarda il video sulla
calibrazione di etichette e ribbon sulle stampanti Zebra ZT400
Eseguire la calibrazione RFID
La procedura di calibrazione
RFID configura le impostazioni RFID in modo appropriato alle etichette
utilizzate: posizione del tag RFID, antenna RFID e potenza di lettura e
scrittura RFID
Per eseguire la procedura,
navigare nel pannello LCD e scorrere il Menù alla voce Calibrazione RFID.
Selezionare la voce per iniziare la procedura
Approfondisci
Guarda il video sulla
calibrazione RFID delle stampanti Zebra ZT400
A questo punto puoi procedere con la stampa
dei tag RFID e verificare che tutte le etichette inviate in stampa siano correttamente
codificate
Durante la stampa assicurarsi di tenere
chiuso il coperchio della stampante per evitare la contaminazione con polvere e
altre sostanze estranee
Se i passaggi precedentemente eseguiti non
funzionano assicurarsi che il firmware della stampante sia aggiornato all’ultima
versione rilasciata da Zebra
Il trasferimento termico è una tecnologia che sfrutta un processo di trasferimento del colore, su carta o pellicola sintetica, basato sull’impiego del calore: in pratica il calore della testina scioglie un nastro inchiostrato, detto ribbon, che trasferisce l’inchiostro sul supporto.
Le caratteristiche principali che
hanno contribuito alla rilevante diffusione di stampanti a trasferimento sono:
velocità
qualità di stampa eccellente
scelta ampia e versatile dei materiali
di stampa
basso costo stampa
stampa in funzione del fabbisogno
produzione di modelli idonei a qualsiasi
esigenza operativa (desktop, industriali, semi-industriali, per integrazione
sulle linee, portatili)
L’impiego abituale delle stampanti a trasferimento
termico è per la creazione di etichette destinate a contenere dati di
tracciabilità quali codice a barre, data e lotto di produzione, indicazioni di
peso o volume del prodotto, taglia e colore dell’articolo, ma anche ticket di
vario genere.
Sono spesso utilizzate per stampare dati variabili su
etichette con una grafica a colori prestampata.
Solitamente attraverso il trasferimento termico si producono etichette con stampa nera su sfondo bianco senza nessuna finalità estetica ma solo funzionali al loro scopo.
Non tutti sanno che il ribbon che imprime la stampa, oltre che differenziarsi per le sue caratteristiche tecniche di durabilità (in ordine di resistenza cera, cera-resina e resina) è disponibile con molteplicità di colori, ed anche preziose variazioni metallizzate, che conferiscono alle etichette un aspetto ancor più ricercato e attraente per il consumatore, nonché molto credibile da un punto di vista qualitativo.
Inoltre, i materiali su cui poter stampare sono una gamma
altrettanto variegata: carta naturale lucida od opaca, oppure materiali sintetici
come il poliestere, il pvc e il polipropilene, disponibile anche nella versione
trasparente che è molto adatta a dare risalto al contenuto della confezione,
facendo apparire il prodotto nella sua integralità.
Se abbiamo bisogno di differenziarci è possibile stampare
anche su etichette colorare utilizzando ribbon idonei.
Ed ecco che si possono realizzare, con una semplice
stampante a trasferimento termico, etichette dall’impatto moderno, essenziale
ed elegante, nonché durevoli perché resistenti alle varie aggressioni
atmosferiche, chimiche e meccaniche.
Semplicemente sostituendo il ribbon nella nostra stampante possiamo differenziare le nostre etichette e conferire una personalizzazione più tematica alla nostra linea di prodotti.
Etichette non necessariamente monocromatiche, grazie alla possibilità di sovrapporre più di un processo di stampa con ribbon di colori diversi, inserendo, per esempio, qualche particolare metallizzato che valorizza il nostro layout grafico con luminescenze tridimensionali.
CONCLUSIONI
Una stampante a trasferimento termico, con dei costi contenuti sia all’acquisto sia nella gestione della manutenzione e dei consumi di esercizio, non solo crea le nostre etichette con codici a barre utili per la tracciabilità e l’organizzazione del magazzino, ma può essere un valido strumento anche per la realizzazione di etichette prodotto comunicative, che catturano l’attenzione del cliente, differenziando il tuo prodotto da altri simili.
Il trasferimento termico è una tecnologia molto diffusa,
semplice da utilizzare e vincente in termini di rendimento estetico, qualità
percepita, costi e tempi di realizzazione.
Se vuoi scegliere la tua stampante di etichette insieme a noi chiamaci