Come resettare un terminale Datalogic Skorpio

In alcune situazioni potrebbe essere necessario un reset del terminale Datalogic Skorpio X3 per sbloccare problemi sia software che hardware

Ci sono tre diversi modi per eseguire un reset di un terminale Datalogic Skorpio X3:

warm boot

cold boot

clean boot

DATALOGIC SKORPIO
DATALOGIC SKORPIO

I tre tipi di reset hanno conseguenze diverse sul terminale, pertanto è consigliabile procedere per step, partendo dal reset più leggero (il warm boot), qualora il terminale continuasse a non rispondere eseguire il cold boot e come ultima scelta il clean boot per riportare il terminale alle impostazioni di fabbrica

ESECUZIONE DEL RESET

>> Il warm boot termina un’applicazione in esecuzione che non risponde e cancella tutti i dati contenuti nella RAM ma conserva il File System. Il Registro di sistema viene ripristinato dalla memoria persistente se era stato precedentemente salvato oppure ripristinato ai valori di fabbrica predefiniti.

COME ESEGUIRE UN WARM BOOT:

per effettuare un warm boot tenere premuti contemporaneamente i seguenti tasti

WARM BOOT SKORPIO

>> Il cold boot forza la chiusura di tutte le applicazioni e re-inizializza il sistema. Con il cold boot i dati contenuti nella RAM vengono cancellati ma il file system viene preservato. Il Registro di sistema viene ripristinato dalla memoria persistente, se precedentemente era stata salvata una copia.

Eseguire un cold boot quando il terminale è bloccato ed il warm boot non ha risolto il problema

COME ESEGUIRE UN COLD BOOT:

  1. Spegnere lo Skorpio X3 premendo il pulsante ON/OFF.
  2. Rimuovere la batteria del terminale.
  3. Premere simultaneamente il pulsante SCAN ed il pulsante RESET situato nell’alloggiamento della batteria.
  4. Reinserire la batteria
  5. Accendere il terminale con il pulsante ON/OFF

>> Il clean boot resetta completamente lo Skorpio X3 riportandolo in una configurazione “pulita”: sia il Registro di sistema che il file system vengono ripristinati ai valori predefiniti di fabbrica.

ATTENZIONE: con il clean boot tutti i dati andranno persi, anche quelli salvati nella FLASH

COME ESEGUIRE UN CLEAN BOOT:

  1. Eseguire un Cold Boot, come spiegato nel punto precedente
  2. Tenere premuti contemporaneamente tasti ESC + 0CLEAN BOOT SKORPIO
  3. A questo punto comparirà una finestra di dialogo: premere il tasto ENTER per confermare

Ing. Cristina Urbisaglia

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Terminale portatile per la lettura del codice a barre con Danea Easyfatt Enterprise

In questo articolo parliamo della nostra soluzione per interfacciare un terminale portatile con il software di fatturazione Danea Easyfatt Enterprice.

L’impiego di un terminale portatile per la lettura del codice a barre e la gestione degli articoli di magazzino offre due immediati benefici:

  • riduzione drastica degli errori
  • velocità delle operazioni e quindi notevole risparmio di tempo
terminale portatile Opticon
terminale portatile Opticon

Il software Danea è molto versatile e ricco di funzionalità, tra cui la gestione completa del magazzino e degli articoli nel ciclo attivo e passivo tramite strumenti di identificazione automatica come lettori di codici a barre e terminali portatili.

La nostra soluzione prevede il terminale batch Opticon OPH3001 con software pre-caricato “codice e quantità” interfacciabile al software Danea.

Configurazione di Danea Easyfatt

Prima di iniziare, nel menù “Opzioni” bisogna abilitare due parametri:

1-Terminale portatile bar-code

2-Formato File A,Q

menù Opzioni Danea
menù Opzioni Danea

Una volta configurato correttamente il software in qualsiasi documento standard (Ordini clienti, Ordini fornitore, DDT, Fatture …) e nel menù inventario di magazzino potete utilizzare il terminale portatile per la gestione degli articoli.

Vediamo un esempio di utilizzo del terminale portatile in una Fattura Cliente.

Utilizzando il terminale portatile eseguiamo la lettura del codice a barre presente su ogni articolo da vendere ed inseriamo le relative quantità.

Ultimata la spunta degli articoli, colleghiamo il terminale portatile al computer tramite un cavo USB ed in automatico verranno trasmessi i dati raccolti in un file di testo pre-stabilito.

OPH3001 collegato al PC con cavo USB
OPH3001 collegato al PC con cavo USB

In questo esempio abbiamo configurato il sistema in modo tale che il file generato verrà nominato “terminale.txt”.

Aprendo il file creato con il software Notepad possiamo notare che ad ogni riga corrisponde un inserimento: il codice articolo e le quantità separati dal carattere “,”.

file terminale,txt
file terminale,txt

Generato il file vediamo come Danea importa i dati raccolti con il terminale: inseriamo una nuova fattura.

Nella maschera Righe documento, premiamo il tasto Cod. barre che troviamo in basso, come rappresentato dall’immagine.

codice a barre
codice a barre

Come potete notare verrà visualizzata una nuova riga sopra al pulsante Cod. barre appena premuto.

danea easyfatt

A questo punto cliccate con il mouse sulla scritta blu “Importa da terminale”, selezionate la cartella dove è memorizzato il file e aprite il file “terminale.txt

importazione dati

Dopo aver premuto il pulsante Apri, i dati presenti nel file verranno importati in automatico nella maschera Riga documento.

dati importati in Danea easyFatt

Come potete notare per ogni riga, l’articolo e le quantità corrispondono ai dati presenti nel file “terminale.txt”.

La procedura è semplice, veloce e precisa. Immaginate se invece di 4 articoli fossero 40! Quanto tempo impiegherebbe l’operatore? Quale potrebbe essere la percentuale di errore?

Il risparmio di tempo, l’eliminazione degli errori e la velocità della procedura può essere proficuamente utilizzata nell’inventario presenti nel menù Magazzino, che prevede la funzione Importa da terminale portatile.

Inventario
Inventario

Se vi occorre una soluzione completa o solo il terminale se già avete acquistato Danea Easyfatt, per gestire il vostro magazzino contattaci

 Andrea Capponi

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Come faccio a sapere quale etichetta sto utilizzando?

Le etichette sono disponibili in un’ampia varietà di tipi e materiali per soddisfare le esigenze di una gamma diversificata di applicazioni.

Un’etichetta di spedizione è diversa da un’etichetta per l’inventario dei cespiti o un’etichetta per uso esterno.

etichette in rrotoli

Sapere che tipo di etichetta si sta utilizzando è molto difficile da descrivere ma ci sono alcuni test chiave che è possibile eseguire e che ci aiutano a comprendere quale sia il materiale della tua etichetta.

Seguendo questi semplici passaggi è possibile individuare l’etichetta che si sta utilizzando, esclusi materiali ad uso speciale come quelli utilizzati ad esempio per temperature molto alte o molto basse o etichette per il settore sanitario.


Approfondisci

Etichette per ogni applicazione


  1. Provare a strappare l’etichetta a metà

Se si può strappare l’etichetta a metà, il materiale utilizzato è la carta in contrapposizione ad un materiale sintetico come il polipropilene o il poliestere. I materiali sintetici possono allungarsi e/o deformarsi leggermente ma non possono essere strappati a mano.

  1. Graffiare la superficie dell’etichetta

Con questo test stiamo cercando di determinare se l’etichetta è stampata con o senza un nastro a trasferimento termico (ribbon). Se graffiando l’etichetta con la punta di una penna o una chiave si formano delle righe scure, allora è un’etichetta in carta termica che NON richiede un nastro per essere stampata. Queste etichette sono rivestite con uno strato sensibile al calore e sono normalmente utilizzate per applicazioni a breve termine poiché la stampa nel tempo perde colore fino ad estinguersi completamente. Spesso le etichette utilizzate per le spedizioni sono in carta termica poiché il ciclo di vita dell’etichetta è breve.

Se graffiando l’etichetta NON si formano dei segni neri, l’etichetta è in carta a trasferimento termico e quindi per essere stampata è necessario utilizzare un nastro. Queste etichette durano più a lungo e possono essere utilizzate per applicazioni di etichettatura permanenti.

  1. Controllare se l’etichetta galleggia o affonda nell’acqua

Se l’etichetta non si strappa, l’etichetta è di un materiale sintetico. Dobbiamo però determinare quale sia il tipo di plastica utilizzata tra le diverse tipologie disponibili: poliestere, polipropilene, polietilene, etc.

etichetta in poliestere
etichetta in poliestere

I diversi tipi di materiale sintetico hanno costi diversi ma anche nastri di stampa differenti

Il test più semplice per determinare se il materiale è poliestere o un altro materiale sintetico come il polipropilene è immergere l’etichetta in acqua. Il polipropilene è un materiale meno denso del poliestere e pertanto in acqua galleggerà mentre il poliestere tenderà ad affondare.

Seguire questi semplici test è un modo semplice per capire rapidamente quale tipo di etichetta si utilizza.

etichetta in polipropilene
etichetta in polipropilene

Se vi occorre ulteriore assistenza per trovare l’etichetta giusta contattaci

Ing. Cristina Urbisaglia

Andrea Capponi

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