In questo articolo descriviamo la procedura per eseguire il reset del terminale Workabout Pro 4 con sistema operativo Windows CE .
La procedura che descriviamo esegue un reset totale del palmare riportandolo alla configurazione di fabbrica.
Il FACTORY RESET elimina qualsiasi impostazione, applicazione, driver, chiavi di registro impostanti, pertanto va eseguita con estrema cautela, dopo aver provato a ripristinare le funzionalità del terminale attraverso un WARM RESET e a seguire il COLD RESET
PROCEDURA FACTORY RESET SU WAP4
Eseguire il boost del WAP4 premendo contemporaneamente i tasti “Scanner”, “FN” blu e “Power” , mantenendoli premuti per almeno 6 secondi. Il WAP4 si avvierà proponendo una videata nera (stile DOS) con un cursore stile command prompt “>”
Premere Enter per visualizzare il menu comandi
Al prompt “>” eseguire il comando “.clean”. Per eseguire il comando premere il tasto con la freccia verso l’alto (corrisponde allo Shift), poi il tasto 0 (zero), poi le lettere “c”, “l”, “e”, “a”, “n” :questi tasti devono essere premuti uno dopo l’altro e MAI contemporaneamente. Durante la digitazione, nella posizione del cursore non apparirà alcuna scritta.
Procedere premendo il tasto “Enter”. Sul dispay del terminale per un breve istante apparirà il messaggio c“…clean start…”
Il WAP4 eseguirà quindi un riavvio completo del sistema operativo.
Completato il riavvio del terminale, il Workabout Pro 4 sarà configurato con le impostazioni di fabbrica
Collegare la stampante al computer tramite il cavo USB
Eseguire il software B-FV Setting Tool
Nella schermata iniziale, premere il tasto “Get” che trovate sopra la banda celeste del menù;
Il software inizia a leggere i parametri dalla stampante fino a quando la barra non diventa completamente verde;
ATTENZIONE: se la barra di progressione del download è rossa significa che non c’è il collegamento tra il PC e la stampante e la lettura delle informazioni non è andata a buon fine: verificare il collegamento della stampante o provate a cambiare porta USB
Modificare la voce del menù “Auto Calibration” in OFF
Inviare la nuova configurazione alla stampante premendo il tasto “Send” che trovate sopra la banda celeste del menù
A questo punto la stampante esegue un reset, i led passeranno da luce verde ad arancio per poi ritornare verdi;
La stampante è pronta e potete eseguire il test:dopo l’accensione o dopo l’apertura e la chiusura della testina non farà più avanzare le etichette, per usare un termine tecnico non effettuerà più la calibrazione.
Se avete sostituito il rotolo di etichette con uno nuovo, per allineare il passo e sufficiente premere una volta il tasto feed.
Se abbiamo la necessità inviare un file ad una stampante Zebra possiamo utilizzare un’opzione presente nel driver ZebraDesigner che ci consente di farlo in modo semplice e veloce.
Questa funzionalità del driver consente di inviare diversi tipi di file alla stampante Zebra senza dover installare software o utilità aggiuntive.
Questa opzione è disponibile per diverse versioni del driver ZebraDesigner, ma è comunque consigliabile utilizzare la versione più recente che potete scaricare dal sito Zebra da www.zebra.com.
Vediamo quali sono i passi della procedura per l’invio di un file
1. Andare nella cartella stampanti
2. Selezionare con il pulsante destro del mouse il driver ZebraDesigner della stampante e scegliere “Preferenze di stampa“
3. Spostarsi nella schermata “Strumenti“
4. In Strumenti, nella sezione Comandi della Stampante, selezionare:
Tipo Comando ==> Azione
Nome di Comando ==> Spedisci il file
5. È possibile inserire il percorso completo e il nome del file nella casella oppure fare clic sul pulsante con i 3 puntini per scegliere la posizione e il nome del file che si desidera inviare.
6. Una volta inseriti il nome e il percorso corretti, fare clic su Invia. Se il modello della tua stampante ha un led di stato vedrai un’indicazione che il file è stato ricevuto. Con file più grandi il led continuerà a lampeggiare fino al completamento della ricezione del file.
In questa procedura vediamo come testare il codificatore di banda magnetica nelle stampanti di card Zebra, nei modelli della serie ZXP1 e ZXP3 dotati di codificatore.
Posizionare la card nel cassetto di alimentazione delle card
Nella cartella stampanti selezioniamo il driver della stampante con il tasto destro del mouse e apriamo Preferenze di stampa
Ci spostiamo nella scheda Encoding
Selezioniamo le tracce che vogliamo testare o codificare e il tipo di coercività
Nella sezione Direct Encoding digitare le informazioni da codificare
Selezionare Encode per codificare i dati nella traccia magnetica selezionata
Fare clic su Eject per estrarre la scheda dalla stampante
Per verificare che il dato sia stato correttamente codificato reinserire la scheda nell’alimentatore delle card, cancellare i valori precedentemente inseriti e fare clic su Read; i valori codificati dovrebbero essere visualizzati su ogni traccia
In molte applicazioni di marcatura della data e del lotto di produzione è richiesta un’elevata risoluzione per poter stampare caratteri piccoli in alta definizione.
Una soluzione economica e affidabile è il marcatore a getto di inchiostro ad alta risoluzione con tecnologia TIJ a cartuccia.
I marcatori a cartuccia consentono un abbattimento dell’investimento iniziale e hanno costi di manutenzione praticamente inesistenti.
Le esigenze comuni di chi deve iniziare a marcare in linea o deve sostituire un vecchio impianto solitamente sono sempre le stesse:
un prodotto affidabile
un prezzo contenuto
una facile installazione
disponibilità di inchiostri per superfici porose e non porose (carta, alluminio, film flessibile, astucci plastificati e verniciati, etichette pre-stampate)
Questi dispositivi utilizzano un software su PC per la creazione dei messaggi da stampare che vengono trasferiti al marcatore tramite una chiavetta USB o rete Ethernet.
Il marcatore U2 è dotato di caratteristiche funzionali che lo rendono unico:
è dotato di display a colori da 3,5″ retroilluminato per visualizzare il messaggio che si deve stampare e per una immediata configurazione dei parametri di stampa
ha il telecomando con tasti funzione e tastiera alfanumerica per una completa gestione del dispositivo.
il telecomando consente un funzionamento completamente stand- alone, senza uso del PC
l’installazione è semplice e veloce
il software di gestione per la creazione dei messaggi di stampa è intuitivo consentendo un’immediata comprensione anche da operatori non esperti
può memorizzare fino a 990 messaggi
trasferimento dati tramite chiavetta USB
stampa di codici a barre, stringhe numeriche e alfanumeriche, loghi, data e ora
La semplicità del dispositivo consente un’installazione autonoma, evitando corsi operatore e addestramento del personale: è un marcatore pronto all’uso.
Nella configurazione standard il marcatore viene fornito completo di tutti gli accessori per il montaggio: staffa orizzontale o verticale per la stampa dall’alto o laterale, alimentatore, telecomando
Quando la velocità della linea non è costante è possibile collegarci un encoder e dove necessario una fotocellula opzionale oltre a quella di serie, ad esempio nelle applicazioni di marcatura di etichette pre-stampate.
Per ottenere la migliore percezione visiva del tuo prodotto quando è allineato sullo scaffale insieme a tanti altri prodotti simili, è importante utilizzare un’etichetta ben fatta che conquisti l’attenzione del consumatore.
Il segreto di una etichetta professionale ben progettata è nella scelta del design e del materiale in modo che si adatti perfettamente al contenitore su cui è applicata.
Grinze, rigonfiamenti, bordi scollati, superficie dell’etichetta corrugata sono errori che incidono negativamente sull’immagine del tuo prodotto e quindi della tua azienda.
L’etichetta inoltre deve essere applicata in modo impeccabile per creare un packaging curato e attraente.
Per garantire un abbinamento perfetto tra il contenitore e l’etichetta il primo passo è determinare la dimensione corretta dell’etichetta.
Prendere le misure può essere una delle parti più critiche del processo. Basta qualche millimetro in eccesso o in difetto affinché l’etichetta non si adatti perfettamente creando grinze o rigonfiamenti.
Una misura accurata è fondamentale non solo per la confezione ma anche se si utilizzano stampanti di etichette e applicatori.
Misurazione delle dimensioni dell’etichetta per diversi tipi di contenitori
Le bottiglie e i contenitori sono disponibili in tutte le forme e dimensioni, spesso variano da un produttore all’altro. Il tipo di contenitore che hai scelto avrà un ruolo significativo nel determinare le dimensioni esatte dell’etichetta. Questo è il motivo per cui è importante avere il tuo contenitore reale disponibile quando si effettuano le misurazioni.
Prima di determinare la dimensione e la forma giusta dell’etichetta che ti occorre, dovrai determinare quali sono i fattori che potrebbero influenzare la misura e la forma dell’etichetta. Questi possono includere:
Dimensioni e forma dell’imballaggio
Informazioni da stampare
Grafica o loghi
Le tue preferenze
Dimensioni e forma del packaging
Alcuni contenitori hanno forme asimmetriche e irregolari che possono causare il corrugamento o il distacco dell’etichetta.
È sempre meglio scegliere l’imballaggio prima dell’etichetta. Se si utilizza un design dell’etichetta prima di scegliere il packaging si corre il rischio che l’etichetta non si adatti perfettamente o che la forma non rispecchi il contenitore.
Inoltre, è imperativo sapere quali materiali utilizzerai per imballare i tuoi prodotti in modo che l’adesivo o il processo di applicazione corretti possano essere utilizzati senza problemi nella fase di applicazione.
Ad esempio, se si utilizza un contenitore di plastica è bene conoscere il tipo di plastica. Alcuni adesivi e materie plastiche “non vanno d’accordo” e questo può determinare il sollevamento dell’etichetta dal contenitore.
Informazioni obbligatorie e opzionali da stampare sulle etichette
Prima di impegnarsi a progettare il layout dell’etichetta, è necessario conoscere tutte le informazioni che dovranno essere stampate sull’etichetta.
Se dovrai stampare sull’etichetta anche data e lotto di produzione considera gli spazi necessari da riservare a queste informazioni variabili.
È opportuno in questa fase analizzare con quali dispositivi stamperai i dati variabili (marcatori a getto d’inchiostro o stampanti a trasferimento termico) analizzando la praticità, la velocità e il risultato di una seconda fase di stampa.
Se devi stampare il codice a barre devi porre particolare attenzione alle dimensioni e alle quite zone che devono essere rispettate per garantire la leggibilità del codice da qualsiasi dispositivo di lettura. Attenersi allo standard della famiglia per avere un risultato ottimale.
Tutte le informazioni stampate devono avere un carattere che sia facilmente leggibile dall’utente, specialmente per le informazioni obbligatorie è rispettare la normativa che regola l’etichettatura del settore specifico
Grafica o loghi
Se si dispone di un’immagine o di un logo specifici per l’etichetta, è necessario assicurarsi che le misure dell’immagine si adattino alla confezione del prodotto.
La scelta di grafiche e loghi di grandi dimensioni può occupare spazio necessario per contenuti, ingredienti, dati nutrizionali o qualsiasi altra informazione che desideri aggiungere all’etichetta. Pertanto, quando si progetta la dimensione e la forma dell’etichetta è necessario considerare lo spazio riservato alla parte grafica.
Le tue preferenze
Prima di decidere le dimensioni dell’etichetta, considera quale dimensione e forma desideri che abbia la tua etichetta. Avere un’idea in mente può aiutare la progettazione dell’etichetta che vuoi sia applicata al tuo prodotto per renderlo come tu desideri. Con l’aiuto di un professionista potrai scegliere il materiale e la forma più adatta per la realizzazione del packaging perfetto.
In molte produzioni del settore alimentare, farmaceutico e cosmetico per stampare il lotto e la di data scadenza sull’imballo principale si utilizzano marcatori a micro carattere con tecnologia CIJ (Continuous Ink Jet).
La scelta di una macchina con questa tecnologia non è semplice perché i costruttori di marcatori producono una vasta gamma di dispositivi con caratteristiche differenti.
Un marcatore a micro carattere non è un prodotto acquistabile on-line, ma bisogna avvalersi sempre di aziende competenti che possano aiutarvi ad eseguire un’analisi accurata fin dalle prime fasi del progetto.
Vediamo quali sono i requisiti fondamentali da valutare per scegliere il marcatore adatto alla propria applicazione
Definizione delle caratteristiche della stringa da stampare: l’altezza del carattere e il numero di righe.
Esistono marcatori da 3, 4, 5 e 8 righe con altezza di stampa dai 10 mm a 21mm.
Tipologia del materiale sul quale dobbiamo stampare: vetro, cartone, film, PVC, metallo, legno, pellicole flessibili, etc….
Vengono prodotti differenti tipologie di inchiostro che devono essere selezionate in base alle esigenze specifiche di produzione: base Mek, Etanolo, Pigmentati, Alimentare, UV anticontraffazione.
È necessario selezionare l’inchiostro corretto per ogni prodotto specifico, evitando errori di stampe che si degradano o poco resistenti.
Colore dell’inchiostro da utilizzare in funzione della superficie da marcare.
Verificare in base alla tipologia di inchiostro da utilizzare i colori disponibili.
Velocità della linea di produzione e numero di caratteri\secondo necessari.
Ci sono modelli che riescono a stampare oltre 3000 caratteri per secondo
Caratteristiche ambientali del luogo d’installazione del marcatore, per definire l’idoneità del dispositivo in base al grado di protezione IP e alla temperatura di esercizio.
Modalità di stampa: stand -alone, invio dati da PLC o PC
Segnali di input o output: start e stop stampa, fotocellula, encoder, stampa pronta, fine stampa, inchiostro terminato, anomalia impianto ecc..
Configurazione della linea per definire la lunghezza necessaria del cavo dalla testa di stampa alla consolle.
I punti sopra indicati aiutano ad individuare il marcatore più adatto tra i diversi modelli disponibili, successivamente dovranno essere valutate caratteristiche aggiuntive come
il software di gestione
le interfacce di connessione
la memoria del dispositivo per la memorizzazione de messaggi
Analisi dei costi
Analizzati gli aspetti operativi oltre al costo del prodotto, bisogna verificare il costo stampa e del kit di pulizia per la manutenzione ordinaria del prodotto.
Il kit di pulizia è un costo significativo che è opportuno verificare quando si seleziona il marcatore per non avere sorprese future su spese elevate per la manutenzione della macchina.
Inoltre, prima dell’acquisto è sempre opportuno effettuare delle prove di marcatura per testare la qualità e la resistenza della stampa.
Puoi approfondire l’argomento sul nostro sito alla sezione marcatori:
Per molto tempo i codici a barre sono stati la tecnologia predefinita per l’identificazione e la tracciabilità delle risorse.
Negli ultimi anni l’ascesa della tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) ha sfidato questa posizione dominante.
Questi due metodi di identificazione automatica hanno caratteristiche e prestazioni differenti, quindi quale tecnologia offre l’opzione migliore per la tua applicazione?
La comprensione del funzionamento, l’analisi dei benefici e dei punti critici può aiutarti a scegliere la tecnologia più idonea alla tua azienda.
Tracciabilità con codice a barre
La maggior parte delle realtà ha familiarità con i codici a barre come mezzo per gestire l’inventario e la tracciabilità delle risorse.
I codici a barre per essere decodificati richiedono l’uso di un lettore ottico. Lo scanner decodifica le barre che generalmente rappresentano una serie di numeri o una stringa alfanumerica. Le informazioni decodificate vengono inviate al software gestionale che riporta le informazioni associate alla sequenza decodificata, come descrizione del prodotto, prezzo, giacenza, produttore, etc…
Per eseguire la scansione di un codice a barre è necessario avvicinarsi al codice e orientare correttamente il lettore. Quindi lo scanner deve avere una linea visiva libera, non ostruita altrimenti non riesce a decodificare il codice.
Questa è una delle principali differenze tra una soluzione con codice a barre e una soluzione RFID, in quanto quest’ultimo non richiede una linea di vista libera.
La tecnologia RFID
L’identificazione a radiofrequenza comunemente conosciuta come RFID legge le informazioni utilizzando le frequenze radio al posto di un raggio ottico.
I sistemi di gestione tramite RFID richiedono etichette a radiofrequenza (tag) e un lettore RFID.
Un lettore RFID trasmette un segnale radio codificato per interrogare il tag. Il tag riceve il messaggio e risponde con le informazioni memorizzate al suo interno.
Differenze operative tra codice a barre e RFID
La visibilità ottica è solo una delle molte differenze tra le due tecnologie.
Le applicazioni con codice a barre richiedono la scansione di ciascuna etichetta.
Con una soluzione RFID ben progettata è possibile leggere centinaia di tag al secondo
Di conseguenza, il tempo necessario per eseguire attività che richiedono la scansione di molti articoli può essere ridotto drasticamente.
La tecnologia RFID non è inoltre ostacolata da alcuni dei problemi comuni che influenzano la scansione dei codici a barre, come etichette sporche, strappate o stampate male.
Le etichette con codici a barre sono suscettibili a problemi di lettura quando vengono stampate su supporti facilmente danneggiabili. Selezionare il materiale giusto per l’etichetta richiede un’analisi accurata delle condizioni a cui verrà sottoposta nel suo ciclo di vita.
L’efficacia di una tecnologia RFID, tuttavia, può essere ostacolata da metalli e liquidi. Questi elementi possono interferire con i segnali radio, rendendo difficile o impossibile per il lettore interagire con precisione con i tag.
Vantaggi di una soluzione con codice a barre
Le soluzioni con codice a barre sono più economiche. Le informazioni con codice a barre non richiedono codifica e vengono stampate direttamente sull’etichetta con costi decisamente minori.
Gli scanner sono normalmente più economici dei lettori RFID equivalenti.
I codici a barre sono universalmente scansionabili in qualsiasi parte del mondo.
Esistono etichette di una gamma praticamente infinita di materiali che assicurano la precisione della scansione in qualsiasi condizione operativa.
La precisione complessiva della scansione con i codici a barre è spesso superiore a quella RFID.
Codici a barre: criticità
Per essere in grado di leggere il codice, gli scanner necessitano di una linea di vista diretta sull’etichetta.
La maggior parte degli scanner di codici a barre ha un raggio di scansione limitato.
Solitamente i codici a barre codificano una stringa numerica o alfanumerica e non contengono ulteriori informazioni associate al prodotto.
Le etichette con codice a barre possono solamente essere lette, mentre un tag RFID può essere letto e scritto e quindi ad esempio può contenere dati di lavorazione e avanzamento di produzione.
Ogni codice a barre deve essere scansionato singolarmente.
RFID: vantaggi
I tag RFID non richiedono una linea di vista diretta, quindi è possibile leggere un tag “nascosto”, ad esempio applicato sotto un tavolo o dietro un quadro
Alcune applicazioni possono leggere più tag contemporaneamente.
I tag RFID possono contenere molti più dati, come registrazioni di manutenzione, dati di avanzamento produzione, specifiche del prodotto, ubicazione e descrizione di un cespite.
I tag RFID sono dispositivi di lettura / scrittura che consentono di modificare i dati contenuti nel tag durante il suo ciclo di vita.
I tag RFID hanno una maggiore sicurezza dei dati memorizzati, che possono essere crittografati o protetti da password.
I tag RFID possono avere codici a barre stampati sulla loro superficie come backup in caso di danneggiamento
RFID: criticità
I tag RFID sono più costosi delle etichette.
L’ampia gamma di lettori e tag con caratteristiche differenti può rendere complicata la selezione dell’hardware idoneo alle specifiche esigenze. I progetti RFID sono difficilmente replicabili, in quanto richiedono un’analisi accurata dello specifico ambiente operativo e delle condizioni che possono influenzare la radiofrequenza.
I sistemi RFID hanno difficoltà in presenza di metalli o liquidi.
È possibile che si verifichi una collisione tra lettore e tag quando si sovrappongono più segnali di lettori diversi o quando numerosi tag rispondono allo stesso tempo.
Conclusioni
In sintesi, il codice a barre è più semplice da implementare rispetto ad una soluzione RFID. A meno che non si abbia effettivamente bisogno delle funzionalità aggiuntive offerte dalla RFID l’utilizzo di una soluzione basata sul codice a barre è più economica e può essere applicata alla maggior parte degli ambienti, anche i più ostili.
L’RFID offre delle caratteristiche extra, ma molte aziende lo usano semplicemente per fare lo stesso lavoro di un codice a barre, ma a un prezzo più elevato. I tag RFID possono essere molto utili quando le risorse non sono facilmente accessibili come per esempio l’identificazione di un componente all’interno di un’unità sigillata o dove la posizione del bene è conosciuta solo approssimativamente.