La tecnologia a trasferimento termico produce una stampa più durevole rispetto alla termica diretta e risponde ad esigenze applicative specifiche, come le etichette per i cespiti o per l’elettronica, etichette per il settore chimico o farmaceutico, etichette per ambienti sottoposti a temperature estreme, etichette resistenti alle abrasioni o ad agenti chimici o in condizioni atmosferiche ostili perché esposte all’esterno.
Selezionare il corretto nastro a trasferimento termico farà in modo che venga prodotta una stampa di qualità e durevole nel tempo.
I nastri a trasferimento termico esistono in 3 principali formulazioni: cera, cera-resina, resina.
La grande offerta di materiali per etichette e cartellini e le infinite applicazioni di etichettatura, hanno portato i produttori di nastri a sviluppare, all’interno di ciascuna categoria, formulazioni di inchiostro miste (ad esempio cera arricchito con una piccola percentuale di resina).
Il legame che si crea tra un nastro ben selezionato e l’etichetta può dare delle performance di stampa in termini di durata e resistenza di gran lunga superiori a qualsiasi altra tecnologia di stampa ad inchiostro.
Il ribbon corretto dipende dal materiale dell’etichetta che deve essere stampato e chi produce etichette dovrebbe dare l’indicazione della formulazione di inchiostro più corretta per la specifica tipologia di materiale.
Nastro cera (ribbon wax). Ideale per materiali in carta opaca, in ambienti non esposti all’esterno e a sostanze chimiche. Hanno una moderata resistenza alle abrasioni. È il nastro con il costo minore fra le tre categorie
Settori di Applicazione: Spedizioni, Etichettatura a breve termine, Retail, Etichettatura Scaffali
Nastro cera-resina . Idoneo per carta patinata e materiali sintetici opachi. Buona resistenza allo sfregamento, alle sbavature e ad alcune sostanze chimiche.
Settori di Applicazione: Sanità, Agro-Alimentare, Etichettatura Locazioni
Nastro resina. Progettato per l’utilizzo con materiali sintetici come il poliestere, il polipropilene, la poliammide, il polietilene. Ottima resistenza alle abrasioni e allo sfregamento. Ottima resistenza ai solventi, all’esposizione chimica ed atmosferica
Settori di Applicazione: Elettronico, Chimico, Farmaceutico
Solitamente i nastri a trasferimento termico sono neri, ma sono disponibili anche in altri colori
Ancora 3 brevi suggerimenti che possono aiutare ad una scelta corretta del nastro di stampa
- Larghezza del ribbon. Il ribbon deve essere poco più largo dell’etichetta. Ad esempio se l’etichetta ha una larghezza di 50 mm userò un nastro largo 60 mm circa. Certamente è una scelta sbagliata utilizzare una larghezza del nastro pari a 110 mm (il doppio dell’etichetta) perché può generare delle grinze producendo una stampa di bassa qualità, inoltre metà della larghezza del nastro rimane inutilizzata con inopportuno spreco dei costi
- Inchiostrazione. I ribbon possono avere inchiostrazione interna od esterna. Assicurarsi quale tipologia di inchiostrazione richiede la stampante che utilizziamo. Alcuni modelli possono alloggiare ribbon con entrambe le inchiostrazioni.
- Qualità del nastro di stampa. Ribbon di bassa qualità spesso presentano una spalmatura NON uniforme, sporcano le testine e producono stampe mediocri, poco brillanti e soggette a sbavature.
Approfondisci l’argomento ribbon sulla nostra sezione dedicata
http://www.acsistemisrl.com/ribbon.html
Se devi selezionare l’etichetta adatta alla tua specifica applicazione puoi leggere la nostra guida
https://www.acnet.it/2016/04/04/etichette-adesive-non-sono-tutte-uguali/
Ing. Cristina Urbisaglia
puoi contattarmi su cristina@acsistemisrl.com
Tel. 06.51848187
5 commenti su “Come scegliere il nastro a trasferimento termico giusto per la tua etichetta”
I commenti sono chiusi.