Le aziende metallurgiche richiedono, per l’identificazione e la tranciabilità dei metalli, soluzioni di etichettatura durevoli nel tempo, resistenti all’aggressività dei solventi e degli agenti atmosferici.
L’etichettatura dei
metalli è una sfida esigente a causa delle loro superfici irregolari, trattate
o grezze e non tutti i materiali adesivi sono idonei.
La tracciabilità dei
metalli in produzione spesso viene utilizzata non solo durante il ciclo di
lavorazione ma anche a fine lavorazione e quindi è necessario applicare un’etichetta
dotata di un adesivo particolarmente tenace
con un frontale durevole nel tempo
che possa essere stampata con una tecnologia che garantisca la leggibilità dei dati per tutto il ciclo di vita dell’etichetta.
La 3m produce un
materiale che ha delle caratteristiche particolarmente idonee all’etichettatura
dei metalli: il 3m 3690e colore bianco e 3698e in argento.
Il materiale è un
vinilico flessibile molto sottile (51 microns) in grado da adattarsi a
qualsiasi superfice piana, curva o rugosa.
L’adesivo è acrilico
e molto tenace, e dopo l’applicazione sulla superfice è estremamente difficile da
rimuovere.
È un materiale stampabile
a trasferimento termico con nastri resina che garantisce una stampa durevole
nel tempo e resistente ai solventi, detergenti, sostanze chimiche e a
condizioni atmosferiche avverse.
Un ‘etichetta in
materiale 3m3698/3690 è certificata per applicazioni in esterno con una durata
garantita pari 5 anni, mentre in ambienti riparati ha una durata illimitata.
Se analizziamo i dati tecnici relativi al materiale 3m 3698e, possiamo notare un range di temperatura operativa a breve termine e a lungo termine molto esteso.
La tabella che segue fa riferimento a dei test di esposizione ad alcuni liquidi di un’etichetta applicata a pannelli di acciaio inossidabile.
Per scegliere l’etichetta
giusta per la tua applicazione è fondamentale analizzare il ciclo di vita e le
condizioni a cui verrà sottoposta.
Per ulteriori
informazioni puoi contattarci ai seguenti riferimenti
Se ti hanno richiesto il codice EAN per i prodotti della tua azienda, per ottenerlo, devi fare una richiesta all’unico ente in Italia autorizzato a rilasciare prefissi aziendali GS1 (EAN):GS1 Italy.
Solo i codici a barre GS1 (EAN) assegnati da GS1 Italy sono riconosciuti ufficialmente dal sistema di codifica mondiale GS1 e ti danno la garanzia di venire accettati senza problemi dalla grande distribuzione e online (Amazon, eBay, Alibaba, Google Shopping).
Non fidarti di altri siti web o enti che promettono l’acquisto di codici a barre GS1 o EAN, perché
non sono unici
non sono autorizzati
non sono riconosciuti dal sistema globale GS1
In
questo articolo illustriamo quale è la procedura per richiederlo.
1° PASSO
Il
primo passo da compiere è l’iscrizione al GS1 Italy che puoi effettuare on-line
al seguente link
Il 2° passo è l’associazione dei codici EAN ricevuti ai
prodotti della tua azienda.
In pratica il GS1 Italy, una volta iscritto, ti darà un foglio Excel con 1000 numeri EAN univoci e autentici di 13 cifre.
Quindi dovrai assegnare un codice EAN a ciascun prodotto della tua azienda.
NOTA BENE: ogni prodotto e ogni sua variante deve avere un suo codice unico.
ESEMPIO: se vendi marmellate, la marmellata di albicocche
avrà un codice diverso da quella di ciliegie. Inoltre, se distribuisci la
marmellata di albicocche in vasetti da 250 gr, da 500 gr e da 700 gr, questi
avranno 3 codici EAN differenti. Quindi a gusti e grammature differenti
corrispondono codici EAN diversi.
3° PASSO
Il 3° passo è la generazione del codice a barre, ovvero la traduzione in barre e spazi del numero ricevuto.
Per generare la rappresentazione grafica dei numeri ricevuti, quindi il codice a barre, basta scaricare le immagini del barcode nella tua area privata messa a disposizione da GS1 nella sezione Codifico al seguente link https://gs1it.org/servizi/codifico/
Il servizio Codifico ti permette di assegnare i numeri EAN ai tuoi prodotti e di generare i codici a barre EAN, in modo semplice, veloce e senza costi aggiuntivi.
Quanto costa ottenere i codici a barre EAN
aderendo al sistema GS1?
I contributi che dovrai versare sono in base al fatturato
complessivo della tua azienda, come puoi verificare nella tabella 1
La quota di iscrizione deve essere versata solo al momento dell’iscrizione (il primo anno).
Il contributo annuale deve essere versato ogni anno, compreso il primo, e non è frazionabile.
Il contributo annuale ti consente l’uso di un pacchetto di 1.000 numeri EAN. Se successivamente la tua azienda esaurisce questo pacchetto di numeri, o se hai necessità di codificare un numero maggiore di articoli, potrai noleggiare ulteriori pacchetti sottoscrivendo un contratto di noleggio.
Se ti occorre una stampante di etichette, terminali e
lettori di codice a barre per la gestione del magazzino contattaci
Quando vendi un prodotto in una bottiglia o in un
contenitore trasparente è molto importante far risaltare il tuo design per
attirare l’attenzione del consumatore.
Se utilizzi un contenitore trasparente dai risalto all’aspetto
e al colore del prodotto.
Per rendere unico il tuo prodotto scegli un materiale per
le etichette che lo metta in risalto.
Molti prodotti possono trarre vantaggio dall’uso di
etichette trasparenti: detergenti per il corpo, bevande, prodotti alimentari e
bottiglie di birra.
I consumatori vogliono vedere cosa c’è dentro il
contenitore e le etichette trasparenti offrono ai tuoi consumatori una finestra
su ciò che stai vendendo.
La trasparenza ispira fiducia e attrae i potenziali acquirenti.
Le persone vogliono conoscere il colore del prodotto per
distinguere alcune caratteristiche del contenuto: ad esempio, se vendi
marmellate o succhi di frutta, il colore viene inevitabilmente abbinato all’intensità
del suo sapore.
Crea un design intelligente
Poiché le etichette trasparenti rendono più visibile il
tuo prodotto, è fondamentale tenerlo in considerazione nella progettazione del
layout delle etichette.
Quindi il colore del tuo prodotto deve essere coerentemente
armonizzato con i colori del tuo design.
Utilizza sapientemente il colore naturale del prodotto e
assicurati di usare colori contrastanti nel design dell’etichetta in modo che i
consumatori possano leggere agevolmente le informazioni stampante.
Sfrutta un layout minimalista
Le etichette trasparenti offrono l’opportunità di
utilizzare un design minimalista.
Questo è diventato una tendenza di successo in molti settori.
I design minimalisti sono facili da leggere e donano uno
stile più pulito ed elegante.
Mettono in risalto il tuo prodotto, offrono un aspetto raffinato,
capace di instaurare un rapporto di immediata fiducia con il consumatore.
Se ti occorrono etichette trasparenti contattaci: studiamo insieme la soluzione più idonea alle tue esigenze!!!
Sebbene la tecnologia RFID negli anni si sia e voluta e molti hanno
sperimentato i suoi vantaggi in diversi settori, è importante
considerare se l’identificazione a radiofrequenza sia la soluzione corretta per
il tuo specifico progetto e per il problema che stai cercando di risolvere.
È fondamentale analizzare e valutare l’impatto di una
nuova tecnologia prima di sperimentarla da soli.
In questo articolo approfondiamo 10 considerazioni
fondamentali che devono essere esaminate prima di implementare una soluzione
RFID.
1.Quale problema stai cercando di risolvere
con l’adozione della tecnologia RFID?
Il costo di un sistema RFID e dei tag passivi si è molto
abbassato e questo ha permesso la diffusione della tecnologia in molte applicazioni:
ci sono delle specifiche attività che l’RFID risolve meglio di altre soluzioni.
L’RFID è utile per:
ridurre i costi del lavoro
ridurre i costi derivati dagli errori di
identificazione e gestione degli articoli
ridurre gli errori di tracciabilità
ottenere più informazioni rispetto a un
sistema basato sui codici a barre
2.Quanto tempo hai per realizzare il tuo
progetto?
Per realizzare una soluzione RFID devi prenderti del
tempo. L’RFID è una tecnologia che ha bisogno di una sperimentazione pilota su
piccola scala per valutare eventuali criticità o intoppi che potrebbero
presentarsi.
Se si desidera implementare un intero sistema di gestione
per il proprio magazzino bisogna mettere in conto un tempo e un investimento
significativi per realizzarlo, quindi se hai fretta l’RFID non è la scelta
adatta.
3.Quanti tag devi utilizzare?
È vero che il costo dei tag passivi si è molto abbassato,
ma nel costo totale di un progetto RFID il numero di tag che devi utilizzare
per tracciare le tue risorse ha un peso non trascurabile.
Se si desidera realizzare un sistema di rilevazione
presenze RFID, il numero di utenti sarà il numero di lavoratori occupati.
Tuttavia, se desideri tenere traccia degli articoli del tuo negozio e o sei
vuoi gestire un ampio magazzino il costo sarà molto più elevato.
Quindi fermati e fai i calcoli, valutando i benefici e il
ritorno dell’investimento!!!
4.Che tipi di tag devi utilizzare?
Una delle prime decisioni da prendere nella progettazione
di un sistema RFID è se utilizzare tag RFID attivi o passivi.
Poiché i tag attivi contengono una batteria il loro
segnale è più forte e generano
l’energia a radio frequenza trasmettendo autonomamente i dati
senza attivazione da parte di un lettore RFID.
Negli ultimi anni, i tag attivi sono stati sviluppati con
funzionalità migliorate, e consentono l’acquisizione e la trasmissione di dati aggiuntivi
oltre un codice identificativo come tempo, temperatura o posizione GPS.
D’altro canto, i tag passivi hanno un costo molto più
basso rispetto a quelli attivi. Inoltre, i tag passivi hanno un ciclo di vita
praticamente infinito, mentre le batterie dei tag attivi in genere hanno una
durata limitata e devono essere sostituite dopo qualche anno, aggiungendo sia i
costi di infrastruttura che di manodopera.
Il costo complessivamente più basso, sia
nell’installazione che nella manutenzione, è oggi responsabile della popolarità
dei tag passivi.
Un’altra importante differenziazione tra tag attivi e
passivi è la dimensione dei tag.
I tag passivi sono generalmente più piccoli dei tag
attivi e pertanto si adattano fisicamente a una superficie più ristretta.
Come per i tag attivi, molte nuove funzionalità sono
state migliorate negli ultimi anni.
In particolare, i tag passivi sono ora in grado di
lavorare su metalli e liquidi e la capacità di archiviazione della memoria è
stata notevolmente aumentata.
Approfondisci
5.In quale tipo di ambiente verrà utilizzato
il tuo sistema RFID?
Questa è un’altra domanda cruciale che devi porti prima
di implementare una soluzione RFID.
Il tipo di attività che si esegue e il tipo di
implementazione richiesta determina se è una buona decisione adottare la
tecnologia RFID.
Ad esempio, se l’ambiente è quello di un magazzino e si
desidera utilizzare l’RFID per il monitoraggio dell’inventario, i parametri per
l’implementazione dovrebbero essere definiti in modo dettagliato e ciò richiede
analisi, pianificazione e installazione pilota.
Tuttavia, se l’ambiente è quello di qualsiasi negozio al
dettaglio e desideri tenere d’occhio gli oggetti costosi del tuo inventario,
l’implementazione sarà piuttosto semplice e veloce.
6.Quali sono le distanze di lettura e la
precisione di lettura richieste?
Un’altra considerazione quando si selezionano i tag RFID
è trovare l’equilibrio ottimale tra dimensione del tag e la distanza di
lettura.
L’intervallo di lettura corretto è determinato dalla
distanza fisica tra le risorse che devi tracciare e il lettore RFID.
Ad esempio, in un’attività di identificazione di mezzi di
trasporto vengono impiegati tag RFID con una lunga distanza di lettura.
In un punto vendita o in qualsiasi ambiente in cui molte
risorse sono vicine tra loro, un intervallo di lettura lungo può causare
interferenze del segnale, rendendo difficile fare l’inventario su uno spazio
ristretto.
Quando le risorse da identificare sono nelle immediate
vicinanze, un intervallo di lettura più breve funziona meglio.
La dimensione del tag incide sulla distanza di lettura:
i
tag RFID contengono antenne e poiché le antenne più grandi trasmettono più
lontano delle antenne più piccole, in generale, maggiore è il tag, maggiore è
l’intervallo di lettura
Dopo aver determinato la distanza di lettura e le
dimensioni del tag RFID, la considerazione più importante nella pianificazione
della tua implementazione è l’ambiente elettromagnetico in cui installerai il
tuo sistema RFID.
Tutti i materiali hanno proprietà dielettriche che incidono
sulla frequenza operativa.
Oggi sono disponibili tag ottimizzati per funzionare anche
su metalli e liquidi. Quindi, nella scelta della soluzione RFID, è importante
scegliere un tipo di tag che funzioni in modo efficace su tutte le risorse che
devi tracciare.
7.Qual è il costo stimato della soluzione?
Una stima dei costi medi per una soluzione RFID non è
fattibile a meno che non vengano fornite informazioni precise come
la quantità di tag necessari
il tipo di tag
il modo in cui verranno utilizzati tag e
lettori
Per ottenere un preventivo accurato per una soluzione
RFID devi contattare figure esperte che ti aiutino a scegliere la soluzione
adatta alla tua specifica esigenza e a calcolare i costi dell’implementazione e
della gestione della soluzione
8.Qual è attualmente il tuo problema più
grande nella tracciabilità del tuo inventario?
La gestione dell’inventario è un problema significativo
in numerose organizzazioni. Può sorgere in tutti i tipi di magazzini, sia piccoli
che in quelli più grandi automatizzati.
I problemi più comuni sono
imprecisione
quantità errata
problemi nella posizione di stoccaggio
problemi di identificazione
problemi di capacità
catalogazione di inventario nuovo, vecchio e
danneggiato
formazione inadeguata
Questi problemi possono essere superati creando
un’infrastruttura idonea e adottando una architettura RFID in tutto il
magazzino che porta il livello di automazione ad un’efficienza superiore
rispetto ad altri sistemi, riducendo l’errore umano.
9.Sai descrivere il tuo flusso di lavoro e
come la tecnologia può adattarsi alle tue attività?
Ogni organizzazione ha un proprio flusso di lavoro
specifico, cioè una procedura operativa standard che deve essere seguita per
ottenere coerenza in tutti i processi aziendali.
Descrivere il tuo flusso di lavoro dall’inizio alla fine
consentirà ai professionisti di elaborare i punti deboli del tuo sistema per
ottimizzarlo e renderlo più efficiente.
Non sempre l’RFID è la scelta più adatta: puoi risolvere
i tuoi problemi con scanner di codici a barre, tablet industriali rugged
ingegnerizzati per l’utilizzo in magazzino, terminali portatili collegati a una
rete centralizzata.
10.Hai pensato al software?
Un sistema di identificazione e tracciabilità a
radiofrequenza è molto di più dell’hardware RFID.
Ad esempio, un’esigenza spesso trascurata ma critica è il
middleware o il software.
Il middleware è un’applicazione software che comunica con
i reader RFID e i sistemi di backend.
Un middleware elabora e filtra i dati dei tag per poi
passarli al tuo ERP o gestionale aziendale.
Senza software stai solo leggendo i dati dei tag, non li
stai utilizzando.
Approfondisci
Quindi, per scegliere la soluzione migliore è
fondamentale fare un’analisi dei requisiti e delle problematiche che si
desidera risolvere insieme a professionisti che abbiamo un’ampia conoscenza
delle risorse disponibili per automatizzare i processi aziendali.
Se avete riscontrato dei problemi con la vostra stampante o avete necessità di aggiornare il firmware, in questo articolo vediamo quali sono i passi da seguire.
Dal sito Zebra bisogna scaricare due file al seguente link:
Zdownloader, utility software che utilizzeremo per trasferire il firmware alla stampante.
V71.17.15Z, il firmware da installare sulla stampante.
Accendere la stampante e collegarla alla porta USB o Ethernet
Avviare Zdownloader, premere il tasto “Auto-detect printers” dalla barra degli strumenti o, in alternativa, dal menù selezionare “Printer>Auto-Detect”
Il software cercherà automaticamente la stampante collegata al PC.
Successivamente, se l’operazione è andata a buon fine, verrà visualizzata la stampante, come mostrato in figura.
Selezionare la stampante e premere il pulsante “Select Firmware” dalla barra degli strumenti, oppure dal menù selezionare “File>Select Firmware File” e selezione il file v17-17-15z precedentemente scaricato dal sito Zebra
Possiamo procedere ora con il download del file alla stampante selezionando dal menù “Printer>Download All”. Noterete l’avanzamento dello stato del download ed in questa fate fare attenzione a non spegnere la stampante o il computer.
Ultimato il download, tramite
il driver, potete riconfigurare i parametri di stampa in funzione del materiale
in uso e della metodologia di stampa.
Se avete necessità di supporto
tecnico sulle stampanti Zebra, potete contattare il nostro reparto di
assistenza tecnica.
La non corretta configurazione del driver di stampa comporta errori che rallentano o addirittura fermano il processo di produzione delle etichette.
Gli errori più frequenti riscontrati sono:
layout di stampa non centrato sull’etichetta
stampa troppo chiara o poco nitida
salto di etichette durante il processo di stampa
stampa non allineata
la stampante avanza ma non stampa nulla
Il settaggio dei parametri corretti solitamente risolve la maggior parte degli errori di stampa.
I parametri principali da settare nel
driver sono
Velocità di stampa
Temperatura (indicata come Darkness)
Dimensioni dell’etichetta
Modalità operativa (termica diretta o
trasferimento termico)
Tipo di materiale
SEZIONE PAGE SETUP
Nella cartella stampanti selezioniamo con il tasto destro del mouse il driver della ZD410 e andiamo su Preferenze di Stampa.
Nel menù Page Setup impostiamo le
dimensioni dell’etichetta coerentemente con l’unità di misura visualizzata, che
può essere modificata a nostro gradimento nella sezione Units.
Alla voce Media Type selezioniamo il tipo di materiale che stiamo utilizzando potendo scegliere tra supporto in carta continua, etichette con gap, con black mark sul retro oppure con tacche di riferimento.
SEZIONE PRINT OPTIONS
Nel menù Print Options impostiamo la velocità di stampa (Speed), la temperatura di stampa (Darkness) e il metodo di stampa (Printing mode).
Poiché la Zebra ZD410 è una stampante che stampa solo in modalità termica diretta impostiamo una temperatura medio alta in funzione del tipo di etichetta utilizzata. Per etichette in carta termica protetta devono essere utilizzati valori di temperatura più alti, rispetto ad etichette in carta termica economica
In modalità di stampa (Printing Mode)
scegliamo ovviamente l’opzione Direct Thermal.
Nel menù Operation Mode possiamo
definire altre caratteristiche specificando se nella nostra stampante è
presente un riavvolgitore, uno spellicolatore, una taglierina.
STAMPA DI UN’ETICHETTA DI PROVA
Per verificare la correttezza dei
valori impostati è possibile stampare un’etichetta di prova.
Andiamo nella cartella stampanti e selezioniamo con il tasto destro il driver della ZD410 e scegliamo Proprietà stampante, dove in basso a destra si trova il pulsante “stampa pagina di prova “
A
questo punto potete stampare la pagina di prova e verificare la qualità della
stampa, se non risponde ai vostri criteri ritornate nelle Preferenze di
stampa e modificate i valori impostati fino ad ottenere una stampa nitida
e allineata
In
questo articolo vediamo come gestire il dato letto attraverso un sistema RFID.
La
gestione del dato proveniente da un reader RFID viene spesso sottovalutata e
spesso non rientra nell’analisi iniziale della soluzione.
Un
reader RFID a cui vengono collegate le antenne NON si comporta
come un comune lettore USB collegato al PC, che legge il codice a barre e lo
trasmette in emulazione tastiera.
In realtà il comportamento è completamente differente: i tag RFID, fino a quando si trovano nell’area di copertura dell’antenna, vengono contemporaneamente rilevati e trasmessi centinaia o migliaia di volte creando così una mole di dati ridondante e difficile da gestire.
Guarda il nostro video illustrativo di lettura del tag RFID
Per ottimizzare questo flusso di dati bisogna
installare un software middleware.
Che
cosa è un middleware?
Un
middleware è un connettore software che si interpone tra i dispositivi RFID e
le applicazioni aziendali.
Il
middleware ha diverse funzioni e svolge un ruolo importante nel funzionamento e
nella gestione del sistema RFID.
Il middleware non solo gestisce lettori, antenne, stampanti RFID e la
comunicazione tra questi dispositivi e le applicazioni aziendali, ma gestisce,
filtra, aggrega e dà un senso ai dati provenienti dai tag RFID.
Quindi, un middleware è un applicazione software che permette la connessione e interazione dei dispositivi Rfid con i sistemi gestionali ERP o MES aziendali, permettendo la lettura e la gestione del dato in modo semplice ed univoco.
Vediamo quali sono
le funzioni principali di un middleware
Gestione dei dati
Sicuramente questa è una delle caratteristiche più importanti, perché durante la lettura di un tag da parte del sistema, il dato in esso contenuto viene preso direttamente in carico dal middleware che lo elabora e lo trasferisce all’ERP o al database filtrando tutte le letture multiple.
Inoltre, considerando che ad un reader posso essere
collegate anche 8 antenne e in un impianto RFID possiamo avere anche più di un
reader, il software è in grado di discriminare da quale reader e antenna arriva
il dato.
Gestione dei
dispositivi
Con questa applicazione oltre
a configurare i reader, è possibile monitorare anche il corretto funzionamento dell’impianto
e gestire le porte GPIO dei lettori.
Quindi possiamo gestire segnalatori luminosi, acustici e sensori
Statiche dei dati
Analizzando i dati provenienti
dai singoli reader è possibile elaborare il traffico delle informazioni e
verificare l’efficienza per ogni singolo punto di lettura potendo così
ottimizzare i processi aziendali.
Inoltre, un middleware ben
sviluppato deve:
integrare
qualsiasi dispositivo di identificazione automatica indipendentemente dal
produttore, inclusi lettori RFID, stampanti / codificatori RFID, sensori e
altri dispositivi
gestire i
dispositivi da posizioni centrali e/o distribuite sul cloud
interfacciarsi con
varie applicazioni aziendali come Supply Chain Management (SCM), Warehouse
Management System (WMS), Enterprise Resource Planning (ERP)
supportare gli
standard di identificazione a radiofrequenza (RFID) attuali e futuri
Quindi nella fase di analisi
dei requisiti della soluzione RFID è basilare considerare l’implementazione di
un software middleware, affinché il dato sia presentato nella forma corretta.
Se devi implementare una nuova
soluzione con tecnologia RFID e vuoi fare un’analisi dei requisiti insieme a
noi contattaci
Quando acquistate un lettore di codice a barre
assicuratevi sempre che il costruttore renda disponibili le risorse necessarie
per configurare il lettore secondo le vostre specifiche esigenze di lettura e
operative.
I costruttori più importanti hanno una sezione sul loro
sito per scaricare manuali e software che permettono la configurazione dei
parametri del lettore.
In questo articolo illustriamo quali sono i parametri principali di configurazione del lettore Datalogic Gryphon I GD4132.
Dal sito della Datalogic è possibile scaricare sia una guida veloce di configurazione che il manuale completo per eseguire una configurazione avanzata del lettore.
Vediamo in questo articolo le caratteristiche che
possiamo impostare dalla guida veloce
METODO DI SCANSIONE
Ci sono 7 metodi diversi di scansione programmabili.
Il più comune è Triggle Single, cioè la scansione del codice
a barre viene attivata dalla pressione del grilletto.
Altri metodi operativi consentono la scansione senza la
pressione del grilletto, con una durata programmabile, quando un oggetto entra
nel “campo di vista” del lettore, ecc…
In pratica, esiste sicuramente una modalità operativa che
viene incontro alle tue esigenze specifiche
RESET AI VALORI DI DEFAULT
Se hai modificato alcune opzioni e desideri ripristinare
le impostazioni di default, scansionando il codice di reset riporterai il
lettore alle impostazioni predefinite di fabbrica
IMPOSTAZIONE DELL’INTERFACCIA DI COMUNICAZIONE
I lettori Gryphon I GD4132 sono disponibili in modelli con
interfaccia differente: USB, emulazione di tastiera, RS-232 ed emulazione penna.
Nella guida breve possiamo trovare i codici per impostare
l’interfaccia utilizzata.
Ad esempio, se utilizziamo il cavo USB, si può impostare l’interfaccia di comunicazione corretta attraverso la lettura dei codici di programmazione che troviamo nella sezione USB INTERFACE a pagina 15 del manuale Quick Reference Guide
In questo breve tutorial vediamo quali sono le
impostazioni da controllare quando si stampa da Crystal Reports su stampanti
Zebra passando per il driver Zebra
In Crystal Reports bisogna definire la
dimensione della pagina uguale alla dimensione dell’etichetta che verrà
stampata dalla stampante Zebra.
Ad esempio, se dobbiamo stampare un’etichetta con dimensione pari a 50 x 25 mm, la pagina in Crystal Reports deve essere impostata con una larghezza pari a 50 mm e altezza di 25 mm.
2. In Crystal Reports definire la stampante Zebra e il
driver Zebra utilizzati dal “Report”.
3. Una volta eseguita correttamente la stampa in un
ambiente di prova, assicurarsi che questo stesso ambiente con lo stesso driver
e la stessa configurazione vengano utilizzati nell’ambiente di produzione delle
etichette.
4. Assicurarsi di utilizzare la versione più recente di
Crystal Reports.
Nelle versioni precedenti di Crystal Reports si è
verificato un noto problema che causa la
perdita delle impostazioni della stampante da parte del programma.
Inoltre, la stessa versione del programma deve essere
installata su tutte le postazioni dove si utilizza la stampante.
5. Assicurarsi che in tutti i PC siano installati i font
inseriti nel layout di Cristal Report
A differenza del software di progettazione di etichette
Zebra, Crystal Reports è stato progettato principalmente per stampare su fogli
di carta e non su singole etichette.
Problemi con la lettura del codice a barre
Se si stampa correttamente, ma i codici a barre stampati
sulle etichette non vengono correttamente scansionati da un lettore, ecco due
possibili suggerimenti per risolvere il problema.
1. Ridimensionare i codici a barre prima di inviarli alla
stampante.
I codici a barre generati durante la stampa da Crystal
Reports sono stampati come grafica.
Se la dimensione del codice a barre non è un multiplo
esatto dei dpi (risoluzione) della testina di stampa della stampante Zebra che
stai utilizzando, il codice a barre viene stampato con delle dimensioni fuori
standard che non vengono acquisite dal lettore.
2.Il driver ZebraDesigner include una funzione chiamata “Command
Font” che consente di passare i comandi direttamente alla stampante.
Inoltre, se si sviluppa in ambiente .NET dovrebbero
essere prese in considerazione le limitazioni del framework .NET.
Il framework .NET non consente l’uso dei caratteri della
stampante, ma è possibile utilizzare solo i caratteri True Type e Open Type.
Questa restrizione dell’ambiente .NET ha dimostrato di
influenzare sia i codici a barre che il testo.
Quindi nelle applicazioni in cui è necessario utilizzare
il visualizzatore Crystal Report per stampare etichette, .NET non riconosce i
font Zebra ed è necessario utilizzare i caratteri True Type per stampare le
etichette.
RFID è l’acronimo di “identificazione a
radiofrequenza” e si riferisce a una tecnologia in base alla quale i dati
codificati in un tag RFID o etichette intelligenti vengono acquisiti da un
lettore tramite onde radio, quindi senza che ci sia visibilità tra il
dispositivo di lettura e l’oggetto o la persona da identificare.
L’RFID è simile al codice a barre, in quanto i dati di
un’etichetta vengono acquisiti da un dispositivo ottico che li trasmette a un
database.
L’RFID, tuttavia, presenta alcuni aspetti che, in
applicazioni specifiche, apportano un automatismo di livello superiore,
velocizzando i processi ed eliminando gli errori umani, con un’efficienza
maggiore rispetto ai sistemi che utilizzano il codice a barre.
Uno dei principali vantaggi è che i dati contenuti nei tag
RFID possono essere letti al di fuori della linea di vista, mentre i codici a
barre devono essere allineati con uno scanner ottico.
Facciamo due esempi …
Pensiamo ad esempio ai cespiti aziendali, dove le etichette sono applicate sotto il piano di un tavolo o di una sedia: in questo caso la lettura con un lettore RFID risulterebbe certamente più comoda, perché è sufficiente avvicinarci all’oggetto da identificare senza essere costretti a piegarci e puntare il lettore direttamente sul codice a barre.
Un altro esempio in cui la tecnologia RFID porta un
effettivo beneficio nella velocità delle operazioni e nella riduzione drastica
degli errori è la gestione delle spedizioni. Applicando un’etichetta RFID ad
ogni collo o pallet, la lettura viene effettuata automaticamente al passaggio
della merce attraverso dei varchi dove sono posizionati
dei reader RFID.
Approfondisci
I componenti di un sistema RFID
Tramite la tecnologia RFID possiamo identificare
automaticamente gli oggetti, acquisendo i dati memorizzati nel tag o nell’etichetta
RFID e trasferendoli direttamente nel sistema informatico, con un intervento
umano limitato o addirittura nullo.
In un’applicazione semplice, un sistema RFID è costituito
da tre componenti:
un tag RFID o un’etichetta RFID
un lettore RFID
un’antenna
I tag RFID contengono un circuito integrato e un’antenna,
che vengono utilizzati per trasmettere dati al lettore RFID.
Il lettore converte quindi le onde radio in una forma di
dati più utilizzabile.
Le informazioni raccolte dai tag vengono trasferite,
attraverso un’interfaccia di comunicazione, a un sistema informatico host, dove
i dati possono essere memorizzati in un database, gestiti e analizzati in un
secondo momento per
gli scopi della specifica applicazione.
Lettori RFID
Esistono
lettori RFID fissi che vengono installati nei magazzini, nelle banchine di
carico ,sui nastri trasportatori sugli
scaffalo ecc. e lettori RFID portatili che permettono di
ottenere la tracciabilità delle risorse in completa mobilità.
I lettori fissi vengono installati solitamente
nei magazzini e nelle aree di carico e scarico per identificare velocemente il
passaggio di articoli, colli e pallet e tracciare gli accessi in entrata e/o
uscita.
I palmari rappresentano la scelta
ideale nelle situazioni in cui è necessario portare la tecnologia RFID nel
luogo dove serve, piuttosto che spostare gli oggetti nel punto in cui è
installato il lettore.
Tag RFID e etichette intelligenti
Come detto sopra, un tag RFID è
costituito da un circuito integrato dotato di memoria connesso ad un’antenna ed inserito in un case robusto, o
incorporato in una etichetta, in una card, in un braccialetto.
I tag RFID sono disponibili in varie forme e dimensioni e
possono essere passivi o attivi.
I
tag passivi ricavano l’energia per il funzionamento dal segnale proveniente dal
lettore RFID e le distanze a cui possono operare variano da alcuni centimetri a
qualche metro.
I tag passivi sono i più utilizzati, poiché sono più
piccoli e meno costosi da implementare.
A differenza dei tag passivi, i tag RFID attivi
dispongono di un alimentatore di bordo (ad esempio una batteria), che consente
loro di trasmettere dati in qualsiasi momento e possono raggiungere distanze
molte ampie.
In svariate applicazioni vengono utilizzate etichette
RFID, cioè etichette intelligenti dotate di tecnologia RFID che possono anche avere
un codice a barre e / o altre informazioni stampate.
Le etichette RFID possono essere codificate e stampate
utilizzando le stampanti per etichette RFID.
Approfondisci
Applicazioni RFID
La tecnologia RFID viene utilizzata in diversi settori
per automatizzare i flussi aziendali:
Gestione delle scorte
Tracciamento delle risorse
Identificazione del personale
Controllo dell’accesso in aree riservate
Gestione della catena di approvvigionamento
Prevenzione della contraffazione
L’importanza del progetto pilota
L’RFID porta la tecnologia dell’identificazione
automatica ad un livello superiore, ma è sempre necessario eseguire un’analisi dettagliata
della propria applicazione, determinare accuratamente i requisiti richiesti da
un’implementazione a radiofrequenza e iniziare con un’installazione pilota.
La fase pilota è essenzialmente una installazione su
piccola scala in cui si determinano eventuali vincoli e colli di bottiglia, individuando
potenziali aree problematiche per apportare prontamente le modifiche necessarie
prima di implementare la soluzione su vasta scala.
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