Stampanti di etichette: differenze tra trasferimento termico getto d’inchiostro e laser

Un aspetto importante nell’esecuzione di un processo di stampa ben organizzato comprende la comprensione e quindi la corretta determinazione dei metodi che meglio si adattano alle esigenze dell’utente.

In questo articolo discuteremo le tre principali tecnologie per la stampa di etichette con codici a barre:

  • trasferimento termico
  • getto d’inchiostro
  • laser

La selezione della tecnologia migliore per le proprie esigenze di stampa richiede la conoscenza delle caratteristiche di ciascuna tecnologia e la definizione del tipo di etichetta che dobbiamo stampare in termini di materiale, resistenza, utilizzo e dimensioni.

Stampanti di etichette a trasferimento termico

La metodologia a trasferimento termico utilizza il calore della testina di stampa per fondere un nastro inchiostrato, detto ribbon, che trasferisce l’inchiostro sul materiale da stampare (etichette, cartellini, film flessibili, materiale tessile).

Attraverso la tecnologia a trasferimento termico con la corretta combinazione del materiale di consumo si stampano etichette resistenti all’esposizione chimica, agli agenti atmosferici, all’acqua, all’attrito, alle temperature estreme.

Il costo totale di proprietà di una stampante a trasferimento termico solitamente è inferiore rispetto alle altre metodologie di stampa e quindi rappresenta una soluzione economica e facilmente implementabile per le organizzazioni che richiedono un solo colore ed elevati volumi di stampa.

La vasta gamma di materiali disponibili permettono di coprire qualsiasi esigenza applicativa.

Le stampanti a trasferimento termico rappresentano lo strumento ideale per la stampa di etichette secondo necessità sia per piccoli volumi che per aziende che devono stampare in modo intensivo e continuativo.

Sono stampanti robuste, veloci, facili da installare e gestire.

Il costo stampa è inferiore rispetto alle altre tecnologie.


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Stampanti di etichette a getto d’inchiostro

Se il colore è un requisito essenziale una stampante di etichette a colori a getto d’inchiostro può essere una soluzione proficua ed efficiente, specialmente per le aziende che devono stampare molte etichette con grafiche differenti, come il settore cosmetico e alimentare.

Nel complesso, le stampanti a getto d’inchiostro per etichette a colori richiedono costi di avvio minimi e hanno un costo relativamente basso di gestione. Le cartucce d’inchiostro possono essere acquistate singolarmente (CMYK) e facilmente caricate nella stampante. L’acquisto e la sostituzione di ciascun colore in base alle specifiche necessità consentono di risparmiare tempo e denaro riducendo al contempo lo spreco complessivo.

Il miglioramento tecnologico di questi ultimi anni permette di stampare a velocità elevate con un’ottima risoluzione.

È disponibile una varietà di materiali in carta, poliestere e polipropilene che con gli inchiostri pigmentati producono una stampa nitida e duratura.

È comunque sempre consigliabile informarsi se la stampante di etichette a colori selezionata riesca a stampare il materiale scelto per l’etichetta.


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Stampanti laser

Le stampanti laser offrono una metodologia di stampa multifunzione.

Stampano su diversi formati, ma le etichette vengono stampate in fogli prefustellati e quindi non rappresentano una soluzione economica e produttiva quando si devono stampare frequentemente etichette.

Inoltre, le stampanti laser non sono ottimizzate per la stampa di etichette adesive: le temperature elevate possono causare la fuoriuscita della colla dall’etichetta con conseguente accumulo di residui adesivi all’interno della stampante che devono essere rimossi per non danneggiarla.

etichette adesive

Per la stampa di qualche decina di etichette può essere ragionevole utilizzare una stampante laser, ma quando i volumi di stampa diventano più significativi consigliamo di valutare una soluzione a trasferimento termico o a getto d’inchiostro che offrono molteplici vantaggi sia operativi che economici.

Le etichette per stampanti laser devono essere di un materiale adatto che viene trattato con un rivestimento (coating) al fine di garantire all’etichetta una buona stampabilità e una lunga resistenza.

Per esigenze di tracciabilità ed etichettatura non è sicuramente la soluzione più indicata


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Stampante di etichette a colori: 5 caratteristiche da considerare insieme al costo

Quando si decide di acquistare una stampante di etichette a colori, si è tentati di cercare la soluzione a più basso costo tra le diverse alternative presenti sul mercato.

Il costo di una stampante va valutato a lungo termine e soprattutto vanno analizzati i costi dei i materiali di consumo e del kit di pulizia. Fatto l’investimento iniziale per la stampante, i costi che affronteremo costantemente nel tempo sono quelli delle etichette, degli inchiostri e del kit di pulizia della macchina.

Approfondiamo 5 considerazioni sui cui soffermarsi prima di effettuare l’acquisto di una stampante di etichette a colori

1. Tipo di stock e inchiostri

Quando si valutano le stampanti per etichette a colori, è necessario prima stabilire se i modelli che si stanno prendendo in considerazione possano stampare le etichette richieste, in termini di forma, dimensioni e tipologia di materiale.

Tutte le stampanti sono caratterizzate da una dimensione minima e massima dell’etichetta che sono in grado di gestire. Inoltre, se l’etichetta ha una forma irregolare o è un bollino tondo è necessario approfondire se il posizionamento dei sensori consenta la stampa dell’etichetta che vogliamo utilizzare.

Bisogna poi analizzare se la stampante è in grado di stampare il materiale che compone l’etichetta.

 2. Velocità e qualità di stampa

In funzione del volume di etichette che dovrai stampare e del layout grafico, le tue esigenze potrebbero non essere soddisfatte al meglio da una qualsiasi stampante per etichette a colori.

etichetta a colori

Se hai bisogno di produrre regolarmente grandi quantità di etichette a colori, dovrai scegliere una stampante che stampi a velocità elevate. In questo contesto è necessario prestare particolare attenzione alla correlazione tra velocità di stampa e qualità di stampa. La qualità di stampa è un parametro strettamente legato alla velocità: a velocità elevate si perde qualità. Quindi è importante verificare che il modello scelto preservi una qualità di stampa soddisfacente anche a alte velocità.

3. Software di stampa

Alcuni costruttori di stampanti di etichette a colori offrono gratuitamente il software per la progettazione e la stampa di etichette. È opportuno verificare quali siano le funzionalità offerte dal software a corredo e se soddisfa i propri requisiti di stampa.

Ad esempio, la stampa di codici a barre, contatori, dati variabili o serializzati, collegamento a database, elementi di grafica avanzata sono opzioni che non tutti i programmi software includono nella versione standard e potrebbe essere necessario acquistare una versione professionale del software.

4. Facilità di gestione

La facilità di utilizzo e gestione è un fattore importante, ma in alcune applicazioni potrebbe essere necessaria una stampante a colori che offra funzioni avanzate o una flessibilità maggiore, il che potrebbe richiedere un certo grado di abilità dell’utente.

E’ consigliabile acquistare una stampante da un fornitore che dimostri conoscenze tecniche, in grado di fornire installazione e formazione del personale per rendere il processo di stampa fluido e velocemente fruibile

5. Pulizia e manutenzione

Nella fase di acquisto è appropriato considerare anche  i costi e le operazioni per la gestione e la pulizia della stampante, in quanto sono caratteristiche che incidono sul costo di proprietà della stampante.

Le stampanti che richiedono tempi eccessivi di fermo macchina per operazioni di manutenzione hanno un impatto negativo sulla produttività.

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Come connettere in rete una stampante Zebra con Zebra Setup Utilities

Zebra Setup Utilities è un’efficace strumento software messo a disposizione gratuitamente dalla Zebra per la gestione delle stampanti di etichette. Con questo semplice software è possibile:

  • Configurare le impostazioni della stampante (dimensioni dell’etichetta, metodo di stampa, etc…)
  • Configurare la qualità di stampa (attraverso a regolazione dei parametri di temperatura e velocità)
  • Configurare la connettività della stampante (ethernet, wireless, etc)
  • Inviare font e grafica alla memoria della stampante
  • Connettersi direttamente alla stampante, ad esempio per inviare un file

In questo tutorial vediamo come configurare la connessione di una stampante Zebra ad una rete in 6 semplici passaggi

1. Avviare il software Zebra Setup Utilities.

Nell’elenco delle stampanti installate selezionare il modello di cui si vuole configurare la connessione e premere il pulsante in basso a sinistra ” Configurare connettività della stampante

selezione stampante Zebra in ZSU

A questo punto verrà avviata la procedura di configurazione che vi aiuterà a configurare i parametri di rete

2. Scegliere una tra le opzioni disponibili (Cablato, Wireless o Bluetooth) e premere Avanti

selezione connettività stampante Zebra

3. Nella schermata successiva selezionare il server di stampa

Selezionare Server di stampa interno se la stampante è dotata di scheda di rete altrimenti selezionare Server di stampa esterno. Premere Avanti per procedere con la configurazione guidata

4. Indirizzo IP

Selezionare DHCP per l’assegnazione automatica dell’indizzo IP

indirizzo IP stampante Zebra

oppure se la rete utilizza un indirizzo IP statico selezionare l’opzione Statico e immettere i parametri di rete nella sezione sottostante (Indirizzo IP, Subnet Mask e Gateway)

impostazioni di rete stampante Zebra

Premere Avanti per continuare

5. Viene quindi visualizzato il file di comandi da inviare alla stampante. Le impostazioni create possono anche essere salvate in un file

file di configurazione do ina stampante Zebra

6. Premere Avanti per inviare il file alla stampante o per salvare il file

iMPOSTAZIONE GUIDATA PER LA CONNETTIVITà DELLA STAMPANTE

Premere Fine per terminare la procedura

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Stampanti di card Zebra ZC100 e ZC300: come adattare l’immagine alla card

Il driver delle stampanti di card Zebra ZC100, ZC300 e ZC350 consente di eseguire una regolazione fine dei parametri di stampa.

Prima di effettuare qualsiasi regolazione sul driver è opportuno controllare che l’immagine abbia le dimensioni corrette.

Le dimensioni dell’immagine da usare come sfondo devono essere pari a 1006 x 640 pixels. Se l’immagine che vogliamo utilizzare non rispetta queste dimensioni bisogna procedere ad un ridimensionamento dell’immagine con un programma di grafica.

Qualora l’immagine con le dimensioni indicate non venga stampata sull’intera card, possiamo eseguire una regolazione di precisione dal driver della stampante.

Procedura di regolazione dell’immagine tramite driver

Dal driver della stampante accedere alla scheda “Print Optimization and Adjustment”

Driver ZC300 ZC100 regolazione

Selezionare la scheda Alignment sul menù a sinistra

In questa schermata è possibile effettuare regolazioni di precisione per adattare l’immagine all’intera card

ZC300 ZC100 allineamento dell'immagine
  • X Offset è un parametro che imposta la posizione dell’immagine lungo l’asse x della card (lato lungo)
  • Y Offset è un parametro che imposta la posizione dell’immagine lungo l’asse y (lato corto)
  • Image fill regola la lunghezza dell’immagine stampata

E’ consigliabile iniziare regolando la posizione x, in modo da posizionare l’immagine vicino al bordo della card.

Attenzione che se si posiziona l’offset x troppo vicino al bordo potrebbe rompersi il nastro di stampa: se ciò accade regolare nuovamente il valore x.

Una volta eseguita la regolazione del valore x è possibile aumentare il parametro “Image fill” di .1 alla volta finchè la stampa non copre interamente la scheda

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Quiet Zone del codice a barre: cosa è e perché va rispettata

La Quiet Zone è l’area bianca che circonda un codice a barre o un simbolo 2D che deve essere tenuta libera da qualsiasi testo, grafica o segno che ostacoli una corretta lettura del codice. Questo include anche che il codice a barre non venga posizionato vicino al bordo dell’etichetta o della confezione.

Quiet zone codice a barre

La Quiet Zone fornisce la separazione del codice dalla grafica circostante, consentendo al lettore di “vedere” ed interpretare il codice nella sua interezza.

Nei codici a barre 1D, la Quiet Zone è posizionata all’estremità sinistra e destra del codice.

Come regola generale, la Quiet Zone dovrebbe essere almeno 10 volte più grande della larghezza della barra più stretta del codice a barre.

Nei simboli 2D, la Quiet Zone è lo spazio che circonda l’intero simbolo e quindi va rispettata su tutti e quattro i lati del codice.

Le Quiet Zone nei codici a barre bidimensionali (2D) vengono calcolate in modo diverso.

Il diffuso QR Code consiglia che la dimensione dell’area bianca sia 4 volte la dimensione di un modulo (ovvero la dimensione di uno dei quadratini neri all’interno del codice) su tutti e quattro i lati del codice.

Per il codice Data Matrix, deve essere utilizzato uno spazio bianco con dimensione paragonabile almeno alla dimensione di un singolo modulo, sempre su tutti e quattro i lati.

quiet zone codice a barre 2D

Un lettore potrebbe non essere in grado di decodificare un simbolo se testo, grafica o altri segni sono presenti nella Quiet Zone, oppure può produrre stringhe di dati decodificati in modo impreciso se interpreta elementi non simbolici come parte del codice a barre.

Soluzione

La violazione della Quiet Zone rappresenta una tra le cause più facilmente risolvibili di codici a barre illeggibili.

Questo perché la violazione dello spazio bianco necessario intorno al codice è comunemente generato da una non corretta progettazione del layout di stampa. Quindi è sufficiente correggere il layout per soddisfare i requisiti della Quiet Zone.

È possibile leggere un codice a barre che abbia una Quiet Zone ridotta?

Qualora l’area disponibile per la stampa sia ridotta e non vengono rispettate in modo preciso le Quiet Zone per ottenere una corretta decodifica è possibile utilizzare lettori dotati di algoritmi di decodifica avanzati in grado di garantire letture efficaci anche quando la Quiet Zone è più ristretta rispetto ai minimi prescritti per i codici 1D e 2D.

Ad esempio, molti lettori 2D dell’Honeywell, come il Voyager 1400, lo Xenon 1900, il Granit, possono essere configurati per migliorare la lettura di codici con Quiet Zone non conformi allo standard.

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Etichette per ambienti esterni: scegliere il materiale adatto

L’etichettatura in ambienti esterni rappresenta una delle applicazioni più impegnative da affrontare per la variabilità dei parametri in gioco: oltre all’ampio range di temperatura e umidità, l’etichetta deve resistere ai raggi ultravioletti che causano un veloce degrado della stampa e dell’adesivo.

La scelta dell’etichetta giusta richiede l’approfondimento dei requisiti dell’applicazione:

1. Ambiente

Le condizioni climatiche determinano il tipo di materiale e anche il tipo di adesivo. L’esposizione a pioggia, sole, grandine, umidità va valutata diversamente da un’esposizione esterna ma riparata da una tenda o una tettoia

2. Durata del periodo di esposizione all’esterno

3. Resistenza

È importante approfondire le sollecitazioni subite dall’etichetta nel corso della sua vita. I fattori da valutare che incidono sulla resistenza sono:

agenti chimici, detergenti, oli, etc.

raggi uv. I raggi UV e la luce fluorescente provocano un precoce scolorimento dei dati stampati e della tenuta dell’adesivo

abrasioni: il contatto e lo sfregamento deteriorano l’etichetta e la stampa

4.Tipologia di superficie di applicazione: curva, irregolare, rugosa, liscia. Il tipo di superficie su cui deve aderire l’etichetta determina l’adesivo più idoneo e il materiale. Per alcune superfici è richiesto un adesivo più aggressivo e con elevato tack iniziale.

Definiti i requisiti specifici dell’applicazione è opportuno analizzare le caratteristiche del materiale dell’etichetta.

Un’etichetta è composta da diversi strati e affinché l’etichettatura sia efficace è importante che tutti gli strati lavorino bene insieme e che siano adatti alle condizioni di esposizione.

strati di un'etichetta

Ogni materiale è caratterizzato da una temperatura di servizio, cioè il range di temperatura a cui verrà esposto e da una temperatura di applicazione, cioè la minima temperatura a cui può essere applicata l’etichetta. Un’etichetta per ambienti esterni deve essere in materiale sintetico in grado di resistere a molteplici fattori avversi.

Esiste un’ampia gamma di materiali sintetici idonei per l’esterno, con caratteristiche differenti in termini di resistenza dell’etichetta, range della temperatura di servizio, flessibilità del materiale e specificità dell’adesivo.

Vinile è un materiale eccellente per applicazioni esterne con una durata fino a 7 anni. L’adesivo acrilico appositamente modificato e la flessibilità del materiale offrono un’adesione permanente praticamente su qualsiasi tipo di superficie anche su superfici curve con diametri molto piccoli. Resiste ai raggi UV e a molti solventi. Il range di temperatura è da -60°C a +150°C per applicazioni a breve termine e da -60°C a +95°C a lungo termine

Poliestere è un materiale adatto sia per uso interno che esterno; è caratterizzato da un range di temperatura da -40°C a 150°C. Ha una qualità di stampa eccezionale e una buona resistenza ai graffi. Offre inoltre un’eccellente resistenza agli agenti chimici. È consigliato per applicazioni che richiedono un’esposizione all’aperto fino a 3 anni.

etichetta per ambienti esterni

Polipropilene è un materiale che offre un’elevata qualità di stampa e un’ottima resistenza ai graffi e alle sbavature. Inoltre, offre una buona flessibilità adattandosi quindi all’etichettatura di superfici curve. È un materiale per applicazioni che richiedono un’esposizione all’esterno da 6 mesi a 2 anni. Il polipropilene offre un range di temperatura fino a 121°C

Poliammide è un materiale progettato per esposizioni a temperature molto elevate fino a 260°C e oltre. È consigliato per l’etichettatura di circuiti stampati

Polietilene è un materiale utilizzato in un’ampia varietà di applicazioni dove è richiesta durata, resistenza e qualità di stampa. All’aperto dura da 6 mesi a 2 anni.

Trovare un materiale adatto alle proprie esigenze richiede una valutazione iniziale dei fattori variabili che possono deteriorare l’etichetta: dedicare del tempo prima di prendere una decisione è una scelta saggia che eviterà di acquistare etichette non idonee al tipo di utilizzo a cui sono destinate

Se vuoi approfondire l’argomento, se sei in cerca di un’etichetta durevole

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Leggere un codice a barre con uno smartphone: 7 motivi per non farlo

Oramai con i nostri smartphone gestiamo l’organizzazione di vari aspetti della nostra vita e quindi perché non utilizzarlo per leggere i codici a barre?

L’utilizzo del telefono potrebbe sembrare un’ottima idea per iniziare, ma in realtà offre più gli svantaggi che benefici.

lettura codice a barre con telefono

La scansione del codice rappresenta solo la prima parte del processo, dopo come gestiamo il dato acquisito? Dove lo salviamo? Nella memoria del telefono? Come lo passiamo al sistema di gestione aziendale per poterlo elaborare o a un database?

A seconda dei casi il processo di acquisizione del codice a barre tramite smartphone potrebbe richiedere diversi passaggi per essere completato con una conseguente perdita di tempo invece di velocizzare le operazioni di identificazione automatica, come in realtà dovrebbe essere.

Uno smartphone commerciale non rappresenta in alcun modo l’approccio più semplice per la scansione e l’acquisizione dei dati sia in termini di performance di lettura che di elaborazione del dato.

Vediamo quali sono i fattori da considerare prima di decidere di utilizzare il proprio cellulare come scanner per codici a barre

1.Velocità

Gli smartphone sono progettati per eseguire diversi compiti contemporaneamente, i lettori di codici a barre nascono per eseguire un solo compito, leggere un codice a barre e quindi lo fanno molto più velocemente e in modo più affidabile.

Avete mai provato a leggere un codice con un telefonino? Vi siete sicuramente resi conto che occorrono alcuni secondi per mettere a fuoco il codice adattando la distanza del telefono alla grandezza del codice. Questa operazione con un lettore è pressoché istantanea: per letture frequenti acquisire i dati con uno smartphone significa perdere moto tempo in una operazione che di norma deve velocizzare il lavoro e non rallentarlo.  

2.Illuminazione  

Un lettore di codice a barre è dotato di un motore di scansione in grado di leggere il codice in qualsiasi condizione di illuminazione, invece uno smartphone scatta una foto utilizzando come illuminatore il flash e le condizioni di illuminazione dell’ambiente influiscono sulla lettura che in alcune situazioni potrebbe rivelarsi estremamente difficoltosa.

3.Dimensioni e densità del codice

Anche le dimensioni e la densità del codice sono determinanti sulle performance di lettura. Con uno uno smartphone più è piccolo il codice e più è necessario avvicinare il telefono per acquisire il dato, rendendo poco agevole l’acquisizione del dato.

smartphone per lettura codice a barre

Se ci troviamo in un magazzino ed è necessario eseguire la scansione dei codici da una certa distanza, con uno smartphone è un’operazione praticamente impossibile.

Diversamente esistono dei lettori a lungo raggio in grado di scansionare codici posizionati a decine di metri di distanza.

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4.Durata della batteria

Se utilizzi lo smartphone per letture frequenti, la batteria si scaricherà rapidamente costringendoti a ricaricare il dispositivo durante il ciclo di lavoro.

Un lettore di codice a barre wireless è nello stato attivo solo quando si preme il grilletto, consentendo una lunga durata della batteria.

5.Ergonomia

Oltre alla possibilità di leggere il codice a barre più rapidamente e di prolungare la durata della batteria, un lettore di codice o barre o un terminale con scanner integrato sono progettati con criteri ergonomici che riducono al minimo il movimento del polso per agevolare le operazioni di lettura con un conseguente aumento della produttività.

smartphone lettura codice a barre

Gli smartphone non sono progettati per movimenti di scansione ripetitivi e spesso la lettura di un codice risulta scomoda e innaturale.

6.Integrazione con il database

Se si esegue la scansione di codici a barre con lo smartphone, sarà necessario collegarlo a un computer, a un tablet o qualsiasi altro dispositivo in modo che i dati possano essere raccolti nel database o nel gestionale. Dopo aver connesso il dispositivo tramite Bluetooth potrebbero essere necessari ulteriori passaggi per l’integrazione con il database.

Un lettore di codici a barre wireless o USB è un dispositivo plug-and-play: lo colleghi al PC ed è pronto all’uso. Inoltre, uno scanner di codici a barre non richiede il download di driver o software specifici per poterlo utilizzare con il computer.

7.Robustezza

Se si prevede di eseguire la scansione di articoli in un magazzino o in un altro ambiente in cui il dispositivo potrebbe essere facilmente danneggiato, uno scanner di codici a barre è l’opzione più conveniente. Gli schermi degli smartphone rappresentano un punto debole facilmente soggetto a crepe in caso di cadute.

Se lo smartphone si danneggia prima di aver trasferito i dati sul computer o sul sistema di gestione, sarà necessario rieseguire la scansione di tutto, il che comporta una perdita di produttività.

lettori di codici a barre
lettori di codici a barre

Gli scanner sono progettati per resistere a cadute e urti su un pavimento di cemento e altri urti che si verificano comunemente quando vengono utilizzati.

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